Aereo cinese

Postate qui le vostre discussioni inerenti l'Industria Aeronautica, dall'aviazione commerciale (Boeing, Airbus, Bombardier, Antonov...) all'aviazione generale (Cessna, Piper, Beechcraft...) senza dimenticare gli elicotteri

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G-BOAB
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Re: Aereo cinese

Messaggio da G-BOAB » 30 novembre 2010, 0:22

Concretamente, secondo voi, questi aerei cinesi potrebbero ricevere ordini da compagnie non in black list in europa? :roll:
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 30 novembre 2010, 5:06

G-BOAB ha scritto:Concretamente, secondo voi, questi aerei cinesi potrebbero ricevere ordini da compagnie non in black list in europa? :roll:
No. :|

Non se l'aereo si rivela essere un disastro aereo in lista di attesa per succedere, almeno. :roll:
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Valerio Ricciardi
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 30 dicembre 2010, 0:25

Faccio sommessamente notare che vent'anni fa le vetture giapponesi al confronto delle nostre nei crash test facevano semplicemente pietà, ed ora la Nissan Qashqai ha il massimo punteggio sinora ottenuto in senso assoluto (ammiraglie Mercedes e BMW comprese) ...proprio nelle prove di crash test.

E che la Renault da quando ha acquisito una pesante compartecipazione in Nissan ha implementato, grazie ai giapponesi (e non il contrario) le loro tecnologie di calcolo per elementi finiti e correlata scelta di tipi di acciaio per i lamierati strutturali differenziati in funzione del livello di sforzo richiesto, tecnologie che erano avanti di circa 30 mesi rispetto a quelle europee. E le Renault, che erano quanto a sicurezza delle vere spartane scatolette, oggi son fra le migliori al mondo (tutta la gamma con cinque stelle Euro-NCAP, comprese le "piccole"; cosa che nemmeno BMW vanta).

Qualcosina ne so, son stato per quasi un ventennio anche giornalista (tecnico) nel settore auto. Ho seguito dal vivo innumerevoli prove di crash, assistito alle presentazione di modelli nuovi, testato vetture d'ogni dimensione, marca e potenza.

Copino o non copino, i cinesi son già i padroni incontrastabili del mondo, piaccia o non piaccia (a me, personalmente, la cosa non piace affatto) avendo tanto per dirne una acquisito quasi il 60% del debito pubblico degli Stati Uniti d'America ai tempi di George Bush padre, che con l'emissione straordinaria di stratosferiche quantità di bond (comprati prontamente in massa dla Governo di Pechino) finanziò la Golfo I per la liberazione del Kuwait da Sadam Hussein che l'aveva invaso. Voleva evitare l'impopolarità di nuove tasse, ha consegnato il futuro dei suoi cittadini in mani cinesi.

Col 59,72% dei titoli di stato USA nel cassetto, i - freddi, cinici e privi di alcuno scrupolo - governanti cinesi tengono gli americani per i cosiddetti, ed ogni volta che loro si azzardano a dire una parolina oltre il minimo di prammatica su questioncelle per loro solo fastidiose come emissioni di gas serra e diritti umani, stringono un poco, tanto per far rammentare chi comanda - ora.

C'è poco da sfottere e pochissimo da scatenarsi in sfoghi di principio trasudanti livore insulso come Ashaman. I fatti son quelli. I loro aerei fanno ancora schifo? Molto, ma molto probabile. Ma il trend di miglioramento e di evoluzione, fra tecnologie copiate, comprate, spiate, acquisite e poi implementate in proprio, brevetti autoctoni ed altri violati senza nessuna esitazione modificando qualcosina solo a fini legali, reverse engineering e via dicendo ci umilierà presto, esattamente come successo con il gruppo Toyota che i tedeschi di VW guardavano dall'alto in basso solo dieci anni prima. E noi saremo in un mare di guai, se possibile più di adesso.

"Robaccia giaponese a basso costo" si diceva negli anni Sessanta, ero bambino, dei plasticosi transistor nipponici al confronto con Brionvega, Nordmende, CGE e Philips. Espressioni usate dalle stesse persone che, vent'anni dpo, facevano il sacrificio di comprare a rate ma volevano portarsi a casa un Sony Trinitron stereofonico mentre il loro figlio grandicello sognava l'amplificatore Yamaha a Mosfet in doppia classe A.

Producono robaccia a basso costo che fa essenzialmente concorrenza sleale sul piano del prezzo? Lo fanno scientemente, per infiltrarsi sul mercato, nessuno si illuda che non saprebbero sviluppare, quando lo riterranno opportuno, la qualità. Sarebbe una cosa di una ingenuità mortale. Venticinque anni fa ci facevano arrivare magliette e t-shirt malcucite da unomillelile sulla bancarella, che dopo tre volte che finivano in lavatrice eran già buone per pulire i vetri col vetril; poi, i NOSTRI imprenditori hanno esternalizzato in Cina la produzione della roba firmata di gran classe, e imponendo loro i nostri standard costruttivi gli hanno... gentilmente passato la tecnologia per mettersi in proprio.

Il sudest asiatico è tecnologicamente ed economicamente nell'orbita della Cina e della Corea; Corea e Filippine sono i pontiattraverso i quali la tecnologia occidentale arriva in Estremo Oriente, e viene ulteriormente sviluppata da gente sveglissima, ingegneri eccezionalmente rapidi nell'apprendimento ...e poi ci fanno le scarpe con irrisoria facilità grazie a condizioni di lavoro e livelli di produttività pretesi ed ottenuti nelle fabbriche... per noi medioevali. La mia reflex PROFESSIONALE all-weather e dotata di accorgimenti avanzatissimi come uno stabilizzatore d'immagine eccezionalmente avanzato nel corpo macchina è costruita nelle Filippine, benché con marchio giapponese; i suoi obiettivi originali - anche i più costosi professionali da comprare solo in leasing - sono assemblati in Vietnam, "stato cuscinetto" della Cina c.d. "popolare". La Rollei costruiva le sue costose fotocamere a Singapore sin dalla fine degli anni '70. E che pensate, che non si siano imparati?

Quando Pechino annunciò che ci sarebbe stato prestissimo un tajkonauta cinese, ridevano tutti; il primo cinese nello spazio arrivò solo tre anni dopo. Si, con una Soyuz T4 modificata... ma modificata assai bene, a detta dei sovietici, che ora vogliono introdurre alcune delle modifiche fatte dai "musi gialli" nella loro stagionata ma collaudatissima e alla fine assai affidabile astronave.

Il secolo americano è finito, adesso Cindia è la realtà con cui confrontarsi... e lo è anche se la loro plateale imitazione della RR è al momento una cosa fra il kitsch e il patetico. A proposito: Volvo è già un marchio cinese, comprato poco tempo fa per contanti - tecnologie per la sicurezza comprese - mentre sia Jaguar che Land Rover sono ora di proprietà indiana (Ratan Tata). Svegliatevi, gente.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 30 dicembre 2010, 3:58

Valerio, la nota finale rimane quella che ho scritto io nel mio ultimo messaggio. Che i cinesi rivedano le loro concezioni o meno, non è qui in argomento. In argomento è che il loro primo aereo di linea ha FALLITO, e non per eccesso di sicurezza. Non è che ha fallito perché i vari suoi pezzi siano stati calcolati per uno sforzo superiore, il che lo avrebbe appesantito e ai calcoli è saltato fuori una mancanza di economia di esercizio o di impossibilità di far volare la quantità del carico promesso, no. Ha fallito perché la struttura portante sotto prova statica ha ceduto di schianto ben prima di quanto doveva, che è esattamente il contrario.

Alla fin della fiera, se i cinesi vogliono vendere quell'aereo, devono allinearlo alla concorrenza o fare di meglio non solo come vil appetibilità pecuniaria (sempre prima nel quore di tutti i magnati, che fosse per loro...), ma anche e soprattutto come sicurezza. Sicurezza assoluta non esiste, lo sappiamo tutti, ma andarsela a cercare perché non si sono rispettate le regole minime internazionali è tutto un altro paio di calzoni, ammetterai.

E non è nemmeno la prima volta, con le loro vernici al piombo e i coloranti tossici (roba scomparsa dagli anni 70, se non prima, da queste parti)... per forza poi uno è prevenuto. Ma se poi oltre al pregiudizio per le loro precedenti birichinate metti un fallimento spettacolare come quello del loro aereo... non è che te la puoi prendere con la gente se pensa che lo stato attuale delle qualità dei prodotti da Beijing faccia da degno sostituto alla Dolce Euchessina.

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Re: Aereo cinese

Messaggio da alainvolo » 30 dicembre 2010, 7:37

L'utente alainvolo ha richiesto in data 31 ottobre 2011 la cancellazione del suo account e la rimozione dei suoi post.

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Re: Aereo cinese

Messaggio da thranduil » 30 dicembre 2010, 9:02

Copino o non copino, i cinesi son già i padroni incontrastabili del mondo, piaccia o non piaccia (a me, personalmente, la cosa non piace affatto)
è lo stesso discorso che, in altra parte del forum, ho notato a proposito delle grasse risate a proposito del ridicolo elicottero d'attacco iraniano.
oggi queste cose fanno sghignazzare, è verissimo.
ma non dimentichiamo che viviamo in un mondo enormemente più veloce di quello di un secolo fa, quando cominciava l'egemonia culturale, politica ed economica degli USA.
tra pochi anni le cose che ora ci fanno ridere ci sembreranno molto meno esilaranti: la velocità con la quale cina ed india stanno recuperando lo svantaggio nei confronti dell'occidente è impressionante.
non ci vuole nostradamus per capire che, nulla cambiando, tra poco saremo raggiunti e sorpassati anche nel settore della ricerca.

oggi le loro macchine non passano l'euroncap?
non dimentichiamoci abs ed airbag non sono piovuti dal cielo cent'anni fa: noi ed i nostri genitori siamo tranquillamente sopravvissuti ad un secolo di motorizzazione senza bisogno di queste cose, e non mi stupisce che i cinesi di oggi trovino accettabilissimi gli standard di sicurezza dei nostri anni '80.

la stessa cosa vale, ovviamente, per gli aerei: ho trovato vagamente fuori luogo dei commenti a prescindere sulla sicurezza dei futuri aerei cinesi.
se un aereo passa i requisiti di certificazione è sicuro, punto e basta.
oggi non li passa? non lo consideriamo sicuro.
domani li passerà (l'unico dubbio è sul quando), e dovremo considerarlo sicuro, per le stesse medesime ragioni che ora ci affanniamo a spiegare in area "paura di volare" quando raccontiamo che un md80 o un aereo russo non sono meno sicuri di un airbus dell'ultima generazione, perchè sono certificati secondo le medesime normative ed i medesimi test.

il discorso è imho un pò più di ampio respiro: dato per scontato che il 21° secolo è cominciato come il secolo della cina, che prospettive ci riserva il futuro?
le domande che mi faccio io sono due:
1) quanto durerà la cina? l'ordinamento sociale cinese è compatibile (evidentemente) con una società povera, agricola e di prima industrializzazione, lo sarà anche con una società ricca e terziarizzata?
il cinese medio quando avrà non solo da mangiare ma anche il frigorifero e la macchina e l'ipod, cercherà anche la libertà di espressione?
e se la cina è un regime totalitario, che dire dell'india, che invece è (con tutti i suoi difetti, per carità) la più grande democrazia (ed il più grande libero mercato) del mondo?
2) che ruolo toccherà all'europa e soprattutto alla nostra italia?
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 30 dicembre 2010, 9:35

Ashaman ha scritto: In argomento è che il loro primo aereo di linea ha FALLITO, e non per eccesso di sicurezza. Non è che ha fallito perché i vari suoi pezzi siano stati calcolati per uno sforzo superiore, il che lo avrebbe appesantito e ai calcoli è saltato fuori una mancanza di economia di esercizio o di impossibilità di far volare la quantità del carico promesso, no. Ha fallito perché la struttura portante sotto prova statica ha ceduto di schianto ben prima di quanto doveva, che è esattamente il contrario.
E questo è quel che è successo oggi. Il domani, purtroppo per noi (quantomeno per le nostre industrie), arriverà prestissimo.
Ashaman ha scritto:Alla fin della fiera, se i cinesi vogliono vendere quell'aereo, devono allinearlo alla concorrenza o fare di meglio non solo come vil appetibilità pecuniaria (sempre prima nel quore di tutti i magnati, che fosse per loro...), ma anche e soprattutto come sicurezza. Sicurezza assoluta non esiste, lo sappiamo tutti, ma andarsela a cercare perché non si sono rispettate le regole minime internazionali è tutto un altro paio di calzoni, ammetterai.
La cosa che impressiona è che si svegliano una mattina e si mettono a provare a fare una cosa che prima non avevano mai fatto, e momenti ci riescono alla prima botta. La Spagna non è mai stata capace di sviluppare una propria industria dell'auto, per dire, e l'Inghilterra non è mai riuscita a star dietro alla crescita progettuale di tedeschi, francesi, italiani e americani. Tant'è che oggi non esistono automobili inglesi, ad eccezione della Lotus e della Morgan che son nicchie risibili. Io stesso nei primi anni '80 ebbi una Mini metro, vetturetta stabile e con degli interni eccezionalmente spaziosi in rapporto agli ingombri, ma con freni ...ridicoli e un motore ad aste e bilanceri di derivazione Mini Minor (e prima Morris 1000) che faceva, semplicemente, ridere i polli.
Quanto all'appetibilità pecuniaria, la cosa che rende particolarmente pericolosa la Cina è il connubio fra economia ultraliberista col pelo sullo stomaco bello folto, e struttura politica totalmente dirigista e autoritaria. Lo abbiamo già visto nel '900: si chiamò regime nazista. Ma quale comunismo.
Ashaman ha scritto:E non è nemmeno la prima volta, con le loro vernici al piombo e i coloranti tossici (roba scomparsa dagli anni 70, se non prima, da queste parti)... per forza poi uno è prevenuto.
Cioè quello che da noi si farebbe ancor oggi se i meccanismi democratici di controllo dal basso non avessero ottenuto qualcosa a tutela del consumatore. Lì, questi meccanismi democratici semplicemente non vengono presi in considerazione nemmeno come ipotesi astratta.
Ashaman ha scritto:Ma se poi oltre al pregiudizio per le loro precedenti birichinate metti un fallimento spettacolare come quello del loro aereo... non è che te la puoi prendere con la gente se pensa che lo stato attuale delle qualità dei prodotti da Beijing faccia da degno sostituto alla Dolce Euchessina.
Senti, non vieni da Marte or ora. Cerca un po' su quanti prodotti di qualità per te assolutamente soddisfacente, che stimi e compri con fiducia, di brand occidentali prestigiosi, c'è scritto a cercarlo bene Made in China o Assembled in China. Che fai, se c'è scritto Ching Yung Yang fa schifo ma se è marcato Apple e lo paghi un sacco di soldi è figo anche se viene da un oscuro stabilimento di Ming Yong Bai?
Ashaman ha scritto:Quando saranno in grado di dare qualità paragonabile o migliore a prezzo paragonabile o migliore, ben vengano, ma fino a quel momento... no. :dontknow:
Per ora, le normative ci proteggono in tal senso. Per ora. Ma nel momento in cui la Cina è stata ammessa nel WTO (altro regalino di Bush padre, contropartita susseguente all'acquisto dei bond americani della Guerra del Golfo) la partita, con la loro assenza di tutele sindacali ed il livello di preparazione dei loro ingegneri mandati a suo tempo zitti zitti quatti quatti a studiare al MIT o nei migliori Politecnici del mondo, era già persa in partenza. QUESTI sono i fatti, non l'ala che si spezza. per un Paese che cresce del 9-10% l'anno con un miliardo e trecentomila abitanti, un ala che si spezza nelle prove di carico rappresenta un insignificante incidente di percorso, magari danno i lavori forzati a tre ingegneri e finisce lì. Mentre, per dire, se Boeing falliva del tutto il 787 o a RR fossero scoppiati come castagnole venti esemplari del Trent dell'A380, rischiavano la chiusura. Questa è la differenza.

Poi, si può capirlo o no. Ah, certo, le lucine dell'albero di natale comprate a cinque euro allo store cinese dietro Piazza Vittorio fanno schifo... si e no che arrivano alla befana senza fulminarsi... sveglia, ragazzo.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 30 dicembre 2010, 9:49

thranduil ha scritto:è lo stesso discorso che, in altra parte del forum, ho notato a proposito delle grasse risate a proposito del ridicolo elicottero d'attacco iraniano.
Quello, quantomeno, per ora è solo una parodia realizzata a fini propagandistici, quasi una cosa camuffata per Carnevale rispetto a un A126 Mangusta o un Hawk.
Ma quelli che ridono non hanno mai dato un occhiata ai dati sulla percentuale di laureati in materie tecnico-scientifiche in Iran in rapporto alla popolazione, e al numero di detti laureati in senso assoluto. l'Iran NON è l'Iraq, come la Cina NON è il (pur operosissimo e fantasioso) Giappone degli anni '50.
thranduil ha scritto:non ci vuole nostradamus per capire che, nulla cambiando, tra poco saremo raggiunti e sorpassati anche nel settore della ricerca.
Non fosse che per la smodata quantità di tecnici e di denaro che possono, a differenza di noi, dedicarvi. Guardate che quando Kennedy annunciò un americano sulla Luna entro dieci anni, negli USA non avevano la benché minima idea di come fare. Non c'erano le tecnologie, non dico i progetti. Poi ci hanno messo a lavorare una caterva di gente, speso ettari cubici di dollari, ed ecco il miracolo. Il Saturno V, per i tempi, è un miracolo. Ai tempi del Saturno V la Opel Kadett di mio padre, comprata nuova proprio nel '69, aveva quattro piccoli freni a tamburo e niente servofreno, lo spinterogeno le puntine platinate l'albero a cammes nel basamento e sfiorava i 130 in discesa con vento favorevole (se avevi il cuore e la temerarietà di mandarcela...).
thranduil ha scritto:oggi le loro macchine non passano l'euroncap?
non dimentichiamoci abs ed airbag non sono piovuti dal cielo cent'anni fa: noi ed i nostri genitori siamo tranquillamente sopravvissuti ad un secolo di motorizzazione senza bisogno di queste cose, e non mi stupisce che i cinesi di oggi trovino accettabilissimi gli standard di sicurezza dei nostri anni '80.
I cinesi non hanno dei buoni airbag? Si comprano per contanti la più storica e ricca di know-how azienda che sviluppi airbag in Europa, oggi ballonzolante per la crisi, ne acquisiscono tutti i brevetti, poi ripartono da lì e fra dieci anni son loro che permettono a caro prezzo agli europei di costruire su licenza i LORO airbag, più avanzati ed economici dei nostri. A voi esalta tutto ciò? A me, no. La Cina non fa concorrenza sleale, la Cina è la voce di Wikipedia "concorrenza sleale". Un miliardo e trecento milioni di persone vogliose di lavorare e di arrivare a un tenore di vita decente che possono aver accesso ai nostri mercati senza le nostre regole di sicurezza, tutela del lavoro e della salute, limite massimo di produttività pretesa dall'operaio/lavoratore s.l. e inquinamento cos'altro sono?
thranduil ha scritto:le domande che mi faccio io sono due:
1) quanto durerà la cina? l'ordinamento sociale cinese è compatibile (evidentemente) con una società povera, agricola e di prima industrializzazione, lo sarà anche con una società ricca e terziarizzata?
il cinese medio quando avrà non solo da mangiare ma anche il frigorifero e la macchina e l'ipod, cercherà anche la libertà di espressione?
A mio avviso non lo è; dubito che possa reggere molti lustri in quel modo, ma è nostro interesse che trovino una soluzione se no la vera Terza Guerra Mondiale avrà origine da quegli squilibri, non dalle fregnacce del nostro rapporto conflittuale con l'Islam, che al confronto è una lite fra comari di pianerottolo.

PS Il cinese medio già mangia. Eccome. Ora, nelle aree urbanizzate inizia massicciamente a comprare automobili (per schifo che facciano). Un mio amico fotografo che per due anni si è trasferito a Shangai a far fotografia di moda (nota bene) mi h a detto che in quella città erano in costruzione contemporaneamente più grattacieli alti oltre 300 m di quanti ne avesse visto in tutta la sua vita negli USA. Non riusciva a trovare un CD, ed iniziavano a scarseggiare i DVD perché i negozi eran pieni di Blue Ray. E negli uffici non si vedeva nessuna piattaforma IBM compatibile, ma solo gli ultimi Mac. Non parliamo poi del livello di bilinguismo con l'inglese (la lingua internazionale del commercio, nei fatti). Mi disse che era allibito: sembrava che il "tasso di modernità percepita" medio fosse più avanzato che nella Grande Mela, non che inseguisse. Le vetrine erano piene non di prodotti occidentali, ma dei più avanzati e moderni fra i prodotti occidentali. L'illuminazione degli uffici pubblici era già massicciamente a LED, che da noi son l'ultima novità per i primi faretti e lì da due anni stan già sostituendo via via la fluorescenza.
thranduil ha scritto:2) che ruolo toccherà all'Europa e soprattutto alla nostra italia?
Mah, forse le guide poliglotte a Pompei e al Colosseo?
Colosseo e Pompei si plonunciano bene in cinese, non hanno la elle. Con l'Ala Pacis o il Vittoliano già va peggio.
Che finaccia.
Da noi hanno appena ripromesso per la settima volta in sei mesi che fra ancora altri tre giorni tre Napoli sarà pulita...
Stiamo a discettare di Bunga Bunga... si, vabbé.
Ultima modifica di Valerio Ricciardi il 30 dicembre 2010, 10:20, modificato 1 volta in totale.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Flyfree » 30 dicembre 2010, 10:20

G-BOAB ha scritto:Concretamente, secondo voi, questi aerei cinesi potrebbero ricevere ordini da compagnie non in black list in europa? :roll:
Gli stessi Cinesi sono i più consapevoli dei loro attuali limiti nel settore aereonautico, cosi come sicuramente conoscono molto bene la strategia proiettata al futuro.

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Re: Aereo cinese

Messaggio da SuperMau » 30 dicembre 2010, 11:48

Valerio,
volevo solo aggiungere due considerazioni a quanto scritto sopra:

1. Il cinese medio mangia. SI, vero, circa 300 milioni mangiano, l'altro miliardo fa la fame. Le province ricche, che fanno soldi, come Guangdong, Hefei e la provincia di Shanghai, vero, ma all'interno la gente gira ancora con il carro tirato dai buoi e mangia una ciotola di riso al giorno...

2. Vero anche che a shanghai trovi il top dei prodotti occidentali, e la citta' e moooolto occidentalizzata. Vero che parlano un DISCRETO inglese ma conosco un po' la citta', ci abitano oltre 20 milioni di persone, di cui qualche milione sicuramente nell'agio ma la maggior parte vive ancora con 150 euro al mese. Viaggia verso il confine della citta', a un'ora di macchina circa, e trovi tutte le fabbriche dove solo il capo (se hai fortuna) parla inglese, gli altri 500 operai e impiegati no...

Tutto verissimo quanto esposto sopra, ma che la Cina diventi in vent'anni quello che era il giappone di un tempo, non sono sicuro. Fategli fare la produzione di massa di prodotti stupidi (lucine di Natale comprese) e sono imbattibili. Fategli produrre (per l'export) un'auto o un aereo, dove TUTTI gli operatori della linea di produzione devono avere un livello di conoscenze (e di lingua) elevato, e ne vedrete i limiti (se vuoi produrre a basso costo). Giustamente, i cinesi non sono stupidi, chi parla e scrive correttamente inglese prende e pretende gia' oggi uno stipendio di tipo occidentale, mica i 150 euro degli operai.
Arrivera' l'ARJ21 o il COMAC C919? Si certo, sicuro. Arrivera' sul mercato europeo? Mah, vediamo, non penso sia cosi facile.
Vedi l'esempio Alitalia con il Sukhoi SSJ100....

Ciao
M.
Be'....sono andato un po' in giro...
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 30 dicembre 2010, 14:33

Valerio Ricciardi ha scritto:...Poi, si può capirlo o no. Ah, certo, le lucine dell'albero di natale comprate a cinque euro allo store cinese dietro Piazza Vittorio fanno schifo... si e no che arrivano alla befana senza fulminarsi... sveglia, ragazzo.
È inutile che ti infervori. Non è colpa mia che non capisci quanto esposto o lo vuoi girare a modo tuo. ALLO STATO ATTUALE quell'aereo non ha i prerequisiti per essere accettato, non mi sono perso sulle ali dei "se" e dei "ma" come fai tu. Semmai un giorno avrà quei prerequisiti, allora forse, ma al momento no.

Per quanto poi riguarda le considerazioni politiche... lasciamo stare che non è il thread, e neppure il forum adatto (riguardati le regole del forum se non mi credi). Ti rispondo solo con la massima che vuole che cercare onestà e limpidezza in politica è come cercare acqua potabile nelle fogne di Calcutta.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 31 dicembre 2010, 10:54

Ashaman ha scritto: ALLO STATO ATTUALE quell'aereo non ha i prerequisiti per essere accettato, non mi sono perso sulle ali dei "se" e dei "ma" come fai tu. Semmai un giorno avrà quei prerequisiti, allora forse, ma al momento no.
Il tono di tutti gli interventi che hai postato prima dei miei era radicalmente diverso, valli a rileggere.
Mi è parso altamente pregiudiziale non sulle condizioni attuali del progetto (del quale non mi interessa nulla, né vi ho cointeressenze personali o di simpatia politica) ma sull'idea proprio che si possa un domani poter accettare su volare su aerei cinesi, i quali a leggerti sembravano non poter che essere robaccia cinese. I tuoi commenti trasudavano personale antipatia solo all'idea.
Un'ala non ha resistito alle prove di carico? E allora, quella sezione del 787 che si è lesionata dalle parti dell'inserzione fra fusoliera e travi di sostegno alare, e che ha imposto a Seattle un n-esimo ritardo di ricalcolare un bel po' di roba? Quella invece cos'è? Normale affinamento di un progetto in fase di collaudo?
Eppure siamo tutti a sperare che Boeing riesca a risolvere sino all'ultimo dettaglio tutti i millemila problemi che gli ha già creato lanciarsi nell'avventura del liner in compositi...

La cosa importante è che per ora, quantomeno, continuino ad operare a nostra tutela regole di certificazione cogenti e strettissime, che scongiurino l'eventualità - nel caso i loro prodotti aeronautici siano allo stato robaccia inattendibile e potenzialmente pericolosa - di poterci ritrovare un giorno a viaggiare su un mezzo inattendibile e pericoloso. Almeno su questo, non mi risulta siano stati ancora firmati trattati con su scritto "siete i benvenuti, fate un po' come vi pare".
Ashaman ha scritto: Per quanto poi riguarda le considerazioni politiche... lasciamo stare che non è il thread, e neppure il forum adatto (riguardati le regole del forum se non mi credi)
TUTTO il tono dei miei post in questo thread era altamente politico, incentrandosi sui problemi connessi all'asimmetria di regole in una invece simmetrica apertura di mercati, che configurano un vulnus a priori a danno delle nostre fragili economie industriali. Ma non sembra averti dato fastidio; peraltro, le posizioni che vi ho espresso sarebbero certamente entusiasticamente condivise dal più importante ministro dell'attuale Governo italiano, prof. Giulio Tremonti, che - vox clamantis in deserto - manifestò fondate perplessità nei suoi saggi, già molti anni fa, verso le dissennate entusiastiche aperture ai prodotti cinesi, quando quasi tutti parlavano superficialmente solo di "Cina delle opportunità".

Due righe finali espresse sinteticamente informa di battuta, per rimarcare come non io non abbia la sensazione che in Italia attualmente ci si occupi di problemi veri, come lo è massimamente quello del rapporto commerciale con l'Estremo Oriente, invece ti dan bruscamente fastidio. Non ne capisco la ragione. Ritieni siano fuori dalle regole del forum? Allora il 99% dei post nel thread sulla CAI, il più postato e visitato, lo è. Ben altro vi leggo ogni volta che vi capito, senza bannature o interventi di sorta da parte dei moderatori, eccezion fatta per eventuali parolacce.

Perciò, rinunciando banalmente a sottolineare come a 51 anni tenda ad accettare censure ...diciamo eufemisticamente con qualche difficoltà, al massimo di tutto cuore posso scusarmi con te se ho toccato un tasto per te sensibile. Io sono indifferente persino al tifo calcistico, non mi riesce di avere beniamini di sorta in nessun settore, figurati se può esserci una parte politica che abbia istinto di difendere più di un altra... men che meno mi riesce di esserlo verso singoli individui, ancor peggio quando li considero impresentabili sotto tutti i punti di vista.
Ashaman ha scritto:Ti rispondo solo con la massima che vuole che cercare onestà e limpidezza in politica è come cercare acqua potabile nelle fogne di Calcutta.
E su questo, finalmente, siamo del tutto, sostanzialmente, interamente, assolutamente d'accordo. :blueflowerface: Purtroppo.

Nel mentre, leggo della (ragionevole e razionale) scelta di Alitalia di rinunciare al Sukhoi Superjet, sempre in ritardo sulla certificazione, ed un po' in cuor mio me ne dispiaccio perché, a differenza del maddog/fokker cinese, mi pare un elegantissimo aereo.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 31 dicembre 2010, 13:07

Valerio Ricciardi ha scritto:Il tono di tutti gli interventi che hai postato prima dei miei era radicalmente diverso, valli a rileggere.
Si vede che non mi conosci. Quando critico, sono SEMPRE al vetriolo. È così che mi è stato insegnato e, come nei motori rotativi Rhone della prima guerra mondiale, non mi è stata data una qualsiasi forma di controllo di potenza, o sono del tutto tranquillo o a tutta potenza a camminare addosso con scarponi chiodati all'imbecille di turno, prendendo a piene mani le munizioni delle mie bordate da ovunque io possa. Ne ho perso mai tempo ad imparare da me a regolare l'output di potenza. Critiche da me consumano e fondono la carne per bruciare alla fine le ossa, e non lasciano che cenere al passaggio.

Potrà non essere "Politically Correct" da parte mia... ma chi se ne frega, visto che odio questo risibile ossimoro (se metti "politically" assieme a "correct", fai un ridicolo ossimoro e pochi a tutt'oggi se ne sono accorti, e ti sfido anche a dimostrare il contrario) apportatore e amplificatore di ipocrisia del mondo moderno. Se vuoi evitare il mio vetriolo, non SBURONARE a vanvera.

È chiaro, e sottolineo, che non parlo con te, ma in senso generico, e nella fattispecie con CHI ha sburonato di saper fare un aereo passeggeri al passo coi tempi che si è rivelato essere al di sotto degli standard del 1920.

Ed è altrettanto chiaro che non ho criticato LORO personalmente, ma il loro progetto e lo spirito sotto il quale è stato concepito. Non puoi iniziare un progetto moderno che poi fallisce in quel modo senza che nel suo spirito non ci sia una falla in stile Titanic. L'approccio è DEL TUTTO sbagliato ed è DA RIFARE completamente.

Rimane sempre e comunque la possibilità, una volta che abbassano la cresta e iniziano a progettare con umiltà e decenza un aereo AL PASSO COI TEMPI, che il loro entrare nel mercato degli aerei moderni possa essere accolto con successo. Ma finché non si danno una regolata...

E spero di essermi spiegato bene stavolta.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 31 dicembre 2010, 15:33

Ti sei spiegato benissimo: basta dunque che tu non vada a fare in futuro il diplomatico, e ci eviteremo un sacco di guai.
Non condivido peraltro la necessità di trasformarti in un novello Feltri ogni volta che non sei d'accordo con qualcosa, semplicemente perché non sei un adolescente.

Il punto è che in un Paese in cui due anziane (decisamente anziane...) nonnine si son presentate in un ufficio di Polizia per chiedere il permesso di poter manifestare lamentando il fatto che avessero loro demolito la casa... e in conseguenza della loro richiesta di autorizzazione sono state arrestate... pensi di poterti aspettare «umiltà»?
Mi permetto ahimé di dubitarne.

Come già scritto, le strette regole di certificazione tutelano il mondo dei vettori IATA dal rischio di trasformarsi in beta-tester di tecnologie che i cinesi per ora non paion davvero dominare; ma sulla sicurezza al 100% che ciò non avvenga, in futuro, in compagnie esclusivamente dedite a voli interni in territorio cinese (che potrebbero avere fra i passeggeri anche ignari turisti) non ci metterei la firma.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da tristar » 31 dicembre 2010, 18:50

Ad essere sincero, guardando la crescita cinese dell'ultimo ventennio, mi stupisce che non si siano già inseriti nell'industria aeronautica civile mondiale, e certamente questo è dovuto sopratutto a barriere che (giustamente), questo tipo di settore pone ai nuovi arrivati. Purtroppo, l'idea che non abbiano le tecnologie necessarie e restino produttori di plastiche scadenti per giocattoli economici è sempre più un luogo comune e sempre meno un dato di fatto. I cinesi detengono oggi gran parte della ricchezza mondiale, hanno una forza lavoro incontrastabile ed ineguagliabile (per motivi spesso tristi che tutti sappiamo), e sanno benissimo che a meno di guerre nucleari nessuno è oggi in grado di imporgli nulla. Tanto per dare un'idea, nel 2007 hanno mandato nello spazio un missile anti-satellite, distruggendo, a puro scopo dimostrativo, un loro satellite meteo (mi sembra in orbita polare). Questo scontro ha generato migliaia di frammenti metallici che ora popolano lo spazio leo. La cosa ha gravissime ripercussioni sull'utilizzabilità futura di una risorsa preziosa come lo spazio e continua a creare enormi rischi per la sicurezza di tutto ciò che sta sopra le nostre teste. In un colpo solo, quindi, i cinesi hanno dimostrato che possiedono ormai tecnologie molto spinte (altro che calcolare un ala di un aereo.....), e hanno fatto capire che non hanno paura di niente e di nessuno. Di fronte ad un crimine della cui grandezza ancora pochi si sono resi conto, niente e nessuno avrà modo di torcere loro un capello. Altro che lucette di Natale. Beninteso, io sono il primo a cui i cinesi non stanno simpatici, ma (proprio per questo) penso che il peggior modo per contrastarli sia quello di sottovalutarli continuando a guardarli con le fette di prosciutto davanti agli occhi.

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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 31 dicembre 2010, 19:11

Valerio Ricciardi ha scritto:Ti sei spiegato benissimo: basta dunque che tu non vada a fare in futuro il diplomatico, e ci eviteremo un sacco di guai.
Che l'Altissimo me ne scansi... IO, che odio ogni forma di ipocrisia, e anche quando per vivere civile devo per forza farne uso mastico amaro... divenire un ipocrita di professione. Che Nostro Signore mi faccia baluardo.

Valerio Ricciardi ha scritto:Non condivido peraltro la necessità di trasformarti in un novello Feltri ogni volta che non sei d'accordo con qualcosa, semplicemente perché non sei un adolescente.
Non mi sono mica messo a tessere le lodi del potente di turno al potere... e se hai capito che io spinga verso ALTRI costruttori, hai capito ancora una volta MALE. Mi può fregar di meno di fare il fanboy di Boeing o Airbus o altri, e anzi odio quando vedo qualcuno che lo fa... io critico la mancanza di competenza dietro la baldanza vuota. Non c'è NULLA di più deprimente di una persona o gruppo che si bulla di essere in grado di fare e poi manifesta la propria incapacità platealmente.

Si, non sono al passo coi tempi del Reality Show... per me vale la sostanza, e l'apparenza se c'è bene, e se manca... basta ci sia sostanza. Ma se c'è apparenza senza sostanza... mi pare di aver già citato come deprimente sia per me una cosa VUOTA, giusto?

Valerio Ricciardi ha scritto:Il punto è che in un Paese in cui due anziane (decisamente anziane...) nonnine si son presentate in un ufficio di Polizia per chiedere il permesso di poter manifestare lamentando il fatto che avessero loro demolito la casa... e in conseguenza della loro richiesta di autorizzazione sono state arrestate... pensi di poterti aspettare «umiltà»?
Mi permetto ahimé di dubitarne.
Beh, visto che erano rimaste senza casa, avranno pensato di dar loro alloggio nelle loro patrie galere... non c'è assolutamente nulla da ridere purtroppo, però... soprattutto visto che un certo Nano Infame vorrebbe far diventare QUESTA nazione simile a quella, ANCHE e SOPRATTUTTO sotto quel punto di vista.

Valerio Ricciardi ha scritto:Come già scritto, le strette regole di certificazione tutelano il mondo dei vettori IATA dal rischio di trasformarsi in beta-tester di tecnologie che i cinesi per ora non paion davvero dominare; ma sulla sicurezza al 100% che ciò non avvenga, in futuro, in compagnie esclusivamente dedite a voli interni in territorio cinese (che potrebbero avere fra i passeggeri anche ignari turisti) non ci metterei la firma.
Indubbio.

Indubbio che volare su un volo interno in Cina è e, visto quanto accade, sarà ancora per un po come volare con un volo interno in Africa, con l'aggravante però che la Cina non è ai livelli di povertà dei vari stati africani dissanguati dalle multinazionali americane.

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Re: Aereo cinese

Messaggio da butterfly » 1 gennaio 2011, 1:10

Di fatto alcune industrie del settore si sono già spostate in Cina per la produzione di componenti aeronautici che ben presto vi troverete sotto le chiappe.
Ci sono già accordi commerciali di industrie con la Cina in cui parte del know-how verrà condiviso, diamogli solo tempo e vedremo.
My two cents come direbbe noone :oops:
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 1 gennaio 2011, 4:00

butterfly ha scritto:Di fatto alcune industrie del settore si sono già spostate in Cina per la produzione di componenti aeronautici che ben presto vi troverete sotto le chiappe.
Quello accade per ALTRO motivo. :|
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 1 gennaio 2011, 10:26

Ashaman ha scritto:
Valerio Ricciardi ha scritto:Il tono di tutti gli interventi che hai postato prima dei miei era radicalmente diverso, valli a rileggere.
Si vede che non mi conosci. Quando critico, sono SEMPRE al vetriolo. È così che mi è stato insegnato e, come nei motori rotativi Rhone della prima guerra mondiale, non mi è stata data una qualsiasi forma di controllo di potenza, o sono del tutto tranquillo o a tutta potenza a camminare addosso con scarponi chiodati all'imbecille di turno, prendendo a piene mani le munizioni delle mie bordate da ovunque io possa. Ne ho perso mai tempo ad imparare da me a regolare l'output di potenza.
Quando ve ne saranno le condizioni, dovrai impararlo... :roll:
Ashaman ha scritto:È chiaro, e sottolineo, che non parlo con te, ma in senso generico, e nella fattispecie con CHI ha sburonato di saper fare un aereo passeggeri al passo coi tempi che si è rivelato essere al di sotto degli standard del 1920.
Quelli, per me, non hanno "sburonato" niente. Si son fatti due conti, son giunti alla conclusione che per loro aveva senso sviluppare un industria aeronautica civile autonoma e che c'erano evidentemente dei mercati con meno pretese di noi, e si son messi a farlo. Nel 1920 le prove di flessione sotto carico dell'ala manco erano state definite... per me, i cinesi si son messi deliberatamente a non cercare grandi innovazioni di sorta (con quale tradizione avrebbero potuto pretenderlo?) ma cercar di rifare un simil-DC9 (ossia: dovendo copiare, han copiato una cosa ben nota e che non richiedeva tecnologie proprio up-to-date) e, per ora, gli ha detto male in un aspetto importante, che farà perder loro un sacco di tempo - tempo cinese, però... cioè molto meno di quanto ne avremmo preso noi...
Ashaman ha scritto: Non puoi iniziare un progetto moderno che poi fallisce in quel modo senza che nel suo spirito non ci sia una falla in stile Titanic. L'approccio è DEL TUTTO sbagliato ed è DA RIFARE completamente.
Puoi fa' quello che ti pare, basta che alla fine ti presenti con un aggeggio che supera tutte le severissime prove di certificazione. No, al momento con ogni evidenza è da rifare completamente un'ala (dettaglio peraltro non precisamente marginale in un'aerodina a velatura fissa).

Passa un meraviglioso (e rilassante... :lol: 2011)
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Re: Aereo cinese

Messaggio da PaoloTH » 2 gennaio 2011, 10:32

Scusatemi ma al di là delle considerazioni sulla qualità dell'aereo costruito
dai cinesi, vorrei che vi informaste meglio sulla situazione dei paesi emergenti.

Vedo che molte persone ne parlano ma senza cognizione di causa, o leggendo
quello che si sente dal giornale.
In realtà è un problema complesso, anche per gli analisti del settore, che non
può esaurirsi in un semplicistico "sono straccioni" o "sono padroni del mondo".

A me i cinesi sono simpatici, si lavora molto bene con loro.

Tuttavia se da un lato si intravedono tutte queste potenzialità, dall'altro lato
ci sono tutta una serie di difetti e di cose che non vanno, come dice SuperMau.

Inoltre va sempre tenuto in considerazione che la crescita della Cina in questi
anni è dipesa dalla crescita degli altri paesi, crescita che non c'è stata nel paese
d'origine perchè appunto è stata delocalizzata in Cina.

Alla crescita delle aziende cinesi è corrisposta una crescita delle aziende straniere.

Del resto per chi ha ingenti capitali dove conviene produrre? E' il caso di Steve Jobs
e dell'i-pod brevetto USA, ma prodotto in Cina.

Quindi l'i-pod è americano o cinese? :mrgreen:

Infine, anche noi europei potremmo far sentire la nostra voce nel mondo visto che il PIL
europeo supera quello americano, chissà forse quando capiremo che "United We Stand"
come ci insegna qualcuno...

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Re: Aereo cinese

Messaggio da Almost Blue » 2 gennaio 2011, 13:46

Se è militare, state tranquilli che la qualità sarà a d e g u a t a alle necessità.
Non credo che i cinesi scherzino molto su ste cose, mica sono involtini plimavela, ne va del prestigio (e della sicurezza) di una aspirante super super-potenza.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 2 gennaio 2011, 16:29

PaoloTH ha scritto:A me i cinesi sono simpatici, si lavora molto bene con loro.
Qui non si stava parlando dei cinesi in quanto tali, ma dell'aereo bacato che alcuni di loro hanno messo assieme... e adesso DEVONO RIFARE per poter vendere anche all'estero. A casa loro le leggi sono stile ad personam, non dico niente di nuovo, e magari in Cina l'aereo così com'è passerebbe pure... ma da queste parti...
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Re: Aereo cinese

Messaggio da daniele424 » 6 gennaio 2011, 11:13

sembrerebbe un Antonov-225...

Comunque, è vero che i cinesi tendono a copiare, e pure male, da modellista ferroviario ne ho sempre la prova sotto gli occhi...come diceva il mio professore di ginnastica, "Non se copia. Ma se devi copia, devi esse capace..."
Riguardo a quel VOI, forse sarebbe stato meglio metter ALCUNI.

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Re: Aereo cinese

Messaggio da daniele424 » 6 gennaio 2011, 11:29

@ valerio ricciardi: Tu all'inizio nomini la nissan e il giappone, ma ti ricordo che cina e giappone sono due cose ben diverse..

Di fatto alcune industrie del settore si sono già spostate in Cina per la produzione di componenti aeronautici che ben presto vi troverete sotto le chiappe.
Ci sono già accordi commerciali di industrie con la Cina in cui parte del know-how verrà condiviso, diamogli solo tempo e vedremo.
Si ma esiste cina e cina le ditte europee che producono in cina dovrebbero (dico dovrebbero) avere degli standard qualitativi più alti e controlli più severi rispetto alla produzione cinese che rimane cina...e poi, fra queste Aziende occidentali ci sarà ancora chi chiedera' di più e chi si accontenterà del meno...certo non è un bella situazione, ma preferirei viaggiare su un boeing o su un airbus piuttosto che su un coso cinese...

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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 7 gennaio 2011, 9:26

daniele424 ha scritto:
sembrerebbe un Antonov-225...
Non direi, piuttosto un Antonov 124 "Ruslan" come quello che con tre viaggi tre riportò la Stele di Aksum in Etiopia.

Il 225 "Myrja" è derivato da quello, ancora se possibile abbastanza più grande (poteva portare sul groppone la navetta spaziale sovietica Buran, che era più grande dello Shuttle...), addirittura esamotore e ne esiste solo UNO al mondo (un secondo esemplare giace incompleto in un hangar).
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 7 gennaio 2011, 9:39

daniele424 ha scritto:@ valerio ricciardi: Tu all'inizio nomini la Nissan e il giappone, ma ti ricordo che cina e giappone sono due cose ben diverse..
Era un esempio di come un paese solo tre decenni prima emergente, e apparentemente destinato a una produzione industriale ad altissima efficienza economico/produttiva ma che utilizzava una tecnologia relativamente standard per i tempi, è diventato esportatore di tecnologie di punta.

Oggi, ad esempio, le ricerche più avanzate in senso assoluto nell'ingegnerizzazione dei propulsori per automobili, sono in mano a due soli gruppi: Fiat (centro ricerche di Orbazzano) e Honda. Motori ceramici, testate in cristallo per studiare l'espansione del fronte di fiamma nella camera di combustione con telecamere digitali ad ultravelocità, tecnologie di fasatura variabile ultraprecisa della distribuzione... Gli altri di riffa o di raffa inseguono, compresi BMW, Mercedes, Audi e gruppo PSA, a prescindere da quel che sulla frontline del mercato si vede applicato sulle macchine.

Nel caso della Cina, partono più indietro dei giapponesi (che si giovavano di molte tecnologie americane negli anni '50,quando erano praticamente stati colonizzati dopo il conflitto) e contano su maestranze mediamente ben meno qualificate anche se a buon prezzo; ma la disponibilità di materie prime strategiche da vendere all'Occidente a caro prezzo, e l'immane disponibilità di danaro per comprare brevetti, aziende intere e tecnologie (e la disponibilità a copiare senza ritegno né rispetto per gli sforzi di ricerca altrui) li rendono un concorrente ad un tempo poco corretto, ma difficilmente contenibile.

L'unica speranza per le nostre economie, è un rallentamento della crescita cinese basato su una futura classe dirigente che punti più all'omogeneizzazione delle condizioni di vita risollevando le regioni più arretrate, e sul contenimento dei loro immensi problemi ambientali invece che sul dominio nei settori finanziari e tecnologici di punta secondo gli schemi occidentali.

Ma per farlo dovrebbero essere un minimo non dico comunisti, ma almeno... un pochino pochinino socialdemocratici, via.
Ipotesi di cui allo stato non v'è sentore alcuno.
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 7 gennaio 2011, 9:41

daniele424 ha scritto:preferirei viaggiare su un boeing o su un airbus piuttosto che su un coso cinese...
Anch'io, e per non pochi anni, direi...
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 7 gennaio 2011, 14:16

Scusate tutt l'OT, questa sotto è di stamattina...
se gente già di suo agguerrita e molto intelligente (gli studenti cinesi di ingegneria a detta di alcuni docenti universitari che conosco "fanno paura" quanto a determinazione e capacità di apprendimento) più dispongono di fiumi di denaro, più fanno anche questo tipo di cosucce...

Francia, Spionaggio alla Renault: privilegiata la 'pista cinese'
di Apcom
Parigi, 7 gen. (TMNews) - Come in un film di spionaggio, ma in chiave ecologista, perchè in gioco ci sono i progetti di auto elettriche che la Renault sta sviluppando. I servizi segreti francesi puntano sulla "pista cinese" nella vicenda dello spionaggio industriale presso la grande casa automobilista francese. O almeno, così scrive questa mattina il quotidiano Le Figaro, che non cita fonti ma è molto vicino agli ambienti del palazzo dell'Eliseo, la presidenza della Repubblica. "Renault" scrive il quotidiano conservatore "sospetta una pista cinese secondo diverse fonti interne. I servizi segreti francesi, che la considerano una storia seria, hanno anche loro avviato un'inchiesta che privilegia la pista cinese".
Interpellata dalla Afp, la Renault rifiuta di commentare. Ieri il governo francese aveva parlato di "guerra economica". In ballo ci sono alcuni dei progetti di sviluppo più innovativi della casa francese, in particolare quelli per le auto elettriche in cui Renault assieme alla giapponese Nissan ha già investito 4 miliardi di euro.
Lunedì, Renault - azienda che è ancora posseduta al 15% dallo Stato - ha sospeso tre quadri dirigenti sospettati di aver diffuso informazioni sensibili e ha parlato della necessità di "proteggere da subito i risultati strategici, intellettuali e tecnologici della nostra impresa". Fra i sospesi ci sarebbero un membro del comitato direttivo di Renault e un dirigente del settore auto elettriche.
Renault e Nissan mirano a diventare leader mondiali del settore delle auto ecologiche. A metà 2011 la casa francese dovrebbe commercializzare due modelli in versione elettrica, la berlina FLuence e l'utilitaria Tangoo Express, e prevede altri due modelli entro la metà del 2012, la piccola Twizy e la piccola berlina Zoe.
07 gennaio 2011


Non so se ho reso l'idea... un'ala precocemente e inopinatamente schiantata non credo li fermerà a lungo...
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 7 gennaio 2011, 16:33

Valerio Ricciardi ha scritto:Non so se ho reso l'idea... un'ala precocemente e inopinatamente schiantata non credo li fermerà a lungo...
Non vedo perché ti infervori così, davvero. Noi itaGliani, con la nostra ricerca avanzata, che anno dopo anno vede sempre più forti investimenti e soprattutto nuove leve entrare nel campo...


Che si preoccupassero gli Stati Uniti... il Giappone... insomma, tutti possono preoccuparsi, ma noi... noi, che siamo TRA i primi del Terzo Mondo (perché prima posizione assoluta non ci è garantita nemmeno la)... a parte perdere quel poco che si è rimasto di libertà personale.
Noi al limite diventeremo una succursale della Cina... soprattutto se la FIAT diventerà a breve, come nelle loro intenzioni, la FCAP (Fabbrica Cinese Automobili Pechino), SENZA PERDERE le solite sovvenzioni a fondo perduto dallo stato italiano, che è un loro diritto divino, sancito dal Creatore in persona.

Che ne parlamo a fà? :dontknow:
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Re: Aereo cinese

Messaggio da daniele424 » 8 gennaio 2011, 11:30

Oddio, mo vabbè che la nostra politica fa schifo, però siamo sempre l'ottavo paese più potente del mondo...

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Re: Aereo cinese

Messaggio da Ashaman » 8 gennaio 2011, 15:38

daniele424 ha scritto:Oddio, mo vabbè che la nostra politica fa schifo, però siamo sempre l'ottavo paese più potente del mondo...
Questo rating appartiene a qualche anno fa. Se rifanno o calcoli con lo stato attuale... STICAZZI... :roll:
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Re: Aereo cinese

Messaggio da PaoloTH » 8 gennaio 2011, 15:56

In realtà un'alternativa per contrastare la Cina c'è, ma richiede una mentalità
lungimirante.

Creare un unico paese europeo, Europa che in totale fa un PIL superiore
a quello degli Stati Uniti.

Altrimenti saremo schiavi dei cinesi prima, degli indiani dopo, dei russi
dopo ancora, degli USA dopo ancora ancora e così via.

L'Italia da sola è ,in un mondo globalizzato come il nostro, una piccola provincia
del bacino mediterraneo.

Purtroppo non vedo molte iniziative concrete a riguardo, e noi Italiani siamo
specialisti in campanilismo (bassano di sopra è meglio di bassano di sotto, vuoi
mettere? :mrgreen: )

Come dicevo sopra questo non solo per la Cina, ma è chiaro che il futuro ci
vede contro a dei colossi che sono affrontabili solo insieme ad altri paesi.

United We Stand, uniti vinciamo, dicevano da qualche parte....

Paolo

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Valerio Ricciardi
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Re: Aereo cinese

Messaggio da Valerio Ricciardi » 9 gennaio 2011, 23:10

PaoloTH ha scritto:In realtà un'alternativa per contrastare la Cina c'è, ma richiede una mentalità
lungimirante.
Che è proprio quel che ci manca.
PaoloTH ha scritto:Altrimenti saremo schiavi dei cinesi prima, degli indiani dopo, dei russi
dopo ancora, degli USA dopo ancora ancora e così via.
Di tutte le poco desiderabili alternative che hai citato, forse la meno peggio come sudditanza tecnologica ed economica sarebbe l'India. E' forse la futura superpotenza "meno scorretta" come mentalità. Ma ha l'incognita di rischiosissime e forse insanabili divisioni interne su base etno-religiosa.
PaoloTH ha scritto:Come dicevo sopra questo non solo per la Cina, ma è chiaro che il futuro ci
vede contro a dei colossi che sono affrontabili solo insieme ad altri paesi.
Il problema di base è che ci veda "contro", per il resto, siamo del tutto d'accordo.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger

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