Comprendere i paurosi

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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ADBlues
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Comprendere i paurosi

Messaggio da ADBlues » 6 febbraio 2008, 15:36

Premetto che non ho assolutamente alcun timore a volare e volo frequentemente senza alcun problema; in compenso però ho un po' di difficoltà a relazionarmi con i paurosi.

Mi spiego, molto probabilmente è colpa del mio carattere; io sono un tipo solitamente molto schietto e diretto, poco incline alle sottigliezze dialettiche, ma spesso e volentieri, quando parlo con un "pauroso" riguardo al suo problema finisco per irritarlo a tal punto che rifiuta qualsiasi altra discussione al riguardo.

Il fatto è che (forse) non riuscendo a comprendere le loro paure finisca inconsciamente per minimizzarle e ridicolizzarle e questo a sua volta, ovviamente, finisce per irritare i miei interlocutori.
E' vero, tutta questa sezione del forum parla "tra le righe" di come approcciare in modo corretto ed aiutare chi ha paura di volare ma ci sarebbe un'anima gentile che potrebbe buttare giù un "bignamino" ?

Quali sono le cosa da fare (e quelle da non fare!) nell'approcciare un pauroso?

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da lunaotrantina » 6 febbraio 2008, 15:53

tra le cose da fare ti consiglio di cambiare area e di non sostare in questa! :lol: :lol: :lol:

Dai che scherzo! perdonami se rido ma sai, nella mia qualità di fobica è davvero curioso apprendere che in giro c'è gente coraggiosa che però teme i paurosi. Mica ti mangiamo eh, puoi dirci quello che vuoi... magari di tanto in tanto ti faremo assaggiare il puntatore del mouse infilzato in mp :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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kissene

Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da kissene » 6 febbraio 2008, 16:03

ADBlues ha scritto:Premetto che non ho assolutamente alcun timore a volare e volo frequentemente senza alcun problema; in compenso però ho un po' di difficoltà a relazionarmi con i paurosi.

Mi spiego, molto probabilmente è colpa del mio carattere; io sono un tipo solitamente molto schietto e diretto, poco incline alle sottigliezze dialettiche, ma spesso e volentieri, quando parlo con un "pauroso" riguardo al suo problema finisco per irritarlo a tal punto che rifiuta qualsiasi altra discussione al riguardo.

Il fatto è che (forse) non riuscendo a comprendere le loro paure finisca inconsciamente per minimizzarle e ridicolizzarle e questo a sua volta, ovviamente, finisce per irritare i miei interlocutori.
E' vero, tutta questa sezione del forum parla "tra le righe" di come approcciare in modo corretto ed aiutare chi ha paura di volare ma ci sarebbe un'anima gentile che potrebbe buttare giù un "bignamino" ?

Quali sono le cosa da fare (e quelle da non fare!) nell'approcciare un pauroso?

Guarda, in due parole....basta che ci riempi di complimenti e ci dici "lo so, vi capisco...." :lol:

Scherzo, comunque è tipico che un non pauroso irriti un pauroso, non sai quante rispostacce ho elargito io a destra e a manca quando mi si facevano notare le mie irrazionalità!

Cerca di immedesimarti, o quantomeno di comprendere che la persona che hai davanti, per quanto possa sembrarti immotivato, sta realmente male, prova disagio anche solo ad affrontare l'argomento ed è estremamente vulnerabile.
Allora forse potresti cercare che so, di raccontare le tue esperienze in maniera interessante e divertente, o di raccontare "di quella volta che..." facendo sempre attenzione a mostrare il lato positivo della questione, tipo che comunque sei lì a raccontarla. Per un pauroso una persona che ha volato e vola è una miniera di informazioni che spesso possono rassicurarlo, o almeno io vi vedo così!
...I complimenti però vanno fatti comunque ehhhhh :mrgreen:

hirundo

Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da hirundo » 6 febbraio 2008, 16:19

Forse un buon inizio potrebbe essere quello di non generalizzare, nel senso che esistono tante diverse sfumature nella paura di volare e di conseguenza è difficile trovare una soluzione che vada bene per tutti. Probabilmente se tenti di dare un consiglio che non calza, la persona che hai di fronte vede il proprio problema frainteso e quindi sminuito. Inoltre le paure sono qualcosa di profondo e fanno parte del nostro modo di essere, non sempre si è pronti ad affrontarle: è importante che la spinta venga da dentro, mentre se qualcuno ci dice "dovresti fare questo e quello" è facile che ci sentiamo attaccati e ci mettiamo sulla difensiva, sentendo il consiglio come un'intrusione in una sfera molto personale e sensibile... Quindi se qualcuno ti chiede un consiglio per la propria paura apprezzerà il tuo sforzo, ma se non lo fa... magari è meglio limitarsi a far sapere che le soluzioni esistono (alcune persone sono condizionate dalla paura di volare perchè non sanno che esiste una via d'uscita) e lasciare che il seme germogli :D.
Prova a pensare se hai a tua volta qualche paura (ragni, serpenti, spazi chiusi...) e a come ti rapporti ad essa: potrebbe esserti d'aiuto per capire quelle altrui :D.

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da Monique » 6 febbraio 2008, 22:46

lunaotrantina ha scritto:... magari di tanto in tanto ti faremo assaggiare il puntatore del mouse infilzato in mp :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
E io l'ho gia' sperimentato un paio di volte, vero Cinzia???? :shock: E ti assicuro che punge ! :lol:
Lunetta, te vojo bene assai!!!

A parte questo, esprimo umilmente il mio pensiero al riguardo. Io ho paura dell'aereo, altri amici sono venuti a parlarmi di altri tipi di fobie che per me non hanno senso. Esattamente, per me. Per loro si. (ricordo di un'amica che aveva una fobia assoluta delle farfalle...piu' belle e colorate, piu' forte correva :?: :shock: ) Io mi concentro sul fatto che aiutare non vuoldire capire o sentire il problema, ma e' questione di essere magnanimi. Intendo, non e' che ti aiuto perche' penso che il problema sia neccessariamente valido, ma in visione del tuo disagio, della tua paura. E' quello che mi interessa sostenere.Che tanto alla fine tutti ce l’abbiamo una paura, un fastidio..quindi e’ inutile pensare di capire tutte le fobie del mondo.


Colgo l’occasione per dire che io mal sopporto l’abrasivita’ fine a se stessa!
:mrgreen:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da araial14 » 6 febbraio 2008, 22:52

:roll: Che tu abbia paura della paura dei paurosi? Perdona questo spiedino di pleonasmi, ma spesso si teme che la paura degli altri possa "intaccare" quelle labili sicurezze che con fatica ci siam costruiti... :roll: E' solo una mia confutabilissima ipotesi. :wink:
Insomma...quando si attacca per non esser attaccati....o meglio "intaccati" :wink:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da lunaotrantina » 6 febbraio 2008, 23:23

araial14 ha scritto::roll: Che tu abbia paura della paura dei paurosi? Perdona questo spiedino di pleonasmi, ma spesso si teme che la paura degli altri possa "intaccare" quelle labili sicurezze che con fatica ci siam costruiti... :roll: E' solo una mia confutabilissima ipotesi. :wink:
Insomma...quando si attacca per non esser attaccati....o meglio "intaccati" :wink:
:wink: :albino:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da ADBlues » 6 febbraio 2008, 23:49

araial14 ha scritto::roll: Che tu abbia paura della paura dei paurosi? Perdona questo spiedino di pleonasmi, ma spesso si teme che la paura degli altri possa "intaccare" quelle labili sicurezze che con fatica ci siam costruiti... :roll: E' solo una mia confutabilissima ipotesi. :wink:
Insomma...quando si attacca per non esser attaccati....o meglio "intaccati" :wink:

Beh, di sicuro non ho paura che fobie dei paurosi posano intaccare le mie sicurezze...
Almeno non per quanto riguarda il volo... :P

No, il fatto è che per me volare è così "normale" e perfino rilassante (sono enormemente più nervoso quando affronto un lungo viaggio in automobile tanto per darti un termine di paragone!!!) che trovo incomprensibili le (legittime per carità) fobie di chi invece ha paura del volo.

Questa difficoltà di comprensione mi fa probabilmente apparire insensibile ed irritante, tutto qui!

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da Alessia ^_^ » 7 febbraio 2008, 0:02

Allora forse potresti cercare che so, di raccontare le tue esperienze in maniera interessante e divertente, o di raccontare "di quella volta che..." facendo sempre attenzione a mostrare il lato positivo della questione, tipo che comunque sei lì a raccontarla. Per un pauroso una persona che ha volato e vola è una miniera di informazioni che spesso possono rassicurarlo, o almeno io vi vedo così!
Sono pienamente d'accordo con Roberta!
personalmente ti posso dire che quasi tutti han sempre minimizzato questa mia ansia, io non me la sono mai presa perchè capivo il loro buon proposito pero' è vero che puo' essere frustrante perchè ti fa proprio sentire piccolo ed impotente e ti chiedi "ma perchè quello ce la fa e io no!!!????" quindi se racconti esperienze positive o aneddoti simpatici che capitano a bordo un pauroso pensa che potrebbe essere che l'aereo non sia proprio un'altra dimensione tipo ai confini della realtà :mrgreen:

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da araial14 » 7 febbraio 2008, 0:04

ADBlues ha scritto:
araial14 ha scritto::roll: Che tu abbia paura della paura dei paurosi? Perdona questo spiedino di pleonasmi, ma spesso si teme che la paura degli altri possa "intaccare" quelle labili sicurezze che con fatica ci siam costruiti... :roll: E' solo una mia confutabilissima ipotesi. :wink:
Insomma...quando si attacca per non esser attaccati....o meglio "intaccati" :wink:

Beh, di sicuro non ho paura che fobie dei paurosi posano intaccare le mie sicurezze...
Almeno non per quanto riguarda il volo... :P

No, il fatto è che per me volare è così "normale" e perfino rilassante (sono enormemente più nervoso quando affronto un lungo viaggio in automobile tanto per darti un termine di paragone!!!) che trovo incomprensibili le (legittime per carità) fobie di chi invece ha paura del volo.

Questa difficoltà di comprensione mi fa probabilmente apparire insensibile ed irritante, tutto qui!
Bene, meglio così :wink: Per il resto....beh, ti sei saggiamente dato un'autorisposta...solo un pò d'indisponenza :lol:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da lunaotrantina » 7 febbraio 2008, 0:07

ADBlues ha scritto: Beh, di sicuro non ho paura che fobie dei paurosi posano intaccare le mie sicurezze...
Almeno non per quanto riguarda il volo... :P

No, il fatto è che per me volare è così "normale" e perfino rilassante (sono enormemente più nervoso quando affronto un lungo viaggio in automobile tanto per darti un termine di paragone!!!) che trovo incomprensibili le (legittime per carità) fobie di chi invece ha paura del volo.

Questa difficoltà di comprensione mi fa probabilmente apparire insensibile ed irritante, tutto qui!
Penso che questo accada quando colpisci nel segno. "Ascoltare" quella verità che già si conosce ma che allo stesso tempo non si riesce ad accettare, sotto certi aspetti può sembrare crudele.

E comunque qui di persone che accettano di buon grado le sfide ne incontrerai parecchie. :mrgreen:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da Bacione » 7 febbraio 2008, 0:39

ADBlues ha scritto:Premetto che non ho assolutamente alcun timore a volare e volo frequentemente senza alcun problema; in compenso però ho un po' di difficoltà a relazionarmi con i paurosi.

Mi spiego, molto probabilmente è colpa del mio carattere; io sono un tipo solitamente molto schietto e diretto, poco incline alle sottigliezze dialettiche, ma spesso e volentieri, quando parlo con un "pauroso" riguardo al suo problema finisco per irritarlo a tal punto che rifiuta qualsiasi altra discussione al riguardo.

Il fatto è che (forse) non riuscendo a comprendere le loro paure finisca inconsciamente per minimizzarle e ridicolizzarle e questo a sua volta, ovviamente, finisce per irritare i miei interlocutori.
E' vero, tutta questa sezione del forum parla "tra le righe" di come approcciare in modo corretto ed aiutare chi ha paura di volare ma ci sarebbe un'anima gentile che potrebbe buttare giù un "bignamino" ?

Quali sono le cosa da fare (e quelle da non fare!) nell'approcciare un pauroso?
Perché fai questa domanda? Secondo me sarebbe interessante saperlo, perché ci aiuterebbe a darti una risposta che tiene conto delle tue motivazioni.

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da air.surfer » 7 febbraio 2008, 3:19

Io sconfino raramente in quest'area perchè non ho le necessarie qualifiche per trattare un argomento delicato come la paura di volare.
Ma il post di ADBlues mi ha colpito molto.
Nella mia vita ho incontrato spesso persone che avevano paura di volare. Innumerevoli volte, durante qualche trasferimento, il passeggero accanto a me, vedendomi in divisa, mi ha rivolto la domanda "Mi perdoni, ma lei come fa a non aver paura?" ed io ogni volta mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito cosi', non a causa della vicinanza di una persona impaurita, ma per non essere in grado di spiegare un qualcosa che per me significa tutto.
Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico, mi piacerebbe poter toccare il mio interlocutore e trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che il mio aereo si libra in aria, trasformandosi pian piano da una goffa macchina terrestre in una snella aquila. Mi piacerebbe trasmettere le sensazioni che si provano ascoltando il silenzio surreale di un cockpit pieno di persone che rapite guardano un'aurora boreale oppure trasmettere la sensazione che si prova tentando di inseguire il sole nel vano tentativo di impedirne il tramonto solo per scoprire poi quanto puo' essere bello volare sotto una coltre si stelle.
Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto che qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.
Ultima modifica di air.surfer il 7 febbraio 2008, 16:58, modificato 1 volta in totale.

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da Monique » 7 febbraio 2008, 5:07

air.surfer ha scritto:Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare.
Bravissimo airsurfer! E' ingiustissimo anche per me. Questa paura che ci blocca a terra, che ci fa ricorrere a stranissimi mezzucci per raggiungere le piu' disparate mete...che ci paralizza! Addirittura! Grazie per il tuo racconto che rende l'aereo piu' ...poetico? Che effettivamente ci si possa far pace? Dico, non sara' un masochista se gli piace cosi tanto volare, no? Dovra' pur trovarci qualcosa....e questa tua difesa verso l'aereo e il volo e' molto bella, me lo rende piu' vulnerabile. NO! Non prossimoadunadisgraziavulnerabile! Ma un po' piu' spoglio di quella copertina nera....scrivici ancora e sii poetico!
Ti auguro un giorno di incontrarmi su un aereo:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da Annalisa » 7 febbraio 2008, 8:12

Air....le tue parole sono molto belle e riesci a trasmettere la tua passione per il volo, però è anche difficile spiegare perchè una persona abbia paura di volare, come avrai notato in questa sezione i paurosi non hanno tutti le stesse ansie per il volo ed è un disagio enorme per chi vive questa paura. Quello che dici lo condivido pienamente anche perchè quando ho volato mi sono resa conto che è un'emozione UNICA e bellissima soltanto da passeggera, penso che pilotando l'aereo lo sia 100 mila volte di più. Ma qui dentro un passo sulla scaletta è un passo da gigante, difficile da spiegare a chi (parlo ad esempio del vicino di casa) , prende l'aereo anche tre volte l'anno ma con serenità......ti senti proprio diversa, io mi sentivo una schiappa perchè non riuscivo a volare, quella accelerazione del battito cardiaco che viene solo a guardare una scia in aria, con la conseguente delusione per accorgersi di aver paura mentre tutti intorno a te vivono bene.....mi sentivo meno forte di tutti gli altri ed è una sensazione bruttissima di non essere al passo che a farla capire a volte risulta difficile......ma forse questo "sentirsi diversa" è quello che poi ti aiuta a prendere la decisione di combattere questa fobia.
Comunque hai ragione, volare è una cosa magnifica....stupenda ed auguro a tutti di potercela fare....anche un passetto alla volta.
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Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da ADBlues » 7 febbraio 2008, 8:25

air.surfer ha scritto:Io sconfino raramente in quest'area perchè non ho le necessarie qualifiche per trattare un argomento delicato come la paura di volare.
Ma il post di ADBlues mi ha colpito molto.
Nella mia vita ho incontrato spesso persone che avevano paura di volare. Innumerevoli volte, durante qualche trasferimento, il passeggero accanto a me, vedendomi in divisa, mi ha rivolto la domanda "Mi perdoni, ma lei come fa a non aver paura?" ed io ogni volta mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito cosi', non a causa della vicinanza di una persona impaurita, ma per non essere in grado di spiegare un qualcosa che per me significa tutto.
Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico, mi piacerebbe poter toccare il mio interlocutore e trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che il mio aereo si libra in aria, trasformandosi pian piano da una goffa macchina terrestre in una snella aquila. Mi piacerebbe trasmettere le sensazioni che si provano ascoltando il silenzio surreale di un cockpit pieno di persone che rapite guardano un'aurora boreale oppure trasmettere la sensazione che si prova tentando di inseguire il sole nel vano tentativo di impedirne il tramonto solo per scoprire poi quanto puo' essere bello volare sotto una coltre si stelle.
Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.

Concordo con te, è difficile trasmettere certe sensazioni ed è frustrante accorgersi non non essere in grado di farlo.
E' come amare una persona ma non poterglielo esprimere, uno struggimento interiore, una lacerazione.

Grazie del tuo intervento, l'ho apprezzato molto.

ADBlues
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da ADBlues » 7 febbraio 2008, 8:49

araial14 ha scritto:Bene, meglio così :wink: Per il resto....beh, ti sei saggiamente dato un'autorisposta...solo un pò d'indisponenza :lol:
No credimi, non è così semplice.
Non sono indisponente, anzi, io cerco con tutto il cuore di "rendermi utile" e fornire argomentazioni convincenti e non è che poi alla fine perdo la pazienza e le mando al quel paese :roll:
Ti dirò di più; molte di queste persone affrontano con me di loro volontà il discorso sulla paura del volo perchè sanno che volo molto spesso e si domandano come non possa aver paura.

Certo, al contrario delle persone che frequentano questa stanza, loro, seppur coscienti di questa paura, non hanno sono motivati a superarla. Restano fermi sulle loro posizioni (della serie: "ah no, io proprio su un aereo non ci salirò mai!") e non sono motivati al cambiamento, o almeno non lo dimostrano; sono solo curiosi.

In effetti almeno una l'ho convinta a prendere l'aereo... Diciamo mediante una terapia d'urto!
Avevo convinto finalmente la mia ragazza a venire con me in una delle mie trasferte di lavoro (non vi dico la fatica), ci siamo anche fermati per il weekend come da programma ma poi io mi sono dovuto trattenere per un imprevisto impegno e lei doveva rientrare per forza: morale ha dovuto compiere il viaggio di ritorno da sola, ben due tratte di cui una su un "piccolo" Dornier 328 (ah! le eliche, il suo terrore)...
Beh, non ci crederete ma dopo questa esperienza d'urto, adesso dichiara di sentirsi a suo agio sugli aerei. :wink:
Bacione ha scritto: Perché fai questa domanda? Secondo me sarebbe interessante saperlo, perché ci aiuterebbe a darti una risposta che tiene conto delle tue motivazioni.
Beh, la risposta è semplice: mi sento frustrato (come Air.Surfer) nel non riuscire ad esprimere quanto mi senta tranquillo e sicuro nell'affrontare un viaggio in aereo e anche quanto mi piaccia volare! (pilotare poi è il mio sogno nel cassetto)
MI sento frustato perchè non riesco a rendermi utile!
In più, la maggioranza di queste persone mi sono molto vicine: parenti, cari amici e persino mia madre che tutte le volte che parto mi fà una testa così con i suoi sospiri e sta male finchè non torno (lei non solo non prenderebbe mai un aereo ma non lo vorrebbe nemmeno far prendere agli altri!).
Figurati che coccolone gli prenderebbe se gli dicessi che sto seriamente considerando l'idea di prendere un brevetto di volo!

hirundo

Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da hirundo » 7 febbraio 2008, 9:44

ADBlues ha scritto:Certo, al contrario delle persone che frequentano questa stanza, loro, seppur coscienti di questa paura, non hanno sono motivati a superarla. Restano fermi sulle loro posizioni (della serie: "ah no, io proprio su un aereo non ci salirò mai!") e non sono motivati al cambiamento, o almeno non lo dimostrano; sono solo curiosi.
Beh magari non sono motivate ora, ma potrebbero esserlo in futuro: la curiosità potrebbe essere il primo piccolo passo verso la decisione di affrontare la paura. Ma anche quando la decisione arriva è difficile riconoscere che, come si legge spesso in quest'area, "la paura è nella testa e non nell'aereo". Spesso chi inizia ad affrontare la paura punta l'attezione sul mezzo e ne cerca tutte le possibili "fragilità", prima di giungere alla consapevolezza che fragili siamo noi, non l'aereo. Agli occhi di chi ha paura, chi vola spesso appare supercoraggioso o... irresponsabile. Tant'è che chiedono "come fai a non avere paura" come se la paura fosse la norma, e volare l'eccezione. Da qui, credo, la difficoltà di trasmettere le emozioni positive del volo a chi non è pronto a viverle.
ADBlues ha scritto:In più, la maggioranza di queste persone mi sono molto vicine: parenti, cari amici e persino mia madre che tutte le volte che parto mi fà una testa così con i suoi sospiri e sta male finchè non torno (lei non solo non prenderebbe mai un aereo ma non lo vorrebbe nemmeno far prendere agli altri!).
Questo capita anche a me: ogni volta che atterro devo mandare un messaggio a casa per avvisare che sono arrivata :( . Le prime volte mia mamma teneva una candela accesa durante il volo, ora si sta abituando all'idea che io ogni tanto sto sopra le nuvole... però l'ultima volta un'amica si è aggiunta alla lista delle persone da avvisare perchè "questi voli lunghi, sopra l'oceano" ... :( A me dispiace sinceramente farli stare in pensiero, ma proprio non riesco a togliere dalle loro teste l'immagine dell'aeroplanino in balìa degli elementi, sempre sul punto di precipitare ed essere inghiottito dai flutti... :( :( :( come vedi la teoria la conosciamo tutti, ma poi nei fatti è difficile sradicare una paura dalla propria testa, figuriamoci da quelle altrui :wink:!

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da air.surfer » 7 febbraio 2008, 10:46

Monique ha scritto:...scrivici ancora e sii poetico!
Monique, te l'ho detto, io non sono qualificato a farlo.
Ieri sera è stata una cosa estemporanea... ero stordito dal sonno.
Forse per questo mi sentivo particolarmente romantico..
Monique ha scritto: Ti auguro un giorno di incontrarmi su un aereo:
1)vuoldire che sto volando.
2)ma sai che spasso? ho giusto giusto un paio di domandine...
Sono sicuro che, se un giorno mi dovessi incontrare a bordo, ti troveresti bene.
Per le domande, spara pure, io sono qui.

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da aeb » 7 febbraio 2008, 10:59

air.surfer ha scritto:Io sconfino raramente in quest'area perchè non ho le necessarie qualifiche per trattare un argomento delicato come la paura di volare.
Ma il post di ADBlues mi ha colpito molto.
Nella mia vita ho incontrato spesso persone che avevano paura di volare. Innumerevoli volte, durante qualche trasferimento, il passeggero accanto a me, vedendomi in divisa, mi ha rivolto la domanda "Mi perdoni, ma lei come fa a non aver paura?" ed io ogni volta mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito cosi', non a causa della vicinanza di una persona impaurita, ma per non essere in grado di spiegare un qualcosa che per me significa tutto.
Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico, mi piacerebbe poter toccare il mio interlocutore e trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che il mio aereo si libra in aria, trasformandosi pian piano da una goffa macchina terrestre in una snella aquila. Mi piacerebbe trasmettere le sensazioni che si provano ascoltando il silenzio surreale di un cockpit pieno di persone che rapite guardano un'aurora boreale oppure trasmettere la sensazione che si prova tentando di inseguire il sole nel vano tentativo di impedirne il tramonto solo per scoprire poi quanto puo' essere bello volare sotto una coltre si stelle.
Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.
Come d'obbligo, chapeau bas!!
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da jackiebrown » 7 febbraio 2008, 11:25

Ho come l'impressione che, nel rapportarsi con un pauroso, il flusso corretto non sia dal non pauroso al pauroso ma viceversa. Mi spiego. Non credo che serva molto cercare di trasmettere le proprie sensazioni e la propria passione, secondo me più di tanto non riescono a sfondare. Piuttosto credo che sia più utile un processo "maieutico" tale per cui il non pauroso, che vuole rapportarsi al pauroso, debba prima di tutto aiutarlo a toglier fuori tutto quello che ha messo dentro l'aereo e cercare di fornirgli le armi giuste per svelare e quindi superare la paura. L'immedesimazione è importante, ma finché non sarà lui a riuscire a vedersi dentro e a capire il perché della sua paura non credo che riuscirà a vedere la nostra passione.
Questo me lo fa pensare anche il fatto che mi pare che Luca più di tanto in questa sezione non tenti di rassicurare con dati "freddi" o di coinvolgere con passioni altrui, ma si rivolge ai suoi paurosi uno alla volta, facendo domande, chiedendo loro parole, tutt'al più predispone fogli bianchi su cui riportino disegni e descrizioni.
Non so, è una mia impressione, ma il tentativo di approcciare la paura altrui con le nostre sensazioni e le nostre passioni (tentativo in cui cado spesso anche io) lo vedo paradossalmente come un processo freddo. Molto più utile secondo me è aiutare il pauroso a mettere a fuoco il proprio interno e creare quel calore che poi permetterà di manipolare la parte.
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da kissene » 7 febbraio 2008, 11:35

air.surfer ha scritto:Io sconfino raramente in quest'area perchè non ho le necessarie qualifiche per trattare un argomento delicato come la paura di volare.
Ma il post di ADBlues mi ha colpito molto.
Nella mia vita ho incontrato spesso persone che avevano paura di volare. Innumerevoli volte, durante qualche trasferimento, il passeggero accanto a me, vedendomi in divisa, mi ha rivolto la domanda "Mi perdoni, ma lei come fa a non aver paura?" ed io ogni volta mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito cosi', non a causa della vicinanza di una persona impaurita, ma per non essere in grado di spiegare un qualcosa che per me significa tutto.
Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico, mi piacerebbe poter toccare il mio interlocutore e trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che il mio aereo si libra in aria, trasformandosi pian piano da una goffa macchina terrestre in una snella aquila. Mi piacerebbe trasmettere le sensazioni che si provano ascoltando il silenzio surreale di un cockpit pieno di persone che rapite guardano un'aurora boreale oppure trasmettere la sensazione che si prova tentando di inseguire il sole nel vano tentativo di impedirne il tramonto solo per scoprire poi quanto puo' essere bello volare sotto una coltre si stelle.
Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.

...Che post FAVOLOSO! :drunken:
Una domandina...perchè metti la maschera del pilota e snoccioli le statistiche? Se dicessi quel che hai scritto qui, sicuramente aiuteresti moltissimo chi ti ascolta, credimi

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da araial14 » 7 febbraio 2008, 11:38

air.surfer ha scritto:Io sconfino raramente in quest'area perchè non ho le necessarie qualifiche per trattare un argomento delicato come la paura di volare.
Ma il post di ADBlues mi ha colpito molto.
Nella mia vita ho incontrato spesso persone che avevano paura di volare. Innumerevoli volte, durante qualche trasferimento, il passeggero accanto a me, vedendomi in divisa, mi ha rivolto la domanda "Mi perdoni, ma lei come fa a non aver paura?" ed io ogni volta mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito cosi', non a causa della vicinanza di una persona impaurita, ma per non essere in grado di spiegare un qualcosa che per me significa tutto.
Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico, mi piacerebbe poter toccare il mio interlocutore e trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che il mio aereo si libra in aria, trasformandosi pian piano da una goffa macchina terrestre in una snella aquila. Mi piacerebbe trasmettere le sensazioni che si provano ascoltando il silenzio surreale di un cockpit pieno di persone che rapite guardano un'aurora boreale oppure trasmettere la sensazione che si prova tentando di inseguire il sole nel vano tentativo di impedirne il tramonto solo per scoprire poi quanto puo' essere bello volare sotto una coltre si stelle.
Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.
Sinteticamente efficace, ammalliante e poeticamente incisivo.Insomma: bellissimo! :wink:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da araial14 » 7 febbraio 2008, 11:39

kissene ha scritto:
air.surfer ha scritto:Io sconfino raramente in quest'area perchè non ho le necessarie qualifiche per trattare un argomento delicato come la paura di volare.
Ma il post di ADBlues mi ha colpito molto.
Nella mia vita ho incontrato spesso persone che avevano paura di volare. Innumerevoli volte, durante qualche trasferimento, il passeggero accanto a me, vedendomi in divisa, mi ha rivolto la domanda "Mi perdoni, ma lei come fa a non aver paura?" ed io ogni volta mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito cosi', non a causa della vicinanza di una persona impaurita, ma per non essere in grado di spiegare un qualcosa che per me significa tutto.
Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico, mi piacerebbe poter toccare il mio interlocutore e trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che il mio aereo si libra in aria, trasformandosi pian piano da una goffa macchina terrestre in una snella aquila. Mi piacerebbe trasmettere le sensazioni che si provano ascoltando il silenzio surreale di un cockpit pieno di persone che rapite guardano un'aurora boreale oppure trasmettere la sensazione che si prova tentando di inseguire il sole nel vano tentativo di impedirne il tramonto solo per scoprire poi quanto puo' essere bello volare sotto una coltre si stelle.
Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.

...Che post FAVOLOSO! :drunken:
Una domandina...perchè metti la maschera del pilota e snoccioli le statistiche? Se dicessi quel che hai scritto qui, sicuramente aiuteresti moltissimo chi ti ascolta, credimi
Il giallo che usi, è quasi trasparente :roll: ... :)
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da hirundo » 7 febbraio 2008, 11:50

air.surfer ha scritto:Ieri sera è stata una cosa estemporanea... ero stordito dal sonno.
Forse per questo mi sentivo particolarmente romantico..
Niente male per un autore assonnato :D! Trasmette serenità, è piacevole per chi vola e credo sia più efficace di qualunque statistica per chi ha paura. Dà al volo una dimensione che difficilmente si immagina da passeggeri... mai pensato ad una raccolta di poesie dell'ora tarda :D?

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da IFACN » 7 febbraio 2008, 12:29

ADBlues ha scritto: Mi spiego, molto probabilmente è colpa del mio carattere; io sono un tipo solitamente molto schietto e diretto, poco incline alle sottigliezze dialettiche, ma spesso e volentieri, quando parlo con un "pauroso" riguardo al suo problema finisco per irritarlo a tal punto che rifiuta qualsiasi altra discussione al riguardo.
Il carattere in se' non e' una colpa.
Ci sono persone capaci e disposte all'ascolto, ci sono persone che, per come sono fatte, non sono in grado di comprendere le sensibilita' altrui.

L'importante e' conoscere se' stessi.
Se un "pauroso" ti chiede consiglio, rispondergli che forse non sei la persona piu' indicata per poterlo aiutare e' una risposta onestissima (ed e' gia' una forma di aiuto: se non sei in grado di fare una cosa, improvvisare, soprattutto con gli esseri umani, puo' far peggio - per quanto sia grande la buona volonta').
Se con i paurosi non ti "trovi", amen. Darai il meglio di te in altre circostanze.
ADBlues ha scritto: Quali sono le cosa da fare (e quelle da non fare!) nell'approcciare un pauroso?
Un "pauroso" e' una persona che vive una situazione di difficolta'.
Tu cosa preferiresti ricevere nei momenti in cui ti trovi in difficolta'?

Da fare puo' essere ascoltare e comprendere, costruendo un dialogo che permetta al "pauroso" di parlare di se', in modo da scoprire meglio cosa compone il problema.
Da non fare e' ridicolizzare.

Immagina che ti tiri una martellata sul pollice e stai scoppiando dal male: preferisci uno che ti porta del ghiaccio e una benda o uno che ti da' dell'imbranato?

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da IFACN » 7 febbraio 2008, 12:34

air.surfer ha scritto: Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico...
La passione puo' essere comunicata a parole, e l'entusiasmo trasmette sicurezza.
Gia' raccontare della propria passione per il volo, parlando liberamente, sposta l'attenzione dell'interlocutore da volo-paura a volo-entusiasmo.
air.surfer ha scritto: Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Tenteresti di confrontare il razionale con l'irrazionale/emotivo.
Sarebbe come chiederti la formula matematica per spiegare la tua passione per il volo.

Poi, non dobbiamo porci come obiettivo di risolvere tutti i problemi di tutti quelli che hanno paura di volare; ne' io ne' te siamo psicologi; risolvere il problema di uno o due individui con le parole e la buona volonta' e' gia' un buon traguardo.

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da jackiebrown » 7 febbraio 2008, 12:37

IFACN ha scritto:
Da fare puo' essere ascoltare e comprendere, costruendo un dialogo che permetta al "pauroso" di parlare di se', in modo da scoprire meglio cosa compone il problema.
Da non fare e' ridicolizzare.

Immagina che ti tiri una martellata sul pollice e stai scoppiando dal male: preferisci uno che ti porta del ghiaccio e una benda o uno che ti da' dell'imbranato?

A.
Perfettamente d'accordo. In questi casi secondo me è meglio essere un orecchio e una mano più che una bocca. Esperienza personale.... :wink:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da kissene » 7 febbraio 2008, 13:02

Poi penso che dipenda anche dal carattere delle singole persone...è vero che in genere il "sentire" l'ansia è costituito da fattori abbastanza comuni a tutti i paurosi, ma è anche vero che ognuno di noi poi ha bisogno di determinate "molle" per essere spinto a reagire e possibilmente superare il problema, anche in base al proprio vissuto ed ai lati salienti della propria personalità
Ad esempio l'approccio poetico al volo su di me fa molta presa, considerarlo una specie di impresa romantica mi "calza" molto, diciamo che se ripenso a quando l'ho fatto ho sostituito il sentimento irrazionale negativo con uno positivo ma altrettanto poco concreto, basato più sull'emozione che sulla ragione...oddio mi sto incartando perchè è difficile esprimere certe sensazioni...perdonoooo

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da lunaotrantina » 7 febbraio 2008, 13:11

air.surfer ha scritto: Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.
air.surfer ha scritto:
Monique ha scritto:...scrivici ancora e sii poetico!
Monique, te l'ho detto, io non sono qualificato a farlo.
Ieri sera è stata una cosa estemporanea... ero stordito dal sonno.
Forse per questo mi sentivo particolarmente romantico..
Ciao air,
sai, penso che la soluzione meno ingannevole è quella di non indossare mai alcun tipo di maschera liberandosi, pertanto, della "crosta sclerotica" che tende a proteggerci e di parlare col cuore... perchè anche sotto una divisa c'è un cuore che batte.
Vedere il mondo con gli occhi degli altri può aiutare a riemergere dal buio.

Mi restano ignoti i motivi per cui non sei qualificato per quest'area e non contesto, ma mi auguro di tutto cuore che tu possa stordirti più spesso per deliziarci ancora.
se n'è fujut' 'o capitone
e mo stá comm nu pappice'....

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da air.surfer » 7 febbraio 2008, 14:58

Ho letto piu' sopra qualche intervento in cui si cerca di trovare un razionale al mio post notturno in relazione alla paura di volare. Qualcuno ha anche cercato di spiegare perchè è sbagliato, o inutile, cercare di convincere le persone che la sicurezza del volo è certa come il risultato di una semplice addizione.
Vorrei rassicurare tutti che non era mia intenzione sostituirmi a nessuno nell'esplorazione delle altrui fobie.
Il motivo è semplice. Io non ne sono capace.

Il mio scritto, era fine a se stesso. Semplice estensione materiale di una mia intima sensazione notturna che è rimasta latente fino a quando non ho letto il post di ADBlues.
Se il mio scopo fosse stato quello di analizzare qualcuno allo scopo di eliminare le sue fobie, bè, avrei scelto un' altra professione.

Ogni volta che nella mia vita ho preso in considerazione la possibilità di fare qualcosa di diverso, pero', ho sempre desistito perchè, ogni volta che l'ho fatto, mi sono scontrato con la dura realtà che scoprii quando ero bambino quando, seduto sulla sedia di mio papa', giocavo a fare il pilota.
Per quanto mi sforzassi di imitare con la bocca il rumore di un jet e per quanto riempissi la scrivania di sofisticatissimi e coloratissimi interruttori costruiti con i lego, giunsi all'unica conclusione possibile per la mente di un ragazzino di 8 anni....
Quella sedia e quella scrivania non avrebbero mai volato.

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da araial14 » 7 febbraio 2008, 15:34

air.surfer ha scritto:Ho letto piu' sopra qualche intervento in cui si cerca di trovare un razionale al mio post notturno in relazione alla paura di volare. Qualcuno ha anche cercato di spiegare perchè è sbagliato, o inutile, cercare di convincere le persone che la sicurezza del volo è certa come il risultato di una semplice addizione.
Vorrei rassicurare tutti che non era mia intenzione sostituirmi a nessuno nell'esplorazione delle altrui fobie.
Il motivo è semplice. Io non ne sono capace.

Il mio scritto, era fine a se stesso. Semplice estensione materiale di una mia intima sensazione notturna che è rimasta latente fino a quando non ho letto il post di ADBlues.
Se il mio scopo fosse stato quello di analizzare qualcuno allo scopo di eliminare le sue fobie, bè, avrei scelto un' altra professione.

Ogni volta che nella mia vita ho preso in considerazione la possibilità di fare qualcosa di diverso, pero', ho sempre desistito perchè, ogni volta che l'ho fatto, mi sono scontrato con la dura realtà che scoprii quando ero bambino quando, seduto sulla sedia di mio papa', giocavo a fare il pilota.
Per quanto mi sforzassi di imitare con la bocca il rumore di un jet e per quanto riempissi la scrivania di sofisticatissimi e coloratissimi interruttori costruiti con i lego, giunsi all'unica conclusione possibile per la mente di un ragazzino di 8 anni....
Quella sedia e quella scrivania non avrebbero mai volato.
Sinceramente che cosa ti abbia spinto a scrivere quei limpidissimi ed ammirabili pensieri, che continuano a deliziarci qui sopra, credo sia relativo se non superfluo.Non hai voluto sicuramente sostituirti a nessuno, cosa che,per chi come me, crede nella "legge" della irripetibilità, lascia fare agli sprovveduti o ai narcisisti, ma affetti dal narcisismo malato, quello deleterio ed infecondo.Senza nulla togliere ai professionisti che scrivono in quest'area del forum, al Dott. Evangelisti in primis , che non sono necessari, ma indispensabili, credo che una testimonianza come la tua (forse ce ne vorrebbero di più da parte dei piloti) non faccia nient'altro che accentuare o nascere la fiducia di chi teme questo mezzo fantastico che è l'aereo.I dati tecnici e le statistiche sono utilissime, ma fredde, e alle volte sortiscono effetti contrari a quelli desiderati.Chi più di un uomo che ogni giorno è il flatus vitae del mezzo che pilota può essere più convincente ed affidabile? Chi più di te e dei tuoi colleghi, può infondere quella sicurezza necessaria ad affrontare "l'innaturale" atto del librarsi in volo a coloro che temono e probabilmente amano quel che voi animate ed amate? No mio caro, in questo bellissimo sito che non svolge soltanto una funzione ludica od informativa, ma spesso un vero servizio sociale come in quest'area, tu hai saputo rendere umano quel lato semioscuro e scientifico che spaventa chi degli aerei vorrebbe sapere di più per farli mezzi propri, per sentirsi con quella tacca in più di libertà necessaria per vinecere l'odio-amore verso il mezzo.Sai dare umanità al tuo lavoro, e da semplicissimo umano ti dico: BRAVO!!!
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da kissene » 7 febbraio 2008, 15:43

air.surfer ha scritto:Ho letto piu' sopra qualche intervento in cui si cerca di trovare un razionale al mio post notturno in relazione alla paura di volare. Qualcuno ha anche cercato di spiegare perchè è sbagliato, o inutile, cercare di convincere le persone che la sicurezza del volo è certa come il risultato di una semplice addizione.
Vorrei rassicurare tutti che non era mia intenzione sostituirmi a nessuno nell'esplorazione delle altrui fobie.
Il motivo è semplice. Io non ne sono capace.

Il mio scritto, era fine a se stesso. Semplice estensione materiale di una mia intima sensazione notturna che è rimasta latente fino a quando non ho letto il post di ADBlues.
Se il mio scopo fosse stato quello di analizzare qualcuno allo scopo di eliminare le sue fobie, bè, avrei scelto un' altra professione.

Ogni volta che nella mia vita ho preso in considerazione la possibilità di fare qualcosa di diverso, pero', ho sempre desistito perchè, ogni volta che l'ho fatto, mi sono scontrato con la dura realtà che scoprii quando ero bambino quando, seduto sulla sedia di mio papa', giocavo a fare il pilota.
Per quanto mi sforzassi di imitare con la bocca il rumore di un jet e per quanto riempissi la scrivania di sofisticatissimi e coloratissimi interruttori costruiti con i lego, giunsi all'unica conclusione possibile per la mente di un ragazzino di 8 anni....
Quella sedia e quella scrivania non avrebbero mai volato.
Scusa air, ma non devi mica giustificarti per esserti lasciato andare, hai fatto una cosa bella, tenera e carica di sentimento...sembra quasi che ti sia intimidito tu stesso per quel che hai scritto, oppure ti senti un pò osservato :shock: e non ti piace molto, ma magari mi sbaglio
E inoltre, non è che solo chi è qualificato può fare coraggio a qualcuno o regalare qualche pensiero positivo, ehhh? :mrgreen:
Anzi, vista la tua capacità di scrivere, sarebbe carino se ci raccontassi altro, proprio in qualità di non pauroso, perchè potremmo guardare le cose anche da un altro punto di vista
In ultimo...beato te che già da bambino sapevi cosa avresti voluto fare! Non capita a tutti, sai

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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da Beorn » 7 febbraio 2008, 16:08

air.surfer ha scritto:Io sconfino raramente in quest'area perchè non ho le necessarie qualifiche per trattare un argomento delicato come la paura di volare.
Ma il post di ADBlues mi ha colpito molto.
Nella mia vita ho incontrato spesso persone che avevano paura di volare. Innumerevoli volte, durante qualche trasferimento, il passeggero accanto a me, vedendomi in divisa, mi ha rivolto la domanda "Mi perdoni, ma lei come fa a non aver paura?" ed io ogni volta mi sono sentito a disagio.
Mi sono sentito cosi', non a causa della vicinanza di una persona impaurita, ma per non essere in grado di spiegare un qualcosa che per me significa tutto.
Se la mia passione per il volo potesse essere trasmessa con il contatto fisico, mi piacerebbe poter toccare il mio interlocutore e trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che il mio aereo si libra in aria, trasformandosi pian piano da una goffa macchina terrestre in una snella aquila. Mi piacerebbe trasmettere le sensazioni che si provano ascoltando il silenzio surreale di un cockpit pieno di persone che rapite guardano un'aurora boreale oppure trasmettere la sensazione che si prova tentando di inseguire il sole nel vano tentativo di impedirne il tramonto solo per scoprire poi quanto puo' essere bello volare sotto una coltre si stelle.
Mi piacerebbe trasmettere la mia convinzione che volare è sicuro al pari della certezza di unico risultato in una semplice addizione matematica.
Ogni volta che qualcuno mi fa quella domanda mi sento a disagio e cerco di rassicurare il mio occasionale interlocutore mettendomi la maschera del pilota professionista che snocciola sterili statistiche su quanto siano sicuri gli aerei.
Quello che vorrei dirgli in realtà, e' che trovo profondamente ingiusto qualcuno possa avere paura delle sensazioni che solo il volo ti puo' dare. E sono sicuro che, se ci fosse un modo per trasmetterle tutte insieme, l'unica paura che rimarrebbe sarebbe solo una, terrificante e insopportabile anche per me... quella di non poter piu', un giorno e per un motivo qualsiasi, volare.

Perdonate la scorribanda nella vostra area... evidentemente è l'ora tarda.
Trovo questo post di una tale importanza, efficacia, eloquenza, da superare qualsiasi cosa io potrei mai dire per aiutare chi ha paura del volo. Da incorniciare perché non razionale ma scaturito dall'emozione.
_____________________
@ Air.Surfer: è la notte che si partoriscono le cose più belle e importanti... :wink:
A meno che ieri notte non ti sia finita un po' di birra nel chip emozionale!! :mrgreen:
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Re: Comprendere i paurosi

Messaggio da Fearless flyer » 7 febbraio 2008, 17:57

Chi chiede di essere rassicurato, chiede, almeno all'inizio di essere ascoltato ed ascoltato con molta attenzione.

Porsi il problema di cosa dire a chi ha paura di volare si traduce, nella maggior parte dei casi, in minore attenzione disponibile per l'ascolto.
Quando parlo di ascolto parlo di ascolto autentico, di voglia di comprendere il disagio che gli altri ci mettono tra le mani affidandoci un pezzetto (a volte piccolo a volte grande) della loro speranza.
In questi casi non servono molte parole, anzi. Sono sufficienti gli occhi. Bastano quelli e chi ci è davanti capirà immediatamente quanta voglia abbiamo di dare una mano. Ci sono occhi che comunicano fastidio di essere coinvolti in qualcosa che pensiamo di non saper gestire ed altri che assicurano sul fatto che, qualsiasi cosa dovesse succedere, sta tranquillo che possiamo gestirla insieme.

Poi è difficile dare indicazioni "tecniche" perchè cosa dire e come dirlo è molto funzione della forma della paura della persona che abbiamo davanti: c'è chi si rassicura di maggiori informazioni, c'è chi si impaurisce di maggiori informazioni, c'è chi ha bisogno di essere pungolato, chi di essere rassicurato e lasciato in pace di trovare i propri ritmi di cambiamento. Ma questa è una storia difficile da capire e sbagliare in quel punto è un po' come dimezzare le possibilità di aiutare sul serio.

Mi limiterei ad imparare ad ascoltare che è una cosa assolutamente non scontata ed anche piuttosto difficile.

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