Aiutatemii!

[mmm3p]

ciao a tutti. mi sono appena registrata e non sono ancora molto pratica di questo forum!
a settembre devo prendere l'aereo per andare in vacanza e ho paura! sopratutto delle turbolenze!
oltretutto soffro di attacchi di panico quando sono in un posto e non posso autonomamente andarmene e trovare un posto che mi vada bene.
mi spaventa anche stare una settimana da sola senza la mia famiglia in un posto in cui in caso mi senta male non posso spostarmi . il mio ragazzo ha detto che appena mi sento male mi riporta a casa senza problema ma non voglio ! perche' vorrei passarmi la mia vacanza in totale pace. potete aiutarmi ? grazie in anticipo.

[MartaP]

Ciao e benvenuta!
Allora: il fatto che tu voglia passare la vacanza in pace mi sembra un buon inizio.
Posso chiederti cosa stai facendo in questo momento?

[mmm3p]

Grazie del benvenuto .. scusa la mia ignoranza ma in che senso 'cosa sto facendo'?

[MartaP]

Fidati ..sto cercando di farti capire quei determinati meccanismi mentali che stanno alla base della fobia del volo, per la maggior parte dei paurosi...( io sono un'ex paurosa )

Allora, dove sei e cosa stai facendo, di bello?

[MartaP]

..aspettando che si faccia vivo Brandon.....

[mmm3p]

Ah ok! ahahah scusa di nuovo ma non riuscivo a capire.
comunque in questo momento sono a casa e sto giocando con il mio fratellino minore ..

[flyingbrandon]

a settembre devo prendere l'aereo per andare in vacanza e ho paura! sopratutto delle turbolenze!

Perché? Che ti hanno fatto?
In macchina hai paura dei dossi e delle buche?

oltretutto soffro di attacchi di panico quando sono in un posto e non posso autonomamente andarmene e trovare un posto che mi vada bene.

Io penso che a -57 gradi e 12000m potessi anche andare autonomamente , sceglieresti come posto che ti va bene un luogo qualsiasi all'interno dell'aereo.

mi spaventa anche stare una settimana da sola senza la mia famiglia in un posto in cui in caso mi senta male non posso spostarmi .

Scusa la domanda....quanti anni hai?
In base a questo ci sono diverse considerazioni ma se hai dai 16 in su, la necessità della presenza della tua famiglia per un periodo di vacanza potrebbe essere un problema. Problema indotto dalla famiglia stessa con meccanismi che , ad esempio, possono essere quelli formati da persone doppio legamiste, di cui poi semmai parliamo, oppure indotti da te. Ma in un caso o nell'altro sarebbe opportuno che iniziassi a costruire la tua vita, sempre con la partecipazione della tua famiglia e dei tuoi cari ma in modo più autonomo e indipendente, per quanto riguarda l'aspetto emotivo.

il mio ragazzo ha detto che appena mi sento male mi riporta a casa senza problema ma non voglio ! perche' vorrei passarmi la mia vacanza in totale pace. potete aiutarmi ? grazie in anticipo.

Il passare o meno la tua vacanza in pace dipende solo ed esclusivamente da te. Non penso neanche che tu sia così categorica nel NON voler tornare a casa altrimenti non avresti scritto il punto sopra riguardante la tua famiglia. In realtà nessuno più aiutarti ma solo tu puoi aiutarti...noi possiamo offrirti qualche spunto...per il resto dipende dalla tua volontà di prendere in mano le redini della tua vita....
Ciao!

[la franci]

Ciao! !!! una domanda... Se al posto dell'aereo andassi in treno la vacanza ti farebbe meno paura? ????

[mmm3p]

Puo' sembrare strano il fatto della famiglia ed e'vero! ho 19 anni e il motivo per cui se sono con la mia famiglia sono tranquilla e' perche nessuno crede nel mio disturbo (attacchi di panico) apparte loro e sono stata sempre presa in giro per il mio problema . Per me, quindi, loro sono una sicurezza e so che se mi sento male ed ho la mia famiglia accanto ho qualcuno che mi aiuta. rispondo all'altra domanda .
Si, sicuramente se la mia vacanza comprendeva lo spostamento in treno e non in aereo, ero molto piu' rilassata e toglievo anche il pensiero del sentirmi male visro che avrei potuto prendere il treno quando volevo in caso mi sentissi male .

[flyingbrandon]

Puo' sembrare strano il fatto della famiglia ed e'vero! ho 19 anni e il motivo per cui se sono con la mia famiglia sono tranquilla e' perche nessuno crede nel mio disturbo (attacchi di panico) apparte loro e sono stata sempre presa in giro per il mio problema . Per me, quindi, loro sono una sicurezza e so che se mi sento male ed ho la mia famiglia accanto ho qualcuno che mi aiuta. rispondo all'altra domanda .
Si, sicuramente se la mia vacanza comprendeva lo spostamento in treno e non in aereo, ero molto piu' rilassata e toglievo anche il pensiero del sentirmi male visro che avrei potuto prendere il treno quando volevo in caso mi sentissi male .

Non hai risposto alle altre domande...ma in attesa di quelle risposte partiamo da qua. L'attacco di panico è un disturbo certo...ma non è una "malattia" dovuta a squilibri fisici (ormonali/biochimici etc etc)...e, la cosa che può diventare preoccupante per te, è che sia un "collante" e ti senta capita dalla tua famiglia in un contesto "patologico"...perché potrebbe farti scegliere di tenerti il disturbo se ci vedi in questo un segno di comprensione e di amore. Quello c'è sia che ci sia o meno l'attacco di panico...se è Amore. Cosa intendi che nessuno crede al tuo disturbo e, soprattutto, che problema c'è per te se qualcuno crede che tu ce l'abbia o meno? Il tuo ragazzo ci crede se ti ha detto che non esiterebbe a riportarti a casa no? Quindi perché, secondo le tue parole, il suo capirti non è sufficiente al pari della tua famiglia? Che la famiglia offra sicurezza è cosa buona e giusta...che tu ricerchi "sicurezza" in loro, prima che in te, non è cosa tanto bella e giusta. La famiglia, e quindi anche tu, dovrebbe puntare all'indipendenza dei figli per innumerevoli motivi ma, a volte, anche se in totale buona fede, la famiglia (spesso la madre) tende a tenere a sé i figli piuttosto che renderli indipendenti. A prescindere dalla buona fede o meno, la spinta vera e propria verso la tua indipendenza, fisica ed emotiva, dovrebbe partire proprio da te. L'attacco di panico, come qualsiasi disturbo, è il segnale di un conflitto tuo interiore...e , per risolverlo, devi in prima battuta cambiare qualcosa nella tua vita, che ti permetta di vederne gli effetti...in contemporanea a questo puoi anche cercare la causa di questo conflitto perché il trovarla ti permette di evolvere in modo consapevole. Ricordati che l'attacco di panico è, alla fine, una risposta sensata ad un tuo pensiero....solo che è proprio quello ad essere NON sensato.
Ciao!

[flyingbrandon]

Si, sicuramente se la mia vacanza comprendeva lo spostamento in treno e non in aereo, ero molto piu' rilassata e toglievo anche il pensiero del sentirmi male visro che avrei potuto prendere il treno quando volevo in caso mi sentissi male .

L'altro aspetto, a cui forse anche Marta voleva portarti, è che se il tuo stare male parte da un pensiero...è proprio su quello che devi lavorare ma in modo opposto a quello che stai facendo. Ovvero...perché devi pensare prima di stare male? È molto probabile che accada se parti con questo pensiero. Sei giovane, non hai problemi fisici, perché dovresti stare male? Se ti rendi conto che la responsabilità del tuo stare male è tua e dei tuoi pensieri....se ti rendi anche consapevole che non stai affrontando una patologia che ti può stroncare quindi la paura è riferita ad una serie di sintomi ma che , di fatto, non ti porta a morte, puoi decidere di iniziare un tuo percorso personale "rischiando" anche di avere un attacco di panico. No? Solo tu puoi interrompere il circolo vizioso della paura...perché tu hai paura che qualcosa accada...e già è diverso dall'avere paura perché qualcosa sta accadendo. Molto spesso con semplici esercizi di respirazione le crisi di panico passano perché è impossibile avere una crisi di panico e un respiro regolare. Inizia, così per allenarti, a studiare il tuo respiro e ricordarti di focalizzare l'attenzione proprio nel momento in cui ti sembra di perdere il controllo di te...e per esercitarti a ricordare....fallo il più spesso possibile.
Ciao!

[mmm3p]

Ho dimenticato giustamente il problema della turbolenza in aereo e non ho risposto alla domanda! . Ho paura sia delle turbolenze che dei vuoti d'aria .
il motivo preciso e' perche' in aereo non so quando accadono e possono prendermi cosi all'improvviso, ho paura che l'aereo non riesca a superarla e di conseguenza precipiti da un momento all'altro, cosa che in macchina non succede anche perche' si nota se c'e un buco in strada o altro quindi mi preparo anticipatamente alla situazione.

[mmm3p]

Per quanto riguarda la famiglia i miei genitori non mi hanno mai rinchiuso (se cosi si puo' dire) in una 'campana di vetro' anzi hanno sempre cercato di darmi la 'spinta' per cambiare e diventare piu' autonoma psicologicamente e di suprerare le mie paure. il fatto che gli altri credono o no al mio disturbo mi da fastidio, visto che mi hanno preso in giro parecchie volte anche nel momento in cui stavo male. il mio ragazzo sì ha detto che mi riporta a casa nel caso mi senta male .. ma siccome stiamo da poco insieme non mi ha mai visto stare male perche' fortunatamente non ne ho avuti in sua presenza quindi non ho idea di come si comporta in caso mi succedesse.

[flyingbrandon]

Ho dimenticato giustamente il problema della turbolenza in aereo e non ho risposto alla domanda! . Ho paura sia delle turbolenze che dei vuoti d'aria .
il motivo preciso e' perche' in aereo non so quando accadono e possono prendermi cosi all'improvviso, ho paura che l'aereo non riesca a superarla e di conseguenza precipiti da un momento all'altro, cosa che in macchina non succede anche perche' si nota se c'e un buco in strada o altro quindi mi preparo anticipatamente alla situazione.

I vuoti d'aria non esistono...è turbolenza.
L'aereo la supera eccome...il problema della turbolenza è se tu non rimani con la cintura allacciata...allora sì che potresti farti male perché sbatacchiata. L'aereo non si rompe in turbolenza...le prove per certificare le strutture dell'aereo e la loro resistenza, portano a deformazioni che neanche immagini...
In macchina un buco non lo vedi se vai normalmente spedita e magari di sera...quindi hai poco da prepararti. Ma, in aereo, non devi fare niente se non stare "cinturata"....
Ciao!

[flyingbrandon]

Per quanto riguarda la famiglia i miei genitori non mi hanno mai rinchiuso (se cosi si puo' dire) in una 'campana di vetro' anzi hanno sempre cercato di darmi la 'spinta' per cambiare e diventare piu' autonoma psicologicamente e di suprerare le mie paure. il fatto che gli altri credono o no al mio disturbo mi da fastidio, visto che mi hanno preso in giro parecchie volte anche nel momento in cui stavo male. il mio ragazzo sì ha detto che mi riporta a casa nel caso mi senta male .. ma siccome stiamo da poco insieme non mi ha mai visto stare male perche' fortunatamente non ne ho avuti in sua presenza quindi non ho idea di come si comporta in caso mi succedesse.

Ora non voglio parlare dei tuoi genitori perché non li conosco. Potrei farti, però, parecchi esempi di come un genitore possa spingere e contemporaneamente mandare segnali diversi...ma non è questo il punto ora. Degli altri dovresti sbattertene totalmente. Tieni presente, ma come tuo feedback, che potrebbe darsi anche che tu abbia mal interpretato il gesto o, perché coinvolta, mal valutato la tua situazione. Non ho mai visto prendere in giro qualcuno morente...non nella norma...di solito la presa in giro può starci, anche se non è sempre opportuno, quando vuoi sdrammatizzare, quindi non tanto prendere in giro ma far notare che "non è così grave"...cosa che effettivamente durante una crisi di panico può starci che gli altri non ti vedano in fin di vita...perché di fatto, anche la tua esperienza mostra, non sei morta. In realtà proprio tu dovresti viverti "l'esperienza" in modo più leggero....perché meno paura hai...meno possibilità di avere una crisi avrai.
Ok..se con lui non hai mai avuto crisi di panico può essere che sia una persona che ti dia fiducia...quindi potrebbe non capitarti mai...e se dovesse capitarti potresti vedere come reagisce...in ogni caso, visto il rischio, penso valga la pena approfondire tutte e due gli aspetti. comunque....tornando al discorso...è tutto sommato indifferente cosa sentono gli altri...non puoi pretendere che gli altri ti capiscano e si muovano di conseguenza quando nemmeno tu riesci a farlo...e non ho ben capito se tu sei consapevole che tu stessa generi le crisi di panico...se sì...perché non ti occupi prima delle tue responsabilità nei tuoi confronti prima di pensare a quelle degli altri?
Ciao!

[mmm3p]

si , mi rendo conto che sono io a generare il mio disturo; ma non sono ancora riuscita a controllarlo e neanche a superarlo anche se sono consapevole che parte tutto da me!

[flyingbrandon]

si , mi rendo conto che sono io a generare il mio disturo; ma non sono ancora riuscita a controllarlo e neanche a superarlo anche se sono consapevole che parte tutto da me!

Bene...poi approfondiamo alcuni aspetti ma...tu cosa hai fatto per superarlo/controllarlo visto che dici di non essere ancora riuscita?
Ciao!

[MartaP]

Io penso che a -57 gradi e 12000m potessi anche andare autonomamente , sceglieresti come posto che ti va bene un luogo qualsiasi all'interno dell'aereo.

Davvero???? Ok, allora vengo in cockpit....

[mmm3p]

Ho sempre cercato di farmi forza e di controllarlo, e oltre a questo vado da uno psichiatra che mi ha assegnato delle pasticche e mi ha spiegato come controllarmi in queste situazioni. ma nonostante questo continuo ad avere periodi in cui sto bene e periodi in cui mi risento male (in questo caso la vacanza e' il problema x cui ora sto cosi).

[flyingbrandon]

Ho sempre cercato di farmi forza e di controllarlo, e oltre a questo vado da uno psichiatra che mi ha assegnato delle pasticche e mi ha spiegato come controllarmi in queste situazioni. ma nonostante questo continuo ad avere periodi in cui sto bene e periodi in cui mi risento male (in questo caso la vacanza e' il problema x cui ora sto cosi).

Per farti forza cosa intendi? Controllarlo...in che modo?
Dallo psichiatra fai una psicoterapia o solo una cura farmacologica? Non trovo la cura farmacologica, se solo per l'attacco di panico, una vera cura...perché ti sopprime i sintomi e non le cause, da ricercare nel tuo modo di pensare e quindi percepire. Penso che una valida psicoterapia, da qualcuno bravo e con esperienza sugli attacchi di panico una soluzione molto migliore, senza controindicazioni, senza farmaci ed effetti collaterali e, soprattutto, ti formisce qualcosa di duraturo. Sopprimere non è una buona soluzione...e risultati eccellenti si ottengono anche con qualche attività che ti metta in "contatto" con il tuo corpo...yoga, meditazione, Qi Gong sono le prime che mi vengono in mente. Un consiglio...focalizza bene i problemi...in questo caso non è la vacanza il problema...tu stai così per come "immagini" di vivere la vacanza...il rapporto con i tuoi, il non sapere come il tuo moroso possa esserti vicino...il pensare che ci debba essere qualcuno vicino. Vedi...quello che traspare abbastanza chiaramente è che sei molto protesa a vedere chi e cosa la fuori possa aiutarti trascurando il tuo ruolo e la tua capacità di fare effettivamente qualcosa per te.
Ciao!

[mmm3p]

Si in effetti e' cosi ! devo cercare di controllarmi io per prima indipendentemente da chi ho accanto . Un'altra cosa che ho notato e' che durante la giornata se penso alla vacanza sono abbastanza tranquilla anche al pensiero di prendere un'aereo .. e' la sera invece che sale l'ansia .. come mai? c'e un motivo preciso o no?

[flyingbrandon]

Si in effetti e' cosi ! devo cercare di controllarmi io per prima indipendentemente da chi ho accanto . Un'altra cosa che ho notato e' che durante la giornata se penso alla vacanza sono abbastanza tranquilla anche al pensiero di prendere un'aereo .. e' la sera invece che sale l'ansia .. come mai? c'e un motivo preciso o no?

La sera cosa pensi? Comunque l'ansia è sempre relativa ad un pensiero futuro....futuro che, di fatto, non esiste. perché invece non sei consapevole di quello che stai facendo in quel momento?
Penso, ma può essere un motivo come un altro, che di giorno potresti avere più cose da fare...e la sera meno...anche simbolicamente durante il giorno ti sembra di "avere una vita davanti"...la sera, si avvicina il momento del riposo e della notte...simbolicamente è "morta un'altra giornata"...però, come vedi, ogni giorno ti risvegli....
Ciao!

[mmm3p]

Sicuramente sara' cosi .
Grazie dell'aiuto provero' in questi giorni a non pensare a quello che potrebbe succedermi (ma non succede perche' sono io a decidere) .
Se ho altri dubbi semmai scusate la rottura ma dovrete di nuovo sopportarmi
Grazie di nuovo!

[MartaP]

Ho sempre cercato di farmi forza e di controllarlo, e oltre a questo vado da uno psichiatra che mi ha assegnato delle pasticche e mi ha spiegato come controllarmi in queste situazioni. ma nonostante questo continuo ad avere periodi in cui sto bene e periodi in cui mi risento male (in questo caso la vacanza e' il problema x cui ora sto così)...

Dallo psichiatra fai una psicoterapia o solo una cura farmacologica? Non trovo la cura farmacologica, se solo per l'attacco di panico, una vera cura...perché ti sopprime i sintomi e non le cause, da ricercare nel tuo modo di pensare e quindi percepire

...e, aggiungo, mi sembra assolutamente palese che tale approccio non stia funzionando per niente...

Senti Emme3p, ci sono passata anch'io. Non ci sono farmaci che tengono. E, opinione assolutamente personale, io non penso che tu abbia bisogno di uno psichiatra....

La fobia del volo solitamente è legata a due fattori : in primis l'ignoranza sul mondo aeronautico in generale, nel senso di non conoscere quasi niente sul funzionamento dell'aereo, sulle leggi della fisica che governano il volo, sugli assidui controlli che vengono eseguiti, sulla preparazione dei piloti e del personale di terra e di cabina, ecc.... e poi c'è il timore, il terrore irrazionale del volo che irrompe settimane o addirittura mesi prima del fatidico momento in cui si salgono le scalette dell'aereo.
Questo terrore è sempre legato all’idea di non avere la situazione sotto controllo ed al fatto di essere costretti a fidarsi di qualcun altro, alla paura di sentirsi male in pubblico o di avere un attacco di panico.

Ma, come ti ha detto Brandon fin dall'inizio sei tu che devi prendere in mano le redini della tua vita .. e

..l'attacco di panico è, alla fine, una risposta sensata ad un tuo pensiero....solo che è proprio quello ad essere NON sensato.

Ad esempio: il tuo pensiero non sensato ed il suo conseguente sviluppo potrebbe essere:
Ho una sensazione di vuoto allo stomaco = la tua mente lo percepisce come un segnale di pericolo e quindi tu pensi che c'è qualcosa che non va = alla fine , la tua interpretazione del disagio fisico sarà: stiamo precipitando...
Il tuo contro-pensiero deve essere:
"va tutto bene,tutto fila liscio, è solo il cambio di velocità dei motori...."

... ti rendi conto che la responsabilità del tuo stare male è tua e dei tuoi pensieri....se ti rendi anche consapevole che non stai affrontando una patologia che ti può stroncare quindi la paura è riferita ad una serie di sintomi ma che, di fatto, non ti porta a morte, puoi decidere di iniziare un tuo percorso personale "rischiando" anche di avere un attacco di panico..

Significa che ogni qual volta che nella tua mente si affaccia un pensiero negativo devi trasformarlo in positivo.
C'è una turbolenza? Come ti ha detto Brandon le turbolenze non sono pericolose. Il tuo contro-pensiero in questo caso è : mi affido ai piloti e alle loro competenze.

Senti dei rumori che non conosci? Hai un pensiero, un dubbio che emerge dalla tua mente? Il tuo contro-pensiero è :
i rumori e i movimenti cambiano durante le diverse fasi del volo
E' importante rimanere in contatto con la realtà e osservare ciò che accade veramente: e quindi devi tenere gli occhi
aperti.

..Molto spesso con semplici esercizi di respirazione le crisi di panico passano perché
è impossibile avere una crisi di panico e un respiro regolare.

Questa sembra una cavolata ed invece è fondamentale. Rilassamento ed ansia/paura sono incompatibili.
Più ti alleni con esercizi di rilassamento e più sarai in grado di controllare la tua ansia.

Ricordati che la paura è una " primadonna": più le dai spazio, più lei ti riempie la mente di fantasie terrificanti...e ad un certo punto devi dire
" NO: basta con pensieri negativi. Adesso penso solo positivo: sarà
una bellissima vacanza... andrà tutto bene..se avrò qualche imprevisto sarò all'altezza della situazione"...

[mmm3p]

Sono tutti discorsi che ovviamente non fanno una piega, il problema e' metterli in atto ! speriamo di farcela e pensero' in positivo !

[flyingbrandon]

Sono tutti discorsi che ovviamente non fanno una piega, il problema e' metterli in atto ! speriamo di farcela e pensero' in positivo !

Diventa un problema metterli in atto quando non vuoi mettere in gioco te cercando sempre qualcosa la fuori che motivi il tutto. Se ti prendi ogni responsabilità di ciò che fai e della tua vita...e decidi di diventare l'artefice allora non è un problema metterli in atto. Pensare in positivo va bene...ma il primo punto è non pensare in negativo...essere consapevole che sono TUOI pensieri...che non è la realtà...e trattarli come tali. La mente è una tua alleata...
Non devi sperare di farcela....devi farlo e basta. Si spera di vincere al superenalotto....non di riuscire ad usare la propria mente...per quella al massimo si impara...iniziando a disimparare ciò che ci ha portato fino a qua. E' evidente che il suo utilizzo è erroneo proprio quando si manifestano disturbi...a quel punto non è necessario togliere i disturbi o combatterli ma usarli per aiutarci a capire....quindi non averne paura...di attacco di panico non muori. E anche prenderti tu stessa un po' in giro è un buon inizio....spesso ci prendiamo troppo sul serio...
Ciao!

[mmm3p]

Grazie per i consigli, voglio cambiare e vivermela proprio come una vacanza non come un orrore!
grazie di nuovo!

[MartaP]

Grazie per i consigli, voglio cambiare e vivermela proprio come una vacanza non come un orrore!
grazie di nuovo!

Questo è assolutamente lo spirito giusto! Brava!

[mmm3p]

Grazie

[mmm3p]

Risono di nuovo io, e mi scuso per il rompimento di scatole ma ho bisogno di alcune informazioni.
Ho notato che quando partiro' il tempo non sara' molto bello e ci sta che potrebbe piovere .
C'e il rischio di fare un volo non tranquillo o anche se piove non succede niente?
grazie in anticipo!

[flyingbrandon]

Risono di nuovo io, e mi scuso per il rompimento di scatole ma ho bisogno di alcune informazioni.
Ho notato che quando partiro' il tempo non sara' molto bello e ci sta che potrebbe piovere .
C'e il rischio di fare un volo non tranquillo o anche se piove non succede niente?
grazie in anticipo!

Anche se piove non succede niente...nel senso che la pioggia non rappresenta un fattore che faccia accadere qualcosa...
Ciao!

[mmm3p]

Anche con eventuali temporali?

[mmm3p]

Anche con eventuali temporali?

[Lampo 13]

ciao a tutti. mi sono appena registrata e non sono ancora molto pratica di questo forum!
a settembre devo prendere l'aereo per andare in vacanza e ho paura! sopratutto delle turbolenze!
oltretutto soffro di attacchi di panico quando sono in un posto e non posso autonomamente andarmene e trovare un posto che mi vada bene.
mi spaventa anche stare una settimana da sola senza la mia famiglia in un posto in cui in caso mi senta male non posso spostarmi . il mio ragazzo ha detto che appena mi sento male mi riporta a casa senza problema ma non voglio ! perche' vorrei passarmi la mia vacanza in totale pace. potete aiutarmi ? grazie in anticipo.

Ma che vacanza è? Cambia fidanzato, vatti a divertire vicino casa e poi ragionerai sui tuoi problemi!

[flyingbrandon]

Anche con eventuali temporali?

SI...anche con eventuali temporali.
Ciao!

P.S. Se vuoi fare quel "cambiamento" nel modo di pensare...fallo. Non pensare a ciò che non ti compete, nei termini che non ti competono. Il meteo, e l'eventuale pericolosità, non è affar tuo. Pensa a ciò che stai facendo ORA...