questo è il mio primo post. Come molti altri suppongo vi ho trovati digitando "paura di volare". Ormai vi leggo da una settimana circa e oggi ho deciso di condividere con voi la mia esperienza.
Devo ammettere che già soltanto leggendo quello che gli esperti scrivono ai paurosi mi sono tranquillizzata moltissimo e ho iniziato a vedere la faccenda del volo con occhi nuovi. Mi sto facendo l'idea che a creare questa paura sia soprattutto la scarsa conoscenza e la non abitudine al mezzo. Per me è un formidabile passo avanti, e già vi ringrazio.
Ma partiamo dall'inizio(sperando di non tediarvi...

Ho volato per la prima volta a 7 anni, Catania- Parigi e ritorno, insieme a tutta la mia famiglia per andare a Eurodisney. Esperienza esaltante! Ricordo quando attraversammo qualche turbolenza il terrore negli occhi di mio padre e l'eccitazione in me. Ma forse ero ancora troppo incosciente! Dopo allora ho ripreso l'aereo a 22 anni, da sola. E poi altre volte ancora sempre sola. Il volo più lungo comunque è stato Roma-Glasgow e ritorno. Ricordo che le esperienze di volo "da grande" non mi hanno mai lasciato completamente tranquilla, ma nemmeno mi hanno mai provocato panico. Anzi, ricordo che nel mio primo volo da sola(Catania-Forlì) una ragazza venne presa dal panico e pianse per tutto il decollo tra le braccia del ragazzo. La ragazza era accanto a me e io pensai:"poverina."
Le cose sono nettamente cambiate l'anno scorso. Era Aprile ed ero mentalmente molto provata da qualche mese. Decisi di realizzare un piccolo sogno: feci il biglietto Roma-Londra(sola anche questa volta). Un viaggio che sarebbe stato di piacere, di scoperta, ma anche di studio dato che andavo a ricercare materiali per la tesi. Quando mi trovai sull'aereo, al momento di prendere posto venni assalita dal panico e pensai di tornare indietro. Poi però presi posto per non fare brutta figura. Al momento del decollo però provai una paura terribile di morire, all'improvviso strinsi fortissimo la mano della mia sconosciuta vicina che fortunatamente era un'ex assistente di volo e mi tranquillizzò per tutta la durata del volo. Dopo quel fatto mi successe di provare panico anche nella metropolitana di Londra e di fuggire da lì per raggiungere la superficie (...continua...)