La fifa fa 90

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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deltagolf

Messaggio da deltagolf » 27 settembre 2007, 10:55

e potrei andare avanti finendo l'inchiostro del pc
Non mi fiderei di un Doc che ha un PC che va a inchiostro...

Comunque, come scrivevo più sopra, questa linea comune di approccio all'aerofobia che abbiamo concordato io e Luca, la trovo potenzialmente molto efficace.

Non si può guardarsi dentro e collaborare con lo psicologo se intanto la mente è presa a pensare che odddioooooooo e se il pilota invece di pilotare sta giocando a morra cinese???? e quindi bisogna chiarire come funziona un aereo e cosa fanno i piloti.

Non basta sapere come funziona un aereo e che è sicuro per venire fuori dall'aerofobia, se no nessuna persona di buon senso avrebbe paura e basterebbe guardare le statistiche.

Quindi chi ne sa di cose tecniche è il benvenuto a rispondere alle domande dei paurosi, così si sgrossa il lavoro sporco.
Intanto il nostro Doc fa il lavoro di fino e realizza l'opera.

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paurissima
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Messaggio da paurissima » 27 settembre 2007, 11:59

Fearless flyer ha scritto:
spaceodissey ha scritto:
Chicco2003 ha scritto:ATTENZIONE INTERVENTO POLEMICO GLI ALLERGICI SI ASTENGANO DAL LEGGERE :)
a un certo punto ho capito che la paura era nella testa ......
Figurati se non sono d'accordo. Permettimi però di ampliare e correggere appena il tiro, raccontandoti la mia esperienza personale. Io non mi sono iscritto a questo forum per vincere la paura di volare. Non ho mai avuto davvero paura, non ho mai pianto in volo per una turbolenza, non mi sono mai attaccato al braccio di qualcuno, non sono mai sentito svenire ecc.
Dell'aereo sapevo: che sta su per via della forma, che i momenti più pericolosi sono decollo e atterraggio e che le statistiche lo danno come il mezzo più sicuro. Leggendo qui ho scoperto mille procedure e mille perchè che mi fanno volare comunque molto più tranquillo, mi fanno tralasciare come "normali" i rumori che sento e via dicendo.

Per cui credo che le risposte tecniche siano molto importanti.

Aggiungerei che tendenzialmente rispondo solo a chi ha paura del lato "tecnico" del volo e non a chi presenta paure molto più "profonde", per quelle c'è Luca :-)
Forse ne abbiamo parlato altre volte...

La paura (ansia è tecnicamente più corretto) dell'aereo si chiama aerofobia. Dunque è una fobia specifica ed appartiene alla famiglia dei disturbi d'ansia.
Space, non esistono paure superficiali e paure profonde. Magari esistono paure che non ti compromettono il tran tran quotidiano ed altre che ti impongono di riorganizzare tutto proprio in funzione della paura, magari costringendoti ad andare dappertutto in automobile (e credimi ne ho viste e sentite veramente tante...).

L'informazione è molto importante (ne parlavamo qualche giorno fa con Deltagolf in mp). Capire e conoscere di più "l'oggetto fobico" è decisivo perchè permette di inquadrare il fenomeno in una cornice tecnicamente più corretta e non sobbalzare ogni volta che si sente un rumore. Se so che dopo il decollo il rientro del carrello fa un gran bel rumore, quando lo sento, penserò che non c'è nulla di anormale. Quindi sono un deciso fautore dell'informazione e Voglia di Volare è costruita in maniera tale da sfatare tutti i falsi miti sull'aereo.

L'informazione permette sicuramente di affrontare meglio la situazione che si teme.

Se però non ci si interroga sui meccanismi che hanno fatto sì che il mezzo di locomozione più sicuro del mondo venga vissuto come una roulette russa, che la sensazione del rischio percepito sia completamente diversa dalla percezione del rischio reale, che il proprio stare bene sia funzione esclusiva della percezione del controllo della situazione....
Grazie Luca per il punto di vista psicologico...é verissimo che sono come dicono gli americani una "control freak", se in macchina non guido io tendo a muovere il piede per schiacciare il freno...non so perché questa ansia da controllo, la mia vita per il resto è equilibrata, quindi parte della mia paura di volare dipende sicuramente dal fatto di non sapere cosa succede in cabina di pilotaggio (conosco alla grossa le procedure, intendo non sapere che fanno i piloti in un dato momento), e dalla consapevolezza di essere passiva e non poter fare niente in caso di problemi...quindi non riesco a rilassarmi e a godermi il panorama...
Vale

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Domandina stupida per Deltagolf

Messaggio da Pistolina80 » 27 settembre 2007, 13:24

....mi è venuto un dubbio leggendo il messaggio di Paurissima....ma scusa eh, ma se l'aereo è progettato in modo che i temporali non possano in alcun modo dargli fastidio, addirittura ho letto che se anche fosse colpito da un fulmine non succederebbe nulla...come mai l'aereo in questione non è riuscito subito ad atterare a Nizza? Quali sono le condizioni meteorologiche che impediscono l'atterraggio??

Scusami eh, so che la domanda ti risluta stupida, ma sono curiosa.... :shock:

grazie!!!

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Messaggio da Maxx » 27 settembre 2007, 13:28

Molto probabilmente il problema era il vento: troppo forte al traverso, oppure improvvisamente girato in coda all'aereo. In un temporale succede!

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 27 settembre 2007, 13:38

I cumulonembi (CB) da cui originano i temporali sono macchine termodinamiche potentissime, cariche di energia e sede di forti correnti turbolente. Soprattutto sotto il temporale si trovano pressoché costantemente correnti discendenti.
Hai presente il vento che arriva sempre prima del temporale? Quella è aria che "cade" dalla nuvola temporalesca.
Ovvio che se l'aria scende, scende anche l'aereo; come stare fermi sulla scala mobile. Si scende.

Quindi per sicurezza non ci si addentra mai nellle nubi temporalesche, specie alle basse quote. In volo possibilmente si aggirano, ma si cerca di non passare mai sotto.
In compenso la fase attiva di un CB dura di solito pochi minuti, per cui ci si può solitamente concedere il lusso di aspettare bene alla larga.
Scommetterei che il tuo problema a Nizza non era legato a un temporale, perché difficilmente il pilota avrebbe tentato l'avvicinamento.
Vento, visibilità, problemi di traffico, sono tanti i fattori che possono concorrere alla decisione di riattaccare che, come ho già detto, è sempre una gran bella decisione.

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Messaggio da Fearless flyer » 27 settembre 2007, 14:17

paurissima ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:
spaceodissey ha scritto:
Chicco2003 ha scritto:ATTENZIONE INTERVENTO POLEMICO GLI ALLERGICI SI ASTENGANO DAL LEGGERE :)
a un certo punto ho capito che la paura era nella testa ......
Figurati se non sono d'accordo. Permettimi però di ampliare e correggere appena il tiro, raccontandoti la mia esperienza personale. Io non mi sono iscritto a questo forum per vincere la paura di volare. Non ho mai avuto davvero paura, non ho mai pianto in volo per una turbolenza, non mi sono mai attaccato al braccio di qualcuno, non sono mai sentito svenire ecc.
Dell'aereo sapevo: che sta su per via della forma, che i momenti più pericolosi sono decollo e atterraggio e che le statistiche lo danno come il mezzo più sicuro. Leggendo qui ho scoperto mille procedure e mille perchè che mi fanno volare comunque molto più tranquillo, mi fanno tralasciare come "normali" i rumori che sento e via dicendo.

Per cui credo che le risposte tecniche siano molto importanti.

Aggiungerei che tendenzialmente rispondo solo a chi ha paura del lato "tecnico" del volo e non a chi presenta paure molto più "profonde", per quelle c'è Luca :-)
Forse ne abbiamo parlato altre volte...

La paura (ansia è tecnicamente più corretto) dell'aereo si chiama aerofobia. Dunque è una fobia specifica ed appartiene alla famiglia dei disturbi d'ansia.
Space, non esistono paure superficiali e paure profonde. Magari esistono paure che non ti compromettono il tran tran quotidiano ed altre che ti impongono di riorganizzare tutto proprio in funzione della paura, magari costringendoti ad andare dappertutto in automobile (e credimi ne ho viste e sentite veramente tante...).

L'informazione è molto importante (ne parlavamo qualche giorno fa con Deltagolf in mp). Capire e conoscere di più "l'oggetto fobico" è decisivo perchè permette di inquadrare il fenomeno in una cornice tecnicamente più corretta e non sobbalzare ogni volta che si sente un rumore. Se so che dopo il decollo il rientro del carrello fa un gran bel rumore, quando lo sento, penserò che non c'è nulla di anormale. Quindi sono un deciso fautore dell'informazione e Voglia di Volare è costruita in maniera tale da sfatare tutti i falsi miti sull'aereo.

L'informazione permette sicuramente di affrontare meglio la situazione che si teme.

Se però non ci si interroga sui meccanismi che hanno fatto sì che il mezzo di locomozione più sicuro del mondo venga vissuto come una roulette russa, che la sensazione del rischio percepito sia completamente diversa dalla percezione del rischio reale, che il proprio stare bene sia funzione esclusiva della percezione del controllo della situazione....
Grazie Luca per il punto di vista psicologico...é verissimo che sono come dicono gli americani una "control freak", se in macchina non guido io tendo a muovere il piede per schiacciare il freno...non so perché questa ansia da controllo, la mia vita per il resto è equilibrata, quindi parte della mia paura di volare dipende sicuramente dal fatto di non sapere cosa succede in cabina di pilotaggio (conosco alla grossa le procedure, intendo non sapere che fanno i piloti in un dato momento), e dalla consapevolezza di essere passiva e non poter fare niente in caso di problemi...quindi non riesco a rilassarmi e a godermi il panorama...
Vale
Su questo non sono d'accordo.
Ti assicuro che tantissime persone (me compreso) non sanno quello che succede in cabina di pilotaggio ma non tutti hanno paura di volare.
Quindi quello che sposta non è sapere/non sapere, quello che fa veramente la differenza è "perchè per stare bene DEVO sapere e se non so sto male?" Il problema è un passo più indietro....
Il problema, come abbiamo già detto, risiede nella necessità di sapere per controllare. E se si fa ancora un altro passo indietro si scopre che lo scenario che fà da sfondo alla necessità di controllo fa riferimento a tematiche che hanno a che fare con la fiducia (sia in sè che negli altri).
Se tu tu fidassi completamente dei piloti, ad esempio, non avresti bisogno di sapere TU quello che succede, potresti semplicemente affidarti a loro e stare benissimo...

Luca
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Messaggio da spaceodissey » 27 settembre 2007, 15:22

Fearless flyer ha scritto:
Per cui credo che le risposte tecniche siano molto importanti.

Aggiungerei che tendenzialmente rispondo solo a chi ha paura del lato "tecnico" del volo e non a chi presenta paure molto più "profonde", per quelle c'è Luca :-)

Forse ne abbiamo parlato altre volte...

Space, non esistono paure superficiali e paure profonde. Magari esistono paure che non ti compromettono il tran tran quotidiano ed altre che ti impongono di riorganizzare tutto proprio in funzione della paura, magari costringendoti ad andare dappertutto in automobile (e credimi ne ho viste e sentite veramente tante...).
Hai ragione, ma non sapevo come esprimere il concetto. Se qualcuno sul forum parla di aver paura di volare perchè teme che si spengano i motori e l'aereo precipita, mi sento di intervenire e spiegargli che non è così. Se invece dice che ha paura perchè si sente chiuso dentro non rispondo e lascio la parola a te.
Fearless flyer ha scritto:L'informazione è molto importante (ne parlavamo qualche giorno fa con Deltagolf in mp). Capire e conoscere di più "l'oggetto fobico" è decisivo
Sarà, ma sono sicurissimo che conoscere meglio un ragno non mi farebbe granchè bene... al solo pensarci mi viene un brivido lungo la schiena... :D
Fearless flyer ha scritto:L'informazione permette sicuramente di affrontare meglio la situazione che si teme.
Su questo sono d'accordissimo.

E anche su tutto il resto. Spero di aver chiarito il concetto che volevo esprimere.
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Messaggio da Penelope » 27 settembre 2007, 16:08

....Mmhhh...mi sa che leggendo leggendo mi è venuto in mente la cosa che, più di altre, mi inquieta del volare. (Apparte altre componenti di paurette minoritarie ovviamente).

Ed ho anche scoperto perchè su di me il forum ha un effetto molto positivo.

Vi faccio partecipi così mi dite se si possono mettere in atto ulteriori politiche efficaci di combattimento :evil:

Più che la fiducia nel pilota (che io sento di avere :D a differenza di altri) io temo l'imprevisto :shock: ....

E' già...Nel senso che temo di trovarmi in una situazione che non avevo preventivato...qualcosa di emotivamente e realmente nuovo... e temo principalmente le mie reazioni all'evento imprevisto :oops: ....

Sarà che sono sempre stata la prima della classe 8) (simpatica però! Passavo sempre i compiti agli altri!), figlia unica molto responsabilizzata, con un lavoro che prevede previsioni e valutazioni di tutto l'accadibile :x (!) abituata a fare un'analisi puntuale di tutto quello che occorre per raggiungere un obiettivo :study: , caparbia e testarda che "volere è potere" basta trovare la chiave prima.... Una che torna mille volte sui suoi fallimenti per vedere dove ha potuto sbagliare :( ...Insomma una "previsionale" che raccoglie tutti i dati e poi (dati alla mano) decide il da farsi e le eventuali contromisure perchè non ama fallire e difficilmente se lo perdonerebbe (campo fertile per Luca mi rendo conto!!).

Quindi il forum mi aiuta perchè mi da i dati su cosa accade/potrebbe accadere e fornisce pure il racconto della reazione media di altri che hanno paura/poca dimistichezza col volo...Poi ovvio, come tutte le prime volte, l'esperienza sul campo dovrà fare la sua parte perchè le emozioni e le reazioni non sono virtuali. Non c'è niente da fare...se voglio capire altro di me devo volare e sentire...altrimenti posso raccogliere dati a milioni, ridondanti e tecnici..ma...se non provo varie volte il volo (ed il rischio :?: )ad un certo punto è tutto inutile perchè manca l'elemento umano (IO).

Scusate l'esternazione...magari nel tempo e grazie a voi, focalizzo meglio anche altre paure. Per ora questa è sufficiente..una vecchia conoscenza che tra l'altro affligge altri campi della mia vita.

Buon pomeriggio e grazie a tutti Voi

Penelope mumble mumble

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 27 settembre 2007, 16:22

Bene amica mumble mumble.

Allora qui c'è tutto: notizie tecniche su:
su cosa accade/potrebbe accadere
ne trovi a iosa in tutti i thread e se manca qualcosa, domanda.

Idem come sopra per ciò che concerne:
il racconto della reazione media di altri che hanno paura/poca dimistichezza col volo
Manca solo il punto cruciale:
l'esperienza sul campo
Questo devi farlo da te. Prendi un aereo e vai. Se può consolarti sappi che sarai in mano di gente:
molto responsabilizzata
che fa un lavoro che:
prevede previsioni e valutazioni di tutto l'accadibile
che è:
abituata a fare un'analisi puntuale di tutto quello che occorre per raggiungere un obiettivo
che sicuramente:
non ama fallire e difficilmente se lo perdonerebbe
anche perché di solito morirebbe e che è sicuramente:
gente "previsionale" che raccoglie tutti i dati e poi (dati alla mano) decide il da farsi
Sotto sotto mi sa che saresti un bravo pilota anche tu :wink:
Mi piace sentire chiamare i piloti "previsionali". Io credo invece che noi piloti in materia di sicurezza ed addestramento siamo solo "pignoli e noiosi fino allo stremo", però previsionale suona meglio.

Anzi lo userò estensivamente con gli allievi "CAVOLO quante volte ti ho detto che devi essere più previsionale".
Mi piace... :lol:

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Messaggio da Fearless flyer » 27 settembre 2007, 19:23

Penelope ha scritto:....Mmhhh...mi sa che leggendo leggendo mi è venuto in mente la cosa che, più di altre, mi inquieta del volare. (Apparte altre componenti di paurette minoritarie ovviamente).

Ed ho anche scoperto perchè su di me il forum ha un effetto molto positivo.

Vi faccio partecipi così mi dite se si possono mettere in atto ulteriori politiche efficaci di combattimento :evil:

Più che la fiducia nel pilota (che io sento di avere :D a differenza di altri) io temo l'imprevisto :shock: ....

E' già...Nel senso che temo di trovarmi in una situazione che non avevo preventivato...qualcosa di emotivamente e realmente nuovo... e temo principalmente le mie reazioni all'evento imprevisto :oops: ....

Sarà che sono sempre stata la prima della classe 8) (simpatica però! Passavo sempre i compiti agli altri!), figlia unica molto responsabilizzata, con un lavoro che prevede previsioni e valutazioni di tutto l'accadibile :x (!) abituata a fare un'analisi puntuale di tutto quello che occorre per raggiungere un obiettivo :study: , caparbia e testarda che "volere è potere" basta trovare la chiave prima.... Una che torna mille volte sui suoi fallimenti per vedere dove ha potuto sbagliare :( ...Insomma una "previsionale" che raccoglie tutti i dati e poi (dati alla mano) decide il da farsi e le eventuali contromisure perchè non ama fallire e difficilmente se lo perdonerebbe (campo fertile per Luca mi rendo conto!!).

Quindi il forum mi aiuta perchè mi da i dati su cosa accade/potrebbe accadere e fornisce pure il racconto della reazione media di altri che hanno paura/poca dimistichezza col volo...Poi ovvio, come tutte le prime volte, l'esperienza sul campo dovrà fare la sua parte perchè le emozioni e le reazioni non sono virtuali. Non c'è niente da fare...se voglio capire altro di me devo volare e sentire...altrimenti posso raccogliere dati a milioni, ridondanti e tecnici..ma...se non provo varie volte il volo (ed il rischio :?: )ad un certo punto è tutto inutile perchè manca l'elemento umano (IO).

Scusate l'esternazione...magari nel tempo e grazie a voi, focalizzo meglio anche altre paure. Per ora questa è sufficiente..una vecchia conoscenza che tra l'altro affligge altri campi della mia vita.

Buon pomeriggio e grazie a tutti Voi

Penelope mumble mumble
Vabbè, se non è zuppa è panbagnato :lol:

Cinzia l'imprevisto è la faccia negativa del controllo.

Si ha l'esigenza di controllare proprio perchè si ritiene di doversi preparare meglio e non trovarsi di fronte ad un imprevisto, o meglio, davanti ad una cosa non prevista (che è un po' diverso...).

Però tutte le ricerche concordano sul fatto che tutta "l'attività preparatoria" dei controllori (sia per la fobia dell'aereo che, più in generae, per i disturbi d'ansia) non abbia di fatto nessun tipo di ricaduta positiva concreta sull'evento temuto.

Anzi, in molti casi, se si impedisce alla persona di prepararsi, ma anzi, lo si "butta" nella situazione temuta senza comunicarglielo prima (quindi non dando il tempo sufficiente per informarsi e prepararsi) la capacità di fronteggiare l'evento efficacemente e gestire l'ansia aumenta in maniera molto significativa.

Questo è un dato per alcuni versi strano ma facilmente spiegabile.

Ovviamente l'ho voluto testare io stesso (con l'aiuto di una persona che aveva paura di volare) ed è andata esattamente così.
Perchè l'esigenza di prepararsi prima è solo un modo di raccontarsi meglio la faccenda, per dargli una veste molto più "interessante" e rassicurante :roll:

Perchè poi Cinzia, se fosse così come dici tu, non esisterebbe la paura di volare tra i Piloti o ta gli Assistenti di volo. Entrambe le categorie (ovviamente con liveli di profondità differenti) ne hanno quante ne vogliono di informazioni sull'aereo......ed invece... :roll:

Perchè la paura di volare è nella testa, non sull'aereo (lo so sono noioso e non c'è bisogno che qualcuno me lo ricordi :lol: )

Luca
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Messaggio da paurissima » 28 settembre 2007, 11:24

Grande Luca! Tutto chiarissimo...mi è appena venuto in mente che da piccola quando dovevo andare in gita con la scuola la notte prima sognavo di perdere il pullman!! Quindi la mia paura di volare è una veste nuova della mia ansia da controllo...sono anche arrivata al punto di non addormentarmi in macchina (quando la guida qualcun altro) perché ho paura che se non sto attenta alla strada aumenti il rischio di incidenti...proverò a mettere in pratica le 4 regole e a fare uno sforzo consapevole per azzerare il volume alla mia paura, immagino che in fondo l'aereo possa stare su anche se non mi concentro e penso ad altro... :)
Vale

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Messaggio da Penelope » 29 settembre 2007, 2:04

...Ok Luca, sono certa che hai ragione tu. (Come sempre d'altronde :cry: )

Mi ritengo fortunata allora a non temere almeno quando guidano l'auto gli altri (tranne mia madre ma quello ha le sue fondatissime ragioni :D ) perchè vedo che ad alcuni capita purtroppo anche questo.

Per il resto avrei un progetto molto ambizioso per quando supererò del tutto la paura di volare (ho detto "quando" e non "se"..Ho vinto 5 punti 8) ??!!)...una lezione di volo con Deltagolf (che mi ha offerto fiducia come eventuale pilota 8) ) e la meritata citazione del mio caso sul prossimo best seller di Luca "Dalla paura alle ali" ( citazione tra i casi clinici) ovviamente :lol: ...Ci conto eh!

Tornando seri: per paurissima che aveva iniziato il post, io credo che avendo diverse ore di volo al tuo attivo provare il volo per Parigi può essere una buona idea dopo questi consigli e spiegazioni...Ti faccio anche una domanda da donna se mi permetti: ma non è che magari anche essere incinta ti causa ora ansia aggiuntiva? Io credo la potrei provare.

Ricordo inoltre che Luca al corso ci disse che a volte le donne iniziano ad avere ansia da volo quando hanno figli... Se ho capito bene tu hai già altri figli oltre quello in arrivo ...e fino al 2003 volavi tranquilla, magari c'è un legame :?: ?.
La psicologia non è la mia materia ma era una frase del corso che mi era rimasta impressa nella mente questa che alcune donne quando mettono su famiglia possono assistere all'emergere di alcune ansie prima sconosciute sul volo.
Spero comunque tu faccia un viaggio sereno e possa raccontare (in particolare a me che sono una paurosa ma neofita del volo) che è tutto OK.

Io sto ancora decidendo per dove piffero partire tra 20 giorni quindi torno a concentrarmi sulla mia ansia da volo/controllo/imprevisto e quant'altro :cry: .

Bonne Paris da ta Penelopé (e niente ostriche crude :x !)

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 29 settembre 2007, 18:38

una lezione di volo con Deltagolf (che mi ha offerto fiducia come eventuale pilota
Guarda che ti prendo sul serio eh? Tu, io e un Cessnino e fuori; cinque minuti per raggiungere la zona di lavoro e poi i comandi sono tuoi.

Io parlo e tu agisci: brain and arm.

Ok... me lo segno nei prossimi appuntamente; dunque: nome, Penelope, cognome, Fifona, missione: volo di ambientamento ed effetti primari dei comandi.

Fatto. Sei prenotata!

A presto! ;)

Penelope
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Messaggio da Penelope » 30 settembre 2007, 12:58

...Bhè ora intanto penso a partire per Diosaddove (che sto ancora vilmente perdendo tempo :? e la data si avvicina) poi superata la paura (tempo stimato per il termine del processo ancora non disponibile) si può pure fare il volo sul cesnaqualchecosa 8) .

...Insomma, svuoto il porcellino, verifico lo stato delle finanze :cry: per vedere quanti secondi di volo posso permettermi e si và. scegliamo una zona desertica però che non vorrei causare problemi ad altri! :roll:

Luca ci aspetterebbe all'aeroclub di arrivo con il Sindaco, la banda e le autorità o si pensava a qualcosa di più sobrio? Scrivo il discorso intanto? :lol:

Comunque al di là dello scherzo, se non avessi più paura lo farei sicuramente volentieri.
Una nota autobiografica così si inquadra meglio il soggetto: ho fatto gare di 4X4 inposti impensabili con tanto di guado dei fiumi, come studente in archeologia preistorica e collezionista di fossili e minerali mi sono più volte infilata in grotte da sola, e pensa: da piccola nonno mi aveva regalato un terrario per tenere le vipere che lui catturava e insieme gli davamo da mangiare (poi dici i traumi infantili!!!), sono pure stata colpita da un fulmine sulla macchina lo scorso anno (quando si dice avere fortuna!)Insomma se devo dire che sono una paurosa ora lo devo principalmente a questo neo dell'aereo..e comunque il corso mi ha tantissimo, tantissimo aiutata.

Segna pure allora: anno 20XX, nome: Penelope, cognome: Testarda, trial lesson of "corso di addestramento per piloti da inviare in missioni umanitarie" (lo scopo con risvolti a favore degli altri mi aiuterebbe tanto!).

Ora ho un motivo in più per superare la paura!

Buona giornata a tutti

Penelope

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 1 ottobre 2007, 11:20

Segna pure allora: anno 20XX, nome: Penelope, cognome: Testarda
Ecco, va bene, basta che non sia un duemila erotti troppo in là, perché io mica sono un ragazzino...
"corso di addestramento per piloti da inviare in missioni umanitarie"
Oh, fatto anche questo; c'è già qualcuno che svolicchia in Amazzonia e adesso abbiamo in mente la Guinea.
Vediamo se si riuscirà
Bhè ora intanto penso a partire per Diosaddove
L'importante è che parti e che non stai a Caresto in Val Ca' Mia. :D :D :D

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Messaggio da paurissima » 4 ottobre 2007, 11:30

Penelope ha scritto:
Tornando seri: per paurissima che aveva iniziato il post, io credo che avendo diverse ore di volo al tuo attivo provare il volo per Parigi può essere una buona idea dopo questi consigli e spiegazioni...Ti faccio anche una domanda da donna se mi permetti: ma non è che magari anche essere incinta ti causa ora ansia aggiuntiva? Io credo la potrei provare.

Ricordo inoltre che Luca al corso ci disse che a volte le donne iniziano ad avere ansia da volo quando hanno figli... Se ho capito bene tu hai già altri figli oltre quello in arrivo ...e fino al 2003 volavi tranquilla, magari c'è un legame :?: ?.
La psicologia non è la mia materia ma era una frase del corso che mi era rimasta impressa nella mente questa che alcune donne quando mettono su famiglia possono assistere all'emergere di alcune ansie prima sconosciute sul volo.
Spero comunque tu faccia un viaggio sereno e possa raccontare (in particolare a me che sono una paurosa ma neofita del volo) che è tutto OK.

Io sto ancora decidendo per dove piffero partire tra 20 giorni quindi torno a concentrarmi sulla mia ansia da volo/controllo/imprevisto e quant'altro :cry: .

Bonne Paris da ta Penelopé (e niente ostriche crude :x !)
Merci Penelope! In effetti non avevo mai pensato a un legame tra l'essere madre e la paura di volare, ma dato che i tempi corrispondono il dubbio mi viene..può essere! Comunque grazie ai consigli di Luca mi sento davvero un po' meglio, e comunque cerco di concentrarmi su Parigi e di non pensare al volo...questa domenica! Manca poco!
Comunque al ritorno scriverò x raccontarti com'è andata, speriamo bene!
a bientot!!

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 4 ottobre 2007, 14:29

A tutaler! (Che fransé eh?) Facci sapere.

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