ecco la mia paura
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ecco la mia paura
ciao a tutti,
ecco il mio post sulla mia paura di volare.
Sono nato a Palermo ma a 20 anni mi sono trasferito a Milano, per cui è da 7 anni circa che torno a Palermo per le feste o comunque quando posso, ed ovviamente parto in aereo (non c'è un'alternativa valida).
Per cui anche se vivo con la paura di volare, non mi faccio condizionare da questo per non prendere l'aereo.
Questa ansia mi causa mal di stomaco,iperventilazione, tachicardia soprattutto durante la fase di decollo e senso di sconforto in generale. Durante il volo se non ci sono turbolenze sto anche bene ma al minimo movimento (che io reputo anomalo) ricomincio tenendomi saldamente al sedile.
io so che il problema sono io e non il volo, vorrei soltanto che lansia finisse per farmi volare con piacere.
A Maggio mi sposerò ed io e la mia compagna vorremmo andare o in Giappone o in Thailandia ed essendo viaggi molto lunghi ho un pò di ansia per questo volo.
Sto cercando di prepararmi il più possibile per questo, magari con un pò del vostro aiuto e leggendo il libro "Mai più paura di volare", spero di riuscirci.
grazie
ciao
ecco il mio post sulla mia paura di volare.
Sono nato a Palermo ma a 20 anni mi sono trasferito a Milano, per cui è da 7 anni circa che torno a Palermo per le feste o comunque quando posso, ed ovviamente parto in aereo (non c'è un'alternativa valida).
Per cui anche se vivo con la paura di volare, non mi faccio condizionare da questo per non prendere l'aereo.
Questa ansia mi causa mal di stomaco,iperventilazione, tachicardia soprattutto durante la fase di decollo e senso di sconforto in generale. Durante il volo se non ci sono turbolenze sto anche bene ma al minimo movimento (che io reputo anomalo) ricomincio tenendomi saldamente al sedile.
io so che il problema sono io e non il volo, vorrei soltanto che lansia finisse per farmi volare con piacere.
A Maggio mi sposerò ed io e la mia compagna vorremmo andare o in Giappone o in Thailandia ed essendo viaggi molto lunghi ho un pò di ansia per questo volo.
Sto cercando di prepararmi il più possibile per questo, magari con un pò del vostro aiuto e leggendo il libro "Mai più paura di volare", spero di riuscirci.
grazie
ciao
Re: ecco la mia paura
ciao Greg! benvenuto in questa area!
una sola domanda iniziale.... cosa reputi "anomalo" durante una turbolenza? e, soprattutto, su che base lo reputi "anormale"?
una sola domanda iniziale.... cosa reputi "anomalo" durante una turbolenza? e, soprattutto, su che base lo reputi "anormale"?
- tartan
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Re: ecco la mia paura
Avevo scritto un poema, ma poi ho sbagliato tasto ed è sparito tutto! Peccato era bello quello che avevo scritto.
Provo a riscriverlo ma non credo che sarà uguale al primo.
Il mio viaggio di nozze fu a Parigi dove ci tornai con la nostra flgliola dopo pochi anni. Fra il giappone e la Thailandia permettimi di consigliarti la seconda. Anche li ci sono tornato con moglie e figlia ed è stato un viaggio indimenticabile.
Quello che ti ho scritto prima non lo ricordo ma è meglio così, tanto erano tutte stronzate.
Provo a riscriverlo ma non credo che sarà uguale al primo.
Il mio viaggio di nozze fu a Parigi dove ci tornai con la nostra flgliola dopo pochi anni. Fra il giappone e la Thailandia permettimi di consigliarti la seconda. Anche li ci sono tornato con moglie e figlia ed è stato un viaggio indimenticabile.
Quello che ti ho scritto prima non lo ricordo ma è meglio così, tanto erano tutte stronzate.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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- sardinian aviator
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Re: ecco la mia paura
A gusto mio fra Giappone e Thailandia preferisco il primo: ci sono stato quest'estate. Un altro mondo di ordine, civiltà, efficienza, gentilezza... ecc...
Ah, il volo lungo, dimenticavo... beh, io non vado mai al cinema, così durante il volo ne approfitto per vedere le ultime uscite, solo che non riesco a sopportare a) gli annunci degli assistenti che intervengono sempre nelle scene più importanti e interrompono il film, b) me stesso che non riesco a calcolare la durata del film rispetto all'orario di arrivo cosicché mi perdo sempre il finale
Vai tranquillo....
Ah, il volo lungo, dimenticavo... beh, io non vado mai al cinema, così durante il volo ne approfitto per vedere le ultime uscite, solo che non riesco a sopportare a) gli annunci degli assistenti che intervengono sempre nelle scene più importanti e interrompono il film, b) me stesso che non riesco a calcolare la durata del film rispetto all'orario di arrivo cosicché mi perdo sempre il finale
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È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
- flyingbrandon
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Re: ecco la mia paura
Questo è un ottimo punto di partenza. Ma perché hai paura di volare? Più precisamente, di cosa hai paura? Visto che dici che in volo, quando tutto va liscio "stai anche bene"...greg89 ha scritto:ciao a tutti,
Per cui anche se vivo con la paura di volare, non mi faccio condizionare da questo per non prendere l'aereo.
Soprattutto...perché dici "vivo con la paura di volare"...cosa non ti permette di liberarti di questa "simpatica" compagna di viaggio?
Come ti ha chiesto anche la Franci...in base a cosa decidi cosa sia anomalo e cosa sia normale su un aereo? Se fossi in nave e ondeggiassi con la nave tra le onde, questo sarebbe anomalo o normale? Quando con la tua macchina segui le sconnessioni dell'asfalto, ciò lo reputi normale o anomalo?greg89 ha scritto: Questa ansia mi causa mal di stomaco,iperventilazione, tachicardia soprattutto durante la fase di decollo e senso di sconforto in generale. Durante il volo se non ci sono turbolenze sto anche bene ma al minimo movimento (che io reputo anomalo) ricomincio tenendomi saldamente al sedile.
Per quanto riguarda il resto...tu crei L'ansia...l'ansia non è uno stato che si crea autonomamente. Come hai forse intuito l'ansia ha un risvolto "fisico"...la buona notizia è che puoi agire a livello fisico per cambiare anche l'aspetto "psichico"...sullo stomaco non hai modo di intervenire...e neanche direttamente sulla tachicardia...ma sulla respirazione sì...puoi renderla un atto perfettamente volontario. Ed è proprio per questo motivo che tutti gli esercizi "anti stress" e/o meditativi partono da atti respiratori volontari. Se riporti il respiro a livelli normali, di quiete, la tua ansia non è più in grado di esistere.
Vedi...affermi di sapere che il problema sei tu....e va bene...ma poi scarichi la colpa all'ansia...come se fosse un agente patogeno esterno a te. Hai anche chiaro che sei tu a generare l'ansia? Sei tu che puoi goderti il viaggio senza crearti ansia...non c'è nessuna "ansia" che deve lasciarti in pace e farti colare in pace. È un punto fondamentale...non solo una mera questione di "modo di dire"....greg89 ha scritto: io so che il problema sono io e non il volo, vorrei soltanto che lansia finisse per farmi volare con piacere.
Non hai nulla da sperare...è alla tua portata proprio perché sei il "creatore"...e non hai bisogno di niente di particolare per usare la tua mente e "creare" diversamente...greg89 ha scritto: A Maggio mi sposerò ed io e la mia compagna vorremmo andare o in Giappone o in Thailandia ed essendo viaggi molto lunghi ho un pò di ansia per questo volo.
Sto cercando di prepararmi il più possibile per questo, magari con un pò del vostro aiuto e leggendo il libro "Mai più paura di volare", spero di riuscirci.
grazie
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Ciao!
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Re: ecco la mia paura
Ciao Franci, grazie per la risposta.la franci ha scritto:ciao Greg! benvenuto in questa area!
una sola domanda iniziale.... cosa reputi "anomalo" durante una turbolenza? e, soprattutto, su che base lo reputi "anormale"?
sono sensazioni...la turbolenza in se mi da senso di instabilità (fisica)..
come durante il decollo, fin quando questa fase non è terminata non sto tranquillo..
Re: ecco la mia paura
grazie per il consiglio.tartan ha scritto:Avevo scritto un poema, ma poi ho sbagliato tasto ed è sparito tutto! Peccato era bello quello che avevo scritto.
Provo a riscriverlo ma non credo che sarà uguale al primo.
Il mio viaggio di nozze fu a Parigi dove ci tornai con la nostra flgliola dopo pochi anni. Fra il giappone e la Thailandia permettimi di consigliarti la seconda. Anche li ci sono tornato con moglie e figlia ed è stato un viaggio indimenticabile.
Quello che ti ho scritto prima non lo ricordo ma è meglio così, tanto erano tutte stronzate.
oggi siamo andati in un'agenzia di viaggio e ci hanno consigliato un mix :
giappone per visitarlo e Thailandia per il mare.
ma siamo soltanto al primo parere, vedremo...
Re: ecco la mia paura
mi porterò qualcosa da leggere e da fare per tenermi impegnato.sardinian aviator ha scritto:A gusto mio fra Giappone e Thailandia preferisco il primo: ci sono stato quest'estate. Un altro mondo di ordine, civiltà, efficienza, gentilezza... ecc...
Ah, il volo lungo, dimenticavo... beh, io non vado mai al cinema, così durante il volo ne approfitto per vedere le ultime uscite, solo che non riesco a sopportare a) gli annunci degli assistenti che intervengono sempre nelle scene più importanti e interrompono il film, b) me stesso che non riesco a calcolare la durata del film rispetto all'orario di arrivo cosicché mi perdo sempre il finale
Vai tranquillo....
anche dormire non è una cattiva idea...
ansia a parte se dormissi sarebbe il top
Re: ecco la mia paura
potrebbe sembrare banale ma ho paura che l'aereo cada (o che il pilota si sbagli o un malfunzionamento)..flyingbrandon ha scritto: Questo è un ottimo punto di partenza. Ma perché hai paura di volare? Più precisamente, di cosa hai paura? Visto che dici che in volo, quando tutto va liscio "stai anche bene"...
Soprattutto...perché dici "vivo con la paura di volare"...cosa non ti permette di liberarti di questa "simpatica" compagna di viaggio?
tieni presente che non mi reputo una persona ansiosa ma purtroppo quando sono su un aereo la musica cambia.
queste preoccupazioni però sorgono soltanto quando c'è un movimento per me inaspettato.
Vi racconto quest'episodio : ad agosto durante la fase di atterraggio per Palermo, l'aereo ha virato verso sinistra, non mi aspettavo questo movimento e mi sono letteralmente avvinghiato al sedile davanti a me...
adesso ripensando a quell'episodio rido e mi rendo conto di quanto sono stato un pirla, ma sul momento il terrore...
non posso certamente sapere quando un movimento è anomalo in quanto non ne ho le conoscenze, ma sul momento non riesco ad essere razionale e tranquillizzarmi(per il momento).flyingbrandon ha scritto: Come ti ha chiesto anche la Franci...in base a cosa decidi cosa sia anomalo e cosa sia normale su un aereo? Se fossi in nave e ondeggiassi con la nave tra le onde, questo sarebbe anomalo o normale? Quando con la tua macchina segui le sconnessioni dell'asfalto, ciò lo reputi normale o anomalo?
Per quanto riguarda il resto...tu crei L'ansia...l'ansia non è uno stato che si crea autonomamente. Come hai forse intuito l'ansia ha un risvolto "fisico"...la buona notizia è che puoi agire a livello fisico per cambiare anche l'aspetto "psichico"...sullo stomaco non hai modo di intervenire...e neanche direttamente sulla tachicardia...ma sulla respirazione sì...puoi renderla un atto perfettamente volontario. Ed è proprio per questo motivo che tutti gli esercizi "anti stress" e/o meditativi partono da atti respiratori volontari. Se riporti il respiro a livelli normali, di quiete, la tua ansia non è più in grado di esistere.
si mi è chiaro, è proprio per questo che voglio superare la cosa.flyingbrandon ha scritto: Vedi...affermi di sapere che il problema sei tu....e va bene...ma poi scarichi la colpa all'ansia...come se fosse un agente patogeno esterno a te. Hai anche chiaro che sei tu a generare l'ansia? Sei tu che puoi goderti il viaggio senza crearti ansia...non c'è nessuna "ansia" che deve lasciarti in pace e farti colare in pace. È un punto fondamentale...non solo una mera questione di "modo di dire"....
faccio il possibile.flyingbrandon ha scritto: Non hai nulla da sperare...è alla tua portata proprio perché sei il "creatore"...e non hai bisogno di niente di particolare per usare la tua mente e "creare" diversamente...
Ciao!
grazie per la pazienza
ciao
- sardinian aviator
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Re: ecco la mia paura
greg89 ha scritto:mi porterò qualcosa da leggere e da fare per tenermi impegnato.sardinian aviator ha scritto:A gusto mio fra Giappone e Thailandia preferisco il primo: ci sono stato quest'estate. Un altro mondo di ordine, civiltà, efficienza, gentilezza... ecc...
Ah, il volo lungo, dimenticavo... beh, io non vado mai al cinema, così durante il volo ne approfitto per vedere le ultime uscite, solo che non riesco a sopportare a) gli annunci degli assistenti che intervengono sempre nelle scene più importanti e interrompono il film, b) me stesso che non riesco a calcolare la durata del film rispetto all'orario di arrivo cosicché mi perdo sempre il finale
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ansia a parte se dormissi sarebbe il top
Per addormentarti meglio pensa a come sarebbe raggiungere il Giappone via mare con tempeste tropicali improvvise e mare forza 9 e quando ritorni a casa ti trovi licenziato per superamento del periodo di ferie. Oppure via terra in treno, attraverso Iraq, Afghanistan, Cina e quant'altro (scusa non ho fra le mani un atlante) però in 2a classe e giunca cinese. Vedrai che ti troverai ad accarezzare i sedili (scomodi) del tuo 380 (o 777 o qualsiasi altra cosa dopo tre ore è scomodo comunque) e sopporterai una eventuale improbabile turbolenza pensando che è infinitamente meglio di un assalto al treno da parte dei tartari nel deserto del Gobi (?). Allora avrai raggiunto il Nirvana della conoscenza e della consapevolezza che viviamo nella migliore delle epoche possibili dove anche chi non è Marco Polo può raggiungere il Cipango.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: ecco la mia paura
tutte argomentazioni inattaccabili, ma io un viaggetto sulla Transiberiana da Mosca a Pechino (passando per Ulan Bator) me lo farei! (ci vogliono dalle 2 alle 3 settimane)sardinian aviator ha scritto:greg89 ha scritto:mi porterò qualcosa da leggere e da fare per tenermi impegnato.sardinian aviator ha scritto:A gusto mio fra Giappone e Thailandia preferisco il primo: ci sono stato quest'estate. Un altro mondo di ordine, civiltà, efficienza, gentilezza... ecc...
Ah, il volo lungo, dimenticavo... beh, io non vado mai al cinema, così durante il volo ne approfitto per vedere le ultime uscite, solo che non riesco a sopportare a) gli annunci degli assistenti che intervengono sempre nelle scene più importanti e interrompono il film, b) me stesso che non riesco a calcolare la durata del film rispetto all'orario di arrivo cosicché mi perdo sempre il finale
Vai tranquillo....
anche dormire non è una cattiva idea...
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Per addormentarti meglio pensa a come sarebbe raggiungere il Giappone via mare con tempeste tropicali improvvise e mare forza 9 e quando ritorni a casa ti trovi licenziato per superamento del periodo di ferie. Oppure via terra in treno, attraverso Iraq, Afghanistan, Cina e quant'altro (scusa non ho fra le mani un atlante) però in 2a classe e giunca cinese. Vedrai che ti troverai ad accarezzare i sedili (scomodi) del tuo 380 (o 777 o qualsiasi altra cosa dopo tre ore è scomodo comunque) e sopporterai una eventuale improbabile turbolenza pensando che è infinitamente meglio di un assalto al treno da parte dei tartari nel deserto del Gobi (?). Allora avrai raggiunto il Nirvana della conoscenza e della consapevolezza che viviamo nella migliore delle epoche possibili dove anche chi non è Marco Polo può raggiungere il Cipango.
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
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no er de imbolare
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- flyingbrandon
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Re: ecco la mia paura
Non è banale....al contrario...è sensato ciò che ti fa paura ma...il pilota sbaglia...per questo si è in due e ci sono delle procedure e dei controlli che permettono di verificare che ha sbagliato. Malfunzionamenti ci sono...e per questo ci sono due piloti che sono addestrati a risolverli. Allora perché accade che ogni tanto un aereo caschi? Perché non è possibile che in un mondo imperfetto sia tutto perfetto...altrimenti non sarebbe un mondo imperfetto. Ci devono essere parecchie cose ad andare storte perché l'errore del pilota, il malfunzionamento e altre variabili portino al disastro. Il punto è che proprio lo studio delle imperfezioni ha portato il trasporto aereo ad avere margini di sicurezza ben superiori e rischi nettamente minori rispetto a 3/4 delle azioni che svolgi quotidianamente e costantemente. Ho l'impressione che tu tenda ad immaginare l'equazione...ERRORE=MORTE....MALFUNZIONAMENTO=MORTE...senza considerare che ciò è falso...e i numeri parlano chiaro. Se pensi che la tua vita sia in "mano" ad un errore...e conoscendo la natura umana tutt'altro che infallibile...avrei paura anche io che l'aereo cada.greg89 ha scritto: potrebbe sembrare banale ma ho paura che l'aereo cada (o che il pilota si sbagli o un malfunzionamento)..
Tieni presente che tu reputi una turbolenza un segnale di morte in base a non so quale credo. Tieni presente che i meccanismi di pensiero che ti portano ad essere ansioso è difficile che si manifestino in un caso specifico. Tieni presente che spesso tante persone reputano normale vivere determinati stress, inutili, e che si accorgono di essere "ansiosi" proprio quando l'evidenza è inopinabile. Tieni anche presente che è normale che per te sia inaspettato tutto ciò che si svolge nella cabina di pilotaggio...perché non ci sei...e perché non conosci ciò che deve essere fatto. Tieni presente anche che, nonostante ti dica convinto di sapere di essere tu l'origine della tua paura, reputi una virata un segnale chiaro di morte...e tieni presente che ti fidi maggiormente di ciò che reputi tu, in un campo sconosciuto, rispetto a ciò che reputano dei professionisti nel loro campo. Perché pensi di non essere ansioso? Non ti pare di inseguire quella sensazione di controllo nella tua vita? Non hai la sensazione che come fai tu lavoro... in pochi e, casualmente, non quelli attorno a te?greg89 ha scritto:
tieni presente che non mi reputo una persona ansiosa ma purtroppo quando sono su un aereo la musica cambia.
queste preoccupazioni però sorgono soltanto quando c'è un movimento per me inaspettato.
Tu mesi dopo una virata, secondo te mortale, ti rendi conto di quanto sei stato pirla..ma evidentemente, se vogliamo metterla sulla pirlaggine in modo affettuoso, non a sufficienza se continui imperterrito ad avere paura di qualcosa nonostante l'esperienza ti dica continuamente che sei stato pirla a credere di cadere e non averlo mai fatto. Sei d'accordo? Allora....evidentemente ciò che credi....di sapere...non è ciò che sai. Quante volte hai messo la mano sul fuoco per vedere se, effettivamente, scottasse? Il terrore poggia su altro...non sulla virata dell'aereo...greg89 ha scritto: Vi racconto quest'episodio : ad agosto durante la fase di atterraggio per Palermo, l'aereo ha virato verso sinistra, non mi aspettavo questo movimento e mi sono letteralmente avvinghiato al sedile davanti a me...
adesso ripensando a quell'episodio rido e mi rendo conto di quanto sono stato un pirla, ma sul momento il terrore...
Il punto è che lo dici ma non ci credi. Non è una questione di razionalità...la soluzione non è trovare il modo per tranquillizzarsi...ma abbattere quello schema di pensiero che ti genera "ansia". Ma se tu sei convinto che non ci sia...perché non sei un tipo ansioso...e non metti in discussione le tue "credenze"...il tuo modo di essere...il tuo modo di pensare...perché va bene tranne che sull'aereo...allora continuerai a volare con la tua compagna di viaggio...l'ansia.greg89 ha scritto:
non posso certamente sapere quando un movimento è anomalo in quanto non ne ho le conoscenze, ma sul momento non riesco ad essere razionale e tranquillizzarmi(per il momento).
Tu vuoi mettere mano alla manifestazione senza curarti di trovare la causa.
Ok....allora parti dal fatto che generi ansia nella tua vita...non solo quando voli...la sua manifestazione è la tua "spia"...greg89 ha scritto: si mi è chiaro, è proprio per questo che voglio superare la cosa.
In che modo?greg89 ha scritto: faccio il possibile.
Che ringrazi? Mica mi hai scocciato....greg89 ha scritto:
grazie per la pazienza
ciao
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Re: ecco la mia paura
Bhe.... forse, pensandoci bene la turbolenza in effetti è "instabilità fisica" se per stabilità intendi il volare in un flusso d'aria che si muove tutto nella stessa direzione.... ma il fatto che l'aereo prenda una strada dissestata non significa che sotto ci sia il vuoto e che stia per precipitare! prova ad ascoltarla, sentirai l'aereo che si appoggia proprio sull'area.... e, se proprio proprio fosse insopportabile, prova a chiudere gli occhi e contare LENTAMENTE fino a 100.... non riuscirai ad arrivarci, vedrai che arriverai al massimo a 12 prima di sentire un momento di quiete totale....greg89 ha scritto: Ciao Franci, grazie per la risposta.
sono sensazioni...la turbolenza in se mi da senso di instabilità (fisica)..
come durante il decollo, fin quando questa fase non è terminata non sto tranquillo..
Bhe.... io contavo per paura... prima.... adesso lo faccio ancora durante led turbolenze.... mi concilia il sonno!!!!
....
il decollo.... ah... io rischio di essere ridondante nel mio descrivere la bellezza e la forza dei motori che spingono.... al punto che la mia sveglia ogni mattina è rappresentata dalla melodia della regina in decollo!! a volte mia figlia, quando dorme con me, mi tocca e mi dice "mamma, sveglia! parte l'aereo!!!!"
vedi????? sono punti di vista....
Re: ecco la mia paura
hai perfettamente ragioneflyingbrandon ha scritto: Non è banale....al contrario...è sensato ciò che ti fa paura ma...il pilota sbaglia...per questo si è in due e ci sono delle procedure e dei controlli che permettono di verificare che ha sbagliato. Malfunzionamenti ci sono...e per questo ci sono due piloti che sono addestrati a risolverli. Allora perché accade che ogni tanto un aereo caschi? Perché non è possibile che in un mondo imperfetto sia tutto perfetto...altrimenti non sarebbe un mondo imperfetto. Ci devono essere parecchie cose ad andare storte perché l'errore del pilota, il malfunzionamento e altre variabili portino al disastro. Il punto è che proprio lo studio delle imperfezioni ha portato il trasporto aereo ad avere margini di sicurezza ben superiori e rischi nettamente minori rispetto a 3/4 delle azioni che svolgi quotidianamente e costantemente. Ho l'impressione che tu tenda ad immaginare l'equazione...ERRORE=MORTE....MALFUNZIONAMENTO=MORTE...senza considerare che ciò è falso...e i numeri parlano chiaro. Se pensi che la tua vita sia in "mano" ad un errore...e conoscendo la natura umana tutt'altro che infallibile...avrei paura anche io che l'aereo cada.
no il concetto non è fidarsi del pilota ma purtroppo ci si può o sbagliare o può esserci un evento imprevisto, tutto quiflyingbrandon ha scritto: Tieni presente che tu reputi una turbolenza un segnale di morte in base a non so quale credo. Tieni presente che i meccanismi di pensiero che ti portano ad essere ansioso è difficile che si manifestino in un caso specifico. Tieni presente che spesso tante persone reputano normale vivere determinati stress, inutili, e che si accorgono di essere "ansiosi" proprio quando l'evidenza è inopinabile. Tieni anche presente che è normale che per te sia inaspettato tutto ciò che si svolge nella cabina di pilotaggio...perché non ci sei...e perché non conosci ciò che deve essere fatto. Tieni presente anche che, nonostante ti dica convinto di sapere di essere tu l'origine della tua paura, reputi una virata un segnale chiaro di morte...e tieni presente che ti fidi maggiormente di ciò che reputi tu, in un campo sconosciuto, rispetto a ciò che reputano dei professionisti nel loro campo.
non ho capitoflyingbrandon ha scritto: Perché pensi di non essere ansioso? Non ti pare di inseguire quella sensazione di controllo nella tua vita? Non hai la sensazione che come fai tu lavoro... in pochi e, casualmente, non quelli attorno a te?
è vero, mi rendo conto.flyingbrandon ha scritto: Tu mesi dopo una virata, secondo te mortale, ti rendi conto di quanto sei stato pirla..ma evidentemente, se vogliamo metterla sulla pirlaggine in modo affettuoso, non a sufficienza se continui imperterrito ad avere paura di qualcosa nonostante l'esperienza ti dica continuamente che sei stato pirla a credere di cadere e non averlo mai fatto. Sei d'accordo? Allora....evidentemente ciò che credi....di sapere...non è ciò che sai. Quante volte hai messo la mano sul fuoco per vedere se, effettivamente, scottasse? Il terrore poggia su altro...non sulla virata dell'aereo...
questo non è vero perché se sono qui è proprio per trovare la causa.flyingbrandon ha scritto: Il punto è che lo dici ma non ci credi. Non è una questione di razionalità...la soluzione non è trovare il modo per tranquillizzarsi...ma abbattere quello schema di pensiero che ti genera "ansia". Ma se tu sei convinto che non ci sia...perché non sei un tipo ansioso...e non metti in discussione le tue "credenze"...il tuo modo di essere...il tuo modo di pensare...perché va bene tranne che sull'aereo...allora continuerai a volare con la tua compagna di viaggio...l'ansia.
Tu vuoi mettere mano alla manifestazione senza curarti di trovare la causa.
io sono convinto che ci sia un qualche ragionamento che mi fa avere paura, dicevo soltanto che queste manifestazioni le ho su un volo.
non mi pare di averne in altre circostanze.
quindi tu dici che io ho ansia anche in altre situazioni ma non ne ho preso coscienza?flyingbrandon ha scritto: Ok....allora parti dal fatto che generi ansia nella tua vita...non solo quando voli...la sua manifestazione è la tua "spia"...
perdono, cerco di fare il possibile.flyingbrandon ha scritto: In che modo?
stai utilizzando il tuo tempo per aiutarmi per cui grazieflyingbrandon ha scritto: Che ringrazi? Mica mi hai scocciato....
Ciao!
- flyingbrandon
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Re: ecco la mia paura
Ok...ma, come ti ho detto, è sbagliata l'equazione, quindi è sbagliato il tuo pensiero a riguardo.greg89 ha scritto:
hai perfettamente ragione
Il concetto è proprio fidarsi. Se accadesse qualcosa di grave o fortemente anomalo a bordo, saresti avvisato. In caso di crash landing dovresti assumere una posizione particolare e saresti istruito a farlo dagli assistenti di volo. Se nessuno ti dice di fare niente e non vedi una semiala staccarsi e l'aereo avvitarsi, significa che è una situazione "normale". Come ti ho detto di errori ce ne sono...e anche eventi imprevisti ma vengono risolti, così come gli errori. Quindi non è dell'infallibilità dell'essere umano o della macchina che ti devi fidare ma di tutto un sistema progettato per portare in sicurezza delle persone da un punto all'altro che SA E CONTEMPLA gli errori e i guasti. Fanno già parte del sistema. Nel momento in cui una virata di provoca terrore tu decidi di "fidarti" di una tua sensazione, immotivata e "ignorante", rispetto all'agire di chi è la davanti. Questa "presunzione" che ti scatta in automatico non è frutto di un qualcosa legato esclusivamente al mondo aeronautico ma ad un atteggiamento, in generale, e a schemi di pensiero che tu applichi quotidianamente.greg89 ha scritto: no il concetto non è fidarsi del pilota ma purtroppo ci si può o sbagliare o può esserci un evento imprevisto, tutto qui
Ti ho lasciato quotato anche il mio messaggio in modo che tu possa rileggerlo. Nella vita, non ti sembra di inseguire una sensazione di controllo? Sul lavoro...e sulla tua vita in generale. Si o no?greg89 ha scritto:non ho capitoflyingbrandon ha scritto: Perché pensi di non essere ansioso? Non ti pare di inseguire quella sensazione di controllo nella tua vita? Non hai la sensazione che come fai tu lavoro... in pochi e, casualmente, non quelli attorno a te?
Quando cerchi una causa , a priori, non puoi escludere niente. Soprattutto dubita di ciò che tu escluderesti a priori perché è molto probabile che proprio in quello stia la risposta. Il fatto che tu sia qua può essere indice di una ricerca..ma può anche essere la costruzione di un alibi che ti porta a concludere "ci ho provato ma non c'è nulla da fare". Quando ti dico che "non vuoi" fare qualcosa, tipo metterti in discussione, non ti sto ovviamente dicendo che a livello consciente scrivi tanto per perdere tempo...ma ti sto parlando in termini più profondi.greg89 ha scritto:questo non è vero perché se sono qui è proprio per trovare la causa.flyingbrandon ha scritto: Il punto è che lo dici ma non ci credi. Non è una questione di razionalità...la soluzione non è trovare il modo per tranquillizzarsi...ma abbattere quello schema di pensiero che ti genera "ansia". Ma se tu sei convinto che non ci sia...perché non sei un tipo ansioso...e non metti in discussione le tue "credenze"...il tuo modo di essere...il tuo modo di pensare...perché va bene tranne che sull'aereo...allora continuerai a volare con la tua compagna di viaggio...l'ansia.
Tu vuoi mettere mano alla manifestazione senza curarti di trovare la causa.
io sono convinto che ci sia un qualche ragionamento che mi fa avere paura, dicevo soltanto che queste manifestazioni le ho su un volo.
non mi pare di averne in altre circostanze.
In anni non ho ancora visto nessuno essere ansioso per un aspetto della vita e basta. Altrimenti ha paura se accade qualcosa ma proprio nel momento in cui accade...non quando ci pensa seduto sul divano. Non per il semplice decollare..ma se sente un boato durante il decollo. Quel malessere che ti accompagna anche laddove non ci sia niente di anomalo è indice del fatto che tu non stai vivendo ciò che accade ma che ti immagini ciò che potrebbe accadere anche se in percentuali remote. Ti basta confrontare su ciò che fai mentre compi azioni quotidiane pericolose senza star lì a pensare a cosa "potrebbe accadere se"...passeggi sul marciapiede con un malessere pensando che ha di quelle macchine potrebbe perdere il controllo e venirti addosso? Essere vigili è una cosa...essere in una condizione di malessere per la potenzialità che un evento avvenga un' altra.
Si...e se mi sbaglio sono contento di offrirti una birra...greg89 ha scritto: quindi tu dici che io ho ansia anche in altre situazioni ma non ne ho preso coscienza?
Ok...in che modo?greg89 ha scritto:perdono, cerco di fare il possibile.flyingbrandon ha scritto: In che modo?
È un piacere...altrimenti non lo farei....greg89 ha scritto:
stai utilizzando il tuo tempo per aiutarmi per cui grazie
Ciao!
The ONLY time you have too much fuel is when you're on fire.
(È!)
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O t'elevi o te levi
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Re: ecco la mia paura
ne sono convinto, per questo volo nonostante queste sensazioni spiacevoli che creo.flyingbrandon ha scritto:
Ok...ma, come ti ho detto, è sbagliata l'equazione, quindi è sbagliato il tuo pensiero a riguardo.
ci credo,flyingbrandon ha scritto:
Il concetto è proprio fidarsi. Se accadesse qualcosa di grave o fortemente anomalo a bordo, saresti avvisato. In caso di crash landing dovresti assumere una posizione particolare e saresti istruito a farlo dagli assistenti di volo. Se nessuno ti dice di fare niente e non vedi una semiala staccarsi e l'aereo avvitarsi, significa che è una situazione "normale". Come ti ho detto di errori ce ne sono...e anche eventi imprevisti ma vengono risolti, così come gli errori. Quindi non è dell'infallibilità dell'essere umano o della macchina che ti devi fidare ma di tutto un sistema progettato per portare in sicurezza delle persone da un punto all'altro che SA E CONTEMPLA gli errori e i guasti. Fanno già parte del sistema. Nel momento in cui una virata di provoca terrore tu decidi di "fidarti" di una tua sensazione, immotivata e "ignorante", rispetto all'agire di chi è la davanti. Questa "presunzione" che ti scatta in automatico non è frutto di un qualcosa legato esclusivamente al mondo aeronautico ma ad un atteggiamento, in generale, e a schemi di pensiero che tu applichi quotidianamente.
è strano questo, perché adesempio adesso mi sto fidando di te per cercare come risolvere questo problema.
Si.flyingbrandon ha scritto: Ti ho lasciato quotato anche il mio messaggio in modo che tu possa rileggerlo. Nella vita, non ti sembra di inseguire una sensazione di controllo? Sul lavoro...e sulla tua vita in generale. Si o no?
è vero che penso a situazioni più remote, ma solo quando volo.flyingbrandon ha scritto: Quando cerchi una causa , a priori, non puoi escludere niente. Soprattutto dubita di ciò che tu escluderesti a priori perché è molto probabile che proprio in quello stia la risposta. Il fatto che tu sia qua può essere indice di una ricerca..ma può anche essere la costruzione di un alibi che ti porta a concludere "ci ho provato ma non c'è nulla da fare". Quando ti dico che "non vuoi" fare qualcosa, tipo metterti in discussione, non ti sto ovviamente dicendo che a livello consciente scrivi tanto per perdere tempo...ma ti sto parlando in termini più profondi.
In anni non ho ancora visto nessuno essere ansioso per un aspetto della vita e basta. Altrimenti ha paura se accade qualcosa ma proprio nel momento in cui accade...non quando ci pensa seduto sul divano. Non per il semplice decollare..ma se sente un boato durante il decollo. Quel malessere che ti accompagna anche laddove non ci sia niente di anomalo è indice del fatto che tu non stai vivendo ciò che accade ma che ti immagini ciò che potrebbe accadere anche se in percentuali remote. Ti basta confrontare su ciò che fai mentre compi azioni quotidiane pericolose senza star lì a pensare a cosa "potrebbe accadere se"...passeggi sul marciapiede con un malessere pensando che ha di quelle macchine potrebbe perdere il controllo e venirti addosso? Essere vigili è una cosa...essere in una condizione di malessere per la potenzialità che un evento avvenga un' altra.
non ricordo aspetti simili di ansia in altre situazioni quotidiane.
farò caso allora alle situazioni future e mi chiederò se la vivo con ansia o no.flyingbrandon ha scritto: Si...e se mi sbaglio sono contento di offrirti una birra...
e ti farò sapere.
allora intanto io penso che una persona che riconosce che il problema non è l'aereo o il pilota o eventi catastrofici, sia già a buon punto.flyingbrandon ha scritto: Ok...in che modo?
sto cercando di farmi (per quanto possibile una cultura), di documentarmi di fatti e non idee errate e di cambiare quell'equazione errata di cui parlavamo all'inizio del post.
se hai/avete consigli o suggerimenti li accetto ovviamente.
grazie
ciao
Ultima modifica di greg89 il 31 ottobre 2016, 16:56, modificato 1 volta in totale.
Re: ecco la mia paura
terrò a mente questo consiglio.la franci ha scritto: Bhe.... forse, pensandoci bene la turbolenza in effetti è "instabilità fisica" se per stabilità intendi il volare in un flusso d'aria che si muove tutto nella stessa direzione.... ma il fatto che l'aereo prenda una strada dissestata non significa che sotto ci sia il vuoto e che stia per precipitare! prova ad ascoltarla, sentirai l'aereo che si appoggia proprio sull'area.... e, se proprio proprio fosse insopportabile, prova a chiudere gli occhi e contare LENTAMENTE fino a 100.... non riuscirai ad arrivarci, vedrai che arriverai al massimo a 12 prima di sentire un momento di quiete
grazie
Re: ecco la mia paura
una persona che riconosce che il problema non è l'aereo è ad un punto, buono o meno buono che sia, che non può rimanere tale... documentarsi è sicuramente utile perché ti aiuterà a comprendere tutte quelle fasi di volo che, da sconosciute, reputi improvvise, inaspettate o inadeguate alla situazione... ma non puoi fermarti qui... la paura è semplicemente la spia di qualcosa da sistemare.... e non va sistemato nell'aereo ma dentro te.... una sorta di trampolino per volare....greg89 ha scritto: io penso che una persona che riconosce che il problema non è l'aereo o il pilota o eventi catastrofici, sia già a buon punto.
sto cercando di farmi (per quanto possibile una cultura), di documentarmi...
se hai/avete consigli o suggerimenti li accetto ovviamente.
....è come se davanti ad una noce tu reputassi a "buon punto" chi scopre che va sgusciata.... grazie! se poi non ti mangi il gheriglio muori di fame lo stesso!
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Re: ecco la mia paura
Quanti se, quanti pensieri in questo post. Sembra quasi che vi state masturbando senza arrivare al dunque.
Il dilemma è semplicissimo.
Si nasce, si vive, si muore. Sul primo e sull'ultimo niente da fare, in mezzo si vive, punto. Se stai li a pensare e ripensare senza mai decidere, quando vivi?
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La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: ecco la mia paura
Ok...e questo è un ottimo punto di partenza. Il punto è che ciò che ti comunica l'ansia, non è legato al mezzo ma manifesta il tuo schema mentale....che, in aereo, si scontra con l'impossibilità di applicarlo. A livello di intelletto sai che non cascherai, a livello intuitivo ed emotivo, invece, ciò non ti soddisfa. Al contrario, quando c'è accordo tra il tuo intelletto e il tuo intuito non hai nessun problema....o fai o non fai....tipo mettere la mano sul fuoco. È il conflitto che si manifesta....quando c'è!greg89 ha scritto:ne sono convinto, per questo volo nonostante queste sensazioni spiacevoli che creo.flyingbrandon ha scritto:
Ok...ma, come ti ho detto, è sbagliata l'equazione, quindi è sbagliato il tuo pensiero a riguardo.
Beh...tu non entri nel dettaglio di un discorso...è una panoramica abbastanza impersonale di un problema...quindi non hai nulla da perdere. In aereo "pensi" di poter perdere la vita...quindi non siamo sullo stesso piano. Se anche ti fidassi e approfondissi la discussione...saremmo comunque tutti e due anonimi...e quindi non avresti da perdere molto. Con ciò non dico che tu non legga con attenzione ciò che scrivo...dico solo che sulla bilancia non c'è molto che possa indicare una particolare fiducia.greg89 ha scritto: ci credo,
è strano questo, perché adesempio adesso mi sto fidando di te per cercare come risolvere questo problema.
[/quote]
Si. [/quote]flyingbrandon ha scritto: Ti ho lasciato quotato anche il mio messaggio in modo che tu possa rileggerlo. Nella vita, non ti sembra di inseguire una sensazione di controllo? Sul lavoro...e sulla tua vita in generale. Si o no?
Bene...cioè male...ma bene perché ciò non può non produrti "ansia"...per il semplice motivo che niente di ciò che ti circonda è controllabile. Niente di pratico e ancora meno di emotivo o legato alle relazioni. Mal si concilia, quindi, la volontà di avere "controllo" e vedere o rendersi conto, anche inconsciamente, che non lo si ha. Il punto, ad esempio, è che determinate manifestazioni appaiono normali perché "culturalmente" accettate....vedi la gelosia...vedi l'ansia di completare un lavoro...vedi l'idea che qualcosa si debba fare perché così si dice. Accettiamo tante cose perché "tutti" , o per meglio dire tanti, lo fanno. Non si contempla l'idea che si possa fare diversamente....o anche semplicemente cambiare un "dogma" nella nostra vita.
greg89 ha scritto: è vero che penso a situazioni più remote, ma solo quando volo.
non ricordo aspetti simili di ansia in altre situazioni quotidiane.
Come sopra. Ma io ti credo...devi solo capire se certe cose che ti ho elencato le fai oppure no. Il volo ha un forte connotato simbolico e poiché è emotivamente coinvolgente fa emergere questi aspetti. Se prendi un bicchiere d'acqua e lo agiti...se rimane limpido...lo era anche in quiete...se si alzano schifezze...non è stato l'atto di agitare il bicchiere che le ha create...ma erano impurità già presenti. L'instabilità di un decollo o di una virata o della turbolenza rispecchia tanto questo aspetto. C'è chi considera fluttuare una esperienza bellissima...chi la considera terrorizzante...a parità di sensazione fisica. Ma di solito non è la sensazione a disturbare...ma "l'etichetta " che ci mettiamo.
Il buon punto di partenza è che comunque, pur non capendo, voli! Chiunque afferma di essere il problema...in pochi trattano la questione in questi termini e iniziano a chiedere...se una compagnia è sicura...se questo o quello è normale...etc etc etc. fai bene a farti una cultura ma torniamo al punto di partenza....soddisfi L'intelletto...che già sa di non aver problemi a volare. È un buon lavoro ma , di solito, non risolutivo.greg89 ha scritto:
allora intanto io penso che una persona che riconosce che il problema non è l'aereo o il pilota o eventi catastrofici, sia già a buon punto.
sto cercando di farmi (per quanto possibile una cultura), di documentarmi di fatti e non idee errate e di cambiare quell'equazione errata di cui parlavamo all'inizio del post.
se hai/avete consigli o suggerimenti li accetto ovviamente.
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Re: ecco la mia paura
Anche se onestamente debbo aggiungere che se si può morire acciaccati da un cavalcavia che crolla perché non è stato controllato subito ai primi segni di degrado perchè chi aveva lanciato l'allarme non era un tecnico, (almeno così ha detto uno dell'ANAS intervistato da un giornalista). Se quello aveva paura di guidare, non sarebbe morto!
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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