Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Ghost » 7 marzo 2006, 23:15

Beorn ha scritto: In questo caso, la si può immaginare come un "filo" che tira l'aereo nella direzione del suo asse verticale e nel verso "della testa del pilota", (non trovo altra definizione... scusa...)??
Bah... non riesco a capire perché interveniate a dare spiegazioni in una sezione chiamata "chiedilo ai piloti!" quando non sapete neanche le definizioni delle cose che volete spiegare... comunque, nella prima pagina hanno postato un link http://utenti.quipo.it/volare/4forces.htm che dice: La portanza è la componente della forza aerodinamica perpendicolare al vento relativo.

Perpendicolare al vento relativo... non alla corda alare

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da N757GF » 7 marzo 2006, 23:15

dega90 ha scritto: Ma va? Anche la mia profe di fisica l'ha spiegata così.. Cos'è in realtà che genera la portanza? Dai che domani vado a dirle che ha detto una fesseria :mrgreen:
Mi correggo: non ha detto una fesseria, ha detto una ca***ta :). E non tiene la difesa del "cosi` e` piu` comprensibile". E` semplicemente sbagliato. In ogni caso la tua prof di fisica (che magari e` laureata in matematica o in biologia) non sa di che cosa parla e ha insegnato una cosa sbagliata. E per queste ragioni ho un po' il dente avvelenato con i professori.

La ragione "esatta" non e` spiegabile facilmente :(, ci vogliono un paio di corsi universitari.

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Beorn » 7 marzo 2006, 23:21

Ghost ha scritto:
Beorn ha scritto: In questo caso, la si può immaginare come un "filo" che tira l'aereo nella direzione del suo asse verticale e nel verso "della testa del pilota", (non trovo altra definizione... scusa...)??
Bah... non riesco a capire perché interveniate a dare spiegazioni in una sezione chiamata "chiedilo ai piloti!" quando non sapete neanche le definizioni delle cose che volete spiegare... comunque, nella prima pagina hanno postato un link http://utenti.quipo.it/volare/4forces.htm che dice: La portanza è la componente della forza aerodinamica perpendicolare al vento relativo.

Perpendicolare al vento relativo... non alla corda alare
Non era una spiegazione ma una richiesta di spiegazione.
C'erano i punti interrogativi...

Ciao.

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Flyer » 7 marzo 2006, 23:29

Beorn ha scritto:
Ghost ha scritto:
Beorn ha scritto: In questo caso, la si può immaginare come un "filo" che tira l'aereo nella direzione del suo asse verticale e nel verso "della testa del pilota", (non trovo altra definizione... scusa...)??
Bah... non riesco a capire perché interveniate a dare spiegazioni in una sezione chiamata "chiedilo ai piloti!" quando non sapete neanche le definizioni delle cose che volete spiegare... comunque, nella prima pagina hanno postato un link http://utenti.quipo.it/volare/4forces.htm che dice: La portanza è la componente della forza aerodinamica perpendicolare al vento relativo.

Perpendicolare al vento relativo... non alla corda alare
Non era una spiegazione ma una richiesta di spiegazione.
C'erano i punti interrogativi...

Ciao.
credo che si riferisse a me...

che ovviamente nella fretta e al mio 4 post nel giro di 10 minuti ho scritto una cavolata....


ovviamente è perpenicolare al vento relativo.

E' l'angolo d'attacco che è l'angolo tra la corda e l'asse longitudinale dell'aereo....


Mi scuso ancora.


P.S.

Per ghost....forse rispondo in questo post perchè guarda caso sono un pilota....e ho commesso un errore banale ovviamente dettato dalla fretta ( e se leggi tutto quello che ho scritto in questo 3d forse te ne rendi conto). Magari un tono più tranquillo sarebbe apprezzato, ma so che la tranquillità non è da tutti.... :P


Ciao
Andrea Covelli

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Ghost » 7 marzo 2006, 23:36

Qui ci sono cose giuste (capirai, è il sito della NASA)

http://www.grc.nasa.gov/WWW/K-12/airplane/forces.html

Per velocità di stallo si intende la velocità minima alla quale per quella densità dell'aria, per quel peso (tenendo quindi conto di accelerazioni superiori a quella terrestre, come in virata ad esempio) e quella configurazione al coefficiente di portanza massimo l'aereo riesce a sviluppare una portanza uguale al peso del velivolo. Al di sotto di quella velocità la portanza diventa inferiore al peso e l'aereo per forza di cose scende.

Il mio intervento era riferito a tutti quanti quelli che sono intervenuti dicendo baggianate sperando di non aver detto cavolate...

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 7 marzo 2006, 23:41

Ghost ha scritto:Qui ci sono cose giuste (capirai, è il sito della NASA)

http://www.grc.nasa.gov/WWW/K-12/airplane/forces.html

Per velocità di stallo si intende la velocità minima alla quale per quella densità dell'aria, per quel peso (tenendo quindi conto di accelerazioni superiori a quella terrestre, come in virata ad esempio) e quella configurazione al coefficiente di portanza massimo l'aereo riesce a sviluppare una portanza uguale al peso del velivolo. Al di sotto di quella velocità la portanza diventa inferiore al peso e l'aereo per forza di cose scende.

Il mio intervento era riferito a tutti quanti quelli che sono intervenuti dicendo baggianate sperando di non aver detto cavolate...
Ok, giustissimo però ancora nessuno mi ha spiegato come mai se io ad una velocità costante sbattendocene di Va,Vne etc etc aumento l'angolo di incidenza (sempre mantenendo la velocita costante, quindi anche dando motore per compensare) fino a quello critico l'aereo stalla.

""avrei scritto una cosa troppo forte, mi edito da solo"

ciao.

M.
Manuel Vignoni

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Flyer » 7 marzo 2006, 23:43

Ghost ha scritto:Qui ci sono cose giuste (capirai, è il sito della NASA)

http://www.grc.nasa.gov/WWW/K-12/airplane/forces.html

Per velocità di stallo si intende la velocità minima alla quale per quella densità dell'aria, per quel peso (tenendo quindi conto di accelerazioni superiori a quella terrestre, come in virata ad esempio) e quella configurazione al coefficiente di portanza massimo l'aereo riesce a sviluppare una portanza uguale al peso del velivolo. Al di sotto di quella velocità la portanza diventa inferiore al peso e l'aereo per forza di cose scende.

Il mio intervento era riferito a tutti quanti quelli che sono intervenuti dicendo baggianate sperando di non aver detto cavolate...

Però concorderai con noi nel dire che non è la velocità il fattore determinate nello stallo, ma solo l'angolo di incidenza. L avelocità di stallo viene semplicemente calcolata per comodità del pilota.


Spero tu concorda...

ciao
Andrea Covelli

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da N757GF » 7 marzo 2006, 23:44

Flyer ha scritto: E' l'angolo d'attacco che è l'angolo tra la corda e l'asse longitudinale dell'aereo....

Per ghost....forse rispondo in questo post perchè guarda caso sono un pilota....
L'angolo che citi e` l'angolo di calettamento. In aeronautica "italiana" l'angolo di attacco non c'e`.

I piloti sanno pilotare gli aerei, non perche' stanno su :D

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 7 marzo 2006, 23:46

N757GF ha scritto:
Flyer ha scritto: E' l'angolo d'attacco che è l'angolo tra la corda e l'asse longitudinale dell'aereo....

Per ghost....forse rispondo in questo post perchè guarda caso sono un pilota....
L'angolo che citi e` l'angolo di calettamento. In aeronautica "italiana" l'angolo di attacco non c'e`.

I piloti sanno pilotare gli aerei, non perche' stanno su :D
Ma sei un ingegnere che ci disdegni così tanto :D :D :D
dai comunque anche noi ci siamo fatti un bel mazzo in aerotecnica,io personalmente ci ho a che fare sin dalle superiori dieci anni fa.
Mai e poi mai come chi ha fatto ingegneria su questo non ci piove
ciao
Manuel Vignoni

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Ghost » 7 marzo 2006, 23:47

Manuelvi ha scritto:Ok, giustissimo ancora nessuno mi ha spiegato come mai se io ad una velocità costante sbattendocene di Va,Vne etc etc aumento l'angolo di incidenza (sempre mantenendo la velocita costante, quindi anche dando motore per compensare) fino a quello critico l'aereo stalla.
Perché vai oltre all'incidenza massima...

Le velocità di stallo sono tante.. non ce n'è una sola... perché come ho detto prima dipende dal peso (apparente), dalla configurazione e dalla densità dell'aria. Quello che è fisso invece, sempre per quella data configurazione, è l'angolo al quale l'ala stalla...

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 7 marzo 2006, 23:48

Ghost ha scritto:
Manuelvi ha scritto:Ok, giustissimo ancora nessuno mi ha spiegato come mai se io ad una velocità costante sbattendocene di Va,Vne etc etc aumento l'angolo di incidenza (sempre mantenendo la velocita costante, quindi anche dando motore per compensare) fino a quello critico l'aereo stalla.
Perché vai oltre all'incidenza massima...

Le velocità di stallo sono tante.. non ce n'è una sola... perché come ho detto prima dipende dal peso (apparente), dalla configurazione e dalla densità dell'aria. Quello che è fisso invece, sempre per quella data configurazione, è l'angolo al quale l'ala stalla...
Allora vedi che stiamo dicendo la stessa cosa? :)
C'è però gente che asserisce al fatto che lo stallo sia dovuto alla velocità mentre questo è assolutamente sbagliato ed incompleto

ciao
Manuel Vignoni

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Beorn » 7 marzo 2006, 23:51

Ghost ha scritto:
Il mio intervento era riferito a tutti quanti quelli che sono intervenuti dicendo baggianate sperando di non aver detto cavolate...
e quindi a me...

Altri non la pensano come te,
Flyer ha scritto:
Ciao Beorn,

non hai detto cavolate, solo che parti da definizioni poco valide....

Oltre che alla grossolana definizione di portanza, ma che è ancora accettabile, la definizione di stallo è errata.

COme ho detto qualche post fa lo stallo non è altro che la separazione dei filetti fluidi sull'ala. Mi spiego. L'aria su un profilo, in condizioni normali, segue un percorso laminare, ogni molecola segue la precedente, e tutte seguono il profilo dell'ala.

Nello stallo questo non avviene, l'aria si "stacca" dall'ala in un moto turbolento seguendo direzoni praticamente casuali.

Questo avvine quando l'angolo di incideza è troppo alto.

la velocità non c'entra.

teoricamente anche a 2 nodi un profilo con angolo di incidenza sotto quello critico non stalla, solo che magari con quella portanza alti un foglio di carta....:)

Ciao
comunque, ringrazio anche te per i chiarimenti.

Mi auguro di poter anch'io ricambiare, un giorno, e correggere qualche tua baggianata, altrove.

Ciao :P

N757GF

Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da N757GF » 8 marzo 2006, 0:00

Manuelvi ha scritto: Ma sei un ingegnere che ci disdegni così tanto :D :D :D
Piloto anch'io, ma sono cosciente delle manchevolezze della preparazione tecnica dei piloti (anche perche' non serve sapere la teoria della portanza per pilotare un aereo)

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 8 marzo 2006, 0:01

N757GF ha scritto:
Manuelvi ha scritto: Ma sei un ingegnere che ci disdegni così tanto :D :D :D
Piloto anch'io, ma sono cosciente delle manchevolezze della preparazione tecnica dei piloti (anche perche' non serve sapere la teoria della portanza per pilotare un aereo)
Verissssimo....
Manuel Vignoni

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Flyer » 8 marzo 2006, 0:03

Beorn ha scritto:
Ghost ha scritto:
Il mio intervento era riferito a tutti quanti quelli che sono intervenuti dicendo baggianate sperando di non aver detto cavolate...
e quindi a me...

Altri non la pensano come te,
Flyer ha scritto:
Ciao Beorn,

non hai detto cavolate, solo che parti da definizioni poco valide....

Oltre che alla grossolana definizione di portanza, ma che è ancora accettabile, la definizione di stallo è errata.

COme ho detto qualche post fa lo stallo non è altro che la separazione dei filetti fluidi sull'ala. Mi spiego. L'aria su un profilo, in condizioni normali, segue un percorso laminare, ogni molecola segue la precedente, e tutte seguono il profilo dell'ala.

Nello stallo questo non avviene, l'aria si "stacca" dall'ala in un moto turbolento seguendo direzoni praticamente casuali.

Questo avvine quando l'angolo di incideza è troppo alto.

la velocità non c'entra.

teoricamente anche a 2 nodi un profilo con angolo di incidenza sotto quello critico non stalla, solo che magari con quella portanza alti un foglio di carta....:)

Ciao
comunque, ringrazio anche te per i chiarimenti.

Mi auguro di poter anch'io ricambiare, un giorno, e correggere qualche tua baggianata, altrove.

Ciao :P

No no....aspettate un sec...

Quello che ha scritto ghost citando la NASA è corretto....solo che le condizoni da lui descritte accadono sempre ad un angolo di incidenza fisso in una data configurazione....

cambia, invece, con l'uso di flap e slat. I flap pur aumentando il Cp max diminuiscono l'angolo di incidenza in cui questo avviene, gli slat aumentano intrambi...

Ciao
Andrea Covelli

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da dega90 » 8 marzo 2006, 7:46

Grazie mille a tutti per le risposte! :mrgreen: :D

Luca 8)

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Ghost » 8 marzo 2006, 10:21

Flyer ha scritto: Quello che ha scritto ghost citando la NASA è corretto....solo che le condizoni da lui descritte accadono sempre ad un angolo di incidenza fisso in una data configurazione....
Scusa, ma qui cosa c'era scritto?

Per velocità di stallo si intende la velocità minima alla quale per quella densità dell'aria, per quel peso (tenendo quindi conto di accelerazi­oni superiori a quella terrestre, come in virata ad esempio) e quella configuraz­ione al coefficien­te di portanza massimo l'aereo riesce a sviluppare una portanza uguale al peso del velivolo. Al di sotto di quella velocità la portanza diventa inferiore al peso e l'aereo per forza di cose scende.
Flyer ha scritto: cambia, invece, con l'uso di flap e slat. I flap pur aumentando il Cp max diminuiscono l'angolo di incidenza in cui questo avviene, gli slat aumentano intrambi...
Cosa cambia? I flap diminuiscono l'angolo di incidenza a cui si stalla? Gli slat aumentano entrambi cosa?

Ciao

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Linda » 8 marzo 2006, 11:16

1) Ho capito poco di questa discussione sinceramente, più che altro non ho capito bene da dove è iniziata la confusione, dato che il primo link messo da nelson era comprensibile (il secondo discutibile come è stato detto) e di roba ce n'è scritta. Alzate la mano: chi l'ha letto?

2) Pensate 5 minuti prima di scrivere, così evitate errori e non vi offendete quando qualcuno (a ragione) vi corregge. Sennò chiamiamo quest'area "Mercato rionale" e chiudiamo baracca.

3) I tavolini volano. Anche quelli di casa mia.

4) Questa non è una gara a chi sputa più in là nel caso qualcuno non se ne fosse accorto. Almeno fatelo tutti nella stessa direzione…. qua c'è gente che s'è messa a sputare a destra e a sinistra un po' a caso. Dite la verità: li leggete per bene i messaggi degli altri che hanno scritto prima di voi?

5) Se sapete tre cose di cui una pertinente al discorso del momento e due no, serbatevi quest'ultime per le grandi occasioni. Verrà il loro turno.

6) Sullo stallo e la velocità di stallo mi pare che si sia arrivati ad una conclusione decente, anche se confesso che è difficile individuarla in questo marasma. Chi si è perso alzi la mano.


Dega, ad essere sbagliato non è tutto il discorso. Come ti ha detto N757GF spiegare perché si generi la portanza non è cosa facile (e non ho intenzione di provarci), e così, inspiegabilmente, per dare una sorta di legittimazione al discorso sulla depressione che la genera, spesso si sente quell’idiozia sulle particelle del dorso che accelerano per non rimanere indietro rispetto a quelle che scorrono lungo il ventre. Che gli scadrà mai? In realtà (è difficile anche spiegarvi perchè si cade in quest'errore) alle particelle di sopra non gliene frega un bel niente di cosa fanno quelle di sotto (vi faccio notare che anche questo non sarebbe proprio corretto), la corrente fluida subirà, sì, delle variazioni di velocità (leggi: accelerazioni) ma non in quel modo, e non per quel motivo. Insomma, le particelle che scorrono sul dorso arriveranno al bordo di uscita dell'ala quando gli pare, non vanno in coppia, quando si separano si separano, ognuna per la sua strada. Nessuno dice che debbano arrivare insieme, quando mai? Il problema in buona sostanza nasce dal fatto che per descrivere un fenomeno così complesso come quello della generazione della portanza, si deve far ricorso a delle semplificazioni, a delle ipotesi, anche molto forti. Sono ipotesi che si fanno in momenti precisi, per ragioni precise, non a caso. E soprattutto non sono generalizzabili. Mettendo insieme queste ipotesi più un po' di fantasia viene fuori quella teoria. E' un abuso di potere.

nelsonwilbury ha scritto: - gli alettoni delle vetture non sono concavi per esigenze di scena, e se sono d'accordo in linea di principio, devo dissentire circa la loro "genericità" aerodinamica, che non è poi così semplice, altrimenti la Ferrari quindici anni fa non avrebbe lanciato la prima vettura stradale col sottoscocca interamente carenato (la 348); in secondo luogo cercavo di fare ad Olanda un discorso orientativo senza troppo casino, quindi, per favore, passatemelo; casomai ci sentiamo su un topic automobilistico, che è certo più il mio campo di quello aeronautico.

Non credo che Manuelvi intendesse dire che è cacchetta, voleva solo sottolineare che non è necessario che sia concavo per creare deportanza (da come avevi scritto tu sembrava che il profilo dovesse essere per forza concavo per fare questo). Può essere un comunissimo profilo biconvesso inclinato verso il basso. Questo basta a fargli generare deportanza. Ora, siccome non devono generare una deportanza a caso, ma questa dovrà avere determinate caratteristiche (essere sviluppata in un determinato modo, con una determinata dinamica, in determinate condizioni per avere determinati effetti, tenendo conto delle forze a cui è sottoposto, delle deformazioni e delle sollecitazioni a cui va incontro, del peso che deve avere ecc ecc ecc ecc…..) va da sé che si cerchi caso per caso la soluzione ottimale. Questa soluzione ottimale è spesso costituita da un profilo (monoplano, biplano, triplano…) concavo.
Ok?

nelsonwilbury ha scritto: - Considerazione pura e fine a sé stessa circa le sacre scritture: su testi di ingegneria, a voler essere pignoli, la turbina è trattata esclusivamente come espansore, e non come compressore, e se la tratti come tale dinnanzi al "professorone" ti sputa in un occhio; ma se sono venti e passa anni che milioni di turbocompressori soffiano sotto i nostri cofani anche a 160.000 giri/min., non me lo sono sognato; perciò tanto di cappello alla turbina ad espansione, ma se l'uomo l'ha rovesciata e usata in senso inverso non si può negare l'evidenza. Sarebbe come dire che lo zero non è un numero reale.
Perciò invoco pratica elasticità nell'interpretazione dei testi tecnici.
Questo discorso non l’ho capito. “Turbina” non indica qualcosa che ha una certa forma, ma qualcosa che lavora in un certo modo. Ridurre il termine “turbina” nella definizione di espansore non è pignoleria, è una castroneria, dubito che fosse generalizzato. La ruota dei mulini “ad acqua”, per intedersi, è una turbina (idraulica in questo caso). Non ho capito nemmeno l’esempio del turbocompressore.
Però hai ragione, forse conviene aprire un topic a sé per discutere di questi altri argomenti, in questo c’è già abbastanza confusione per i miei gusti.
Ultima modifica di Linda il 13 marzo 2006, 10:26, modificato 1 volta in totale.

dimifox
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da dimifox » 8 marzo 2006, 11:31

Qualcuno si lamentava che il thread non aveva successo... :D

@Manuelvi
La mia era una provocazione, ben riuscita visto l'evolversi del thread! :D

Tu dicevi che Vs era solo funzione dell'angolo di incidenza il che è vero a condizione che tutte le altre variabili citate da Ghost (che sotto riporto in neretto) rimangono costanti (ed era li che volevo arrivare... :wink:):
Per velocità di stallo si intende la velocità minima alla quale per quella densità dell'aria, per quel peso (tenendo quindi conto di accelerazi­oni superiori a quella terrestre, come in virata ad esempio) e quella configuraz­ione al coefficien­te di portanza massimo l'aereo riesce a sviluppare una portanza uguale al peso del velivolo.
Altra domanda: L'angolo di incidenza con il quale stalli a 1000 piedi e lo stesso di quello a cui stalli a 35.000 piedi?

Risposta: No, fai la prova nel tuo prossimo volo con il liner che piloti! :D

Quindi non esiste un solo angolo d'incidenza al quale si stalla.

Ciao.

Ghost
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Ghost » 8 marzo 2006, 11:47

dimifox ha scritto:Altra domanda: L'angolo di incidenza con il quale stalli a 1000 piedi e lo stesso di quello a cui stalli a 35.000 piedi?

Risposta: No, fai la prova nel tuo prossimo volo con il liner che piloti! :D

Quindi non esiste un solo angolo d'incidenza al quale si stalla.

Ciao.
E questa dove l'hai letta? O te la sei inventata tu di sana pianta?

dimifox
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da dimifox » 8 marzo 2006, 12:11

Linda ha scritto:1) Ho capito poco di questa discussione sinceramente, più che altro non ho capito bene da dove è iniziata la confusione, dato che il primo link messo da nelson era comprensibile (il secondo discutibile come è stato detto) e di roba ce n'è scritta. Alzate la mano: chi l'ha letto?

2) Pensate 5 minuti prima di scrivere, così evitate errori e non vi offendete quando qualcuno (a ragione) vi corregge. Sennò chiamiamo quest'area "Mercato rionale" e chiudiamo baracca.

3) I tavolini volano. Anche quelli di casa mia.

4) Questa non è una gara a chi sputa più in là nel caso qualcuno non se ne fosse accorto. Almeno fatelo tutti nella stessa direzione…. qua c'è gente che s'è messa a sputare a destra e a sinistra un po' a caso. Dite la verità: li leggete per bene i messaggi degli altri che hanno scritto prima di voi?

5) Se sapete tre cose di cui una pertinente al discorso del momento e due no, serbatevi quest'ultime per le grandi occasioni. Verrà il loro turno.

6) Sullo stallo e la velocità di stallo mi pare che si sia arrivati ad una conclusione decente, anche se confesso che è difficile individuarla in questo marasma. Chi si è perso alzi la mano.
Linda,

sono nuovo del Forum ma vorrei comunque permettermi una considerazione in risposta alla tua.

Probabilmente il Thread è iniziato nella sezione sbagliata, se questo vuole essere uno spazio dove porre solo quesiti "per piloti" ed avere risposte assolutamente attendibili da professionisti del settore.

L'aerotecnica è una scienza estremamente specialistica che a poco a che vedere con la conduzione di un aeroplano e che richiede conoscenze fisico-matematiche di buon livello per poter essere compresa nel dettaglio. In contesti come quello di un forum pubblico non specialistico, si usano modelli semplificati che spesso prestano il fianco a critiche più o meno corrette. Inoltre è normale che ognuno di noi abbia dei "riferimeni culturali" che considera "autorevoli" e che riporti in buona fede quanto questi "riferimenti" affermano. Se non si hanno le conoscenze sufficienti per poter valutare o meno l'affidabilità della fonte, può succedere di riportare delle palesi inesattezze! Ma non me la sento di ciriticare qualcuno per questo fatto. A meno che per partecipare non sia richiesta una laurea (meglio 2+ Master :D ) in materie tecniche.

Tu dici che è difficile individuare una soluzione al quesito nel marasma delle risposte. Non sono daccordo. Sono stati evidenziati almeno un paio di link che per autorevolezza della fonte ed accessibilità di lettura offrono la possibilità di approfondire la conoscenza di una materia "ostica" (anche le prof di fisica fanno fatica a comprendere certi principi! :wink: ) ed allargare i propri confini culturali. In questo senso mi sembra che il thread sia stato particolarmente esauriente ed utile, ovviamente per chi nella sua proattività non si ferma a leggere i post più o meno corretti dei forumisti.

Per quanto detto non condivido le critiche che hai espresso e dalle quali dissento fortemente.

Con simpatia.

Dimifox.

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 8 marzo 2006, 12:22

dimifox ha scritto:Qualcuno si lamentava che il thread non aveva successo... :D

@Manuelvi
La mia era una provocazione, ben riuscita visto l'evolversi del thread! :D

Tu dicevi che Vs era solo funzione dell'angolo di incidenza il che è vero a condizione che tutte le altre variabili citate da Ghost (che sotto riporto in neretto) rimangono costanti (ed era li che volevo arrivare... :wink:):
Per velocità di stallo si intende la velocità minima alla quale per quella densità dell'aria, per quel peso (tenendo quindi conto di accelerazi­oni superiori a quella terrestre, come in virata ad esempio) e quella configuraz­ione al coefficien­te di portanza massimo l'aereo riesce a sviluppare una portanza uguale al peso del velivolo.
quote]

Sbagli perchè io si ho detto che lo stallo avviene in funzione dell'angolo di incidenza ma ho spinto molto di più nel negare che sia in funzione della velocità come qualcuno ha affermato in queste pagine.

ciaoo
Manuel Vignoni

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Flyer
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Flyer » 8 marzo 2006, 12:42

Flyer ha scritto: cambia, invece, con l'uso di flap e slat. I flap pur aumentando il Cp max diminuiscono l'angolo di incidenza in cui questo avviene, gli slat aumentano intrambi...
Cosa cambia? I flap diminuiscono l'angolo di incidenza a cui si stalla? Gli slat aumentano entrambi cosa?

Ciao

Allora i Flap, preciso i Flap montati sul bordo d'uscita dell'ala, pur aumentando il Cp massimo che l'ala può produrre, diminuiscono l'angolo d'incidenza (ADI) a cui questo si verifica. Per esempio, e sto usando numeri inventati di sana pianta, se un ala in configurazione pulita con ADI di 15° produce il suo Cp Max pari a 5, abbassando i Flap produrrà un Cp Max di 7, ma ad un ADI di 13°.

Gli slat, invece, amumentano sia il Cp Max che l'ADI a cui questo accade: se hai in configurazione pulita CP Max=5 con ADI 15°, con gli slat avrai qualcosa del tipo Cp Max=7 con ADI=17°.

Questo avviene perchè mentre i flap hanno il solo compito di modificare la curvatura (in inglese camber, sul dizionario aeronautico è tradotto curvatura, spero sia corretto) e la superficie dell'ala - in realtà dipende dal tipo di flap utilizzato - sto descrivendo le condizioni più favorevoli - o al massimo in caso di Fowler flap anche quello di rienergizzare il solo starto limite del flap.Modificano la curvatura di fatto, viene cambiata la corda. variando quindi l'ADI.

Gli slat, invece, hanno il compito di rienergizzare lo stato limite di tutta l'ala, ritardando quindi la separazione, che avviene ad un ADI maggiore.

Preciso che i numeri sopra riportati sono del tutto inventati a scopo esplicativo.

Ciao
Andrea Covelli

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Olly » 8 marzo 2006, 13:51

nelsonwilbury ha scritto:
Ghost ha scritto:Qui ci sono cose giuste (capirai, è il sito della NASA)

http://www.grc.nasa.gov/WWW/K-12/airplane/forces.html

Per velocità di stallo si intende la velocità minima alla quale per quella densità dell'aria, per quel peso (tenendo quindi conto di accelerazioni superiori a quella terrestre, come in virata ad esempio) e quella configurazione al coefficiente di portanza massimo l'aereo riesce a sviluppare una portanza uguale al peso del velivolo. Al di sotto di quella velocità la portanza diventa inferiore al peso e l'aereo per forza di cose scende.

Il mio intervento era riferito a tutti quanti quelli che sono intervenuti dicendo baggianate sperando di non aver detto cavolate...
Ok, allora ti ringrazio, e la prossima volta vedrò di imbavagliarmi per non incorrere nel tuo dispiacere.

Olanda, hai visto com'è facile? Ora è tutto chiaro!
Talmente chiaro,che non so a chi devo dare ascolto....... :roll:

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flyingbrandon
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da flyingbrandon » 8 marzo 2006, 17:14

[/quote]

Altra domanda: L'angolo di incidenza con il quale stalli a 1000 piedi e lo stesso di quello a cui stalli a 35.000 piedi?

Risposta: No, fai la prova nel tuo prossimo volo con il liner che piloti! :D

Quindi non esiste un solo angolo d'incidenza al quale si stalla.

Ciao.[/quote]

L'angolo critico è sempre lo stesso....a 1000 o 35000 piedi. E' una caratteristica del profilo alare che non viene cambiata da nessun altro parametro ( flap e slat alterano questo angolo in quanto cambiano il profilo alare ). Quello che è necessario tenere presente nei liner e' che non esiste solo lo stallo di "bassa velocità" ma anche quello di "alta velocita'", dovuto alla "shock wave" che produce il distaccamento dei filetti fluidi. e non al raggiungere dell'angolo critico.
Ciao

Linda
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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Linda » 8 marzo 2006, 18:00

dimifox ha scritto:
Linda,

sono nuovo del Forum ma vorrei comunque permettermi una considerazione in risposta alla tua.
[…]
Per quanto detto non condivido le critiche che hai espresso e dalle quali dissento fortemente.

Con simpatia.

Dimifox.
nelsonwilbury ha scritto:
Piano...

Perché in primo luogo la turbina può lavorare in più di un modo - il che dimostra che la pignoleria, peraltro più che giustificata, sarebbe dire che la turbina più che un oggetto è un concetto... - ; ed in secondo luogo sai benissimo che non intendevo ridurre il termine proprio a niente, ma solo, una volta di più usare termini comprensibili a chi ha fatto la domanda - come a tutti noi comuni mortali che ci siamo iscritti qua per chiacchierare e imparare - , visto che qua sembrano tutti impegnati nello scioro delle proprie conoscenze senza curarsi di Olanda, il cui ultimo post la dice lunga sul risultato raggiunto da queste meravigliose quattro pagine.
Guardate che sto dicendo la vostra stessa cosa. Olanda ha fatto una domanda. Ha ricevuto alcune risposte, fra cui il primo link di Nelson che era ottimo. Poi s’è scatenato il caos perché ognuno ha voluto dire la sua e alla fine Olanda non sa a “chi dare ragione”.Qualcuno si è curato di quello che aveva chiesto lei? Per carità, c’era da sciorinare quello che si sapeva, che fosse pertinente o meno.
Se invece di dire a Nelson “Ahhhhh hai sbagliato, lo stallo non è così, non è come dici, non è cosà, perché…. bla bla” qualcuno si fosse degnato di dirgli COME stavano le cose e non come NON stavano, probabilmente avremmo risparmiato una trentina di messaggi, Nelson non si sentirebbe offeso (lo sarei anche io) e Olanda avrebbe capito cos’è la portanza.
Poi avremmo approfondito, perché qui dovremmo discutere e imparare qualcosa.. Questo in un mondo ideale.
Dimifox tu dici che alla fine sono stati dati link e spiegazioni valide da alcune persone… lo so. Lo sai anche tu. Uno che non sa cosa siano portanza, particelle fluide, angoli di incidenza, cosa diamine può aver capito? Che non sa chi ha ragione e chi torto.
E allora andiamo avanti a sparare, trincerandoci dietro “non siamo ingegneri”. Lo so che non siamo ingegneri, ma chi lo stabilisce il limite del contenuto delle discussioni? Chi fa le domande o chi risponde? Semplificato non è necessariamente sbagliato. Di cavolate ne vengono scritte tante, c’è il momento per correggerle e quello di lasciar correre, anche a seconda di chi hai davanti. Però se ci si ostina a parlare di certe cose in un certo modo, si arriva ad un punto in cui la decenza ti dice di intervenire (ma non siamo a scuola), il timore che uno si offenda quello di lasciar perdere (ma non è sempre giusto). Questa discussione si è trasformata in un caos al rilancio. Non mi pare di aver usato i termini altisonanti che piacciono tanto in nessuna delle mie spiegazioni (in passato, qui ho scritto un solo messaggio), e non l’ho mai chiesto a nessuno. Non ho mai chiesto referenze per scrivere in quest’area, non ho mai impedito alcun intervento, ho solo chiesto, da sempre, rispetto e serietà. Quella serietà che tutti pretendono da tutti ma non da se stessi. Perché si può criticare ma non essere criticati.
Invece di trovare le risposte che cercava, Olanda si è trovata in mezzo ad una competizione. Chi vince? Chi usa più paroloni nel tiro al bersaglio al malcapitato di turno! Con la simpatia che ti pare, ma questo non va bene.

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 8 marzo 2006, 19:35

Ciao Linda io sono daccordissimo con quello che dici a parte sul fatto che certe persone si aspettino che un argomento prendiamo per esempio questo della portanza venga descritto nrel nome della comprensibilità come se si stesse parlando ad un bambino dell'asilo.
Ora, ci sono cose che sono semplificabili e riducibili ad un disegnino ed altre no.
a parte il fatto che su questo forum non mi sembra ci siano molti bambini presenti che necessitano di semplificazioni assurde certe cose non possono essere semplificate più di tanto.
D'altro canto, se gli ingenieri vanno all'università per imparare cosa è la portanza ed i piloti fanno l'atpl per ricevere basi di aerotecnica ci sarà un motivo.
Altrimenti se lo avessi saputo al posto di spendere 100.000€ per fare l'atpl ne regalavo 10.000 a slowly (hehe amico mio) ed uscivo da qua con un atpl in tasca.
Questo purtroppo sappiamo tutti che non è possibile.

Quindi....io capisco che la gente necessiti chiarezza (ed io nei miei interventi credo di esserlo stato, ricordo di avere citato una mano fuori dal finestrino per essere il più chiarto possibile) però la gente stessa dovrebbe anche rendersi conto che certe cose per capirle o si hanno le basi oppure no, e non è gridando su di un forum che le stesse compariranno e che det persone capiranno così magicamente certi concetti.

Spero che questo messaggio non vi giunga in manira scorretta, non ho assolutamente intenzione di fare polemica ma questa considerazione andava fatta.

ciao
Ultima modifica di Manuelvi il 8 marzo 2006, 22:22, modificato 1 volta in totale.
Manuel Vignoni

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 8 marzo 2006, 21:10

nelsonwilbury ha scritto:Guarda, sono io "la gente" di cui parli, e ti posso assicurare che il modo di spiegare più semplicemente questi superconcetti c'è, e se ti rileggi anche i post degli altri oltre i tuoi, scopri che qualcuno lo ha anche trovato.

Però allora mettiamoci d'accordo: se c'è un'area che si chiama "Chiedi" non puoi pretendere che tutti siano al tuo livello; viceversa, se vuoi un'area riservata agli addetti ai lavori, te la chiudi, così noi possiamo solo leggere e non vi disturbiamo con le domande, e voi fate le vostre dissertazioni in tranquillità.

Ora, io avrei anche chiuso la questione prima, però tu mi ci porti e allora te la dico tutta: qua sembra che inizialmente nessuno avesse voglia di spendersi per rispondere comprensibilmente ad una domanda relativamente semplice com'era quella di Olanda, e che l'interesse sia salito solo quando il confronto si è sviluppato tra "voi", tanto è vero che non mi ricordo chi si è anche compiaciuto che la sua "provocazione" - sto usando un termine dell'autore, se non sbaglio - fosse andata a frutto. Ti sembra bello?
No assolutamente, tantè che i miei post sono sempre stati orientati verso Olanda e verso l'altro utente che ho corretto inizialmente.
Io non dico assolutamente che se non si è in grado di capire o non si è del mestiere non si chieda ma ci mancherebbe....
Cercavo solo di dire, va bene ok magari noi siamo troppo tecnici e dobbiamo cercare di immedesimarci in chi non sa di cosa si stia parlando ma dall'altra parte anche chi non sa di cosa si parli non può pretendere che certe cose vengano semplificate all'inverosimile.
Daltra parte magari un professore universitario è in grado di fare ciò, i professionisti tra i quali mi ci inserisco solo parzialmente non sempre sono in grado di farlo
ca presto

ciao
Ultima modifica di Manuelvi il 9 marzo 2006, 0:41, modificato 1 volta in totale.
Manuel Vignoni

N757GF

Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da N757GF » 9 marzo 2006, 0:20

Manuelvi ha scritto: Cercavo solo di dire, va bene ok magari noi siamo troppo tecnici e dobbiamo cercare di immedesimarci in chi non sa di cosa si stia parlando ma dall'altra parte anche chi non sa di cosa si parli non può pretendere che certe cose vengano semplificate all'inverosimile.
Daltra parte magari un professore universitario è in grado di fare ciò, i professionisti tra i quali mi ci inserisco solo parzialmente non sempre sono in grado di fare ciò.
neanche un prof universitario puo` semplificare troppo: molti problemi (o argomenti) difficili hanno una soluzione (o spiegazione) semplice: per lo piu` sbagliata :D . Alcuni argomenti non possono essere semplificati piu` di tanto, senza dare origine a errori. E qui entra la sensibilita` personale nel decidere quanto si puo` semplificare. Tipicamente meno si conosce un argomento piu` lo si semplifica, senza rendersi conto se quanto rimane e` ancora corretto o no.

Inoltre c'e` il problema delle basi di partenza: probabilmente alla prof di fisica che diceva cose sbagliate e` possibile spiegare ragionovolmente in fretta come stanno le cose. In altri casi casi invece non e` proprio possibile (o almeno io non ne sarei capace e non ho mai visto nessun altro riuscirci).

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Manuelvi » 9 marzo 2006, 0:40

N757GF ha scritto:
Manuelvi ha scritto: Cercavo solo di dire, va bene ok magari noi siamo troppo tecnici e dobbiamo cercare di immedesimarci in chi non sa di cosa si stia parlando ma dall'altra parte anche chi non sa di cosa si parli non può pretendere che certe cose vengano semplificate all'inverosimile.
Daltra parte magari un professore universitario è in grado di fare ciò, i professionisti tra i quali mi ci inserisco solo parzialmente non sempre sono in grado di fare ciò.
neanche un prof universitario puo` semplificare troppo: molti problemi (o argomenti) difficili hanno una soluzione (o spiegazione) semplice: per lo piu` sbagliata :D . Alcuni argomenti non possono essere semplificati piu` di tanto, senza dare origine a errori. E qui entra la sensibilita` personale nel decidere quanto si puo` semplificare. Tipicamente meno si conosce un argomento piu` lo si semplifica, senza rendersi conto se quanto rimane e` ancora corretto o no.

Inoltre c'e` il problema delle basi di partenza: probabilmente alla prof di fisica che diceva cose sbagliate e` possibile spiegare ragionovolmente in fretta come stanno le cose. In altri casi casi invece non e` proprio possibile (o almeno io non ne sarei capace e non ho mai visto nessun altro riuscirci).
Hai colto il mio punto in pieno! :D

ciao
Manuel Vignoni

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Slowly » 9 marzo 2006, 10:51

Scusate l'intromissione.

Non mi permetto di descrivere nulla e di esemplificare nulla perchè semplicemente ne sapete molto più di me.

Solo che dai, anche se vi ringrazio per i modi comunque cordiali del dibattito, (non ne avevo dubbi), comunque vi invito a non "tirarvele" dietro o fare a gara a chi "la spiega meglio".

Siamo diversissimi tra noi (grazie al cielo), e seppure riconosco la bella spiegazione tecnica di flyer o il tentativo di esemplificazione di altri.

Il discorso non è quello, è semplicemente che io non ci arrivo perchè non sono "portato".

Piuttosto che veicolare la discussione su "come lo spiegaghiamo", unitevi e create un post a più mani. E' più bello no?

Che poi io non capirò comunque è un altro discorso: io sono Slowly e ho la delega da Ciampi per non capire mai nulla.

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Ghost » 9 marzo 2006, 10:52

nelsonwilbury ha scritto:non c'è modo di semplificare il concetto oltre un certo limite senza incorrere nell'errore, accontentatevi di questa teoria di massima".
Invece il modo c'è.. basta avere ben chiari i concetti e non dare per scontate le cose...
Solo che per scrivere in maniera comprensibile una spiegazione occorre un po' di tempo soprattutto per rileggersi e verificare di aver espresso nella maniera corretta i concetti. Io purtroppo negli ultimi giorni non ho molto tempo per farlo e quindi non ho risposto subito al post di Olanda. In questi casi il modo più semplice per rispondere è quello di segnalare dei link ma a quanto pare qui nessuno li legge.

Per Olanda e tutti quelli che vogliono sapere cosa sono le 4 forze e come esse agiscano sul velivolo consiglio il primo link segnalato che è http://utenti.quipo.it/volare/4forces.htm

Tra l'altro la spiegazione iniziale è semplice e corretta a dimostrazione del fatto che si può fare...

Cito:

Il vento relativo che agisce sull'aereo produce una certa quantità di forza che è denominata la forza aerodinamica totale. Questa forza può essere suddivisa in due componenti principali, denominati portanza e resistenza.

La portanza è la componente della forza aerodinamica perpendicolare al vento relativo.
La resistenza è la componente della forza aerodinamica parallela al vento relativo.
Il peso è la forza diretta verso il basso dal centro di massa dell'aereo verso il centro della terra. È proporzionale alla massa dell'aereo moltiplicato la resistenza del campo gravitazionale.
La trazione è la forza prodotta dal motore. È diretto in avanti lungo l'asse del motore (che è solitamente più o meno parallelo all'asse longitudinale dell'aereo).

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Gozer » 9 marzo 2006, 11:33

Ghost ha scritto:La portanza è la componente della forza aerodinamica perpendicolare al vento relativo.
E questo (ho letto il link, non ti preoccupare) dovrebbe spiegare a una persona che non ne sa niente (o a un bambino) cos'è la portanza???
E' come se, volendo spiegare i termini della sottrazione, definissi il minuendo come la somma del sottraendo e della differenza!!
Dire (e sono d'accordo) che è quasi sempre possibile spiegare un concetto complesso in modo semplificato, perdendo di rigore e precisione ma in modo accettabile in relazione al target e alla comprensibilità che esso richiedeva, è il punto di partenza, poi bisogna farlo effettivamente.

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Ghost » 9 marzo 2006, 11:51

Gozer ha scritto:E questo (ho letto il link, non ti preoccupare) dovrebbe spiegare a una persona che non ne sa niente (o a un bambino) cos'è la portanza???

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Re: Portanza, Attrito Atmosferico,spinta E Peso..

Messaggio da Slowly » 9 marzo 2006, 11:54

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