Volo tra fulmini e temporali

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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Blues77
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Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 3 luglio 2014, 8:29

Buongiorno a tutti, domani partirò con degli amici per un weekend a Londra: volo Fr da Orio alle 22.30.
Ho sempre volato senza particolare entusiasmi, anzi, con un pizzico di paura non permettendo però che questa divenisse ostacolante rispetto alla mia voglia di viaggiare. Quel che non riesco a fare, e in questo senso mi rivolgo a voi per un sconsiglio spassionato, e' godermi in tranquillità le ore, i giorni che precedono il viaggio. E quindi ecco che, preciso come un orologio svizzero, scatta il controllo compulsivo delle condizioni meteo, della sicurezza in volo e via di ansia in ansia. Quando poi, scopro che il volo dovrebbe decollare nel bel mezzo di condizioni metereologiche avverse: grandine, temporali e fulmini, l''ansia sale a mille.

Grazie in anticipo per qualsiasi tipo di consiglio e/o incoraggiamento

Daniele

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 3 luglio 2014, 9:03

Blues77 ha scritto:Buongiorno a tutti, domani partirò con degli amici per un weekend a Londra: volo Fr da Orio alle 22.30.
Ho sempre volato senza particolare entusiasmi, anzi, con un pizzico di paura non permettendo però che questa divenisse ostacolante rispetto alla mia voglia di viaggiare. Quel che non riesco a fare, e in questo senso mi rivolgo a voi per un sconsiglio spassionato, e' godermi in tranquillità le ore, i giorni che precedono il viaggio. E quindi ecco che, preciso come un orologio svizzero, scatta il controllo compulsivo delle condizioni meteo, della sicurezza in volo e via di ansia in ansia. Quando poi, scopro che il volo dovrebbe decollare nel bel mezzo di condizioni metereologiche avverse: grandine, temporali e fulmini, l''ansia sale a mille.

Grazie in anticipo per qualsiasi tipo di consiglio e/o incoraggiamento

Daniele
Ciao Daniele!
Non ti godi in tranquillità le ore e i giorni che precedono il viaggio perché non vivi il momento che stai vivendo ma in un tempo "futuro"...non solo inesistente ma anche creato "ad hoc"...e riesci poi a volare e fare in modo che la tua paura non sia un ostacolo perché, tutto sommato, la realtà è più tranquilla di quello che la tua mente crea. Dovresti prendere consapevolezza....anzi una maggiore consapevolezza su questi aspetti. Come? Quando ti ritrovi a pensare al futuro, inesistente, devi riportare la tua attenzione al presente. Come ? Ci sono tanti modi, io solitamente consiglio di focalizzarsi sulla respirazione perché, oltre ad avere diversi effetti benefici, è sicuramente un qualcosa che in qualsiasi momento stai facendo. L'altro aspetto è che tu non sei un pilota e neanche un Flight Dispatch, quindi a te di controllare le condizioni meteo in funzione del volo è inutile e controproducente. Non sei in grado di determinare niente da ciò che vedi...non so neanche che tipo di bollettini ti metti a leggere. Con un temporale sul campo non si decolla e ti assicuro che quelle condizioni meteo non sono prevedibili ore prime...ma si vedono esattamente al momento della partenza. Per te, se piove e ci sono i fulmini c'è un temporale. Dal radar meteo di bordo, invece, si determina l'esatta posizione del temporale che potrebbe essere distante diverse miglia dall'aeroporto nonostante ci sia la pioggia anche in aeroporto. Morale...non hai la preparazione e neanche gli strumenti per poter giungere a qualche conclusione quindi...non ti occupare di quello. Ci sono persone che hanno studiato, lo fanno tutti i giorni e vengono pagate per fare quel lavoro...tu limitati a fare il passeggero quando voli. Ricordati quindi che non è possibile essere ansiosi vivendo il momento presente...utilizza l'ansia , quando l'avverti, come una spia che ti avvisa di NON essere, mentalmente, dove dovresti essere. Ricordati che la realtà non è quella che tu stai immaginando....quelli sono solo pensieri...e ricordati anche che, come tali, non possono avere il sopravvento...perché fanno parte della tua mente...mente di cui hai il potere assoluto a meno che non decida, volontariamente, di mettere il pilota automatico e lasciarle il controllo. Per molte situazioni va bene...per molte altre no. Quando ti senti "in ansia" quindi....stacca il
Pilota automatico....riprendi il "tuo" controllo...e riporta la tua attenzione a quello che stai facendo....per il resto, in volo, divertiti.
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 3 luglio 2014, 9:24

Grazie. Che dire : esaustivo e brillante. A conclusione : i siti meteo che alimentano ( possibilmente non più )la mia ansia sono: meteo.it e 3Bmeteo :cry:

La mente ha davvero un grande potere. Averne il controllo assoluto sarebbe utopico ma penso ci si possa e debba migliorare, sopratutto in un ottica di innalzamento della qualità della vita.

L'unica realtà che conta, hai perfettamente ragione, e' quella vivi al momento. Il resto, permettimi la battuta, sono voli pindarici.


Grazie ancora
Daniele

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 3 luglio 2014, 11:22

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:Buongiorno a tutti, domani partirò con degli amici per un weekend a Londra: volo Fr da Orio alle 22.30.
Ho sempre volato senza particolare entusiasmi, anzi, con un pizzico di paura non permettendo però che questa divenisse ostacolante rispetto alla mia voglia di viaggiare. Quel che non riesco a fare, e in questo senso mi rivolgo a voi per un sconsiglio spassionato, e' godermi in tranquillità le ore, i giorni che precedono il viaggio. E quindi ecco che, preciso come un orologio svizzero, scatta il controllo compulsivo delle condizioni meteo, della sicurezza in volo e via di ansia in ansia. Quando poi, scopro che il volo dovrebbe decollare nel bel mezzo di condizioni metereologiche avverse: grandine, temporali e fulmini, l''ansia sale a mille.

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Pilota automatico....riprendi il "tuo" controllo...e riporta la tua attenzione a quello che stai facendo....per il resto, in volo, divertiti.


Solo una cosa, fermo restando che tutti noi corriamo dietro ad una bara, e che quindi conta di più la qualità della vita che la quantità ( entro limiti ragionevoli ovviamente... ) , quale discrimine porresti tra una vita consapevole e piena ed un atteggiamento fatalista?

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 3 luglio 2014, 14:28

Blues77 ha scritto: Solo una cosa, fermo restando che tutti noi corriamo dietro ad una bara, e che quindi conta di più la qualità della vita che la quantità ( entro limiti ragionevoli ovviamente... ) , quale discrimine porresti tra una vita consapevole e piena ed un atteggiamento fatalista?
Premettendo che una vita che poggia su un atteggiamento fatalista sia ben più funzionale e felice rispetto a quella guidata da un atteggiamento "controllante"....rimane invece, non un gradino ma migliaia di gradini sotto, inferiore rispetto ad una vita consapevole. Il punto comune è che, sia nella ricerca di consapevolezza sia nell'atteggiamento fatalista, tu vivi al presente non preoccupandoti minimamente di ciò che accadrà...ma l'enorme differenza consiste nel perché lo fai. Mi spiego meglio...l'atteggiamento fatalista non ti richiede una presa di responsabilità totale nei confronti del tuo pensare e del tuo agire....lo puoi riassumere in "quello che deve accadere...accade" e togli il tuo ruolo, fondamentale, in ciò che accade. Diventa in questo modo "facile" crearsi un alibi per ciò che facciamo e le conseguenze che il nostro agire comporta. Ad esempio...mi fumo un pacchetto di sigarette perché, tanto, se mi deve venire un tumore mi viene lo stesso....mangio come un maiale...perché tanto la vita è una e me la voglio godere...tanto in qualche modo morirò lo stesso. E questo, ovviamente non è vero. Hai il beneficio di non avere stress aggiunti ma non è necessario che tu sappia gestire una situazione stressante. La vita consapevole ha tutt'altra connotazione, e molto più sapore....perché ogni volta che ti scarichi dalle responsabilità delle tue scelte e dal tuo agire, automaticamente ti privi dei meriti del tuo pensare e del tuo agire. Non puoi avere una sola cosa...e poiché nella vita consapevole il tuo punto di partenza è "ok...questo è"...senza giudizio e senza, soprattutto, mai pensare che quella cosa NON deve/può essere...ti prendi la piena responsabilità di ciò che fai e delle sue conseguenze. Smetti di ricercare le cause esterne che ti fanno vivere in un certo modo e ricerchi quelle interne che ti fanno vivere in quel modo. Tanti pensano che poiché la consapevolezza passa necessariamente dall'accettazione di ciò che c'è ...questo equivalga ad un "abbandono" della volontà di cambiare o ottenere altro...e questo è sbagliato. C'è una sottile differenza, a livello esteriore, tra l'accettazione di qualcosa e la volontà che quel qualcosa non esista...ma a livello intimo questa differenza è enorme. Mi spiego meglio. C'è qualcosa che non ti va. Una risposta consapevole è "questa cosa non va"...io, per me, voglio qualcosa di diverso....ok...costruisco qualcosa di diverso traendo insegnamento da ciò che mi ha portato a vivere qualcosa che non va. Accettare la morte non significa cercarla....significa solo comprendere che è un elemento inscindibile della vita. Se muori...significa che puoi vivere. Se sperimenti la vita....sperimenterai anche la morte. Secondo atteggiamento...vivi la stessa cosa che non va...ma invece di accettarla la rifiuti. Ecco allora che il tuo atteggiamento è "no...non può essere...non voglio che sia".. E in apparenza e per problemi più superficiali può anche andare bene perché inizi a pensare cosa puoi cambiare. Ma ad un livello più profondo....o per qualcosa di grande il tuo "no...non può essere...non voglio che sia" si scontra con ciò che effettivamente è...e da qua nasce un conflitto...per tornare alla morte il non volere che qualcosa sia equivale al rifiuto di quell'idea...ma quella non è un'idea...quella c'è...che tu voglia o meno. Il conflitto genera tensione e la tensione genera disturbi....che mano a mano possono amplificarsi. Il rifiuto di quell'idea o di quella situazione non ti permette però di trarre insegnamento o benificio da quella situazione e, in questi casi, spesso, monta la presunzione...quella di sapere come debba o non debba essere la vita. Si decide, volontariamente di "perdere" parte degli elementi che la vita ci fornisce. Per risponderti a quello che avevi scritto sopra, dove sostenevi che è utopistico avere il controllo della mente, io ti rispondo che se per controllo ricerchi la conoscenza di tutte le sue funzionalità, dei meccanismi che la governano, e cerchi di poter a tuo piacimento far accadere ciò che vuoi nel momento in cui vuoi....sì può darsi che lo sia. Se è vero poi che la "mente" esiste ma, di fatto, non è un qualcosa di conosciuto e forse neanche totalmente conoscibile...perché solo il semplice "pensiero" non si sa esattamente da dove tragga origine....è altrettanto vero che un atteggiamento consapevole, che quindi non ricerca il controllo ma lo esercita in modo indiretto perché ti rendi conto di quello che c'è in quel momento...quello che accade...le caratteristiche del tuo pensiero...ti rendi conto che l'apertura è ben superiore alla costrizione, forma di controllo, e che la lucidità che ne scaturisce, di fatto, ti permette di far seguire a ciò che c'è quello che in quel momento è la cosa migliore...che non significa migliore in assoluto ma quella che reputi tali in quel preciso istante. Questo non ti porta ad evitare di sbagliare ma, grazie alla lucidità acquisita, ti porta alla totale serenità nell'affontare tutto ciò che ti possa accadere nel momento in cui accade. E la consapevolezza non può essere una compagna di viaggio dell'ansia...e la scelta del tuo modo di vivere si manifesta con ciò che provi vivendo.
Per riassumere in due parole...l'atteggiamento fatalista accompagna una buona predisposizione alla vita ma, di fatto, è un atteggiamento "passivo" per molti versi. L'atteggiamento consapevole, al contrario, è attivo e non rappresenta una "teoria" (tanto accade lo stesso) ma ti porta ad agire.
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Luke3 » 3 luglio 2014, 15:23

Brandon, anche se ovviamente non ho paura di volare ogni tanto bazzico in quest'area per leggere i tuoi interventi, e molto spesso come in questo caso vanno ben oltre al combattere la paura di volare ma sono piu' vicine a lezioni quasi di filosofia. Devo dire che mi fanno sempre riflettere e a volte espandere la visione che ho attualmente della vita e del pensiero.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da **F@b!0** » 3 luglio 2014, 15:36

Come al solito Brandon si è dilungato, io intervengo solo per dire che, tenendo presente che se l'aereo parte vuol dire che le condizioni lo permettono, guardare il meteo giorni prima è inutile, che senso ha farsi i film e stare in ansia per un eventuale pioggia se il sito che guardi (come tutte le previsioni meteo) è affidabile al massimo da qui a 6-12 ore?
io guardo direttamente i bollettini rilasciati dagli uffici meteo aeroportuali, li stessi che guardano i piloti (proprio li stessi, li porto a bordo dei voli che seguo come rampa), capisco che per un non addetto ai lavori non siano semplici da leggere, però ho trovato un sito che li "spiega" a parole!
http://www.allmetsat.com/it/metar-taf/i ... ?icao=LIEO
questo è dell'aeroporto di Olbia, ce l'ho come preferito sul telefono per quando non sono a lavoro, cerca l'aeroporto che ti interessa sulla mappa e cliccaci, sotto appariranno metar e taf (condizioni al momento e previsioni) e accanto ci sono 2 tabelle che li spiegano a parole!
come vedrai non ci sono TAF oltre le 12 ore!

PS, gli orari sono UTC, fai +2 per averli in orario italiano
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 3 luglio 2014, 16:00

Quando Brandon sale a bordo, il 320 si sdraia su un lettino nero con il poggiatesta cilindrico! :-)

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da sardinian aviator » 3 luglio 2014, 16:21

Maxx ha scritto:Quando Brandon sale a bordo, il 320 si sdraia su un lettino nero con il poggiatesta cilindrico! :-)
...e il 320 continua a ripetersi: "Posso farcela, posso volare, posso volare...."
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 3 luglio 2014, 23:35

**F@b!0** ha scritto:Come al solito Brandon si è dilungato,
Olimortè...io un metar e un TAF li spiego in meno righe...tu ora spiega la differenza tra vita consapevole e atteggiamento fatalista in meno righe e in modo comprensibile...e vediamo chi si dilunga.... :mrgreen:
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 3 luglio 2014, 23:36

sardinian aviator ha scritto:
Maxx ha scritto:Quando Brandon sale a bordo, il 320 si sdraia su un lettino nero con il poggiatesta cilindrico! :-)
...e il 320 continua a ripetersi: "Posso farcela, posso volare, posso volare...."
Maaaaaaa..
.....ecco....
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 0:03

Allora, mi sembra di capire che flyingbrandon enfatizzi che la consapevolezza dell'inutilità di un atteggiamento iper controllante non deve sfociare in un ottuso fatalismo che aprirebbe le porte a comportamenti potenzialmente pericolosi per se e per gli altri. Per sottolineare la differenza che passa, penso io, tra il sapere che per quanto attento possa stare, per esempio guidando, la possibilità che un pirata della strada possa ammazzarmi esiste ed è ineludibile e invece andare a "cercarsela".
Un interiorizzazione di un concetto tale aiuterebbe molto, soprattuto gli ansiosi come me. Il problema sta nel disinnescare meccanismi e abitudini mentali consolidate ma ritengo non insuperabili.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 9:24

Blues77 ha scritto:
Un interiorizzazione di un concetto tale aiuterebbe molto, soprattuto gli ansiosi come me. Il problema sta nel disinnescare meccanismi e abitudini mentali consolidate ma ritengo non insuperabili.
No...disinnescare non è fatto un problema e non richiede tempo nel momento in cui lo fai se non credi che questo sia un processo "lungo" e complicato. Un atteggiamento consolidato e non istintivo ha il suo "senso" di esistere fino a quando riteniamo, perché così ci hanno fatto credere o perché per esperienza lo crediamo noi, funzionale alla nostra sopravvivenza. Non è l'analogo di un processo istintivo. Che ti insegnassero o meno di togliere la mano dal fuoco...quando l'hai messa e ti sei scottato l'hai anche tolta. È anche vero che molti processi emotivi hanno un canale preferenziale (amigdala e impulso motorio) che nella prima fase (parliamo di frazioni di secondo o secondo come ordine di grandezza) bypassano l'elaborazione "conscia" della neocorteccia...ma questo ti consente di schivare un ostacolo in auto agendo poco prima che tu abbia realizzato la sua presenza...o schivare un pugno...ma tutto ciò che accade nei secondi successivi è merito della tua elaborazione. Finche credi che qualcosa sia così, che non possa essere diversamente, allora lasci che il "pilota automatico" faccia al posto tuo...ma quando "decidi" di prendere in mano il tuo pensiero allora tutto ciò non accade. Ed ecco che il "click" a livello mentale è immediato, istantaneo....certo richiede la tua "presenza"...e per questo è così fondamentale rimanere nel presente...nel QUI e ORA...e questo inizialmente richiedere un tuo impegno e volontà nel farlo...ma poi...vista la qualità della vita che sperimenterai...beh sarà una scelta più che piacevole. Questa presenza e la scelta di distruggere e non operare secondo schemi abituali ma imposti è gran parte della consapevolezza....
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 9:27

Blues77 ha scritto: Un interiorizzazione di un concetto tale aiuterebbe molto,
Dimenticavo...non interiorizzare questo concetto...altrimenti rimarrebbe una valida teoria e niente più. Fallo diventare, ora, esperienza. Vedrai che si interiorizzerà da solo.... :D
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 9:49

:D . Tieni comunque in considerazione che certe attitudini sono il combinato di fattori soggettivi e ambientali.

Crescere accanto a un padre angosciato, e per certi versi angosciante, predispone all'ansia.

Dicono che un bambino si formi nei primissimi anni di vita, per attitudini e quindi abitudini, sulla base prima del contesto famigliare e poi del contesto sociale e ambientale in cui cresce.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 10:01

Blues77 ha scritto::D . Tieni comunque in considerazione che certe attitudini sono il combinato di fattori soggettivi e ambientali.

Crescere accanto a un padre angosciato, e per certi versi angosciante, predispone all'ansia.

Dicono che un bambino si formi nei primissimi anni di vita, per attitudini e quindi abitudini, sulla base prima del contesto famigliare e poi del contesto sociale e ambientale in cui cresce.
Certo che lo tengo presente...anzi...ho sempre detto che la stragrande maggioranza di questi "problemi" derivano proprio dalla famiglia...dalla scuola...di solito lo riassumo con "cultura". È vero ciò che dicono della formazione dei bambini...si formano prima ancora di nascere se per questo...e la caratteristica e la prevalenza di alcune onde cerebrali fino all'età di 5 anni rappresentano una vera e propria "programmazione". Quello che non ti dicono è che , raggiunta la tua maturazione, puoi serenamente liberarti dai condizionamenti...Potresti farlo anche prima ma la dipendenza dal nucleo famigliare potrebbe "costringerti" a rimanere sulla stessa linea....dopo, invece, rappresenta una scelta.
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 4 luglio 2014, 10:09

Blues77 ha scritto::D . Tieni comunque in considerazione che certe attitudini sono il combinato di fattori soggettivi e ambientali.

Crescere accanto a un padre angosciato, e per certi versi angosciante, predispone all'ansia.

Dicono che un bambino si formi nei primissimi anni di vita, per attitudini e quindi abitudini, sulla base prima del contesto famigliare e poi del contesto sociale e ambientale in cui cresce.
Tu pensa che mio padre ne ha combinate di tutti i colori, si è ferito giocando in mezzo ai boschi molisani, ha volato col P148 sotto un tetto di cumulonembi e sopra le montagne della Ciociaria e di spazio ce n'era sempre di meno, ha fatto un soccorso col 204 in montagna sotto una tormenta di neve e mille altre che non ti sto a dire. Alcune settimane fa ne ha combinata l'ultima, cioè il volo in ultraleggero di cui puoi leggere altrove sul forum, ma pochi giorni prima mi aveva invitato ad andare a Roma in treno perchè "è meglio stare con i piedi per terra". E io conservo una costante paurella di volare.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 10:12

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto::D . Tieni comunque in considerazione che certe attitudini sono il combinato di fattori soggettivi e ambientali.

Crescere accanto a un padre angosciato, e per certi versi angosciante, predispone all'ansia.

Dicono che un bambino si formi nei primissimi anni di vita, per attitudini e quindi abitudini, sulla base prima del contesto famigliare e poi del contesto sociale e ambientale in cui cresce.
Certo che lo tengo presente...anzi...ho sempre detto che la stragrande maggioranza di questi "problemi" derivano proprio dalla famiglia...dalla scuola...di solito lo riassumo con "cultura". È vero ciò che dicono della formazione dei bambini...si formano prima ancora di nascere se per questo...e la caratteristica e la prevalenza di alcune onde cerebrali fino all'età di 5 anni rappresentano una vera e propria "programmazione". Quello che non ti dicono è che , raggiunta la tua maturazione, puoi serenamente liberarti dai condizionamenti...Potresti farlo anche prima ma la dipendenza dal nucleo famigliare potrebbe "costringerti" a rimanere sulla stessa linea....dopo, invece, rappresenta una scelta.

Rimanere nel qui e ora è uno ottimo modo per rimanere ancorati con i piedi per terra e attenuare i crampi allo stomaco dati da quella brutta bestia che si chiama ansia. Non rischia però ,alla lunga, di castrare la propria creatività o i pensieri astratti che sono un elemento caratterizzante di noi razza umana?
La scoperta dell'acqua calda sarebbe la capacità di dare libero sfogo a pensieri e costruzioni mentali positive e creative e di censurare, addirittura preventivamente se possibile, pensieri funesti e azzoppanti.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 10:17

Maxx ha scritto:
Blues77 ha scritto::D . Tieni comunque in considerazione che certe attitudini sono il combinato di fattori soggettivi e ambientali.

Crescere accanto a un padre angosciato, e per certi versi angosciante, predispone all'ansia.

Dicono che un bambino si formi nei primissimi anni di vita, per attitudini e quindi abitudini, sulla base prima del contesto famigliare e poi del contesto sociale e ambientale in cui cresce.
Tu pensa che mio padre ne ha combinate di tutti i colori, si è ferito giocando in mezzo ai boschi molisani, ha volato col P148 sotto un tetto di cumulonembi e sopra le montagne della Ciociaria e di spazio ce n'era sempre di meno, ha fatto un soccorso col 204 in montagna sotto una tormenta di neve e mille altre che non ti sto a dire. Alcune settimane fa ne ha combinata l'ultima, cioè il volo in ultraleggero di cui puoi leggere altrove sul forum, ma pochi giorni prima mi aveva invitato ad andare a Roma in treno perchè "è meglio stare con i piedi per terra". E io conservo una costante paurella di volare.
Ma come ti spieghi, ammesso che esista una spiegazione razionale, la "paurella di volare" soprattutto alla luce di tutti i discorsi di cui sopra, e che mi sembra che tu condivida.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 4 luglio 2014, 10:24

Blues77 ha scritto: Ma come ti spieghi, ammesso che esista una spiegazione razionale, la "paurella di volare" soprattutto alla luce di tutti i discorsi di cui sopra, e che mi sembra che tu condivida.
Una serie di cose. Un evento traumatico, il volo sul Grand Canyon del quale ho parlato altre volte. Forse la responsabilità che mi deriva dall'avere due figli piccoli. Sicuramente anche sentire che i miei genitori sono in apprensione quando volo (e succede, se va bene, 2-4 volte all'anno!). Una volta chiamai mia madre dall'aereo prima di partire per Milano e lei disse "speriamo bene". E' un pò destabilizzante! Anche io ho il tuo problema del meteo: l'ultima volta, ancora una volta, ho passato due settimane a guardare il sito dell'AM e un altro alla ricerca di notizie tranquillizzanti. Dovevano esserci temporaloni e invece all'andata il tempo era ottimo e al ritorno c'era quel vento al traverso del quale parlavo con FB. Poi quando sono per aria, nonostante la tensione, sono molto felice e sereno, anzi direi orgoglioso di volare.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 10:24

Blues77 ha scritto:[

Rimanere nel qui e ora è uno ottimo modo per rimanere ancorati con i piedi per terra e attenuare i crampi allo stomaco dati da quella brutta bestia che si chiama ansia. Non rischia però ,alla lunga, di castrare la propria creatività o i pensieri astratti che sono un elemento caratterizzante di noi razza umana?
La scoperta dell'acqua calda sarebbe la capacità di dare libero sfogo a pensieri e costruzioni mentali positive e creative e di censurare, addirittura preventivamente se possibile, pensieri funesti e azzoppanti.
Al contrario. La creatività non è figlia delle convenzioni e dei condizionamenti mentali, così come neanche dei blocchi o filtri...per questo si dice "libero sfogo"...e la consapevolezza, in generale, aumenta il pensiero "creativo" perché non è una forma di costrizione ma al contrario di apertura. Non è neanche un problema sognare e immaginare...la consapevolezza consiste nel sapere (essere consapevole) che tu lo stia facendo. La consapevolezza ti permette di non identificarti con il tuo pensiero...o pensare che il tuo pensiero sia la realtà. Il tuo pensiero è UN pensiero. Non sei tu. Quando pensi al volo, tu vivi come se quel volo fosse come stai immaginando...confondi pensiero e realtà...e vivi male perché , nell'occasione, pensi male...e non perché stai vivendo male quella situazione. Aumentare la consapevolezza, quindi, non si traduce nel censurare niente....altrimenti sarebbe rifiuto e costrizione, ma al contrario a vedere ciò che c'è...è apertura...non limita proprio niente.
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 10:38

Maxx ha scritto:
Blues77 ha scritto: Ma come ti spieghi, ammesso che esista una spiegazione razionale, la "paurella di volare" soprattutto alla luce di tutti i discorsi di cui sopra, e che mi sembra che tu condivida.
Una serie di cose. Un evento traumatico, il volo sul Grand Canyon del quale ho parlato altre volte. Forse la responsabilità che mi deriva dall'avere due figli piccoli. Sicuramente anche sentire che i miei genitori sono in apprensione quando volo (e succede, se va bene, 2-4 volte all'anno!). Una volta chiamai mia madre dall'aereo prima di partire per Milano e lei disse "speriamo bene". E' un pò destabilizzante! Anche io ho il tuo problema del meteo: l'ultima volta, ancora una volta, ho passato due settimane a guardare il sito dell'AM e un altro alla ricerca di notizie tranquillizzanti. Dovevano esserci temporaloni e invece all'andata il tempo era ottimo e al ritorno c'era quel vento al traverso del quale parlavo con FB. Poi quando sono per aria, nonostante la tensione, sono molto felice e sereno, anzi direi orgoglioso di volare.
Identifico le mie paure, nella fattispecie di volare, proprio come te, con determinati atteggiamenti e, soprattutto, apprensioni dei miei genitori, tra cui la mitica ( si fa per dire ) frase, in procinto di qualche viaggio, "speriamo che vada tutto bene". Si, piuttosto stabilizzante in effetti. E allora, questioni delle questioni, se riusciamo ad identificare, con ragionevole sicurezza, la genesi delle nostre angosce, perché facciamo fatica a fare il passo successivo: liberarcene. :?:

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 10:41

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:[

Rimanere nel qui e ora è uno ottimo modo per rimanere ancorati con i piedi per terra e attenuare i crampi allo stomaco dati da quella brutta bestia che si chiama ansia. Non rischia però ,alla lunga, di castrare la propria creatività o i pensieri astratti che sono un elemento caratterizzante di noi razza umana?
La scoperta dell'acqua calda sarebbe la capacità di dare libero sfogo a pensieri e costruzioni mentali positive e creative e di censurare, addirittura preventivamente se possibile, pensieri funesti e azzoppanti.
Al contrario. La creatività non è figlia delle convenzioni e dei condizionamenti mentali, così come neanche dei blocchi o filtri...per questo si dice "libero sfogo"...e la consapevolezza, in generale, aumenta il pensiero "creativo" perché non è una forma di costrizione ma al contrario di apertura. Non è neanche un problema sognare e immaginare...la consapevolezza consiste nel sapere (essere consapevole) che tu lo stia facendo. La consapevolezza ti permette di non identificarti con il tuo pensiero...o pensare che il tuo pensiero sia la realtà. Il tuo pensiero è UN pensiero. Non sei tu. Quando pensi al volo, tu vivi come se quel volo fosse come stai immaginando...confondi pensiero e realtà...e vivi male perché , nell'occasione, pensi male...e non perché stai vivendo male quella situazione. Aumentare la consapevolezza, quindi, non si traduce nel censurare niente....altrimenti sarebbe rifiuto e costrizione, ma al contrario a vedere ciò che c'è...è apertura...non limita proprio niente.
Ciao!
Anche perché , un identificazione tra pensiero e realtà, rischia di creare un corto circuito mentale per cui, con uno scolapasta in testa, rischi di credere di essere Napoleone. Ci vuole esercizio e magari qualche seduta di autocoscienza.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 4 luglio 2014, 10:44

E questo, nonostante sappiamo benissimo cosa c'è dietro un volo, quanto addestramento, ricerca, sviluppo, cura e scrupolo. Sappiamo che non si vola se non si può; sappiamo che in quella nuvola nera l'aereo potrebbe entrare e uscirne senza problemi, ma non lo fa perchè è fastidioso per i passeggeri, non perchè non è sicuro farlo; sappiamo che ogni atterraggio è una mancata riattaccata; sappiamo che un aereo può ingerire nei motori 30 gabbiani azzurri e riatterrare quasi senza che i passeggeri si accorgano di niente. Secondo me i corsi organizzati dalle compagnie possono essere un valido aiuto per tenere questo a mente e però fare un passo in avanti.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 10:49

Maxx ha scritto:E questo, nonostante sappiamo benissimo cosa c'è dietro un volo, quanto addestramento, ricerca, sviluppo, cura e scrupolo. Sappiamo che non si vola se non si può; sappiamo che in quella nuvola nera l'aereo potrebbe entrare e uscirne senza problemi, ma non lo fa perchè è fastidioso per i passeggeri, non perchè non è sicuro farlo; sappiamo che ogni atterraggio è una mancata riattaccata; sappiamo che un aereo può ingerire nei motori 30 gabbiani azzurri e riatterrare quasi senza che i passeggeri si accorgano di niente. Secondo me i corsi organizzati dalle compagnie possono essere un valido aiuto per tenere questo a mente e però fare un passo in avanti.

Ci stavo pensando anche io. Invece, sai cosa, mi piacerebbe capire come mai le nostre angosce si scaricano precisamente sul volo, di cui, come accennavi tu, sappiamo virtù e pregi e non sul nostro prossimo viaggio in autostrada, tanto per dirne una. L'insondabilita' delle mente umana.. :D

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 4 luglio 2014, 10:57

Ah guarda, sfondi una porta aperta. Ho avuto un periodo della mia vita in cui mi angosciava viaggiare in autostrada, da solo o in compagnia. Mi ero appena laureato e avevo iniziato un master costosissimo e che non sapevo a cosa mi avrebbe portato. Avevo la macchina nuova, la mia meravigliosa 147, e durante un viaggio in Calabria mi successe una cosa incredibile. Entrai in uno dei mille cantieri della Salerno-Reggio Calabria, sai quelli con lo scambio di carreggiata? Insomma mi venne un attacco di panico mostruoso, i miei amici erano davvero impauriti. Il fatto di non potere fermarmi mi terrorizzò. Non era la prima volta che mi capitava di passare in un cantiere stradale! Me lo spiegai con un pò di stanchezza, visto che eravamo in giro dalla mattina ed era tarda notte. Preciso, a scanso di equivoci, che come sempre non avevo bevuto una goccia di alcool, che mi fa schifo. Visto che la cosa successe altre volte e che iniziò a riguardare anche le gallerie, un caro amico psichiatra me la spiegò col fatto che in quei cantieri vedevo la mia strada che si era fatta stretta e senza possibilità di uscita. Piano piano la cosa mi è passata, anche se nemmeno ora amo passarci! Ora viaggiare in autostrada sostanzialmente mi annoia e per lo più cerco di arrivare a Vasto prima possibile!

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 11:01

Blues77 ha scritto: E allora, questioni delle questioni, se riusciamo ad identificare, con ragionevole sicurezza, la genesi delle nostre angosce, perché facciamo fatica a fare il passo successivo: liberarcene. :?:
Beh...questo è semplice. Perché, in realtà non vuoi e non sei disposto a perdere ciò che fino a ieri ritenevi punti fissi, immutabili e invarianti rispetto alle diverse esistenze. Perché non puoi "perdere" l'essere ansioso...per il volo....senza perdere quello schema mentale che applichi sicuramente nella tua esistenza e ti appariva "normale". PErche spesso si preferisce stare male che non fare un salto nel buio e provare a stare meglio. Perché pesa anche solo pensare che i nostri genitori, per quanto abbiano fatto del loro meglio e sicuramente in buona fede possano averci inculcato delle minchiate (intrso come anche delle minchiate) perché non si sono soffermati, come fai tu ora, a pensare che forse fino ad adesso hai vissuto in un modo diverso dalla tua natura. Per natura non sei ansioso...puoi avere e devi aver paura...ma non essere ansioso. La paura è un aspetto legato alla sopravvivenza...è normale che tu ce l'abbia davanti ad una tigre. Non sarebbe normale se ti mettessi a sparare alla tv perché quel documentario mostra una tigre affamata. In poche parole...spesso non si è disposti a buttare tutto nel cesso, con nessun giudizio positivo/negativo ma solo per necessità. Poi a volte anche altri aspetti contribuiscono...c'è chi stando male sente l'attenzione degli altri verso di sé e 1000000 altri motivi. Di solito si pensa che si viva per costruire e pare poco intuitivo vivere "distruggendo"...anche se questi sono solo "schemi mentali". Si sente spesso la necessità di aggrapparsi a qualcosa perché, socialmente, ti fanno credere che è necessario a te. Fino a quando non provi a staccarti...e ti rendi conto dell'utilità della società, ma non dell'essenzialità per la tua esistenza...non sai. Quando ti dicono che devi credere in qualcosa....e ti propongono tutto tranne te stesso...ti convinci che così sia. Quando ti convincono che ogni cosa che fai per te sia un danno a qualcuno...che pensare a te sia da egoisti...che certe cose vanno fatte così e non cosà...è solo un modo per "controllare" la tua esistenza...e tu ci credi, ti incazzi, sbraiti, ti pieghi...ma vivi così perché pensi sia l'unico modo. Ecco no...ce ne sono altri...
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 11:08

Blues77 ha scritto:
Ci stavo pensando anche io. Invece, sai cosa, mi piacerebbe capire come mai le nostre angosce si scaricano precisamente sul volo, di cui, come accennavi tu, sappiamo virtù e pregi e non sul nostro prossimo viaggio in autostrada, tanto per dirne una. L'insondabilita' delle mente umana.. :D
No...ha una sua logica. Primo...vedendo la cosa come "normale"...hai modo di attuare tutti gli alibi emotivi che ti permettono di non mettere in discussione niente. Secondo...il volo emoziona...eccome se è emozionante...smuove e va in profondità...e quando smuovi qualcosa viene a galla. Un bicchiere con della sabbia...se lo lasci fermo è limpido...potresti pensare che non ci sia niente. Se lo agiti l'acqua, prima limpida e cristallina, mostra in sospensione tutte le "impurità" che contiene. Terzo, ma non meno importante, se anche decidessi di non volare, alla fine, non sarebbe un problema. Non è "vincolante" dal punto di vista esistenziale. E siccome siamo condizionati ma non scemi...è più facile "scaricare" in un qualcosa che può limitare, ma non essere troppo limitante per l'esistenza quotidiana, che non scaricare su qualcosa che è troppo presente. Ci rimane, a livello intuitivo e inconscio, quella capacità di adattarci...quindi questa è una spia...ma non è ancora un qualcosa che ci rovina l'esistenza.
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da sardinian aviator » 4 luglio 2014, 11:46

Maxx ha scritto:sappiamo che un aereo può ingerire nei motori 30 gabbiani azzurri e riatterrare quasi senza che i passeggeri si accorgano di niente.
Premesso che di "gabbiano azzurro" conosco solo un albergo :mrgreen: , 30 gabbiani ingeriti in entrambe i motori al decollo seguiti poi da un atterraggio richiedono un viaggio a Lourdes. Che i passeggeri non si accorgano di niente è improbabile; almeno l'odore di pollo arrosto ci sarebbe. Cambierei esempio :mrgreen:

A proposito di ansie: Brandon io devo assolutamente partire il 19 e c'è uno sciopero AZ il 20: posso star tranquillo? Non è che all'ultimo cambia data? Sono previste agitazioni/sommesse a FCO il 20? :(
PS: Perché non ti fai mettere sull'AHO-FCO del 19?
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 4 luglio 2014, 12:01

Ricordo di aver letto questa cosa qualche anno fa a proposito di un aeroplano partito da Fiumicino. I gabbiani erano reali, non azzurri! Sono le oche ad essere azzurre! :-) Insomma questi signori si sono beccati 30 (di questo sono sicuro) volatili tra motori e altre parti dell'aereo, sono usciti sul mare, su Civitavecchia sono rientrati e poi atterrati per 16R. Non posso citare fonti ma solo la mia memoria.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da sardinian aviator » 4 luglio 2014, 12:30

Maxx ha scritto:Ricordo di aver letto questa cosa qualche anno fa a proposito di un aeroplano partito da Fiumicino. I gabbiani erano reali, non azzurri! Sono le oche ad essere azzurre! :-) Insomma questi signori si sono beccati 30 (di questo sono sicuro) volatili tra motori e altre parti dell'aereo, sono usciti sul mare, su Civitavecchia sono rientrati e poi atterrati per 16R. Non posso citare fonti ma solo la mia memoria.
Con gli uccelli non ci siamo! L'Oca azzurra è un B&B vicino casa mia :mrgreen: Immagino tu alluda all'evento del 7.7.2007 allorché un B767 Delta N834MH (vedi relazione ANSV) in decollo attraversò uno stormo di gabbiani reali riportando ingestioni in entrambe i motori di cui uno però ha continuato a funzionare. Si è trattato infatti di uno dei più gravi eventi relativi a bird strike. Ora non ricordo il numero esatto, se i trenta gabbiani fossero quelli trovati morti sulla pista o se ci furono trenta impatti, di sicuro non tutti e trenta finirono nei motori, altrimenti la cosa sarebbe stata assai più seria.
Oppure si è trattato di un 340 dell'Aerolineas Argentinas, evento che però fu molto meno serio?
Comunque confermo: gli aerei non sono pezzi di plastica e sono progettati per subire colpi molto duri (a un 310 PIA hanno perfino sparato da terra colpi di mitragliatrice). Per questo mi sento molto più sicuro in volo che non in autostrada; le mie ansie riguardano il contorno: arrivare ad esserci in volo ed esserci in orario! :)
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 12:34

Ricordo con precisione l'inizio del mio poco piacevole rapporto con il mondo degli aerei. Volo Mxp - Phl con Us Airways, a un certo punto sento come un tuffo al cuore, da me interpretato come segno di un imminente infarto. Da li, il viaggio negli Stati Uniti e' stato un susseguirsi di attacchi di panico, di auto controlli del polso e di angoscia. Dimagrito e impaurito, ho mollato i compagni di viaggio, tornando in Italia da Las Vegas con un volo di una compagnia tedesca, di cui non ricordo il nome ma non Lufthansa.

Faccio presente che ero allora fidanzato con quella che sarebbe poi diventata mia moglie, che come accennavo prima vengo da una famiglia ansiosa e ansiogena.

Questo il quadro. E' vero, citando, flyingbrandon, abbandonare determinati schemi, ancorché frustranti, e' più facile che prendere il largo verso un attitudine alla vita più easy. Magari ci sono anche in ballo fattori genetici.
Di certo, ora come ora, so per certo che c'è qualcosa su cui cui lavorare.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 4 luglio 2014, 12:34

sardinian aviator ha scritto: Con gli uccelli non ci siamo!
E meno male direi!!! :-)

L'oca azzurra del Canada comunque esiste e credo, però non posso affermarlo con certezza e soprattutto non posso insegnarlo a te, che sia stata la responsabile dell'evento dell'Hudson. Sono pronto allo sbugiardamento con infamia!

http://www.becaitaly.com/uccelli/56-oca ... ensis.html

Comunque sono sicuro che l'evento cui mi riferivo sia il primo da te menzionato.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da sardinian aviator » 4 luglio 2014, 13:21

Maxx ha scritto:
sardinian aviator ha scritto: Con gli uccelli non ci siamo!
E meno male direi!!! :-)

L'oca azzurra del Canada comunque esiste e credo, però non posso affermarlo con certezza e soprattutto non posso insegnarlo a te, che sia stata la responsabile dell'evento dell'Hudson. Sono pronto allo sbugiardamento con infamia!

http://www.becaitaly.com/uccelli/56-oca ... ensis.html

Comunque sono sicuro che l'evento cui mi riferivo sia il primo da te menzionato.

Ma quale infamia, hai ragione, anche se l'oca azzurra o blue goose è di fatto una sottospecie dell'oca delle nevi o snow goose, o meglio un modo di definirla parascientifico (mi sto arrampicando sugli specchi). L'evento dell'Hudson mi pare sia stato causato da Canada geese; si discuteva se si trattasse di popolazione stanziale della zona (il che avrebbe creato non pochi problemi di tipo politico-ambientale) o migratoria. Il DNA ha avvalorato quest'ultima ipotesi che ha assolto tutti. Ma non è che siamo OT? Ho cominciato io, sorry.... :wink:
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 14:11

Fattori genetici? No...e, se vuoi, ti spiego anche il perché. ..
Ciao!
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