Non Solo PPL

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luxim76
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Non Solo PPL

Messaggio da luxim76 » 22 marzo 2006, 0:33

Salve a tutti,

leggevo, tra i post, le giuste lamentele di chi ritiene troppo costoso o impegnativo conseguire un brevetto di volo PPL qui in Italia.

Esiste però un'alternativa più economica, ed è quella di conseguire un brevetto di pilota di aliante, del costo di 2.300 - 3000 euro (necessari per 40 missioni [per complessive 13 ore di volo] + un corso teorico a terra di circa 20-30 ore).

Il pilotaggio di un aliante è simile per molti aspetti a quello di un velivolo a motore ed anche le nozioni pratiche e teoriche che si apprendono sono assimilabili a quelle di un PPL. Solo lo spirito è un po' diverso: l'aliante, per le sue caratteristiche, è quasi sempre inadeguato ad essere utilizzato come mero un mezzo di trasporto. E' solo un bel giocattolone per il divertimento di pilota e passeggero :D

Vorrei inviare tutti coloro che sono spaventati dalle difficoltà di conseguire un PPL ma che al tempo stesso desiderino seguire un corso più "strutturato" di quelli che si tengono per il pilotaggio di ultraleggeri a prendere in considerazione la possibilità di diventare aliantisti.

Certo, vi mancheranno parecchie nozioni su fonia, spazi aerei, navigazione meccanica ecc. Ma vi assicuro che un giorno, nel silenzio del vostro abitacolo, potreste arrivare a pensare che un brevetto PPL non è poi così importante per divertirsi volando...

Ciao a tutti

Simone

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libelle
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Re: Non Solo PPL

Messaggio da libelle » 22 marzo 2006, 2:02

Fa piacere trovare qualcuno che parla di alianti in questo forum.
Quello che hai detto è giusto, ma volevo aggiungere delle cose.
E' vero l'aliant eè un puro messo sportivo e non è un mezzo di trasporto. Quando si vola in aliante si vola veramente studiando l'atmosfera per cercare la strada migliore per compiere il tuo volo o raggiungere la tua meta prefissata. Se fai un volo di centinaia di Km lo devi solo alla tua bravura, alle condizioni della giornata e in ultima analisi alle prestazioni della macchina su cui voli.
Il volo in aliante presuppone due cose fondamentali:
1) la conoscenza perfetta e minuziosa dell'atmosfera e di tutti i suoi fenomeni.
2) la precisione di pilotaggio. Un aliante vuole una precisione assoluta nell'uso dei comandi, soprattutto nella coordinazione tra i comandi. Gli alianti vogliono molto piede e lo vogliono al momento giusto. Senza contare poi che ogni atterraggio che fai deve essere preciso e calcolato in quanto non hai la possibilità di riattaccare.
La forma mentis del pilota di aliante è completamente diversa da quella del pilota a motore. Tuttavia il grande valore formativo dell'aliante è riconosciuto da molti piloti professionisti (naturalmente a motore). Nel mio club c'è un comandante Meridiana e due piloti militari che volano sui loro alianti. Di volo a motore si parla tanto. Ma di volo senza motore si parla pochissimo, quasi niente. Il volo a vela è un ottimo punto di partenza: prima impara a pilotare, poi impara a conoscere l'ambiente in cui ti muovi, e alla fine apprendi le nozioni di volo strumentale o altre nozioni che completano il bagaglio di un pilota professionista.

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Re: Non Solo PPL

Messaggio da pippo682 » 22 marzo 2006, 9:16

Sono daccordo con Libelle. Credo che il percorso migliore per avvicinarsi al mondo del volo passi prima per l'aliante e poi per il volo a motore. Si tratta di due attività complementari. Tra l'altro è molto più difficile per un pilota a motore passare su un aliante che viceversa. Ricordo il mio primo volo con un C150, mi sembrava che volasse da solo.

Per contro, a fronte di una miglior conoscenza delle condizioni meteo e del pilotaggio da parte dei volovelisti, ho notato (e questa lacuna la ho colmata con il PPL) una minor preparazione su aspetti importanti del volo, quali regolamentazioni, spazi aerei, fonia. Oltre ad una certa insofferenza per le regole, in parte giustificata dalla difficoltà in aliante di effettuare una pianificazione precisa o di rispettare restrizioni (dura rinunciare ad una salita con un buon valore per non superare i 3000 piedi, ad esempio).

Comunque, senza dubbio il volo in aliante da soddisfazioni maggiori, magari fatto in zone come gli Appennini centrali (rieti, L'Aquila...), ad un costo contenuto, e che ti permette in seguito di fare il PPL ad un costo minore (35 contro 45 di un PPL "normale").

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Re: Non Solo PPL

Messaggio da MarcoAER » 22 marzo 2006, 16:26

Concordando con quanto detto precedentemente, vorrei ricordare che la RAF come l'AMI (e molte altre...) utilizzano spesso il volo a vela per addestrare i propri piloti prima ancora di fargli toccare il velivolo a motore.

L'aliante infatti, come detto in precedenza, fà acquisire una SENSIBILITA' di pilotaggio che può solo offrire vantaggi nel pilotaggio a motore.


P.S. Io sto in questo momento facendo le prime di ore di volo sull'aliante dopo il PPL :roll:
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Re: Non Solo PPL

Messaggio da Galaxy » 22 marzo 2006, 16:54

Qualche tempo fa l'aliante mi metteva un po' di paura... Non ci sono motori... Se sbagli in atterraggio non puoi riattaccare ecc... :roll:

Poi da qualche mese mi sta affascinando questo modo di volare... Mi piacerebbe proprio fare poi l'aliantista :wink:

Apprezzo molto ogni cosa che scrivete e scriverete a riguardo.

Ciao
Federico
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Re: Non Solo PPL

Messaggio da libelle » 23 marzo 2006, 2:16

Alcuni piloti che vengono dal brevetto a motore, in genere trovano due grandi difficoltà: l'atterraggio e il traino.
Come tutti sapete l'aliante ha un solo tentativo, non puoi riattaccare. Con il tempo non ci fai quasi più caso, ma chi ha molte ore con il PPL ha qualche difficoltà a superare la paura di sbagliare e non riuscire ad atterrare correttamente.
L'altra bestia nera è il traino. E' la fase più delicata di tutto il volo in aliante, specialmente quando l'aliante è già in volo a due metri dal suolo e l'aereo che ti traina deve ancora decollare. Una votla i aria devi volare in formazione con il trainatore a cui sei legato con un cavo. Bisogna mantenere la posizione seguendo l'aereo ed evitare disassamenti. In certi casi si può arrivare a situazioni di vero pericolo se l'aliante non mantiene la posizione con il traino.
Ho visto piloti navigati con moltissime ore su aerei a motore scendere demoralizzati dall'aliante scuola perche è non riuscivano a tenere l'aliante dietro al traino. Basta un pò di pratica tutto si impara.
Una volta liberi bisogna trovare da salire, e lì comincia il difficile. Ci sarebbe da scrivere centinaia e centinaia di pagine sui principi di veleggiamento.
Il volo con l'aliante ti fa vedere il cielo in maniera diversa, ti fa soprattutto porre attenzione a cose a cui in genere non fai caso mentre voli in navigazione con un aereo. Tantissime volte mi sono trovato a salire in una termica volando in cerchio con un gruppo di falchi . E' stupefacente notare che non erano affatto spaventati dalla presenza di questo strano volatile non pò troppo cresciuto (il mio aliante) ma mi volavano attorno scrutandomi e rispettando la reciproca posizione. Io pilotavo in modo da non intralciarli e loro evitavano di non intralciare me. C'era un rispetto reciproco.
Io invito tutti a rivolgersi al più vicino club di volo a vela e chiedere di fare un volo, soprattutto in una giornata bella per veleggiare.

N757GF

Re: Non Solo PPL

Messaggio da N757GF » 23 marzo 2006, 13:09

libelle ha scritto:Alcuni piloti che vengono dal brevetto a motore, in genere trovano due grandi difficoltà: l'atterraggio e il traino.
Come tutti sapete l'aliante ha un solo tentativo, non puoi riattaccare. Con il tempo non ci fai quasi più caso, ma chi ha molte ore con il PPL ha qualche difficoltà a superare la paura di sbagliare e non riuscire ad atterrare correttamente.
Concordo in tutto. Aggiungo anche che le scivolate in atterraggio, che per un aliantista sono abbastanza comuni, per il volo a motore non sono diffuse, e saperle fare puo` essere utile.
Passando dal volo a vela al motore a me e` rimasta l'abitudine all'atterraggio che deve essere fatto al primo tentativo. e la possibilita` di riattaccata non e` subito presente fra le opzioni possibili. Inoltre mi capita di atterrare "piatto", come in aliante, mentre sui paperotti bisognerebbe atterrare con il muso alto.

Ultima considerazione: in aliante si vola, con l'aereo a motore si va per aria :lol:

Ciao

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Re: Non Solo PPL

Messaggio da JT8D » 23 marzo 2006, 18:55

Non conosco molto del volo in Aliante, avendo finora incentrato la mia attenzione di appassionato soprattutto sul volo a motore, ma da quello che leggo è stato un errore grave da parte mia !! Deve essere veramente molto bello, altamente formativo e affascinante volare con l'aliante!! Grazie per le informazioni che date e che mi permettono di scoprire qualcosa di più su questo mondo del volo silenzioso. Anch'io non potrò che apprezzare ogni post riguardo al volo a vela :D

Un salutone

Paolo
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Re: Non Solo PPL

Messaggio da libelle » 24 marzo 2006, 20:15

Il volo a vela è formativo soprattutto per quanto riguarda i rudimenti del volo, cioè la precisione di pilotaggio, la conoscenza dei fenomeni atmosferici, e la conoscenza di sè stessi.
Sotto un punto di vista del pilotaggio l'aliante richiede sempre una grande precisione nell'uso dei comandi ed insegna a volare per assetti cioè senza guardare gli strumenti. Un plota di aereo a motore ha la necessità di guardare gli strumenti per un controllo (pressioni, temperature etc). Al pilota di aliante interessa essenzialmente la velocità di avanzamento e la velocità di salita. Gli istruttori ti insegnano fin da subito a valutare la velocità guardano l'assetto del muso sull'orizzonte (più è alto minore è la velocità), e il fruscio dell'aria.
L'aliantista deve leggere l'atmosfera (e il terreno) per andare in caccia delle correnti ascensionali. Nell'atmosfera, come tutti sapete, ci sono cose da sfruttare e altre da fuggire perchè pericolose.
Volare in aliante comporta anche una maturazione costante e una acquisizione della fiducia personale. Questo succede anche nel volo a motore. Sicuramente ognuno di voi, quando per la prima volta ha cominciato ad allontanarsi dal cielo di casa da solo, per la prima volta avrà avverito un certo timore.
Con l'aliante più che timore è una vera e propria strizza. Quando lo strumento ti avverte che sei fuori dalla planata per tornare in campo devi avere la consapevolezza che in caso di errore o cambiamento delle condizioni climatiche bisogna fare un fuoricampo. L'aliante esige in genere un cambiamento totale di forma mentis da parte del pilota a motore. Non è molto facile da spiegare a parole. Occorrebbe provare a fare un volo con un pilota esperto e provare a pilotare la macchina.

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