La sfida

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
Vincere la Paura di Volare con MD80.it

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Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 17:49

Ebbene sì. A maggio mi imbarcherò a Malpensa su di un volo Lutfhansa per raggiungere Barcellona. Quindi è iniziato con largo anticipo il fatidico “count down”. E’ il mio secondo volo,
e fin qui nulla di strano. Solo che il mio primo viaggio aereo risale ormai ad oltre trent’anni fa. Avete letto bene. Non tre giorni o tre settimane e neppure tre mesi. Trent’anni, una vita. In questo periodo ho praticamente rinunciato a visitare tutto ciò che non fosse raggiungibile con altri mezzi. Dalla bicicletta all’automobile passando per la motocicletta. Anche questa volta avrei potuto fare così ma ho deciso di intraprendere una battaglia con me stesso e di riprendere un aereo dopo tantissimo tempo. Naturalmente con il vostro aiuto e i vostri consigli L’obbiettivo è uno ed uno solo. Ce la devo fare, ce la posso fare. Ma fin da ora , quando mancano ancora parecchi giorni, comincio ad essere assalito dai pensieri più nefasti che verosimilmente aumenteranno con il passare dei giorni. Inutile dire che di questa situazione mi vergogno tantissimo. Per non parlare delle scuse che ogni volta devo inventarmi da anni con amici e parenti nel rinunciare a viaggi che mi avrebbero consentito di conoscere realtà e paesi nuovi. Penso all’Egitto ,all’India, alle Americhe e così via.
La ragione è sostanzialmente una : gli aerei cadono.
Tutto ciò che non è sulla terra in virtù della forza di gravità può cadere. Si tratta di una legge fisica incontrovertibile. Gli aerei cadono per ragioni tecniche, per danni strutturali, per errore umano,per atti di terrorismo e così via.Allora si comincia col dire, per tutta una serie di ragioni, che si tratta di un evento statisticamente irrilevante. Vero. Basta non trovarsi sull’aereo sbagliato. E’ l’esatto opposto di chi acquista la schedina del Superenalotto, sperando fortemente che sia quella giusta, la dove esiste una probabilità su oltre 600 milioni del verificarsi dell’evento. Eppure, prima o poi, l’evento si verifica e qualcuno vince…..
Ho percorso nella mia vita qualcosa come circa 1.200.000 km. in auto senza alcun incidente di rilievo. Qui le statistiche sono ampiamente a mio sfavore. Ma io sono ancora vivo.
Vabbè! Mi fermo qui e aspetto le vostre dotte considerazioni….per le quali vi ringrazio in anticipo...

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Re: La sfida

Messaggio da lunaotrantina » 15 aprile 2010, 19:16

Ciao nostromo,
intanto ti dico che non hai nulla di cui vergognarti.
Hai dei brutti ricordi del volo fatto in precedenza oppure la tua paura è nata... non si sa bene come?
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 20:52

Direi di no, nessun brutto ricordo del volo. Anche se era la prima volta , alcuni rumori ( flaps,carrello) che possono creare allarme ad un neofita sono stati assorbiti. Diciamo che ero informato.Era un 737 charter della Britannia Airways ( credo che oggi la compagnia abbia cambiato nome, ammesso che esista ancora..) diretto a Luton ( Londra). Penso di essere una persona sufficientemente razionale per cui la fobia del volo è probabilmente da ricondursi a motivazioni oggettive ( che ho riportato nel precedente topic ) oppure a ragioni che mi sfuggono. Sta di fatto che i successivi viaggi in Inghilterra li ho fatti in treno e in automobile. :)

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Re: La sfida

Messaggio da Slowly » 15 aprile 2010, 21:01

nostromo ha scritto: La ragione è sostanzialmente una : gli aerei cadono.
Ciao Nostromo.

Quoto una frase cruciale del tuo post. E' cruciale perchè è una sentenza e una scusa allo stesso tempo.

Non devo dirti io che è anche sbagliata. Ebbene si: gli aerei non cadono. Non come cachi maturi dall'albero. Sarebbe come dire che le auto investono persone, per definizione. O che gli squali morsicano i surfisti, per definizione.

Per definizione invece, entrambi i casi sono sbagliati.

Gli aerei volano, come le auto percorrono le strade e gli squali abitano i nostri oceani.

Mettere da parte una presa di posizione netta e assoluta come la tua, pure sbagliata, sarebbe un ottimo primo passo. :D

Ogni mezzo volante creato per volare non cade, sempre per definizione.

Lasciamo perdere i tecnicismi dei quali non interessa nulla a me per primo, pensiamo invece piuttosto al perchè, secondo te, gli aerei "cadono" mentre le biciclette stanno sempre miracolosamente in equilibrio, o le auto sempre miracolosamente in carreggiata.

Non è che dietro c'è un timore reverenziale, te lo dico francamente, che si ostina a rifiutare ciò che TU non controlli, non comprendi appieno e non puoi spiegarti?

:D
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 21:39

Intanto ti ringrazio per tutto ciò che dici e che vorrai dire. Meglio ancora se in modo franco e diretto. Sono qui per imparare e se possibile per "guarire". Certamente gli aerei sono stati progettati per volare. E di fatto volano: è il loro mestiere. Mi sono semplicemente " dimenticato" di scrivere "talvolta". Gli aerei talvolta cadono. Non come una pera dall'albero ma "precipitano vistosamente" se questa è la giusta locuzione. Anche le bici e le moto sono state progettate per sfidare le leggi della fisica e mantenere la stabilità su due ruote ma anche loro cadono. Con una piccola differenza: non cadono da svariate migliaia di metri e quindi a volte qualcuno sopravvive. Qualche anno fa un aereo della JAL perse in volo la parte stabilizzatrice posteriore ( correggimi se sbaglio). L'aeromobile in queste condizioni non avrebbe mai potuto atterrare. Qualche passeggero , preso atto della situazione, cominciò a redigere il proprio testamento ( rinvenuto successivamente) e in definitiva l'aereo si schiantò. Quindi "talvolta" gli aerei cadono. E quando succede raramente qualcuno sopravvive. Questo convincimento è un macigno che mi opprime ogni volta che penso di dover volare.

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Re: La sfida

Messaggio da Slowly » 15 aprile 2010, 21:57

Si, bé, non so quanto possa essere felice Valentino se legge il tuo post, ma tant'è! :lol:

Però permettimi un passo indietro: parlare di aereo che cadono sarebbe come parlare di meteoriti che "siccome cadono, cadranno in testa proprio a me".

Io mi rendo perfettamente conto che quando si teme qualcosa, questo timore debba essere giustificato sottolineando la parte più catastrofica dell'oggetto.

Ma è e resta un ravanare a caso inconcludente.

Secondo me, se ti focalizzi su questo punto, parti molto male. Mi viene in mente la mia ex che già prima di arrivare a casa mia, all'idea di incontrare i miei per la prima volta, già si metteva la testa tra le mani.

E no, citare eventi passati non vale, siamo nel 2010, e già da un bel pò le cose funzionano in maniera diversa e più efficacemente.

:D
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 22:24

Slowly ha scritto:
Però permettimi un passo indietro: parlare di aereo che cadono sarebbe come parlare di meteoriti che "siccome cadono, cadranno in testa proprio a me".

E no, citare eventi passati non vale, siamo nel 2010, e già da un bel pò le cose funzionano in maniera diversa e più efficacemente.

:D
Be' l'ultima volta che si ha notizia di danni provocati da meteoriti ad essere viventi parrebbe risalire all'estinzione dei dinosauri. Quindi circa 60 milioni di anni fa, anno più anno meno... :) Per una catastrofe aerea basta andare indietro di pochi giorni ( tupolev polacco ) nonostante le tecnologie del 2010. Purtroppo la statistica è una metodologia e non una scienza esatta.
Che poi io, in quanto fumatore, abbia più probabilità di morire di un tumore ai polmoni che non in un disastro aereo non mi rallegra e purtroppo non contribuisce a ridurre la mia ansia da volo. Credo purtroppo di essere un caso disperato :(

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Re: La sfida

Messaggio da chico83 » 15 aprile 2010, 22:32

Io ho la tua stessa paura e ti capisco benissimo, però come dire, non devi pensare a quelle cose :D non serve..
E' facile a dirsi e non a farsi ma se ci pensi bene... è così :)

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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 22:40

chico83 ha scritto:Io ho la tua stessa paura e ti capisco benissimo, però come dire, non devi pensare a quelle cose :D non serve..
E' facile a dirsi e non a farsi ma se ci pensi bene... è così :)
Hai ragione. Allora però siamo fritti. Dell'una l'altra. O non si vola oppure diventa un incubo. Il problema è come uscirne visto che non c'è una terza via.

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Re: La sfida

Messaggio da lunaotrantina » 15 aprile 2010, 22:41

nostromo ha scritto: Che poi io, in quanto fumatore, abbia più probabilità di morire di un tumore ai polmoni che non in un disastro aereo non mi rallegra e purtroppo non contribuisce a ridurre la mia ansia da volo. Credo purtroppo di essere un caso disperato :(
Esatto, una sciagura aerea è molto meno probabile di una vittima del fumo. Tu non hai paura di fumare?
No, conosco già la risposta! Altrimenti non ti avvelenersti.

Mentre la sigaretta rilascia l'illusione di un momento di relax, l'aereo è un mezzo di trasporto che si presta molto bene a diventare oggetto di diversi disagi. Nonostante quando ce ne passa uno sopra la testa ne restiamo affascinati, una sciagura riempie pagine per giorni e giorni dei notiziari: di questo ci lasciamo condizionare... quelli che invece passano inosservati sono i messaggi che da anni regnano sui pacchetti (nel loro tetro riquadro nero tanto da sembrare l'anticipazione di un manifesto funebre)...
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Re: La sfida

Messaggio da Slowly » 15 aprile 2010, 22:43

OK mi hai fregato sul meteorite, (quindi deduco che il mio parabrezza l'ha sfasciato la mia ex, ma questo è un altro discorso... :roll: ).

Per quanto riguarda l'evento di pochi giorni fa, purtroppo, le condizioni erano tali che prenderlo ad esempio sarebbe assurdo e fuori luogo.

Invece penso sei un pò troppo concentrato nel cercare la parte umana del volo. Io lo so che scartabellando si trova di tutto (ma molto di inesatto) su Internet, quello che dico è che pure se comprensibile, la ricerca ostinata della prova che la mia ansia è giustificata è un passo falso.
L'hai detto tu, non dovremmo neppure fumare (permettimi di lasciare per un attimo le mani dalla tastiera), eppure lo facciamo.
Dopotutto ti sei risposto da solo: la probabilità di morire di cancro ai polmoni è secondaria a quella dell'ansia di volare.

Guarda che lasciando da parte le statistiche ti faccio tirare un rigore a porta vuota.

A fronte dell'evento russo altri milioni (letteralmente) di voli sono andati a buon fine.

Fumeresti tranquillo se tra fumatori accaniti 80enni ne morisse di cancro uno solo su dieci milioni. E' una constatazione, non ho bisogno della risposta.

Quindi non è un fatto di Polonia, Fumo o Aereo, ma c'è qualcosa che all'idea di volare non ti piace.
E non è l'aereo.
Ma qualcosa che al di là dell'esperienza in sé, alla quale non sei evidentemente abituato,ci si associa e la rende minaccevole.
Chessò, la mancanza di controllo, la variazione di assetto, il caffé di bordo.
Qualcosa che davvero ti fa schifo c'è, non ho capito quale!

:D
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Re: La sfida

Messaggio da lunaotrantina » 15 aprile 2010, 22:53

Slowly ha scritto: Qualcosa che davvero ti fa schifo c'è, non ho capito quale!

:D
ne sono convinta anch'io... magari se si concentrasse un po' meno sul mezzo e facesse un giro di introspezione... ce lo potrebbe dire lui stesso...
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 23:07

Slowly ha scritto:
Chessò, la mancanza di controllo, la variazione di assetto, il caffé di bordo.
Qualcosa che davvero ti fa schifo c'è, non ho capito quale!

:D
Il guaio che neppure io ho capito. escluderei sicuramente la variazione di assetto e il caffè di bordo :) Sulla mancanza di controllo ci potrei fare un pensierino...( quando sono in auto con mia moglie non la lascio guidare e non mi piace andare sulla sua con lei alla guida. Mi innervosisce ). Alla fine quello che mi disturba a livello conscio e quindi razionalmente è " la posta in gioco". E la posta in gioco è per primo la vita e per secondo la percezione ( che per fortuna durerebbe poco ma già abbastanza ) di perderla. Non so se mi spiego.
Con il fumo questo non succede. Perchè fumare è un piacere, almeno per me.

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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 23:11

lunaotrantina ha scritto:
Slowly ha scritto: Qualcosa che davvero ti fa schifo c'è, non ho capito quale!

:D
ne sono convinta anch'io... magari se si concentrasse un po' meno sul mezzo e facesse un giro di introspezione... ce lo potrebbe dire lui stesso...
Per il momento l'unica cosa che ti posso dire è questa. Abito a oltre 1100 km. da Otranto. Sono stato per tre anni in vacanza ( non consecutivi ) al Club Med. Ci sono arrivato rigorosamente in auto. Un po' stupido no?

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Re: La sfida

Messaggio da araial14 » 15 aprile 2010, 23:14

nostromo ha scritto: Un po' stupido no?
Assolutamente NO! Un pò fobico. Stupidità e fobia non vanno d'accordo, credimi! :wink:
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Re: La sfida

Messaggio da albert » 15 aprile 2010, 23:17

Ciao,
quando è stato il tuo volo? mese e anno, intendo.
se preferisci via MP.

ciao!
PS: la Britannia Airways esiste ancora. Ora si chiama Thomsonfly. :wink:
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 15 aprile 2010, 23:46

albert ha scritto:Ciao,
quando è stato il tuo volo? mese e anno, intendo.
se preferisci via MP.

ciao!
PS: la Britannia Airways esiste ancora. Ora si chiama Thomsonfly. :wink:
Mi hai preso in contropiede. Questa domanda non me l'aspettavo :D O per lo meno, me l'aspetterei solo sul divano dello psicoanalista. E chi se lo ricorda. Era fine anni 70. Gli anni della " Saturday night fever". Il mese poi....Credo marzo ma non ci giurerei. O forse intuisco dove vuoi arrivare. Se ricordassi con assoluta precisione un evento di oltre trent'anni fa probabilmente si aprirebbero altri scenari di terapia. :)

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Re: La sfida

Messaggio da ennebi » 15 aprile 2010, 23:51

Ciao nostromo e benvenuto: sei nel posto giusto!!! :wink:
Te lo dico perchè anch'io ho fatto passare parecchi anni prima di riprendere a volare, tergiversando, inventando scuse, proponendo itinerari raggiungibili solo via terra o mare, ecc.
Essendo abituata a "tenere tutto sotto controllo", ovviamente il problema stava del fidarsi e affidarsi al mezzo (aereo) e al sistema (piloti, AA/VV, controlli a terra, ecc.).
Un mese fa il grande salto e mi sono sparata un bel Milano-New York, poteva sembrare una follia farsi 9 ore di volo dopo tutti quegli anni, ma ti assicuro che sono veramente contenta di averlo fatto e ora approfittando di questa scia positiva vorrei riprendere l'aereo quanto prima. :wink:
Gli utenti del Forum sono stati fantastici e preziosi: dallo staff ai piloti, ai tecnici e agli utenti appassionati. :hello1:
Oltre alle "4 regole" del Kitano e "Oh mamma ho preso l'aereo" di Slowly, leggiti anche i topic degli altri utenti nell'area "Paura di volare", io avevo trovato risposte alle mie domande e alle mie sensazioni, e leggendo le testimonianze di coloro che ce l'avevano fatta, mi ha dato forza...magari potranno essere utili anche a te :|
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Re: La sfida

Messaggio da araial14 » 15 aprile 2010, 23:51

nostromo ha scritto:Se ricordassi con assoluta precisione un evento di oltre trent'anni fa probabilmente si aprirebbero altri scenari di terapia. :)
Temo di no. :wink:
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 16 aprile 2010, 0:18

ennebi ha scritto: Gli utenti del Forum sono stati fantastici e preziosi: dallo staff ai piloti, ai tecnici e agli utenti appassionati. :hello1:
Oltre alle "4 regole" del Kitano e "Oh mamma ho preso l'aereo" di Slowly, leggiti anche i topic degli altri utenti nell'area "Paura di volare", io avevo trovato risposte alle mie domande e alle mie sensazioni, e leggendo le testimonianze di coloro che ce l'avevano fatta, mi ha dato forza...magari potranno essere utili anche a te :|
Permettimi di ringraziarti per la testimonianza e l'attenzione. La ragione è semplice. Sei stata "malata" e sei guarita. Pertanto chi più di te può indicare la retta via. Ce l'hai fatta. E' ovvio che anche a tutti gli altri va il mio ringraziamento. Ma i gentili Admin che cercano di aiutarmi e che tengo in massima considerazione probabilmente non hanno mai vissuto questo genere di fobia. Tra l'altro credo di non averne altre per fortuna. O per lo meno non di questa portata. Le 4 regole le conosco a memoria. Forse devo solo metabolizzarle. " Oh mamma ho perso l'aereo" è molto gradevole e cerca con sottile ironia di "sdrammatizzare". Però purtroppo quello che ho in mente sono i vari Airport con disastri di ogni genere.. :D Come dice il titolo, è una sfida. Una sfida che ho deciso di vincere.

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Re: La sfida

Messaggio da ennebi » 16 aprile 2010, 0:32

Grazie a te, nostromo.
Diciamo che sto guarendo... infatti come ti dicevo vorrei consolidare questo stato, ma questa è un'altra storia...
Ma i gentili Admin che cercano di aiutarmi e che tengo in massima considerazione probabilmente non hanno mai vissuto questo genere di fobia.
Forse i gentili Admin no, ma se vai a vedere attentamente troverai anche risposte e testimonianze di utenti ex fifoni che hanno superato la fobia dell'aereo o del volo. Ripeto, cerca anche negli altri topic, se ti puo' essere utile ti posso inviare i topic che mi ero salvata e stampata relativi ai miei timori (rumori strani, turbolenze, ecc.).
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 16 aprile 2010, 0:53

Come già ho detto precedentemente, gli elementi di contorno ( rumori, virate, "vuoti d'aria", ecc ecc...) non sono la causa scatenante. La causa scatenante è la "posta in gioco". Se cado dalla moto magari mi rompo una costola, se ho un incidente in auto ( con 8 airbags e una guida "logica" ) magari me la cavo. Se invece salgo sull'aereo sbagliato sono fritto :(

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Re: La sfida

Messaggio da ennebi » 16 aprile 2010, 9:26

ma io mi riferivo alla mia esperienza a quando associavo i "rumori strani" a una imminente rottura e conseguente caduta, lascio quindi spazio a persone piu' competenti di me...
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Re: La sfida

Messaggio da araial14 » 16 aprile 2010, 9:30

nostromo ha scritto: Se invece salgo sull'aereo sbagliato sono fritto :(
Intanto mi permetto di correggerti.
Non è vero, magari sali sulla moto ( 100 volte più pericolosa dell'aereo!) cadi e ci rimani secco sul colpo,magari sali sull' aereo che può anche avere un remotissimo ( 100 volte meno pericoloso della moto) incidente e cavartela... Nessuno di noi, nessuno, può dire quale sia il grado di "frittura" più probabile o più nefasto.
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 16 aprile 2010, 11:44

araial14 ha scritto:
nostromo ha scritto: Se invece salgo sull'aereo sbagliato sono fritto :(
Intanto mi permetto di correggerti.
Non è vero, magari sali sulla moto ( 100 volte più pericolosa dell'aereo!) cadi e ci rimani secco sul colpo,magari sali sull' aereo che può anche avere un remotissimo ( 100 volte meno pericoloso della moto) incidente e cavartela... Nessuno di noi, nessuno, può dire quale sia il grado di "frittura" più probabile o più nefasto.
Si si..da questo punto di vista hai sicuramente ragione.Nella mia vita ho visto molti centauri coperti da un lenzuolo bianco sulla statale del Colle di Tenda ( che tu certamente conosci ). Però quando mi libero e percorro un tratto di rettilineo a ...... km/h ( meglio che non lo scriva ! :shock: ) sono padrone del mezzo, nel senso che so quello che faccio. A meno che un trattore o un gatto mi tagli improvvisamente la strada. Ma questo è un altro discorso....

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Re: La sfida

Messaggio da lunaotrantina » 16 aprile 2010, 12:01

nostromo ha scritto: Però quando mi libero e percorro un tratto di rettilineo a ...... km/h ( meglio che non lo scriva ! :shock: ) sono padrone del mezzo, nel senso che so quello che faccio. A meno che un trattore o un gatto mi tagli improvvisamente la strada. Ma questo è un altro discorso....
eh no, non è un altro discorso! E' identico invece.
Essere padrone del mezzo è solo un modo come un altro per autoingannarti.

Anche io per 15 lunghi anni non mi spostavo da Otranto per le vancanze, con la scusa del mare cristallino, dei colori e dei profumi della mia terra. Fino a che non ho capito che era inutile che tentassi di evitare l'inevitabile... e così ho detto basta, mi sono rimboccata le maniche, ho stretto i denti e mi sono infilata in tutte le situazioni ansiogene, claustrofobiche etc.
E continuo tutt'ora a farlo.
Non ti voglio prendere in giro dicendoti che è facilissimo, nè che ti passa tutto in fretta.
Però che goduria quando ti fai l'applauso perchè ce l'hai fatta :?
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Re: La sfida

Messaggio da MD82_Lover » 16 aprile 2010, 12:22

nostromo ha scritto:Però quando mi libero e percorro un tratto di rettilineo a ...... km/h ( meglio che non lo scriva ! :shock: ) sono padrone del mezzo, nel senso che so quello che faccio...
Sei padrone del mezzo ma non dell'imponderabile. Un animale che attraversa la strada, un pneumatico che scoppia (per assurdo, ma chi dice che non possa accadere), un auto che esce da una laterale mentre arrivi come un proiettile e non fa nemmeno in tempo a realizzare che ci sei.
Tra parentesi in moto ci vado anch'io e mi sento molto padrona (e a volte anche molto sfrontata), ma riconosco che ci sono molti più rischi nel percorrere un rettilineo a .....km/h che non nel prendere un aereo per andare da qualche parte. E non perchè non abbia la fobia specifica del volo, quanto perchè, se ci ragiono sopra, capisco che i rischi connessi alle due attività depongono, in quanto a sicurezza, decisamente a favore della seconda.
Tu sei padrone delle tue capacità tanto quanto lo sono i piloti. Anzi...probabilmente loro lo sono di più, perchè sono addestrati in continuazione per fare quello che fanno, a bordo di mezzi che, per efficienza e manutenzione, non sono secondi alla tua moto.
Questo non ti rassicura almeno un poco?
E non credi che in aviazione ci sia molto meno "imponderabile" di quanto ce ne sia in altri settori?

Poi sai...se ci mettessimo a pensare a tutte le disgrazie che ci possono capitare mentre viviamo ci "ammazziamo" un pò ogni giorno...quindi intanto, se ci riesce, viviamo e non pensiamoci troppo... :D

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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 16 aprile 2010, 12:32

lunaotrantina ha scritto:
nostromo ha scritto: Però quando mi libero e percorro un tratto di rettilineo a ...... km/h ( meglio che non lo scriva ! :shock: ) sono padrone del mezzo, nel senso che so quello che faccio. A meno che un trattore o un gatto mi tagli improvvisamente la strada. Ma questo è un altro discorso....

Però che goduria quando ti fai l'applauso perchè ce l'hai fatta :?
Eh si....fa parte dei rari (?) momenti belli della vita :) Sto lavorando per questo...

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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 16 aprile 2010, 14:05

MD82_Lover ha scritto:
nostromo ha scritto:Però quando mi libero e percorro un tratto di rettilineo a ...... km/h ( meglio che non lo scriva ! :shock: ) sono padrone del mezzo, nel senso che so quello che faccio...
Sei padrone del mezzo ma non dell'imponderabile. Un animale che attraversa la strada, un pneumatico che scoppia (per assurdo, ma chi dice che non possa accadere), un auto che esce da una laterale mentre arrivi come un proiettile e non fa nemmeno in tempo a realizzare che ci sei.
Tra parentesi in moto ci vado anch'io e mi sento molto padrona (e a volte anche molto sfrontata), ma riconosco che ci sono molti più rischi nel percorrere un rettilineo a .....km/h che non nel prendere un aereo per andare da qualche parte. E non perchè non abbia la fobia specifica del volo, quanto perchè, se ci ragiono sopra, capisco che i rischi connessi alle due attività depongono, in quanto a sicurezza, decisamente a favore della seconda.
Tu sei padrone delle tue capacità tanto quanto lo sono i piloti. Anzi...probabilmente loro lo sono di più, perchè sono addestrati in continuazione per fare quello che fanno, a bordo di mezzi che, per efficienza e manutenzione, non sono secondi alla tua moto.
Questo non ti rassicura almeno un poco?
E non credi che in aviazione ci sia molto meno "imponderabile" di quanto ce ne sia in altri settori?

Poi sai...se ci mettessimo a pensare a tutte le disgrazie che ci possono capitare mentre viviamo ci "ammazziamo" un pò ogni giorno...quindi intanto, se ci riesce, viviamo e non pensiamoci troppo... :D
Quanto sostieni, per altro condivisibile, rientra nel novero delle tecniche atte a trasformare ,attraverso un processo logico, l'irrazionale in razionale . Il presunto , frutto della secolarizzazione delle abitudini quotidiane , con l'approccio illuminista. Banalizzando, sono tecniche applicate anche nei corsi di marketing per addetti alle vendite con lo scopo di scardinare le riserve mentali ( o pregiudizio immotivato) a favore di un approccio più "scientifico" ai problemi che possono emergere. Tutto giusto. Spesso però , nel mio ( nostro ?) caso, il "soma" si ribella alla "psiche" ed è su questo che bisogna lavorare. Ed è su questo che mi sto impegnando. E' un processo di metabolizzazione che ,credo, richiederà un po' di tempo e un po' di aiuto. Ti ringrazio per il contributo. Ciao.

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Re: La sfida

Messaggio da MD82_Lover » 16 aprile 2010, 17:13

nostromo ha scritto:Spesso però , nel mio ( nostro ?) caso, il "soma" si ribella alla "psiche" ed è su questo che bisogna lavorare.
In molti casi la nostra la psiche entra in conflitto o non collima con la nostra parte razionale e l'unico modo per renderlo evidente è somatizzare.
Ti faccio un piccolo esempio, solo uno e molto banale, ma probabilmente è la situazione più comune. Vivi una situazione che razionalmente ed emotivamente sai che non ti rende felice ma non puoi fare nulla per cambiarla, perciò sei costretto a subirla.
Puoi accettare (sto) o meno (fuggo) di subire.
Se accetti in modo pieno e consapevole (sto e me lo faccio andare bene) va tutto bene. Se non accetti (rimango perchè devo, perchè mi tocca, perchè non posso scappare) e quindi vivi la "violenza", la tua psiche e la tua parte razionale, anzichè lavorare in sinergia, entrano in contrasto e le somatizzazioni sono il prodotto di questo contrasto.

Non è quindi il soma che si ribella alla psiche, perchè il soma, almeno per ciò che concerne alcune delle sue risposte, non è in grado di lavorare in modo autonomo (la tachicardia, le palpitazioni, l'iperventilazione, i segni con i quali si manifestano l'ansia e il panico ad esempio, ma anche lo stress, sono risposte mediate dal sistema nervoso autonomo) - diversamente in una situazione come quella sopra descritta tu fuggiresti a gambe levate, purtroppo non puoi -, ma è la psiche che manda segnali al soma.

Tu non dici che non metterai piede su quell'aereo. Dici che l'idea di farlo ti mette paura (ed il perchè è tutto da scoprire :D ).
Pensi ad eventi nefasti e catastrofici (psiche) e provi sensazioni fisiche negative (soma). Credo che fin qui sia tutto regolare e mi pare che il tuo organismo reagisca alla perfezione.

Prima della metabolizzazione ci dev'essere l'accettazione ed entrambe richiedono tempo e pazienza.
Per l'accettazione mi sembra già un buon passo aver voluto condividere con noi quello che senti.
Per il resto prenditela con santa calma.
Però...però...però...comicia un pò a pensare che l'aereo è nato per volare e non per cadere... :D

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Re: La sfida

Messaggio da tartan » 16 aprile 2010, 17:30

Io di solito non intervengo in questa area perché ho sempre paura di rovinare lo splendido lavoro che fanno gli altri, però mi è venuto di dire qualcosa e siccome potrei morire prima di dirla e poi pentirmene, allora la dico.
Io ho paura di rinascere, perché sono sicuro di rimorire. L'aereo sarà pure fatto per cadere, talvolta. ma io sono fatto per morire, sempre, prima o poi. Se poi è poi piuttosto che prima non cambia niente, l'importante è solo che durante io abbia vissuto. E allora se per vivere mi capita di avere bisogno di volare, allora volo, punto.
Ti ho aiutato? No? Beh, mi sono aiutato io in questa straparlata. Ciao! :wink:
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: La sfida

Messaggio da MD82_Lover » 16 aprile 2010, 17:35

tartan ha scritto:Io di solito non intervengo in questa area perché ho sempre paura di rovinare lo splendido lavoro che fanno gli altri, però mi è venuto di dire qualcosa e siccome potrei morire prima di dirla e poi pentirmene, allora la dico.
Io ho paura di rinascere, perché sono sicuro di rimorire. L'aereo sarà pure fatto per cadere, talvolta. ma io sono fatto per morire, sempre, prima o poi. Se poi è poi piuttosto che prima non cambia niente, l'importante è solo che durante io abbia vissuto. E allora se per vivere mi capita di avere bisogno di volare, allora volo, punto.
Ti ho aiutato? No? Beh, mi sono aiutato io in questa straparlata. Ciao! :wink:
Scusa Pino,
ho fatto una battuta in un altro topic di quest'area che si era sovrapposta a questo post...ma vorrei che si leggesse il tuo post, perchè è più importante. Quindi quoto.

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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 16 aprile 2010, 17:48

tartan ha scritto:Io di solito non intervengo in questa area perché ho sempre paura di rovinare lo splendido lavoro che fanno gli altri, però mi è venuto di dire qualcosa e siccome potrei morire prima di dirla e poi pentirmene, allora la dico.
Io ho paura di rinascere, perché sono sicuro di rimorire. L'aereo sarà pure fatto per cadere, talvolta. ma io sono fatto per morire, sempre, prima o poi. Se poi è poi piuttosto che prima non cambia niente, l'importante è solo che durante io abbia vissuto. E allora se per vivere mi capita di avere bisogno di volare, allora volo, punto.
Ti ho aiutato? No? Beh, mi sono aiutato io in questa straparlata. Ciao! :wink:
Discorso interessante. Io non ho paura di morire. O per lo meno non più della media delle persone. In fondo l'avvicinamento alla morte inizia dal giorno in cui si nasce. Ed io, anche se non voglio porre limiti alla provvidenza :? ,credo di aver già vissuto abbastanza. E questo dovrebbe essere un fatto consolatorio. Allora perchè la paura di volare ? Sembrerebbe una contraddizione in termini. Ci ho pensato parecchio. La paura nasce dalla consapevolezza della morte. Da quell'attimo in cui cominci a precipitare al momento in cui sparirai per sempre. Mi vengono i brividi al solo pensiero dello stato d'animo di coloro che erano a bordo degli aerei l'11 settembre. Non ridere , ma quando penso al volo mi sento quasi come un condannato nel braccio della morte. Non la morte in se' quindi, ma la consapevolezza di esserci arrivato.

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Re: La sfida

Messaggio da tartan » 16 aprile 2010, 18:16

Io parlo sempre di me perché non mi sento in grado di parlare per gli altri e allora ti confido ad un orecchio, così non ci sente nessuno, anche se mi vergongo un pò.
E' un po di tempo, una decina di giorni che ho dei sintomi che mi hanno fatto pensare che sono arrivato, o per lo meno sto arrivando, forse. Di questi tempi non me lo posso permettere e quindi ho avuto dei momenti di angoscia abbastanza importanti. Poi, però, mi sono detto: è vero, può succedere di tutto e allora prepariamoci e viviamo anche questa come tutto il resto, tanto, se mi do da fare per non finire, comunque per l'altra saranno cartacce, molto difficili da giocare. Ti assicuro che, presa la decisione, sono entrato in uno stato di quiete e di tranquillità che mi permette anche di scriverti queste cose scherzandoci su.
Si può dire che in realtà nel mio intimo non credo che sarà cosi e questo mi facilità, però, alla fin fine, che cambia? Niente e allora se deve essere che sia e vaffanculo (come diciamo a Roma). Secondo me ci si può abituare senza troppi traumi e allora pensa a vivere.
Niente MP per favore, grazie.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
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Re: La sfida

Messaggio da nostromo » 16 aprile 2010, 18:19

MD82_Lover ha scritto:
nostromo ha scritto:Spesso però , nel mio ( nostro ?) caso, il "soma" si ribella alla "psiche" ed è su questo che bisogna lavorare.
in una situazione come quella sopra descritta tu fuggiresti a gambe levate, purtroppo non puoi -, ma è la psiche che manda segnali al soma.
:D
No , no...io fuggirei eccome a gambe levate. E lo potrei anche fare, come l'uomo di Neanderthal di fronte al pericolo.E' il mio Super Io che me lo impedisce.... :D

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