Volare e studiare

In quest’area si discute di Aeroclub, di brevetti commerciali / ATPL integrato, di ultraleggeri, di scuole e corsi relativi all'aviazione civile

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Volare e studiare

Messaggio da TheHunchback » 11 ottobre 2008, 19:46

Ciao a tutti,
sono un neo-iscritto a questo forum.
Mi rendo conto del fatto che questo tipo di argomento sia in parte già trattato in altre sezioni del forum, ma non sono riuscito a trovare l'informazione che mi interessa di più, vale a dire:
secondo voi, mi rivolgo soprattutto a chi ha più esperienza, dal momento che ho una passione viscerale per il volo e di fatto mi interesserebbe avere un contatto sia pratico che teorico con questa meravigliosa realtà, mi converrebbe continuare gli studi di ing. aerospaziale iniziati da pochi giorni o puntare dritto all'ATPL e casomai studiare la materia autonomamente per puro sfizio? E se il suggerimento è il secondo, c'è la possibilità per un pilota di trovare tempo ed energie per studiare, magari con qualche università telematica?
Scusate la pippa mentale e grazie di cuore a chi mi aiuterà.
Angelo Sabino PPL(A)
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Re: Volare e studiare

Messaggio da Bafio » 12 ottobre 2008, 1:16

Eccomi qua, Angelo !
Per quanto riguarda il dilemma Università + ATPL o direttamente ATPL, è una domanda a cui -diciamolo subito- non c'è risposta: ognuno può dire la sua, ognuno ha le sue motivazioni e la sua parte di ragione. Da una parte, se prima di diventare pilota sei pure Ingegnere, di certo male non fa, e gli studi universitari non potranno far altro che agevolare la parte teorica del corso ATPL; d' altra parte, se il fine ultimo è fare il pilota tutto sommato la Laurea serve a poco, è uno spreco di tempo e denaro e conviene quindi puntare direttamente verso una scuola di volo. Come puoi vedere dalla mia firma, io ho scelto la prima strada: finito il Liceo Scientifico ho puntato verso l' Università per poi diventare pilota (attualmente Privato, a settimane inizierò il corso ATPL). Avrei potuto fare direttamente l' ATPL ? Certo, ma comunque ho scelto quest' altra strada, giusta o sbagliata che sia (ammesso che laurearsi in Ingegneria sia "sbagliato"...).
Per quanto riguarda la possiblità di studiare per l' ATPL e nel frattempo per Ingegneria, -se n'è già parlato qui sul forum- la vedo molto dura: con la volontà si fa qualsiasi cosa, ma certamente gli esami universitari di Ingegneria Aerospaziale sono mediamente più difficili di quelli dell' ATPL, e studiarli "a tempo perso" credo serva a poco; al limite, si potrebbe fare il contrario, cioè studiare come primo obiettivo per l' Università ed a tempo perso per l' ATPL, ma comunque anche questa strada è difficile.

pupillo
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Re: Volare e studiare

Messaggio da pupillo » 12 ottobre 2008, 2:36

Ti scrive uno che ha mollato Ing.Aerospaziale dopo 2 anni e 7 esami: vuoi fare il pilota o l'ingegnere? :roll:

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Re: Volare e studiare

Messaggio da TheHunchback » 12 ottobre 2008, 3:12

Ciao Fabio e pupillo :D ,
grazie mille per aver risposto. (E grazie anche per il consiglio sull'uso del forum: in effetti hai perfettamente ragione, Fabio, è che sono poco pratico, scusa... :oops: )
Dunque, ho pensato a quello che mi avete detto. In realtà nihil sub sole novum, direbbero i latini.
La cosa veramente tragica è che sono uno dei pochi a dover decidere se fare l'ingegnere volando per passione (pagando) o il pilota (guadagnando) studiando per zelo personale. A tal proposito il mio ex prof. di italiano giorni fa era sconcertato: "Come diavolo si fa ad essere indecisi tra due cose così diverse, il computer e la cloche?" :lol:
E AVEVA RAGIONE! Devo cercare di mediare tra due impulsi per me primordiali: quello di volare e quello di approfondire il volo all'estremo. Due cose di pari bellezza... :P

Comunque ho avuto la fortuna di parlare direttamente sia con un ingegnere appena laureatosi qui a Napoli, sia con un giovane comandante AirOne ... il primo ha percorso la stessa strada di Fabio e ora ha già 25 anni, credo. Malgrado lo invidii un po' per il suo enorme bagaglio culturale, parlarci mi ha messo un po' in crisi, anche perché, dal canto suo, il comandante AirOne mi ha raccomandato di cominciare il prima possibile i corsi di pilotaggio poiché, a parità di ore di volo, un pilota più giovane, che magari ha avuto tempo e modo di imparare bene l'inglese da giovane, ha più possibilità di trovare una buona cloche da manovrare... :P

Ho avuto modo di riflettere su ulteriori questioni: ad esempio, qui in facoltà sono numerosi coloro che seguono i corsi come alternativa all'Accademia Aeronautica, non avendo passato il concorso (molto spesso come piloti, non come gari); il dubbio che mi assale è che questi ragazzi non fuggano verso l'ATPL per i rilevanti problemi di disponibilità economica o della eccessiva precarietà della professione di pilota :cry:
Perciò sono nel dubbio più totale, a differenza di alcuni amici che vanno avanti col pensiero di poter diventare astronauti (Credo che in facoltà anche Fabio ne abbia incontrati: sono tanto determinati che, di tanto in tanto, mi sorprendo ad invidiarli per tanta capacità di sognare e di impegnarsi per un obiettivo così sfocato e lontano!) :shock:
Comunque grazie ancora.
Fabio, AUGURONI per la tua prossima laurea!
E dò il benvenuto per consigli o critiche (magari anche in merito alla noiosità lirica del messaggio :roll: ) a chiunque voglia compatire un ragazzo tanto sconclusionato da non sapere di fatto se fare l'ingegnere o il pilota ... SIGH :!:
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Re: Volare e studiare

Messaggio da 87Nemesis87 » 12 ottobre 2008, 9:35

Ciao! e benvenuto ^_^
...guarda anche io stò facendo ingegneria Aerospaziale alla sapienza, e tra (spero!!!) max 2 anni dovrei aver finito la laurea di I livello...
Ti dirò come voglio fare io:
Visto che ho 21 anni e quindi non sono proprio in ritardissimo per un ATPL, mi prenderò prima una laurea di I livello(tre anni di corso)...e si spera che finisca intorno ai 22-23 anni.
Poi andrò 3 o 4 mesi in USA a imparare l'inglese e poi andrò a fare l'ATPL in qualche scuola (estero o italia devo ancora decidere :scratch: ), ad ATPL fatto (sempre se Dio vuole!) in attesa di lavoro o durante un lavoro farò la laurea specialistica di II livello di ingegneria con specializzazione in aeronautica (prendendomela comoda)

Considera che una laurea in ingegneria aerospaziale non fa mai male e il tempo che uno impiega pe apprendere nozioni e concetti non è mai tempo perso...però se lo vuoi fare tanto per prendere una laurea ( non dico sia cosi stò solo ipotizzando :P ) allora meglio che lasci perdere perchè in questa facoltà è richiesto molto impegno e tempo...se invece desideri avere una laurea di una materia che ti piace e che comunque ti permetta di avere il fondoschiena coperto e un lavoro alternativo che comunque ti piacerebbe molto fare in caso di non riuscita di diventare pilota allora sei il benvenuto. :)

Quindi dipende da quanto tempo hai e da quanta voglia hai...l'unica cosa che ti sconsiglio caldamente è di fare tutte e due le cose insieme...ingegneria prende già di per se una marea di tempo e fare un corso ATPL (che richiede altrettanto tempo) è molto complicato e finiresti per finire tutte e due le cose in modo superficiale e in ritardo di molti anni...
Di più non sò dirti...non esistono scelte giuste o scelte sbagliate...ognuno fa il proprio percorso in base alle preferenze e a cosa ritiene sia meglio...^_^
...finalmente laureato!!!

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Re: Volare e studiare

Messaggio da ing.why » 12 ottobre 2008, 10:50

Ciao. Io credo che tu debba prima cercare ci capire bene quale sia la professione che vuoi fare.
Se il tuo sogno è quello di fare il pilota, hai questa passione e la necessaria disponibilità economica.., allora scegli direttamente questa strada. Non rinviare, non percorrere più strade, punta dritto a realizzare il tuo sogno e metti in questa scelta tutte le tue rosorse e le tue energie. Ti racconto la mia esperienza: fare il pilota è sempre stato il mio sogno, ma ho scelto l'università a suo tempo e mi sono poi pentito della scelta fatta. Mi sono laureato, ho trovato lavoro (cosa non facile anche per gli ingegneri di questi tempi, credetemi.... Avete idea di quanti siano i precari con contratti a progetto di 1000 euro al mese, se va bene e si è fortunati.... parlo per esperienza..) ma alla fine ho deciso di mollare tutto e iniziare l'atpl. E dall'inizio dell'università al momento della scela sono passati 10 anni, una laurea appunto e tanti contratti a progetto senza alcuna garanzia per il futuro.
Tu sei giovanissimo, puoi prenderti il tempo che vuoi ancora, ma se io potessi tornare indietro alla tua età .. non avrei il minimo dubbio. Immaginati a 21 anni fresco di atpl e pronto per affronatare il mondo facendo il lavoro che hai sempre sognato.
In bocca al lupo qualunque sia la tua decisione.

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Re: Volare e studiare

Messaggio da butterfly » 12 ottobre 2008, 11:11

ciao
voglio portarti quella che è la mia esperienza universitaria per farti riflettere un po'
io mi iscrissi ad ingegneria aeronautica più per una sfida con me stessa che non per un vero amore per l'aeronautica molti dei miei colleghi invece adoravano qusto mondo e ne sapevano molto più di me in questioni di aerei e di volo
strada facendo molti di questi si sono persi perchè non riuscivano a stare dietro ad un facoltà (che almeno con il vecchio ordinamento) non era tutta rose e fiori ma soprattutto ti costringeva a sacrifici sui libri di analisi, fisica, automatica e roba del genere prima di vedere qualche equazioncina del volo!
con questo voglio dirti che per diventare ingegnere non ci vuole solo tanta passione ma ci vuole un pizzico di spirito di sacrificio e pazienza perchè scordati di poter capire a pieno cosa voglia dire un'equazione del moto o cose di questo tipo se non hai delle ottime basi su altre materie
detto ciò ti auguro un immenso in bocca al lupo e mi auguro che tu possa trovare la strada giusta per te
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Re: Volare e studiare

Messaggio da pupillo » 12 ottobre 2008, 12:54

Vorrei ricordare che si faccia molta attenzione al termine "aerospaziale": chi vuole fare questa facoltà non si faccia ingannare dai depliant, dalle foto e dal dirvi che sarete astronauti. Forse non vedrete mai un aereo vero, un hangar o una gomma a terra di un carrellaccio del '45. Farete qualche e dico QUALCHE esame riguardante l'aviazione come mecccanica del volo, aerodinamica etc....per il resto è solo fisica e matematica. E dovete essere pure molto bravi scordatevi la matematicuccia dei licei. E ripeto per chi è indeciso come lo ero io: vuoi fare il pilota? Se hai le possibilità fallo. :wink:

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Re: Volare e studiare

Messaggio da Bafio » 12 ottobre 2008, 15:21

Una domanda, Angelo: che scuola hai fatto ? Te lo chiedo non per farmi i fatti tuoi, ma perché il primo anno ho conosciuto più di una persona proveniente dal Liceo Classico e -non vorrei scoraggiarti- nessuno è riuscito ad andare oltre il primo anno / prima metà del secondo. Certo non perché fossero degli stupidi, ma perché esami come Analisi matematica (A e B), Fisica generale (A e B), Meccanica razionale sono degli scogli pressochè insormontabili per chi non ha le basi matematiche che il Liceo Scientifico non dà.

Un' altra cosa: per quanto riguarda il discorso laurearsi oppure non perdere tempo e puntare al pilotaggio perché le Compagnia preferiscono piloti giovani, anche qui ci sarebbe da discutere: più di un pilota di linea che conosco mi ha detto: "Vabbè, se adesso pure gli ingegneri si mettono a fare i piloti..." come a dire che secondo loro la Laurea viene comunque tenuta in considerazione dalle Compagnie; chiaro che se poi uno fa il deficiente al simulatore non serve a nulla, ma in generale male certamente non fa.

Per quanto riguarda compagni di corso aspiranti astronauti, io non ne ho avuti, ed anche fosse credo siano un po' fuoristrada: va bene che lo spazio si sta 'aprendo' anche ai civili, ma per un aspirante astronauta credo proprio debba intraprendere la carriera militare ed essere soprattutto mooolto bravo e pure mooolto fortunato.

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Re: Volare e studiare

Messaggio da pupillo » 12 ottobre 2008, 15:35

La laurea è utile non ci piove. Ma come ho detto in un'altra discussione simile puoi averne 4 di lauree ma pilotare un aereo è un'altra cosa. Non credo che si possa paragonare lo studio universitario con una professione del genere. Sono 2 mondi opposti e un ingegnere aerospaziale non ha niente a che fare con un pilota di aeroplani. :|

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Re: Volare e studiare

Messaggio da TheHunchback » 12 ottobre 2008, 18:17

Ciao, :D
ebbene sì, Fabio, ho fatto il classico (ma come l'hai capito???). Ti dirò: ragazzi che hanno fatto il classico come me e che sono diventati bravi ingegneri ne conosco una quantità discreta. Non dimenticare che Maurizio Cheli e Umberto Guidoni sono rispettivamente un ingegnere e un fisico e hanno fatto il classico. Si potrebbe certo perdere un anno solo per recuperare le basi, questo si; probabilmente non mi laureerò in orario, ma tant'è...
A pupillo rispondo che anche io ho letto la lista degli esami e so cosa vuole dire; so anche di ingegneri aerospaziali che fanno pannolini alla Pampers e di altri che fabbricano Happy Hippo alla Kinder ... :( ... ma so anche di ragazzi che lavorano per l'ESA in Olanda o a Houston per la NASA: è una questione di tenacia e capacità. :)
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Re: Volare e studiare

Messaggio da Bafio » 12 ottobre 2008, 22:26

TheHunchback ha scritto:Maurizio Cheli e Umberto Guidoni sono rispettivamente un ingegnere e un fisico e hanno fatto il classico
Hai ragione. E' infatti vero che il Liceo Classico dà la migliore preparazione "di testa" anche se non fornisce tutte le nozioni. Però tieni presente che sono Cheli e Guidoni, è come dire che un bambino che gioca nella scuola calcio del quartiere in cui ha iniziato -che so- Ronaldinho diventerà un campione: può essere, ma ce ne saranno anche tantissimi che non faranno i calciatori. Questo per dire che venire dal Classico è sicuramente penalizzante all' inizio, tieni presente che nel mio corso tutti veniamo o dall' ITAER, dal Liceo Scientifico, o da qualche altro istituto tecnico; questo fa sì che i professori diano per scontate moltissime nozioni che per noi sono effettivamente scontate, ma non per chi ha una formazione classica. Logico che con la volontà e con la capacità si impara tutto, ma è impegnativo: ad esempio per l' esame di Analisi A devi impararti in 9 settimane (durata del corso) il programma del triennio del Liceo Scientifico (più o meno al Liceo Classico si fa il programma del biennio dello Scientifico), e non è certamente facile...

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Re: Volare e studiare

Messaggio da CavalloPazzo636 » 13 ottobre 2008, 0:04

TheHunchback ha scritto:Ciao, :D
ebbene sì, Fabio, ho fatto il classico (ma come l'hai capito???). Ti dirò: ragazzi che hanno fatto il classico come me e che sono diventati bravi ingegneri ne conosco una quantità discreta. Non dimenticare che Maurizio Cheli e Umberto Guidoni sono rispettivamente un ingegnere e un fisico e hanno fatto il classico. Si potrebbe certo perdere un anno solo per recuperare le basi, questo si; probabilmente non mi laureerò in orario, ma tant'è...
A pupillo rispondo che anche io ho letto la lista degli esami e so cosa vuole dire; so anche di ingegneri aerospaziali che fanno pannolini alla Pampers e di altri che fabbricano Happy Hippo alla Kinder ... :( ... ma so anche di ragazzi che lavorano per l'ESA in Olanda o a Houston per la NASA: è una questione di tenacia e capacità. :)

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Re: Volare e studiare

Messaggio da butterfly » 13 ottobre 2008, 19:27

Bafio ha scritto: Hai ragione. E' infatti vero che il Liceo Classico dà la migliore preparazione "di testa" anche se non fornisce tutte le nozioni. Però tieni presente che sono Cheli e Guidoni, è come dire che un bambino che gioca nella scuola calcio del quartiere in cui ha iniziato -che so- Ronaldinho diventerà un campione: può essere, ma ce ne saranno anche tantissimi che non faranno i calciatori.
Beh io sono una che viene dal classico e sono sopravvissuta ad ingegneria benissimo laureandomi in 6 anni con il massimo dei voti e lavorando contemporaneamente e di certo non sono Guidoni (spero di essere più carina :alien: ) in tutto questo ho subito da alcuni docenti quelle simpatiche ironie misogine della serie: "perchè non vai a fare l'arredatrice?" :twisted:
detto questo concordo con chi parlava di caparbietà
io subito dopo la laurea ho cominciato con uno stage ben pagato nel settore automotive a due passi da casa ma appena ho avuto la possibilità di lavorare nel settore aeronautico ho fatto le valigie e ho mollato tutto
sono passati quasi due anni e se penso alla mia scelta non mi pento sebbene abbia rinunciato a moltissime comodità
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Re: Volare e studiare

Messaggio da woltgreat » 16 ottobre 2008, 10:41

Ciao,
chi ti scrive è una persona che, come te, finito il liceo (scientifico) si trovò di fronte ad un grosso, grossissimo bivio: inseguire il suo sogno più grande, quello di fare il pilota, o accantonare tutto e fare la cosa più "normale", quella che la maggioranza degli altri ragazzi usciti dal liceo come me stava facendo, iscriversi all'università (spesso scelta facendo un bilancio tra sbocchi lavorativi futuri ed interessi/attitudini personali).

La mia storia era si un pò strana, perchè il destino aveva deciso di farmi appassionare così tanto al mondo dell'aviazione civile solo durante il quinto anno di scuole superiori...insomma ero fresco di "colpo di fulmine" per l'aviazione, così fresco da non riuscire a sentirmi pronto a mollare tutto e seguire quella strada che tanto mi affascinava.
Questo significò per me diplomarmi e...visto che non avevo il coraggio di ammettere a me stesso (ed alla mia famiglia!) quale fosse diventata la mia più grande aspirazione (fare il pilota), mi iscrissi anche io alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale di Napoli (come te!).

Il tempo scorreva, sai...e, nonostante ottimi voti agli esami di matematica e fisica di base, iniziavo a rendermi conto che quegli esami non facevano per me, studiare mi risultava sempre più difficile ed i miei occhi erano sempre, dico sempre rivolti verso il cielo.
Spesso toglievo tempo allo studio di quelle cose che trovavo pesanti come incudini per dedicarmi al mio più grande amore...lo facevo in mille maniere, forse potrai giudicarle stupide, ma non puoi immaginare quante ore io sottraessi allo studio di Analisi Matematica, Fisica I, Chimica e compagnia bella per andare lì a Capodichino, di fronte a quel cancello in testata 24, solo per vederli più da vicino o per sentire quell'inconfondibile profumo di jet A1 combusto che dopo un pò cominciò ad essere sinonimo di "aerei", nel senso più bello e indescrivibile del termine.
E poi...Flight Simulator all'ennesima potenza, voli in IVAO, nottate e giornate intere, trasferte a Roma Fiumicino per poter vedere come fosse un 747 o un 777 in decollo dalla 25...fui capace di finire di fronte a quel famoso cancelletto in testata 24 anche alle 7 di mattina del 1° Gennaio...

Iniziai a capire che quello che avevo scelto non faceva assolutamente per me...e più lo capivo meno studiavo anzi, il che è peggio, più mi sentivo frustrato nello studiare e nell'andare avanti.
Il risultato è stato che dopo due anni e mezzo e 10 esami fatti non ho esitato un momento ad abbandonare tutto e venire qui negli States per fare le mie licenze di volo...e, credimi, se tu conoscessi il mio carattere capiresti perchè ero vicino al cadere in depressione, perchè sono stati i due anni e mezzo più difficili della mia vita e perchè, sebbene le JAR mi abbiano giudicato non idoneo al volo a causa della mia forte miopia, me ne sia fregato della distanza da casa e sia venuto qui a realizzare quel che sognavo di realizzare.

Intanto sai cosa ti dico?
Sono 6 mesi che sono qui...e le sensazioni che il volo mi trasmette mai nient'altro me le ha trasmesse, le soddisfazioni che si provano anche "solo" nel completare un brevetto privato sono infinite e non tornerei MAI indietro.

Quel che ti consiglio è: sei giovane, giovanissimo, prendi una decisione e PROVA.
Vedi come ti trovi e soprattutto guardati dentro, tu solo sai come sei fatto e se sei una persona che riesce a fare qualcosa di difficilissimo (sia l'università che la strada per diventare pilota lo sono) pur non amandola al 100% oppure se, per fare una cosa che chiede tutta la tua dedizione, senti di avere bisogno di stimoli continui ed una passione grossa così.
Ad ogni modo la vita ti parlerà, capirai in fretta se hai preso la decisione giusta o quella sbagliata, ma tu non dimenticare mai che se un giorno dovessi sentire di avere quell'amore di cui parlavo sopra, bè, è un amore di cui non ti libererai tanto facilmente...è un amore in grado di farti affrontare qualsiasi cosa per riuscire a volare, tanto portarti a dare tantissimo (sia in termini economici che in termini personali) per una cosa che spesso è più che incerta, in grado di darti tutta l'UMILTA' e la PAZIENZA necessaria a diventare un Pilota (queste ultime due sono F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-I!) ed in grado di darti quella voglia di volare SEMPRE per il volo in sè prima che per il pensiero dello stipendio strafigo da pilota e la carriera (aham...anche perchè con i tempi che corrono stiamo freschi e in tanti momenti dovrai andare avanti senza contare su queste due cose qui, mettile anche all'ultimo posto).

Ti faccio un in bocca al lupo per tutto,
Luca

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Re: Volare e studiare

Messaggio da TheHunchback » 16 ottobre 2008, 11:32

Carissimo Luca, :D
ti sono molto grato per la tua risposta. Leggendo il tuo intervento mi sono commosso. La mia comprensione verso quello che hai vissuto è sincera dal momento che il viatico per me è stato lo stesso, eccezion fatta per il suo inizio: mia madre mi racconta che al mio primo volo di linea (avevo pochi anni e non parlavo) piansi per tutto il rullaggio, ma mi "ipnotizzai" al momento del decollo, senza battere ciglio fino all'atterraggio. E' più o meno da allora che vorrei volare (e in parte ci sono riuscito, visto che sto per pippiellarmi :P ).
Anche io, come te, vado a guardare la pista erbosa o a toccare gli aeroplani dell'aeroporto di Capua, ogni volta che ero confuso, arrabiato o semplicemente desideroso di ricongiungermi al mio elemento. 8)

A quelli che hanno letto questa sezione e mi hanno aiutato, dico che negli ultimi giorni ho riflettuto molto seriamente e ho deciso una volta per tutte che voglio impegnarmi principalmente per il mio futuro lavorativo e che, nonostante sia probabilmente uno dei pochissimi 100 di Liceo Classico a non laurearsi :roll: , non proseguirò negli studi accademici. Credo di non dover dimostrare nulla né agli amici, né ai parenti sotto questo profilo.
La sete di cultura e di conoscenza è un'altra cosa rispetto al lavoro e se la prima dovesse inficiarmi la seconda, credo che ci rimarrei malissimo.

L'unico dubbio che mi rimane, prima di abbandonare l'università, è se le compagnie tengano o meno in considerazione una laurea per l'assunzione dei piloti. (Si tratta comunque di argomento di altre sezioni, quindi magari ne parliamo là)

Oh Luca, io ho 5/10 di visus e diottrie relativamente modeste di Ipermetropia e Astigmatismo: credi che sarà un problema ai fini del raggiungimento della 1^ classe?? :S
Ti faccio comunque i migliori auguri per il tuo futuro che, per quanto ho capito, sarà negli USA. E' sempre un piacere parlare con chi ha una passione grande come la tua. Quelli pazzi come noi due a volte si sentono terribilmente isolati e credono di essere i soli a soffrire questo morbo del volo, ma infondo non è così. :D

Ciao a tutti, ragazzi :D
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Re: Volare e studiare

Messaggio da AZ055B-) » 16 febbraio 2009, 19:29

TheHunchback ha scritto:Quelli pazzi come noi due a volte si sentono terribilmente isolati e credono di essere i soli a soffrire questo morbo del volo, ma infondo non è così. :D

Ciao a tutti, ragazzi :D
Ti quoto.
Io sostanzialmente pensavo di iscrivermi il prossimo anno ad un cdl di I livello in Ingegneria Aerospaziale, in modo da pararmi il fondoschiena nel caso in cui qualcosa andasse storto - come vuole dimostrarci la vicenda AZ- ; per poi farmi assumere come a/v e pagarmi le licenze. Così avrei un'informazione in più sul curriculum e se perdessi l'idoneità fisica, almeno avrei un pezzo di carta in mano che mi fa da salvagente.
"Possiede i requisiti per il certificato medico della classe 1 con le eventuali limitazioni riportate" [VML]

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Re: Volare e studiare

Messaggio da IVWP » 16 febbraio 2009, 22:43

la laurea non dovrebbe essere vista come un pezzo di carta, una referenza per lavorare.
È proprio per questa visione cosi materialista ed incoerente, che la laurea ha perso ogni significato, ed è ormai al pari di un diploma da scuola tecnica.

a parte questo, ideale ormai perso della cultura e del sapere, quoto tutto: in una società come la nostra ormai non ha altro scopo, quindi...prenditi il "salvagente" che stai più tranquillo !

e per favore, non date troppa importanza a questo momento di folle lucidità.

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Re: Volare e studiare

Messaggio da TheHunchback » 3 marzo 2009, 22:18

Ciao ragazzi,
alla fine ho proseguito negli studi e mi sono sgraffignato Analisi I e Fisica I ... sono proprio soddisfatto, tanto piu' che ho stupito chi fra i miei amici e conoscenti non scommetteva nulla sulla mia riuscita!
Ora sono assolutamente convinto del fatto che la mia strada è l'ingegneria e il volo che mi piace davvero è quello privato. Ho avuto la fortuna di conoscere un meccanico che vuole fare società per l'acquisto di un deltamotore e continuerò a mantenere il brevetto fino alla prima assunzione come ingegnere.
Un domani, se Dio vuole, con i miei soldini ... chissà!
Grazie a tutti e a presto su qualche aeroportino!
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