Volo tra fulmini e temporali

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 15:37

flyingbrandon ha scritto:Fattori genetici? No...e, se vuoi, ti spiego anche il perché. ..
Ciao!
Volentieri.
Pensavo, in funzione del'appurata potenza condizionante della mente, perché non provare un auto inganno di senso opposto. Mi spiego meglio. Se viviamo male certe esperienze,sulla base di pensieri prodotti dalla nostra mente, che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà, perché non provare a sostituirle con fantasie positive? Invece dell'evento catastrofico, uno scenario da cartolina. Invece di immaginarci tra saette e grandine, in un cielo terso e blu. E così via. Potrebbe funzionare?
Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 17:22

A latere, ho appena controllato flight radar sulla zona della cost est degli Stati Uniti, zona in cui è prevista o è in corso un uragano. A me sembra che i cieli siano più intasati della tangenzialie est di Milano alle 7.30 di lunedì. Può essere?

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 18:07

Blues77 ha scritto:perché non provare a sostituirle con fantasie positive? Invece dell'evento catastrofico, uno scenario da cartolina. Invece di immaginarci tra saette e grandine, in un cielo terso e blu. E così via. Potrebbe funzionare?
Ciao
Questo è il principio di del pensiero positivo...la trovo una soluzione temporanea ma non LA soluzione. Stasera, con più tempo, ti spiego perché.
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 4 luglio 2014, 18:10

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:perché non provare a sostituirle con fantasie positive? Invece dell'evento catastrofico, uno scenario da cartolina. Invece di immaginarci tra saette e grandine, in un cielo terso e blu. E così via. Potrebbe funzionare?
Ciao
Questo è il principio di del pensiero positivo...la trovo una soluzione temporanea ma non LA soluzione. Stasera, con più tempo, ti spiego perché.
Ciao!
Questa sera sono in volo :roll: ma ti leggerò volentieri da Londra...
Grazie mille
Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 18:16

Blues77 ha scritto:
Questa sera sono in volo :roll: ma ti leggerò volentieri da Londra...
Grazie mille
Ciao
Divertiti...a Londra e in volo....
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 23:45

Blues77 ha scritto:
Pensavo, in funzione del'appurata potenza condizionante della mente, perché non provare un auto inganno di senso opposto. Mi spiego meglio. Se viviamo male certe esperienze,sulla base di pensieri prodotti dalla nostra mente, che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà, perché non provare a sostituirle con fantasie positive? Invece dell'evento catastrofico, uno scenario da cartolina. Invece di immaginarci tra saette e grandine, in un cielo terso e blu. E così via. Potrebbe funzionare?
Ciao
Eccomi. Come ti dicevo...funzionare funziona. Eccome se funziona. Il principio è che, come hai potuto vedere tu stesso in negativo, se ti identifichi con un pensiero il corpo risponde. E non è una sensazione...lo fa. Addirittura ci sono studi che confermano l'elaborazione e la diffusione di nuovi percorsi sinaptici al solo pensiero di "fare" una attività...anche se, di fatto, sei seduto su una poltrona. Gli esperimenti sono stati condotti sia da un punto di vista di "abilità" sia da un punto di vista "fisico"...e la prova consisteva nel dividere 3 gruppi, ad uno si insegnava a suonare il piano...ad uno veniva insegnato ma, di fatto, non lo suonavano perché potevano solo immaginarlo e un terzo né una né l'altra cosa. I risultati hanno sorpreso per come, a livello cerebrale soprattutto, si attivassero le stesse aree con la stessa intensità nei primi due casi. I secondi non erano in grado come i primi di suonarlo ma avevano acquisito "il potenziale" per farlo e hanno imparato, in seguito più velocemente. Poi hanno provato l'analogo esperimento con l'esercizio fisico. In questo caso un gruppo sollevava in effetti dei pesi...il secondo si immaginava di farlo e il terzo né una né l'altra cosa. I primi hanno sviluppato X massa muscolare, i secondi ne hanno sviluppata meno...ma l'hanno sviluppata mentre i terzi niente ovviamente. Ne hanno fatti una valanga di esperimenti analoghi...sui tempi di reazione e su altro ancora. È quindi fuori di dubbio che il pensiero positivo, a tutti gli effetti, funzioni. Io trovo un limite molto "forte", che mi fa preferire la ricerca di consapevolezza rispetto al pensiero positivo (che comunque in molte circostanze consigliavo e consiglio) ed è questo. Il pensiero positivo rimane un pensiero...e il limite è proprio dovuto al fatto che utilizzi lo stesso identico procedimento di quello negativo. Ciò comporta che non smetti di considerare erroneamente i tuoi pensieri come tali ma "ti ci aggrappi" e ti identifichi con essi. Per farti una analogia più chiara è come se tu fossi "dipendente" rispetto ad una persona...ti appoggiassi per la tua esistenza a questa persona. Se questa persona fosse str**za, certamente sarebbe opportuno che tu riuscissi a staccarti e diventare indipendente...ma non sarebbe sufficiente appoggiarti ad una brava persona per diventarlo perché l'indipendenza consiste nell'arrivare ad esistere indipendentemente da una e dall'altra. Il pensiero positivo, quindi, è una brava persona, la consapevolezza la tua indipendenza. Altro limite del pensiero positivo, per esperienza, è che in una situazione fortemente stressante, il tuo Ego ci mette poco a dimostrarti che quello è solo un pensiero e, con molta facilità, scivoleresti nuovamente nel pensare in negativo...perché avresti mantenuto l'abitudine di "aggrapparti" al tuo pensiero. Consiglio spesso, nell'applicare un pensiero positivo, il farlo con la sola componente emotiva...e cioè "vivere la sensazione che proveresti se..." e non focalizzarsi sul come questo pensiero debba procedere. Volevo dirti altro sul pensiero positivo ma...al momento non mi ricordo... :mrgreen: ah no ecco...un altro difetto del pensiero positivo è che potresti erroneamente usarlo per "sviare" la realtà...ma, in questo caso, creeresti comunque un conflitto tra ciò che vorresti provare ma, evidentemente, non riesci perché stai vivendo altro. Quindi, come consiglio, usalo...ma con la consapevolezza che stai pensando e vuoi semplicemente viverti "l'emozione associata". E quando anche imparassi ad usarlo bene...beh ricordati che è un po' la differenza che puoi avere tra farti una pugnetta, bella quanto vuoi, e viverti una rapporto completo con l'altra...

Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 4 luglio 2014, 23:57

Blues77 ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:Fattori genetici? No...e, se vuoi, ti spiego anche il perché. ..
Ciao!
Volentieri.
Con questo ora taglio corto. Il progetto genoma, per quanto potesse essere una buona idea in partenza, è stato un flop. Non ti spiego, per non dilungarmi, in cosa ha miseramente fallito ma...sappi che ora, gran parte della ricerca scientifica (non tutta ahimè) ha sviato dallo studio della genetica verso quella dell'Epigenetica...si trova già una letteratura scientifica abbastanza vasta. E, proprio come hai sottolineato tu in un post, l'ambiente esterno e, più in generale "i segnali", sono quelli che permettono la lettura o meno di un gene. I segnali rappresentano il "perché" avvenga la lettura di un gene o meno. C'è un mondo attorno a questi studi ora...perché un segnale è l'ambiente che ti circonda ma lo è anche un tuo pensiero o credenza. Quindi seppure esistesse il "gene dell'ansia", ciò non significherebbe affatto che la persona debba esserlo. Spesso in passato si è fatto anche un po' di confusione tra "genetica" e famigliarità ...che sono due cose ben diverse. E la seconda è ovvia nel momento in cui tu cresci in quell'ambiente con quella caratteristica. Ricordati...non sei nato ansioso...ti è stato insegnato (trasmesso) ad esserlo. Ora...una volta capita la causa, il tuo permanere è una scelta. Proprio per questo il dire o pensare...."eh...colpa dei miei genitori " diventa un alibi...perché nessuno ora può impedirti di buttare ciò che non trovi funzionale alla tua esistenza...è una scelta che riguarda solo te. E se qualcuno dovesse non essere contento delle tue scelte...e invece di intravedere la possibilità che tu possa vivere una vita più felice vede solo un "allontanamento" delle sue idee....beh...sticazzi...non è un problema tuo.
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 6 luglio 2014, 13:20

Buongiorno a tutti, buongiorno flyingbrandon. Allora,volo andato bene, tranne una leggera ansia in fase iniziale, con una turbolenza piuttosto accentuata durante la quale il comandandante ha chiesto agli assistenti di sedersi e allacciarsi le cinture. Per il resto tutto liscio.

Sono rimasto comunque con il leggero stato d'ansia che non si è trasformato in panico.

Grazie a tutti
Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 6 luglio 2014, 17:24

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
Pensavo, in funzione del'appurata potenza condizionante della mente, perché non provare un auto inganno di senso opposto. Mi spiego meglio. Se viviamo male certe esperienze,sulla base di pensieri prodotti dalla nostra mente, che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà, perché non provare a sostituirle con fantasie positive? Invece dell'evento catastrofico, uno scenario da cartolina. Invece di immaginarci tra saette e grandine, in un cielo terso e blu. E così via. Potrebbe funzionare?
Ciao
Eccomi. Come ti dicevo...funzionare funziona. Eccome se funziona. Il principio è che, come hai potuto vedere tu stesso in negativo, se ti identifichi con un pensiero il corpo risponde. E non è una sensazione...lo fa. Addirittura ci sono studi che confermano l'elaborazione e la diffusione di nuovi percorsi sinaptici al solo pensiero di "fare" una attività...anche se, di fatto, sei seduto su una poltrona. Gli esperimenti sono stati condotti sia da un punto di vista di "abilità" sia da un punto di vista "fisico"...e la prova consisteva nel dividere 3 gruppi, ad uno si insegnava a suonare il piano...ad uno veniva insegnato ma, di fatto, non lo suonavano perché potevano solo immaginarlo e un terzo né una né l'altra cosa. I risultati hanno sorpreso per come, a livello cerebrale soprattutto, si attivassero le stesse aree con la stessa intensità nei primi due casi. I secondi non erano in grado come i primi di suonarlo ma avevano acquisito "il potenziale" per farlo e hanno imparato, in seguito più velocemente. Poi hanno provato l'analogo esperimento con l'esercizio fisico. In questo caso un gruppo sollevava in effetti dei pesi...il secondo si immaginava di farlo e il terzo né una né l'altra cosa. I primi hanno sviluppato X massa muscolare, i secondi ne hanno sviluppata meno...ma l'hanno sviluppata mentre i terzi niente ovviamente. Ne hanno fatti una valanga di esperimenti analoghi...sui tempi di reazione e su altro ancora. È quindi fuori di dubbio che il pensiero positivo, a tutti gli effetti, funzioni. Io trovo un limite molto "forte", che mi fa preferire la ricerca di consapevolezza rispetto al pensiero positivo (che comunque in molte circostanze consigliavo e consiglio) ed è questo. Il pensiero positivo rimane un pensiero...e il limite è proprio dovuto al fatto che utilizzi lo stesso identico procedimento di quello negativo. Ciò comporta che non smetti di considerare erroneamente i tuoi pensieri come tali ma "ti ci aggrappi" e ti identifichi con essi. Per farti una analogia più chiara è come se tu fossi "dipendente" rispetto ad una persona...ti appoggiassi per la tua esistenza a questa persona. Se questa persona fosse str**za, certamente sarebbe opportuno che tu riuscissi a staccarti e diventare indipendente...ma non sarebbe sufficiente appoggiarti ad una brava persona per diventarlo perché l'indipendenza consiste nell'arrivare ad esistere indipendentemente da una e dall'altra. Il pensiero positivo, quindi, è una brava persona, la consapevolezza la tua indipendenza. Altro limite del pensiero positivo, per esperienza, è che in una situazione fortemente stressante, il tuo Ego ci mette poco a dimostrarti che quello è solo un pensiero e, con molta facilità, scivoleresti nuovamente nel pensare in negativo...perché avresti mantenuto l'abitudine di "aggrapparti" al tuo pensiero. Consiglio spesso, nell'applicare un pensiero positivo, il farlo con la sola componente emotiva...e cioè "vivere la sensazione che proveresti se..." e non focalizzarsi sul come questo pensiero debba procedere. Volevo dirti altro sul pensiero positivo ma...al momento non mi ricordo... :mrgreen: ah no ecco...un altro difetto del pensiero positivo è che potresti erroneamente usarlo per "sviare" la realtà...ma, in questo caso, creeresti comunque un conflitto tra ciò che vorresti provare ma, evidentemente, non riesci perché stai vivendo altro. Quindi, come consiglio, usalo...ma con la consapevolezza che stai pensando e vuoi semplicemente viverti "l'emozione associata". E quando anche imparassi ad usarlo bene...beh ricordati che è un po' la differenza che puoi avere tra farti una pugnetta, bella quanto vuoi, e viverti una rapporto completo con l'altra...

Ciao!
Ti leggo ora, dato che il mio post precedente, buttato giù di fretta, era solo per dire che era andato tutto bene. Nonostante la situazione stressante vissuta per la turbolenza al decollo ( vedi assistenti invitati a risedersi ed allacciarsi le cinture ).
Mi piacerebbe provare a fare un punto.
Per pensiero consapevole si intende quel pensiero ancorato al qui e ora che poi obiettivamente corrisponde all'unica realtà possibile, non avendo, nessuno di noi, possibilità di influire sul tempo passato e su quello futuro.
Ciò non significa lasciarsi andare a un ottuso fatalismo del tipo "tanto dobbiamo morire" che è indubbiamente vero ma che, se facessimo nostro, originerebbe situazioni potenzialmente, e inutilmente, fatali che cozzano con la filosofia di una vita di qualità.
Comportamenti iper controllanti, a parte essere inutili ad evitare l'inevitabile, costringono ad una vita limitata, in casi più estremi,addirittura limitanti, andando a creare confusione tra realtà e pensiero.

Non siamo costretti ad essere quello che siamo sulla base di un destino ineluttabile ma possiamo diventare quel desideriamo essere, sulla base della forza di volontà, dell'esercizio e magari pure prendendo qualche nasata qua e la.

Io non lo so se il percorso sarà così facile ma penso profondamente e convintamente che la consapevolezza sia un passo importante verso il traguardo.

Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 6 luglio 2014, 18:49

E perché non dovrebbe essere facile?
Invitare gli assistenti di volo ad allacciarsi non è una situazione stressante. Può essere pericoloso essere un piedi in mezzo alla cabina durante una turbolenza. Se ti dico, in macchina, di allacciati la cintura (a parte il discorso di legge) è solo perché potenzialmente pericoloso in caso di incidente...ciò non significa che io abbia in mente o stia per schiantarmi. ..
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Mercury » 6 luglio 2014, 19:16

flyingbrandon ha scritto:E perché non dovrebbe essere facile?
Invitare gli assistenti di volo ad allacciarsi non è una situazione stressante. Può essere pericoloso essere un piedi in mezzo alla cabina durante una turbolenza. Se ti dico, in macchina, di allacciati la cintura (a parte il discorso di legge) è solo perché potenzialmente pericoloso in caso di incidente...ciò non significa che io abbia in mente o stia per schiantarmi. ..
Ciao!
anche perche' se precipiti le cinture servono a poco.....servono solo per non zuccare sul soffitto in caso di turbolenza (ed e' potenzialmente letale e piu' probabile che precipitare con tutto l'aereo...)
le opinioni sono come le mutande, ognuno ha le sue....

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 6 luglio 2014, 19:21

flyingbrandon ha scritto:E perché non dovrebbe essere facile?
Invitare gli assistenti di volo ad allacciarsi non è una situazione stressante. Può essere pericoloso essere un piedi in mezzo alla cabina durante una turbolenza. Se ti dico, in macchina, di allacciati la cintura (a parte il discorso di legge) è solo perché potenzialmente pericoloso in caso di incidente...ciò non significa che io abbia in mente o stia per schiantarmi. ..
Ciao!
Ok. Domanda. La consapevolezza, il vivere al presente contrastano l'ansia. In che modo, invece, contrastare e vivere situazioni effettivamente e oggettivamente stressanti?

Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 6 luglio 2014, 23:02

Blues77 ha scritto:
Ok. Domanda. La consapevolezza, il vivere al presente contrastano l'ansia. In che modo, invece, contrastare e vivere situazioni effettivamente e oggettivamente stressanti?

Ciao
Non è esatto dire che vivere al presente contrasta l'ansia. Per esserci contrasto dovrebbe essere presente. Se vivi "al presente" non generi ansia...perché puoi avere ansia solo quando ti proietti "al futuro" immaginando qualcosa ...tipico è infatti il pensiero "eh...ma se accade....allora" "ma se succede che posso fare?" "oddio speriamo non succeda" e così via.
Fammi un esempio di situazioni effettivamente e oggettivamente stressanti. Perché spesso, oggettivamente stressante, non c'è...ma passa per "soggettivamente stressanti". Tieni presente che una componente di stress, al momento, è funzionale a stimolare una tua risposta fisica e mentale adeguata...quindi ha una sua utilità. Però, prima, dimmi cosa intendi tu, altrimenti mi tocca fare 5000 esempi... :mrgreen:
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 7 luglio 2014, 7:30

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
Ok. Domanda. La consapevolezza, il vivere al presente contrastano l'ansia. In che modo, invece, contrastare e vivere situazioni effettivamente e oggettivamente stressanti?

Ciao
Non è esatto dire che vivere al presente contrasta l'ansia. Per esserci contrasto dovrebbe essere presente. Se vivi "al presente" non generi ansia...perché puoi avere ansia solo quando ti proietti "al futuro" immaginando qualcosa ...tipico è infatti il pensiero "eh...ma se accade....allora" "ma se succede che posso fare?" "oddio speriamo non succeda" e così via.
Fammi un esempio di situazioni effettivamente e oggettivamente stressanti. Perché spesso, oggettivamente stressante, non c'è...ma passa per "soggettivamente stressanti". Tieni presente che una componente di stress, al momento, è funzionale a stimolare una tua risposta fisica e mentale adeguata...quindi ha una sua utilità. Però, prima, dimmi cosa intendi tu, altrimenti mi tocca fare 5000 esempi... :mrgreen:
Ciao!
Parlando di stress, lo ammetto, siamo nella campo della soggettività pura. Allora, cambio domanda. Come conciliare il vivere al tempo presente con un minimo di organizzazione/pianificazione che sia funzionale al vivere bene?

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 7 luglio 2014, 10:07

Blues77 ha scritto:
Parlando di stress, lo ammetto, siamo nella campo della soggettività pura. Allora, cambio domanda. Come conciliare il vivere al tempo presente con un minimo di organizzazione/pianificazione che sia funzionale al vivere bene?
Limitandosi , appunto, al minimo della pianificazione (pratica) che richiede la vita, soprattutto dal punto di vista lavorativo. In campo emotivo lascerei qualsiasi tipo di pianificazione decidendo di volta in volta il da farsi. Quello che comunque fa davvero la differenza è che anche qualora ci fosse la necessità di pianificare qualcosa, tenere presente che uno schema o una pianificazione, possono rappresentare una "semplificazione" ma godono della massima elasticità. Il problema sta nel volere qualcosa di rigido, fisso, immobile...che equivale al concetto di "morto". La vita contiene nella sua essenza il continuo mutamento...l'evoluzione....l'adattabilità a seconda delle circostanze. Non puoi "costringere" la vita a seguire degli schemi fissi...a volte lo fa a volte no. L'elasticità nel riconoscere questo continuo mutamento è molto funzionale al vivere bene anche in quegli aspetti che richiedono una pianificazione.
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da sardinian aviator » 7 luglio 2014, 10:38

Noto che viene evitato con accuratezza il ricorso al termine "flessibilità", che specie in campo lavorativo potrebbe risultare indigesto per qualcuno :D
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 7 luglio 2014, 10:44

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
Parlando di stress, lo ammetto, siamo nella campo della soggettività pura. Allora, cambio domanda. Come conciliare il vivere al tempo presente con un minimo di organizzazione/pianificazione che sia funzionale al vivere bene?
Limitandosi , appunto, al minimo della pianificazione (pratica) che richiede la vita, soprattutto dal punto di vista lavorativo. In campo emotivo lascerei qualsiasi tipo di pianificazione decidendo di volta in volta il da farsi. Quello che comunque fa davvero la differenza è che anche qualora ci fosse la necessità di pianificare qualcosa, tenere presente che uno schema o una pianificazione, possono rappresentare una "semplificazione" ma godono della massima elasticità. Il problema sta nel volere qualcosa di rigido, fisso, immobile...che equivale al concetto di "morto". La vita contiene nella sua essenza il continuo mutamento...l'evoluzione....l'adattabilità a seconda delle circostanze. Non puoi "costringere" la vita a seguire degli schemi fissi...a volte lo fa a volte no. L'elasticità nel riconoscere questo continuo mutamento è molto funzionale al vivere bene anche in quegli aspetti che richiedono una pianificazione.
Ciao!
Io, per esempio, sto provando a tenere un diario in cui scrivo quei due, tre punti di cose da fare durante la giornata, in maniera tale che questi non diventino un ulteriore pretesto, anzi miccia, per innescare paranoie mentali.
Lasciando, come dici tu, spazio a possibilità di modifiche e o cambi di programma anche in corso d'opera.

Una cosa, penso che il "vivere alla giornata" non debba però far cadere in una sorta di passività mentale per cui qualunque cosa ve bene. Provo a spiegarmi: la consapevolezza del non poter aver un controllo assoluto non deve renderci apatici rispetto alla possibilità e alla giustezza di migliorarci personalmente e, perché no, anche professionalmente, tra le varie cose.
Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 7 luglio 2014, 19:09

Blues77 ha scritto:
Provo a spiegarmi: la consapevolezza del non poter aver un controllo assoluto non deve renderci apatici rispetto alla possibilità e alla giustezza di migliorarci personalmente e, perché no, anche professionalmente, tra le varie cose.
Ciao
Una maggiore consapevolezza ti porta maggiore chiarezza...non ha niente a che vedere con l'essere apatici...anzi.
Per migliorare è utile avere chiarezza...poi quello che ci vuoi fare tu con la chiarezza è affar tuo... :D
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da tartan » 7 luglio 2014, 21:08

Io una cosa molto chiara in testa ce l'ho: ho paura di volare con gli ultraleggeri e con l'aviazione generale punto
PERO', quando mi serve, lo faccio senza tante storie altro punto. Fino ad ora mi è servito una sola volta, forse perchè non me lo vado a cercare, visto che ne ho paura! Sono perfettamente a conoscenza del perché ne abbia paura, ciononostante, mi dovesse servire, ci penso un po' e se non trovo alternative, lo faccio senza problemi.
Anche io ho cominciato a scrivere quello che devo fare, però perché comincio a volermi dimenticalre le cose (tipo i pagamenti), per volontà, non per vecchiaia, e allora se me le scrivo non ho alibi.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 8 luglio 2014, 8:00

tartan ha scritto:Io una cosa molto chiara in testa ce l'ho: ho paura di volare con gli ultraleggeri e con l'aviazione generale punto
PERO', quando mi serve, lo faccio senza tante storie altro punto. Fino ad ora mi è servito una sola volta, forse perchè non me lo vado a cercare, visto che ne ho paura! Sono perfettamente a conoscenza del perché ne abbia paura, ciononostante, mi dovesse servire, ci penso un po' e se non trovo alternative, lo faccio senza problemi.
Anche io ho cominciato a scrivere quello che devo fare, però perché comincio a volermi dimenticalre le cose (tipo i pagamenti), per volontà, non per vecchiaia, e allora se me le scrivo non ho alibi.
Paura nonostante tu sia dal settore? Almeno, da quello che intuisco.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 8 luglio 2014, 8:37

Blues77 ha scritto:
Paura nonostante tu sia dal settore? Almeno, da quello che intuisco.
È per un tipo di aeromobile legato a quella specifica normativa...quindi non è "nonostante" ma "soprattutto" perché del settore. Anche perché, se ha voglia, ti spiegherà in cosa consisteva il suo lavoro nel settore aeronautico...e quando hai un certo atteggiamento mentale fatichi ad accettare qualcosa di più "sportivo"... :mrgreen: Con ciò non dico che faccia bene o male...è una semplice constatazione.
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 8 luglio 2014, 9:02

Blues77 ha scritto:
tartan ha scritto:Io una cosa molto chiara in testa ce l'ho: ho paura di volare con gli ultraleggeri e con l'aviazione generale punto
PERO', quando mi serve, lo faccio senza tante storie altro punto. Fino ad ora mi è servito una sola volta, forse perchè non me lo vado a cercare, visto che ne ho paura! Sono perfettamente a conoscenza del perché ne abbia paura, ciononostante, mi dovesse servire, ci penso un po' e se non trovo alternative, lo faccio senza problemi.
Anche io ho cominciato a scrivere quello che devo fare, però perché comincio a volermi dimenticalre le cose (tipo i pagamenti), per volontà, non per vecchiaia, e allora se me le scrivo non ho alibi.
Paura nonostante tu sia dal settore? Almeno, da quello che intuisco.
Nessun pilota non ha paura.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 8 luglio 2014, 9:13

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
Paura nonostante tu sia dal settore? Almeno, da quello che intuisco.
È per un tipo di aeromobile legato a quella specifica normativa...quindi non è "nonostante" ma "soprattutto" perché del settore. Anche perché, se ha voglia, ti spiegherà in cosa consisteva il suo lavoro nel settore aeronautico...e quando hai un certo atteggiamento mentale fatichi ad accettare qualcosa di più "sportivo"... :mrgreen: Con ciò non dico che faccia bene o male...è una semplice constatazione.
Ciao!
Sai che questa non l'ho tanto capita. :D

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 8 luglio 2014, 9:15

Maxx ha scritto:
Blues77 ha scritto:
tartan ha scritto:Io una cosa molto chiara in testa ce l'ho: ho paura di volare con gli ultraleggeri e con l'aviazione generale punto
PERO', quando mi serve, lo faccio senza tante storie altro punto. Fino ad ora mi è servito una sola volta, forse perchè non me lo vado a cercare, visto che ne ho paura! Sono perfettamente a conoscenza del perché ne abbia paura, ciononostante, mi dovesse servire, ci penso un po' e se non trovo alternative, lo faccio senza problemi.
Anche io ho cominciato a scrivere quello che devo fare, però perché comincio a volermi dimenticalre le cose (tipo i pagamenti), per volontà, non per vecchiaia, e allora se me le scrivo non ho alibi.
Paura nonostante tu sia dal settore? Almeno, da quello che intuisco.
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Immagino tu intenda, per paura, la giusta dose di stress per prepararsi a una performance ottimale. Don't you? :roll:

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 8 luglio 2014, 9:25

Certamente. Paura trasformata in rispetto per la macchina, per le circostanze, PER I PASSEGGERI (e lo sottolineo mille volte perchè delle volte sembra che siano l'ultima cosa), in prudenza, in calma, in equilibrio. Mai in fretta, approssimazione, superficialità.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 8 luglio 2014, 9:28

Blues77 ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
È per un tipo di aeromobile legato a quella specifica normativa...quindi non è "nonostante" ma "soprattutto" perché del settore. Anche perché, se ha voglia, ti spiegherà in cosa consisteva il suo lavoro nel settore aeronautico...e quando hai un certo atteggiamento mentale fatichi ad accettare qualcosa di più "sportivo"... :mrgreen: Con ciò non dico che faccia bene o male...è una semplice constatazione.
Ciao!
Sai che questa non l'ho tanto capita. :D
Intendo che non ha paura di volare. Ha paura di volare con una determinata categoria di aeromobili regolamentato in modo diverso da ciò di cui si è occupato lui per una vita e con una determinata mentalità.
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 8 luglio 2014, 9:36

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
È per un tipo di aeromobile legato a quella specifica normativa...quindi non è "nonostante" ma "soprattutto" perché del settore. Anche perché, se ha voglia, ti spiegherà in cosa consisteva il suo lavoro nel settore aeronautico...e quando hai un certo atteggiamento mentale fatichi ad accettare qualcosa di più "sportivo"... :mrgreen: Con ciò non dico che faccia bene o male...è una semplice constatazione.
Ciao!
Sai che questa non l'ho tanto capita. :D
Intendo che non ha paura di volare. Ha paura di volare con una determinata categoria di aeromobili regolamentato in modo diverso da ciò di cui si è occupato lui per una vita e con una determinata mentalità.
Ciao!
Allora, a questo punto, se ci legge, ha voglia e tempo, ascolterei ( leggerei ) la sua storia molto volentieri. Sempre che magari non ci sia già un thread aperto.
Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 8 luglio 2014, 9:38

Blues77 ha scritto:
Allora, a questo punto, se ci legge, ha voglia e tempo, ascolterei ( leggerei ) la sua storia molto volentieri. Sempre che magari non ci sia già un thread aperto.
Ciao
Se avrà voglia lo farà ma...al momento che c'azzecca con te? :mrgreen:
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da sardinian aviator » 8 luglio 2014, 9:38

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
È per un tipo di aeromobile legato a quella specifica normativa...quindi non è "nonostante" ma "soprattutto" perché del settore. Anche perché, se ha voglia, ti spiegherà in cosa consisteva il suo lavoro nel settore aeronautico...e quando hai un certo atteggiamento mentale fatichi ad accettare qualcosa di più "sportivo"... :mrgreen: Con ciò non dico che faccia bene o male...è una semplice constatazione.
Ciao!
Sai che questa non l'ho tanto capita. :D
Intendo che non ha paura di volare. Ha paura di volare con una determinata categoria di aeromobili regolamentato in modo diverso da ciò di cui si è occupato lui per una vita e con una determinata mentalità.
Ciao!
Anch'io come Tartan avrei una certa riluttanza a volare su alcune categorie di aeromobili (leggi ultraleggeri). Non solo per la macchina quanto soprattutto per i piloti. Me ne sono occupato a lungo e la mia diffidenza nasce proprio da lì.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 8 luglio 2014, 9:39

Maxx ha scritto:Certamente. Paura trasformata in rispetto per la macchina, per le circostanze, PER I PASSEGGERI (e lo sottolineo mille volte perchè delle volte sembra che siano l'ultima cosa), in prudenza, in calma, in equilibrio. Mai in fretta, approssimazione, superficialità.
La giusta dose di apprensione che permette di non sottovalutare i rischi insiti e potenziali in una determinata azione.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 8 luglio 2014, 9:41

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
Allora, a questo punto, se ci legge, ha voglia e tempo, ascolterei ( leggerei ) la sua storia molto volentieri. Sempre che magari non ci sia già un thread aperto.
Ciao
Se avrà voglia lo farà ma...al momento che c'azzecca con te? :mrgreen:
Ciao!
A occhio nulla direi Ma sai, oltre ad essere abbastanza ansioso, ho anche un altro problema: la curiosità.
:D
Ciao

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da flyingbrandon » 8 luglio 2014, 9:59

Blues77 ha scritto:
A occhio nulla direi Ma sai, oltre ad essere abbastanza ansioso, ho anche un altro problema: la curiosità.
:D
Ciao
Ottimo...usala per te....La curiosità di vivere in modo non ansioso può essere un buon "motore" :mrgreen: :mrgreen:
Io non sono molto d'accordo con Maxx che parla di paura...ma non è molto d'accordo neanche lui visto che parla di paura trasformata. La paura trasformata in altro non è più paura. Ma , conoscendolo, so in che termini ne parla...nonostante questo non parlerei di "paura"...legata al volo e ai suoi aspetti ovviamente... :D
Ciao!
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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da tartan » 8 luglio 2014, 10:03

La curiosità è un problema che non vorrei mai perdere! :D
Mi sono occupato per anni della preparazione dei voli immaginando le peggiori avarie che potessero succedere e realizzando le migliori procedure di scampo qualora quelle previsioni si fossere avverate in modo che ogni pilota potesse fare bella figura e meritarsi gli applausi finali.
Questo detto in modo semplice e formale nonché fortemente riduttivo dell'importanza del mio lavoro, senza auto celebrarmi o mettermi in mostra, insomma con molta modestia. :D
Ultima modifica di tartan il 8 luglio 2014, 10:11, modificato 1 volta in totale.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Maxx » 8 luglio 2014, 10:07

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
A occhio nulla direi Ma sai, oltre ad essere abbastanza ansioso, ho anche un altro problema: la curiosità.
:D
Ciao
Ottimo...usala per te....La curiosità di vivere in modo non ansioso può essere un buon "motore" :mrgreen: :mrgreen:
Io non sono molto d'accordo con Maxx che parla di paura...ma non è molto d'accordo neanche lui visto che parla di paura trasformata. La paura trasformata in altro non è più paura. Ma , conoscendolo, so in che termini ne parla...nonostante questo non parlerei di "paura"...legata al volo e ai suoi aspetti ovviamente... :D
Ciao!
Sì, era un pò una provocazione! Però non dirmi che la prima volta che hai volato solista non ti è venuta un pò di strizza! Se non l'avessi, appunto, gestita e trasformata in performance ed in corretta gestione di quel volo, adesso staresti qua alla mia scrivania ad inserire dati nel sistema informatico! :-)

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Re: Volo tra fulmini e temporali

Messaggio da Blues77 » 8 luglio 2014, 10:15

flyingbrandon ha scritto:
Blues77 ha scritto:
A occhio nulla direi Ma sai, oltre ad essere abbastanza ansioso, ho anche un altro problema: la curiosità.
:D
Ciao
Ottimo...usala per te....La curiosità di vivere in modo non ansioso può essere un buon "motore" :mrgreen: :mrgreen:
Io non sono molto d'accordo con Maxx che parla di paura...ma non è molto d'accordo neanche lui visto che parla di paura trasformata. La paura trasformata in altro non è più paura. Ma , conoscendolo, so in che termini ne parla...nonostante questo non parlerei di "paura"...legata al volo e ai suoi aspetti ovviamente... :D
Ciao!
Un ottimo motore direi. Almeno per me. Manca ancora passaggio dalla consapevolezza all'operatività pratica della vivere consapevole. Dicevi del respiro, cosa indicata e ampiamente spiegata tramite una semplicissima ricerca su un qualsiasi motore di ricerca. Consigli corsi e o libri?
Grazie
Ciao

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