ansia prima della partenza..

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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andrusha
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ansia prima della partenza..

Messaggio da andrusha » 7 agosto 2014, 21:59

ciao a tutti
la mia storia parte da lontano,da quando con il parafly,sono finito in acqua ed ho rischiato di annegare,perchè ero in mare aperto senza giubbottino di salvataggio.
Dal quell'avvenimento ,l'anno succcessivo ,in galleria,durante la coda per il traffico, ho rischiato di lasciare li la macchina e scappare,poi ho avvertito paura negli ascensori,nell''aereo che prima adoravo e per finire,a 200 mt da casa uscivo e tornavo indietro per paura di star male in mezzo alla strada.
A quel punto mi sono guardato allo specchio ed una alla volta, le ho sradicate tutte,tranne l'acqua e il volo,
lunedi devo partire,avverto come sempre il formicolio allo stomaco che poi piano piano che mi avvicino all'aereo diventa sempre piu forte..
beh.. ormai mi aiuto con lexotan ,solo in quell occasione,non lo uso mai,ma è l' unico modo per salirci e nonostante ben 30 goccie..sento sempre quella molla che sta per scattare,avverto un forte disagio,pari a domenica scorsa,infatti vedendo la seggiovia ,sentivo solo a guardarla lo stesso formicolio,ma ci sono salito,sono stato un po maluccio,ma al ritorno con la valle in faccia..ho rinunciato e fatto una bella passeggiata..
consigli??
Capisco che devo circoscrivere la paura e controllarla,ma un conto è essere razionali qui ed un altro nel momento in cui chiudono i portelloni e vorresto solo saltare fuori...
grazie a tutti..

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Re: ansia prima della partenza..

Messaggio da flyingbrandon » 8 agosto 2014, 10:05

andrusha ha scritto:ciao a tutti
la mia storia parte da lontano,da quando con il parafly,sono finito in acqua ed ho rischiato di annegare,perchè ero in mare aperto senza giubbottino di salvataggio.


consigli??
Capisco che devo circoscrivere la paura e controllarla,ma un conto è essere razionali qui ed un altro nel momento in cui chiudono i portelloni e vorresto solo saltare fuori...
grazie a tutti..
Il primo...non prendere le gocce.
Il secondo...non si tratta di controllare la paura...semmai di viverla...soprattutto per quello che è e non per quello che immagini che sia.
Terzo...un trauma , spesso, traumatizza. Su questo non ci vedo niente di particolare. Però, da lontano, si può rivivere in modo un po' diverso l'accaduto. Perché non avevi il giubbetto? Perché sei cascato in mare?
Ciao!
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Re: ansia prima della partenza..

Messaggio da andrusha » 9 agosto 2014, 8:28

ciao Fly.. ti dò del Tu, non avevo il giubbetto perchè quello era il primo anno che lo facevano in costiera amalfitana ed erano poco organizzati, sono caduto in mare perchè il genio che guidava il motoscafo ha pensato bene ti farmi toccare con i piedi l'acqua del mare,ma ad un certo punto ,quando l'ho toccata,il vento è cambiato e nn ho capito più nulla...per circa trentina di lunghissiimi secondi ha continuato ad trascinarmi pensando che io ne uscissi fuori,poi all'elica del motore si era attorcigliata la fune del paracadute,cosi sono stato a galla con nuotando e aspettando i loro comodi per altri 4 o 5 minuti ,premetto che ho imparato a nuotare da solo con il pallone,lanciandolo e andandolo a prendere...beh... ricordo il mare,giornata scura..un'esperienza che mi ha segnato troppo..
Sulle goccie,se nn le prendo non ci salgo,appena chiudono il portellone inizio a sudare,vivere la paura,ok,ma cosi non pensi che sia vivere malissimo il viaggio??
magari mi alleno per il prossimo volo tra 8 giorni da kiev a colonia..?? :oops: :oops:

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Re: ansia prima della partenza..

Messaggio da flyingbrandon » 9 agosto 2014, 9:51

andrusha ha scritto:ciao Fly.. ti dò del Tu, non avevo il giubbetto perchè quello era il primo anno che lo facevano in costiera amalfitana ed erano poco organizzati, sono caduto in mare perchè il genio che guidava il motoscafo ha pensato bene ti farmi toccare con i piedi l'acqua del mare,ma ad un certo punto ,quando l'ho toccata,il vento è cambiato e nn ho capito più nulla...per circa trentina di lunghissiimi secondi ha continuato ad trascinarmi pensando che io ne uscissi fuori,poi all'elica del motore si era attorcigliata la fune del paracadute,cosi sono stato a galla con nuotando e aspettando i loro comodi per altri 4 o 5 minuti ,premetto che ho imparato a nuotare da solo con il pallone,lanciandolo e andandolo a prendere...beh... ricordo il mare,giornata scura..un'esperienza che mi ha segnato troppo..
Sulle goccie,se nn le prendo non ci salgo,appena chiudono il portellone inizio a sudare,vivere la paura,ok,ma cosi non pensi che sia vivere malissimo il viaggio??
magari mi alleno per il prossimo volo tra 8 giorni da kiev a colonia..?? :oops: :oops:
Certo che ci diamo del tu.
Ok...allora in quell'occasione ci sono stati diversi elementi che sono andati storti...tra cui la tua decisione di farlo senza il giubbetto. Non conosco nel dettaglio la disciplina in questione e gli errori tecnici che sono stati commessi da chi ti trascinava e del perché sia andato avanti a farlo nonostante tu fossi caduto ma, per il nostro fine, non sono molto importanti. Non penso che volesse ammazzarti...e vediamo cosa è rimasto. È successo un incidente e si è risolto bene...da quell'incidente il "segno" evidente che è rimasto, anche da come racconti l'episodio, è che degli altri, soprattutto in contesti dove puoi fare poco tu, non ci sia da fidarsi. Tutte le volte in cui la tua esistenza è correlata alle azioni degli altri potrebbe succedere qualcosa di fatale. E questo è vero...ed è vero in tutto ciò che fai visto che non vivi una esperienza solitaria di vita sulla terra. A questo c'è soluzione? Ni. C'è perché puoi scegliere di fare qualcosa o meno mettendoti in mani che tu ritieni "opportune"...e poi basta. Il tuo fare quell'attività anche quando veniva a mancare un elemento fondamentale per la tua sicurezza è stata una TUA leggerezza che ha avuto lo stesso identico peso, nella vicenda, di tutti i componenti. Se ti fossi rifiutato di svolgere quell'attività in assenza di quell'elemento non avresti vissuto l'esperienza. Hai quindi accettato un rischio ed è andata male anche se non malissimo. Ora...la vita ti metterà sempre di fronte al punto di dover scegliere e accettare dei rischi...quando vai in macchina accetti il rischio legato quando a quel contesto, se fai un giro a piedi anche, se fumi anche...e potremmo continuare così per ore...quindi la soluzione qual'è? Non fare niente? Mmmmm....no...tanto prima o poi moriresti lo stesso e ci sarebbero più privazioni che altro. Decidere di "anestettizarti" ogni volta in cui prendi delle decisioni o vivi la conseguenza di una scelta? Neanche. E questo va nella direzione opposta a ciò che speri perché se è vero che "hai perso" la fiducia nei confronti degli altri è sicuramente vero che soprattutto l'hai persa in te stesso. Non su tutto...e sei riuscito a riguadagnartela passo a passo ma ti manca il saltino finale...o semplicemente un gradino. Se sai che non accade niente tanto da poterti rincoglionire...beh allora avrebbe senso lavorare sul perché il niente ti disturba. Se in fondo la tua paura ti suggerisce, in seguito all'esperienza, che c'è una probabilità non nulla che qualcosa accada...beh allora è meglio che tu sia al massimo. Se ti fossi rincoglionito durante il traino, magari non avresti avuto la lucidità o la capacita di fare ciò che hai fatto in quei secondi/minuti. Non ultimo...il volare perché ti sei spento il cervello non potrà mai darti la soddisfazione di avere aggiunto un tuo successo personale perché, inconsciamente, sei riuscito solo perché hai preso qualcosa che ti calmasse. In realtà le gocce non ti fanno salire o non salire su quell'aereo...lo fai tu perché così hai scelto. Ti aggrappi alle gocce ma, credimi, non hanno nessuna influenza. È una tua scelta e sei capacissimo di salire su quell'aereo senza gocce...suderai? Ok...deodorati bene. Respirerai corto? Ok...regola il respiro...che è un anello della catena fondamentale. Le gocce non ti salvano la vita ma ti allontanano e basta dalla tua esperienza. Non hanno nessun impatto con la sicurezza del volo ma solo sulla tua percezione. A volte amplificano il disagio....quindi figurati. Sai perché quell'esperienza è rimasta così impressa? Perché l'hai vissuta con tutto te stesso...eri presente...l'hai registrata, ora soprattutto a livello emotivo, e ti ha lasciato addosso anche i colori e gli odori di quel momento! Sai come si può vivere bene la propria vita? Vivendo proprio in quel modo. E quando avrai vissuto la tua paura dell'aereo....ti sarai addentrato nei meandri delle tue emozioni...quando avrai sostituito , in modo naturale, le emozioni legate a quell'evento con ciò che puoi vivere ora...paura compresa...ed inserirla nella tua vita invece di volerla escludere dalla tua vita...beh allora starai proprio vivendo in pieno.
Il prendere un volo con ciò che è alle spalle del volo stesso non è proprio come affidarsi a qualcuno nella costiera amalfitana per farsi trainare...senza nulla togliere a quella attività...ma solo il numero di professionisti che lavorano in scena e dietro le quinte può fornirti quel minimo di sicurezza in più sul fatto che è più difficile che qualcosa "sfugga".
Ciao!
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Re: ansia prima della partenza..

Messaggio da andrusha » 11 agosto 2014, 1:32

grazie per la tua spiegazione,sei un motivatore,domani vedrò ... e ti farò sapere,grazie per i preziosi consigli...
a presto

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