Incidente del volo GW

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da tartan » 1 aprile 2015, 13:14

amartya ha scritto:Buon Giorno a tutti,
un giudizio sociale di FALLIMENTO.
Vorrei essere anestetizzato durante il volo, perdere coscienza. Solo questo potrebbe farmi passare tale paura.
Quoto il secondo, tanto è uguale al primo, ma io preferisco i secondi.
1) Una considerazione: non trattasi di giudizio sociale ma di auto giudizio molto più severo di un giudizio sociale, visto che non frega a nessuno se hai paura di volare oppure no.
2) Pongoti anche io una domanda. Ma se ti fai anestetizzare perchè pensi di morire (la paura quella è, non altra), non ritieni che così praticamente ti stai suicidando, visto che cosciente non voli ma da incosciente si?
3) Pongoti un'altra domanda: trattasi di un peggiore giudizio quest'ultimo percorso o il fatto di avere paura come tantissimi, praticamente tutti, hanno? Non credere a chi ti dice che non ha paura. Ha paura anche lui solo che ci gode!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Lampo 13 » 1 aprile 2015, 13:23

tartan ha scritto:Non credere a chi ti dice che non ha paura. Ha paura anche lui solo che ci gode!
mmmmmmmmm! :twisted:
una specie di masochismo psicologico, interessante!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da flyingbrandon » 1 aprile 2015, 13:43

tartan ha scritto: 2) Pongoti anche io una domanda. Ma se ti fai anestetizzare perchè pensi di morire (la paura quella è, non altra), non ritieni che così praticamente ti stai suicidando, visto che cosciente non voli ma da incosciente si?
Molto pertinente la domanda...con risvolti sul resto della propria vita....
Ciao!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da tartan » 1 aprile 2015, 14:00

Lampo 13 ha scritto:
tartan ha scritto:Non credere a chi ti dice che non ha paura. Ha paura anche lui solo che ci gode!
mmmmmmmmm! :twisted:
una specie di masochismo psicologico, interessante!
Tartan, mi sa che sei un porcone! :D
Se, sono, magari! Quando ero in francia come assistente in una colonia (esattamente 53 anni fa), una assistente femmina mi disse che ero un cochon, però sorrideva mentre lo diceva. Fai tu! :mrgreen:
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da amartya » 1 aprile 2015, 14:55

Grazie dei tuoi consigli.

Il mio problema è che non ho paura di morire ma ho paura di avere paura, in questo l'aereo è catalizzatore perfetto.

Non riesco ad affrontare, elaborare e superare questa paura.

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da flyingbrandon » 1 aprile 2015, 15:50

amartya ha scritto:Grazie dei tuoi consigli.

Il mio problema è che non ho paura di morire ma ho paura di avere paura, in questo l'aereo è catalizzatore perfetto.

Non riesco ad affrontare, elaborare e superare questa paura.
Non so a chi tu stia rispondendo ma....
TRANQUILLO!!!! PER QUELLO SEI RIUSCITO (ad avere paura di avere paura)... :mrgreen: ora puoi passare allo step successivo....che sarebbe?
Ciao!
Ultima modifica di flyingbrandon il 1 aprile 2015, 16:00, modificato 2 volte in totale.
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da tartan » 1 aprile 2015, 15:54

amartya ha scritto:Grazie dei tuoi consigli.

Il mio problema è che non ho paura di morire ma ho paura di avere paura, in questo l'aereo è catalizzatore perfetto.

Non riesco ad affrontare, elaborare e superare questa paura.
Se tu non avessi paura di morire non avresti neanche paura di avere paura in quanto la paura non l'avresti. Che cosa ti stai raccontando?
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da MartaP » 2 aprile 2015, 10:24

amartya ha scritto: Il mio problema è che non ho paura di morire ma ho paura di avere paura, in questo l'aereo è catalizzatore perfetto.Non riesco ad affrontare, elaborare e superare questa paura.
Pensi di poter perdere il controllo, vero? :wink:
Di non saper gestire le emozioni estreme....

Il punto è che per gestire le emozioni, e quindi la paura, ci si deve esercitare.
Poi ti spiegherò come, ma intanto seguimi nel mio ragionamento! :)

Se tu trovassi qualcuno esanime, per la strada, che sembra morente, molto probabilmente non sapresti neanche da che parte cominciare, per prestargli soccorso ( tranne chiamare il 118, ovviamente...). Le emozioni potrebbero prendere il sopravvento e potresti pure peggiorare la situazione.... :roll:

Ma se frequenti un corso di rianimazione, dove fai teoria e pratica per 10 ore in un giorno, su un manichino, sono sicura che la tua reazione sarebbe completamente diversa. Avresti più fiducia nelle tue capacità e saresti in grado di affrontare la situazione.

Quindi, non è propriamente corretto avere la convinzione che

"Non riesco ad affrontare, elaborare e superare questa paura."

E' che finora nessuno ti ha insegnato come fare! :wink:

Spero che tu colga la differenza di vedute e cominci ad avere più fiducia in te stesso.... :D
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"Spock?" "Sì?" "A proposito delle colorite metafore di cui abbiamo parlato, penso che tu non debba più cercare di farne uso." .."m***a, non lo farò più."

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 21 giugno 2015, 15:52

MartaP ha scritto:
Sono curiosa: anche tu di recente hai seguito un corso per sulla paura di volare.
Com'è andata?
Ciao Marta sono stato un po' assente dal forum negli ultimi 3 mesi ;)
Il corso è andato bene, tra l'altro abbiamo formato un gruppo su whatsapp e ci scriviamo tutti ogni volta che qualcuno di noi deve prendere un aereo, corredando il tutto di immancabili fotografie dagli oblò (in aprile e in maggio ne ho fatte alcune dell'Etna in decollo e in atterraggio che non erano niente male). Adesso cerco di postarle se capisco come si fa.

Purtroppo a me non è servito a granchè, cioè mi sono divertito molto e il bambino che è in me ha passato momenti di vera gioia alla guida del simulatore a Fiumicino :bom: , ma la paura non è passata, è praticamente come prima. Ho letto molto di aviazione negli ultimi dieci anni, e quindi gli elementi tecnici del corso li conoscevo già, tra l'altro avendo una laurea scientifica so "come fa a star su l'aereo". So quale livello di tecnologia ci sia su un aereo e che mole di migliaia di professionisti lavori alla realizzazione di un singolo modello, per anni e anni, prima che venga messo in commercio... e quale sia la preparazione dei piloti, così come la legislazione internazionale in materia di aviazione, procedure di sicurezza, eccetera. C'era gente al corso che non sapeva nulla di tutto ciò e quindi si è calmata sentendo queste spiegazioni, che invece a me non bastano... quando sono in volo sono in uno stato di ansia perenne (fortunatamente controllata), ma ogni volta che sento un rumore sento un tuffo al cuore e mi parte la tachicardia, specialmente quando si sente il suono che preannuncia un messaggio dai piloti o dagli assistenti di volo... che poi puntualmente si rivela essere l'annuncio del meteo o del carrello delle bevande che sta per passare o il benvenuto della compagnia aerea o l’Etna alla nostra sinistra, ecc ecc. Razionalmente so che è molto improbabile che il mio aereo cada (anche perchè come ci hanno ripetuto fino alla nausea, l'aereo PLANA non cade) ma penso che se si verificasse una qualunque avaria a bordo, e conseguente atterraggio di sicurezza / emergenza (e di questi purtroppo se ne sentono, anche in Europa), pur restando tutti vivi e illesi, io arriverei morto d'infarto per lo spavento.

Comunque, nonostante mi sia rimasta la paura, ci sono stati alcuni spunti di riflessione che mi hanno aiutato molto (e mi aiutano tuttora):

1) comandante e assistente di volo, al corso, ci hanno fatto notare che non sono dei pazzi suicidi (a parte la drammatica eccezione che conferma la regola, mi riferisco al volo GW), anche loro vogliono tornare a casa dopo una giornata di lavoro, e lo fanno da decine di anni. La presenza a bordo in prima persona di chi lavora sull'aereo è in effetti molto convincente. E la faccia contrita dell’assistente di volo non significa che sia informato di una catastrofe imminente ma magari è solo perché ha litigato con la moglie.

2) sul simulatore ho chiesto al comandante come si faccia umanamente a tenere sotto controllo tutta quella mole di strumenti e indicatori, la risposta grosso modo è stata che non è l’uomo a tenere sotto controllo la macchina, ma viceversa. E’ una differenza sottile ma radicale, e mi sono reso conto che in effetti di cavolate non puoi farne, la strumentazione continua a mandarti segnali per "aiutarti" alla guida; oltre al fatto che l'aereo, anche quando l'autopilota non è inserito, va fondamentalmente da solo. Non è come in auto, che se svieni al volante vai a sbattere.

3) i sistemi in parallelo; lo sapevo già, ma effettivamente sapere che se si rompe qualcosa di meccanico, elettrico o elettronico, ci sono almeno altri due sostituti è confortante. Se in auto ti scoppia una gomma sei costretto a fermarti (e se sei in autostrada te la vedi molto brutta), in aereo se si rompe qualcosa probabilmente il passeggero non se ne accorge nemmeno, perchè c'è un sistema in parallelo. Questo mi calma (più o meno) anche relativamente ai cosiddetti "bogus", i pezzi di ricambio usurati (o addirittura non corretti per il tipo di velivolo), di cui secondo certe inchieste giornalistiche (a cui ovviamente da fobico tendo a dare peso) ci sarebbe un vero e proprio traffico internazionale con la connivenza (oliata) di enti certificatori ecc ecc. Ok adesso mi salteranno tutti in testa dicendomi che sono boiate, ma da fobico… abbiate pazienza. Comunque anche in questo caso, se un pezzo di ricambio usurato o non idoneo va in panne, IN TEORIA dovrebbe essercene un altro (magari usurato anche lui :lol: )... P.S. ho visto che nel forum c’è un thread dedicato ai bogus

4) due teste ragionano meglio di una e c’è un motivo ben preciso per cui sono in due; il comandante ci spiegava che al di là della gerarchia formale, lui e il primo ufficiale si confrontano di continuo (anche per procedura) e che anche il grado inferiore può anzi deve comunicare se qualcosa non lo convince o se la pensa diversamente dal comandante, se ne discute e si trova la soluzione migliore nel miglior interesse di… restare vivi. C’è molta più apertura mentale lì che non in qualunque altro contesto che preveda delle gerarchie (se penso alle aziende, dove fin troppo spesso idioti patentati sono al comando di gente ben più preparata e intelligente, che è costretta a rispondere sempre sì anche a costo di fare cavolate, per non subire conseguenze… c’è un abisso).

5) gli assistenti di volo sono davvero al servizio del passeggero in difficoltà. Se dovessi avere un attacco di panico so di potermi rivolgere a loro che sapranno cosa fare (alcune volte ho visto passeggeri in difficoltà portati in una fila vuota e attorniati da loro, senza essere abbandonati un attimo), oltre a essere anche preparati su procedure / manovre mediche di emergenza.
MartaP ha scritto: Perchè non ricominciamo? quote]

Cosa intendi, rifare il corso? Ci ho pensato… magari entro l’anno prossimo ripeto ☺

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da flyingbrandon » 21 giugno 2015, 18:17

Planetcaravan ha scritto:
Purtroppo a me non è servito a granchè, cioè mi sono divertito molto e il bambino che è in me ha passato momenti di vera gioia alla guida del simulatore a Fiumicino :bom: , ma la paura non è passata, è praticamente come prima. Ho letto molto di aviazione negli ultimi dieci anni, e quindi gli elementi tecnici del corso li conoscevo già, tra l'altro avendo una laurea scientifica so "come fa a star su l'aereo". So quale livello di tecnologia ci sia su un aereo e che mole di migliaia di professionisti lavori alla realizzazione di un singolo modello, per anni e anni, prima che venga messo in commercio... e quale sia la preparazione dei piloti, così come la legislazione internazionale in materia di aviazione, procedure di sicurezza, eccetera. C'era gente al corso che non sapeva nulla di tutto ciò e quindi si è calmata sentendo queste spiegazioni, che invece a me non bastano...
Non ti bastano perché l'origine della tua paura non è l'ignoranza. Purtroppo ti fai "scudo" della tua preparazione per confermare le tue paure...vedi quella dei pezzi di ricambio usurati. Non è l'aereo a darti ansia...sei tu a darti ansia...e se non lavori verso di te ma verso l'esterno...rimarrai con le tue ansie. Le definisci controllate...allora va bene cosi...continua a volare con ansie controllate...sebbene sia un peccato perché potresti tirare fuori "il bambino che c'è in te" come hai fatto al simulatore...e divertirti...
Ciao!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 24 giugno 2015, 21:21

flyingbrandon ha scritto:
Planetcaravan ha scritto:
Non ti bastano perché l'origine della tua paura non è l'ignoranza. Purtroppo ti fai "scudo" della tua preparazione per confermare le tue paure...vedi quella dei pezzi di ricambio usurati. Non è l'aereo a darti ansia...sei tu a darti ansia...e se non lavori verso di te ma verso l'esterno...rimarrai con le tue ansie. Le definisci controllate...allora va bene cosi...continua a volare con ansie controllate...sebbene sia un peccato perché potresti tirare fuori "il bambino che c'è in te" come hai fatto al simulatore...e divertirti...
Ciao!
Eh hai ragione Brandon, il problema è che è davvero difficile :( In un altro post mi chiedevi come mai non avessi risposto a tuoi precedenti interventi, la realtà è che non so davvero che pesci pigliare, cioè non so come fare! A me sostanzialmente volare piace, mi interessa l'aviazione in generale e amo la natura, che dall'aereo puoi osservare da punti di vista davvero inconsueti, in una parola tutto questo mi affascina (parlo per esempio dell'Etna perchè penso che sia uno degli spettacoli più belli che si possano vedere, specialmente dall'aereo), ma non riesco a fare quel passo in più e godermi il viaggio. C'è di buono che so prendere di petto i problemi e almeno "mi butto", se devo volare volo e non cerco scuse (al corso, quando è stato il momento di volare LIN-FCO il patto era: arriviamo sull'aereo, ci cinturiamo e poi se proprio non ce la fate scendete. Ho visto qualcuno che è sceso, quindi penso che quello sia un problema più grave del mio). Però non basta, io vorrei potermi organizzare una vacanza senza angosce, o farmi un viaggio di lavoro senza dover tremare. Che poi è diabolico, perchè prendo altri mezzi apparentemente pericolosi come il treno alta velocità, senza il minimo problema (o la mai abbastanza temuta automobile: uno scontro a 130 all'ora in autostrada è quasi certamente letale, nonchè ben più probabile dell'incidente aereo, eppure non fa paura a nessuno). Ho parenti e amici che sostengono di non volerci salire sull'alta velocità, e di preferire mille volte l'aereo; tutto sommato non hanno tutti i torti perchè se uno pensa che il treno va a 300 all'ora (e adesso se non sbaglio deve partire quello da 400), anche quello può essere fonte di ansia. Invece per me no, ci salgo tranquillo e ci dormo pure, quindi non capisco come mai non possa farlo anche in aereo, non so da dove cominciare. E poi certo, come dicevi giustamente, la conoscenza nel mio caso è anche peggio perchè... più cose sai, e più falle possono esserci, è un loop da cui devo trovare il modo di uscire. Per adesso devo trovare il modo di affrontare un volo per Napoli tra un paio di settimane, e uno per Catania tra un mese... :mrgreen: ...senza angosciarmi troppo...
Ciao e grazie per la pazienza con cui ascolti noi mattacchioni... :bom:

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 24 giugno 2015, 21:51

Spero di essere riuscito a caricarla.
Allegati
IMG-20150512-WA0006.jpg
Veduta Ovest dell'Etna prima dell'atterraggio a Catania Fontanarossa, 12 maggio 2015. Aeromobile A319.
Ultima modifica di Planetcaravan il 24 giugno 2015, 22:07, modificato 1 volta in totale.

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Danilo89 » 24 giugno 2015, 21:57

Ciao Planetcaravan.
Sono un ragazzo che, come te, ha trascorso circa 3 anni a leggere tutto quello che si poteva su volo, incidenti, tecnicismi, fisica e qualsiasi altra cosa riguardante il volo.
Ovviamente, come ti hanno già spiegato, il problema non è lì.
Hai mai pensato, per risolvere la questione "paura di volare", di andare a parlare con "qualcuno" che possa di mestiere aiutarti a capire cosa c'è dietro questa paura?
Nella fattispecie, il mio primo volo angosciante, è stato l'episodio che mi ha fatto iniziare un percorso di psicoterapia con uno psicologo. E, per esperienza, arrivato lì, altro che paura del volo. Lì i tegami vengono belli che scoperchiati.
Come la vedresti questa cosa?

Un saluto.

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 24 giugno 2015, 22:15

Danilo89 ha scritto:Ciao Planetcaravan.

Come la vedresti questa cosa?

Un saluto.
Ciao Danilo, sì hai messo il dito sulla piaga, penso anche io che un aiuto in tal senso potrebbe risolvere molte cose (in fondo l'aereo è un pretesto per sfogare disagi più sotterranei). Sono anni che ci penso, in realtà non riesco mai a prendere la decisione perchè mi sembra quasi di "fallire" in un certo senso, cioè di non farcela da solo, e questo è un mio limite, mi rendo conto. In realtà sono razionalmente convinto che sia la cosa giusta da fare, anche perchè se ti permette di arrivare alla soluzione del problema... ben venga. Tu quanto ci hai messo a prendere la decisione?
A presto

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Danilo89 » 24 giugno 2015, 22:27

Planetcaravan ha scritto:
Sono anni che ci penso, in realtà non riesco mai a prendere la decisione perchè mi sembra quasi di "fallire" in un certo senso, cioè di non farcela da solo, e questo è un mio limite, mi rendo conto. In realtà sono razionalmente convinto che sia la cosa giusta da fare, anche perchè se ti permette di arrivare alla soluzione del problema... ben venga. Tu quanto ci hai messo a prendere la decisione?
A presto
Io non ho avuto una tempistica. Per il semplice fatto che quel volo (Palermo Berlino, scalo a Stoccarda, 3 ore e mezza totale di tratta) l'ho vissuto come un evento angosciante mai accaduto prima, in quanto prima volavo felice, e ad un tratto invece no, che si è andato ad aggiungere ad altri eventi e momenti angoscianti, che vivevo giorno per giorno.
Ti capisco, il non farcela da solo può essere freno. Ma ho pensato, e penso tutt'ora, che dedicare del tempo a se stessi, accanto ad una persona che di mestiere cerca di aiutare altre persone "in difficoltà" per mille motivazioni, sia una dimostrazione di coraggio e di consapevolezza più forte di quelli che magari dicono "ma và, ce la farò da solo".
E poi, in fondo, nessuno ti obbliga a dare un seguito agli incontri, se non ti sei trovato a tuo agio. Ne a restare con lo stesso terapeuta. Io dal primo non sono più andato, quello buono è stato il secondo. :mrgreen:
Se hai curiosità, chiedi pure.
Un saluto.

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da tartan » 24 giugno 2015, 22:36

Planetcaravan ha scritto:2) sul simulatore ho chiesto al comandante come si faccia umanamente a tenere sotto controllo tutta quella mole di strumenti e indicatori, la risposta grosso modo è stata che non è l’uomo a tenere sotto controllo la macchina, ma viceversa. E’ una differenza sottile ma radicale, e mi sono reso conto che in effetti di cavolate non puoi farne, la strumentazione continua a mandarti segnali per "aiutarti" alla guida; oltre al fatto che l'aereo, anche quando l'autopilota non è inserito, va fondamentalmente da solo. Non è come in auto, che se svieni al volante vai a sbattere.
Probabilmente non ci crederai, ma quello che hai scritto qui è proprio l'unica cosa che mi mette ansia. Il pilota non può fare cavolate? Pensa quante ne può fare un aggeggio che si trova davanti ad una situazione non prevista dal programmatore! Se sei convinto di quello che hai affermato, è giusto che tu vada a farti vedere, per il tuo bene.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da albert » 24 giugno 2015, 23:24

tartan ha scritto:
Planetcaravan ha scritto:2) sul simulatore ho chiesto al comandante come si faccia umanamente a tenere sotto controllo tutta quella mole di strumenti e indicatori, la risposta grosso modo è stata che non è l’uomo a tenere sotto controllo la macchina, ma viceversa. E’ una differenza sottile ma radicale, e mi sono reso conto che in effetti di cavolate non puoi farne, la strumentazione continua a mandarti segnali per "aiutarti" alla guida; oltre al fatto che l'aereo, anche quando l'autopilota non è inserito, va fondamentalmente da solo. Non è come in auto, che se svieni al volante vai a sbattere.
Probabilmente non ci crederai, ma quello che hai scritto qui è proprio l'unica cosa che mi mette ansia. Il pilota non può fare cavolate? Pensa quante ne può fare un aggeggio che si trova davanti ad una situazione non prevista dal programmatore! Se sei convinto di quello che hai affermato, è giusto che tu vada a farti vedere, per il tuo bene.
@Pino, noi programmatori non sbagliamo mai :P , però, ad evitare problemi, nell'improbabile caso che ci fosse una dimenticanza, 8) preferiamo che si siano due persone la davanti, così possono controllare anche la macchina e verificare che non sbaglia, ma se del caso correggerla :mrgreen:

@Planetcaravan: guarda il volo come farebbe un bambino, come suggerito da Brandon, e divertiti.
Lunedi sera, al terzo volo della giornata, (ne dovevo fare ancora uno) ero seduto in aereo vicino ad una mamma con un bambino piccolo in braccio. Questo bimbo, vuoi il caldo o l'attesa per le restrizioni all'atterraggio a FCO, piangeva. Ad un certo punto, ha sentito l'aereo abbaiare :mrgreen: , si è messo a ridere, :lol: :lol: e ha guardato affascinato fuori dal finestrino mentre, qualche minuto più tardi, ci allontanavamo dal terreno. 8)
Questo, a mio parere, è lo spirito corretto con cui tutti dovremmo affrontare il volo.

ciao! :wink:
Alberto
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«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da flyingbrandon » 24 giugno 2015, 23:44

Planetcaravan ha scritto:
Eh hai ragione Brandon, il problema è che è davvero difficile :( In un altro post mi chiedevi come mai non avessi risposto a tuoi precedenti interventi, la realtà è che non so davvero che pesci pigliare, cioè non so come fare! A me sostanzialmente volare piace, mi interessa l'aviazione in generale e amo la natura, che dall'aereo puoi osservare da punti di vista davvero inconsueti, in una parola tutto questo mi affascina (parlo per esempio dell'Etna perchè penso che sia uno degli spettacoli più belli che si possano vedere, specialmente dall'aereo), ma non riesco a fare quel passo in più e godermi il viaggio.
Ma esattamente che passo ti aspetti di fare? Perché non c'è alcun passo da fare...semmai ci sono dei passi da evitare che sono esattamente quelli che fai. L'ansia non ce l'hai solo per l'aereo...il meccanismo che ti porta a "pensare" ad eventi inesistenti, ad un futuro che non esiste...quella che tu chiami "pianificazione" o organizzazione, non è funzionale ad ogni aspetto della tua vita...ma tu la utilizzi nei confronti di tutto. Perché? Quando sei in volo direi che, quasi, te la godi proprio. È quando sei a terra e pensi a ciò che non esiste che non te la godi per niente. Quindi , tornando alla mia domanda, che passo in più?
Difficile che significa? Aprire una serratura con una chiave è difficile? Non penso...però se usi la chiave sbagliata può essere anche impossibile. Invece di pensare che sia un compito difficile, cosa che non è, pensa che stai usando uno strumento sbagliato (quel tipo di pensiero), ed è quello che devi cambiare. E questo non è affatto difficile se ammetti di pensare male. È che, spesso, non si vuole ammettere di pensare male e ciò ci costringe a cercare un valido motivo per avere ragione a pensare così come si pensa....così come ci è stato insegnato....così come si deve. In questo modo, di fatto, rendiamo tutto piu complicato...a volte "impossibile".


Planetcaravan ha scritto: Però non basta, io vorrei potermi organizzare una vacanza senza angosce, o farmi un viaggio di lavoro senza dover tremare.
Quando tremi? Perché tremi?
Planetcaravan ha scritto: Per adesso devo trovare il modo di affrontare un volo per Napoli tra un paio di settimane, e uno per Catania tra un mese... :mrgreen: ...senza angosciarmi troppo...
Ciao e grazie per la pazienza con cui ascolti noi mattacchioni... :bom:
Vedi...il modo di affrontare il volo non è compito tuo. Il tuo compito è vivere quotidianamente, minuto per minuto, ciò che vivi...nel migliore dei modi. al volo ci pensano altri...quindi se tu fai i tuoi compiti e lasci agli altri i loro, FIA lasciamo diversi giorni di angoscia a qualcun'altro...no?
Ciao!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 25 giugno 2015, 21:55

tartan ha scritto: Probabilmente non ci crederai, ma quello che hai scritto qui è proprio l'unica cosa che mi mette ansia. Il pilota non può fare cavolate? Pensa quante ne può fare un aggeggio che si trova davanti ad una situazione non prevista dal programmatore! Se sei convinto di quello che hai affermato, è giusto che tu vada a farti vedere, per il tuo bene.
Ahahahah, no no, mi sono espresso troppo in generale: ho capito che il pilota di cavolate può farne, eccome, basta vedere i documentari sul volo AF447 di Air France, incidente del 2009 (se possono considerarsi attendibili, in particolare mi riferisco a questo ): pare che uno dei tre, non visto dagli altri, per l'ansia della situazione tenesse il sidestick tirato verso di sè e puntando quindi il muso dell'aereo verso l'alto, mandando di fatto l'aereo in stallo, intanto che la strumentazione andava in palla con una serie di segnali contrastanti, alcuni veritieri e altri no.
Quello che volevo dire è che, se l'aereo non incontra situazioni non previste dal programmatore e se i piloti ci stanno con la testa, ho notato che ti arrivano una serie di segnali su quello che devi o non devi fare. L'automobile non mi dice se sto curvando troppo e rischiando di sbandare, l'aereo sì. Poi detto questo, anche io ho una fifa blu del fly-by-wire di casa Airbus, qualche comando meccanico l'avrei lasciato :mrgreen:
Per il resto certo che devo farmi vedere, se no non sarei qui no? :drunken:

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 25 giugno 2015, 22:12

albert ha scritto: @Pino, noi programmatori non sbagliamo mai :P ,
grazie questo ci rassicura molto :lol:
albert ha scritto: @Planetcaravan: guarda il volo come farebbe un bambino, come suggerito da Brandon, e divertiti.
L'ho fatto fino ai 22-23 anni, mi ci divertivo proprio. Ho avuto la fortuna di fare anche qualche bel viaggetto in Sudamerica e in quelle belle turbolenze sopra l'oceano stavo benissimo e mi sentivo al sicuro dentro i vari MD11, B747, A330 ecc ecc... POI... non so cosa sia successo. Una doppia riattaccata nel 2004 (in quel momento avevo iniziato ad avere ansia), da lì è stato tutto un peggioramento unico, fino a smettere del tutto di prenotarmi voli per vacanza (ormai da almeno 8 anni) e volando solo quando costretto per lavoro.
albert ha scritto: Lunedi sera, al terzo volo della giornata, (ne dovevo fare ancora uno)
Scusa la domanda, ma perchè devi spararti 4 voli al giorno se sei un programmatore? :shock:
Ultima modifica di Planetcaravan il 25 giugno 2015, 22:23, modificato 1 volta in totale.

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 25 giugno 2015, 22:21

flyingbrandon ha scritto: Ma esattamente che passo ti aspetti di fare?
Da ragazzo ero pieno di malattie semi-immaginarie e problemi psicosomatici. Un bel giorno mi sono rotto le p... e ho deciso che non avevo niente di grave, e ho vissuto molto meglio. Ecco vorrei fare la stessa cosa con l'aereo MA... per il momento nisba.
flyingbrandon ha scritto: pensa che stai usando uno strumento sbagliato (quel tipo di pensiero), ed è quello che devi cambiare. E questo non è affatto difficile se ammetti di pensare male. È che, spesso, non si vuole ammettere di pensare male e ciò ci costringe a cercare un valido motivo per avere ragione a pensare così come si pensa....così come ci è stato insegnato....così come si deve. In questo modo, di fatto, rendiamo tutto piu complicato...a volte "impossibile".
Guarda come ti dicevo devo affrontare due voli, tra un paio di settimane e a fine luglio. Devo ancora fissare le date e prenotare, cercherò di andarci alla leggera. E sul secondo inserirò anche qualche giorno di vacanza a destinazione, in località di mare, e cercherò di godermela al massimo per associare almeno al ricordo dell'aereo quello di una bella esperienza. Vediamo se funziona con questi piccoli passi.
Ciao

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da albert » 25 giugno 2015, 22:54

Planetcaravan ha scritto: Scusa la domanda, ma perchè devi spararti 4 voli al giorno se sei un programmatore? :shock:
Sono come il signor Wolf, risolvo problemi.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
E poi mi piace volare.... 8)
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Lampo 13 » 26 giugno 2015, 2:22

Planetcaravan ha scritto:
tartan ha scritto: Probabilmente non ci crederai, ma quello che hai scritto qui è proprio l'unica cosa che mi mette ansia. Il pilota non può fare cavolate? Pensa quante ne può fare un aggeggio che si trova davanti ad una situazione non prevista dal programmatore! Se sei convinto di quello che hai affermato, è giusto che tu vada a farti vedere, per il tuo bene.
Ahahahah, no no, mi sono espresso troppo in generale: ho capito che il pilota di cavolate può farne, eccome, basta vedere i documentari sul volo AF447 di Air France, incidente del 2009 (se possono considerarsi attendibili, in particolare mi riferisco a questo ): pare che uno dei tre, non visto dagli altri, per l'ansia della situazione tenesse il sidestick tirato verso di sè e puntando quindi il muso dell'aereo verso l'alto, mandando di fatto l'aereo in stallo, intanto che la strumentazione andava in palla con una serie di segnali contrastanti, alcuni veritieri e altri no.
Quello che volevo dire è che, se l'aereo non incontra situazioni non previste dal programmatore e se i piloti ci stanno con la testa, ho notato che ti arrivano una serie di segnali su quello che devi o non devi fare. L'automobile non mi dice se sto curvando troppo e rischiando di sbandare, l'aereo sì. Poi detto questo, anche io ho una fifa blu del fly-by-wire di casa Airbus, qualche comando meccanico l'avrei lasciato :mrgreen:
Per il resto certo che devo farmi vedere, se no non sarei qui no? :drunken:
Anche se "boeingista" convinto ci tengo a sottolineare che anche il 777 è completamente FBW... quel che è giusto, è giusto! C'è solo un collegamento meccanico che in caso di doppia piantata motore permette di mantenere un volo stabilizzato sino al reinserimento di uno dei sistemi elettrici di backup.

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da flyingbrandon » 26 giugno 2015, 9:19

Planetcaravan ha scritto: Da ragazzo ero pieno di malattie semi-immaginarie e problemi psicosomatici. Un bel giorno mi sono rotto le p... e ho deciso che non avevo niente di grave, e ho vissuto molto meglio. Ecco vorrei fare la stessa cosa con l'aereo MA... per il momento nisba.
Quelle che chiami malattie semi-immaginarie e problemi psicosomatici sono manifestazioni del tuo modo di pensare e di vivere...sono "conflitti". Il passo che hai fatto da ragazzo è stato un buon passo ma non sufficiente perché hai semplicemente "rimosso" e non risolto. Evidentemente hai giustamente smesso di dare peso al sintomo e pensare di stare male ma non hai ricercato l'origine del sintomo. Anche con l'aereo l'hai fatto...perché ci sali lo stesso ma il NISBA deriva dal fatto che , dopo il primo passo, hai smesso di cercare la causa e, per ovvi motivi, non hai cambiato il tuo modo di vivere/pensare. In un altro post hai parlato di 23/24 anni...quell'età coincide con il momento in cui ti sei rotto le palle e hai deciso che non avevi niente di grave ma ti è poi venuta la paura di volare?
Planetcaravan ha scritto:
Guarda come ti dicevo devo affrontare due voli, tra un paio di settimane e a fine luglio. Devo ancora fissare le date e prenotare, cercherò di andarci alla leggera. E sul secondo inserirò anche qualche giorno di vacanza a destinazione, in località di mare, e cercherò di godermela al massimo per associare almeno al ricordo dell'aereo quello di una bella esperienza. Vediamo se funziona con questi piccoli passi.
Ciao
Sono passi positivi ma non sostanziali e, difficilmente, ti portano ad un diverso modo di pensare. Anche perché ho l'impressione, da te né confermata né smentita, che hai piu paura prima di volare rispetto al volo in se stesso. È così? Alleggerire, come fai tu, è utile ma sposta solo il problema in zone meno "invalidanti", con il rischio però di tornare in modo prepotente in altri ambiti della tua vita. Tu hai capito perché sei ansioso?
Ciao!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da marco67 » 26 giugno 2015, 10:33

flyingbrandon ha scritto:Tu hai capito perché sei ansioso?
Ciao!

questa non è una domanda, questa è LA domanda!!!

Il problema è trovare la risposta.

ciao

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da flyingbrandon » 26 giugno 2015, 10:38

marco67 ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:Tu hai capito perché sei ansioso?
Ciao!

questa non è una domanda, questa è LA domanda!!!

Il problema è trovare la risposta.

ciao
No...la risposta è semplice...però mi interessa sapere se l'ha capito anche lui. Ho messo volutamente essere ansioso anche se...nessuno è ansioso. Non esiste essere ansiosi ma solo generare ansia...
Ciao!
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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 28 giugno 2015, 17:39

tartan ha scritto: Anche se "boeingista" convinto ci tengo a sottolineare che anche il 777 è completamente FBW... quel che è giusto, è giusto! C'è solo un collegamento meccanico che in caso di doppia piantata motore permette di mantenere un volo stabilizzato sino al reinserimento di uno dei sistemi elettrici di backup.
Ecco la doppia piantata motore mi auguro proprio che non si verifichi mai...
...comunque la domanda sorge spontanea: quel comando meccanico di cui parlavi, c'è anche sugli Airbus? In Italia ormai da decenni non mi capita più di prendere un Boeing... :roll:

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 28 giugno 2015, 17:53

flyingbrandon ha scritto: sono "conflitti".
Penso anche io.
flyingbrandon ha scritto: Anche con l'aereo l'hai fatto...perché ci sali lo stesso ma il NISBA deriva dal fatto che , dopo il primo passo, hai smesso di cercare la causa e, per ovvi motivi, non hai cambiato il tuo modo di vivere/pensare.
Esattamente... questo potrebbe rispondere alla tua domanda di cui sotto, potrebbe essere il motivo per cui sono ansioso.
flyingbrandon ha scritto: In un altro post hai parlato di 23/24 anni...quell'età coincide con il momento in cui ti sei rotto le palle e hai deciso che non avevi niente di grave ma ti è poi venuta la paura di volare?
Grossomodo sì, il periodo era quello. Il collegamento l'ho fatto anche io. In poche parole ho bisogno di aver paura di qualcosa. E questo riguarda anche altri ambiti...
flyingbrandon ha scritto:
Anche perché ho l'impressione, da te né confermata né smentita, che hai piu paura prima di volare rispetto al volo in se stesso. È così? Alleggerire, come fai tu, è utile ma sposta solo il problema in zone meno "invalidanti", con il rischio però di tornare in modo prepotente in altri ambiti della tua vita. Tu hai capito perché sei ansioso?
Ciao!
Sì diciamo che i giorni prima del volo sono molto brutti, più che altro non vedo un futuro successivo. Non riesco a occuparmi di cose che abbiano un termine dopo il volo, fosse anche solo prendere un appuntamento dal dentista. Se l'appuntamento è dopo il volo, rimando tutto a a quando sarò tornato. Durante il volo sto comunque male... solo che dura di meno. Sto attento a tutti i rumori, mi viene un tuffo al cuore se sento il segnale dell'interfono e mi calmo solo dopo che ho sentito di che si tratta (tipicamente il benvenuto a bordo o il meteo). Non riesco a fare assolutamente null'altro che stare fermo immobile in attesa di arrivare; di leggere o ascoltare musica non se ne parla neanche (anche se puntualmente compro qualcosa in edicola prima di decollare... inutile).
Non ho capito perchè sono ansioso (effettivamente è LA domanda per chiunque sia qui), certo come dici tu l'ansia è frutto di un atteggiamento sbagliato nei confronti del futuro, o del rischio minimo del vivere.
Ciao

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da Planetcaravan » 28 giugno 2015, 17:57

albert ha scritto:
Tu invece voli per lavoro o per turismo?
Solo ed esclusivamente per lavoro purtroppo. Il turismo in aereo l'ho abolito 10 anni fa, a parte un paio di eccezioni in cui non potevo rifiutare (2007 e 2009). Per lavoro, mi capita di volare in media 3-4 volte all'anno (andata e ritorno), ultimamente sono pure aumentate a 5-6. E' già troppo per la mia salute mentale :mrgreen:

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Re: Incidente del volo GW

Messaggio da flyingbrandon » 28 giugno 2015, 18:38

Planetcaravan ha scritto: Esattamente... questo potrebbe rispondere alla tua domanda di cui sotto, potrebbe essere il motivo per cui sono ansioso.
No...il motivo per cui chiunque è ansioso è dovuto l'incapacità di vivere il presente e continuare a vivere, immaginare e identificarsi nel futuro. C'è chi vive nel passato ma, di solito, non è l'ansioso e quindi non ne parliamo. Secondo me tu, al momento, hai un po' di casino su causa/effetto e, soprattutto, non ti ci vuoi buttare in questa "riscoperta". Non è che hai bisogno di avere paura, come scrivi piu sotto ma, ormai, ti è cosi familiare che ti fa meno paura rimanere con la tua "amata ansia", rispetto alla paura di "azzerare" il tuo modo di pensare e ritrovarti proiettato nell'ignoto più assoluto. Ma questo è un peccato perché non ho visto nessuno trovarsi male in questa "avventura"...non vedo perché proprio tu dovresti rimanere deluso dallo sviluppo del tuo potenziale invece che rimanere ad una vita a metà. Riguardo al perché uno scelga di vivere in un tempo inesistente, identificando la realtà con i propri pensieri....possono essere diversi e se vuoi ne possiamo parlare ma...il punto saliente è che NON devi aspettare di conoscere se la tua spinta è ...l'avere un maggiore controllo o il terrore dell'insuccesso o il terrore dell'ignoto o la coperta di Linus rappresentata da quelli schemi di pensiero che, poiché tramandati da persone care, sembrano intoccabili. Senza cattiveria...ti insegnano anche un mucchio di ca**ate...forse è un passaggio obbligato. Finchè non sei disposto a mettere in dubbio TUTTO quello che hai in testa, lasci alla tua mente la possibilità di aggrapparsi a qualcosa di "noto" e, con buone probabilità, questo legame ti farebbe cambiare di poco e ti bloccherebbe nella tua evoluzione. Quindi il primo passo, prima di ogni tipo di comprensione cognitiva è proprio decidere di vivere il presente...ciò che esiste....ciò che c'è...e per fare questo deve aumentare il tuo livello di consapevolezza nei confronti di ciò che fai...ma anche nei confronti di quando non fai...di quando ti ritrovi in uno schema che hai riconosciuto come vecchio, obsoleto, erroneo o non piu adeguato a ciò che vivi oggi...ora...in questo momento. Questo , però, deve rappresentare un allenamento quotidiano...non ha senso metterlo in moto quando sopraffatti dall'imminenza di qualcosa...perché più lo eserciti piu diventa familiare e più spontaneo. Ora non mi vorrei addentare troppo su tutti i risvolti della faccenda perché, ancora, non ho capito se ne vale la pena. Mi spiego meglio...da parte tua emerge una "sottile" volontà , (ma forse e con il beneficio del dubbio che poi magari boh si saprà ma etc etc)...rimanendo comunque ad un livello "superficiale"...non c'è ancora la spinta...o forse non c'è ancora la fiducia. Accogli positivamente tutto ma, di fatto, non te ne frega ancora una beata min**ia. :mrgreen:
Planetcaravan ha scritto:
Grossomodo sì, il periodo era quello. Il collegamento l'ho fatto anche io. In poche parole ho bisogno di aver paura di qualcosa. E questo riguarda anche altri ambiti...
Beh se non l'avessi fatto sarebbe un problema... :mrgreen: il punto è che tu non hai risolto ma spostato. Ora è senza dubbio in una posizione piu confortevole per te...e questo se, da molti punti di vista, è stata una svolta positiva...per certi versi ha "incriccato" maggiormente certi meccanismi...dando anche all'ego quella "fiducia" e quella forza per sostenere le tue "minchiate" ed assumere quell'atteggiamemto di fondo, e ben celato, di presunzione. Quella presunzione che ti permette nell'intimo di pensare che...in fondo in fondo....sia giusto così. E questo è un altro aspetto che dovresti buttare nel cesso...
Planetcaravan ha scritto:
Sì diciamo che i giorni prima del volo sono molto brutti, più che altro non vedo un futuro successivo. Non riesco a occuparmi di cose che abbiano un termine dopo il volo, fosse anche solo prendere un appuntamento dal dentista. Se l'appuntamento è dopo il volo, rimando tutto a a quando sarò tornato.
Che bellezza...è proprio ciò che dovresti sviluppare. La capacità di programmare il minimo indispensabile...di vivere ciò che c'è ora....non quello che ci sarà. L'errore comune è pensare che "anticipando" gli eventi si possa essere più "pronti"....ma non è cosi...e sono pochi gli ambiti o gli aspetti della vita che richiedono una "pianificazione" o una particolare strategia. Gran parte della capacità di affrontare la vita, invece, deriva proprio dalla sicurezza di non aver probemi a risolvere problemi. La serenità non scaturisce dall'assenza di problemi ma dalla consapevolezza di risolverli mano a mano. Il punto è che ciò che vivi consapevolmente ora sviluppa il tuo futuro. Se tu continui ad essere distratto perché pensi ad altro invece di vivere il momento non ti accorgi che in OGNI momento tu stai vivendo nei tuoi pensieri e il futuro è sempre cosi tremendamente "spaventoso" tanto da richiedere la tua attenzione proprio perché scaturisce da un presente "assente". Vedi la tua fottuta paura dove di porta? Proprio dove dovresti andare per vivere meglio.
Planetcaravan ha scritto: Durante il volo sto comunque male... solo che dura di meno. Sto attento a tutti i rumori, mi viene un tuffo al cuore se sento il segnale dell'interfono e mi calmo solo dopo che ho sentito di che si tratta (tipicamente il benvenuto a bordo o il meteo). Non riesco a fare assolutamente null'altro che stare fermo immobile in attesa di arrivare; di leggere o ascoltare musica non se ne parla neanche (anche se puntualmente compro qualcosa in edicola prima di decollare... inutile).

Questo lo approfondiamo dopo....se ti va...
Ciao!
Planetcaravan ha scritto: Non ho capito perchè sono ansioso (effettivamente è LA domanda per chiunque sia qui), certo come dici tu l'ansia è frutto di un atteggiamento sbagliato nei confronti del futuro, o del rischio minimo del vivere.
Ciao
Perché ancora non sei realmente intenzionato a cambiare alcunché... per paura di sbagliare...è meglio continuare cosi....dal tuo punto di vista....profondo....
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