Paura di volare (originalità portami via!)

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 28 giugno 2018, 11:19

francescoSC ha scritto: E niente, in queste poche righe è riassunto il nodo focale del "busillis".
Paragoni un evento drammatico e pericolosissimo relativo a una persona che è stata OGGETTIVAMENTE in pericolo di vita (un attacco di Grizzly) ad un accadimento (il tuo) dove OGGETTIVAMENTE NON SEI MAI STATO in pericolo di vita (una manovra in aereo, da te interpretata come "fallace" sulla base del NULLA).
C'è un bug nel ragionamento stesso.
Come ho scritto di là, le nostre paure non derivano solo da eventi traumatici, ma hanno anche una componente socialmente appresa.
Tu, pur non essendo mai stato attaccato da un grizzly, in presenza di un tale animale sai per certo che è meglio se te la dai a gambe....o no?
O se stai facendo snorkeling per la prima volta e vedi la pinna di uno squalo, penso che hai i mezzi per comprendere da solo che è meglio tornare a riva più velocemente possibile. Non hai bisogno di finire in bocca allo squalo per maturare la consapevolezza che in presenza di uno squalo è preferibile allontanarsi, no?

Quindi esistono le fobie post-traumatiche, ma molte altre paure, anzi direi la maggior parte, derivano dal modeling, cioè dall'imitazione di comportamenti altrui.

Fino a qualche anno fa, dopo aver vissuto un terremoto mentre ero a letto che ci ha fatti uscire tutti di casa alle 5 del mattino, per anni e anni mi bastava sentire qualche scricchiolio dei mobili mentre ero coricato a letto di sera, al buio, per avvertire immediatemente un senso di costrizione al petto e fiato corto. Quella è una fobia post-traumatica.
La paura di volare è un altro tipo di fobia...

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 28 giugno 2018, 11:35

francescoSC ha scritto: Ecco, approfitto di questo intervento di Giutreas per rispondere ancora a Noflyzone.

Hai detto che "hai paura di restarci secco"... bene ti assicuro che nella situazione sopra descritta (200 kmh in autostrada) sei stato OGGETTIVAMENTE in pericolo di vita e hai "rischiato di restarci secco".

Il ragionamento fallace è:

In Aereo ----> rumore strano / variazione strana di quota = sto sicuramente per morire
In Auto ----> 200kmh ----> va tutto bene = non morirò sicuramente

Il tuo malessere deriva dalla convinzione errata di pensare, nella seconda opzione, di avere il controllo sul veicolo ma in realtà non è così perchè basta una buca, una gomma che esplode, una manovra errata di un conducente che sta davanti a te, un sasso, un qualsiasi cosa e puff non ci sei più.

Oddio, adesso non è che voglio farti venire anche la fobia della guida, ci mancherebbe :mrgreen:

Ma il percorso secondo me corretto per uscire da questo stallo è quello di rivedere "umilmente" certe tue convinzioni e provare a fidarti del "professionista" che sta in cockpit e che è estremamente preparato per portare le tue (e le sue) chiappe a casa dopo il volo stesso.
A parte che non viaggio abitualmente a 200 Km/h, ma l'ho fatto in pochi casi ben specifici: autostrada totalmente sgombra, rettilineo, manto stradale liscio e regolare.
Tra l'altro, il limite di 130Km/h è solo italiano, se vai in Germania nella autobahn non esistono limiti di velocità....è lasciato tutto al buon senso del conducent...oltre che alle prestazioni del mezzo. Guidare un'Audi a 180Km/h è molto più sicuro che guidare una Panda a 120Km/h: nel primo caso sei in una botte di ferro, nel secondo su una bara che cammina.

Detto questo, il ragionamento fallace o meno che sia, ha anche una profonda e solida base esperienziale.
Se io guido da 10-15-20 anni, se ho guidato in migliaia di situazioni diverse, se ho sempre viaggiato oltre i 100Km/h, se ho acquisito una spiccata capacità di padroneggiare il mezzo di giorno, di notte, con strada asciutta come con strada bagnata, sono sicuro al 99,9% periodico che anche oggi andrà tutto bene.
Dopo pranzo devo mettermi in macchina e mi tocca viaggiare in un tratto di superstrada con corsie strette e guard-rail al centro dove le auto arrivano facilmente a 110-130Km/h, dove in passato ci sono stati anche incidenti mortali, ma lo faccio ogni settimana da almeno 20 anni con 4 automobili diverse. Sono consapevole che può capitare l'evento imprevisto, ma questo non mi impedisce di mettermi in auto e fare quello che dovrò fare. Perchè l'ho fatto migliaia di volte in passato, e sono sempre arrivato sano e salvo (mi sto iniziando a preoccupare....tocco ferro per scaramanzia :mrgreen: ).

Quello che scatena in me, come in altri, la paura, è che il numero di voli presi sono stati pochissimi. Abbiamo viaggiato poche volte, e quelle poche volte abbiamo pure viaggiato male (vomito, ansia, e di nuovo ansia in questo mio ritorno a Milano). E' qualcosa di nuovo per noi, e il fatto di essere sospesi lassù con la forza di gravità che agisce e continua ad agire indipendentemente dalle nostre convinzioni interiori, ci (e mi) terrorizzza.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 28 giugno 2018, 12:13

MD82_Lover ha scritto: Ma tu ti rileggi ogni tanto per vedere cosa scrivi?
Nessuno ti ha zittito. Ti è stato spiegato solo perchè, tra quello che tu pensi e ciò che di fatto è accaduto, ci possono essere delle discrepanze.
I mezzi per comprenderlo ti sono stati forniti. Tra l'altro non credo che un professionista abbia bisogno del riconoscimento della propria professionalità e competenza, a maggior ragione se il riconoscimento proviene da persone che non hanno gli strumenti per operare questo riconoscimento.
Paura di volare è paura di volare. Se hai paura di qualcosa la percezione di questo qualcosa non può essere pulita, per forza di cose.
Se poi non accetti che qualcosa ti faccia paura anche solo senza un apparente motivo, evidente che ci sia la ricerca di motivazioni esterne che la giustifichino.
Sei in continuo paragone, non si capisce bene con chi e perchè.
Quello è più felice, quello ha la fobia del piccione, chi non è infelice?, se hai una fobia non sei pazzo però i forum di psicologia sono un covo di matti...scusa ma mi viene da ridere...
Vuoi risposte tecniche? Allora fai domande su aspetti tecnici e, nel frattempo, magari non sparare cagate se non sai, perchè così ti avvicini sempre di più all'uomo "medio".

Se sei preoccupato per le vertigini, chiedi al tuo medico che ti faccia una impegnativa per visita ORL in
priorità B (non sei urgentissimo no? :mrgreen: ) così almeno un dubbio te lo levi, sperando che nel frattempo non te ne vengano degli altri (il medico sarà abbastanza preparato/professionale o anche questo starà cappellando?)
Non ti devi nè psicoanalizzare nè farti psicanalizzare. Si parla e ognuno porta il suo.
Diciamo che da come scrivi si capisce che non hai troppa voglia di mettere in discussione ciò di cui sei certo. Lo troverei anche un atteggiamento apprezzabile se ciò di cui sei certo ti facilitasse le cose, in realtà non sembra essere così quindi magari stare più "aperto" o "possibilista" magari potrebbe spingerti a riconsiderare punti di vista in un'ottica di semplificazione/miglioramento, ma per te, mica per noi. Anche dire che i forum di psicologia sono dei covi di matti è un pò una ca***ta. Come ovunque ci possono essere quelli che tu chiami pazzi, così come persone che semplicemente sono incuriosite da certi argomenti e desiderano approfondire o chiacchierare su quell'argomento.

Capisci in che modo pensi? La cosa che trovo pessima è che non solo pensi, ma anche giudichi. Che già giudicare di per se è un'attività del tutto evitabile ma farlo senza cognizione di causa per me è un comportamento veramente inammissibile.
Viaggi a scatole chiuse. Hai già le definizioni per tutto. Paletti che non muoverai.
Però entri qui come in una macelleria, solo che anzichè chiedere due etti di quello che ti pare, chiedi la soluzione rapida al tuo problema.
A questo punto due sono le cose. O hai sbagliato posto o devi chiedere altro.
Tutti noi giudichiamo e veniamo giudicati.
Se osservi un estraneo per strada, non inizi automaticamente a giudicarlo sulla base di come si muove, di come è vestito, di come parla, e sulla base ovviamente delle tue convizioni e del tuo passato?
E' il "Non giudicare nessuno" che è tipico dell'uomo medio, perchè tutti i rapporti umani sono sempre basati sulla percezione (leggi: giudizio) che abbiamo degli altri, ed è sulla base di questo che ci rapportiamo a loro.
Chi dice che è sbagliato giudicare, etichettare, catalogare, è spesso il primo che giudica il prossimo (in modo negativo).

Il fatto che io abbia definito i forum di psicologia un covo di matti, non cambia la realtà delle cose.
E' solo una etichetta, come quelle che utilizziamo ogni giorno per catalogare rapidamente una categoria di oggetti/persone. Tu come definiresti un luogo virtuale popolato da gente che vive da anni con la paura di impazzire e altre fobie del genere e che è sotto psicofarmaci?
Se non ti piace chiamarli simpaticamente "matti", puoi chiamarli "persone affette da patologie psichiatriche" o "persone con disturbi mentali", ma la realtà delle cose non cambia.
La loro situazione rimane sempre la stessa...

Come la situazione di un handycappato con difficoltà a livello neurolinguistico rimane sempre la stessa anche se lo chiami "diversamente abile". La sua disabilità rimane tutta lì, non migliora di una virgola, anche se gli appiccici sopra la nuova etichetta politicamente corretta che hai coniato appositamente per lui per farlo sentire meno in difetto rispetto agli altri.

Ma il punto qui non era parlare dei forum di psicologia e di chi frequenta gli psichiatri.

So perfettamente che quella di volare è una paura irrazionale. Quello che mi ha fatto storcere il naso sono state alcune risposte molto vaghe che parlano di "partire dal proprio percorso" o che le mie paure derivano dal mio passato e dal modo in cui gestisco la mia vita, o da come sto con me stesso.
E mi spiace, ma questo è palesemente falso perchè va contro ciò che ho sperimentato in passato, e va contro ciò che vedo intorno a me.
E se questo non lo chiami "psicoanalizzarsi" o "farsi psicoanalizzare", io non so come altro chiamarlo.


Per quanto riguarda la visita dall'otorino, la farò sicuramente perchè ok l'ansia del volo, ma non è possibile avere giramenti di testa a 9h dall'atterragio mentre sei a letto, o dopo aver fatto un giro in nave col rischio di finire a gambe all'aria. E' un problema che mi porto dietro dall'infanzia, che in situazioni dove sono soggetto a movimenti nelle 3 direzioni (x,y,z) si aggrava, e su cui voglio far luce.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 28 giugno 2018, 12:23

Exence ha scritto: Ciao nofly... cerco di rispondere a tutto... devo dire che per il modo in cui ti poni e dalle cose che scrivi mi ricordi tantissimo il modo di ragionare del mio ex fidanzato... l'unica differenza è che lui non si sentiva insoddisfatto e non aveva paura dell'aereo, perchè era convinto che , in ccaso di pericolo, sarebbe riuscito lui stesso a portare l'aereo a terra, dato che che si riteneva in gfrado di pilotare dopo aver visto dei tutorial su youtube :lol: ...
Dici che l'insoddisfazione è tipica dell'"uomo medio"... beh io non mi ritengo insoddisfatta... tu ti senti un "uomo medio"? Uno dei tanti, in mezzo alla massa? Il "Mister NiceGuy" della porta accanto? Abbiamo tutti situazioni che a volte non ci piacciono e abbiamo anche il potere di uscirne, di cambiarle, ma finchè non fai qualcosa che non hai mai fatto prima, non avrai mai dei risultati che non hai mai conseguito prima...
E' la milionesima volta che sento questa frasetta motivazionale... :D
If you want something you've never had, You must be willing to do something you've never done.

peccato che l'impegno e la buona volontà concorrono solo in parte a determinare i risultati, perchè spesso questi sono determinati da fattori totalmente fuori dal nostro controllo. A cominciare dal modo di agire degli altri.... :mrgreen:

Comunque, nel mondo di oggi, siamo tutti, chi più chi meno dei Mr. Nice Guy. In me questa componente è meno accentuata in quanto, essendo stato fin troppo accondiscente e aperto in passato, oggi ho imparato a dire dei NO solidi come roccia e a starmene più sulle mie.
Mr.Nice Guy è un simpatico libro che spiega a tutti quei maschi beta che sperano di guadagnarsi il rispetto di amici, colleghi e donne facendo lo zerbino (lo "yesman") che questa strategia non serve a nulla, anzi rischi di venire rispettato ancora meno perchè vieni percepito come caratterialemente debole, uno che si fa mettere i piedi in testa da chiunque, disposto pure a calarsi le braghe se glielo dicono gli altri.
E' una cosa che ho capito autonomamente ben prima di leggere quel libro :wink:


Exence ha scritto: Riflettere su noi stessi serve sempre, indipendentemente dal volo, e questo non vuol dire sentirsi dei casi umani ... o farsi seghe mentali,.. la felicità è un concetto relativo...quello che per te può essere bello e normale, per altri può essere un inferno...
Tornando alla parola "normale", torno sul discorso di quel mio ex di cui sopra... che mi diceva "ti amo quando sei normale"... ecco, non normale nel senso me stessa... normale secondo il suo modo di vedere la vita, gli atteggiamenti e in sintesi quando mi comportavo come voleva lui. E' stata una delle cose più agghiaccianti che mi siano mai state dette....
Ti faccio questo esempio, di due persone:
- Persona A ha un buon lavoro, con soddisfazioni adeguate a quello che fa, si dedica alla casa, fa parecchi viaggi all'anno, sta per sposarsi e acquistare casa, non ha problemi economici né altro, non ha apparentemente preoccupazioni
- Persona B ha un lavoro di responsabilità , senza particolari gratificazioni economiche però, e con grandi incazzature lavorative , viaggia poco perchè ha qualche spesa extra che non permette di fare grandi vacanze, è una persona sola, sebbene innamorata, e ha poco tempo libero perchè oltre a lavorare studia anche.
Quale delle due persone ha paura dell'aereo secondo te, alla luce di tutti i ragionamenti che abbiamo fatto?
Dopo che mi avrai risposto ti spiego altre due cose ;)
Non lo si può dire, perchè la nostra mente è un macchinario straordinariamente complesso, per cui non puoi stabilire se avrai o meno paura di volare sulla base del reddito percepito, di quanto è grande casa tua o di quante donne hai avuto nella tua vita.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 28 giugno 2018, 12:37

Riguardo alle mie povere spiegazioni tecniche, cosa dici? Ti sono bastate? Le hai pienamente comprese al di la della pura esecuzione materiale? Hai bisogno di altre spiegazioni? Siccome che le racconto anche agli studenti di un istituto tecnico aeronautico, naturalmente in modo più approfondito, mi piacerebbe sapere se riesco ad essere chiaro oppure se devo sforzarmi di più! Grazie per ogni suggerimento che vorrai darmi.
PS Non sono mai stato, e non lo sarò mai, uno yes man e proprio per questo motivo ho perso il mio posto di lavoro anche se me ne sono stati immediatamente proposti molti altri analoghi da chi aveva bisogno! :?
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 28 giugno 2018, 12:39

noflyzone ha scritto:
Exence ha scritto: Ciao nofly... cerco di rispondere a tutto... devo dire che per il modo in cui ti poni e dalle cose che scrivi mi ricordi tantissimo il modo di ragionare del mio ex fidanzato... l'unica differenza è che lui non si sentiva insoddisfatto e non aveva paura dell'aereo, perchè era convinto che , in ccaso di pericolo, sarebbe riuscito lui stesso a portare l'aereo a terra, dato che che si riteneva in gfrado di pilotare dopo aver visto dei tutorial su youtube :lol: ...
Dici che l'insoddisfazione è tipica dell'"uomo medio"... beh io non mi ritengo insoddisfatta... tu ti senti un "uomo medio"? Uno dei tanti, in mezzo alla massa? Il "Mister NiceGuy" della porta accanto? Abbiamo tutti situazioni che a volte non ci piacciono e abbiamo anche il potere di uscirne, di cambiarle, ma finchè non fai qualcosa che non hai mai fatto prima, non avrai mai dei risultati che non hai mai conseguito prima...
E' la milionesima volta che sento questa frasetta motivazionale... :D
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peccato che l'impegno e la buona volontà concorrono solo in parte a determinare i risultati, perchè spesso questi sono determinati da fattori totalmente fuori dal nostro controllo. A cominciare dal modo di agire degli altri.... :mrgreen:

Comunque, nel mondo di oggi, siamo tutti, chi più chi meno dei Mr. Nice Guy. In me questa componente è meno accentuata in quanto, essendo stato fin troppo accondiscente e aperto in passato, oggi ho imparato a dire dei NO solidi come roccia e a starmene più sulle mie.
Mr.Nice Guy è un simpatico libro che spiega a tutti quei maschi beta che sperano di guadagnarsi il rispetto di amici, colleghi e donne facendo lo zerbino (lo "yesman") che questa strategia non serve a nulla, anzi rischi di venire rispettato ancora meno perchè vieni percepito come caratterialemente debole, uno che si fa mettere i piedi in testa da chiunque, disposto pure a calarsi le braghe se glielo dicono gli altri.
E' una cosa che ho capito autonomamente ben prima di leggere quel libro :wink:


Exence ha scritto: Riflettere su noi stessi serve sempre, indipendentemente dal volo, e questo non vuol dire sentirsi dei casi umani ... o farsi seghe mentali,.. la felicità è un concetto relativo...quello che per te può essere bello e normale, per altri può essere un inferno...
Tornando alla parola "normale", torno sul discorso di quel mio ex di cui sopra... che mi diceva "ti amo quando sei normale"... ecco, non normale nel senso me stessa... normale secondo il suo modo di vedere la vita, gli atteggiamenti e in sintesi quando mi comportavo come voleva lui. E' stata una delle cose più agghiaccianti che mi siano mai state dette....
Ti faccio questo esempio, di due persone:
- Persona A ha un buon lavoro, con soddisfazioni adeguate a quello che fa, si dedica alla casa, fa parecchi viaggi all'anno, sta per sposarsi e acquistare casa, non ha problemi economici né altro, non ha apparentemente preoccupazioni
- Persona B ha un lavoro di responsabilità , senza particolari gratificazioni economiche però, e con grandi incazzature lavorative , viaggia poco perchè ha qualche spesa extra che non permette di fare grandi vacanze, è una persona sola, sebbene innamorata, e ha poco tempo libero perchè oltre a lavorare studia anche.
Quale delle due persone ha paura dell'aereo secondo te, alla luce di tutti i ragionamenti che abbiamo fatto?
Dopo che mi avrai risposto ti spiego altre due cose ;)
Non lo si può dire, perchè la nostra mente è un macchinario straordinariamente complesso, per cui non puoi stabilire se avrai o meno paura di volare sulla base del reddito percepito, di quanto è grande casa tua o di quante donne hai avuto nella tua vita.

A te la parola....
Esatto, potrebbero avere paura entrambe quelle due persone o nessuna delle due... perché non c’e ‘ un concetto di obiettivi standard di felicità uguali per tutti...
Comunque le frasette motivazionali come le chiami tu (ti vedo in forma stamattina ahaha) servono invece, perché ci sono obiettivi il cui raggiungimento dipende soltanto da noi stessi e dalla nostra perseveranza, non da decisioni altrui...
Comunque se vuoi capire il funzionamento di un aereo, guarda su YouTube i video della Baltic Academy.
Volevo chiederti , dato che per te quelle che vengono scritte qui sono tutte ca**ate :D ... , come mai non hai paura del treno ad esempio? Ultimamente ci sono stati parecchi incidenti ferroviari con morti e feriti ...
Sul tuo modo di guidare non commento :D sei padrone del mezzo ed e ‘ ok, pure io ho la patente da 19 anni a questa parte, ma se Guido in autostrada e mentre sorpasso un camion quello sbanda, posso essere anche un pilota che va in pista ma schiatto lo stesso ..
Che tipo di risposte aspetti di trovare qui sul forum? Non è una provocazione , e ‘ una curiosità ... perché sembra, da come parli, che tutti tranne te siano degli sfigati... mentre a quanto pare ,,, quello che si caga sotto a salire su un aereo sei tu non io... :mrgreen:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 28 giugno 2018, 12:41

tartan ha scritto:Riguardo alle mie povere spiegazioni tecniche, cosa dici? Ti sono bastate? Le hai pienamente comprese al di la della pura esecuzione materiale? Hai bisogno di altre spiegazioni? Siccome che le racconto anche agli studenti di un istituto tecnico aeronautico, naturalmente in modo più approfondito, mi piacerebbe sapere se riesco ad essere chiaro oppure se devo sforzarmi di più! Grazie per ogni suggerimento che vorrai darmi.
PS Non sono mai stato, e non lo sarò mai, uno yes man e proprio per questo motivo ho perso il mio posto di lavoro anche se me ne sono stati immediatamente proposti molti altri analoghi da chi aveva bisogno! :?
io non ci avevo capito nulla di quella spiegazione , tartan :lol:
Ps anche qui nella mia città c’e ‘ una scuola aeronautica !!!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 28 giugno 2018, 12:45

Exence ha scritto:
tartan ha scritto:Riguardo alle mie povere spiegazioni tecniche, cosa dici? Ti sono bastate? Le hai pienamente comprese al di la della pura esecuzione materiale? Hai bisogno di altre spiegazioni? Siccome che le racconto anche agli studenti di un istituto tecnico aeronautico, naturalmente in modo più approfondito, mi piacerebbe sapere se riesco ad essere chiaro oppure se devo sforzarmi di più! Grazie per ogni suggerimento che vorrai darmi.
PS Non sono mai stato, e non lo sarò mai, uno yes man e proprio per questo motivo ho perso il mio posto di lavoro anche se me ne sono stati immediatamente proposti molti altri analoghi da chi aveva bisogno! :?
io non ci avevo capito nulla di quella spiegazione , tartan :lol:
Ps anche qui nella mia città c’e ‘ una scuola aeronautica !!!
La mia spiegazione non era rivolta a te che sei una donna, :mrgreen: ma ad un uomo istruito e perfettamente in grado di andare oltre alle parole.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 28 giugno 2018, 13:01

tartan ha scritto:
Exence ha scritto:
tartan ha scritto:Riguardo alle mie povere spiegazioni tecniche, cosa dici? Ti sono bastate? Le hai pienamente comprese al di la della pura esecuzione materiale? Hai bisogno di altre spiegazioni? Siccome che le racconto anche agli studenti di un istituto tecnico aeronautico, naturalmente in modo più approfondito, mi piacerebbe sapere se riesco ad essere chiaro oppure se devo sforzarmi di più! Grazie per ogni suggerimento che vorrai darmi.
PS Non sono mai stato, e non lo sarò mai, uno yes man e proprio per questo motivo ho perso il mio posto di lavoro anche se me ne sono stati immediatamente proposti molti altri analoghi da chi aveva bisogno! :?
io non ci avevo capito nulla di quella spiegazione , tartan :lol:
Ps anche qui nella mia città c’e ‘ una scuola aeronautica !!!
La mia spiegazione non era rivolta a te che sei una donna, :mrgreen: ma ad un uomo istruito e perfettamente in grado di andare oltre alle parole.
Vero! Chiedo venia! Torno ai fornelli, e a fare il bucato... prima però lavo i pavimenti :mrgreen:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 28 giugno 2018, 13:09

tartan ha scritto:Riguardo alle mie povere spiegazioni tecniche, cosa dici? Ti sono bastate? Le hai pienamente comprese al di la della pura esecuzione materiale? Hai bisogno di altre spiegazioni? Siccome che le racconto anche agli studenti di un istituto tecnico aeronautico, naturalmente in modo più approfondito, mi piacerebbe sapere se riesco ad essere chiaro oppure se devo sforzarmi di più! Grazie per ogni suggerimento che vorrai darmi.
PS Non sono mai stato, e non lo sarò mai, uno yes man e proprio per questo motivo ho perso il mio posto di lavoro anche se me ne sono stati immediatamente proposti molti altri analoghi da chi aveva bisogno! :?
Domani rileggo tutto con calma e ti chiederò probabilmente altre cose.

Già il fatto di aver capito che quel rumore fortissimo sono i carrelli aperti è una gran cosa per me.
Lì sul momento non capivo, non ricordavo quel rumore negli atterraggi con gli MD80, e pensavo fosse volato via il vetro che protegge il cockpit (incidente aereo occorso realmente, mi pare in Asia...si, forse farei meglio a non leggere degli incidenti aerei passati! :D ) o che la fusoliera avesse colpito qualcosa o che fossimo entrati dentro uno stormo di uccelli. Insomma, ho avuto la percezione che l'aereo stesse andando contro qualcosa, mentre invece era l'aria che colpiva il carrello.

Ricordo che pochi giorni prima del volo ho sentito di un aereo su cui viaggiava una squadra di calcio che partecipa ai mondiali, a cui era andata a fuoco un'ala. Ho intravisto rapidamente pure il video, ma poi ho cambiato proprio per non pensarci....

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da francescoSC » 28 giugno 2018, 13:13

noflyzone ha scritto:
Come ho scritto di là, le nostre paure non derivano solo da eventi traumatici, ma hanno anche una componente socialmente appresa.
Tu, pur non essendo mai stato attaccato da un grizzly, in presenza di un tale animale sai per certo che è meglio se te la dai a gambe....o no?
O se stai facendo snorkeling per la prima volta e vedi la pinna di uno squalo, penso che hai i mezzi per comprendere da solo che è meglio tornare a riva più velocemente possibile. Non hai bisogno di finire in bocca allo squalo per maturare la consapevolezza che in presenza di uno squalo è preferibile allontanarsi, no?

Quindi esistono le fobie post-traumatiche, ma molte altre paure, anzi direi la maggior parte, derivano dal modeling, cioè dall'imitazione di comportamenti altrui.
Cioè magari sono di coccio io (può essere, per carità) ma quindi vuoi sostenere che volare in aereo ha la stessa pericolosità di trovarsi a un metro da un grizzly sbavante e ringhiante o a un metro da uno squalo bianco che spalanca la sua bocca larga un metro con i suoi denti aguzzi come cesoie lunghi 7cm?

E quindi la fobia dell'aereo è derivante dall'imitare quella di milioni e milioni di persone che come te ne soffrono e che rappresentano la quasi totalità della razza umana a differenza di quei 4 o 5 individui che ogni giorno salgono sull'aereo?
La paura di volare è un altro tipo di fobia...
Ecco, forse sarebbe meglio partire da questo punto...

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da francescoSC » 28 giugno 2018, 13:23

noflyzone ha scritto:
Detto questo, il ragionamento fallace o meno che sia, ha anche una profonda e solida base esperienziale.
Se io guido da 10-15-20 anni, se ho guidato in migliaia di situazioni diverse, se ho sempre viaggiato oltre i 100Km/h, se ho acquisito una spiccata capacità di padroneggiare il mezzo di giorno, di notte, con strada asciutta come con strada bagnata, sono sicuro al 99,9% periodico che anche oggi andrà tutto bene.
Il controllo è una pura illusione. Compreso l'essere sicuro che al 99,9% periodico tutto andrà bene.
Se vuoi ridurre tutto ad una mera statistica (e ce ne sono tantissime) dovresti affermare che saresti sicuro al 99,9% che tutto andrà bene con le chiappe sopra ad un aereo, piuttosto che a 200km/h su un Audi.
E non è una mia teoria o un qualcosa che mi invento, è semplicemente una statistica.
Quello che scatena in me, come in altri, la paura, è che il numero di voli presi sono stati pochissimi. Abbiamo viaggiato poche volte, e quelle poche volte abbiamo pure viaggiato male (vomito, ansia, e di nuovo ansia in questo mio ritorno a Milano). E' qualcosa di nuovo per noi, e il fatto di essere sospesi lassù con la forza di gravità che agisce e continua ad agire indipendentemente dalle nostre convinzioni interiori, ci (e mi) terrorizzza.
Esatto, hai finalmente centrato il punto. L'inesperienza (e la non conoscenza). Una volta esclusi fattori fisici e/o di salute (quando farai la visita, se vorrai, ci dirai com'è andata) la tua paura "irrazionale" non può trovare una giustificazione nel pretendere di sapere che durante il volo c'è un qualcosa che sta andando male vuoi perchè si è staccato un pezzo dell'aereo o vuoi perchè il pilota è un cappellatore.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 28 giugno 2018, 13:26

Exence ha scritto:
Esatto, potrebbero avere paura entrambe quelle due persone o nessuna delle due... perché non c’e ‘ un concetto di obiettivi standard di felicità uguali per tutti...
Potrebbero aver paura entrambe, o magari nessuna, e non perchè non c'è un concetto standard di felicità per tutti, ma perchè questa paura è totalmente slegata dalla nostra vita privata.
La paura di volare è una cosa talmente specifica, circoscritta, mirata, che è impossibile trovare delle correlazioni certe col nostro modo di vivere.
Exence ha scritto: Comunque le frasette motivazionali come le chiami tu (ti vedo in forma stamattina ahaha) servono invece, perché ci sono obiettivi il cui raggiungimento dipende soltanto da noi stessi e dalla nostra perseveranza, non da decisioni altrui...
Avendoci avuto a che fare in modo diretto e indiretto, ho una profonda avversione veso psicologi, motivatori, life-coach e venditori di fumo in generale.

Se parliamo di fobie, quello forse è uno dei pochi campi dove il raggiungimento dell'obiettivo dipende esclusivamente dalla nostra perseveranza. Da noi stessi. Se lavori nella direzione giusta e sei perseverante, puoi riuscire a superare il problema.

Ma prova a dire a un NEET che manda centinaia di CV e si vede continuamente sbattere le porte in faccia a ogni colloquio, o che ai colloqui nemmeno ci arriva, che non persevera abbastanza....
O prova a dire a un ragazzo che per quanto sia ben vestito, curato, educato nei modi, e si fa avanti con regolarità e ciò nonostante continua a prendere 2di picche su 2dipicche, che il suo problema è che è poco perseverante :D
Penso che come minimo ti tirano una testata sui denti :lol:
Exence ha scritto: Comunque se vuoi capire il funzionamento di un aereo, guarda su YouTube i video della Baltic Academy.
Volevo chiederti , dato che per te quelle che vengono scritte qui sono tutte ca**ate :D ... , come mai non hai paura del treno ad esempio? Ultimamente ci sono stati parecchi incidenti ferroviari con morti e feriti ...
Sul tuo modo di guidare non commento :D sei padrone del mezzo ed e ‘ ok, pure io ho la patente da 19 anni a questa parte, ma se Guido in autostrada e mentre sorpasso un camion quello sbanda, posso essere anche un pilota che va in pista ma schiatto lo stesso ..
Che tipo di risposte aspetti di trovare qui sul forum? Non è una provocazione , e ‘ una curiosità ... perché sembra, da come parli, che tutti tranne te siano degli sfigati... mentre a quanto pare ,,, quello che si caga sotto a salire su un aereo sei tu non io... :mrgreen:
Se proprio lo vuoi sapere, quando supero TIR e camion in generale, ho lo stesso pensiero ansiogeno :mrgreen: Mi vedo stretto da un lato dal TIR, dall'altro dal guard-rail, e penso: "E se sto genio si sposta leggermente a sinistra e finisco schiacciato a sandwich?!"
Sono così irresponsabile e spavaldo alla guida che quando devo superare un camion in autostrada ci penso su 10 mila volte, e non lo faccio mai in curva, proprio per paura di finire spiaccicato tra camion e guard-rail.

Comunque, non ho detto che TUTTE quelle che vengono scritte qui sono ca**ate.
Ho detto una cosa ben diversa, ovvero che è una ca***ta l'invito a guardarsi dentro alla ricerca di un non ben precisato problema interiore, come soluzione alla paura del volo.
Perchè non è da lì che origina il problema. E' una paura ancestrale, irrazionale, forte, che ti prende allo stomaco, e che è legata a doppio filo alla paura di morire.

Il treno, come l'automobile, non mi fanno paura per 2 motivi.
1. li ho già presi decine (treno) o migliaia (auto) di volte
2. sono a terra, non sospeso in cielo. In caso di guasto tecnico, mi posteggio sul ciglio della strada, non precipito. La peggiore rottura di balle che mi posso sorbire è aspettare che arrivi il carro attrezzi, non una caduta libera da 11.000 metri :cry: :cry: :cry:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 28 giugno 2018, 13:41

O prova a dire a un ragazzo che per quanto sia ben vestito, curato, educato nei modi, e si fa avanti con regolarità e ciò nonostante continua a prendere 2di picche su 2dipicche, che il suo problema è che è poco perseverante :D
Questo non è un obiettivo di quelli che intendevo io sopra ! Non c’e ‘ una spiegazione razionale all’amore... magari anche se un uomo veste in maniera precisa, anche se è di una bellezza oggettivamente perfetta, o se e’ alto due metri, Raffinato educato, e blablabla, può non essere ai miei occhi una persona interessante , ma agli occhi di un’altra sì...
il discorso del colloquio di lavoro invece è più calzante... se dopo mille colloqui vieni sempre scartato, forse devi rivedere il modo di affrontare i colloqui stessi, o non sei fatto per quel tipo di lavoro e devi provare a cambiare ambito... che poi la definizione di NEET è proprio una persona che non ha particolari skill... e quello, scusami, ma dipende da lui, il non aver specializzato se stesso professionalmente ...

Ti posso garantire che la paura del volo dipende da fattori interni , dal nostro intimo, però se a te fa comodo pensare che non sia così... e che sia una cosa fisiologica legata a paure ancestrali ... spiegami perché ci sono persone che non hanno paura di volare... e soprattutto, alla luce di quanto hai scritto sopra, come pensi possa esistere una soluzione alla paura del volo dato che affermi che sia intrinseca alla natura umana ...
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 28 giugno 2018, 13:49

Eppure io quando prendo il treno, che ho preso centinaia di volte, scelgo con cura sia la vettura che il posto. I criteri di scelta non te li dico perchè sennò, magari, viaggiamo sullo stesso treno e ti sei fregato il mio posto preferito! :mrgreen:
Quando viaggio in aereo scelgo sempre un posto lato corridoio per due motivi: posso allungare le gambe e, magari, far inciampare l'assistente antipatico e posso alzarmi per andare in bagno senza rompere le scatole a nessuno e sbuffando da superiore che accondiscende solo perché è un buono, alle richieste degli altri. Mi hai detto niente! Solo per questo già mi sono ripagato il costo del biglietto!
Per il resto so cosa c'è dietro ad ogni volo, visto che è stato il mio lavoro per decenni, e proprio per questo ho un certo timore quando volo con compagnie diverse da quelle che mi sono messo in evidenza! :mrgreen:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 28 giugno 2018, 14:59

noflyzone ha scritto:
Ho detto una cosa ben diversa, ovvero che è una ca***ta l'invito a guardarsi dentro alla ricerca di un non ben precisato problema interiore, come soluzione alla paura del volo.
Certo. È stata la soluzione per tutti quelli che hanno sperimentato questo loro “viaggio interiore”....ma tu non hai ottenuto nessun risultato affrontandola a modo tuo....ah sì scusa....il treno!
noflyzone ha scritto: Perchè non è da lì che origina il problema. E' una paura ancestrale, irrazionale, forte, che ti prende allo stomaco, e che è legata a doppio filo alla paura di morire.

c***o....mi parli di paura ancestrale...mi parli di irrazionale...però la psiche , l’inconscio e il tuo percepito non ne sono la causa...sei forte! Di grazia....ti tuffi nel terreno della psicanalisi e sono tutte ca**ate...
noflyzone ha scritto:
Il treno, come l'automobile, non mi fanno paura per 2 motivi.
1. li ho già presi decine (treno) o migliaia (auto) di volte
Anche quelli che ci sono morti sopra avevano preso questi mezzi un sacco di volte. Tu che hai la mente scientifica...se sali su un mezzo statisticamente più pericoloso per un numero di volte maggiore, hai statisticamente ancora più possibilità di morirci sopra. Poi non stavi così bene neanche in treno....se non ricordo male....
noflyzone ha scritto: 2. sono a terra, non sospeso in cielo. In caso di guasto tecnico, mi posteggio sul ciglio della strada, non precipito. La peggiore rottura di balle che mi posso sorbire è aspettare che arrivi il carro attrezzi, non una caduta libera da 11.000 metri
Anche un aereo , in caso di guasto tecnico, non precipita...vengono solitamente risolti dai piloti a bordo. Pensa...in generale non aspettiamo neanche il carro attrezzi....

noflyzone ha scritto:
So perfettamente che quella di volare è una paura irrazionale. Quello che mi ha fatto storcere il naso sono state alcune risposte molto vaghe che parlano di "partire dal proprio percorso" o che le mie paure derivano dal mio passato e dal modo in cui gestisco la mia vita, o da come sto con me stesso.
E mi spiace, ma questo è palesemente falso perchè va contro ciò che ho sperimentato in passato, e va contro ciò che vedo intorno a me.
E se questo non lo chiami "psicoanalizzarsi" o "farsi psicoanalizzare", io non so come altro chiamarlo.

Abbiamo capito. Ma sai...i numeri sono dalla nostra. Tu sai tutto ma non trovi la soluzione...noi diciamo ca**ate ma tanti attraverso le ca**ate hanno volato o comunque migliorato la loro vita (non per merito nostro ma attraverso questi punti di vista). Quindi il tuo palesemente falso è falso...che poi , per come la vuoi pensare tu, per te non valga è un altro discorso. Ma non significa che ciò tu non sei in grado di fare gli altri non siano in grado di farlo...anzi...visti i numeri di questo forum...direi che di palese, qui, c’è altro.
noflyzone ha scritto: Come ho scritto di là, le nostre paure non derivano solo da eventi traumatici, ma hanno anche una componente socialmente appresa.
Tu, pur non essendo mai stato attaccato da un grizzly, in presenza di un tale animale sai per certo che è meglio se te la dai a gambe....o no?
O se stai facendo snorkeling per la prima volta e vedi la pinna di uno squalo, penso che hai i mezzi per comprendere da solo che è meglio tornare a riva più velocemente possibile. Non hai bisogno di finire in bocca allo squalo per maturare la consapevolezza che in presenza di uno squalo è preferibile allontanarsi, no?
Ma tu noti la differenza tra il trovarti davanti un grizzly e avere paura di volare? Sei tu che hai fatto l’esempio di una persona che è stata sbranata da un Grizzly e poi ha paura di tornare nel bosco...e poi ci spieghi la natura della paura. La paura di un grizzly è sana...la paura di volare con ansia anticipatoria e un panico che persiste dopo il volo no. Ma, evidentemente, ciò ti sfugge. Gli aerei, abitualmente non cadono...eppure richiedono il tuo terrore...però fai una serie di azioni nella tua vita che sono statisticamente più pericolose con leggerezza e divertimento. Ma non solo perché pensi di controllare un mezzo...perché accade anche in altri frangenti della tua vita dove , magari, sei lì a fare niente.
noflyzone ha scritto: Quindi esistono le fobie post-traumatiche, ma molte altre paure, anzi direi la maggior parte, derivano dal modeling, cioè dall'imitazione di comportamenti altrui.
Quindi dipendono dal tuo percepito.
noflyzone ha scritto:
Fino a qualche anno fa, dopo aver vissuto un terremoto mentre ero a letto che ci ha fatti uscire tutti di casa alle 5 del mattino, per anni e anni mi bastava sentire qualche scricchiolio dei mobili mentre ero coricato a letto di sera, al buio, per avvertire immediatemente un senso di costrizione al petto e fiato corto. Quella è una fobia post-traumatica.
La paura di volare è un altro tipo di fobia...
Si...questo noi lo sappiamo....
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da PIMPI » 28 giugno 2018, 18:25

noflyzone ha scritto: Tu come definiresti un luogo virtuale popolato da gente che vive da anni con la paura di impazzire e altre fobie del genere e che è sotto psicofarmaci?
Se non ti piace chiamarli simpaticamente "matti", puoi chiamarli "persone affette da patologie psichiatriche" o "persone con disturbi mentali", ma la realtà delle cose non cambia.
Premesso che non ho idea di quali forum frequenti tu (io solo questo e quello del mio cantante preferito..che non vi dirò mai chi sia sennò davvero mi buttate fuori :lol: ), ma trovo molto arrogante quello che dici.
Quelle persone che tu continui a giudicare stanno cercando, a loro modo, di trovare delle risposte, cercano almeno e non si arrendono..
noflyzone ha scritto: La loro situazione rimane sempre la stessa...
Detto da te che sei tornato a casa con 14 ore di treno mi fa molto ridere, perdonami..
Almeno degli altri non sappiamo se la loro situazione sia rimasta sempre la stessa o meno..
noflyzone ha scritto: Avendoci avuto a che fare in modo diretto e indiretto, ho una profonda avversione veso psicologi, motivatori, life-coach e venditori di fumo in generale.
Sciamani? Veggenti? Non sono compresi nell'elenco?
..trasudi davvero qualunquismo, fattelo dire..
Gli psicologi hanno studiato per fare quello che fanno..lo sai, vero?
Poi tu puoi decidere liberamente di non avvalerti del loro aiuto, ma senza metterli al pari dei venditori di fumo..
Lo trovo davvero molto arrogante e più vai a avanti più confermi quel che diceva Brandon dall'inizio sul tuo ego..

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da MD82_Lover » 28 giugno 2018, 21:09

noflyzone ha scritto:
MD82_Lover ha scritto: Ma tu ti rileggi ogni tanto per vedere cosa scrivi?
Nessuno ti ha zittito. Ti è stato spiegato solo perchè, tra quello che tu pensi e ciò che di fatto è accaduto, ci possono essere delle discrepanze.
I mezzi per comprenderlo ti sono stati forniti. Tra l'altro non credo che un professionista abbia bisogno del riconoscimento della propria professionalità e competenza, a maggior ragione se il riconoscimento proviene da persone che non hanno gli strumenti per operare questo riconoscimento.
Paura di volare è paura di volare. Se hai paura di qualcosa la percezione di questo qualcosa non può essere pulita, per forza di cose.
Se poi non accetti che qualcosa ti faccia paura anche solo senza un apparente motivo, evidente che ci sia la ricerca di motivazioni esterne che la giustifichino.
Sei in continuo paragone, non si capisce bene con chi e perchè.
Quello è più felice, quello ha la fobia del piccione, chi non è infelice?, se hai una fobia non sei pazzo però i forum di psicologia sono un covo di matti...scusa ma mi viene da ridere...
Vuoi risposte tecniche? Allora fai domande su aspetti tecnici e, nel frattempo, magari non sparare cagate se non sai, perchè così ti avvicini sempre di più all'uomo "medio".

Se sei preoccupato per le vertigini, chiedi al tuo medico che ti faccia una impegnativa per visita ORL in
priorità B (non sei urgentissimo no? :mrgreen: ) così almeno un dubbio te lo levi, sperando che nel frattempo non te ne vengano degli altri (il medico sarà abbastanza preparato/professionale o anche questo starà cappellando?)
Non ti devi nè psicoanalizzare nè farti psicanalizzare. Si parla e ognuno porta il suo.
Diciamo che da come scrivi si capisce che non hai troppa voglia di mettere in discussione ciò di cui sei certo. Lo troverei anche un atteggiamento apprezzabile se ciò di cui sei certo ti facilitasse le cose, in realtà non sembra essere così quindi magari stare più "aperto" o "possibilista" magari potrebbe spingerti a riconsiderare punti di vista in un'ottica di semplificazione/miglioramento, ma per te, mica per noi. Anche dire che i forum di psicologia sono dei covi di matti è un pò una ca***ta. Come ovunque ci possono essere quelli che tu chiami pazzi, così come persone che semplicemente sono incuriosite da certi argomenti e desiderano approfondire o chiacchierare su quell'argomento.

Capisci in che modo pensi? La cosa che trovo pessima è che non solo pensi, ma anche giudichi. Che già giudicare di per se è un'attività del tutto evitabile ma farlo senza cognizione di causa per me è un comportamento veramente inammissibile.
Viaggi a scatole chiuse. Hai già le definizioni per tutto. Paletti che non muoverai.
Però entri qui come in una macelleria, solo che anzichè chiedere due etti di quello che ti pare, chiedi la soluzione rapida al tuo problema.
A questo punto due sono le cose. O hai sbagliato posto o devi chiedere altro.
Tutti noi giudichiamo e veniamo giudicati.
Se osservi un estraneo per strada, non inizi automaticamente a giudicarlo sulla base di come si muove, di come è vestito, di come parla, e sulla base ovviamente delle tue convizioni e del tuo passato?
E' il "Non giudicare nessuno" che è tipico dell'uomo medio, perchè tutti i rapporti umani sono sempre basati sulla percezione (leggi: giudizio) che abbiamo degli altri, ed è sulla base di questo che ci rapportiamo a loro.
Chi dice che è sbagliato giudicare, etichettare, catalogare, è spesso il primo che giudica il prossimo (in modo negativo).

Il fatto che io abbia definito i forum di psicologia un covo di matti, non cambia la realtà delle cose.
E' solo una etichetta, come quelle che utilizziamo ogni giorno per catalogare rapidamente una categoria di oggetti/persone. Tu come definiresti un luogo virtuale popolato da gente che vive da anni con la paura di impazzire e altre fobie del genere e che è sotto psicofarmaci?
Se non ti piace chiamarli simpaticamente "matti", puoi chiamarli "persone affette da patologie psichiatriche" o "persone con disturbi mentali", ma la realtà delle cose non cambia.
La loro situazione rimane sempre la stessa...

Come la situazione di un handycappato con difficoltà a livello neurolinguistico rimane sempre la stessa anche se lo chiami "diversamente abile". La sua disabilità rimane tutta lì, non migliora di una virgola, anche se gli appiccici sopra la nuova etichetta politicamente corretta che hai coniato appositamente per lui per farlo sentire meno in difetto rispetto agli altri.

Ma il punto qui non era parlare dei forum di psicologia e di chi frequenta gli psichiatri.

So perfettamente che quella di volare è una paura irrazionale. Quello che mi ha fatto storcere il naso sono state alcune risposte molto vaghe che parlano di "partire dal proprio percorso" o che le mie paure derivano dal mio passato e dal modo in cui gestisco la mia vita, o da come sto con me stesso.
E mi spiace, ma questo è palesemente falso perchè va contro ciò che ho sperimentato in passato, e va contro ciò che vedo intorno a me.
E se questo non lo chiami "psicoanalizzarsi" o "farsi psicoanalizzare", io non so come altro chiamarlo.


Per quanto riguarda la visita dall'otorino, la farò sicuramente perchè ok l'ansia del volo, ma non è possibile avere giramenti di testa a 9h dall'atterragio mentre sei a letto, o dopo aver fatto un giro in nave col rischio di finire a gambe all'aria. E' un problema che mi porto dietro dall'infanzia, che in situazioni dove sono soggetto a movimenti nelle 3 direzioni (x,y,z) si aggrava, e su cui voglio far luce.
Ti hanno già risposto (con mia grande gioia :mrgreen: :mrgreen: ).
Volendo potrei puntualizzare un paio di concetti, ma mi pare tu stia così bene nel tuo brodo che lo trovo un esercizio totalmente inutile.
Ora vorrei capire perchè m'è venuto in mente il principio della rana bollita di Chomsky... :mrgreen: che poi è anche il titolo di un libro che ho letto....madò....sarò pazza... :lol: :lol: :mrgreen:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 28 giugno 2018, 21:54

Tutto sommato, ma che ce frega se 'sto tizio cià paura de volà? (ammesso che sia vero):mrgreen:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 29 giugno 2018, 1:12

noflyzone ha scritto:
Ti sbagli. Alla grandissima.
Detto da te inizia ad essere una prova scientifica della veridicità del pensiero a cui si riferisce la tua affermazione...
noflyzone ha scritto:

Da un punto di vista biologico-evoluzionistico, le fobie specifiche come la nostra hanno una ragione fondante ben precisa che è esattamente all'opposto della paura di vivere.
Le nostre fobie nascono dalla paura di morire!
Da un punto di vista biologico/evoluzionistico la paura ha una ragione fondante ed è assolutamente necessaria. Per il resto non montarti la testa...quello che provi tu può essere frutto di tutto tranne che di una evoluzione della specie.
noflyzone ha scritto:

La nostra specie nel corso dei secoli ha imparato ad acquisire reazioni di paura di fronte a determinati stimoli, e questo ha permesso la salvaguardia della specie. Immagina due individui che si trovano in un bosco in fiamme. Uno dei due sperimenta la paura, scappa e si salva, mentre l'altro non prova alcuna paura, si sente al sicuro, quindi rimane lì intorno e muore.
La paura e le reazioni di fight-or-fly che sperimentiamo di fronte agli stimoli esterni che percpiamo come pericolosi per la nostra incolumità, servono a salvarci la pellaccia!!
Vero...quando c’è un effettivo pericolo senza dubbio è così....
È vero anche che scattano quando si ha la ”percezione” di pericolo accade lo stesso. È proprio qua esiste la differenza sostanziale tra te e tutti i tuoi esempi. Oddio.....hai detto percezione....il tuo percepito....oddio inizi ad usare parole, per te, assurde...mi complimento con te...
Comunque....dicevo....la tua neo corteccia , dopo un’analisi, dovrebbe essere in grado di discernere cosa sia il pericolo e cosa no....proprio in virtù di quella evoluzione. Per fortuna , i primitivi, non godevano di ansie come te...altrimenti saremmo tutti morti di fame nella grotta senza cibo...perché sai quanti pericoli la fuori?

noflyzone ha scritto:
I nostri antenati hanno imparato a loro spese, che in determinate situazioni la voglia di vivere, di affrontare la realtà a testa alta, il coraggio, le palle o comunque tu le voglia chiamare, sono altamente controproducenti.
L'uomo delle caverne ha appreso a sue spese che affrontare a viso aperto un leone armato di una lancia e di una buona dose di coraggio, è controproducente.
Si...ha visto cosa fosse più pericoloso e ha messo in moto delle strategie...per fortuna ha continuato a valutare correttamente i rischi...
noflyzone ha scritto:

Per quanto tu non abbia mai fatto un safari e non sia mai stata morsa da un cobra, sai perfettamente che andare in Africa e ritrovarti di fronte a un cobra è una situazione che mette potenzialmente in pericolo la tua vita, perchè l'hai visto in un film, letto in un libro, visto in un documentario, quindi in presenza di un cobra provi una fortissima paura, ti arriva una scarica di adrenalina che fa schizzare al massimo il tuo SNC e l'apparato muscolare, e scappi più velocemente possibile.
Giusto....infatti non stai lì a vomitare e arrancare con giramenti di testa...:-P
noflyzone ha scritto:

Questo per dire che la paura ha una sua ragione d'essere ben precisa che affonda le radici ai tempi del Paleolitico. La paura è utile alla nostra sopravvivenza. Guai a non aver paura.
Infatti...su questo siamo tutti concordi...
noflyzone ha scritto:

Andando ai giorni nostri, noi abbiamo paura di volare non perchè insoddisfatti, frustrati, insicuri, depressi o altre ca$$ate esistenziali da 30€ a seduta in psicoterapia, ma perchè sappiamo che l'aereo può cadere in qualunque momento, perchè sappiamo che come ci sono stati incidenti aerei in passato, ce ne saranno certamente anche in futuro e in tal caso non abbiamo via di scampo.
Quindi dovresti avere paura di tutto ciò che è più pericoloso....fallace il tuo ragionamento....e anche banale...
noflyzone ha scritto:
Perchè associamo al volo una situazione di potenziale pericolo per la nostra vita, esattamente come l'uomo delle caverne associava a quel felino con la criniera e la zanne lunghe, una situazione di potenziale pericolo per la sua
Lui aveva ragione....tu no. Quindi nonostante le tue capacità, i tuoi studi, I tuo ragionamenti....l’uomo primitivo era più in gamba di te...per lo meno per quanto stai mostrando qua...
Ciao!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 30 giugno 2018, 13:43

Exence ha scritto:
O prova a dire a un ragazzo che per quanto sia ben vestito, curato, educato nei modi, e si fa avanti con regolarità e ciò nonostante continua a prendere 2di picche su 2dipicche, che il suo problema è che è poco perseverante :D
Questo non è un obiettivo di quelli che intendevo io sopra ! Non c’e ‘ una spiegazione razionale all’amore... magari anche se un uomo veste in maniera precisa, anche se è di una bellezza oggettivamente perfetta, o se e’ alto due metri, Raffinato educato, e blablabla, può non essere ai miei occhi una persona interessante , ma agli occhi di un’altra sì...
il discorso del colloquio di lavoro invece è più calzante... se dopo mille colloqui vieni sempre scartato, forse devi rivedere il modo di affrontare i colloqui stessi, o non sei fatto per quel tipo di lavoro e devi provare a cambiare ambito... che poi la definizione di NEET è proprio una persona che non ha particolari skill... e quello, scusami, ma dipende da lui, il non aver specializzato se stesso professionalmente ...

Ti posso garantire che la paura del volo dipende da fattori interni , dal nostro intimo, però se a te fa comodo pensare che non sia così... e che sia una cosa fisiologica legata a paure ancestrali ... spiegami perché ci sono persone che non hanno paura di volare... e soprattutto, alla luce di quanto hai scritto sopra, come pensi possa esistere una soluzione alla paura del volo dato che affermi che sia intrinseca alla natura umana ...
In verità
- un NEET è spesso una persona molto preparata e qualificata, che nonostante mandi CV, non viene mai assunta. Altro che "persone che non ha particolari skill...." Nel popolo dei NEET trovi tanti ragazzi con laurea e dottorato, a cui il mondo del lavoro sbatte puntualmente la porta in faccia

- fisiologico e ancestrale sono due aggettivi con significato molto diverso. Sono fisiologici i livelli di globuli rossi nel sangue, è fisiologico avvertire dolore dopo aver ricevuto una martellata sul ginocchio. Avere paura di volare non è fisiologico.

http://www.treccani.it/vocabolario/fisi ... -Contrari)
http://www.treccani.it/vocabolario/ance ... ntrari%29/

O non so spiegarmi io, o hai le idee un poco confuse....come ce le avevi quando parlavi di effetto rebound....

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 30 giugno 2018, 13:53

noflyzone ha scritto:
Exence ha scritto:
O prova a dire a un ragazzo che per quanto sia ben vestito, curato, educato nei modi, e si fa avanti con regolarità e ciò nonostante continua a prendere 2di picche su 2dipicche, che il suo problema è che è poco perseverante :D
Questo non è un obiettivo di quelli che intendevo io sopra ! Non c’e ‘ una spiegazione razionale all’amore... magari anche se un uomo veste in maniera precisa, anche se è di una bellezza oggettivamente perfetta, o se e’ alto due metri, Raffinato educato, e blablabla, può non essere ai miei occhi una persona interessante , ma agli occhi di un’altra sì...
il discorso del colloquio di lavoro invece è più calzante... se dopo mille colloqui vieni sempre scartato, forse devi rivedere il modo di affrontare i colloqui stessi, o non sei fatto per quel tipo di lavoro e devi provare a cambiare ambito... che poi la definizione di NEET è proprio una persona che non ha particolari skill... e quello, scusami, ma dipende da lui, il non aver specializzato se stesso professionalmente ...

Ti posso garantire che la paura del volo dipende da fattori interni , dal nostro intimo, però se a te fa comodo pensare che non sia così... e che sia una cosa fisiologica legata a paure ancestrali ... spiegami perché ci sono persone che non hanno paura di volare... e soprattutto, alla luce di quanto hai scritto sopra, come pensi possa esistere una soluzione alla paura del volo dato che affermi che sia intrinseca alla natura umana ...
In verità
- un NEET è spesso una persona molto preparata e qualificata, che nonostante mandi CV, non viene mai assunta. Altro che "persone che non ha particolari skill...." Nel popolo dei NEET trovi tanti ragazzi con laurea e dottorato, a cui il mondo del lavoro sbatte puntualmente la porta in faccia

- fisiologico e ancestrale sono due aggettivi con significato molto diverso. Sono fisiologici i livelli di globuli rossi nel sangue, è fisiologico avvertire dolore dopo aver ricevuto una martellata sul ginocchio. Avere paura di volare non è fisiologico.

http://www.treccani.it/vocabolario/fisi ... -Contrari)
http://www.treccani.it/vocabolario/ance ... ntrari%29/

O non so spiegarmi io, o hai le idee un poco confuse....come ce le avevi quando parlavi di effetto rebound....
Sì, può essere che abbia le idee confuse... per fortuna che ci sei tu a spiegarmi tutto ;)!
Del resto non sono un medico... mi occupo di tutt’altro : )
ancestrale è comunque qualcosa che, a questo punto, dovrebbe accomunare tutta “la razza uomo”... ma è palese che non sia così... fisiologico, invece , riguarda solo il tuo caso... Ho studiato bene ? ;)

P.s. Una laurea e/o un dottorato non garantiscono che una persona sia brillante nel mondo del lavoro... nel mio team ho una ragazza con laurea che non capisce nemmeno le cose più semplici ... se il selezionatore è competente, in fase di colloquio capisce se la persona che ha davanti è ciò che l’azienda sta cercando. Dipende dalla figura di cui hanno bisogno: se serve un leader non assumeranno il timido anche se plurilaureato, ci sono tante valutazioni....
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Giutreas » 30 giugno 2018, 14:56

noflyzone ha scritto:
Exence ha scritto:
O prova a dire a un ragazzo che per quanto sia ben vestito, curato, educato nei modi, e si fa avanti con regolarità e ciò nonostante continua a prendere 2di picche su 2dipicche, che il suo problema è che è poco perseverante :D
Questo non è un obiettivo di quelli che intendevo io sopra ! Non c’e ‘ una spiegazione razionale all’amore... magari anche se un uomo veste in maniera precisa, anche se è di una bellezza oggettivamente perfetta, o se e’ alto due metri, Raffinato educato, e blablabla, può non essere ai miei occhi una persona interessante , ma agli occhi di un’altra sì...
il discorso del colloquio di lavoro invece è più calzante... se dopo mille colloqui vieni sempre scartato, forse devi rivedere il modo di affrontare i colloqui stessi, o non sei fatto per quel tipo di lavoro e devi provare a cambiare ambito... che poi la definizione di NEET è proprio una persona che non ha particolari skill... e quello, scusami, ma dipende da lui, il non aver specializzato se stesso professionalmente ...

Ti posso garantire che la paura del volo dipende da fattori interni , dal nostro intimo, però se a te fa comodo pensare che non sia così... e che sia una cosa fisiologica legata a paure ancestrali ... spiegami perché ci sono persone che non hanno paura di volare... e soprattutto, alla luce di quanto hai scritto sopra, come pensi possa esistere una soluzione alla paura del volo dato che affermi che sia intrinseca alla natura umana ...
In verità
- un NEET è spesso una persona molto preparata e qualificata, che nonostante mandi CV, non viene mai assunta. Altro che "persone che non ha particolari skill...." Nel popolo dei NEET trovi tanti ragazzi con laurea e dottorato, a cui il mondo del lavoro sbatte puntualmente la porta in faccia

- fisiologico e ancestrale sono due aggettivi con significato molto diverso. Sono fisiologici i livelli di globuli rossi nel sangue, è fisiologico avvertire dolore dopo aver ricevuto una martellata sul ginocchio. Avere paura di volare non è fisiologico.

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O non so spiegarmi io, o hai le idee un poco confuse....come ce le avevi quando parlavi di effetto rebound....
Veramente sui Neet siete in errore entrambi, volevo farvelo notare l’altra volta, ma non mi piace comportarmi da professorino del c***o su un forum che parla di tutt’altro argomento :wink:
I Neet non fanno colloqui perché il lavoro non lo cercano neanche. Ce ne sono un sacco al sud, magari anche laureati e non vengono computati nel tasso di disoccupazione diffuso dall’istat periodicamente.
Oggi è il domani che tanto ti preoccupava ieri.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 30 giugno 2018, 15:33

tartan ha scritto:Riguardo alle mie povere spiegazioni tecniche, cosa dici? Ti sono bastate? Le hai pienamente comprese al di la della pura esecuzione materiale? Hai bisogno di altre spiegazioni? Siccome che le racconto anche agli studenti di un istituto tecnico aeronautico, naturalmente in modo più approfondito, mi piacerebbe sapere se riesco ad essere chiaro oppure se devo sforzarmi di più! Grazie per ogni suggerimento che vorrai darmi.
PS Non sono mai stato, e non lo sarò mai, uno yes man e proprio per questo motivo ho perso il mio posto di lavoro anche se me ne sono stati immediatamente proposti molti altri analoghi da chi aveva bisogno! :?
Ok, parliamo di tecnica. Ho 2 dubbi.

- perchè all'inizio della manovra di atterraggio quella repentina discesa per attraversare le nubi e poi livellare l'aereo? Il pilota di certo non naviga a vista, ma grazie a tutta la sensoristica dell'aereo (radar e quant'altro), quindi le nubi dovrebbero fargli un baffo. E' una pratica comune quella di attraversare le nubi prima possibile durante l'atterraggio, è una procedura standard, oppure viene lasciato alla discrezionalità del pilota?

- il fatto di scendere e poi ridare nuovamente gas è anch'essa una procedura standard? Sui vecchi MD80 ricordo una discesa più dolce e soprattutto costante, anche se la prima volta è stata un poco turbolenta per me, tant'è che ho vomitato nel sacchettino davanti il sedile. Ricordavo che l'aereo planava dolcemente in giù e in modo regolare. Non ha mai fatto giù-su-e poi nuovamente giù...è una procedura dei nuovi A320? Se dovessi decidermi a riprenderlo, mi devo aspettare la stessa tipologia di manovra? :cry:


Il decollo invece, almeno nel momento del distacco da terra, mi è sembrato più dolce e graduale. Quasi non mi sono accorto che le ruote si erano staccate da terra, mentre in quei 4 voli contati fatti con MD80 ricordo che era molto più brusco, anche se nei minuti successivi la spinta fortissima dei motori si sentiva parecchio, tant'è che sono rimasto letteralmente inchiodato al sedile, come se ci fosse qualcosa che mi stesse comprimendo. :cry:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 30 giugno 2018, 15:50

PIMPI ha scritto:
noflyzone ha scritto: Tu come definiresti un luogo virtuale popolato da gente che vive da anni con la paura di impazzire e altre fobie del genere e che è sotto psicofarmaci?
Se non ti piace chiamarli simpaticamente "matti", puoi chiamarli "persone affette da patologie psichiatriche" o "persone con disturbi mentali", ma la realtà delle cose non cambia.
Premesso che non ho idea di quali forum frequenti tu (io solo questo e quello del mio cantante preferito..che non vi dirò mai chi sia sennò davvero mi buttate fuori :lol: ), ma trovo molto arrogante quello che dici.
Quelle persone che tu continui a giudicare stanno cercando, a loro modo, di trovare delle risposte, cercano almeno e non si arrendono..

E quindi? Gli sto forse impedendo di cercare delle risposte?

noflyzone ha scritto: La loro situazione rimane sempre la stessa...
Detto da te che sei tornato a casa con 14 ore di treno mi fa molto ridere, perdonami..
Almeno degli altri non sappiamo se la loro situazione sia rimasta sempre la stessa o meno..
noflyzone ha scritto: Avendoci avuto a che fare in modo diretto e indiretto, ho una profonda avversione veso psicologi, motivatori, life-coach e venditori di fumo in generale.
Sciamani? Veggenti? Non sono compresi nell'elenco?
..trasudi davvero qualunquismo, fattelo dire..
Gli psicologi hanno studiato per fare quello che fanno..lo sai, vero?
Poi tu puoi decidere liberamente di non avvalerti del loro aiuto, ma senza metterli al pari dei venditori di fumo..
Lo trovo davvero molto arrogante e più vai a avanti più confermi quel che diceva Brandon dall'inizio sul tuo ego..
Guarda, non voglio aprire il capitolo "psicologi" perchè andremmo a toccare argomenti che tu nemmeno immagini!!
Mi limito solo a dirti che credo fortemente nei mezzi della psicologia per quel che riguarda il trattamento di fobie e problemi specifici come il nostro (paura di volare), oppure di forti traumi emotivi (pensa a una ragazza che è stata violentata da bambina, o a chi si è visto morire un genitore sotto i suoi occhi).
Non ci credo affatto invece per quel che riguarda il trattamento di problemi a carattere più generale come ansia, depressione, disturbi alimentari, ossessioni, attacchi di panico, ecc...
Su quel fronte gli psicologi sono allo stesso livello di Paolo Fox!!


E prima di darmi nuovamente del qualunquista, maleducato, irrispettoso, passa almeno 2 o 3 anni a confrontarti con chi è stato dagli psicologi, ascolta le loro esperienze, prova ad andarci anche tu magari, leggi qualche testo di PNL, parla con qualche life-coach/motivatore, e poi dimmi se non giungi alla stessa conclusione.

Il fatto di avere un pezzo di carta non è sinonimo di capacità di risolvere certi problemi.
Allo stesso modo, il fatto che i sacri testi di psicologia parlino di determinati problemi, non significa che a quei problemi ci sappiano realmente porre un rimedio (impasticcarsi a vita di xanax non vale come rimedio!!).
Senza contare che oggi in molte facoltà le lauree le regalano, specie in certi atenei, specie nelel facoltà umanistiche.
E senza contare che buona parte degli iscritti a psicologia sono ragazzette "trendy" che si iscrivono lì solo per poter dire "Ehi, io studio all'università!!" e perchè non ci sono formule o teoremi da ricordare...
Il pezzo di carta in sè, oggi, non vale proprio nulla!!

E poi io non ho parlato solo di psicologi, ma anche di life-coach e motivatori vari che in pratica sono degli psicologi falliti, spesso nemmeno laureati.

Io se mi permetto di giudicare certe categorie è perchè ci ho avuto a che fare a lungo, e quindi posso esprimere un giudizio con cognizione di causa (non con arroganza, cosa ben diversa!!)....tu e altri invece giudicate senza nemmeno sapere chi c'è dall'altro lato del monitor, senza sapere nemmeno che faccia ha e quale è il suo percorso di vita, dandogli dell'arrogante, qualunquista, irrispettoso, maleducato.

Tu hai mai avuto un/a fidanzato/a che andava dallo psicologo? Tu ci sei mai stato/a? Hai letto 4-5 libri di psicologia e PNL? Hai mai assistito ai seminari di 3-4 life-coach diversi? Hai mai parlato con almeno 10 persone che sono andate dallo psicologo perchè si sentivano infelici, poco amate, non accettate, insoddisfatte della loro vita?
Non so perchè, ma credo che la risposta a quasi tutte queste domande sarà NO, NO, e poi ancora NO.... :mrgreen:
Forse se cerchi arroganza e qualunquismo, misti a giudizi tranchant espressi con molta leggerezza, dovresti guardarti allo specchio..... :roll: :roll: :roll:
Ma tranquilla, io non mi arrabbio certo per poco così poco. Sono abituato a combattere ben altre battaglie. :roll:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 30 giugno 2018, 16:07

noflyzone ha scritto:
tartan ha scritto:Riguardo alle mie povere spiegazioni tecniche, cosa dici? Ti sono bastate? Le hai pienamente comprese al di la della pura esecuzione materiale? Hai bisogno di altre spiegazioni? Siccome che le racconto anche agli studenti di un istituto tecnico aeronautico, naturalmente in modo più approfondito, mi piacerebbe sapere se riesco ad essere chiaro oppure se devo sforzarmi di più! Grazie per ogni suggerimento che vorrai darmi.
PS Non sono mai stato, e non lo sarò mai, uno yes man e proprio per questo motivo ho perso il mio posto di lavoro anche se me ne sono stati immediatamente proposti molti altri analoghi da chi aveva bisogno! :?
Ok, parliamo di tecnica. Ho 2 dubbi.

- perchè all'inizio della manovra di atterraggio quella repentina discesa per attraversare le nubi e poi livellare l'aereo? Il pilota di certo non naviga a vista, ma grazie a tutta la sensoristica dell'aereo (radar e quant'altro), quindi le nubi dovrebbero fargli un baffo. E' una pratica comune quella di attraversare le nubi prima possibile durante l'atterraggio, è una procedura standard, oppure viene lasciato alla discrezionalità del pilota?

- il fatto di scendere e poi ridare nuovamente gas è anch'essa una procedura standard? Sui vecchi MD80 ricordo una discesa più dolce e soprattutto costante, anche se la prima volta è stata un poco turbolenta per me, tant'è che ho vomitato nel sacchettino davanti il sedile. Ricordavo che l'aereo planava dolcemente in giù e in modo regolare. Non ha mai fatto giù-su-e poi nuovamente giù...è una procedura dei nuovi A320? Se dovessi decidermi a riprenderlo, mi devo aspettare la stessa tipologia di manovra? :cry:


Il decollo invece, almeno nel momento del distacco da terra, mi è sembrato più dolce e graduale. Quasi non mi sono accorto che le ruote si erano staccate da terra, mentre in quei 4 voli contati fatti con MD80 ricordo che era molto più brusco, anche se nei minuti successivi la spinta fortissima dei motori si sentiva parecchio, tant'è che sono rimasto letteralmente inchiodato al sedile, come se ci fosse qualcosa che mi stesse comprimendo. :cry:
Le nubi non centrano niente. Si tratta solo di traffico gestito dal controllo, tipo scendi a questa quota e li rimani poi richiama. E' chiaro che se scendi riduci il motore e poi se ti fermi lo devi ridare. Tutto qui, come in macchina in discesa seguita da una salita. Le discese sono di due tipi, sempre in funzione del traffico e dell'aeroporto. Step descent (discesa a gradini) o continuous descent (discesa continua) tutto dipende dal controllo del traffico aereo al momento. Tutto normalissimo.
Il decollo può essere fatto a spinta piena (pista corta, carico massimo vento in coda ecc) oppure con spinta ridotta per non stressare il motore se non serve. Puoi aspettarti di tutto senza stereotipi.
Naturalmente non puoi aspettari che ti si spieghi ogni singolo aspetto che ti turba. Una maggiore consapevolezza la puoi raggiungere leggendo quello che ti ho scritto e che hai promesso di leggere ma che non hai ancora letto. Che mi dici delle mie spiegazioni che non hai ancora letto?
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 30 giugno 2018, 17:17

noflyzone ha scritto:
Guarda, non voglio aprire il capitolo "psicologi" perchè andremmo a toccare argomenti che tu nemmeno immagini!!
Mi limito solo a dirti che credo fortemente nei mezzi della psicologia per quel che riguarda il trattamento di fobie e problemi specifici come il nostro (paura di volare), oppure di forti traumi emotivi (pensa a una ragazza che è stata violentata da bambina, o a chi si è visto morire un genitore sotto i suoi occhi).

AH però...è dall’inizio che sostieni che le psicoterapie non servono a niente...sopratutto non c’è nessun legame tra la paura del volo o fobie specifiche ....e ora dici Chen credi fortemente nei mezzi della psicologia per quel che riguarda le fobie specifiche....hai le idee chiare... :mrgreen:

noflyzone ha scritto: Non ci credo affatto invece per quel che riguarda il trattamento di problemi a carattere più generale come ansia, depressione, disturbi alimentari, ossessioni, attacchi di panico, ecc...
Su quel fronte gli psicologi sono allo stesso livello di Paolo Fox!!
Beh direi che ti sbagli...perché invece risolvono anche quei problemi....mi avessi parlato di schizofrenia avremmo dovuto ampliare....così come per la depressione...ma forse va al di la della conoscenza...
noflyzone ha scritto: E prima di darmi nuovamente del qualunquista, maleducato, irrispettoso, passa almeno 2 o 3 anni a confrontarti con chi è stato dagli psicologi, ascolta le loro esperienze, prova ad andarci anche tu magari, leggi qualche testo di PNL, parla con qualche life-coach/motivatore, e poi dimmi se non giungi alla stessa conclusione.
Il life coach motivatore non è, di solito, uno psicologo o psicoterapeuta...la PNL è un altro discorso ancora...
noflyzone ha scritto: Il fatto di avere un pezzo di carta non è sinonimo di capacità di risolvere certi problemi.
Allo stesso modo, il fatto che i sacri testi di psicologia parlino di determinati problemi, non significa che a quei problemi ci sappiano realmente porre un rimedio (impasticcarsi a vita di xanax non vale come rimedio!!).

Uno psicologo non può prescrivere farmaci....quindi non è il percorso che ti suggerirà in una psicoterapia.

noflyzone ha scritto: Senza contare che oggi in molte facoltà le lauree le regalano, specie in certi atenei, specie nelel facoltà umanistiche.
E senza contare che buona parte degli iscritti a psicologia sono ragazzette "trendy" che si iscrivono lì solo per poter dire "Ehi, io studio all'università!!" e perchè non ci sono formule o teoremi da ricordare...
Il pezzo di carta in sè, oggi, non vale proprio nulla!!
Spero che tu sappia che un neo laureato in psicologia non può fare alcuna psicoterapia...se vuole farla deve intraprendere altri 5 anni di una scuola di psicoterapia. Un pezzo di carta , è vero, non è una garanzia...ma non è che l’assenza lo sia ancora di più....
noflyzone ha scritto: E poi io non ho parlato solo di psicologi, ma anche di life-coach e motivatori vari che in pratica sono degli psicologi falliti, spesso nemmeno laureati.
Fino a questo post avevi parlato di psicologia e psicoterapie. Gli altri non sono psicologo falliti...fanno proprio altro....perché, appunto, non sono psicologi.
noflyzone ha scritto: Io se mi permetto di giudicare certe categorie è perchè ci ho avuto a che fare a lungo, e quindi posso esprimere un giudizio con cognizione di causa (non con arroganza, cosa ben diversa!!)....tu e altri invece giudicate senza nemmeno sapere chi c'è dall'altro lato del monitor, senza sapere nemmeno che faccia ha e quale è il suo percorso di vita, dandogli dell'arrogante, qualunquista, irrispettoso, maleducato.
È presuntuoso anche giudicare “la psicologia “ o i suoi fondamenti perché hai conosciuto....quanti psicologi?
noflyzone ha scritto: Tu hai mai avuto un/a fidanzato/a che andava dallo psicologo? Tu ci sei mai stato/a? Hai letto 4-5 libri di psicologia e PNL? Hai mai assistito ai seminari di 3-4 life-coach diversi? Hai mai parlato con almeno 10 persone che sono andate dallo psicologo perchè si sentivano infelici, poco amate, non accettate, insoddisfatte della loro vita?
Non so perchè, ma credo che la risposta a quasi tutte queste domande sarà NO, NO, e poi ancora NO.... :mrgreen:
Forse se cerchi arroganza e qualunquismo, misti a giudizi tranchant espressi con molta leggerezza, dovresti guardarti allo specchio..... :roll: :roll: :roll:
Ma tranquilla, io non mi arrabbio certo per poco così poco. Sono abituato a combattere ben altre battaglie. :roll:
Non mi sporco le mani con la mediocrità....
Anche per lo psicologo , però, non è sufficiente che tu vada lì...il lavoro è comunque tuo...se sei un muro...ha ben poco da fare lo stesso...
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da francescoSC » 1 luglio 2018, 21:22

noflyzone ha scritto: Io se mi permetto di giudicare certe categorie è perchè ci ho avuto a che fare a lungo, e quindi posso esprimere un giudizio con cognizione di causa (non con arroganza, cosa ben diversa!!)....
Non con arroganza? :roll: :D

I tuoi post, da che sei entrato qui trasudano arroganza, egocentrismo, cafonaggine, presupponenza, ignoranza. E gli psicologi non capiscono una mazza, e i dottori peggio che mai, e i piloti sono cappellatori, e io sono un giudatore perfetto che vado a 400 kmh in autostrada perche' sono un fenomeno e padroneggio il mezzo, ecc ecc ecc io capisco tutto e gli altri non capiscono un cazzone :mrgreen:
Ma tranquilla, io non mi arrabbio certo per poco così poco. Sono abituato a combattere ben altre battaglie. :roll:
Non mi sporco le mani con la mediocrità....
A differenza mia (e mi prendo le colpe) qui dentro exence, pimpi, giutreas e tutti gli altri (per non parlare di brandon e tartan) ti hanno trattato con grande condiscendenza, prendendo a cuore la tua problematica.... quello che riesci a dire e' un maleducatissimo e cafone e arrogante "non mi sporco le mani con la mediocrita'".

Sei un troll, dai. Hai ottenuto il tuo scopo. Non sei qui per farti aiutare e per una paura effettiva e reale. Sei qui per questionare e pretendere di stabilire una supremazia delle tue idee e svilire un certo percorso di aiuto che qui dentro ha aiutato moltissime persone (o le sta aiutando).

Quindi direi che, avendo ottenuto il tuo scopo, puoi calare il sipario e scivolare nell'oblio. Perche' non ti interessa risolvere il tuo "problema". :wink:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da PIMPI » 2 luglio 2018, 10:34

noflyzone ha scritto: Non so perchè, ma credo che la risposta a quasi tutte queste domande sarà NO, NO, e poi ancora NO.... :mrgreen:
Forse se cerchi arroganza e qualunquismo, misti a giudizi tranchant espressi con molta leggerezza, dovresti guardarti allo specchio..... :roll: :roll: :roll:
Ma tranquilla, io non mi arrabbio certo per poco così poco. Sono abituato a combattere ben altre battaglie. :roll:
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La mediocrità?
..ma ti rendi conto di quello che dici?
Se ti interessa, la risposta a tutte le tue domande è sì e la mia esperienza è completamente contraria alla tua, ma..si sa che solo tu hai lo scettro della verità in mano e quindi ti lascio alle tue certezze!
Grazie per avermi illuminato la vita! :lol: (roba da matti)

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 2 luglio 2018, 12:40

Io credo che questo tizio abbia bisogno di una salutare disconferma.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 5 luglio 2018, 12:10

francescoSC ha scritto:
noflyzone ha scritto: Io se mi permetto di giudicare certe categorie è perchè ci ho avuto a che fare a lungo, e quindi posso esprimere un giudizio con cognizione di causa (non con arroganza, cosa ben diversa!!)....
Non con arroganza? :roll: :D

I tuoi post, da che sei entrato qui trasudano arroganza, egocentrismo, cafonaggine, presupponenza, ignoranza. E gli psicologi non capiscono una mazza, e i dottori peggio che mai, e i piloti sono cappellatori, e io sono un giudatore perfetto che vado a 400 kmh in autostrada perche' sono un fenomeno e padroneggio il mezzo, ecc ecc ecc io capisco tutto e gli altri non capiscono un cazzone :mrgreen:
Allora, rispondo a te e per esteso a tutti gli altri sul discorso psicologi, perchè sono stufo di sentirmi dare del troll saccente arrogante, senza nemmeno avermi dato la possibilità di esprimere il perchè di certe affermazioni.
Non sono venuto qui per parlare nei dettagli di quanto sia efficace la psicoterapia in determinati casi, ma per superare la paura di volare.
Faccio questa digressione, e poi chiudo la faccenda PER SEMPRE.

Il discorso è estremamente semplice.
Ci sono determinate patologie come ansia cronica, depressione, dismorfofobia, scarsa autostima, che sono tutte figlie degli insuccessi ripetuti e costanti che collezioniamo durante la vita, e che riguardano varie sfere: lavoro, salute, rapporti familiari, amicizie.
A chi soffre di questi problemi, che vanno oltre la semplice tristezza momentanea che dura mezza giornata, viene consigliato di consultare uno psicologo.

Bene, cosa fa lo psicologo? Lo psicologo non cambia la realtà delle cose.
Se sei brutto e vieni costantemente rifiutato dalle donne, lo psicologo non ha la bacchetta magica per renderti bello e desiderabile.
Se tuo padre è un alcolizzato violento che picchia te e tua da madre da sempre, lo psicologo non riporta le lancette indietro per cambiare il tuo passato.
Se mandi centinaia di curriculum e nessuno si degna di risponderti perchè non hai il cognome giusto o la raccomandazione, lo psicologo non ti farà assumere.

Quel che fa lo psicologo è anestetizzare la tua mente di parole. Ti dice che sei amabile, che sei desiderabile, che prima o poi pure per te arriveranno giorni migliori, che devi stare sereno, avere più fiducia in te stesso, e altre ingenuità del genere.
Le stesse che puoi leggere in un oroscopo o che ti può dare un amico mentre ti dà una consolatoria pacca sulla spalla.
Lo psicologo dipinge nella tua mente un giardino fiorito per non farti vedere il deserto arido in cui vivi.


Ci sono poi varie figure piuttosto improvvisate (PNLari, life-coach, ecc...) che nei loro libri parlando di legge di attrazione, di pensiero positivo e robe del genere, secondo cui basta desiderare fortemente una cosa, pensare positivo, per ottenerla.
E' la versione un pelino più elaborata di "Sorridi al mondo e il mondo ti sorriderà". Sono frasi concettualmente vere solo a metà, perchè se è risaputo che se sei triste e ti piangi addosso finirai per fare terra bruciata attorno a te, è altrettanto vero che l'ottimismo e la voglia di fare da sole non portano automaticamente ai risultati desiderati.


In generale, il pensare positivo e lavere fiducia in sè stessi portano come unico benefico effetto quello di abbassare i livelli ematici di cortisolo e prolattina, e alzare quelli di testosterone, evitando il brain-fog e regolarizzando il ritmo sonno-veglia.
Il resto sono solo ca**ate da manuali truffaldini o da inutili sedute di psicoterapia.

Perchè il nostro destino è nelle nostre mani solo in minima parte. Buona parte dei risultati che otteniamo (o non otteniamo) dipendono dagli altri e da una serie di condizioni al contorno che sfuggono totalmente al nostro controllo.
Perchè se nasco in un villaggio dell'Africa dove si beve l'acqua marrone che scorre in mezzo alla strada, o in un quartiere degradato da una famiglia economicamente svantaggiata, hai voglia di pensare positivo e avere grandi progetti...
O se nasco col mento sfuggente, la calvizie e gli occhi da pesce lesso, hai voglia di pensare di risultare attraente agli occhi di Eleonora, la cerbiattina bionda che vedo ogni giorno a lavoro. Lei finirà sempre per rifiutarmi, esattamente come mi hanno rifiutato altre mille ragazze prima di lei....




La questione del farci credere che con la volontà possiamo raggiungere qualsiasi obiettivo è il più grande inganno della contemporaneità. È un concetto che abbraccia ogni aspetto della nostra vita.

Siamo stati cresciuti facendoci credere che con l'impegno e la volontà potevamo ottenere TUTTO, l'intero sistema si regge su questo ridicolo assunto meritocratico che non trova un corrispettivo nella realtà.
In primis ogni individuo ha un potenziale ed un set di talenti diverso. Ma non solo.
Ogni individuo, al netto della sua abnegazione e del suo impegno, non è completamente artefice del suo destino. Al massimo è responsabile e artefice delle sue azioni, ma l'effetto che queste azioni avranno sulla realtà è INDIPENDENTE dal suo volere, ma è il risultato di tutta una serie di fattori esterni completamente al di fuori del suo controllo. Il sistema sul quale agiamo è fondamentalmente una black box.


E in questo voi ci vedete arroganza, saccenza, cafonaggine?
Solo perchè ho un pensiero leggermente più profondo della media? Perchè non mi bevo le ingenuità che si beve l'uomo di strada? Perchè non credo a queste ingenuità che molti invece prendono come perle di saggezza finendo per crederci?
Non so, ditemi voi....

Ci vedete qualunquismo? Qualunquismo nel pensare che quella del "Se vuoi, puoi" è la più grande bugia della modernità?

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 5 luglio 2018, 12:17

flyingbrandon ha scritto: Anche per lo psicologo , però, non è sufficiente che tu vada lì...il lavoro è comunque tuo...se sei un muro...ha ben poco da fare lo stesso...
Ciao!
Se tu domattina ti svegli con un forte dolore al petto, cosa fai?
Vai da un medico, e di certo ci vai per guarire, per stare bene. Non per cercare di sconfessare le sue teorie e dire che, ai fini pratici, sono totalmente inutili per farti stare meglio.

Allo stesso modo, tutti coloro che hanno consultato psicologi, life-coach e robe del genere, ci sono andati col desiderio di superare i loro problemi e stare meglio.
Quel che li ha portati a guardare queste figure con diffidenza, è l'aver appurato che la loro terapia a base di sorrisi e buon umore, è totalmente inutile nella vita reale.


Qui dentro mi avete giudicato come un saccente, arrogante, troll, ma vi siete mai chiesto quale sia il mio percorso?
Perchè sono arrivato a etichettare come inutili certe favolette buoniste che vengono dispensate al costo di 40€ a seduta, o di 19,90€ a volume?
E' facile appiccicare etichette sugli altri, è molto meno facile ascoltare pazientemente le loro storie.....

Passo e chiudo. Ora torniamo a parlare di aerei..... :wink:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 5 luglio 2018, 12:50

[quote=“noflyzone”]
In generale, il pensare positivo e lavere fiducia in sè stessi portano come unico benefico effetto quello di abbassare i livelli ematici di cortisolo e prolattina, e alzare quelli di testosterone, evitando il brain-fog e regolarizzando il ritmo sonno-veglia.
Il resto sono solo ca**ate da manuali truffaldini o da inutili sedute di psicoterapia.
La questione del farci credere che con la volontà possiamo raggiungere qualsiasi obiettivo è il più grande inganno della contemporaneità. È un concetto che abbraccia ogni aspetto della nostra vita.
Ci vedete qualunquismo? Qualunquismo nel pensare che quella del "Se vuoi, puoi" è la più grande bugia della modernità?[/quote]

Ciao Noflyzone, bentornato...
Non mi trovo d’accordo con quello che dici ... il “se voglio posso” è uno dei pilastri della mia quotidianità e devo dire che ho le mie soddisfazioni , e che il metodo funziona... ovviamente i risultati si conseguono non aspettando che ti cadano in testa, ma con perseveranza, e , a volte, sacrifici. Sempre che tu non nasca “con la camicia” e abbia tutto già pronto a portata di mano, ma non è stato il mio caso, e anzi ho notato che spesso che nasce in un contesto favorevole economicamente o , permettimi il termine, socialmente , spesso non ha la scintilla che gli permette di sfruttare a pieno quelle grandi opportunità ... mentre altri, per ottenerle, devono guadagnarsele, e durante l’iter di “sbattimento”, cresci anche come persona ... è solo la mia esperienza , è sempre una scelta, anche quella di accontentarsi di un’esistenza tranquilla e standard , dipende tutto dal carattere della persona e dalla consapevolezza che il nostro corpo o la nostra mente sono alleati e non gabbie che ci limitano ..
Ciao
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 5 luglio 2018, 13:04

tartan ha scritto: Le nubi non centrano niente. Si tratta solo di traffico gestito dal controllo, tipo scendi a questa quota e li rimani poi richiama. E' chiaro che se scendi riduci il motore e poi se ti fermi lo devi ridare. Tutto qui, come in macchina in discesa seguita da una salita. Le discese sono di due tipi, sempre in funzione del traffico e dell'aeroporto. Step descent (discesa a gradini) o continuous descent (discesa continua) tutto dipende dal controllo del traffico aereo al momento. Tutto normalissimo.
Il decollo può essere fatto a spinta piena (pista corta, carico massimo vento in coda ecc) oppure con spinta ridotta per non stressare il motore se non serve. Puoi aspettarti di tutto senza stereotipi.
Naturalmente non puoi aspettari che ti si spieghi ogni singolo aspetto che ti turba. Una maggiore consapevolezza la puoi raggiungere leggendo quello che ti ho scritto e che hai promesso di leggere ma che non hai ancora letto. Che mi dici delle mie spiegazioni che non hai ancora letto?
Oh Dio, quali spiegazioni?!
Quando mi dicevi che non si decolla se non si è certi di poter decollare con un motore in meno, e che si pianifica anche un aeroporto dove atterrare in caso di emergenza?
Le ho lette, le ho lette queste spiegazioni, e le ho capite.



Ho afferrato il discorso sugli accorgimenti di sicurezza che vengono adottati prima di decollare.
Come ti dicevo, quello che mi ha messo paura durante il volo sono state le manovre dell'aereo.
Manovre che per gli altri passeggeri erano normali, probabilmente perchè hanno viaggiato più spesso del sottoscritto in aereo, ma che a me hanno generato paura, panico!! Durante quell'atterraggio a gradini, mi sembrava che ci saremmo schiantati. Mi sentivo morire.

Non so se tu o qualcun altro ha scritto che l'aereo per atterrare, di fatto, deve precipitare, e che si tratta di un precipitare in modo controllato. Ecco, in quei momenti mi sembrava invece che stessimo per precipitare in modo totalmente incontrollato :?
PIù o meno la stessa sensazione avuta durante le 2 virate che hanno preceduto l'atterraggio: pensavo che l'aereo stesse per girarsi su un fianco....e che io non potevo fare assolutamente nulla.
Stessa sensazione avvenuta durante il decollo: distacco dal suolo piuttosto dolce, quasi non mi sono accorto che eravamo già in aria, ma dopo pochi secondi ho sentito l'accelerazione fortissima dei motori che mi comprimeva e mi sono impaurito. E' stato quello il momento in cui ho iniziato ad afferrare stretto il sedile, rompendo le scatole al signore davanti a me.

Al ritorno ero quasi quasi tentato di prendere l'aereo, ci stavo quasi riuscendo ad andare in aeroporto e presentarmi al gate, ma poi memore di come ho vissuto la cosa sull'aereo, ho lasciato perdere.

E in tutto questo, tra meno di un mese, in teoria dovrei prendere nuovamente l'aereo. :cry:



Sai cosa inizio a pensare? Che il mio non è un problema legato alla scarsa fiducia nei piloti, nell'equipaggio e nell'organizzazione in generale, altrimenti nemmeno ci sarei salito su quell'aereo, quanto alla scarsa fiducia nel mezzo in sè. In quell'insieme di acciaio, leghe leggere, plastiche e schede elettroniche su cui sono seduto, e che ho paura che possa cedere, rompersi, andare in frantumi, incendiarsi (esempio concreto di poche settimane fa), oppure girarsi e ruotarsi all'improvviso in modo incontrollato, in un modo che sfugge alla volontà dei piloti, finendo per schiantarsi.

Ti racconto un aneddoto,
E' risaputo che i conti di Alitalia non sono molto in salute. Anni fa quando per la prima volta si iniziò a parlare delle difficoltà finanziarie che attraversava Alitalia, del possibile fallimento della società, del licenziamento dei dipendenti, una delle prime cose ho pensato è stata: Ma se non hanno soldi, se il bilancio è in rosso, questo non si può ripercuotere sulla manutenzione degli aerei? Non c'è il rischio che la manutenzione venga fatta male o non venga fatta per nulla? Che un pezzo che deve essere cambiato dopo 5.000ore di volo, venga cambiato dopo 20.000 ore o non venga cambiato affatto?

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 5 luglio 2018, 13:14

Sull’aneddoto... non so in quale banca tu abbia i soldi, NoFly, ma tutte le principali banche italiane sono in rosso di cifre che non ti immagini... questi deficit si riversano semmai sui dipendenti, non sul sistema nè sul customer, ci sono standard da rispettare e questo indipendentemente dalle crisi... penso sia la stessa cosa per le compagnie aeree a logica, ma gli addetti ai lavori mi correggano, nel caso ;)
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