L'Asl paga i corsi per volare senza paura
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L'Asl paga i corsi per volare senza paura
da corriere.it
PALERMO — «Tremavo alla sola idea di volare sentendomi Tom Hanks in Cast away. Ah, quei dannati film con gli aerei che cadono. Ma adesso è stupendo. Se mi prendono, faccio lo steward...». Parola di un «aerofobico» con tanto di prescrizione medica, Massimiliano Pace, assistente sociale di 26 anni pronto a sbandierare i documenti del «corso anti- panico» appena concluso, una sorta di certificato di guarigione rilasciato dalla Asl 6 di Palermo. Perché in Sicilia la paura di volare diventa «malattia» e basta pagare il ticket, meno di 100 euro, per 10 sedute con lo psicologo e un volo di andata e ritorno. Un progetto ideato dalla Gesap, la società di gestione del Falcone-Borsellino, e attuato con i voli gratuiti della Wind Jet, la società di Nino Pulvirenti, patron del Catania- calcio. Tutti insieme per battere la fobia di chi trema pensando ai vari «Airport» con comandanti che planano sulla giungla o sul ghiacciaio. O di chi prova a volare ma si blocca al check-in. O di chi viaggia imbottito di ansiolitici. «Paura di volare no problem», hanno chiamato l'iniziativa affidata al Servizio psicologia della Asl. E da una realtà spesso in prima pagina per malasanità ecco il servizio pubblico decidere che questa fobia va curata con tanto di prescrizione medica, con «pazienti» tenuti per mano dallo psicologo fino all'epilogo pratico. Un volo andata e ritorno. Il tutto pagando solo il ticket per il pacchetto completo.
Il progetto è diventato realtà mercoledì sera a chiusura del primo ciclo, dopo due mesi nel «Laboratorio per i disturbi psicosomatici» dove la dottoressa Maria Teresa Triscari ha «curato» un architetto, un'arredatrice, una casalinga e gli altri aerofobici del gruppo. Fino all'ultimo incontro con trasferta collettiva a Punta Raisi dove erano già stati tutti un paio di volte per le spiegazioni e le rassicurazioni dei tecnici della Gesap. Quando nei primi di febbraio l'iniziativa fu presentata dal direttore generale della Asl 6, Salvatore Iacolino, e dall'amministratore delegato Gesap, Giacomo Terranova, forse non si pensava a tante richieste. Bussavano tutti un po' vergognandosi delle loro paure. Preoccupati fino al volo dell'altra sera, quando alcuni di loro atterrando chiedevano alla Triscari: «Si può fare un altro giro?». Tutti pronti a raccontare come si guarisce dal malanno che tanto stride con i tempi moderni. Bisogna sentirla adesso Letizia Greco, 42 anni, esperta in arredi, sempre dinamica nel suo negozio, ma tre anni fa improvvisamente «sconfitta» davanti ad un aereo: «Un viaggio di lavoro saltato di colpo. Un tremore al check-in, un sussulto all'imbarco e me ne sono tornata indietro, scappando. Io, decisa per carattere, finivo per fermare la mia vita. Quando ho saputo che qualcuno considerava curabile tutto questo, mi sono lanciata. E ho scoperto tante cose di me stessa. Temevo di non riuscire. Invece, è stata la rivincita, la mia rinascita». Lei adesso farebbe una statua alla Triscari, all'ingegnere della Gesap che illustrava i sistemi di sicurezza e ai piloti della Wind Jet, la compagnia siciliana che con il volo di mercoledì ha beffato Alitalia e Meridiana perché nelle stesse ore 5 voli da Milano e Roma sono stati dirottati su Trapani e Catania per turbolenze mentre il jet degli aerofobici partiva e tornava senza problemi. Con la sorpresa di un aeroporto in subbuglio, fra parenti e passeggeri disperati, voli cancellati, valige scomparse. Ma di tutto questo hanno capito poco i «pazienti», felici come studenti appena promossi. E' il caso dell'architetto senza nome per la cronaca, nipote di un ex sindaco di Palermo: «Non volavo più da 5 anni dopo una brutta esperienza. Adesso ricomincerò. Una iniziativa stupenda». E del «Tom Hanks» del gruppo, mister Pace: «Mi hanno rovinato certi film. Ci voleva qualcuno che mi guidasse per mano, appunto psicologicamente. E quando ho avuto la possibilità di stare a contatto con i piloti sono rimasto incantato. Che invidia per gli steward».
PALERMO — «Tremavo alla sola idea di volare sentendomi Tom Hanks in Cast away. Ah, quei dannati film con gli aerei che cadono. Ma adesso è stupendo. Se mi prendono, faccio lo steward...». Parola di un «aerofobico» con tanto di prescrizione medica, Massimiliano Pace, assistente sociale di 26 anni pronto a sbandierare i documenti del «corso anti- panico» appena concluso, una sorta di certificato di guarigione rilasciato dalla Asl 6 di Palermo. Perché in Sicilia la paura di volare diventa «malattia» e basta pagare il ticket, meno di 100 euro, per 10 sedute con lo psicologo e un volo di andata e ritorno. Un progetto ideato dalla Gesap, la società di gestione del Falcone-Borsellino, e attuato con i voli gratuiti della Wind Jet, la società di Nino Pulvirenti, patron del Catania- calcio. Tutti insieme per battere la fobia di chi trema pensando ai vari «Airport» con comandanti che planano sulla giungla o sul ghiacciaio. O di chi prova a volare ma si blocca al check-in. O di chi viaggia imbottito di ansiolitici. «Paura di volare no problem», hanno chiamato l'iniziativa affidata al Servizio psicologia della Asl. E da una realtà spesso in prima pagina per malasanità ecco il servizio pubblico decidere che questa fobia va curata con tanto di prescrizione medica, con «pazienti» tenuti per mano dallo psicologo fino all'epilogo pratico. Un volo andata e ritorno. Il tutto pagando solo il ticket per il pacchetto completo.
Il progetto è diventato realtà mercoledì sera a chiusura del primo ciclo, dopo due mesi nel «Laboratorio per i disturbi psicosomatici» dove la dottoressa Maria Teresa Triscari ha «curato» un architetto, un'arredatrice, una casalinga e gli altri aerofobici del gruppo. Fino all'ultimo incontro con trasferta collettiva a Punta Raisi dove erano già stati tutti un paio di volte per le spiegazioni e le rassicurazioni dei tecnici della Gesap. Quando nei primi di febbraio l'iniziativa fu presentata dal direttore generale della Asl 6, Salvatore Iacolino, e dall'amministratore delegato Gesap, Giacomo Terranova, forse non si pensava a tante richieste. Bussavano tutti un po' vergognandosi delle loro paure. Preoccupati fino al volo dell'altra sera, quando alcuni di loro atterrando chiedevano alla Triscari: «Si può fare un altro giro?». Tutti pronti a raccontare come si guarisce dal malanno che tanto stride con i tempi moderni. Bisogna sentirla adesso Letizia Greco, 42 anni, esperta in arredi, sempre dinamica nel suo negozio, ma tre anni fa improvvisamente «sconfitta» davanti ad un aereo: «Un viaggio di lavoro saltato di colpo. Un tremore al check-in, un sussulto all'imbarco e me ne sono tornata indietro, scappando. Io, decisa per carattere, finivo per fermare la mia vita. Quando ho saputo che qualcuno considerava curabile tutto questo, mi sono lanciata. E ho scoperto tante cose di me stessa. Temevo di non riuscire. Invece, è stata la rivincita, la mia rinascita». Lei adesso farebbe una statua alla Triscari, all'ingegnere della Gesap che illustrava i sistemi di sicurezza e ai piloti della Wind Jet, la compagnia siciliana che con il volo di mercoledì ha beffato Alitalia e Meridiana perché nelle stesse ore 5 voli da Milano e Roma sono stati dirottati su Trapani e Catania per turbolenze mentre il jet degli aerofobici partiva e tornava senza problemi. Con la sorpresa di un aeroporto in subbuglio, fra parenti e passeggeri disperati, voli cancellati, valige scomparse. Ma di tutto questo hanno capito poco i «pazienti», felici come studenti appena promossi. E' il caso dell'architetto senza nome per la cronaca, nipote di un ex sindaco di Palermo: «Non volavo più da 5 anni dopo una brutta esperienza. Adesso ricomincerò. Una iniziativa stupenda». E del «Tom Hanks» del gruppo, mister Pace: «Mi hanno rovinato certi film. Ci voleva qualcuno che mi guidasse per mano, appunto psicologicamente. E quando ho avuto la possibilità di stare a contatto con i piloti sono rimasto incantato. Che invidia per gli steward».
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Re: L'Asl paga i corsi per volare senza paura
ottima iniziativa.hai fatto bene ad evidenziarla.raoul80 ha scritto:da corriere.it
PALERMO — .......Perché in Sicilia la paura di volare diventa «malattia» e basta pagare il ticket, meno di 100 euro, per 10 sedute con lo psicologo e un volo di andata e ritorno. Un progetto ideato dalla Gesap, la società di gestione del Falcone-Borsellino, e attuato con i voli gratuiti della Wind Jet, la società di Nino Pulvirenti, patron del Catania- calcio. Tutti insieme per battere la fobia di chi trema pensando ai vari «Airport» con comandanti che planano sulla giungla o sul ghiacciaio. O di chi prova a volare ma si blocca al check-in. O di chi viaggia imbottito di ansiolitici. «Paura di volare no problem», hanno chiamato l'iniziativa affidata al Servizio psicologia della Asl. ......
Paolo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
Grazie anche ad Hartmann, che ha segnalato l'articolo qui .
Dato che il problema riguarda tante persone, è sempre un bene che se ne parli e si propongano iniziative e strumenti per risolverlo. Mi lascia soltanto un po' perplessa questo passo dell'articolo:
Dato che il problema riguarda tante persone, è sempre un bene che se ne parli e si propongano iniziative e strumenti per risolverlo. Mi lascia soltanto un po' perplessa questo passo dell'articolo:
Che cosa si sta dicendo, che le turbolenze esistono solo per qualcuno ?...Wind Jet, la compagnia siciliana che con il volo di mercoledì ha beffato Alitalia e Meridiana perché nelle stesse ore 5 voli da Milano e Roma sono stati dirottati su Trapani e Catania per turbolenze mentre il jet degli aerofobici partiva e tornava senza problemi.
Di questo argomento ne avevamo già parlato in questo topic quando l'iniziativa fu presentata.
Mi fa piacere sapere che il primo gruppo ha avuto buoni risultati.
Mi fa piacere sapere che il primo gruppo ha avuto buoni risultati.
Sarei curioso di sapere quanto di tutto ciò incide sul bilancio della sanità pubblica.
Con le inefficienze della sanità pubblica, che in campo psichiatrico e assistenziale, in alcuni casi, sono drammatiche, un investimento pubblico "importante" mi sembrerebbe una vera ingiustizia. Non perché la "paura di volare" non sia un problema serio, ma perché ci sono altri stati di disagio più importanti.
My two cents.
Con le inefficienze della sanità pubblica, che in campo psichiatrico e assistenziale, in alcuni casi, sono drammatiche, un investimento pubblico "importante" mi sembrerebbe una vera ingiustizia. Non perché la "paura di volare" non sia un problema serio, ma perché ci sono altri stati di disagio più importanti.
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Il treno, ah, un treno è sempre così banale se non è un treno della prateria
o non è un tuo Orient Express speciale, locomotiva di fantasia.
L'aereo, ah, l'aereo è invece alluminio lucente, l'aereo è davvero saltare il fosso,
l' aereo è sempre The Spirit of Saint Louis ,Barone Rosso
e allora ti prende quella voglia di volare che ti fa gridare in un giorno sfinito,
di quando vedi un jumbo decollare e sembra che s'innalzi all'infinito.
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Forse, e sottolineo forse, la sanità in Sicila, avrebbe altre priorità, tipo
lasciarci le penne in sala operatoria per una banale appenddicite...
meditare signori amministratori a volte sarebbe preferibile...
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I-SMTN. Mauro
Cerca sempre di mantenere uguale il numero degli atterraggi che fai, rispetto ai decolli
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Io invece pure!super33 ha scritto:Io invece sono d'accordo con tuttiGozer ha scritto:Accidenti, mi trovo completamente d'accordo con Deltagolfdeltagolf ha scritto:Per quanto mi secchi ammetterlo, stavolta devo dare ragione a SlowlyPiù importanti e più prioritari, indubbiamente.
Condivido la tua osservazione.
100 euro per dieci sedute di psicologo ed un volo andata e ritorno.... ed il resto (parecchio) ce lo mettiamo noi...
No, non sono daccordo di spendere così i soldi pubblici. Esistono problemi ben più seri per la sanità pubblica....