Volare in aereo non è come andare in bicicletta o prendere il treno. Non perché sia meno sicuro, ma gli step di avanzamento prima di arrivare a destinazione, creano inevitabilmente uno stato di ansia. Poi che con il treno si impieghi più tempo o non possa raggiungere luoghi oltre oceano, è un dato di fatto. Ma allora ne facciamo un discorso di velocità e di comodità?
Per quanto possa essere fondamentale ai fini della sicurezza, si attraversa il controllo documenti, controllo biglietti, controllo bagagli, togliendo cinture, cellulari, chiavi, monete e quant'altro a volte in un momento di confusione generale. Si possa sotto al metal detector, qualcuno viene fermato o in maniera random per controlli a campione, o perché sospettato o perché qualcosa di non conforme è passato al metal detector. Un incontro con la polizia, anche se non si ha nulla da nascondere, non è mai una bella sensazione.
Negli altri mezzi di trasporto non vi sono procedure illustrate dagli assistenti per la sicurezza. Tenere attaccate le cinture al decollo e all'atterraggio o durante il volo in caso di necessità, mettere il cellulare in modalità aereo, in caso di annegamento mettere il giubbotto di salvataggio, mettere la maschera in caso di non pressurizzazione. Vorrei poi vedere nel marasma generale, qualora dovesse verificarsi un problema quanti riescano a mantenere la calma e ricordare le procedure così come elencate. Il fatto di voler ricordare qualcosa che può succedere, non necessariamente implica il fatto che ciò accada, ma è come se qualcuno mi elencasse le procedure di sicurezza da mettere in atto tutte le volte che esco di casa.
Mediaticamente siamo "bombardati" da notizie riguardo attentati che possono verificarsi in aeroporto o sugli aerei. Sebbene sia più "semplice" che un fenomeno del genere possa verificarsi in ambienti meno controllati, come stadi, concerti o centri commerciali, l'ambito aeronautico attira sempre gli squilibrati. Questi fenomeni vengono poi amplificati dai mass-media i quali non perdono occasione di aizzare le folle, lanciare messaggi xenofobi ed accrescere le nostre fobie. Il parallelismo bianco ok, arabo terrorista ci impone socialmente a guardare i "diversi" con maggiore sospetto.
Molti, tra cui me compreso, pur non avendo competenze adatte per leggere le informazioni, guardano il meteo prima di volare. Parto con il sole ed arrivo con il sole sono più tranquillo. Parto con la pioggia, arrivo con allerta meteo sul luogo di destinazione... faccio testamento!

I "giornalai" per attirare attenzione utilizzano titoloni da denuncia: "PANICO SUL VOLO XY8282, ATTERRAGGIO DI EMERGENZA", e poi vedi magari un normale vento di traverso che tutti i piloti sono in grado di gestire. E' così sbagliato vivere il volo con ansia?
