Qualche considerazione sull'addestramento
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Qualche considerazione sull'addestramento
Cari amici: ieri finalmente sono riuscito ad andare in visita all'aeroclub di Napoli.
Dopo controlli della finanza, problemi di pass, di badge di accesso e tutto il resto, sono riuscito ad entrare e seguire una lezione di teoria. Si è parlato di "medicina". Apparato digerente, di respiratorio, dei problemi che possono sorgere nel volo in aerei non presurizzati ecc.ecc....
Alla fine, oltre ad entrare nei cockpit della flotta (che bello il P-66 e il Siai Marchetti) ho avuto modo di scambiare un pò di chiacchiere con alcuni ragazzi partecipanti al corso (eh si lo ammetto...che rodere!)
Resta il fatto che ho fatto alcune considerazioni circa "il pilota" e il "diventare pilota in Italia"
Oltre ai problemi di lingua (ed economici in primis) noto che negli aeroclub italiani per corsi non integrati ma modulari, c'è una lentezza spaventosa. Girando sui vari siti (Naples Air Center x citarne uno) vedo che si può prendere un PPL nel giro di un mese. A Napoli ci vuole almeno un anno, così come a Salerno e così via...
E'forse proprio qui l'errore?
Mi spiego, un ATPL integrato dura un anno e mezzo circa...un modulare con la tempistica italiana viene molto di più
E'forse proprio per questi motivi che l'AG in Italia non decollano? Si cerca di stringere il cerchio solo a chi è disposto veramente a spendere subito e tanto? Senza poi contare tutta la politica che c'è all'interno è chiaro...
Questa è una mia piccola considerazione su quello che è il volo in Italia, voi cosa ne pensate? Non respirate la stessa aria?
Dopo controlli della finanza, problemi di pass, di badge di accesso e tutto il resto, sono riuscito ad entrare e seguire una lezione di teoria. Si è parlato di "medicina". Apparato digerente, di respiratorio, dei problemi che possono sorgere nel volo in aerei non presurizzati ecc.ecc....
Alla fine, oltre ad entrare nei cockpit della flotta (che bello il P-66 e il Siai Marchetti) ho avuto modo di scambiare un pò di chiacchiere con alcuni ragazzi partecipanti al corso (eh si lo ammetto...che rodere!)
Resta il fatto che ho fatto alcune considerazioni circa "il pilota" e il "diventare pilota in Italia"
Oltre ai problemi di lingua (ed economici in primis) noto che negli aeroclub italiani per corsi non integrati ma modulari, c'è una lentezza spaventosa. Girando sui vari siti (Naples Air Center x citarne uno) vedo che si può prendere un PPL nel giro di un mese. A Napoli ci vuole almeno un anno, così come a Salerno e così via...
E'forse proprio qui l'errore?
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E'forse proprio per questi motivi che l'AG in Italia non decollano? Si cerca di stringere il cerchio solo a chi è disposto veramente a spendere subito e tanto? Senza poi contare tutta la politica che c'è all'interno è chiaro...
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Un commento ed una visita sono sempre il benvenuto! p.s non sono un pilota però!
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Re: Qualche considerazione sull'addestramento
Non ricordo se c'è un minimo temporale di normativa, sinceramente. Ma 45 ore (minime) più la teoria in un mese è praticamente impossibile! Significherebbe volare mediamente un'ora e mezza al giorno, tutti (ma proprio tutti) i giorni....Tomm@so-Cacchi ha scritto:Girando sui vari siti (Naples Air Center x citarne uno) vedo che si può prendere un PPL nel giro di un mese. A Napoli ci vuole almeno un anno, così come a Salerno e così via...
Premesso che l'AG con gli ATPL non c'entra molto...io non credo sia questione di tempi, anche perchè non vedo tempistiche molto dissimili fuori dai nostri confini...E' evidentemente questione di costi, di normative eccessivamente pressanti, di esami troppo pesanti e sicuramente di mancanza di spazi e infrastrutture adatte all'AG. O meglio, gli spazi ci sarebbero pure, ma sono gestiti in modo tale (preferisco non usare aggettivi, sennò rischierei qualche querela...) che il pilota di AG è praticamente scoraggiato, quando non direttamente sconsigliato, a volare...questo è anche un po' il motivo per cui l'AG (e i licenziamenti PPL) sono diminuiti mentre il VDS ha conosciuto un boom.E'forse proprio qui l'errore?
Mi spiego, un ATPL integrato dura un anno e mezzo circa...un modulare con la tempistica italiana viene molto di più
E'forse proprio per questi motivi che l'AG in Italia non decollano?
Per quanto concerne gli ATPL e la professione, ci sono motivazioni di base simili (carenze e difficoltà burocratiche più costi), ma in fondo valgono sempre. Delle difficoltà linguistiche è la prima volta che sento parlare, in effetti...non ho ben capito a cosa ti riferisci.
Tixio®
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le nozioni vanno "mangiate e poi digerite con calma".
per eseprienza ti dico che un anno é troppo ed un mese é poco.
L´inglese si impara, non é un major problem.
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Ultima modifica di FAS il 5 dicembre 2007, 13:44, modificato 1 volta in totale.
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
- Tomm@so-Cacchi
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Beh, forse un mese è troppo poco, ma un anno invece è abbastanza standard. Tutti i ragazzi del corso di Napoli tanto ci impiegano per arrivare al PPL.
Per quanto riguarda AG e cose del genere intendo dire che è risaputo quanto gli states siano così fatti bene per volare e per i costi.
Sai come è, anche l'aviazione è un sistema, si parte dalla base e si arriva alla cime dell'intero sistema. Se funzionasse meglio il tutto ai piani bassi, lo sarebbe anche per i piani alti.
Comunque è un pensiero che mi sono fatto ieri dopo aver raccolto alcune testimonianze
ciao!
Per quanto riguarda AG e cose del genere intendo dire che è risaputo quanto gli states siano così fatti bene per volare e per i costi.
Sai come è, anche l'aviazione è un sistema, si parte dalla base e si arriva alla cime dell'intero sistema. Se funzionasse meglio il tutto ai piani bassi, lo sarebbe anche per i piani alti.
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- Barone Rosso
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- Località: UK... per ora
secondo me la Naples ne dice tante eh... comunque posso assicurarvi che in un mese e qualche settimana prepara per il ppl
Lo ha fatto proprio a novembre un mio amico che torna dopo domani in italia col brevetto. Non mi piace comunque, e non è piaciuto nemmeno a lui. Quando torna mi faccio dire il perchè e lo scrivo. A me sembra solo un modo veloce per trovare clienti e preparare in modo sbrigativo per gli esami e non per farti diventare un pilota.
Lo ha fatto proprio a novembre un mio amico che torna dopo domani in italia col brevetto. Non mi piace comunque, e non è piaciuto nemmeno a lui. Quando torna mi faccio dire il perchè e lo scrivo. A me sembra solo un modo veloce per trovare clienti e preparare in modo sbrigativo per gli esami e non per farti diventare un pilota.
Che negli US le cose aeronautiche vadano generalmente meglio è conoscenza comune, anche se rischia di diventare luogo comune...Tomm@so-Cacchi ha scritto: Per quanto riguarda AG e cose del genere intendo dire che è risaputo quanto gli states siano così fatti bene per volare e per i costi.
Sai come è, anche l'aviazione è un sistema, si parte dalla base e si arriva alla cime dell'intero sistema. Se funzionasse meglio il tutto ai piani bassi, lo sarebbe anche per i piani alti.
Facilità burocratiche e amministrative a parte, c'è anche da dire che gli spazi a disposizione sono molti di più, sebbene non sia difficile vedere grandi aeroporti con C150 accodati a grossi 747....
Detto questo, la mia precisazione tra AG e lavoro aereo (ATPL e via dicendo) non era un tentativo di spaccare il capello. Sì, se le cose funzionano meglio dalla base è più probabile che funzionino meglio anche in cima, ma in questo caso base e cima tendono ad essere abbastanza scollegati tra loro. Non so se mi spiego
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