Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

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Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da Peretola » 14 aprile 2011, 17:45

Dopo molti mesi, ecco la seconda puntata dedicata ai velivoli militari svedesi. Stavolta è il turno del
Saab 35 “Draken”.
draken-saab_35.jpg
Il Saab 35 Draken (Dragone), noto anche come J 35, è un aereo da caccia svedese da superiorità aerea e attacco al suolo ed il primo aereo scandinavo capace di raggiungere Mach 2, soprattutto per permettergli di essere efficiente nell’intercettare bombardieri transonici. Come facilmente osservabile, è molto innovativo nella sua struttura aerodinamica per favorire l’altissima capacità di salita e un notevole carico di armamenti (a discapito però dell’autonomia media e alla permanenza in volo).
Le necessità dell’aeronautica svedese al momento della sua progettazione (inizio 1949) e realizzazione (il primo volo avvenne nel 1955) richiedevano che il modello avesse capacità STOL (short take off and landing) per operare rapidamente in operazioni di dispersione.
Il caccia fu progettato sulla base di una fusoliera snella e lunga a sezione circolare con ala a doppio delta (un “marchio di fabbrica” dei caccia Saab) raccordata tra le prese d'aria e il bordo d'attacco dell'ala stessa che garantivano notevole capacità di salita, consumi relativamente ridotti e minima resistenza aerodinamica. L’ala possedeva inoltre un leggero angolo a freccia nelle semiali esterne. Il bordo d'uscita era totalmente occupato da due coppie di alettoni-ipersostentatori. Nella parte bassa della fusoliera posteriore era sistemati degli aerofreni di dimensione ridotta.
Il caccia disponeva di un motore svedese Flygmotor RM-6C con postbruciatore, versione su licenza dell'RM-146 Avon inglese. Esso garantiva una spinta di 5.765/7.830 chili. Le prese d'aria erano sul bordo d'entrata delle ali. La dotazione di carburante era di circa 2.860 litri, oltre a un massimo di quattro serbatoi esterni da 525 litri.
Il carrello d'atterraggio era una vera e propria particolarità. Un misto fra triciclo anteriore e posteriore, come è osservabile dall'assetto cabrato che tiene il muso del Draken a terra, dovuto al quarto elemento, il ruotino di coda, aggiunto per aumentare la sicurezza dell'aereo all'atterraggio.
ext-4.jpg
Il muso racchiudeva il radar PS-1( anticollisione e raccolta dati per la versione successiva J35B), che a suo tempo era uno dei migliori e più potenti radar disponibili, nonostante le minuscole dimensioni della prua della macchina. Il sensore all'infrarosso, sistemato sotto le ali, era uno Hughes LM-1. Era disponibile il datalink per il sistema di difesa aerea STRIL 60, necessario per sfruttare al meglio le capacità dell'aereo, inserito in un network informatico vero e proprio.
Il Draken era dotato di un cannone alla radice dell'ala destra. L'armamento si basava su varie combinazioni di equipaggiamenti in ben 11 punti d'aggancio sotto la grande ala e la fusoliera. I missili Aim-26B erano la versione migliorata degli Aim-4.
draken-j-35a-with-external.jpg
Armamento smontato del Draken
Data l’originalità del velivolo per studiarne le concrete possibilità fu costruito un "mini-Draken", conosciuto come Saab 210, in scala 7:10 rispetto al caccia previsto, motorizzato da un turbogetto da 475 chili di spinta. L'aereo volò nel 1952. L'anno dopo venne emesso un ordine per tre prototipi del Saab J 35, e il primo di essi decollò per la prima volta nel 1955. Il caccia raggiunse Mach 1,4, ma ben presto le esigenze di una maggiore velocità resero necessario adottare un motore più potente, e i primi esemplari del J 35A da Mach 1,8 entrarono in linea nel 1961.

Costruito in 525 esemplari, ha prestato servizio per circa 40 anni ricoprendo praticamente tutti i ruoli possibili per una macchina tattica: J35A/B/C/D/E/F/J nella versione caccia, apparecchio scuola Sk 35C, ricognitore tattico S35E. La versione del caccia Draken da esportazione fu denominata Saab 35X (ha prestato servizio anche per le aviazioni di Austria, Finlandia e Danimarca. Negli Stati uniti solo con funzioni di addestramento).

SPECIFICHE TECNICHE
Ruolo: intercettore/attacco/ricognitore
Equipaggio: 1
Apparato propulsivo: Turbogetto Rolls-Royce Avon RM6C costruito da Flygmotor da 7830 kg/s con postbruciatore.
Dimensioni: Apertura alare – 9,4 m: Lunghezza – 15,4 m; Superficie alare – 50 metri quadri.
Peso: N/P a vuoto; Max al decollo – 16.000 kg.
Prestazioni: Velocità max da crociera – 2150 km/h; Mach 2,023 a 11.000 m; Quota di servizio – 18.300 m; Autonomia – 1149 Km con armamento a pieno carico.
Carico: 2 cannoni da 30 mm; fino a 4082 Kg di bombe

Un paio di video:



...interessante video "promozionale" del caccia svedese :mrgreen: :
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Re: Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da cabronte » 14 aprile 2011, 19:09

Molto interessante, gli aerei Saab mi sono sempre piaciuti, grazie Peretola! :wink:
Ale

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Re: Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da Peretola » 14 aprile 2011, 19:38

cabronte ha scritto:Molto interessante, gli aerei Saab mi sono sempre piaciuti, grazie Peretola! :wink:
Sono bellissimi, a mio parere i più belli in assoluto come linee aerodinamiche. Teniamo poi conto che parliamo di aerei degli anni 40-50...
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Re: Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da cabronte » 14 aprile 2011, 21:56

Peretola ha scritto:
cabronte ha scritto:Molto interessante, gli aerei Saab mi sono sempre piaciuti, grazie Peretola! :wink:
Sono bellissimi, a mio parere i più belli in assoluto come linee aerodinamiche. Teniamo poi conto che parliamo di aerei degli anni 40-50...
Vero, erano troppo avanti, solo che poi si sono dati all' IKEA! :lol: :mrgreen:
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Re: Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da Peretola » 14 aprile 2011, 21:58

cabronte ha scritto:Vero, erano troppo avanti, solo che poi si sono dati all' IKEA! :lol: :mrgreen:
Adesso le forze armate si montano in Viggen da sole negli hangar e con le brugoline già in dotazione... :lol:
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Re: Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da cabronte » 14 aprile 2011, 22:12

Peretola ha scritto:
cabronte ha scritto:Vero, erano troppo avanti, solo che poi si sono dati all' IKEA! :lol: :mrgreen:
Adesso le forze armate si montano in Viggen da sole negli hangar e con le brugoline già in dotazione... :lol:
:lol: :lol: :lol: ... e li progettano con le matitine e i metri da sarta! :mrgreen:
Scusa l' OT! :wink:
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Re: Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da Peretola » 14 aprile 2011, 22:17

Ma figurati! Io mi diverto! :mrgreen:

Dal post che avevo scritto sembravo una personcina fin troppo a modo... :lol:
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mendris

Re: Gli svedesi - Seconda puntata: Saab 35 “Draken”

Messaggio da mendris » 16 settembre 2011, 18:59

Peretola ha scritto:Dopo molti mesi, ecco la seconda puntata dedicata ai velivoli militari svedesi. Stavolta è il turno del
Saab 35 “Draken”.
draken-saab_35.jpg
Il Saab 35 Draken (Dragone), noto anche come J 35, è un aereo da caccia svedese da superiorità aerea e attacco al suolo ed il primo aereo scandinavo capace di raggiungere Mach 2, soprattutto per permettergli di essere efficiente nell’intercettare bombardieri transonici. Come facilmente osservabile, è molto innovativo nella sua struttura aerodinamica per favorire l’altissima capacità di salita e un notevole carico di armamenti (a discapito però dell’autonomia media e alla permanenza in volo).
Le necessità dell’aeronautica svedese al momento della sua progettazione (inizio 1949) e realizzazione (il primo volo avvenne nel 1955) richiedevano che il modello avesse capacità STOL (short take off and landing) per operare rapidamente in operazioni di dispersione.
Il caccia fu progettato sulla base di una fusoliera snella e lunga a sezione circolare con ala a doppio delta (un “marchio di fabbrica” dei caccia Saab) raccordata tra le prese d'aria e il bordo d'attacco dell'ala stessa che garantivano notevole capacità di salita, consumi relativamente ridotti e minima resistenza aerodinamica. L’ala possedeva inoltre un leggero angolo a freccia nelle semiali esterne. Il bordo d'uscita era totalmente occupato da due coppie di alettoni-ipersostentatori. Nella parte bassa della fusoliera posteriore era sistemati degli aerofreni di dimensione ridotta.
Il caccia disponeva di un motore svedese Flygmotor RM-6C con postbruciatore, versione su licenza dell'RM-146 Avon inglese. Esso garantiva una spinta di 5.765/7.830 chili. Le prese d'aria erano sul bordo d'entrata delle ali. La dotazione di carburante era di circa 2.860 litri, oltre a un massimo di quattro serbatoi esterni da 525 litri.
Il carrello d'atterraggio era una vera e propria particolarità. Un misto fra triciclo anteriore e posteriore, come è osservabile dall'assetto cabrato che tiene il muso del Draken a terra, dovuto al quarto elemento, il ruotino di coda, aggiunto per aumentare la sicurezza dell'aereo all'atterraggio.
ext-4.jpg
Il muso racchiudeva il radar PS-1( anticollisione e raccolta dati per la versione successiva J35B), che a suo tempo era uno dei migliori e più potenti radar disponibili, nonostante le minuscole dimensioni della prua della macchina. Il sensore all'infrarosso, sistemato sotto le ali, era uno Hughes LM-1. Era disponibile il datalink per il sistema di difesa aerea STRIL 60, necessario per sfruttare al meglio le capacità dell'aereo, inserito in un network informatico vero e proprio.
Il Draken era dotato di un cannone alla radice dell'ala destra. L'armamento si basava su varie combinazioni di equipaggiamenti in ben 11 punti d'aggancio sotto la grande ala e la fusoliera. I missili Aim-26B erano la versione migliorata degli Aim-4.
draken-j-35a-with-external.jpg
Data l’originalità del velivolo per studiarne le concrete possibilità fu costruito un "mini-Draken", conosciuto come Saab 210, in scala 7:10 rispetto al caccia previsto, motorizzato da un turbogetto da 475 chili di spinta. L'aereo volò nel 1952. L'anno dopo venne emesso un ordine per tre prototipi del Saab J 35, e il primo di essi decollò per la prima volta nel 1955. Il caccia raggiunse Mach 1,4, ma ben presto le esigenze di una maggiore velocità resero necessario adottare un motore più potente, e i primi esemplari del J 35A da Mach 1,8 entrarono in linea nel 1961.

Costruito in 525 esemplari, ha prestato servizio per circa 40 anni ricoprendo praticamente tutti i ruoli possibili per una macchina tattica: J35A/B/C/D/E/F/J nella versione caccia, apparecchio scuola Sk 35C, ricognitore tattico S35E. La versione del caccia Draken da esportazione fu denominata Saab 35X (ha prestato servizio anche per le aviazioni di Austria, Finlandia e Danimarca. Negli Stati uniti solo con funzioni di addestramento).

SPECIFICHE TECNICHE
Ruolo: intercettore/attacco/ricognitore
Equipaggio: 1
Apparato propulsivo: Turbogetto Rolls-Royce Avon RM6C costruito da Flygmotor da 7830 kg/s con postbruciatore.
Dimensioni: Apertura alare – 9,4 m: Lunghezza – 15,4 m; Superficie alare – 50 metri quadri.
Peso: N/P a vuoto; Max al decollo – 16.000 kg.
Prestazioni: Velocità max da crociera – 2150 km/h; Mach 2,023 a 11.000 m; Quota di servizio – 18.300 m; Autonomia – 1149 Km con armamento a pieno carico.
Carico: 2 cannoni da 30 mm; fino a 4082 Kg di bombe

Un paio di video:



...interessante video "promozionale" del caccia svedese :mrgreen: :

Stavo rileggendo, alcuni mesi dopo, le interessanti informazioni sul "Draken". Ricordo che era stato finalista in Svizzera (con il "Mirage III") per un acquisto di aerei di elevate prestazioni. Una valutazione (non come quella di oggi) con un risultato più o meno alla pari. Fu scelto il prodotto di Dassault per una "probabile" (non certa) pressione politica della vicina Francia. Mi pare evidente, in ogni caso, che la maggior visibilità internazionale della Francia rispetto al regno neutrale del nord abbia "nuociuto" a SAAB nelle vendite all'estero di prodotti più che ottimi.

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