Rotte sul mare, aereoporti di emergenza e manutenzione

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baol75
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Rotte sul mare, aereoporti di emergenza e manutenzione

Messaggio da baol75 » 25 luglio 2007, 1:53

La domanda è:

da Bologna a Formentera (che è il caso che mi interessa...) ma anche in tratte oceaniche, viene tenuta una rotta "diretta" o viene mantenuta una certa vicinanza alla costa in modo che in caso di guasti sia "meno complicata" una manovra di emergenza?

Inoltre mi chiedevo se i piloti abbiamo ben chiaro quali possibili aeroporti potranno sfruttare in caso di emergenza o se si pongano il problema solo nel momento del bisogno: ad esempio se da Bologna appare una segnalazione di guasto immagino che venga spontaneo chiedere un atterraggio a Firenze.....forse sono banalità.

In ultimo: Perchè l'aereo atterri prima del dovuto per verificare il motivo di un guasto basta una minima segnalazione di avaria o serve qualcosa di più consistente? Quanto consistente? :)

Davvero l'ultimo: MyAir fa spesso 4 tratte al giorno, con l'aereo che atterra, scarica i passeggeri, carica i nuovi facendo carburante e riparte.In tutto questo quando fa i controlli di manutenzione?!? O si fa vari voli senza verifiche?

Scusate le tante domande, molte delle quali forse un pò strambe

lucax1x

Re: Rotte sul mare, aereoporti di emergenza e manutenzione

Messaggio da lucax1x » 25 luglio 2007, 2:00

Davvero l'ultimo: MyAir fa spesso 4 tratte al giorno, con l'aereo che atterra, scarica i passeggeri, carica i nuovi facendo carburante e riparte.In tutto questo quando fa i controlli di manutenzione?!? O si fa vari voli senza verifiche?

Ogni aeromobile deve eseguire i necessari test, verifiche e manutenzione dopo un tot di miglia che è consigliato dal costruttore; esiste una specie di libretto (un pò come quella dell'auto) sul quale vengono riportai i vari check effettuati...e se qualcosa non quadra...licenza di volare sospesa per quell'aereo. Chi conferma quanto detto ???

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Luke3
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Messaggio da Luke3 » 25 luglio 2007, 12:25

Inoltre mi chiedevo se i piloti abbiamo ben chiaro quali possibili aeroporti potranno sfruttare in caso di emergenza o se si pongano il problema solo nel momento del bisogno: ad esempio se da Bologna appare una segnalazione di guasto immagino che venga spontaneo chiedere un atterraggio a Firenze.....forse sono banalità.
Dipende. Gli aerei che compiono le tratte oceaniche con 4 motori non hanno assolutamente problema, ci sono stati 747 che hanno proseguito per tutta la rotta con solo 3 motori. In caso di un bimotore invece la pianificazione si fa in ETOPS 120 o 180, il che significa che la rotta deve essere studiata per avere sempre in ogni punto della rotta un aeroporto a meno di 120 o 180 minuti di distanza in caso di piantata motore o altra avaria. Per le rotte più brevi come la tua c'è sempre un alternato nelle vicinanze, e viene considerato nella rotta quando viene pianificata.

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Re: Rotte sul mare, aereoporti di emergenza e manutenzione

Messaggio da spaceodissey » 25 luglio 2007, 12:35

baol75 ha scritto:ma anche in tratte oceaniche, viene tenuta una rotta "diretta" o viene mantenuta una certa vicinanza alla costa in modo che in caso di guasti sia "meno complicata" una manovra di emergenza?
Esperienza personale: il Miami-Londra (BA, 747) ha costeggiato tutta la costa USA/Canada prima di fare il "salto" sull'oceano
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Messaggio da H725 » 25 luglio 2007, 13:37

Quanto dura l'attraversata oceanica USA EUROPA e soprattutto che rotta si prende?

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Messaggio da Maxx » 25 luglio 2007, 13:39

Circa 3 ore. Verso ovest si esce a Shannon e si rientra sul Labrador, verso est più in basso per entrare nel jetstream e ci si mette un pò meno.

Ponch
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Messaggio da Ponch » 25 luglio 2007, 14:35

baol75 ha scritto: Inoltre mi chiedevo se i piloti abbiamo ben chiaro quali possibili aeroporti potranno sfruttare in caso di emergenza o se si pongano il problema solo nel momento del bisogno: ad esempio se da Bologna appare una segnalazione di guasto immagino che venga spontaneo chiedere un atterraggio a Firenze.....forse sono banalità.
I piloti hanno ben chiaro dove si trovano e in quale possibile aeroporto devono atterrare se in quel momento dovesse accadere un'emergenza, non ci si pone il problema dopo.
Costantemente si monitorizzano gli aeroporti limitrofi che si attraversano.
baol75 ha scritto: Davvero l'ultimo: MyAir fa spesso 4 tratte al giorno, con l'aereo che atterra, scarica i passeggeri, carica i nuovi facendo carburante e riparte.In tutto questo quando fa i controlli di manutenzione?!? O si fa vari voli senza verifiche?

Ogni aeromobile deve eseguire i necessari test, verifiche e manutenzione dopo un tot di miglia che è consigliato dal costruttore; esiste una specie di libretto (un pò come quella dell'auto) sul quale vengono riportai i vari check effettuati...e se qualcosa non quadra...licenza di volare sospesa per quell'aereo. Chi conferma quanto detto ???
Voglio sperare per Myair che i loro aerei facciano più di 4 tratte al giorno. :P
Ciao.
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Messaggio da SicurezzaVolo » 25 luglio 2007, 14:50

1. Esistono le certificazioni ETOPS (Extended Twin engine Operations e non Engine turning or people swimming :-)) che sono da 120, 180 o 210 minuti e significa che tu devi sempre stare ad almeno 120,180 o 210 minuti di volo alla tua velocità di crociera dall'aeroporto più vicino. Puoi ben capire che 180 minuti di volo sono 3 ore sei comunque ben riparato da qualsiasi problema. Se ha 3 o + motori l'aereo può affrontare questi voli per natura propria infatti le certificazioni erivano dalla strumentazione di bordo dell'aereo e dalla certicazione rilasciata all'operatore.
2. I piloti quando stampano il piano di volo hanno anche tutti i possibili aeroporti su cui dirottare nel caso vi siano delle anomalie. Secondo l'ICAO all'aereo che dichiara emergenza DEVE essere garantita assistenza massima da qualunque aeroporto.
3. Su Airbus esiste l'ECAM che ti avvisa di una possibile avaria e ti fa seguire tutto un "fault tree" per capire se è vera o no e ti consente di porre rimedio. A seconda della gravità e delle condizioni meteo etc etc l'equipaggio decide se dirottare o se continuare il volo. Tieni comunque conto che se sei in pieno atlantico e devi andare a New York dirottare o continuare è lo stesso e comunque hai tutto il tempo per decidere se l'allarme sia vero o falso.
4.Aerei che fanno 4 tratte al giorno: Prima della ripartenza uno dei due piloti fa il giro sotto e controlla che tutto sia VISIVAMENTE in ordine. Alla sera oppure se fa una sosta più lunga di un semplice turn -around viene controllato più nel profondo.

Detto qualche stupidata? Concordate con me?
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Timoroso
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Messaggio da Timoroso » 25 luglio 2007, 15:59

Quanto dura l'attraversata oceanica USA EUROPA e soprattutto che rotta si prende?
Dipende da USA dove e Europa dove, date le grandi distanze.

Chiaramente si segue più o meno la geodetica che passa per gli aeroporti di partenza e arrivo (più o meno perché spesso ci si passa solo vicino, immagino per questioni di sicurezza varie o per sfruttare i jet stream; in particolare per la mia esperienza le rotte verso est e verso ovest sono diverse fra loro, il che è coerente con le mie nozioni sui venti :) ).

I piloti del forum sapranno sicuramente essere più precisi di me, quanto ti ho detto deriva dalla mia (molto limitata) esperienza e dalle mie nozioni, quindi non è detto che sia (sempre) vero...


Io ho fatto due volte il viaggio Europa-USA; in un caso la tratta era Roma-Philadelphia e si sorvola la Francia, l'Oceano, la costa del Canada sudorientale e degli Stati Uniti nordorientali (si vede bene Long Island).

Al ritorno ho fatto Philadelphia-Paris ma era notte e dormivo.

Nell'altro caso ho fatto Vienna-Los Angeles e ritorno e la rotta era polare (siamo passati sopra l'Islanda e la Groenlandia per poi tagliare l'America da nordest a sudovest partendo più o meno dalla baia di Hudson).



Io sono un nervous flyer (e ho cominciato ad esserlo proprio dopo quel volo Roma-Philadelphia che è stato pessimo) ma devo dire che l'emozione di riconoscere un continente dall'alto dopo tante ore di oceano è impagabile...
Se l'aereo che deve portarvi su un altro continente ha le ali incrostrate di alghe, scendete. (Daniele Luttazzi)

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