
Ciao winnie,
mi sono sentito "chiamato in causa" leggendo il tuo post, visto che anche io ho vissuto l'odissea degli attacchi di panico con annessi e connessi.
In primo luogo ti faccio i miei complimenti, già l'idea di voler "prendere il toro per le corna" denota che senti la necessità di cambiare le cose e non subisci il disagio passivamente. Credimi, questo è già un enorme passo avanti.
Ora, sul modo di affrontare questo tipo di problemi ci sarebbe tanto da scrivere e si potrebbero riempire intere pagine del forum, però una cosa abbiamo a nostro vantaggio... il fatto di sapere che gli attacchi di panico non sono dei mostri misteriosi che attaccano senza motivo e ti fanno morire.
Ormai si conosce abbastanza sui processi che li scatenano e un buon medico è quasi sempre in grado di dare un notevole aiuto ai propri pazienti.
Vorrei anche spendere due parole sui farmaci... è inutile parlare per partito preso, i farmaci esistono, li hanno inventati proprio per aiutare i pazienti a guarire ed è un bene che ci siano, ma è ovvio che devono essere assunti dietro controllo medico, anche quelli "relativamente leggeri".
Quello che posso dirti io è che volare per me è stata una tappa del percorso che ho intrapreso anni fa per uscire da una situazione di disagio psicologico che vedava la sua più evidente manifestazione proprio negli attacchi di panico.
Hai mai pensato a parlare di questo tuo problema con un medico? Non c'è nulla di strano, in fondo... se ti fa male lo stomaco per parecchio tempo, non penso che tu abbia remore a farti visitare da un gastroenterologo. Perchè non fare due chiacchiere con un terapeuta?
Poi... la paura di perdere il controllo... e allora? Cosa mai potresti fare?
Tanto stai tranquilla che di attacchi di panico non si muore, per fortuna.
È proprio questa "estremizzazione" (muoio all'improvviso, l'aereo si spacca in due, impazzisco e non so cosa potrei fare, etc...) il terreno fertile su cui l'attacco di panico attecchisce... o meglio, è lo scenario immaginario che creiamo perchè noi stessi si possa giustifiare il sopraggiungere di un attacco.
Stai tranquilla amica mia, se vuoi (e mi sembra che tu lo voglia) questo inconveniente lo puoi risolvere, e sono certo che ne verrai a capo.
Non avere, però, mai e poi mai paura di chiedere aiuto. Anche, al limite, all'assistente di volo se mai dovessi sentirti poco bene in aereo. Non saresti la prima nè l'ultima ad averne bisogno.
Ciao.