La mia (sempre più) grande paura.

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da MVP » 5 febbraio 2018, 20:59

Grazie per le vostre risposte, anche io ho così voglia di riprendermi la mia vita (anzi, di prenderla una volta per tutte visto che sono sempre stato limitato da più paure in più aspetti).

Ho intrapreso un percorso di introspezione analitica che credo mi stia dando ottimi strumenti di lettura delle mie paure. L'approccio a questo tipo di terapia mi ha evidenziato come non sia nel presente la risposta ai miei turbamenti, ma il mio presente risente di una crescita disarmonica che ha lasciato indietro alcuni elementi fondamentali per una vita serena. Uno tra tutti la fiducia in me stesso, la fiducia nel mio corpo che non vuole sabotarmi il viaggio ma che con me vuole vivere in serenità.

Devo ricercare quel canale di comunicazione tra la mia mente che spinge in un verso e il mio corpo che risponde in un altro. È alla luce di queste considerazioni che ho preso la decisione di sospendere temporaneamente la prenotazione di voli (in caso di assoluta necessità mi aiuterò con benzodiazepine), perchè l'esposizione ripetuta che ho utilizzato come metodologia di terapia d'urto fino ad ora, non ha portato a grandi risultati. È come chiedere ad una persona di continuare a camminare con la schiena completamente storta. Camminerà sempre e alla fine soffrirà di atroci dolori.

La volontà che metto nella terapia è quella che spero mi possa insegnare a raddrizzare la schiena, per camminare senza dolore. Sono sicuro che tornerò a volare, ed onestamente credo che non avverrà in tempi biblici. Ho voglia e diritto di godermi il mondo intero.

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da Exence » 5 febbraio 2018, 21:50

MVP ha scritto:Grazie per le vostre risposte, anche io ho così voglia di riprendermi la mia vita (anzi, di prenderla una volta per tutte visto che sono sempre stato limitato da più paure in più aspetti).

Ho intrapreso un percorso di introspezione analitica che credo mi stia dando ottimi strumenti di lettura delle mie paure. L'approccio a questo tipo di terapia mi ha evidenziato come non sia nel presente la risposta ai miei turbamenti, ma il mio presente risente di una crescita disarmonica che ha lasciato indietro alcuni elementi fondamentali per una vita serena. Uno tra tutti la fiducia in me stesso, la fiducia nel mio corpo che non vuole sabotarmi il viaggio ma che con me vuole vivere in serenità.

Spesso i problemi sono da cercare nel passato ma sta a noi non restare vittime dell’ambiente in cui siamo cresciuti e degli schemi che famiglia o altro ci hanno voluto imporre ... soprattutto se sentiamo che determinati valori o non valori che ci hanno voluto inculcare da piccoli non ci appartengono. La bellezza della vita e ‘ anche che siamo liberi di essere ciò che vogliamo indipendentemente da quello che vorrebbero gli altri : ) La fiducia in te stesso la devi avere, MVP, perché sei proprio TU l’unica persona su cui potrai sempre contare, nei momenti belli ma soprattutto quando ti trovi nella m***a...
“MVP” ha scritto: Devo ricercare quel canale di comunicazione tra la mia mente che spinge in un verso e il mio corpo che risponde in un altro. È alla luce di queste considerazioni che ho preso la decisione di sospendere temporaneamente la prenotazione di voli (in caso di assoluta necessità mi aiuterò con benzodiazepine), perchè l'esposizione ripetuta che ho utilizzato come metodologia di terapia d'urto fino ad ora, non ha portato a grandi risultati. È come chiedere ad una persona di continuare a camminare con la schiena completamente storta. Camminerà sempre e alla fine soffrirà di atroci dolori.
Mi sento di sconsigliarti le benzodiazepine e affini perché in situazioni di forte stress potrebbero darti l’effetto contrario oltre che darti assuefazione e farti sentire ancora più “fragile” perché le useresti come ancora di salvezza...
Hai assolutamente il diritto di vivere a pieno la tua vita ! E puoi riprenderla in mano spontaneamente, senza dire “forzatamente” alla tua testa “ora devo fare, ora devo non avere paura “ ecc...
ovviamente i miei sono solo pensieri, suggerimenti, magari prova a fare qualcosa , già da domani, di particolare , che vada fuori dalla tua routine quotidiana : ) concediti dei momenti per te di svago e relax , a volte ci si trova pressati da impegni e incombenze ma arriva il momento in cui il resto del mondo può aspettare ;)
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 5 febbraio 2018, 23:19

MVP ha scritto:Grazie per le vostre risposte, anche io ho così voglia di riprendermi la mia vita (anzi, di prenderla una volta per tutte visto che sono sempre stato limitato da più paure in più aspetti).
Non è propriamente vero...continui a limitarti...ti sei anche dimenticato di rispondere alla mia domanda...perché hai smesso di scrivere prima di partire?

MVP ha scritto: Ho intrapreso un percorso di introspezione analitica che credo mi stia dando ottimi strumenti di lettura delle mie paure. L'approccio a questo tipo di terapia mi ha evidenziato come non sia nel presente la risposta ai miei turbamenti, ma il mio presente risente di una crescita disarmonica che ha lasciato indietro alcuni elementi fondamentali per una vita serena. Uno tra tutti la fiducia in me stesso, la fiducia nel mio corpo che non vuole sabotarmi il viaggio ma che con me vuole vivere in serenità.
La fiducia in te stesso non la recuperi conoscendo le cause delle tue disarmonie...quelle possono essere utili ma , vedi, il punto è che ti portano a dire “ecco...non ci potevo fare nulla”....”ecco...è colpa di questo o quello”...può essere interessante e può anche servire conoscere le cause ma non sono assolutamente necessarie per cambiare il proprio modo di vivere. Come vivi ora non ha nulla a che vedere con il tuo passato, che ti ha portato qua così come sei, ma a quello che vuoi che sia ORA Il tuo presente. Tu, invece, vuoi rimanere aggrappato al tuo passato per “fuggire” ancora il tuo presente. La fiducia in te stesso la puoi recuperare SOLO vivendo il presente come lo vuoi vivere ora...provando...sbagliando....crescendo. Solo i risultati di ciò che fai ti possono portare ad una maggiore fiducia e non la scoperta di perché sei sei arrivato a fare ciò che fai. Da una parte hai la teoria...dall’altra puoi scegliere l’agire. Agire, ORA, non esclude la tua ricerca del passato...ma sarà un’altra riscoperta di qualcosa che hai vissuto in modo diverso da come la vuoi vivere ora.
MVP ha scritto:
Devo ricercare quel canale di comunicazione tra la mia mente che spinge in un verso e il mio corpo che risponde in un altro. È alla luce di queste considerazioni che ho preso la decisione di sospendere temporaneamente la prenotazione di voli (in caso di assoluta necessità mi aiuterò con benzodiazepine), perchè l'esposizione ripetuta che ho utilizzato come metodologia di terapia d'urto fino ad ora, non ha portato a grandi risultati. È come chiedere ad una persona di continuare a camminare con la schiena completamente storta. Camminerà sempre e alla fine soffrirà di atroci dolori.
Sei tu che crei la divisione...non c’è divisione e mai ci sarà. Il conflitto è frutto di ciò che pensi ora...non di ciò che è stato il tuo modo di pensare. Se vuoi lo cambi...se non vuoi no. Se vuoi cambiarlo velocemente lo fai....se non vuoi pensi che ci voglia tempo e così sarà. Alla luce di queste considerazioni , invece, il tuo Ego ti ha trovato una scappatoia elegante per stare fermo ancora un po’ e continuare a non agire in una direzione nuova. Scusa...una volta che con le tue instrospezioni, guidate o meno, trovi la cause....che te ne fai? Cosa possono dirti a parte “ok non è colpa mia?” Niente. L’evidenza del tranello dell’Ego risiede proprio nella semplice soluzione “in caso di assoluta necessità mi aiuterò con le benzodiazepine “. E tu pensi che questo possa in qualche modo accrescere la fiducia in te? Te la fa sprofonderà...togliendoti quella possibilità di cogliere un successo della tua mente...della tua persona. Tu hai utilizzato una terapia d’urto...ma tu hai cercato di abbattere un muro in cemento armato quando lì a fianco c’era una porta...apribile facilmente. Spostarsi ed aprire è cosa saggia...sedersi a cercare non è saggio se lo scopo è uscire.

MVP ha scritto:

La volontà che metto nella terapia è quella che spero mi possa insegnare a raddrizzare la schiena, per camminare senza dolore. Sono sicuro che tornerò a volare, ed onestamente credo che non avverrà in tempi biblici. Ho voglia e diritto di godermi il mondo intero.
La volontà non la devi mettere in nessun posto al di fuori di te. La comunicazione tra te e te la puoi trovare solo nel momento in cui una parte di te dice all’altra “ok...non ho capito un c***o e mi sto raccontando delle palle”. Io teorizzo e la vita mi mostra che ho teorizzato una cagata. La vita cerca azione...te la chiama...e tu cerchi un’altra teoria. Tu non hai la schiena piegata da una malattia...tu hai male perché cammini gobbo da anni. Fa male anche tirarla su? Ok...ma il male ti passa velocemente...perché, in questo, la vita ti mostra subito che hai scelto la strada giusta. Tu , al contrario, vai in cerca di bastoni per continuare a vivere gobbo...non farlo...
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da MVP » 5 febbraio 2018, 23:45

flyingbrandon ha scritto:Non è propriamente vero...continui a limitarti...ti sei anche dimenticato di rispondere alla mia domanda...perché hai smesso di scrivere prima di partire?
Ho smesso di scrivere perchè ricevetti una direzione su cui riflettere: il tuo problema non è il volo, è un sintomo di qualche cosa d'altro. Avrei atteso una nuova esperienza, come quella vissuta venerdì per potervela sottoporre.

flyingbrandon ha scritto: La fiducia in te stesso non la recuperi conoscendo le cause delle tue disarmonie...quelle possono essere utili ma , vedi, il punto è che ti portano a dire “ecco...non ci potevo fare nulla”....”ecco...è colpa di questo o quello”...può essere interessante e può anche servire conoscere le cause ma non sono assolutamente necessarie per cambiare il proprio modo di vivere. Come vivi ora non ha nulla a che vedere con il tuo passato, che ti ha portato qua così come sei, ma a quello che vuoi che sia ORA Il tuo presente. Tu, invece, vuoi rimanere aggrappato al tuo passato per “fuggire” ancora il tuo presente. La fiducia in te stesso la puoi recuperare SOLO vivendo il presente come lo vuoi vivere ora...provando...sbagliando....crescendo. Solo i risultati di ciò che fai ti possono portare ad una maggiore fiducia e non la scoperta di perché sei sei arrivato a fare ciò che fai. Da una parte hai la teoria...dall’altra puoi scegliere l’agire. Agire, ORA, non esclude la tua ricerca del passato...ma sarà un’altra riscoperta di qualcosa che hai vissuto in modo diverso da come la vuoi vivere ora.
No non voglio colpevolizzare qualcuno o qualcosa che si trova nel mio passato. Credo di aver dimenticato qualche pezzo di me per la strada, ho bisogno di ritrovarlo. Naturalmente tutto questo è legato ad una situazione familiare, relazionale. Non è affare da poco, mi rendo conto, ma oltre all'agire nuovo desidero una consapevolezza più profonda, altrimenti, come già mi è accaduto, sono situazioni che probabilmente potrebbero ripresentarsi nel corso ella vita.

flyingbrandon ha scritto: La volontà non la devi mettere in nessun posto al di fuori di te. La comunicazione tra te e te la puoi trovare solo nel momento in cui una parte di te dice all’altra “ok...non ho capito un c***o e mi sto raccontando delle palle”. Io teorizzo e la vita mi mostra che ho teorizzato una cagata. La vita cerca azione...te la chiama...e tu cerchi un’altra teoria. Tu non hai la schiena piegata da una malattia...tu hai male perché cammini gobbo da anni. Fa male anche tirarla su? Ok...ma il male ti passa velocemente...perché, in questo, la vita ti mostra subito che hai scelto la strada giusta. Tu , al contrario, vai in cerca di bastoni per continuare a vivere gobbo...non farlo...
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Mi colpiscono positivamente queste tue parole, perchè sembra davvero che la soluzione sia più semplice di quanto prevedo. Non so però da che parte cominciare, nella sostanza...

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 6 febbraio 2018, 9:02

MVP ha scritto:
Ho smesso di scrivere perchè ricevetti una direzione su cui riflettere: il tuo problema non è il volo, è un sintomo di qualche cosa d'altro. Avrei atteso una nuova esperienza, come quella vissuta venerdì per potervela sottoporre.
Hai mai pensato che , a volte, il tuo riflettere sia poco funzionale? Se è una vita che rifletti...e non ti piace dove sei arrivato...hai mai pensato che il problema fosse il riflettere? Fai tutto in modo molto scientifico...preso spunto...rifletto....sottopongo ad esperienza....oh c***o urlavo volevo scendere torno in treno....riflessioni. Decisioni : rifletto....e intanto non volo. ROMPI QUESTI SCHEMI. Usi la tua intelligenza per sabotarti...non è carino no? :mrgreen: se poi hai la “sfiga” di essere intelligente...potresti anche riuscire a sabotarti una vita intera. Conosci i modi dire “beata ignoranza”...o le volte che si dice “ah quando non pensavo a niente ...”? Hanno, come tutti i modi di dire o i luoghi comuni un fondo di verità...in realtà il pensiero, l’intelligenza sono una risorsa...un mezzo...e come ogni mezzo o risorsa se ben utilizzati ti fanno vivere una vita di qualità...se le usi di m***a...ti fanno raggiungere anche quella. Tu sei rigido nei tuoi pensieri, all’apparenza concilianti e degni di riflessione. Quella rigidità di intrappola. Il pensiero, per essere efficace deve essere fluido...scorrere, adattarsi e, ogni tanto, zittirsi. Tu hai smesso di scrivere perché approfondire significa “rompere” il proprio pensiero. Questo, in una persona come te, è destabilizzante...ma quel punto che ti sembra stabile lo è solo per quella esistenza che , dici, vorresti cambiare. Quindi più tieni stretta la tua apparente sicurezza meno sei in grado di muoverti e cambiare...

MVP ha scritto:
No non voglio colpevolizzare qualcuno o qualcosa che si trova nel mio passato. Credo di aver dimenticato qualche pezzo di me per la strada, ho bisogno di ritrovarlo. Naturalmente tutto questo è legato ad una situazione familiare, relazionale. Non è affare da poco, mi rendo conto, ma oltre all'agire nuovo desidero una consapevolezza più profonda, altrimenti, come già mi è accaduto, sono situazioni che probabilmente potrebbero ripresentarsi nel corso ella vita.
Non vuoi colpevolizzare nessuno...non farebbe parte dei tuoi canoni di genitilezza...ma ti basta non avere alcuna “colpa”. Tu non hai perso dei pezzi...e ciò che hai perso non lo ritrovi comunque nel passato. Quello che non stai comprendendo è che utilizzare la tua mente per scavare il passato ti fa perdere il presente...esattamente come quando pensi al futuro non stai vivendo il presente. L’unica realtà è nel presente. Tu stai nel passato o nel futuro ma non stai nel presente. Tu passi la vita a valutare il futuro o cercare nel passato...e nel presente quando ci stai? Parlavi di separazione tra corpo o mente...il tuo corpo è , per forza di cose, al presente...non può essere diversamente. Se scendi le scale il tuo corpo ti porta, al presente , da un piano inferiore ad uno superiore o viceversa. Quando ti lavi i denti il tuo corpo lo fa nel presente....ma la tua mente dov’è? Nel passato perché pensi ai tuoi pezzi perduti o nel futuro ...dove vorresti si incontrassero in questo modo?
Ora ti dico una cosa che forse ti è sfuggita...NON POTRAI MAI RAGGIUNGERE UNA CONSAPEVOLEZZA PIÙ PROFONDA...MA NEANCHE SUPERFICIALE viaggiando con la mente in due tempi che non esistono...il passato perché non esiste più e il futuro perché ancora non esiste. La consapevolezza esiste SOLO nel presente...in nessun altro intervallo temporale. Tu cerchi cause...conoscenza...ma non consapevolezza....che è proprio ciò che ti manca. Quello che ti capiterà nella vita e il modo in cui lo affronterai dipende solo da come sei nel presente. La tua ultima riga esprime esattamente il tuo pensiero. Ancora non hai raggiunto qualcosa qui e ora ma tu sei lì che cerchi soluzioni ad un futuro inesistente che ti potrebbe portare qualcosa che non saprai affrontare. Ma se il futuro è il risultato del presente...e tu sul presente non ci lavori...come c***o fai a pensare di trovare una soluzione? Rifletti anche sul fatto che tu hai sempre fatto così....e la tua vita non è andata nella direzione da te sperata... ciò significa che il tuo pensiero su come affrontare la vita sia fallace. Però continui pensare di sapere quale sia la direzione...ti volti con lo sguardo a vedere dove hai sbagliato camminando alla cieca all’indietro. La vita è unidirezionale....anche se dovessi vedere , guardando indietro, il bivio dove potresti aver sbagliato non potresti tornare indietro e quindi potresti solo dire “ahhhhhh sarei dovuto andare a destra e non a sinistra”. Ma questo, oltre a non essere esatto perché non hai modo di vedere dove ti avrebbe portato l’altra strada, non ti impedisce di continuare prendere strade sbagliate procedendo a ritroso come fai tu. Girati c***o. Quello che è stato ti ha portato qua. Bene....solo da qua puoi proseguire...Che bisogno hai di “sapere” ciò che stato? Ogni tua azione e pensiero dipende dal tuo passato...senza che tu abbia bisogno di studiarlo. È insito in ogni tua scelta. Prendi atto di questo e prosegui. Non stai cercando maggiore consapevolezza....stai solo trovando delle scuse per non prendere in mano la tua vita “ora”.

MVP ha scritto:
Mi colpiscono positivamente queste tue parole, perchè sembra davvero che la soluzione sia più semplice di quanto prevedo. Non so però da che parte cominciare, nella sostanza...

È più semplice di quanto prevedi. La difficoltà è vivere come stai facendo tu...perché ti muovi nel campo dell’impossibile...dell’irreale...ti sposti continuamente in tempi inesistenti...cerchi di lavorare su te stesso laddove non puoi fare niente per te stesso. È tutto molto semplice ma devi rompere questo “legame” con il tuo modo di pensare che ti ha portato fino a qua...
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da MVP » 6 febbraio 2018, 10:47

flyingbrandon ha scritto: È più semplice di quanto prevedi. La difficoltà è vivere come stai facendo tu...perché ti muovi nel campo dell’impossibile...dell’irreale...ti sposti continuamente in tempi inesistenti...cerchi di lavorare su te stesso laddove non puoi fare niente per te stesso. È tutto molto semplice ma devi rompere questo “legame” con il tuo modo di pensare che ti ha portato fino a qua...
È il discorso che mi facevo all'aeroporto: "smettila di far lavorare la tua mente e concediti questo viaggio. Qui e ora!" Il guaio è che ormai credo di aver superato un certo limite. Non mi era mai successo di richiedere l'intervento degli assistenti di volo per farmi scendere (cosa che fortunatamente poi abbiamo evitato).

Questo è il punto: non so come rompere questo legame, non so come cambiare strada perchè quando l'ansia sale non c'è più lucidità. Cerco la via d'uscita e basta!

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 6 febbraio 2018, 11:56

MVP ha scritto:
flyingbrandon ha scritto: È più semplice di quanto prevedi. La difficoltà è vivere come stai facendo tu...perché ti muovi nel campo dell’impossibile...dell’irreale...ti sposti continuamente in tempi inesistenti...cerchi di lavorare su te stesso laddove non puoi fare niente per te stesso. È tutto molto semplice ma devi rompere questo “legame” con il tuo modo di pensare che ti ha portato fino a qua...
È il discorso che mi facevo all'aeroporto: "smettila di far lavorare la tua mente e concediti questo viaggio. Qui e ora!" Il guaio è che ormai credo di aver superato un certo limite. Non mi era mai successo di richiedere l'intervento degli assistenti di volo per farmi scendere (cosa che fortunatamente poi abbiamo evitato).

Questo è il punto: non so come rompere questo legame, non so come cambiare strada perchè quando l'ansia sale non c'è più lucidità. Cerco la via d'uscita e basta!
Certo che non funziona. Come puoi pensare che 3 paroline ti facciano cambiare il tuo modo di esistere? Tu hai cercato di convincerti...ma ti ribadisco che NON è l’intelletto che deve lavorare ma la tua totale esistenza. Se la tua esistenza NON crede a ciò che cerchi di dire 2 minuti prima preso dall’ansia...puoi solo alimentare il tuo conflitto.
Cerchi la via d’uscita? Non la devi cercare. Da ora devi cambiare il tuo modo di essere, porti e vivere la tua esistenza. Come? In tutto ciò Che fai devi essere presente...ma non solo...devi proprio sdradicare le tue abitudini...cambiare TUTTO ciò che puoi cambiare. Non conosco le tue abitudini di vita...quindi mi è difficile dirti cosa fare. Ma, certamente, puoi iniziare a NON fare quello che hai fatto fino ad adesso. Inizia nella quotidianità...a che ora ti svegli? Tutti i giorni alla stessa ora? Ok...non farlo più...sposta di qualche minuto la sveglia...sia prima...che dopo. Hai i tempi stretti? Bene! Cambi la tua routine per starci nei tempi nuovi. Fai sport? Se non lo fai...iscriviti in palestra....se lo fai...non programmare cosa andrai a fare....vai e fai. Fai la lista della spesa? Non farla. Se ti dimentichi qualcosa o torni indietro o fai in altro modo. Programmi prima cosa mangiare? Non farlo. Quando hai fame decidi in base a ciò che c’è. Creati gli imprevisti...non prevenirli. Ovviamente ci saranno degli aspetti, quali l’orario del tuo lavoro o impegni di lavoro che non potrai modificare...fa niente. Ma tutto ciò che puoi variare...varialo. Fatti un promemoria per fermarti e concentrarti sul tuo respiro più volte al giorno...fino a quando non diventerà automatico...e ogni volta che ti viene in mente...passi 30 secondi della tua esistenza a contare e seguire il tuo respiro...ad osservare come bevi...come mangi...non mangiare con la tv...non leggere mangiando...mangia e basta...al massimo ascolta la musica. Non pensare a ciò che non devi fare....pensa a ciò che vorresti fare....e fallo. Questi sono esempi banali...ma funzionano nella loro banalità. Il tuo “sforzo” deve essere solo rivolto a non fare niente di ciò che hai fatto fino ad ora nel modo che hai fatto fino ad ora...
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da Exence » 6 febbraio 2018, 12:01

MVP ha scritto: Questo è il punto: non so come rompere questo legame, non so come cambiare strada perchè quando l'ansia sale non c'è più lucidità. Cerco la via d'uscita e basta!
il fatto è che secondo la mia impressione cerchi di scappare da te stesso e questo è impossibile...
la via d'uscita da cosa esattamente? Non dall'aereo, questo lo sai già...
Le emozioni negative che provi non coincidono con quello che sei,,, sono solo dei "segnali", ma non devi convincerti di non valere abbastanza o di non essere all'altezza delle situazioni solo perché hai/ hai avuto questi attimi di panico..
Forse dovresti staccare da tutto e da tutti per qualche giorno e stare un po' in silenzio con te stesso.. non so se hai una vita frenetica o magari relazioni familiari-affettive soffocanti , e durante la vita può capitare di perdere se stessi, inghiottiti dal caos e dal rumore di tutti i giorni, nella costante "impresa" di non deludere le aspettative del prossimo; questo alla lunga ci porta a sacrificare noi stessi..
Sono solo spunti di riflessione che sto provando a darti : ) sono sicura che da questa fase uscirai molto più forte se saprai usarla come momento di crescita e cambiamento :wink:
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da MVP » 6 febbraio 2018, 16:14

flyingbrandon ha scritto:
Certo che non funziona. Come puoi pensare che 3 paroline ti facciano cambiare il tuo modo di esistere? Tu hai cercato di convincerti...ma ti ribadisco che NON è l’intelletto che deve lavorare ma la tua totale esistenza. Se la tua esistenza NON crede a ciò che cerchi di dire 2 minuti prima preso dall’ansia...puoi solo alimentare il tuo conflitto.
Cerchi la via d’uscita? Non la devi cercare. Da ora devi cambiare il tuo modo di essere, porti e vivere la tua esistenza. Come? In tutto ciò Che fai devi essere presente...ma non solo...devi proprio sdradicare le tue abitudini...cambiare TUTTO ciò che puoi cambiare. Non conosco le tue abitudini di vita...quindi mi è difficile dirti cosa fare. Ma, certamente, puoi iniziare a NON fare quello che hai fatto fino ad adesso. Inizia nella quotidianità...a che ora ti svegli? Tutti i giorni alla stessa ora? Ok...non farlo più...sposta di qualche minuto la sveglia...sia prima...che dopo. Hai i tempi stretti? Bene! Cambi la tua routine per starci nei tempi nuovi. Fai sport? Se non lo fai...iscriviti in palestra....se lo fai...non programmare cosa andrai a fare....vai e fai. Fai la lista della spesa? Non farla. Se ti dimentichi qualcosa o torni indietro o fai in altro modo. Programmi prima cosa mangiare? Non farlo. Quando hai fame decidi in base a ciò che c’è. Creati gli imprevisti...non prevenirli. Ovviamente ci saranno degli aspetti, quali l’orario del tuo lavoro o impegni di lavoro che non potrai modificare...fa niente. Ma tutto ciò che puoi variare...varialo. Fatti un promemoria per fermarti e concentrarti sul tuo respiro più volte al giorno...fino a quando non diventerà automatico...e ogni volta che ti viene in mente...passi 30 secondi della tua esistenza a contare e seguire il tuo respiro...ad osservare come bevi...come mangi...non mangiare con la tv...non leggere mangiando...mangia e basta...al massimo ascolta la musica. Non pensare a ciò che non devi fare....pensa a ciò che vorresti fare....e fallo. Questi sono esempi banali...ma funzionano nella loro banalità. Il tuo “sforzo” deve essere solo rivolto a non fare niente di ciò che hai fatto fino ad ora nel modo che hai fatto fino ad ora...
Ciao!
Sono degli ottimi spunti per tentare una nuova via. Cosa consigli sull'esposizione al volo? Ora sono particolarmente scarico di energie fisiche e mentali, vorrei però non attendere a lungo magari mettendomi delle prove di volo in solitaria.
Exence ha scritto: il fatto è che secondo la mia impressione cerchi di scappare da te stesso e questo è impossibile...
la via d'uscita da cosa esattamente? Non dall'aereo, questo lo sai già...
Le emozioni negative che provi non coincidono con quello che sei,,, sono solo dei "segnali", ma non devi convincerti di non valere abbastanza o di non essere all'altezza delle situazioni solo perché hai/ hai avuto questi attimi di panico..
Forse dovresti staccare da tutto e da tutti per qualche giorno e stare un po' in silenzio con te stesso.. non so se hai una vita frenetica o magari relazioni familiari-affettive soffocanti , e durante la vita può capitare di perdere se stessi, inghiottiti dal caos e dal rumore di tutti i giorni, nella costante "impresa" di non deludere le aspettative del prossimo; questo alla lunga ci porta a sacrificare noi stessi..
Sono solo spunti di riflessione che sto provando a darti : ) sono sicura che da questa fase uscirai molto più forte se saprai usarla come momento di crescita e cambiamento :wink:
Sicuramente molto si trova - come dici tu - nell'impostazione di vita e relazionale. Grazie per le tue parole!

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da Exence » 6 febbraio 2018, 16:29

MVP ha scritto: Ora sono particolarmente scarico di energie fisiche e mentali
Immagino che tu lo sia, perché l'ansia e gli attacchi di panico tolgono tantissime energie e subito dopo sembra di aver corso una maratona... Potresti provare a fare un po' di sport, anche se ti sembra di non avere le energie, facendo attività fisica la stanchezza mentale si trasforma in "stanchezza sana", quella che ti fa dormire bene ;) e allo stesso tempo è un modo per prenderti cura di te stesso ..
Come ricarica naturale io trovo ottimo il the verde giapponese matcha mescolato al latte o latte di soia; da' energia immediata e anche buonumore perché ha un rituale di preparazione e quindi poi lo bevi con soddisfazione una volta pronto... ma questa è una cosa che piace a me, poi ad altre persone potrebbe non interessare :wink: ha comunque un sacco di qualità detox e energizzanti : )
MVP ha scritto: Sicuramente molto si trova - come dici tu - nell'impostazione di vita e relazionale. Grazie per le tue parole!
se ci pensi puoi cambiare sia l'impostazione di vita sia quella relazionale, già da adesso, volendo ;)
ciao!
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 6 febbraio 2018, 17:11

MVP ha scritto:
Sono degli ottimi spunti per tentare una nuova via. Cosa consigli sull'esposizione al volo? Ora sono particolarmente scarico di energie fisiche e mentali, vorrei però non attendere a lungo magari mettendomi delle prove di volo in solitaria.

Perché dici “tentare”? Quelli non sono tentativi...quelle sono nuove vie. Vuoi metterti nel “c**o” questa prudenza e fare? :mrgreen: meglio che tu sia scarico...perché, ad oggi, la tua energia l’hai usata malino proprio...
Si vola...ma inizia ,ora, ad agire in modo diverso...le energie ti torneranno perché ti tornerà curiosità ed entusiasmo...
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da MVP » 6 febbraio 2018, 17:35

flyingbrandon ha scritto:

Perché dici “tentare”? Quelli non sono tentativi...quelle sono nuove vie. Vuoi metterti nel “c**o” questa prudenza e fare? :mrgreen: meglio che tu sia scarico...perché, ad oggi, la tua energia l’hai usata malino proprio...
Si vola...ma inizia ,ora, ad agire in modo diverso...le energie ti torneranno perché ti tornerà curiosità ed entusiasmo...
Ciao!
Sai cosa c'è, è così, ho una natura tendenzialmente prudente. Sono fatto così e non lo ritengo necessariamente un difetto. In certe circostanze mi è tornato utile.
Oggi sicuramente è degenerata.

Passo molto tempo su Flight Radar, a sognare di viaggiare, di volare, di avere la forza e non avere paura. In questi giorni un paio di amiche sono partite per il Giappone, sa sole, ore e ore di aereo nella massima tranquillità, elettrizzate dall'avventura che le aspetta.
Soffro molto a vedere che per me un Milano - Parigi, un'ora e dieci scarse, per me oggi non sono fattibili, o comunque, non mi ci approccio con serenità e libertà. Questa è una situazione che non reggo più, che mi fa disperare.
Il mio istinto mi porterebbe sul sito di una qualsiasi compagnia aerea per prenotare un altro volo, un'altra vacanza. Alla fine dell'acquisto una gioia mi pervade e mi sembra di poter conquistare il mondo. La situazione si ribalta terribilmente i giorni che precedono il volo, fino all'arrivo all'aeroporto (come in questo ultimo caso), in cui sento di non riuscirci, in cui il mondo si fa pesantissimo, tutto sulle mie spalle. Ora il ricordo che ho del mio ultimo volo è pessimo e, addirittura, per rientrare a casa ho dovuto pure prendere un treno terribile che la notte corre tra Parigi e Milano. Non è questa la vita che voglio, vorrei anche io volare in Giappone e godermi il viaggio come le mie amiche. Non stanno facendo niente di straordinario, sia chiaro! Stanno semplicemente VIVENDO normalmente la loro vita. Rimpiangerò questi momenti buttati, queste esperienze cariche di tensione e di ansia.

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 6 febbraio 2018, 17:57

MVP ha scritto:
Sai cosa c'è, è così, ho una natura tendenzialmente prudente. Sono fatto così e non lo ritengo necessariamente un difetto. In certe circostanze mi è tornato utile.
Oggi sicuramente è degenerata.
MVP niente è un difetto...e non necessariamente un difetto ha una connotazione negativa. Il discorso non è questo. La tua chiave di casa come la connoteresti? Positivamente o negativamente? Positivamente direi...ti permette di far girare la serratura ed entrare in casa quando vuoi....giusto? Ok...ora prendila in mano...guardala bene...ficcatela nell’occhio...come la connoteresti? Ha comunque la sua utilità? Nella toppa sì...nel tuo occhio no. Quindi dire che sei tendenzialmente prudente e, in certe circostanze ti è tornato utile...è privo di senso. Il problema è che tu ti aggrappi a questi “no sense”...perché ti sembrano logici...e non ti vuoi liberare di quello che ha caratterizzato il tuo modo di vivere fino ad oggi. Tu hai esteso un concetto....un’idea...che può aver portato una qualche utilità nella tua vita e hai voluto, per prudenza, usare quello schema su tutto. Ti ribadisco che sei rigido nel pensiero...vuoi sapere prima...vuoi controllare bene...vuoi essere sicuro....e intanto perdi i pezzi..ma continui imperterrito. Usare flight radar e sognare non ti serve a nulla...prendere un biglietto e sognare su quel biglietto sì. Non puoi stare ai margini della tua vita...perché è IMPOSSIBILE! Ne sei protagonista....volente o nolente.
MVP ha scritto: Soffro molto a vedere che per me un Milano - Parigi, un'ora e dieci scarse, per me oggi non sono fattibili, o comunque, non mi ci approccio con serenità e libertà. Questa è una situazione che non reggo più, che mi fa disperare.
No tu non soffri... ti piangi addosso come se tutto ciò non dipendesse da te. Se fossi disperato preferiresti correre il rischio di morire in un incidente aereo , divertendoti, che non rincoglionirti su Flight Radar. Non sei imprigionato da niente e nessuno...e il volo è alla tua portata come per chiunque altro. Finché non ti assumi la totale responsabilità del tuo stato...finché ci trovi una qualche utilità...continuerai a “raccontarti palle”... e a trastullarti con problemi alla “kiss me Licia”...
MVP ha scritto: Il mio istinto mi porterebbe sul sito di una qualsiasi compagnia aerea per prenotare un altro volo, un'altra vacanza.
Il tuo istinto, infatti, ti porta nella direzione giusta.
MVP ha scritto: Alla fine dell'acquisto una gioia mi pervade e mi sembra di poter conquistare il mondo. La situazione si ribalta terribilmente i giorni che precedono il volo, fino all'arrivo all'aeroporto (come in questo ultimo caso), in cui sento di non riuscirci, in cui il mondo si fa pesantissimo, tutto sulle mie spalle.
I giorni che precedono il volo...non sono momenti in cui stai volando. Se ti dico di pensare al presente...tu al volo fino a quando non stai staccando da terra non ci devi pensare. Se tu vuoi volare...accetti tutto pur di farlo...e parti deciso di non scendere da quell’aereo per nessuna ragione al mondo....se togli dalle opzioni il rinunciare al volo...già Sarà diverso. Tu lotti costantemente con l’idea di scendere...invece se l’idea di scendere la abbandoni...se decidi che quello, per te, è un esperimento esistenziale...allora lo farai con un atteggiamento diverso. Noi ti possiamo portare a volare....tu devi volerlo.
MVP ha scritto: Ora il ricordo che ho del mio ultimo volo è pessimo e, addirittura, per rientrare a casa ho dovuto pure prendere un treno terribile che la notte corre tra Parigi e Milano. Non è questa la vita che voglio, vorrei anche io volare in Giappone e godermi il viaggio come le mie amiche. Non stanno facendo niente di straordinario, sia chiaro! Stanno semplicemente VIVENDO normalmente la loro vita. Rimpiangerò questi momenti buttati, queste esperienze cariche di tensione e di ansia.
Infatti tu hai paura di vivere...non di morire...di questo te ne sei reso conto?
Ciao!
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da MVP » 6 febbraio 2018, 18:42

flyingbrandon ha scritto:
Infatti tu hai paura di vivere...non di morire...di questo te ne sei reso conto?
Ciao!
Si, me ne rendo conto!

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 6 febbraio 2018, 18:48

MVP ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
Infatti tu hai paura di vivere...non di morire...di questo te ne sei reso conto?
Ciao!
Si, me ne rendo conto!
Allora non ti rimane che scegliere...
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da tartan » 6 febbraio 2018, 20:06

A me mi (a me mi non si dice, lo so) è venuto un dubbio! Non è che stai raccogliendo materiale per scrivere un libro sfruttando il povero ignaro Brandon e cercando di fare soldi con i suoi consigli?
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da MVP » 6 febbraio 2018, 20:44

tartan ha scritto:A me mi (a me mi non si dice, lo so) è venuto un dubbio! Non è che stai raccogliendo materiale per scrivere un libro sfruttando il povero ignaro Brandon e cercando di fare soldi con i suoi consigli?
:lol: no, non intendo lucrare su questi preziosissimi consigli!
flyingbrandon ha scritto:
Allora non ti rimane che scegliere...
Ti ringrazio sentitamente per tutte le parole che hai speso per il mio caso. La mia è una voglia profonda di cambiamento, di intraprendere La nuova strada. Inizio da subito! Ho proprio voglia di alzare la testa al cielo!

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da tartan » 6 febbraio 2018, 20:53

Allora insisti! la testa non la devi alzare al cielo, la devi abbassare verso terra! :mrgreen:
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 6 febbraio 2018, 21:08

tartan ha scritto:Allora insisti! la testa non la devi alzare al cielo, la devi abbassare verso terra! :mrgreen:
Esattamente....geniale....come sempre... :mrgreen:
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da flyingbrandon » 6 febbraio 2018, 21:10

MVP ha scritto:
Ti ringrazio sentitamente per tutte le parole che hai speso per il mio caso. La mia è una voglia profonda di cambiamento, di intraprendere La nuova strada. Inizio da subito! Ho proprio voglia di alzare la testa al cielo!
Non ringraziarmi...io non ho fatto niente. Ringrazia te se, davvero, inizi , anzi, hai già iniziato a intraprendere una nuova esistenza...
Ciao!
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da tartan » 6 febbraio 2018, 21:38

flyingbrandon ha scritto:
tartan ha scritto:Allora insisti! la testa non la devi alzare al cielo, la devi abbassare verso terra! :mrgreen:
Esattamente....geniale....come sempre... :mrgreen:
Non mi fare complimenti! Va a finire che mi credo 'sto coso! :mrgreen:
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da italiano » 24 febbraio 2018, 21:54

Exence ha scritto:
MVP ha scritto:Ottenere il controllo di se stessi è un grande esercizio di consapevolezza. Vorrei solo sapere che andrà tutto bene, che il viaggio sarà ottimo e che il mio corpo non mi tradirà uccidendomi e se anche dovessi non stare bene sarei soccorso,.
Stai parlando ancora del volo, però ;) .. e non è quello il problema ... Ad ogni modo ti garantisco che di attacco di panico non si muore ...
Mi allaccio (le cinture :mrgreen: ) a questo post e "quoto" per una personale curiosita', gli/le assistenti di volo, sono formati per intervenire nel primissimo soccorso o per "calmare una persona in preda al panico" ?
Ho sempre dato per scontato che la risposta sia "Si" ma, dato che ci sono e sono nel forum, post adatto, chiedo!

Un salutone a tutti/e
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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da Misha » 24 febbraio 2018, 21:58

italiano ha scritto:
Exence ha scritto:
MVP ha scritto:Ottenere il controllo di se stessi è un grande esercizio di consapevolezza. Vorrei solo sapere che andrà tutto bene, che il viaggio sarà ottimo e che il mio corpo non mi tradirà uccidendomi e se anche dovessi non stare bene sarei soccorso,.
Stai parlando ancora del volo, però ;) .. e non è quello il problema ... Ad ogni modo ti garantisco che di attacco di panico non si muore ...
Mi allaccio (le cinture :mrgreen: ) a questo post e "quoto" per una personale curiosita', gli/le assistenti di volo, sono formati per intervenire nel primissimo soccorso o per "calmare una persona in preda al panico" ?
Ho sempre dato per scontato che la risposta sia "Si" ma, dato che ci sono e sono nel forum, post adatto, chiedo!

Un salutone a tutti/e
Fabio
Ciao! La risposta è sicuramente sì... Io una volta che ero terrorizzata mi si è piazzata accanto l’assistente di volo facendomi la cronistoria del volo e portandomi una coperta (non so perché, peró è stato un gesto carino...)... :mrgreen:
E guarda che in fondo non conta dov'è che tira il vento, ma ciò che porta.
Che se porta bene, ti porta lontano, come una canzone, lontano come un aeroplano.

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Re: La mia (sempre più) grande paura.

Messaggio da italiano » 24 febbraio 2018, 22:33

Misha ha scritto:
italiano ha scritto:
Exence ha scritto:
MVP ha scritto:Ottenere il controllo di se stessi è un grande esercizio di consapevolezza. Vorrei solo sapere che andrà tutto bene, che il viaggio sarà ottimo e che il mio corpo non mi tradirà uccidendomi e se anche dovessi non stare bene sarei soccorso,.
Stai parlando ancora del volo, però ;) .. e non è quello il problema ... Ad ogni modo ti garantisco che di attacco di panico non si muore ...
Mi allaccio (le cinture :mrgreen: ) a questo post e "quoto" per una personale curiosita', gli/le assistenti di volo, sono formati per intervenire nel primissimo soccorso o per "calmare una persona in preda al panico" ?
Ho sempre dato per scontato che la risposta sia "Si" ma, dato che ci sono e sono nel forum, post adatto, chiedo!

Un salutone a tutti/e
Fabio
Ciao! La risposta è sicuramente sì... Io una volta che ero terrorizzata mi si è piazzata accanto l’assistente di volo facendomi la cronistoria del volo e portandomi una coperta (non so perché, peró è stato un gesto carino...)... :mrgreen:
Ciao Misha, piacere di conoscerti :) grazie per la tua risposta, gentilissima!!
Un salutone
Fabio

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