La mia esperienza che spero possa servire

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da IKARUS » 26 agosto 2014, 0:22

Buongiorno a tutti, voglio raccontare la mia esperienza sperando che possa essere d'aiuto per chi ancora ha problemi con l'aereo.
Ho 30 anni e in vita mia ho volato 5-6 volte, tutti voli sulle 2 ore di circa, Madrid, Barcellona, Londra, Parigi, Malta...
Adesso erano 7 anni che non volavo perchè negli ultimi tempi il mio già scarso rapporto con l'aereo era diventato fobia vera e propria.
Poi ho letto il bellissimo e utilissimo libro "Mai più paura di volare" di Luca Evangelisti che tiene i corsi Alitalia per far superare questo tipo di fobia e mi è stato preziosissimo.
Dunque, estate dei 30 anni, voglia di festeggiare con gli amici, voglia di fare una bella vacanza, voglia di farmi un bel regalo e superare la mia paura: fissato volo per Maiorca con un paio di amici!
Ho passato giugno e luglio a chiedermi cosa fare, se ce l'avrei fatta oppure no, a vagliare alternative senza aereo (Sardegna o Salento) poi la voglia di volare, una voglia perversa perchè direttamente proporzionale ad una certa paura, infine la voglia di superarla e il viaggio prenotato. 10 minuti di ansia appena dopo prenotato il volo, ma direi che ci stanno. Poi il rendersi conto che è assolutamente normale e la nascita ufficiale del senso di sfida. Il disagio c'è stato fino al giorno della partenza, ma del resto senza disagio le paure non si vincono.
Premetto che io ho fiducia nel mezzo meccanico (come non averne del resto?), la mia fobia è più che altro rivolta su di me e sulla paura di star male una volta in volo (tipico "giallo").
Notte prima quasi insonne, partenza da Bologna in stato agitato. Mi ero fatto prescrivere lo Xanax che col senno di poi ha fatto il suo dovere, preso circa un'ora prima del volo ha aiutato molto.
All'aeroporto ero teso, continuavo a sfogliare il suddetto libro in cerca della frase definitivamente risolutrice che non esisteva. Niente mi avrebbe fatto salire sereno su quell'aereo, e quando l'ho capito ho mollato il libro e mi son distratto tra un pranzo, i duty-free e qualche chiacchera con gli amici.
Il volo era Ryanair, posti normali, strettini per me che sono alto oltre il metro e 90. Ma ormai ero in ballo e dovevo ballare (l'aereo invece non ha ballato minimamente). Avevo il timore (la "paura della paura") che fino alla fine avrei avuto voglia di lasciar perdere e che avrei avuto magari un raptus proprio sull'aereo per voler scendere a tutti i costi in preda al panico. In realtà niente di più lontano da ciò che mi è capitato e da ciò che capiterà anche a voi, perchè in quel momento vi renderete conto che ormai siete lì e vorrete partire a qualunque costo. Se ad un certo punto un'hostess mi avesse detto che l'aereo non sarebbe più partito per un qualsiasi motivo, non sarei stato per niente contento, tutt'altro. Se salite su un aereo è per un motivo e uno soltanto, cioè volare e vincere la paura, e quello vorrete fare e nient'altro.

Al decollo un po' di agitazione, poi tutto scorre veloce e soprattutto SERENO. La gente è tranquilla, legge, ride, ascolta la musica, qualcuno già dorme. Sembra di essere sul treno. Capisco che volare è davvero normale e quasi mi vergogno di averla vissuta così male. Io che soffro anche di vertigini mi son divertito come un matto a fare foto dal finestrino!
Lo spettacolo da lassù è bellissimo, e tutto sommato siamo solo poche decine di metri più in su dalla nostra città, dalla nostra casa, dalla nostra vita di tutti i giorni che è sempre là. Solo in un ambiente anche più sicuro, un mezzo di trasporto da un punto A ad un punto B, nient'altro. Un mezzo di locomozione sicuro per le nostre vacanze.
Una volta in quota sono stato serenissimo, mi sentivo sollevato (ed è proprio il caso di dire che lo ero!)
Atterraggio tutto ok, sbarco con voglia quasi di riprenderlo subito per urlare a tutti quanto fossi più forte e sicuro di me.
In realtà tutto può sembrare stupido, ma il mio "vaso di Pandora" si era aperto e io avevo retto benissimo le conseguenze che credevo essere tragiche e che invece a quel punto mi rendevo conto essere poggiate sul nulla, su un qualcosa fittizio da me creato erroneamente.
Questo significa esser più forti delle proprie paure. Questo significa capire che abbiamo tutte le forze per vincere questo tipo di fobia, e anzi che ne abbiamo molte, molte di più.

Al ritorno solo un lieve stato di pensiero all'entrata in aeroporto, ingresso in aereo abbastanza tranquillo. Per il ritorno avevamo prenotato i posti più comodi con spazio extra (in prossimità delle uscite di emergenza sulle ali). Lo Xanax non l'ho preso perchè volevo fare un volo da persona "normale" senza precauzioni particolari.
Decollo ok, in volo un po' di sonno e a volte un piccolo stato di tensione che tendeva a risalire ma senza mai superare livelli di guardia. Lì ho capito quanto lo Xanax aveva fatto il suo all'andata, ma comunque anche qui è andato tutto ok.

Adesso mi sento di aver vinto questa mia fobia e nel modo più semplice: affrontandola.
Senza particolari stratagemmi, senza particolari terapie, semplicemente andandole incontro e "subendola" dopo essermi un minimo preparato e avendola poi attraversata nello stesso modo in cui un aereo attraversa una nuvola. Non vedi più il cielo azzurro e magari balli un po', ma tutto resta assolutamente sotto controllo e in realtà là fuori nulla è cambiato, così come non cambia nulla dentro di noi. La percezione in realtà può essere quella di un disastro imminente ma l'unica cosa da fare è capire che è una percezione solo nostra, tutta nostra e tutta sbagliata. Ci arriva un segnale di tipo B quando il vero segnale è di tipo A.
Bisogna solo avere l'umiltà di ammettere che stiamo sbagliando nell'interpretare quella precisa situazione e che dobbiamo quindi intervenire attivamente per rimandare la nostra mente (che passivamente dunque sbaglia) sui giusti binari dell'assolutà serenità dello stare facendo qualcosa di assolutamente tranquillo, sicuro e normale.

Due i consigli che do:

se siete come me caratteri "gialli" prenotate i posti più larghi a metà aereo oppure in fondo. Costano 10 euro in più ma ne vale la pena. Preferite quelli a metà aereo per non avvertire nessun tipo di vibrazione, non quelli in cima così da avere una discreta visuale dello spazio dell'aereo di fronte a voi.

se pensate che non volerete comunque tranquilli prendetevi uno Xanax. è un ansiolitico a tutti gli effetti e a differenza del Tavor, che è un tranquillante, lo Xanax non è di tipo ipnotico ma un calmante a livello mentale e psicologico. vi assicuro che per quanto alla viglia possiate esser preoccupati, preso un'ora prima del volo vi calmerà parecchio.

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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da flyingbrandon » 26 agosto 2014, 0:55

IKARUS ha scritto:

se pensate che non volerete comunque tranquilli prendetevi uno Xanax. è un ansiolitico a tutti gli effetti e a differenza del Tavor, che è un tranquillante, lo Xanax non è di tipo ipnotico ma un calmante a livello mentale e psicologico. vi assicuro che per quanto alla viglia possiate esser preoccupati, preso un'ora prima del volo vi calmerà parecchio.
Ecco...questo consiglio non darlo. Prima di tutto perché se non si hanno titoli per consigliare un farmaco è meglio non farlo. Secondo...perché non è necessario. Terzo perché come "politica", in questo forum, non si è mai preso in considerazione il fatto di consigliare un farmaco per i primi due motivi.
Parere personale poi...vanno nella direzione opposta a ciò che spesso si vuole ottenere...fornendo anche effetti collaterali.
Per il resto hai fatto bene a raccontare la tua esperienza....tieni però presente che non per tutti la "soluzione" è la stessa. Il modo di affrontarla può essere , così come la genesi, veramente diverso da persona a persona.
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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da JT8D » 26 agosto 2014, 19:03

Come giustamente già spiegato da Flyingbrandon, la politica del Forum vieta in ogni caso di consigliare farmaci, di qualsiasi tipologia. L'utilizzo di qualsiasi farmaco è vincolato al parere di uno specialista medico, che saprà valutare la situazione. Altra cosa, ma non meno importante, siamo del parere che assumere farmaci per volare sia controproducente e non sia la soluzione giusta: per questo sconsigliamo vivamente l'asunzione di farmaci per "calmarsi" e volare tranquilli, dato che il problema non si risolve sedandosi con un farmaco ma lavorando su se stessi, eliminando e vincendo la propria paura dalla base.

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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da IKARUS » 26 agosto 2014, 23:40

credo che in un forum che tratti la paura del volo parlare di farmaci ansiolitici non dovrebbe essere assolutamente un tabù. non ho invitato chi ha paura di volare a sbronzarsi pesantemente o a prendere alcool e farmaci per andare in botta, ho solo descritto un piccolo dettaglio che all'occorrenza può fornire un ulteriore aiuto. e non ho detto che sia necessario.
è ovvio che se uno assume un qualsiasi farmaco debba informarsene bene, non credo ci sia bisogno di dirlo, non siamo mica in un asilo! anche perchè lo xanax, come il tavor, richiede prescrizione medica.

inoltre non è detto che vincendo la paura di volare uno diventi completamente sereno. il mondo è pieno di gente che non ha paura dell'aereo ma che non vola molto volentieri o che vola agitata. io stesso ho capito che posso tranquillamente volare, ma che la cosa non mi piacerà mai più di tanto. in quesi casi trovare una soluzione che calmi o rilassi non credo sia sbagliato.

sarebbe come sostenere che uno sportivo sbaglia a prendere gli integratori perchè deve mirare a trovare da solo tutte le energie per il proprio sforzo.

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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da Fabio Airbus » 27 agosto 2014, 9:23

Infatti non è assolutamente un tabù, è proprio nella politica del forum non consigliarli, e se vai a cercare 3d passati tutte le volte che qualcuno si presentava e diceva di assumere tranquillanti per rilassarsi un pò ed affrontare la paura, la nostra risposta è stata sempre di non assumerli, perchè inutili, e perchè comunque mascheravano la paura del volo.
Salvo casi eccezionali nessun pauroso del volo lascia definitivamente l'ansia della sua paura, la stragrande maggioranza impara a conviverci più o meno bene, una piccolissima parte non riesce ad affrontarla e non stacca i piedi da terra.
Quello che è molto più importante è analizzare la propria paura in un processo continuo, perchè la paura del volo non deriva dal volo ma da una nosta condizione interna, se tu questa paura la mascheri con un ansiolitico non la puoi analizzare, e la paura lentamente cresce dentro di te, proprio perchè non la contrasti; arriverà un giorno che è diventata talmente grande che ti si porranno due scelte: o non voli più (ed il problema è non riuscire a capire quale è la tua condizione psicologica/emotiva che ti impedisce di volare) o aumenti un pochettino l'ansiolitico... entrambe scelte sbagliate perchè non risolvi nessuno dei due problemi.
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. (Arthur C. Clarke)

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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da flyingbrandon » 27 agosto 2014, 9:26

IKARUS ha scritto:credo che in un forum che tratti la paura del volo parlare di farmaci ansiolitici non dovrebbe essere assolutamente un tabù.
Va bene...tengo conto della tua opinione. Tu sei iscritto da 4 giorni mentre questa sezione è qua da anni. Sfruttiamo il mezzo che abbiamo, ovvero le parole, e agiamo secondo queste linee guida, non immotivate, con risultati buoni. Se qualcuno avesse necessità o volontà di qualcosa di più "strong" si rivolge a degli specialisti del settore. Spesso i risultati ci hanno permesso di togliere "le goccine"...e poiché preferiamo questo al consigliarle, penso che continueremo su questa strada...se ti piace, rimani pure, se non ti piace puoi scegliere di non rimanere. Non so di cosa ti occupi nella vita ma penso che tu non abbia ben presente quali sono i meccanismi che innescano determinate emozioni e paure perché se le avessi chiare ti sarebbe altrettanto chiaro che un farmaco non solo non può sostituire dei meccanismi ma, se va bene, occultarli...e questo non permette nessun tipo di evoluzione. Ci fosse anche una parità di risultati, che di fatto non c'è, lo faresti a spese di effetti collaterali e di nessun tipo di "ritorno consapevole"...quindi, se a te non da fastidio, continuiamo così.
IKARUS ha scritto: non ho invitato chi ha paura di volare a sbronzarsi pesantemente o a prendere alcool e farmaci per andare in botta, ho solo descritto un piccolo dettaglio che all'occorrenza può fornire un ulteriore aiuto. e non ho detto che sia necessario.
è ovvio che se uno assume un qualsiasi farmaco debba informarsene bene, non credo ci sia bisogno di dirlo, non siamo mica in un asilo! anche perchè lo xanax, come il tavor, richiede prescrizione medica.
Su un forum non sai chi legge e come legge...ciò che per te è ovvio può non esserlo. Ribadisco che quello che per te è un ulteriore aiuto, per me invece spesso vanifica un ottimo lavoro della persona su se stessa.
IKARUS ha scritto: inoltre non è detto che vincendo la paura di volare uno diventi completamente sereno. il mondo è pieno di gente che non ha paura dell'aereo ma che non vola molto volentieri o che vola agitata. io stesso ho capito che posso tranquillamente volare, ma che la cosa non mi piacerà mai più di tanto. in quesi casi trovare una soluzione che calmi o rilassi non credo sia sbagliato.
Questo che c'entra con l'uso dei farmaci? Cioè non hai paura ma poiché non ti piace più di tanto prendi un ansiolitico? Non sono aspirine...se usati vanno usati quando i problemi sono più gravi del farmaco stesso. E, questo, a mio modo di vedere, in generale e non solo per questa categoria di farmaci. Ci sono ottime soluzioni per calmarsi che aiutano a farlo in ogni aspetto della vita...quindi se stavi pensando al farmaco...direi che è proprio sbagliato.
IKARUS ha scritto: sarebbe come sostenere che uno sportivo sbaglia a prendere gli integratori perchè deve mirare a trovare da solo tutte le energie per il proprio sforzo.
Mi lasci perplesso. A parte che bisogna definire lo sportivo...ma se ti riferisci al fatto di prendere integratori alimentari, quali amminoacidi proteine omega3 e creatina e me li confronti ad uno psicofarmaco mi sa che hai qualche lacuna scientifica...ti assicuro che non sono la stessa cosa, non conducono allo stesso tipo di danno fisico e soprattutto non portano ad una "distorsione emotiva" che si ripercuote su tutti gli aspetti della tua vita. Se ti riferisci ad integratori steroidei o affini il discorso cambia parecchio.
Ma ribadisco...quello che pensi a riguardo non è un problema. Se vuoi partecipare a questa sezione secondo queste linee guida non c'è problema e sei il benvenuto...altrimenti è meglio che tu diriga la tua attenzione in altre sezioni.
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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da IKARUS » 27 agosto 2014, 10:08

Ho descritto la mia esperienza per aiutare qualcuno a superare la sua paura, non per alimentare polemiche sterili o per far dare lezioni di argomenti OT.
Tutto questo non credo giovi a chi potrebbe invece trovare ottimi spunti di riflessione dal mio racconto per essere un po’ più sicuro di volare.
Spero che gli altri abbiano capito il vero senso del mio post.

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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da flyingbrandon » 27 agosto 2014, 11:16

IKARUS ha scritto:Ho descritto la mia esperienza per aiutare qualcuno a superare la sua paura, non per alimentare polemiche sterili o per far dare lezioni di argomenti OT.
Tutto questo non credo giovi a chi potrebbe invece trovare ottimi spunti di riflessione dal mio racconto per essere un po’ più sicuro di volare.
Spero che gli altri abbiano capito il vero senso del mio post.
Non ho mai detto che hai fatto male a portare la tua esperienza...anzi. Ti ho avvisato riguardo la politica di questa sezione solo ed esclusivamente riguardo quel secondo consiglio. Visto che hai insistito, con superficialità, a dire che non c'è niente di male l'ho ribadito spiegandoti il perché visto che non sono solito dire "no perché no!". Quindi nessuna polemica sterile e, fino ad ora, nessun OT.
Ciao!
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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da IKARUS » 27 agosto 2014, 12:47

Proprio nessuna superficialità, anzi.
Solo dei consigli semplici e utili, dati da tante persone anche molto più qualificate di me (e di voi) da trattare ovviamente con le dovute accuratezze.

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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da flyingbrandon » 27 agosto 2014, 13:04

IKARUS ha scritto:Proprio nessuna superficialità, anzi.
Solo dei consigli semplici e utili, dati da tante persone anche molto più qualificate di me (e di voi) da trattare ovviamente con le dovute accuratezze.
Ora sì che stiamo andando OT ma per completezza , di chi legge, ti spiego.
La superficialità non consiste necessariamente nel metodo ma nel generalizzare. Non sei a tu per tu con una persona ma sei su un forum. Nessun medico fa una diagnosi senza avere LA persona davanti. Sulla mia qualifica, o sulle mie fonti, o in generale sulla cultura sull'argomento, non lo sai, quindi non penso tu possa determinare il livello. Uno psicoterapeuta, a meno che non sia anche psichiatra, non penso che indirizzi facilmente ad un uso farmacologico ,che non può prescrivere, una persona solo perché non trova il modo di rilassarsi perché non è questa la sua funzione e il suo fine. Più spesso è il medico generico che , per semplicità, e senza voler indirizzare una persona a fare una psicoterapia, prescrive qualche goccia per un volo...ma spesso non è interessato ad un particolare percorso della persona e, comunque, conosce il completo quadro clinico della persona che ha davanti. Quindi non parlavo dei tuoi "consigli" ma di quel consiglio...che è semplice ma tutt'altro che utile.
Ciao!
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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da tartan » 27 agosto 2014, 13:13

A me sembra così semplice e chiaro che non capisco come ci si ostini a consigliare farmaci per vincere una paura. Posso capirlo quando la cosa è contingente e non ripetitiva,nel senso che devo comunque prendere un aereo per andarare in un posto dove devo concludere qualcosa di importante e allora mi prendo un palliativo pur di arrivare, ma consigliarlo come cura per vincere uno stato d'animo generale, quindi per modificare il modo di essere e di pensare, mi sembra fuori di testa.
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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da Red Vertigo » 27 agosto 2014, 13:51

Ciao Ikarus

Intanto grazie di aver riportato la tua esperienza. Un po' alla volta mi sto leggendo le esperienze delle altre persone che cortesemente hanno postato le loro paure e qualche volta ex paure e ..sì insomma sapere le storie altrui in qualche modo conforta sempre.
Volevo solo dire...che anch'io nella mia vita di per ora ( potrei magari diventare possibilista) ex passeggera ho preso più volte tranquillanti e soprattutto sonniferi . Non serve. Cioè.. a me non è servito. Ovvero... magari sì mi è servito per volare in quel momento lì ma.. ma poi non serve a niente per far passare la paura per il volo successivo.Che poi è peggio. Perchè questo genere di paura poi finisce che peggiora, degenera. Tranquillizzarmi momentaneamente o dormici su a me non è servito perlomeno. Anzi poi psicologicamente diventi mezzo dipendente da questa cosa del tranquillante e.. non è una bella cosa per quel che mi riguarda. Per esempio uno poi ( cioè.. parlo di me) è portato ad aumentarne l'uso magari anche prima prima del volo, siccome cominciavo ad agitarmi troppo anche giorni e giorni prima..Così la tentazione di usarli spesso extra-volo poi è proprio lì. Io ho sempre avuto molta diffidenza per questi tipi di farmcaci ( anche se li ho usati eh) e quindi ad un certo punto ho lasciato perdere i tranquillanti e mi "limitavo" :roll: al sonnifero durante il volo. Ma poi al risveglio.. ero punto e a capo. E la volta dopo...peggio. Quindi non è stata una soluzione ( anche se ovviamente per chi come me arrivava a destinazione e per esempio chessò... vomitava l'anima tanto per dirne una, dormire evitava di star male ma ..come dicevo..non risolve)

Comunque sono contenta per te che hai risolto il tuo conflitto con l'aereo. Bravo. Ti invidio anche un po' eh. :wink:

Ps Per flyingbrandon :ci sto ancora riflettendo su. Ma arrivo eh.
Questo non è volare! Si chiama "cadere con stile"!!

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Re: La mia esperienza che spero possa servire

Messaggio da flyingbrandon » 27 agosto 2014, 18:29

Red Vertigo ha scritto:
Ps Per flyingbrandon :ci sto ancora riflettendo su. Ma arrivo eh.
Non ti preoccupare. Ho piacere a parlare con te...ma l'importante è che le risposte arrivino a te e per te...
Ciao!
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