il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

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sydney321
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il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sydney321 » 20 ottobre 2014, 11:26

Ciao a tutti!
E' da un pò che leggo questo forum e faccio i complimenti a tutti coloro che cercano di guarire noi malati cronici della paura del volo.
Ho sempre letto con tanto interesse e ammirazione le risposte, soprattutto quelle di flyingbrandon!
Ho cercato di trovare la via d'uscita alla mia paura.... ma, ahimè, senza successo...soprattutto dopo l'ultimo viaggio che ho fatto il mese scorso (sono tornata da LosAngeles).

Vi racconto un pò di me, se vi va!
Ecco la mia storia, io e "il volo":
Ho 38 anni, ho fatto numerosi voli sin da quando avevo 19 anni....inizialmente, complice l'inconsapevolezza della giovane età :-) senza paure, anzi, con entusiasmo, poi, col tempo, tutto è cambiato.... ho cominciato prima ad avere una certa tensione durante i voli, che, col tempo, è sfociato in un vero e proprio terrore.
Mi sono impegnata molto, moltissimo....Ho provato a conoscere la sconosciuta macchina "aereo", (anche grazie a questo forum)nel tentativo di rendere familiare e comprensibile tutto ciò che lo riguarda.
So che l'aria è "dura" alla velocità dell'aereo e che quindi non sono sospesa nell'aria, che è il mezzo più sicuro, che le turbolenze non possono compromettere la stabilità dell'aereo e che se ci fosse un pericolo, il pilota cambierebbe rotta...ma.... tutti questi ragionamenti valgono finchè .....ho i piedi per terra!
Quando salgo in aereo, alla prima avvisaglia di (minima) turbolenza, il terrore si impossessa di me e non c'è nulla da fare....infatti è lo scuotimento che mi getta nel panico più nero! :shock:
Ho fatto dei voli a lungo raggio senza aver mai incontrato la minima turbolenza ed ero la persona più tranquilla del mondo in aereo, quasi come fossi sul divano di casa, ma appena l'aereo inizia a oscillare è un dramma.
Qual è il mio trucco per sopravvivere a bordo? L'alcool!
E' purtroppo l'unco modo per rilassarmi e mitigare un pò le percezioni negative...dopo un pò mi viene sonnolenza e, salvo grossi scuotimenti, il tempo passa e arrivo a destinazione.

Un episodio scatenante che mi ha scioccata c'è stato, anche se non so se dipenda solo da questo....è successo che lo scorso anno mentre andavo a NY abbiamo incontrato una turbolenza forte(a mio avviso) sulla costa della penisola del Labrador e siamo stati costretti a stare 2 ore seduti (ripeto, 2 ore) e in preda a forti scuotimenti.
Ho seriamente creduto che l'aereo stesse per precipitare e che la mia vita sarebbe finita. Ciò che ho provato è qualcosa di indescrivibile e terrificante.

Per me è stato uno choc talmente forte che dopo ho giurato che non avrei più volato: mi sono quasi rovinata la vacanza a NY e durante il viaggio di ritorno ho avuto quasi un attacco di panico, tanto da chiamare una delle assistenti di volo (una figuraccia che non vi dico).
Questa cosa ha ovviamente aggravato il mio malessere.... penso sempre a quella turbolenza, se si dovesse ripetere, magari più forte....come potrei reagire.... si, è vero che l'aereo è il mezzo più sicuro, ma è un dato di fatto che gli incidenti ci sono, seppur rari, e a qualcuno capita....

Poi cosa è successo?
Quest'estate mio marito ha insistito per fare un viaggio negli USA.... nonostante tutto credo di essere una persona decisa e determinata a non farsi schiacciare dalle proprie paure, e dico si, cavolo, facciamo quel viaggio e quel lungo volo! (Francoforte-San Francisco).
La sera prima avevo anche "ripassato" alcune delle vostre risposte nel forum, ma avevo paura..... come al solito ho bevuto diversi bicchieri di vino (notando che a bordo è una strategia usata da diversi passeggeri), i due voli sono andati bene, ma..... non sono contenta di me stessa.... La paura è davvero enorme e il fatto di dovermi ubriacare per affrontare un viaggio aereo non mi rende orgogliosa di me stessa, anzi, me ne vergogno molto....

Cosa mi dite? Sono un caso disperato?

Posso aggiungere una domanda? ci sono zone più soggette di altre a turbolenze oppure tutto dipende dal meteo?
In effetti molte persone mi hanno detto di avere trovato turbolenza sulla penisola del Labrador andando dall'Europa verso NY...volevo avere un parere da voi esperti..

Grazie a mille!!!! (soprattutto al mitico Flyingbrandon se vorrà rispondermi) :D

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sardinian aviator » 20 ottobre 2014, 16:10

Ma non è che per poter bere quanto ti pare sei costretta ad attraversare ogni volta l'Atlantico? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Ovviamente scherzo! Vedrai che qui troverai sicuramente risposte alle tue angosce.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da MartaP » 20 ottobre 2014, 17:18

sydney321 ha scritto:... come al solito ho bevuto diversi bicchieri di vino (notando che a bordo è una strategia usata da diversi passeggeri), i due voli sono andati bene, ma..... non sono contenta di me stessa.... La paura è davvero enorme e il fatto di dovermi ubriacare per affrontare un viaggio aereo non mi rende orgogliosa di me stessa, anzi, me ne vergogno molto....
Ciao Sidney, e benvenuta! :D
Devo per forza partire da questa tua ultima frase: ubriacarsi per affrontare un viaggio aereo è decisamente una delle cose più dannose che potresti fare a te stessa. Non è che assumendo alcool non arrivano le turbolenze. L'unico risultato che ottieni , che vuoi ottenere, è quello di offuscare la tua percezione in modo tale da non renderti conto di quello che ti succede attorno. Ma è proprio quello che vuoi, Vero?
L' alcool però non è innocuo, non puoi continuare così.... :(
sydney321 ha scritto: .. nonostante tutto credo di essere una persona decisa e determinata a non farsi schiacciare dalle proprie paure, e dico si, cavolo, facciamo quel viaggio e quel lungo volo! .
Ecco, questo è un buon punto di partenza!! :wink:
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"Spock?" "Sì?" "A proposito delle colorite metafore di cui abbiamo parlato, penso che tu non debba più cercare di farne uso." .."m***a, non lo farò più."

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da flyingbrandon » 20 ottobre 2014, 17:25

sydney321 ha scritto:
Ho 38 anni, ho fatto numerosi voli sin da quando avevo 19 anni....inizialmente, complice l'inconsapevolezza della giovane età :-) senza paure, anzi, con entusiasmo, poi, col tempo, tutto è cambiato....
Solitamente si attribuisce una minore consapevolezza alla giovane età...così come maggiore incoscienza...o minore "intelligenza" quando si è bambini, fino alla crescita e maturazione in età adulta. Le famosi frasi "adesso non lo puoi capire...da grande capirai...etc.etc.". Ecco...negli anni ho capito che aldilà della normale crescita di ogni individuo, queste frasi sono....come dire...."puttanate"... :mrgreen: mediamente quello che avviene è una involuzione...fisica, cerebrale...che viene semplicemente contrastata da una maggiore esperienza...ma, fare esperienza è un concetto "profondo", che non è semplicemente aver vissuto, volente o nolente, delle circostanze. Questa involuzione è ben supportata dalla società, che proprio nel momento in cui tu sviluppi e formi la percezione che hai di te...le tue credenze...e sviluppi quello che dovrebbe essere una tua capacità "critica" nei confronti della vita, riescono a plasmare le tue idee per essere esattamente come ti vogliono....rincoglionito. Spesso da giovane sei molto più consapevole rispetto all'età adulta...ma siccome la consapevolezza è una "dote" naturale, non te ne rendi conto fino a quando non la perdi...cioè crescendo e diventando un autore di seghe mentali olimpioniche. Ora...il problema è...o decidi di riprenderti questa dote naturale...oppure pensi di esserti salvato da una giovinezza da Rinco e prosegui la tua vita come gli altri hanno scelto per te. Se scegli la prima soluzione...bene...se scegli la seconda...soffri. Diciamo che la società/famiglia/chiperesso con te ci ha messo esattamente la durata della formazione scolastica quasi obbligatoria...le superiori....e ciò fa ben sperare nel recupero della tua naturalezza...e per fare questo potrebbe esserti utile ripensare a quali cambiamenti nella tua vita, in quell'età, hanno "forzato" il tuo modo di pensare oppure, al contrario, hanno iniziato a mostrarti delle diversità rispetto al modo in cui pensavi. Non devono essere necessariamente episodi "gravi"...anzi...ma fondamentali...una relazione "forte"...un percorso di studi particolare...rispetto alla routine scolastica...cambiamenti chiave per la tua percezione insomma.
sydney321 ha scritto: ho cominciato prima ad avere una certa tensione durante i voli, che, col tempo, è sfociato in un vero e proprio terrore.
L'escalation è ciò che ci si aspetta quando si ignora un segnale. C'è un fiammero acceso con della legna....niente....c'è un po' di fumo che esce dalla legna...niente....si sprigiona un piccolo fuocherello....niente.....ecchecccazzo...scoppia l'incendio... :mrgreen: nella pratica ti sembra ovvio...non permetteresti mai che qualcosa di questo tipo accada...nella sfera emotiva dovrebbe essere , ed è, la stessa cosa ma...proprio per quei condizionamenti di cui sopra, si tende a reprimere, far finta di niente....voltarsi...e il disagio si manifesta con sempre maggior veemenza....disagio emotivo, fisico...spirituale. Se non ti è chiaro il concetto di "condizionamento" ti posso fare 3000000 esempi su come si è portati a reprimere o trascurare o non voler accettare il proprio stato d'animo...


sydney321 ha scritto: Mi sono impegnata molto, moltissimo....Ho provato a conoscere la sconosciuta macchina "aereo", (anche grazie a questo forum)nel tentativo di rendere familiare e comprensibile tutto ciò che lo riguarda.

Ti sei impegnata molto, moltissimo, a fare cosa?
sydney321 ha scritto:
Quando salgo in aereo, alla prima avvisaglia di (minima) turbolenza, il terrore si impossessa di me e non c'è nulla da fare....infatti è lo scuotimento che mi getta nel panico più nero! :shock:
Primo punto fondamentale..il terrore non si impossessa di te...niente si impossessa di te...e non è affatto vero che non c'è nulla da fare. Tu non hai trovato il modo , forse, perché usi la chiave di casa per aprire la macchina...e puoi continuare all'infinito che, in effetti, la tua chiave non prenderà la forma di quella serratura...e neanche tutte le altre chiavi del mazzo di casa. Cosa peggiore di quando tutte le chiavi del tuo mazzo sbagliato non aprono è continuare...disperandosi...a spingere per cercare di forzare. Sono proprio i casi dove ti basta osservare il mazzo per capire che hai sbagliato mazzo. La mente è uno strumento....è potente....potentissimo. Come tutti gli strumenti lo puoi usare a tuo vantaggio...oppure a tuo svantaggio. Per il discorso la sopra....ma no...non quello....quello più in alto ancora, ti sarà facile capire che NON ti è stato insegnato ad utilizzare la mente a tuo vantaggio...perché potresti dare fastidio...allora siamo tutti diversamente intelligenti....con una mente capace ma incapaci di usarla. È lei che genera i pensieri che ti portano ad avere paura....terrore...quella cosa la. La buona, anzi ottima, notizia è che nonostante tutto la mente è tua...e puoi ritrovare la capacità di usarla...per vivere meglio...non per sopravvivere....ma per vivere bene. Se ci pensi, infatti, quello che la società o famiglia o bla bla non può fare è togliere le funzioni base di sopravvivenza....per il resto, invece, questi sono i risultati. ah vuoi sapere come? Eh beh...aspetta...
sydney321 ha scritto:

Ho fatto dei voli a lungo raggio senza aver mai incontrato la minima turbolenza ed ero la persona più tranquilla del mondo in aereo, quasi come fossi sul divano di casa, ma appena l'aereo inizia a oscillare è un dramma.
Ecco...qui il primo spiraglio....ottimo direi...per te il dramma è quando l'aereo inizia ad oscillare...per tanti è quando stanno sul divano di casa e devono solo aspettare 1/3/7 mesi per andare in vacanza....ottima notizia direi....non ti pare?
sydney321 ha scritto:
Qual è il mio trucco per sopravvivere a bordo? L'alcool!
Ahhhhh....tu lo chiami trucco...io minchiata. Ne parliamo dopo però....
sydney321 ha scritto:
E' purtroppo l'unco modo per rilassarmi e mitigare un pò le percezioni negative...dopo un pò mi viene sonnolenza e, salvo grossi scuotimenti, il tempo passa e arrivo a destinazione.

No...non è così...non è l'unico modo e, soprattutto, vorrei farti notare la prima contraddizione...che poi manifesta il modo di percepire la realtà. Sopra dicevi che non c'è nulla da fare...ora che l'alcool è l'unico modo...nulla non prevede neanche un modo...quindi il nulla della frase sopra non ha senso se c'è almeno un modo. Ovviamente non è l'unico...ovviamente non è neanche una soluzione...ovviamente lo sai anche tu...L'alcool , comunque, agisce proprio sul cervello....sulla tua mente...in modo non necessariamente calmante e sicuramente in modo non funzionale...ma se riesce lui...figurati la tua mente stessa.
sydney321 ha scritto:
Un episodio scatenante che mi ha scioccata c'è stato, anche se non so se dipenda solo da questo....è successo che lo scorso anno mentre andavo a NY abbiamo incontrato una turbolenza forte(a mio avviso) sulla costa della penisola del Labrador e siamo stati costretti a stare 2 ore seduti (ripeto, 2 ore) e in preda a forti scuotimenti.
Ho seriamente creduto che l'aereo stesse per precipitare e che la mia vita sarebbe finita. Ciò che ho provato è qualcosa di indescrivibile e terrificante.
Non dipende solo da questo visto che avevi paura anche prima...diciamo che un evento scioccante in un contesto che reputavi già "negativo" non poteva fornirti palla al balzo migliore.
sydney321 ha scritto: Per me è stato uno choc talmente forte che dopo ho giurato che non avrei più volato: mi sono quasi rovinata la vacanza a NY e durante il viaggio di ritorno ho avuto quasi un attacco di panico, tanto da chiamare una delle assistenti di volo (una figuraccia che non vi dico).
Questa cosa ha ovviamente aggravato il mio malessere.... penso sempre a quella turbolenza, se si dovesse ripetere, magari più forte....come potrei reagire.... si, è vero che l'aereo è il mezzo più sicuro, ma è un dato di fatto che gli incidenti ci sono, seppur rari, e a qualcuno capita....
Per fortuna fai promesse da mercante...hai giurato ma sei tornata in volo...un lumicino della tua Innata Fiamma di "intelligenza" naturale c'è ancora...allora soffiamoci e sviluppiamo un incendio. L'incendio è utile, in questi casi, perché porta alla distruzione di tutto ciò che pensi...
sydney321 ha scritto: Poi cosa è successo?
Quest'estate mio marito ha insistito per fare un viaggio negli USA.... nonostante tutto credo di essere una persona decisa e determinata a non farsi schiacciare dalle proprie paure, e dico si, cavolo, facciamo quel viaggio e quel lungo volo! (Francoforte-San Francisco).
La sera prima avevo anche "ripassato" alcune delle vostre risposte nel forum, ma avevo paura..... come al solito ho bevuto diversi bicchieri di vino (notando che a bordo è una strategia usata da diversi passeggeri), i due voli sono andati bene, ma..... non sono contenta di me stessa.... La paura è davvero enorme e il fatto di dovermi ubriacare per affrontare un viaggio aereo non mi rende orgogliosa di me stessa, anzi, me ne vergogno molto....
È successo che hai mascherato un tuo successo....e, giustamente, non sei contenta di te stessa. L'alcool, così come assumere psicofarmaci per volare, in realtà non permettono niente di più rispetto a quello che avresti fatto tu da sola, in compenso, però, ti tolgono la soddisfazione di aver fatto un grande passo per te. Oltre al fatto di aggrapparti erroneamente all'idea che ti aiuti a fare qualcosa che tu non saresti in grado, oltre a poter dare reazioni diametralmente opposte proprio perché tolgono a te la possibilità di percepire realmente il modo circostante e te stessa, presentano anche il problema che , in una improbabile ma possibile situazione d'emergenza, in cui ti sia richiesto di agire....tu non ne sia capace. Non è il massimo no?
sydney321 ha scritto: Cosa mi dite? Sono un caso disperato?
No affatto....anzi...proprio perché il tuo problema è limitato al quando vivi le turbolenze, penso che sia ancora più facile fare in modo che non sia così. Togliendo le turbolenze? Ovviamente no...ma vivendo le tue turbolenze. Come? Spogliandoti di determinate credenze. La prima è che le turbolenze siano pericolose...si questo dici di saperlo ma, evidentemente non è così, perché quando un evento i dimostra il contrario ma tu Continui a credere diversamente, significa che quell'evento è ininfluente rispetto a ciò che provoca...e ora vediamo perché. L'impressione è che tu sia una persona in gamba...e, come tu dici e io non dubito, decisa e determinata nell'affontare le tue paure e, immagino, ciò che la vita ti propone. Diciamo , allora, che non ti manca né la determinazione né il carattere per affrontare la vita...e diciamo anche che nella vita riesci. L'idea , mia , che non deve necessariamente diventare la tua è che tu, nella vita, programmi. Fissi un obbiettivo...decidi il percorso...e prendi quella strada come "inamovibile" e corretta. Penso che questo ti abbia portato, mediamente, a raggiungere i tuoi obbiettivi...e che questo abbia fortificato la tua idea che "così sia". Ti chiedo, quindi, se qualcosa non va nel raggiungimento del tuo obbiettivo, secondo il tuo percorso, che fai? Come reagisci? Quale idee ti fai? Ti focalizzi sempre di più o ampli la tua visione? Come vivi quelli che ti sembrano "insuccessi"? E non parlo della reazione che hai in seguito ma proprio nel momento in cui vivi l'insuccesso (che poi non è insuccesso)? Quanto testarda sei nel proseguire? Ok...mi fermo con le domande e ti spiego il mio punto di vista. Se fosse corretta la mia visione d'insieme...ciò che le turbolenze ti provocano, a livello emotivo, è proprio una sorta di "risonanza" con le turbolenze che hai incontrato, potresti incontrare, nel percorso che ti separa tra A, dove sei tu, e B, l'obbiettivo che ti sei prefissata. Le turbolenze, sia quelle dell'aereo, che quelle della vita, che siano sul lavoro, famigliari, amorose, sono parte integrante e naturale di una situazione dinamica. Tu sembri ricercare "stabilità" cosa che può essere anche un qualcosa di buono ma che facilmente confondi con "staticità", proprietà tipica di un qualcosa privo di vita, morto...che , nella concezione di vita, non è qualcosa di auspicabile anche se a noi sconosciuto. la turbolenza che incontri in aereo sbatte fino a rompere i tuoi "progetti"...i tuoi "piani"...scrolla le tue idee che cadono come carte da un castello di carte da te meticolosamente costruito. L'alcool, e non un tranquillante, ti agevola perché inibisce la ragione...e, solitamente, te ne fa sbattere di tutto. Da alticcio non te ne frega una beata mazza di niente...e puoi così dormire sonni tranquilli. ma se fossero altre le tue paure, potrebbe in realtà esaltarle per farti sprofondare nel terrore più profondo proprio perché inibisci la ragione. Quello slancio di "semplicità" della vita che ti da l'alcool è l'aspetto che manca alla rigidità dei tuoi "programmi"...forse un po' rigidi per un sistema dinamico che è la vita. Quando entri nella turbolenza, prossima volta, augurandoti di trovarla, vedila come il tuo mezzo per distruggere i tuoi castelli di carte...vivi questa caduta come non hai mai fatto...immedesimati nel pensiero di distruzione...non dell'aereo...ma della tua rigidità. Sai perché le ali non si spezzano? Perché sono elastiche. ...Mobili...oscillano...assecondano le "onde"...non resistono ma accettano. Osservale....impara dall'aereo ciò che non sai fare...cogli la sua rappresentazione simbolica come un gesto naturale che ti fornisce delle istruzioni su "come vivere beatamente"...mentre alterni e visualizzi questi pensieri, prima, dopo, durante, osserva il tuo respiro...da quello puoi capire quanto in sintonia stai entrando nella tua mente...se saranno due ore....bene....tre....meglio ancora...poi quando la turbolenza si calma....assapora il vuoto e la quiete dentro di te...forse hai lasciato cadere un'altra struttura ...e vai verso la tua realizzazione. Il problema non è mai morire...ma vivere. Il problema non è avere un peso di una tonnellata lì davanti...il problema è sollevarlo...lo sforzo è necessario solo quando si oppone resistenza...e tu....non resistere al tuo cambiamento...
sydney321 ha scritto:
Posso aggiungere una domanda?
No
sydney321 ha scritto: Grazie a mille!!!! (soprattutto al mitico Flyingbrandon se vorrà rispondermi) :D
Perché mai non avrei dovuto rispondere? Mica ricevo il lunedì mercoledì e venerdì....e poi....è lunedì.
Ciao!
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sydney321 » 21 ottobre 2014, 16:34

flyingbrandon ha scritto:
Diciamo che la società/famiglia/chiperesso con te ci ha messo esattamente la durata della formazione scolastica quasi obbligatoria...le superiori....e ciò fa ben sperare nel recupero della tua naturalezza...e per fare questo potrebbe esserti utile ripensare a quali cambiamenti nella tua vita, in quell'età, hanno "forzato" il tuo modo di pensare oppure, al contrario, hanno iniziato a mostrarti delle diversità rispetto al modo in cui pensavi. Non devono essere necessariamente episodi "gravi"...anzi...ma fondamentali...una relazione "forte"...un percorso di studi particolare...rispetto alla routine scolastica...cambiamenti chiave per la tua percezione insomma.
Non credo di aver afferrato, sai? La mia storia con "il volo" si è evoluta con l'età....piano piano ho capito che gli incidenti aerei esistono (e anche altre brutte cose della vita) e il gioco è fatto. Il pensiero diventa: "può accadere che....." l'aereo precipiti, o abbia seri problemi, e via dicendo.... perchè ciò è reale, è già accaduto, anche se raramente.
flyingbrandon ha scritto:
Ti sei impegnata molto, moltissimo, a fare cosa?
Caro Brandon, mi sono impegnata a capire come funziona l'aereo, a convincermi che è il mezzo più sicuro, a immaginarmi in una delle giostre volanti di Mirabilandia mentre sono in aereo e e ripetermi che dovesse esserci una turbolenza del genere...va tutto bene!.... ma i buoni propositi si volatilizzano appena sono a bordo e c'è una minima oscillazione. :(
flyingbrandon ha scritto: La mente è uno strumento....è potente....potentissimo. Come tutti gli strumenti lo puoi usare a tuo vantaggio...oppure a tuo svantaggio. Per il discorso la sopra....ma no...non quello....quello più in alto ancora, ti sarà facile capire che NON ti è stato insegnato ad utilizzare la mente a tuo vantaggio...perché potresti dare fastidio..
Anch'io credo molto nella potenza della mente... io stessa sono una persona piuttosto determinata, che non si piange addosso ma lotta per ottenere ciò che vuole (nei limiti del possibile), soprattutto, come in certi casi, quando la vittoria o la sconfitta dipendono solo da te, e non da altri fattori.
Sono riuscita a smettere di fumare (classico caso in cui la vittoria dipende solo e solo da te stessa) alcuni anni fa e ne sono orgogliosa, ma la paura del volo non riesco a vincerla, che rabbia!
flyingbrandon ha scritto: L'alcool , comunque, agisce proprio sul cervello....sulla tua mente...in modo non necessariamente calmante e sicuramente in modo non funzionale...ma se riesce lui...figurati la tua mente stessa.
Parole sante :D , ma dovrei capire come allenare la mia mente ad "accettare" il pacchetto Volo+annesse turbolenze.
Un altro modo c'è, ma non credo sia realizzabile: ho sempre pensato che se viaggiassi di fianco al pilota che mi spiega tutto non avrei paura!!!!!!
Insomma: quando c'è una turbolenza io vorrei entrare in cabina di pilotaggio!!!! :D
So che state ridendo tutti :) , ma è così....
E' stata la forte turbolenza su NY che ha peggiorato tutto.... e poi non so ancora se quella che ho vissuto è la forma peggiore di turbolenza che può capitare oppure peggio di quella non può esserci...ma la risposta a questa domanda, che mi tranquilizzerebbe molto, non l'avrò mai, probabilmente.
flyingbrandon ha scritto:
L'idea , mia , che non deve necessariamente diventare la tua è che tu, nella vita, programmi. Fissi un obbiettivo...decidi il percorso...e prendi quella strada come "inamovibile" e corretta. Penso che questo ti abbia portato, mediamente, a raggiungere i tuoi obbiettivi...e che questo abbia fortificato la tua idea che "così sia". Ti chiedo, quindi, se qualcosa non va nel raggiungimento del tuo obbiettivo, secondo il tuo percorso, che fai? Come reagisci? Quale idee ti fai? Ti focalizzi sempre di più o ampli la tua visione? Come vivi quelli che ti sembrano "insuccessi"? E non parlo della reazione che hai in seguito ma proprio nel momento in cui vivi l'insuccesso (che poi non è insuccesso)? Quanto testarda sei nel proseguire?
Si, come ho scritto, quando qualcosa dipende solo da me stessa e non da altre persone/altri fattori, di solito riesco.
E' vero che programmo molto la vita e quando qualcosa esce dal binario tracciato entro in crisi! però dopo lo sconforto iniziale cerco di reagire.
Tu dici che la turbolenza è come qualcosa che "mi rovina i piani" sull'aereo. Non proprio, nel senso che so che molto probabilmente ci sarà e sono in tensione sin da subito.... ne ho paura.
flyingbrandon ha scritto: L'alcool, e non un tranquillante, ti agevola perché inibisce la ragione...e, solitamente, te ne fa sbattere di tutto. Da alticcio non te ne frega una beata mazza di niente...e puoi così dormire sonni tranquilli. ma se fossero altre le tue paure, potrebbe in realtà esaltarle per farti sprofondare nel terrore più profondo proprio perché inibisci la ragione. Quello slancio di "semplicità" della vita che ti da l'alcool è l'aspetto che manca alla rigidità dei tuoi "programmi"...forse un po' rigidi per un sistema dinamico che è la vita. Quando entri nella turbolenza, prossima volta, augurandoti di trovarla, vedila come il tuo mezzo per distruggere i tuoi castelli di carte...
E' proprio così: l'analisi è perfetta. :D
Grazie per l'incoraggiamento, ma vedi....Il problema è che finchè siamo sulle sedie dell'aeroporto a parlare di queste cose e ad attendere l'imbarco, va tutto bene.
Una volta a bordo, tutto cambia:un demone si impossessa di me. Un demone che dice che "un incidente aereo a qualcuno capita", lo dicono i fatti. E potrebbe essere il "mio" momento.
Quando vado a trovare un'amica all'8° piano di un palazzo non penso di certo che un aereo o un meteorite potrebbero colpire l'edificio. Eppure potrebbe capitare, raro, ma potrebbe capitare. Ma io non ci penso.
In aereo invece penso che qualcosa potrebbe andare storto. Perchè?
Secondo me questa è la chiave di tutto. La paura non è sull'aereo ma nella mente.
come ci si allena a spazzarla via?


flyingbrandon ha scritto: sydney321 ha scritto:
Posso aggiungere una domanda?

No

sydney321 ha scritto:Grazie a mille!!!! (soprattutto al mitico Flyingbrandon se vorrà rispondermi) :D


Perché mai non avrei dovuto rispondere? Mica ricevo il lunedì mercoledì e venerdì....e poi....è lunedì.
Ciao!
EHEHEHE :lol: ho capito perchè non hai risposto alla domanda, perchè non è quello il percorso verso la "guarigione".
Certo che la curiosità di sapere se ci sono zone più soggette a turbolenze ci sarebbe...
Se questa risposta potesse aiutarmi?

Grazie e a presto! :D

sydney321
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sydney321 » 21 ottobre 2014, 17:13

sardinian aviator ha scritto:Ma non è che per poter bere quanto ti pare sei costretta ad attraversare ogni volta l'Atlantico? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Ovviamente scherzo! Vedrai che qui troverai sicuramente risposte alle tue angosce.
Guarda, lo eviterei volentieri!
anche perchè ubriacarsi in aereo non è proprio come essere al wine bar! :mrgreen: :mrgreen:


MartaP ha scritto:
Ciao Sidney, e benvenuta! :D
Grazie Marta, ciao!
se non ricordo male sei un'assistente di volo....

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da flyingbrandon » 21 ottobre 2014, 21:11

sydney321 ha scritto: Non credo di aver afferrato, sai? La mia storia con "il volo" si è evoluta con l'età....piano piano ho capito che gli incidenti aerei esistono (e anche altre brutte cose della vita) e il gioco è fatto. Il pensiero diventa: "può accadere che....." l'aereo precipiti, o abbia seri problemi, e via dicendo.... perchè ciò è reale, è già accaduto, anche se raramente.
Sì...non ho dubbi che sia evoluta con l'età...ma quel tipo di pensiero non è un pensiero consapevole e non è un "segno di maturità" e neanche di maggiore attaccamento alla vita. E' un pensiero "tipico" , risultato fenomenale dell'evoluzione "moderna". Il gioco non è fatto...perchè proprio alla luce di tutto ciò che ti può capitare, con frequenze ben superiori...e ovviamente altrettanto reali dovresti scegliere di suicidarti per non vivere. Ma questo discorso, se vuoi, lo ampliamo in un secondo momento...a meno che tu non abbia dubbi o interessi particolari a riguardo.
sydney321 ha scritto: Caro Brandon, mi sono impegnata a capire come funziona l'aereo, a convincermi che è il mezzo più sicuro, a immaginarmi in una delle giostre volanti di Mirabilandia mentre sono in aereo e e ripetermi che dovesse esserci una turbolenza del genere...va tutto bene!.... ma i buoni propositi si volatilizzano appena sono a bordo e c'è una minima oscillazione. :(
Ci sono delle paure che derivano dall' "ignoranza"...e, in quel caso, quello che hai fatto va benissimo. Va benissimo anche per chi non ha paura ma vuole conoscere maggiormente...quindi non c'è nulla di sbagliato. Evidentemente, però, nel tuo caso non è l'origine della paura...e infatti non avevo quell'impressione. Il problema è che non hai da "convincerti"....l'aereo è il mezzo più sicuro che tu lo creda o meno. Non hai neanche molto da dover "immaginare"...perchè ciò che fai per convincerti si frantuma nel momento in cui lo vivi...come dici tu. E' proprio l'approccio che devi cambiare...che non è quello di convincersi...o di far finta che non ci sia...questo è esattamente il contrario dell'accettazione di cui ti parlavo.
sydney321 ha scritto: Anch'io credo molto nella potenza della mente... io stessa sono una persona piuttosto determinata, che non si piange addosso ma lotta per ottenere ciò che vuole (nei limiti del possibile), soprattutto, come in certi casi, quando la vittoria o la sconfitta dipendono solo da te, e non da altri fattori.
Sono riuscita a smettere di fumare (classico caso in cui la vittoria dipende solo e solo da te stessa) alcuni anni fa e ne sono orgogliosa, ma la paura del volo non riesco a vincerla, che rabbia!
Perchè sbagli il modo. Questo, a maggior ragione, dipende da te. La determinazione è un'ottima cosa...ma non è la soluzione a tutto...se decidi di uscire dalla parete...e sei determinata....continui a spingere...magari negli anni ti riesce anche di fare un buco a furia di dare testate ( determinate eh ) ma la soluzione, sicuramente funzionante e funzionale è usare la parete dove c'è la porta....aprirla e uscire. Al 99% la porta non la vedi...non perché ci siano le tenebre...ma perché sei così attaccata al muro e decisa che quello sia il problema e che quella sia la soluzione che non ti allontani neanche un attimo a vedere cosa ci sia intorno.
sydney321 ha scritto:Parole sante :D , ma dovrei capire come allenare la mia mente ad "accettare" il pacchetto Volo+annesse turbolenze.
quello te l'ho scritto. Troppo semplice? La soluzione è spesso semplice...ma se non ci credi...
sydney321 ha scritto:Un altro modo c'è, ma non credo sia realizzabile: ho sempre pensato che se viaggiassi di fianco al pilota che mi spiega tutto non avrei paura!!!!!!
Insomma: quando c'è una turbolenza io vorrei entrare in cabina di pilotaggio!!!! :D
So che state ridendo tutti :) , ma è così....
no...perchè ridere? Per provare a stare in prima persona potresti affittare un piccolo Aereo da Turismo con un istruttore a bordo. Se vuoi puoi scegliere anche una giornata un po' ventosa e ti assicuro che la tua "danza" avrà luogo...con diversi vantaggi.
Entrare nella cabina di un liner...avresti ancora maggiore paura...sai perché? Perché vedresti il reale pericolo della turbolenza....ovvero i pezzi di cibo e le briciole...e due Rinco che cercano di centrare la bocca con l'orrida forchetta dell'orrido pasto di bordo :mrgreen:
sydney321 ha scritto: E' stata la forte turbolenza su NY che ha peggiorato tutto.... e poi non so ancora se quella che ho vissuto è la forma peggiore di turbolenza che può capitare oppure peggio di quella non può esserci...ma la risposta a questa domanda, che mi tranquilizzerebbe molto, non l'avrò mai, probabilmente.
Scommetterei....anche parecchio....che non sia stata la peggiore forma di turbolenza che si possa incontrare.
sydney321 ha scritto: Si, come ho scritto, quando qualcosa dipende solo da me stessa e non da altre persone/altri fattori, di solito riesco.
Vedi...dipende proprio da te...anzi la percezione della tua vita e tutto ciò che orbita dipende SOLO da te.
sydney321 ha scritto:
E' vero che programmo molto la vita e quando qualcosa esce dal binario tracciato entro in crisi! però dopo lo sconforto iniziale cerco di reagire.
Strano...non l'avrei mai detto. Ah no...l'ho detto...allora è probabile che tu abbia trovato la tua "causa". Il fatto che tu reagisca è cosa bella e buona...ma alla fine lo stai facendo anche per il volo. Dai per scontato, però, che sia normale entrare in crisi ed avere lo sconforto....non è così sai?
sydney321 ha scritto: Tu dici che la turbolenza è come qualcosa che "mi rovina i piani" sull'aereo. Non proprio, nel senso che so che molto probabilmente ci sarà e sono in tensione sin da subito.... ne ho paura.
no....la turbolenza ti fa vivere "emotivamente" quell'aspetto che hai nella tua vita...che ti fa entrare in crisi...e che ti sconforta. Pero' te lo porta all'eccesso...e poiché ti permette di "sentirlo" visto che nella vita normale non ti permetti di mettere in discussione che ciò non sia funzionale e neanche utile...evidenzia il problema che tu , di solito, non lo consideri come tale. Magia? No.
sydney321 ha scritto:E' proprio così: l'analisi è perfetta. :D
Grazie per l'incoraggiamento, ma vedi....Il problema è che finchè siamo sulle sedie dell'aeroporto a parlare di queste cose e ad attendere l'imbarco, va tutto bene.
Una volta a bordo, tutto cambia:un demone si impossessa di me. Un demone che dice che "un incidente aereo a qualcuno capita", lo dicono i fatti. E potrebbe essere il "mio" momento.
Quando vado a trovare un'amica all'8° piano di un palazzo non penso di certo che un aereo o un meteorite potrebbero colpire l'edificio. Eppure potrebbe capitare, raro, ma potrebbe capitare. Ma io non ci penso.
Questo punto è per te ricorrente...dove pensi che qualcosa dipenda da te allora puoi farcela...quando qualcosa ti sfugge , un demone, una forza oscura più forte di te si impossessa e tu....non ci puoi fare niente ( e di fatto così accade perché lo decidi tu). Non è così...perchè si tratta sempre e comunque di una percezione. Tu puoi decidere di vivere in modo sano ma...un infarto ti può cogliere...molto più facilmente di un incidente aereo. In macchina puoi avere un incidente...con ancora maggiore probabilità e sulla strada non sei sola...non dipende solo da te...ma affronti il tutto normalmente. E' questione di percezione Sidney...è quella dipende totalmente da te. Non esiste nessun demone....esisti tu e basta....con i tuoi schemi e i tuoi pensieri. Hai a che fare con loro....sia quando tutto ti sembra normale sia quando ti sembra che qualcosa di più forte di te ti "prenda". Se non metti a fuoco questo punto non ti è possibile uscirne perché , qualcosa dentro di te, continuerà a irrompere nella tua vita e farti capire che la direzione non è quella corretta....quella naturale per te. Cercare una soluzione all'esterno di te....è inutile...e per questo , per quanto tu faccia, non cambia nulla. Quando nulla cambia...allora sei tu che devi provare qualcosa di diverso...soprattutto devi mettere in gioco tutto...ciò che pensi, ciò che non metti in discussione deve coinvolgere ogni tuo pensiero. Non esiste solo la ragione in un individuo....e tu ti stai sforzando di utilizzare solo la ragione. I programmi, gli obiettivi, le spiegazioni...sono tutti prodotti dell'intelletto. Se non bastano....se non servono...il problema sussiste in un altro contesto....e devi necessariamente attingere a qualcosa di diverso.
sydney321 ha scritto: In aereo invece penso che qualcosa potrebbe andare storto. Perchè?
Secondo me questa è la chiave di tutto. La paura non è sull'aereo ma nella mente.
come ci si allena a spazzarla via?
Perchè l'aereo è emozionante...perchè in quel momento sei con te e basta...e poiché ciò che di non funzionale hai nella tua vita, che blocca la tua evoluzione, non lo metti in discussione...c'è altro che ti ci porta. Quando si sta male, spesso, la domandache viene spontanea è cosa fare perché si smetta di stare male. In realtà, quello che si dovrebbe fare, la prima domanda....non è come....ma perché. Perché sto male? Cosa mi sfugge? E il percorso cambia proprio direzione tante volte... la tua "rigidità" nel programmare la tua esistenza è un problema....ne ha tanti di problemi...e se vuoi ne possiamo anche parlare ma il punto è...cambia qualcosa....programma meno....sempre meno...fai che rimanga l'essenziale...il resto non programmarlo...lascia spazio all'intuito....alla voglia...e, per quanto ti potrà sembrare incredibile, i cambiamenti che questo porterà a te stessa ti farà vivere in modo diverso la turbolenza in aereo. Non mi credi? Fai bene...le cose non si imparano "teoricamente"....devi farne esperienza. Accetta questo insegnamento che la tua paura mostra...vallo a sentire da vicino...vola...non bere....devi essere lucida per ascoltarti...studia la tua paura...non far finta che non ci sia...prendi un volo...spera di trovare turbolenza e fa quello che ti avevo consigliato nel post precedente. Se ti auguri di incontrarla non sarà un problema incontrarla...vivi questo esperimento. Ma da domani, anzi da ora, non programmare niente che non sia strettamente necessario....lascia la vita scorrere libera e non imprigionarla nei tuoi schemi.

sydney321 ha scritto: EHEHEHE :lol: ho capito perchè non hai risposto alla domanda, perchè non è quello il percorso verso la "guarigione".
Certo che la curiosità di sapere se ci sono zone più soggette a turbolenze ci sarebbe...
Se questa risposta potesse aiutarmi?

Grazie e a presto! :D
se potesse aiutarti non saresti qua....se potesse aiutarti avresti già trovato la tua risposta...se sapessi da che parte girarti e come accettare la tua paura....ancora una volta non saresti qua. Ciò che pensi....è sbagliato...ma non perché lo dico io....ma perché ti accade ciò che ti accade. Non puoi continuare con gli stessi strumenti e nello stesso modo...perchè il tuo modo di pensare ti ha portata a vivere quello che stai vivendo....ora puoi cambiare totalmente il modo...hai questa occasione....sfruttala...non perderai niente di ciò che di funzionale hai saputo fare...amplierai solo le tue conoscenze e saprai fare ciò che ora non riesci....cioè volare serenamente....senza bere....e ti conoscerai un po' di più'....sia nei pensieri che nel corpo...
ah....non dimenticare...quando ti studi...quando hai paura...prima di pensare a come non averne...controlla l'effetto che ha su di te...come respiri...quanto sudi....dove sudi...dove sono le tue maggiori rigidità...collo...spalle...scrivi se hai paura di dimenticare....ma viviti questa esperienza e....non dimenticarti di pensare alle dita dei piedi...
Ciao!
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da MartaP » 22 ottobre 2014, 9:03

sydney321 ha scritto: Grazie Marta, ciao! se non ricordo male sei un'assistente di volo....
Sono un'infermiera! :D

Mermaid invece, che interviene spesso anche lei in PDV, è un'agente di rampa che lavora a Malpensa!

Io sono un'ex paurosa: tutto quello che hai descritto l'ho passato anch'io.
Adesso non ho più paura di volare e cerco di aiutare gli altri.

Per la cronaca: anch'io avrei volato volentieri in cockpit, quando avevo paura... ci volerei anche adesso, se fosse possibile, ma solo per la compagnia! :mrgreen:
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da MartaP » 22 ottobre 2014, 9:30

sydney321 ha scritto: piano piano ho capito che gli incidenti aerei esistono (e anche altre brutte cose della vita) e il gioco è fatto. Il pensiero diventa: "può accadere che....." l'aereo precipiti, o abbia seri problemi, e via dicendo.... perchè ciò è reale, è già accaduto, anche se raramente.
Se la metti su questo piano non ne esci: accadono un sacco di incidenti ogni giorno, se è per questo, dappertutto...
ma la maggior parte di essi non riguardano gli aerei... :wink:
sydney321 ha scritto: Caro Brandon, mi sono impegnata a capire come funziona l'aereo, a convincermi che è il mezzo più sicuro, a immaginarmi in una delle giostre volanti di Mirabilandia mentre sono in aereo e e ripetermi che dovesse esserci una turbolenza del genere...va tutto bene!.... ma i buoni propositi si volatilizzano appena sono a bordo e c'è una minima oscillazione....
ho sempre pensato che se viaggiassi di fianco al pilota che mi spiega tutto non avrei paura!!!!!! Insomma: quando c'è una turbolenza io vorrei entrare in cabina di pilotaggio!!!! :D
So che state ridendo tutti :) , ma è così....
Io non rido, tranquilla, pensavo la stessa identica cosa. E' semplicemente una questione di controllo: è in cabina che si decide tutto, è in cabina che i piloti controllano l'aereo. E tu "inconsciamente" vuoi controllare che i piloti facciano tutto quel che c'è da fare: ma i piloti fanno il loro lavoro benissimo, anche senza di noi tra i piedi! :D
sydney321 ha scritto: Una volta a bordo, tutto cambia:un demone si impossessa di me. Un demone che dice che "un incidente aereo a qualcuno capita", lo dicono i fatti. E potrebbe essere il "mio" momento.
Quel demone non è altro che la tua mente che, se non impari a controllare, si inventa dei film pazzeschi sugli infiniti modi di morire in aereo... :twisted: e ti sottolineo, si inventa: non c'è nessun nesso, nessun segno premonitore di quello che potrebbe accadere.
Quando avevo paura per i primi 20 voli salendo le scalette dell'aereo, la mia mente ha prodotto tante e tali catastrofi aeree che neanche Stephen King...e sono ancora qua!

Sono la prova vivente che i sogni premonitori non esistono! :mrgreen:
sydney321 ha scritto:Quando vado a trovare un'amica all'8° piano di un palazzo non penso di certo che un aereo o un meteorite potrebbero colpire l'edificio. Eppure potrebbe capitare, raro, ma potrebbe capitare. Ma io non ci penso.
In aereo invece penso che qualcosa potrebbe andare storto. Perchè?
Il punto è un altro: certo che qualcosa potrebbe andare storto, ma non deve mica per forza essere una catastrofe!
Lo sai che i piloti si esercitano ogni 3 -4 mesi (mi sembra) al simulatore, su come gestire un aereo in caso di emergenza? E se non superano la simulazione non possono volare? :wink:
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sydney321 » 23 ottobre 2014, 9:18

Grazie Brandon e complimenti per l'approfondita analisi psicologica del mio caso!
Quoto tre passaggi del tuo ragionamento per poi ragionarci:
flyingbrandon ha scritto: Ci sono delle paure che derivano dall' "ignoranza"...e, in quel caso, quello che hai fatto va benissimo. Va benissimo anche per chi non ha paura ma vuole conoscere maggiormente...quindi non c'è nulla di sbagliato. Evidentemente, però, nel tuo caso non è l'origine della paura...e infatti non avevo quell'impressione. Il problema è che non hai da "convincerti"....l'aereo è il mezzo più sicuro che tu lo creda o meno. Non hai neanche molto da dover "immaginare"...perchè ciò che fai per convincerti si frantuma nel momento in cui lo vivi...come dici tu. E' proprio l'approccio che devi cambiare...
flyingbrandon ha scritto: Accetta questo insegnamento che la tua paura mostra...vallo a sentire da vicino...vola...non bere....devi essere lucida per ascoltarti...studia la tua paura...non far finta che non ci sia...prendi un volo...spera di trovare turbolenza e fa quello che ti avevo consigliato nel post precedente. Se ti auguri di incontrarla non sarà un problema incontrarla...vivi questo esperimento. Ma da domani, anzi da ora, non programmare niente che non sia strettamente necessario....lascia la vita scorrere libera e non imprigionarla nei tuoi schemi.
flyingbrandon ha scritto: il tuo modo di pensare ti ha portata a vivere quello che stai vivendo....ora puoi cambiare totalmente il modo...hai questa occasione....sfruttala...non perderai niente di ciò che di funzionale hai saputo fare...amplierai solo le tue conoscenze e saprai fare ciò che ora non riesci....cioè volare serenamente....senza bere....e ti conoscerai un po' di più'....sia nei pensieri che nel corpo...

Nella tua risposta mi segnali in più punti che il mio problema non è l'ignoranza del non sapere come funziona un aereo, ma qualcos'altro.
In pratica, devo trovare la "chiave" giusta per uscire dalla mia paura, perchè quello che ho fatto fino ad ora, (e cioè usare la razionalità) non è servito.
Ma....volevo chiederti, a parte qualche esercizio pratico (come ad esempio fare un volo con un istruttore su un aereo piccolo), credi che la soluzione sia risalire alle origini di questa paura?
Dovrei fare un'analisi psicologica sul mio passato per capire l'origine della paura e quindi partire da lì per curarla?
Oppure dovrei semplicemente lasciarmi andare alla paura e sperare di vivere e superare la tanto temuta turbolenza?

flyingbrandon ha scritto:
sydney321 ha scritto: E' stata la forte turbolenza su NY che ha peggiorato tutto.... e poi non so ancora se quella che ho vissuto è la forma peggiore di turbolenza che può capitare oppure peggio di quella non può esserci...ma la risposta a questa domanda, che mi tranquilizzerebbe molto, non l'avrò mai, probabilmente.
Scommetterei....anche parecchio....che non sia stata la peggiore forma di turbolenza che si possa incontrare.
:mrgreen: si va beh ma allora vado sull'ottovolante di Mirabilandia, non in aereo!!!!!!lì almeno non volano briciole! (e dura anche meno) :mrgreen: :mrgreen:


ciao ciao

A Marta vorrei invece chiedere coma ha fatto lei a superare la sua paura...

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da MartaP » 23 ottobre 2014, 12:16

sydney321 ha scritto: A Marta vorrei invece chiedere coma ha fatto lei a superare la sua paura...
Io amo viaggiare. Sarei sempre in giro per il mondo. Ma per andare in giro per il mondo si deve volare! Non è obbligatorio certo, la Costa Crociere fa le circumnavigazioni, se vuoi....(anche se non so cosa sia peggio, tra le turbolenze e il mare a forza 7... :roll: )
Ma io volevo,voglio volare.
Ho preso il primo aereo a 23 anni, ero felice come una pasqua ma mi è andata bene solo la prima volta.
Poi un intervento chirurgico impegnativo, rischioso, dal quale mi sono completamente riabilitata, sconvolge la mia percezione della vita. Emergono la paura della morte, della malattia, dell'invalidità. Eccome, se emergono.
Per i successivi 20 voli l'ansia cominciava almeno due mesi prima di mettere piede in aeroporto e diventava terrore nel momento in cui prendevo posto nell'aereo. Né le parole dei piloti e degli assistenti di volo, che andavo regolarmente a disturbare, né le parole di mio marito erano in grado di darmi conforto e serenità.
Nonostante questo, però, non ho mai rinunciato a volare.

E poi sai cosa è successo? Mi sono stancata! Ero stanca di prendere sedativi, ero stanca di non avere il coraggio di guardare fuori dal finestrino, ero stanca di stare avvinghiata a mio marito come un bradipo per tutto il tempo del volo ( ed era stanco anche lui, povero..). Poteva capitarmi un incidente in aereo? E va bene, l'avrei accettato, chissenefrega, ogni giorno per strada muoiono un sacco di persone..e la statistica è indubbiamente, assolutamente a favore del trasporto aereo.

Per cominciare (e per farla breve) ho letto il libro di Luca Evangelisti, poi ho cominciato a navigare in questo forum e infine nel 2011 ho partecipato al seminario "Volare rilassati" della Lufthansa. Il corso mi è servito molto, ma è stata come la ciliegina sulla torta di un percorso che ho iniziato prima. Io ero moooolto motivata, non ne potevo veramente più di salire sull'aereo come uno zombie. Se tu non lo sei, nessun corso potrà esserti utile.

Non è il corso che ti cambia, sei tu che devi cambiare per prima :wink:
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da flyingbrandon » 23 ottobre 2014, 13:13

sydney321 ha scritto:
Nella tua risposta mi segnali in più punti che il mio problema non è l'ignoranza del non sapere come funziona un aereo, ma qualcos'altro.
In pratica, devo trovare la "chiave" giusta per uscire dalla mia paura, perchè quello che ho fatto fino ad ora, (e cioè usare la razionalità) non è servito.
Ma....volevo chiederti, a parte qualche esercizio pratico (come ad esempio fare un volo con un istruttore su un aereo piccolo), credi che la soluzione sia risalire alle origini di questa paura?
Dovrei fare un'analisi psicologica sul mio passato per capire l'origine della paura e quindi partire da lì per curarla?
Oppure dovrei semplicemente lasciarmi andare alla paura e sperare di vivere e superare la tanto temuta turbolenza?
La chiave, se mi credi, c'è già....ed è proprio questa rigidità nel programmarti la vita. L'origine, ovvero perché tu abbia iniziato a vivere in questo modo non è importante per fare in modo che questa paura svanisca...può essere utile a te per capire che determinati "insegnamenti" ti abbiano aiutato in qualcosa , a livello pratico, ma non sono affatto funzionali a livello emotivo. Imparare ad usare uno strumento può richiedere del tempo....soprattutto richiede sbagli. Proseguire sulla stessa strada non è utile....cambiare qualcosa, come ti avevo suggerito nell'altro post, ti può far trovare la soluzione. E i cambiamenti che ti ho proposto sono sicuramente pratici. Poi per essere presente al volo posso dartene altri...ma inutile lavorare ora su qualcosa che non c'è ...ovvero la turbolenza in volo. Puoi, se vuoi, fare degli esercizi di visualizzazione, sdraiata, con una musica piacevole, e viverti questa turbolenza dal tuo divano. È un esercizio potente...soprattutto se obblighi tuo marito ad agitare il divano per rendere tutto più reale ma...non è necessario e io partirei dal modificare "i programmi"....cioè toglierei 3/4 della tua programmazione "giornaliera", mensile...dove non necessario e...soprattutto a livello mentale...toglierti il bisogno di "programmare". Limiti la tua esistenza...ti sembra di essere più efficiente ma, in realtà, soffoca il tuo intuito...la tua voglia...insomma "nun sa daffà"...vivi in una prigione e, seppur per scelta, è una prigione. Ci sono diversi modi per toglierti i programmi...potrei anche consigliarti qualcosa ma...è più utile che tu faccia qualcosa che ti viene naturale fare purché abbia come scopo il togliere questa programmazione e vivere in un modo più "morbido". Ovviamente non programmare di togliere il programma...mi spiego...se ora dici...no ok....beh da domani....anzi...no che nel we avevo programmato...ok facciamo da settimana prossima...e così via...non serve ad una beata min**ia. Lo fai ora...cambiando ora il tuo pensiero sulla necessità di fare programmi.
Una cosa importante....sembra una pugnetta linguistica invece assomiglia più ad una programmazione neuronale è...parla e scrivi ciò che è reale...non usare un modo di dire esagerato...non parole che esprimono un concetto ma , in sostanza, deformano la realtà...spesso ingigantendola. Ad esempio....il titolo di questo thr. è "una paura indescrivibile"...invece l'hai descritta. Qua, poco sopra, hai parlato di paura da curare. Le paure non sono da curare, non sono malattia e non hanno nulla di patologico in sé...possiamo semmai utilizzarle noi in modo patologico piuttosto che funzionale...ma non è il tuo caso. Le paure sono i nostri libretti di istruzione per vivere in modo armonioso. Se c'è...e non è motivata...allora ascoltala e vedi che ha da dirti. Se c'è la tigre davanti...nn soffermarti a pensare...scappa.
Si...fossi in te...accetterei questa paura...la ridimensionerei...perché non è una paura che rovina la vita...e, dopo aver messo in moto questi cambiamenti...dopo aver visto l'effetto della mia espansione nell'esistenza senza il vincoli di una vita rigida...mi augurerei di volare e trovare le turbolenze. Probabilmente non sortiranno più alcun effetto...ma se lo faranno...meglio ancora...avrai modo di sperimentare i tuoi cambiamenti...ma credimi...non saranno più la stessa cosa.

sydney321 ha scritto: allora vado sull'ottovolante di Mirabilandia, non in aereo!!!!!!lì almeno non volano briciole! (e dura anche meno) :mrgreen: :mrgreen:
È più stressante , a livello fisico, l'8 volante di Mirabilandia che non la turbolenza che hai incontrato. Se non ci credi prova a bere qualcosa o fare qualcosa che fai in aereo sull'8 volante...non riuscirai. Solo che a quello hai messo l'etichetta "gioco"...alla turbolenza dell'aereo "catastrofe"...ma, per mia fortuna, le tue etichette, fuori dalla tua testa, non valgono nulla... :mrgreen: cambia etichetta....e cambi esperienza...
Ciao!
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sydney321 » 24 ottobre 2014, 9:10

MartaP ha scritto: Né le parole dei piloti e degli assistenti di volo, che andavo regolarmente a disturbare, né le parole di mio marito erano in grado di darmi conforto e serenità.
Nonostante questo, però, non ho mai rinunciato a volare.
ecco, mi riconosco, questa sono proprio io!!!!! :D
con la differenza che io ho sempre incontrato assistenti di volo piuttosto frettolose e poco propense a dare spiegazioni....a parte un'occasione sola, non ho mai ricevuto grande aiuto...
flyingbrandon ha scritto:
io partirei dal modificare "i programmi"....cioè toglierei 3/4 della tua programmazione "giornaliera", mensile...dove non necessario e...soprattutto a livello mentale...toglierti il bisogno di "programmare".


Si, è vero, sono una persona che pianifica molto nella vita.
Più che altro per ottimizzare i tempi e di conseguenza vivere al meglio il tempo libero.
Esempio: se voglio andare a fare un viaggio per le vacanze di Natale, meglio cercare volo e hotel già da adesso, no?
Se domenica voglio organizzare un pranzo con amici o parenti sarà meglio cominciare a fare gli inviti e organizzare la cosa... e se arrivo a casa alla sera e non ho fatto la spesa cosa mangio????
Se credi che la mia paura possa essere spazzata via dalla mia necessità di programmare, io ci provo, ma alcune cose diciamo "quotidiane" non si possono non programmare.... quindi non saprei come realizzare questo tuo suggerimento.... :roll:
magari iniziare a vivere le giornate secondo il mio istinto? (per ciò che è possibile, visto che al lavoro bisogna andarci per forza!!!)
flyingbrandon ha scritto: parla e scrivi ciò che è reale...non usare un modo di dire esagerato...non parole che esprimono un concetto ma , in sostanza, deformano la realtà...spesso ingigantendola. Ad esempio....il titolo di questo thr. è "una paura indescrivibile"...invece l'hai descritta.
Spesso mi rendo conto di usare espressioni "esagerate" e amplificate.
A questo punto, però Brandon, devi dirmi la verità: sei uno psicologo!!!!! (e anche bravo) :D :D :D

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da flyingbrandon » 24 ottobre 2014, 11:19

sydney321 ha scritto:
Si, è vero, sono una persona che pianifica molto nella vita.
Più che altro per ottimizzare i tempi e di conseguenza vivere al meglio il tempo libero.
Credimi...il più delle volte è semplicemente un' illusione...perché quando sei effettivamente libera dedichi parte del tempo a pianificare e non sei presente in quello che fai...e non potrebbe essere diversamente perché altrimenti in che momenti pianifichi? Inoltre...pianificare, come ti ho detto, ti costringe poi a "rispettare i piani"...e questo genera stress...
sydney321 ha scritto: Esempio: se voglio andare a fare un viaggio per le vacanze di Natale, meglio cercare volo e hotel già da adesso, no?
Se domenica voglio organizzare un pranzo con amici o parenti sarà meglio cominciare a fare gli inviti e organizzare la cosa... e se arrivo a casa alla sera e non ho fatto la spesa cosa mangio????
Se credi che la mia paura possa essere spazzata via dalla mia necessità di programmare, io ci provo, ma alcune cose diciamo "quotidiane" non si possono non programmare.... quindi non saprei come realizzare questo tuo suggerimento.... :roll:
magari iniziare a vivere le giornate secondo il mio istinto? (per ciò che è possibile, visto che al lavoro bisogna andarci per forza!!!)
Le vacanze, intese come prenotazioni, sì, conviene pianificarle prima per spendere meno. Ma non penso che le ferie occupino una parte così rilevante da dover programmare la vita...se, al contrario, fosse così dimmi di che lavoro si tratta che provo a venire anche io a lavorare lì. Per i parenti e amici, proprio perché parenti e amici, invece, non è necessario pianificare...perché non è necessario che sia tutto "perfettino e a Modino"...ogni tanto puoi provare ad alzarti la mattina e, invitare, se hai voglia di fare qualcosa quel giorno lì. Se pianifichi adesso per domenica, può essere che tu domenica , in realtà, sia stanca o voglia fare altro. Quindi questo è un primo banale esempio di qualcosa che non richiede pianificazione. Per la cena....decidi la sera stessa...ormai i supermercati hanno orari estesi...quando sai di cosa hai voglia vai a fare la spesa. Oppure quando ti ritrovi in un momento in cui hai un impulso ad andare a fare la spesa...senza pianificare che quel giorno hai la spesa da fare...magari per tutta la settimana...ci vai , magari, più spesso . Per il lavoro ovviamente il discorso cambia...ma proprio perché c'è già questo aspetto che richiede pianificazione...non è necessario che tu estenda i tuoi programmi anche al resto. Sarebbe utile che tu andassi a dormire senza sapere cosa fare il giorno dopo, lavoro a parte...e che tutto avvenga secondo ciò che in quel momento ti va di vivere. Incasinati un po' la vita insomma...e prova a guardare gli imprevisti "piacevoli" che ti regala la vita stessa. Credimi...volendo...sono proprio poche le cose da programmare. E credimi ancora quando ti dico che...è molto utile, fino a quando non diviene spontaneo, far saltare qualche programma.
sydney321 ha scritto:
Spesso mi rendo conto di usare espressioni "esagerate" e amplificate.
A questo punto, però Brandon, devi dirmi la verità: sei uno psicologo!!!!! (e anche bravo) :D :D :D
Ecco...proprio nella semplificazione conscio/inconscio aspetto emotivo/razionale, ciò che a te sembra di dire deliberatamente in modo amplificato, è ciò di cui la tua parte "inconscia" o emotiva tiene più conto. Ciò è ovvio...perché se ci fosse il filtro "razionale"...allora non esisterebbero le manifestazione "emotive" e spontanee. Quando usi la parte razionale, quindi, usala, ricercando anche espressione positive, e non negative, propositive e non distruttive...perché se non compi questo piccolo passo di "presenza" nel qui e ora, tanto meno lo potrai compiere laddove la ragione non c'è. Dire provo tristezza o sono triste non sono la stessa cosa. Dire che provi paura e ESSSERE terrorizzata....figurati l'effetto di "qualcosa si impossessa di me"...taglia fuori ogni possibilità di fare qualsiasi cosa perché, di fatto, non ne hai la responsabilità. Non è così...tutto ciò che provi passa dalla tua mente...ed il modo in cui percepisci l'ambiente circostante è frutto della tua mente. La mente, appartiene a te...e solo aumentando la tua "presenza", non agendo con il pilota automatico, puoi capirlo realmente. Per questo esercizi di respirazione, niente di che, ma solo il percepire il nostro respiro e sentire che effetto fa ha effetti "magici"...che di magico non hanno niente...ma portano tutto il tuo essere al "presente".
Ciao!
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da fp0020 » 24 ottobre 2014, 15:53

flyingbrandon ha scritto:
sydney321 ha scritto:
Per la cena....decidi la sera stessa...ormai i supermercati hanno orari estesi...quando sai di cosa hai voglia vai a fare la spesa. Oppure quando ti ritrovi in un momento in cui hai un impulso ad andare a fare la spesa...senza pianificare che quel giorno hai la spesa da fare...magari per tutta la settimana...ci vai , magari, più spesso .

:shock: :shock: :shock: ecco perchè i pensionati vanno più volte al supermercato a fare la spesa...
perchè improvvisano e non fanno programmi :mrgreen:
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da flyingbrandon » 25 ottobre 2014, 9:43

fp0020 ha scritto:
:shock: :shock: :shock: ecco perchè i pensionati vanno più volte al supermercato a fare la spesa...
perchè improvvisano e non fanno programmi :mrgreen:
Oppure so come me...rincojoniti...e se anche facessero programmi ...dimenticherebbero.... :mrgreen: :mrgreen:
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sardinian aviator » 25 ottobre 2014, 9:58

flyingbrandon ha scritto:
fp0020 ha scritto:
:shock: :shock: :shock: ecco perchè i pensionati vanno più volte al supermercato a fare la spesa...
perchè improvvisano e non fanno programmi :mrgreen:
Oppure so come me...rincojoniti...e se anche facessero programmi ...dimenticherebbero.... :mrgreen: :mrgreen:

I pensionati vanno più volte al supermercato per via delle cassiere..... :love4:
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il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da fp0020 » 26 ottobre 2014, 7:13

flyingbrandon ha scritto:
fp0020 ha scritto:
:shock: :shock: :shock: ecco perchè i pensionati vanno più volte al supermercato a fare la spesa...
perchè improvvisano e non fanno programmi :mrgreen:
Oppure so come me...rincojoniti...e se anche facessero programmi ...dimenticherebbero.... :mrgreen: :mrgreen:
:) grande !!!


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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da freegoku » 26 ottobre 2014, 8:44

Sydney321 le mie sono poche parole ma vorrei sapere una cosa: di COSA hai paura? Di morire?
O di soffrire prima di morire?

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sydney321 » 27 ottobre 2014, 13:16

freegoku ha scritto:Sydney321 le mie sono poche parole ma vorrei sapere una cosa: di COSA hai paura? Di morire?
O di soffrire prima di morire?

Diciamo che non voglio mettere in conto, quando prenoto un viaggio aereo, che potrebbe accadere qualcosa e che l'aereo precipiti!
So che può essere più pericoloso un altro mezzo di trasporto, ma in quel caso non ci penso...

L'aereo ha delle particolarità che altri mezzi di trasporto non hanno, primo su tutti il fatto che è quasi impossibile salvarsi.
secondo: credo che sarebbe uno strazio psicologico insostenibile se l'aereo dovesse precipitare al suolo.
BRRR ho già i brividi....
Quindi, sì, sia paura di morire che di soffrire.
ciao

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da flyingbrandon » 27 ottobre 2014, 14:01

sydney321 ha scritto:
L'aereo ha delle particolarità che altri mezzi di trasporto non hanno, primo su tutti il fatto che è quasi impossibile salvarsi.
Ciò che scrivi è falso. L'equazione Avaria = morte è scorretta...ed è pieno di esempi a riguardo.
Ciao!
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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da Blues77 » 27 ottobre 2014, 14:28

sydney321 ha scritto:
freegoku ha scritto:Sydney321 le mie sono poche parole ma vorrei sapere una cosa: di COSA hai paura? Di morire?
O di soffrire prima di morire?

Diciamo che non voglio mettere in conto, quando prenoto un viaggio aereo, che potrebbe accadere qualcosa e che l'aereo precipiti!
So che può essere più pericoloso un altro mezzo di trasporto, ma in quel caso non ci penso...

L'aereo ha delle particolarità che altri mezzi di trasporto non hanno, primo su tutti il fatto che è quasi impossibile salvarsi.
secondo: credo che sarebbe uno strazio psicologico insostenibile se l'aereo dovesse precipitare al suolo.
BRRR ho già i brividi....
Quindi, sì, sia paura di morire che di soffrire.
ciao
Se fosse come dici tu, e così non è, ci saremmo privati da un bel pezzo di poter leggere i vari piloti che scrivono su questo forum. Ciao :wink:

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da sydney321 » 28 ottobre 2014, 13:32

flyingbrandon ha scritto:
Ciò che scrivi è falso. L'equazione Avaria = morte è scorretta...ed è pieno di esempi a riguardo.
Ciao!
Blues77 ha scritto: Se fosse come dici tu, e così non è, ci saremmo privati da un bel pezzo di poter leggere i vari piloti che scrivono su questo forum. Ciao
Ciao Brandon
premetto che sto seguendo i tuoi consigli :-)

Riguardo agli incidenti aerei...mi riferivo all'aereo che si schianta al suolo...
so che è ben difficile salvarsi... se non nei film! :)
Se non è così.... mi fate degli esempi (anche di problemi risolti in volo) ?

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Re: il volo e la mia mente: una paura indescrivibile.... Aiuto!

Messaggio da flyingbrandon » 28 ottobre 2014, 18:43

sydney321 ha scritto:
Ciao Brandon
premetto che sto seguendo i tuoi consigli :-)
Mi fa piacere se qualcosa che hai letto ti possa tornare utile...ti raccomando, comunque, di far tuo tutto ciò che trovi utile e ....dimenticarti ogni consiglio. Più impari a darti ascolto più vedrai che hai già tutte le risposte...basta davvero poco....basta ascoltarsi....
sydney321 ha scritto: Riguardo agli incidenti aerei...mi riferivo all'aereo che si schianta al suolo...
so che è ben difficile salvarsi... se non nei film! :)
Se non è così.... mi fate degli esempi (anche di problemi risolti in volo) ?
È proprio questo il punto....avarie, anche serie, normalmente non portano l'aereo a schiantarsi al suolo. Già capita di rado di avere avarie serie...ma, come esempio, sono più quelle dove l'aereo è stato portato a terra con i passeggeri sani e salvi che non il contrario. Di esempi recenti, mi vengono in mente, i due aerei, uno Wizzair e l'altro Alitalia, dove non sono usciti tutti i carrelli, a Fiumicino, nessun passeggero si è fatto male...l'aereo che ha perso la spinta di entrambi i motori e che è ammarato sull'Hudson, nessun ferito...un 767 Blue Panorama a cui ha preso fuoco un motore è atterrato a Fiumicino...possiamo andare ancora avanti ma non ha molto senso perché, basta poco per invalidare l'equazione AVARIA=SCHIANTO=MORTE . Già l'inesattezza di questa uguaglianza dovrebbe farti capire che, nella rara ipotesi (statistica) che tu abbia un'avaria seria, ciò non significa che tu sia condannata a morte. Spesso si confonde la sicurezza dell'aereo e la preparazione dei piloti come qualcosa di "infallibile" e basta poco per dimostrare che né l'uomo né l'aereo lo sono e quindi pensare che basti un errore o un guasto perché succeda il peggio...ma il SISTEMA aeronautico è più sicuro di quasi tutto ciò che ti circonda proprio perché si lavora costantemente per minimizzare la possibilità che qualcosa di imprevedibile e mortale capiti, conoscendo i punti "deboli" della catena e integrando o rendendo ridondanti i componenti del sistema stesso. Un pilota è in grado di portare in giro da solo l'aereo...ma sono due i piloti a bordo proprio perché oltre ad avere ruoli diversi e complementari permettono di incrociare i controlli su ciò che fa l'altra persona. A questo aggiungi l'ulteriore filtro dell'aereo che previene o mette a conoscenza gli errori dei piloti...come allo stesso modo i piloti mettono in atto delle procedure per risolvere i problemi che l'aereo può dare. Proprio per come è costituito il sistema il trasporto aereo è in grado di garantire quei livelli di sicurezza. Ma si sa...l'infallibilità non è di questo mondo...quindi non accadrà mai che non avvenga una tragedia, qualsiasi settore tu possa considerare...ma di lì a vivere male un'esperienza che potresti fare tu, volando qualche volta l'anno o qualche decina di volte, ce ne passa...considerando che un pilota di medio raggio, 10 voli, li fa in due giorni e mezzo...

Ciao!
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