Paura di volare (originalità portami via!)

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 12 giugno 2018, 0:20

noflyzone ha scritto:
flyingbrandon ha scritto: Per questo, se ti va, ti direi di rispondere alle domande che ti ho fatto o controbattere alle mie affermazioni...piuttosto che declinare il confronto.
Ciao!
Quali domande, scusa? Ho risposto man mano a tutti quanti, pure a te.
Ti ho scritto 5 o 6 post e hai risposto uno... :mrgreen:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 12 giugno 2018, 0:24

noflyzone ha scritto:

Ma se sotti i tuoi piedi ci sono 11.000 metri di nulla, di vuoi, i rumori non suscitano nessuna ilarità. Al limite curiosità...curiosità di sapere se è tutto ok, o se l'aereo perde colpi :|
Non è vero...i rumori ti suscitano curiosità se non temi che significhino qualcosa di negativo. Se senti degli spari in casa tua, pur stando con i piedi per terra, non penso ti suscitino curiosità e ilarità. Quindi il punto è che tu hai attaccato, erroneamente, l’etichetta di pericolo laddove non c’è pericolo...se non in una percentuale ridotta a ciò che fai abitualmente...
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 12 giugno 2018, 0:31

noflyzone ha scritto:
Non mi riferivo a te quando parlavo di cazziatoni, figurati, anzi sei stato uno dei pochi che è riuscito a immedesimarsi. A capire che la paura di volare non è una malattia rara che colpisce 15 persone in tutto il globo, ma che anzi è relativamente diffusa.
No...la paura di volare NON è una malattia...e questo è un punto fondamentale. Non importa se più o meno persone abbiano paura di volare. Tu cerchi in ogni modo di leggittimare i tuoi pensieri riguardo alla pericolosità dell’aereo e tendi a fare sempre un confronto con gli altri...se proprio dovessi confrontarti dovresti farlo con Chi NON ha paura di volare...non con chi ce l’ha per sentirti “normale”...
noflyzone ha scritto: Hai detto bene, l'uomo non è nato per volare. Non ha le ali. E' nato per camminare, correre, cacciare, saltare, ma di certo non per librarsi in volo. Quella è una cosa che fa grazie alla tecnologia, è un artificio, come è un artificio immergersi sott'acqua a 1000metri di metri di profondità, o andare nello spazio.
Anche questo è un concetto sbagliato. Se l’uomo non fosse fatto per volare non avrebbe trovato il modo per farlo. Tu in bici hai paura? Al cellulare hai paura? Non è fatto per udire discorsi a km di distanza ma lo fa. Non è fatto per andare in auto. In realtà è fatto ANCHE per pensare, realizzare e utilizzare le proprie risorse....e questo ha fatto.

Ciao!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 12 giugno 2018, 0:53

noflyzone ha scritto:
Quindi mi stai dicendo che le radici di questo blocco affondano nel mio presente e nel mio passato?
Che sono dovute al modo in cui percepisco la vita, la mia persona, al modo in cui mi relaziono con gli altri, ecc...?
Proprio così! Altrimenti ti basterebbe la tua “fredda logica” per capire che , forse, proprio a bordo di un aereo potresti stare tranquillo.

noflyzone ha scritto: E' fuor di dubbio che negli ultimi anni, a causa di ragioni che non sto qui a elencare, ho avuto un crollo a livello fisico e psicologico. Affrontare certi problemi per la prima volta, il ripetersi, costante, di altri, la crudezza delle relazioni umane e il restarne invariabilmente escluso o schiacciato, il prendere consapevolezza di cose che avevo intuito ma che non avevo mai compreso nella loro complessità e spietatezza, il vedere gli altri felici e realizzati mentre tu rimani alla finestra a guardare, sono tutte cose mi hanno cambiato. Non so se in meglio o in peggio (chi mi ha ri-incontrato a distanza di 7-10 anni dall'ultima volta sostiene in peggio), ma resta il fatto che mi hanno cambiato.
Vedi? Anche in questo caso fai un confronto con gli altri. Se gli altri sono felici e realizzati , a parte essere felice per loro o indifferente, cosa porta alla tua esistenza? Cosa cambia? Se gli altri fossero alla finestra con te tu saresti comunque alla finestra. Non è il tuo “stato” che cambia...ma come tu percepisci la tua vita in relazione a quella degli altri.

noflyzone ha scritto: Ma se è vero che A causa B, deve essere anche vero il contrario, ovvero che in assenza di A non si può verificare B.

Non è vero. Non è detto che esista una relazione biunivoca tra A e B. B può verificarsi in presenza di A o anche in presenza di Z. Non è detto che le relazioni che tu vedi siano necessariamente seriali...non è detto che C accada sempre se e solo se passi da A, poi B, poi C. La vita , e i suoi accadimenti, non presentano necessariamente relazioni tra di loro lineari e consecutive.

noflyzone ha scritto: Insomma, se il timore del volo è legato alla nostra vita privata, chi ha una vita privata soddisfacente non dovrebbe paura di volare...e invece non è così.
Tendi alla presunzione....chi sei tu per dire se uno ha una vita soddisfacente o meno? Perché guadagna 30000€ al mese, ha una bella casa e tromba come un matto è significativo del fatto che abbia una vita soddisfacente? Non è affatto detto. La tua percezione della vita te la rende soddisfacente o meno. Anzi...spesso chi rincorre il successo, ricchezza, potere...è proprio per colmare qualcosa che, guarda caso, non raggiunge mai. Ci sarà quello che guadagna 60000€, ha la casa più grande ed è sposato con figli. Facilmente il primo, se vive confrontandosi, si sentirà alla finestra mentre vedi gli altri aver raggiunto dei traguardi. Quello che posso dirti , statisticamente, è che chi vive sereno non ha paura di volare. L’essere sereno dipende proprio dalla percezione che hai tu della vita...e non da ciò che hai “raggiunto”.

noflyzone ha scritto: Perchè quei 2 voli li feci in una fase della mia vita in cui ero ancora ingenuo, felice, spensierato, e la paura in volo mi è venuta in entrambe le occasioni: all'arrivo a Milano e al ritorno da Roma.
E perchè non penso che tutti coloro che sono venuti qui prima di me erano sotto psicofarmaci o vedevano fatine rosa e unicorni bianchi svolazzare in cielo. Immagino fossero persone normalissime e senza particolari problemi personali o familiari.
Essere ansiosi non è una condizione normale per l’uomo. Vivere sotto stress cronico non è naturale per l’uomo. Probabilmente molte delle cose che tu reputi “normali” non lo sono. Ciò non significa che uno debba essere pazzo...ma l’incapacità di gestire nella giusta misura la propria emotività sfocia in delle problematiche. Il fatto che sfoci in tanti NON è indice doc normalità.

noflyzone ha scritto: Insomma, ho dei seri dubbi che il problema sia legato alla nostra vita privata. Il voler scovare in qualche tarlo del passato o in un rapporto conflittuale con i nostri genitori la causa di ogni nostro male presente, è tipico degli psicologi.
Il collegamento con la famiglia è spesso dovuto al fatto che hai subito il primo imprinting...in una fase dove non avevi la capacità di discernere quando un genitore ti spara una ca***ta o meno. E più cose tu prendi per “vere”, senza aver avuto esperienza in tal senso, più problemi affiorano quando il tuo vivere è i nomi conflitto con ciò che pensi e non metti in discussione. Non ci sono solo i genitori...c’è anche la scuola, la società in cui vivi....tutto ha creato il tuo modo di percepire la realtà...e ogni volta che il tuo modo di percepirla è diverso da ciò che il tuo intimo vive...si crea un conflitto. Tu hai seri dubbi su ciò che ti si dice...ma non hai seri dubbi su ciò che pensi...come vedi continui a pensare di conoscere le cause...vuoi solo una soluzione pratica...che,cti assicuro, non esiste. La tua ansia è una manifestazione che sicuramente si è riversata nella vita....con il volo o senza il volo. Infatti tu stesso hai detto di aver avuto un crollo.
noflyzone ha scritto: Penso piuttosto sia una questione di abitudine. Da piccolo ho sempre viaggiato in treno o in autobus, il mio primo volo l'ho preso a 27 anni, mentre so di gente che sull'aereo ci nasce. Che ha dei genitori che li hanno fatti volare fin dai tempi delle scuole elementari. Credo quindi che la mancanza di un bagaglio di esperienze in volo, di un passato di episodi gradevoli a cui attingere, mi porta oggi a vedere l'aereo come qualcosa di totalmente estraneo a me, che non mi appartiene (paura dell'ignoto?!) e non mi è mai appertenuto, quindi l'idea di salirci, specie dopo quei 2 episodi spiacevoli, non mi lascia affatto sereno.
L’abitudine fa poco o niente. E questo modo di pensare non ti permette di capire...
Ciao!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 12 giugno 2018, 12:52

A proposito di abitudini familiari, non sono mai riuscito a convincere mio padre a farsi un voletto con me accanto in una qualunque città europea a sua scelta, mai! Aveva paura di volare e non c'è stato verso! Anche mia figlia aveva paura ed ha paura di volare, però quando serve vola e vola pure da sola. Prima dovevo accompagnarla oppure andare a prenderla, ora fa tutto da sola, quando serve, a parte il biglietto che glielo pago io, ma questi sono altri problemi!
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 12 giugno 2018, 13:59

Exence ha scritto: Ah, ultima cosa... sta a te percepire se quello che ti viene detto e’ un “darti contro” o farti “cazziatoni”, oppure se prenderli semplicemente come spunti di riflessione ...
Complimenti! Le menti aperte sono sempre femminili! Mia figlia aspetta un maschio! Sarà dura da nonno che preferiva una femmina! :mrgreen:
Non è vero, nessuna preferenza, mai! :D
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 12 giugno 2018, 15:51

tartan ha scritto:
Exence ha scritto: Ah, ultima cosa... sta a te percepire se quello che ti viene detto e’ un “darti contro” o farti “cazziatoni”, oppure se prenderli semplicemente come spunti di riflessione ...
Complimenti! Le menti aperte sono sempre femminili! Mia figlia aspetta un maschio! Sarà dura da nonno che preferiva una femmina! :mrgreen:
Non è vero, nessuna preferenza, mai! :D
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ma no dai ci sono anche uomini con la mente aperta ! :!: bisogna cercare a lungo però :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 12 giugno 2018, 20:05

Grazie ai vostri "cazziatoni" (lo so che sono fatti a fin di bene :D ), grazie al confronto con altri, grazie a un PDF di una decina di pagine che ho scaricato dal forum, e pensando che ogni giorno ci sono migliaia di persone che partono e arrivano tranquillamente con l'aereo, compresi molti miei familiari che vanno e vengono da Milano, Spagna, Portogallo, Malta, credo di aver arginato il mio timore.

Voglio dire che ormai ho raggiunto la consapevolezza che posso star relativamente tranquillo perchè l'aereo non si sbriciola, non si piega, non si accartoccia come una lattina di coca-cola pressata con le mani, e che la crociera, a meno di finire dentro un tornado (cosa alquanto improbabile alle nostre latitudini e in questo periodo dell'anno), scorre tranquillamente e ti permette di godere anche di un bel panorama. In effetti il ricordo della crociera che ho (a parte quel ritorno da Roma) è complessivamente tranquillo. Non ho avvertito scossoni, sbalzi, ondeggiamenti, ero tranquillo io ed era tranquilli gli altri passeggeri, anche se so perfettamente che il vuoto d'aria è dietro l'angolo, ma non essendoci mai incappato non me ne preoccupo. Sarebbe come preoccuparsi che la macchina può prendere una piccola buca.


La cosa che ancora mi impensierisce abbastanza è la fase del decollo....il rumore dei motori al massimo, e soprattutto quella improvvisa sensazione di sollevamento, di distacco da terra, come se stessi "nuotando" nel vuoto.
Esistono accorgimenti per avvertire meno quella strana sensazione, tipo sedersi in coda piuttosto che davanti, o guardare il soffitto o per terra, oppure è indifferente?

L'altra cosa che mi impensierisce non poco è che avrei voluto affrontare questo ritorno nei cieli in compagnia, con qualcuno accanto con cui condividere questa esperienza, piuttosto che da solo, ma purtroppo non ho alternative e devo accettare la cosa :| :cry:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 12 giugno 2018, 20:21

noflyzone ha scritto:Grazie ai vostri "cazziatoni" (lo so che sono fatti a fin di bene :D ), grazie al confronto con altri, grazie a un PDF di una decina di pagine che ho scaricato dal forum, e pensando che ogni giorno ci sono migliaia di persone che partono e arrivano tranquillamente con l'aereo, compresi molti miei familiari che vanno e vengono da Milano, Spagna, Portogallo, Malta, credo di aver arginato il mio timore.

Voglio dire che ormai ho raggiunto la consapevolezza che posso star relativamente tranquillo perchè l'aereo non si sbriciola, non si piega, non si accartoccia come una lattina di coca-cola pressata con le mani, e che la crociera, a meno di finire dentro un tornado (cosa alquanto improbabile alle nostre latitudini e in questo periodo dell'anno), scorre tranquillamente e ti permette di godere anche di un bel panorama. In effetti il ricordo della crociera che ho (a parte quel ritorno da Roma) è complessivamente tranquillo. Non ho avvertito scossoni, sbalzi, ondeggiamenti, ero tranquillo io ed era tranquilli gli altri passeggeri, anche se so perfettamente che il vuoto d'aria è dietro l'angolo, ma non essendoci mai incappato non me ne preoccupo. Sarebbe come preoccuparsi che la macchina può prendere una piccola buca.


La cosa che ancora mi impensierisce abbastanza è la fase del decollo....il rumore dei motori al massimo, e soprattutto quella improvvisa sensazione di sollevamento, di distacco da terra, come se stessi "nuotando" nel vuoto.
Esistono accorgimenti per avvertire meno quella strana sensazione, tipo sedersi in coda piuttosto che davanti, o guardare il soffitto o per terra, oppure è indifferente?

L'altra cosa che mi impensierisce non poco è che avrei voluto affrontare questo ritorno nei cieli in compagnia, con qualcuno accanto con cui condividere questa esperienza, piuttosto che da solo, ma purtroppo non ho alternative e devo accettare la cosa :| :cry:
Mi rifiuto di risponderti :mrgreen: cioè dalle cose che chiedi si capisce che non hai capito ...
Che dire.., siediti davanti, che almeno se sei alto allunghi le gambe ... ;)
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 12 giugno 2018, 21:35

Meglio in coda, è la zona più sicura, oppure al centro che alla rotazione non vai né in sù e né in giù! :wink:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 13 giugno 2018, 1:38

noflyzone ha scritto:
Voglio dire che ormai ho raggiunto la consapevolezza che posso star relativamente tranquillo perchè l'aereo non si sbriciola, non si piega, non si accartoccia come una lattina di coca-cola pressata con le mani, e che la crociera, a meno di finire dentro un tornado (cosa alquanto improbabile alle nostre latitudini e in questo periodo dell'anno), scorre tranquillamente e ti permette di godere anche di un bel panorama. In effetti il ricordo della crociera che ho (a parte quel ritorno da Roma) è complessivamente tranquillo. Non ho avvertito scossoni, sbalzi, ondeggiamenti, ero tranquillo io ed era tranquilli gli altri passeggeri, anche se so perfettamente che il vuoto d'aria è dietro l'angolo, ma non essendoci mai incappato non me ne preoccupo. Sarebbe come preoccuparsi che la macchina può prendere una piccola buca.
Allora...sarei felice di sbagliarmi ma mi sento di farti alcune considerazioni. Ho la ragionevole certezza che tu non abbia nessun tipo di consapevolezza e, quindi, che tu non abbia risolto proprio niente. Puoi aver detto quella frase perché ti sembra che qua non ci capisca un c***o nessuno e vuoi tagliare corto...oppure sei convinto di aver raggiunto qualcosa che, ti assicuro, non hai raggiunto. Nel secondo caso, sempre che fossi interessato ad approfondire anche aldofuori di qua ti fornisco qualche spunto. Il primo, più importante, è che ho la forte impressione che tu non abbia neanche la più pallida idea che il 90% della tua vita, per essere ottimisti, la percorri in modo del tutto NON consapevole. Non perché sia strano tu...ma semplicemente perché, per vivere al giorno d’oggi, ti è richiesto di vivere con il pilota automatico inserito per riuscire a stare nei ritmi che la società ti impone. È un ‘ottima risorsa del nostro cervello...ma il farlo per la maggior parte del tempo porta a “perdersi”. Tu puoi respirare anche senza pensarci, in modo inconsapevole, puoi ormai guidare in modo inconsapevole, prestando solo il minimo di attenzione per non tamponare...puoi usare frasi fatte e comuni per esprimere un concetto...puoi dire qualcosa tanto per dirla...perché applichi degli schemi di pensiero che ti hanno insegnato ad usare...o perché un sacco di volte ti è stato sufficiente. Ma vivere con il pilota automatico NON è vivere. Esegui...ma non vivi....sai...ma non capisci...e questo tuo post di “conclusione” mette in luce questi aspetti. Se ti sembra di aver risolto il tuo problema perché hai capito che gli aerei non si accartocciano, in realtà, non puoi aver capito nulla o quasi. Ciò lo sapevi già senza alcun intervento alcuno. Perché pensi di stare meglio? Perché hai rimosso un problema...l’hai accantonato...hai deciso, come hai deciso tante cose in questa discussione, che ora è così che devi pensare. Ma accantonare non è risolvere...pensare di aver capito non è essere diventato consapevole. Non hai colto, in questi post, un qualsiasi spunto di discussione...tutto ciò in modo consapevole o inconsapevole. La discussione è rimasta sempre sulla superficie...e , da lì, non ti sei spostato. Io penso che non sia stato neanche un caso che tu abbia risposto ad 1/4 dei miei post...e sai qual’è il punto? Che qua dentro, di chi ti ha risposto, l’unico che può smontare le tue idee sugli aerei sono io. Non perché sia più bravo degli altri ...ma semplicemente perché conosco questo mondo meglio degli altri. Lo conosco meglio degli altri proprio dal punto di vista che manca a te e agli altri. Le domande che hai fatto sotto dimostrano questo...dimostrano che hai la tua idea su dove risieda l’origine della tua paura...e che tu sappia esattamente come questa debba essere risolta. In linea teorica tutto ciò sarebbe possibile...ma da un punto di vista pratico è molto difficile che la mente stessa ti fornisca il problema e la soluzione nello stesso modo di ragionare. Di solito questo processo passa da una “illuminazione”....ma questa da ciò che domandi poco sotto non appare come tale.
noflyzone ha scritto: La cosa che ancora mi impensierisce abbastanza è la fase del decollo....il rumore dei motori al massimo, e soprattutto quella improvvisa sensazione di sollevamento, di distacco da terra, come se stessi "nuotando" nel vuoto.
Esistono accorgimenti per avvertire meno quella strana sensazione, tipo sedersi in coda piuttosto che davanti, o guardare il soffitto o per terra, oppure è indifferente?
Quella sensazione, cioè di staccarsi da terra, è corretta e necessaria...non potresti mai decollare senza staccarti. È un transienre ma non è possibile che ciò non accada. Così come non è possibile che tu non senta i rumori (che non sono quasi mai al massimo). Dovresti preoccuparti di una perdita di spinta e non di una spinta poderosa..visto che , se sei lì a bordo, il tuo scopo è decollare....non trovi? È come se ti desse fastidio galleggiare quando sei in acqua. Preferiresti affondare?
noflyzone ha scritto: L'altra cosa che mi impensierisce non poco è che avrei voluto affrontare questo ritorno nei cieli in compagnia, con qualcuno accanto con cui condividere questa esperienza, piuttosto che da solo, ma purtroppo non ho alternative e devo accettare la cosa :| :cry:
Che tu sia solo o In compagnia è totalmente ininfluente ai fini di un volo. Cosa avresti da condividere esattamente?
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da 328gts » 13 giugno 2018, 7:10

tartan ha scritto:A proposito di abitudini familiari, non sono mai riuscito a convincere mio padre a farsi un voletto con me accanto in una qualunque città europea a sua scelta, mai! Aveva paura di volare e non c'è stato verso! Anche mia figlia aveva paura ed ha paura di volare, però quando serve vola e vola pure da sola. Prima dovevo accompagnarla oppure andare a prenderla, ora fa tutto da sola, quando serve, a parte il biglietto che glielo pago io, ma questi sono altri problemi!
Tartan io ne ho tre di figlie, più una ex moglie NESSUNA ha paura di volare, ma , soprattutto, a tutte e quattro continuo a pagare io il biglietto :lol:
Vedi che c’è sempre chi sta peggio?? :D

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Giutreas » 13 giugno 2018, 10:47

328gts ha scritto:
tartan ha scritto:A proposito di abitudini familiari, non sono mai riuscito a convincere mio padre a farsi un voletto con me accanto in una qualunque città europea a sua scelta, mai! Aveva paura di volare e non c'è stato verso! Anche mia figlia aveva paura ed ha paura di volare, però quando serve vola e vola pure da sola. Prima dovevo accompagnarla oppure andare a prenderla, ora fa tutto da sola, quando serve, a parte il biglietto che glielo pago io, ma questi sono altri problemi!
Tartan io ne ho tre di figlie, più una ex moglie NESSUNA ha paura di volare, ma , soprattutto, a tutte e quattro continuo a pagare io il biglietto :lol:
Vedi che c’è sempre chi sta peggio?? :D
Ao, questi si che sono problemi :wink:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Giutreas » 13 giugno 2018, 12:11

Per noFly: noi possiamo usare tutti gli argomenti del mondo per convincerti del contrario, ma deve partire da te la voglia di affrontare questa paura. Dovresti avere una sorta di folgorazione sulla via di Damasco. Mettere in dubbio questa ferrea certezza che hai dentro di te: volare per l’uomo è innaturale.
Scusa se te lo faccio notare, ma se nella storia tutti avessero pensato in questa maniera, saremmo fermi al medioevo.
A presto
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 13 giugno 2018, 12:50

flyingbrandon ha scritto:
noflyzone ha scritto: L'altra cosa che mi impensierisce non poco è che avrei voluto affrontare questo ritorno nei cieli in compagnia, con qualcuno accanto con cui condividere questa esperienza, piuttosto che da solo, ma purtroppo non ho alternative e devo accettare la cosa :| :cry:
Che tu sia solo o In compagnia è totalmente ininfluente ai fini di un volo. Cosa avresti da condividere esattamente?
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C'è qualcuno che gli tiene la mano?
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 13 giugno 2018, 13:52

flyingbrandon ha scritto:
noflyzone ha scritto:
Voglio dire che ormai ho raggiunto la consapevolezza che posso star relativamente tranquillo perchè l'aereo non si sbriciola, non si piega, non si accartoccia come una lattina di coca-cola pressata con le mani, e che la crociera, a meno di finire dentro un tornado (cosa alquanto improbabile alle nostre latitudini e in questo periodo dell'anno), scorre tranquillamente e ti permette di godere anche di un bel panorama. In effetti il ricordo della crociera che ho (a parte quel ritorno da Roma) è complessivamente tranquillo. Non ho avvertito scossoni, sbalzi, ondeggiamenti, ero tranquillo io ed era tranquilli gli altri passeggeri, anche se so perfettamente che il vuoto d'aria è dietro l'angolo, ma non essendoci mai incappato non me ne preoccupo. Sarebbe come preoccuparsi che la macchina può prendere una piccola buca.
Allora...sarei felice di sbagliarmi ma mi sento di farti alcune considerazioni. Ho la ragionevole certezza che tu non abbia nessun tipo di consapevolezza e, quindi, che tu non abbia risolto proprio niente. Puoi aver detto quella frase perché ti sembra che qua non ci capisca un c***o nessuno e vuoi tagliare corto...oppure sei convinto di aver raggiunto qualcosa che, ti assicuro, non hai raggiunto. Nel secondo caso, sempre che fossi interessato ad approfondire anche aldofuori di qua ti fornisco qualche spunto. Il primo, più importante, è che ho la forte impressione che tu non abbia neanche la più pallida idea che il 90% della tua vita, per essere ottimisti, la percorri in modo del tutto NON consapevole. Non perché sia strano tu...ma semplicemente perché, per vivere al giorno d’oggi, ti è richiesto di vivere con il pilota automatico inserito per riuscire a stare nei ritmi che la società ti impone. È un ‘ottima risorsa del nostro cervello...ma il farlo per la maggior parte del tempo porta a “perdersi”. Tu puoi respirare anche senza pensarci, in modo inconsapevole, puoi ormai guidare in modo inconsapevole, prestando solo il minimo di attenzione per non tamponare...puoi usare frasi fatte e comuni per esprimere un concetto...puoi dire qualcosa tanto per dirla...perché applichi degli schemi di pensiero che ti hanno insegnato ad usare...o perché un sacco di volte ti è stato sufficiente. Ma vivere con il pilota automatico NON è vivere. Esegui...ma non vivi....sai...ma non capisci...e questo tuo post di “conclusione” mette in luce questi aspetti. Se ti sembra di aver risolto il tuo problema perché hai capito che gli aerei non si accartocciano, in realtà, non puoi aver capito nulla o quasi. Ciò lo sapevi già senza alcun intervento alcuno. Perché pensi di stare meglio? Perché hai rimosso un problema...l’hai accantonato...hai deciso, come hai deciso tante cose in questa discussione, che ora è così che devi pensare. Ma accantonare non è risolvere...pensare di aver capito non è essere diventato consapevole. Non hai colto, in questi post, un qualsiasi spunto di discussione...tutto ciò in modo consapevole o inconsapevole. La discussione è rimasta sempre sulla superficie...e , da lì, non ti sei spostato. Io penso che non sia stato neanche un caso che tu abbia risposto ad 1/4 dei miei post...e sai qual’è il punto? Che qua dentro, di chi ti ha risposto, l’unico che può smontare le tue idee sugli aerei sono io. Non perché sia più bravo degli altri ...ma semplicemente perché conosco questo mondo meglio degli altri. Lo conosco meglio degli altri proprio dal punto di vista che manca a te e agli altri. Le domande che hai fatto sotto dimostrano questo...dimostrano che hai la tua idea su dove risieda l’origine della tua paura...e che tu sappia esattamente come questa debba essere risolta. In linea teorica tutto ciò sarebbe possibile...ma da un punto di vista pratico è molto difficile che la mente stessa ti fornisca il problema e la soluzione nello stesso modo di ragionare. Di solito questo processo passa da una “illuminazione”....ma questa da ciò che domandi poco sotto non appare come tale.
Io ho detto quella frase perchè ho soppesato i pro e i contro, le possibili alternative, e se l'idea di volare non mi entusiasma, mi entusiasma ancor meno l'idea di passare una giornata intera dentro il treno, tra binari, scambi, gallerie, fermate nelle varie stazioni, ecc...non voglio ripetere il viaggio della speranza di 2 anni fa, se nel giro 1h30-2h posso sbarazzarmi del viaggio e atterrare molto più riposato. Senza avere ancora in testa e nel corpo, per le 12h successive, tutti i sobbalzi dei binari, quella strana sensazione di ondeggiamento come se fossi ancora sul treno.

E ho detto quella frase anche perchè avevo già prenotato i biglietti di andata e ritorno quando stavo scrivendo, quindi non so cosa ho raggiunto esattamente, e non mi interessa nemmeno dargli un nome, ma qualcosa l'ho raggiunta.
So che devo fare questa cosa, e per quanto la cosa non mi faccia fare i salti di gioia, la faccio. La faccio come la fanno altre migliaia di persone ogni giorno.
Per questo avevo chiesto lumi su come affrontare il decollo, perchè mi volevo mentalmente preparare a quel momento.


Riguardo il tagliare corto, beh....da alcune risposte che ho ricevuto, non vedo disponibilità a fornire chiarimenti.
Ho chiesto quali sono i guasti che potenzialmente possono dare problemi seri (avevo letto che la perdita di 1 motore non compromette la sicurezza del velivolo e si riesce ad arrivare comunque a destinazione) e tu che mi hai risposto? Che non mi dici nulla perchè il mio primo pensiero è volare sereno, e non sono interessato agli aspetti tecnici....
......che più o meno è come dire a uno intollerante al glutine che non gli elenchi gli ingredienti del piatto che gli stai servendo perchè a lui interessa solo la sua sicurezza alimentare e non imparare a cucinare...Bah!! :|
Ho chiesto se esistono dei metodi per evitare quella sensazione di galleggiamento che si ha al momento del distacco da terra, e cosa ho ricevuto? Ironia sferzante....
Ho chiesto se si sente meno in coda o in testa, altra ironia sferzante....
Tu di solito come interagisci con chi ti tratta con sufficienza, si rifiuta di rispondere, e sminuisce i tuoi problemi?
Forse il problema è mio e di come mi esprimo, non saprei, perchè ad altri utenti vedo che è stato riservato un trattamento diverso.



Quella sensazione, cioè di staccarsi da terra, è corretta e necessaria...non potresti mai decollare senza staccarti. È un transienre ma non è possibile che ciò non accada. Così come non è possibile che tu non senta i rumori (che non sono quasi mai al massimo). Dovresti preoccuparti di una perdita di spinta e non di una spinta poderosa..visto che , se sei lì a bordo, il tuo scopo è decollare....non trovi? È come se ti desse fastidio galleggiare quando sei in acqua. Preferiresti affondare?
Certo che no.

La spinta in sè non mi spaventa, capisco che sta a testimoniare la potenza del mezzo. Come hai ben detto dovrei preoccuparmi di una perdita di spinta.
E' quel transiente che vorrei evitare o minimizzare, quel momento in cui il mezzo si stacca da terra, per questo chiedevo se c'era un trucco per avvertirla meno, magari guardando lateralmente piuttosto che davanti o a terra, o sedendosi davanti piuttosto che in coda, ma se non si può amen.

Che tu sia solo o In compagnia è totalmente ininfluente ai fini di un volo. Cosa avresti da condividere esattamente? Ciao!
Tu cosa hai da condividere con i tuoi amici, con i tuoi familiari, con la tua fidanzata/moglie?

Se la presenza di peers nella nostra fosse totalmente ininfluente, potremmo tranquillamente vivere isolati su un eremo a 2500mt di altezza. E invece no, in quanto appartenenenti al regno animale desideriamo vivere in mezzo ai nostri simili, fare gruppo, creare un clan, un branco, come creano un branco molti nostri consimili che non hanno ancora raggiunto la posizione eretta. Non solo. Oltre a far gruppo per fronteggiare problemi comuni, cacciare e garantirci la sopravvivenza (cervello rettiliano), desideriamo comunicare le nostri emozioni, condividere esperienze belle o brutte che siano, collegare i nostri sentimenti con quelli di altri (cervello limbico).

In un frangente del genere, avere fisicamente accanto una persona cara mi sarebbe utile.
Ultima modifica di noflyzone il 13 giugno 2018, 13:59, modificato 4 volte in totale.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 13 giugno 2018, 13:54

tartan ha scritto:Meglio in coda, è la zona più sicura, oppure al centro che alla rotazione non vai né in sù e né in giù! :wink:
Mi siederò all'altezza dell'ala, così da poter monitorare costantemente l'integrità della stessa....oltre che del motore :lol:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 13 giugno 2018, 14:18

Il tuo ultimo intervento, non quello in risposta al mio intervento ma quello prima, mi comincia a piacicchiare. c***o, una reazione umana! Ti rispondo seriamente: il mio lavoro è stato per decenni lo studio di una possibile piantata di un motore o anche di un successiva piantata di un secondo motore per gli aerei con più di due motori, quindi tre o quattro, per tutto il volo a partire dal momento del "rilascio freni", così si dice in gergo l'inizio del decollo. L'aereo non parte se il peso non gli consente di decollare con un motore che si ferma proprio a metà pista circa, perciò l'aereo è perfettamente in grado di proseguire il decollo, andare in volo e rimenerci per tutto il tempo che il pilota decide di tenercelo per poi tornare indietro oppure anche proseguire per un altro aeroporto. Questo per tutti gli aerei, compresi i bimotori. NON SI PARTE SE NON SI VOLA CON UN MOTORE IN MENO!
Una volta che si è partiti senza che il motore si fermi, allora comincia la possibilità che quello str**zo si fermi proprio sopra le alpi, oppure sopra le ande oppure in mezzo al mare ecc ecc e allora il volo non prosegue se non si è sicuri di arrivare oppure si ferma al primo aeroporto previsto e considerato già prima della partenza, cioè, non parte se oltre ad essere sicuri che può volare con un motore in meno, non si è sicuri che possa trovare un aeroporto capace di contenerlo. Ma non basta, prima di partire si considera anche l'aeroporto di destinazione e il peso di decollo dovrà consentire l'atterraggio ed una eventuale riattaccata anche sull'aeoporto finale e se questo non è possibile assicurarlo o non si parte o si decide un rinvio o si sbarcano passeggeri e/o merci ecc ecc, il tutto prima di partire. Queste sono le basi, è chiaro che al momento il tutto è già stato pianificato e restano solo alcuni piccoli dettagli da chiarire in poco tempo, ma il tutto è già stato studiato e garantito da tempo, con solo alcune verifiche da fare poco prima della partenza. Questo in soldoni perchè il lavoro preventivo del tutto inizia dal momento che si decide di acquistare un aereo e prosegue per tutta la vita dello stesso.
Il servizio a bordo, il cinema, il telefono, il posto a bordo, le hostesse bone o meno, la pubblicità e tutto il resto sono solo le quinte del teatro, non hanno niente a che vedere con la recita, a parte la qualificazione professionale degli assistenti al volo al limite della laurea in infermieristica (al limite nel senso che non hanno niente a che vedere con un infermiere professionale ma ci si avvicinano).
Ti basta?
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 13 giugno 2018, 15:03

noflyzone ha scritto:
Io ho detto quella frase perchè ho soppesato i pro e i contro, le possibili alternative, e se l'idea di volare non mi entusiasma, mi entusiasma ancor meno l'idea di passare una giornata intera dentro il treno, tra binari, scambi, gallerie, fermate nelle varie stazioni, ecc...non voglio ripetere il viaggio della speranza di 2 anni fa, se nel giro 1h30-2h posso sbarazzarmi del viaggio e atterrare molto più riposato. Senza avere ancora in testa e nel corpo, per le 12h successive, tutti i sobbalzi dei binari, quella strana sensazione di ondeggiamento come se fossi ancora sul treno.

E ho detto quella frase anche perchè avevo già prenotato i biglietti di andata e ritorno quando stavo scrivendo, quindi non so cosa ho raggiunto esattamente, e non mi interessa nemmeno dargli un nome, ma qualcosa l'ho raggiunta.
So che devo fare questa cosa, e per quanto la cosa non mi faccia fare i salti di gioia, la faccio. La faccio come la fanno altre migliaia di persone ogni giorno.
Per questo avevo chiesto lumi su come affrontare il decollo, perchè mi volevo mentalmente preparare a quel momento.
il fatto è che non devi prepararti mentalmente... nel senso,,, quando sali in macchina hai bisogno di fare delle respirazioni o di prepararti mentalmente? Quello che si cercava di spiegare è che.. è un mezzo di trasporto come un altro... nel quale è molto remota la possibilità di farsi male... in tutti i voli che ho fatto non mi sono mai fatta nulla,,, l'altro giorno sono volata giù dalla moto e mi sono grattata una gamba... non hai bisogno di alcuna preparazione, se non di goderti il viaggio che hai in programma di fare... magari puoi comprarti un libro che parli della meta che andrai a visitare e farti una specie di itinerario, da leggere e decidere durante il viaggio, per passare il tempo...

noflyzone ha scritto: Riguardo il tagliare corto, beh....da alcune risposte che ho ricevuto, non vedo disponibilità a fornire chiarimenti.
Ho chiesto quali sono i guasti che potenzialmente possono dare problemi seri (avevo letto che la perdita di 1 motore non compromette la sicurezza del velivolo e si riesce ad arrivare comunque a destinazione) e tu che mi hai risposto? Che non mi dici nulla perchè il mio primo pensiero è volare sereno, e non sono interessato agli aspetti tecnici....
......che più o meno è come dire a uno intollerante al glutine che non gli elenchi gli ingredienti del piatto che gli stai servendo perchè a lui interessa solo la sua sicurezza alimentare e non imparare a cucinare...Bah!! :|
Ho chiesto se esistono dei metodi per evitare quella sensazione di galleggiamento che si ha al momento del distacco da terra, e cosa ho ricevuto? Ironia sferzante....
Ho chiesto se si sente meno in coda o in testa, altra ironia sferzante....
Tu di solito come interagisci con chi ti tratta con sufficienza, si rifiuta di rispondere, e sminuisce i tuoi problemi?
Forse il problema è mio e di come mi esprimo, non saprei, perchè ad altri utenti vedo che è stato riservato un trattamento diverso.
... io non ho letto toni sprezzanti o prese per il c**o nelle risposte che ti ha dato flyingbrandon... secondo me non ti ha spiegato dei guasti, perché spiegarteli avrebbe semplicemente alimentato la tua morbosa ricerca di conferme al fatto che l'aereo non è un mezzo sicuro, o quantomeno che eventuali guasti avrebbero confermato le tue idee e avresti pensato "ecco, in fondo però se può succedere questo, allora avevo ragione..." ecc ecc... non era sufficienza ma solo una modalità di aiutarti nella maniera più in linea con quelle che potevano sembrare le tue fobie al riguardo... a ogni persona vengono date risposte diverse perché le problematiche che fanno nascere la paura del volo sono per ognuno diverse... io ho visto voglia di darti spunti di riflessione su te stesso e voglia di dialogo... non è stato sminuire un problema ma cercare di fartelo risolvere alla radice... poi lungi da me fare l'avvocato difensore... :P ma anche con me a suo tempo sono state fornite risposte che mi sono servite per capire molte cose e cambiarne tante altre,,,, e non ho percepito quei toni come arroganti o altro perché mi è piaciuto creare un dialogo...
noflyzone ha scritto: Se la presenza di peers nella nostra fosse totalmente ininfluente, potremmo tranquillamente vivere isolati su un eremo a 2500mt di altezza. E invece no, in quanto appartenenenti al regno animale desideriamo vivere in mezzo ai nostri simili, fare gruppo, creare un clan, un branco, come creano un branco molti nostri consimili che non hanno ancora raggiunto la posizione eretta. Non solo. Oltre a far gruppo per fronteggiare problemi comuni, cacciare e garantirci la sopravvivenza (cervello rettiliano), desideriamo comunicare le nostri emozioni, condividere esperienze belle o brutte che siano, collegare i nostri sentimenti con quelli di altri (cervello limbico).
In un frangente del genere, avere fisicamente accanto una persona cara mi sarebbe utile.
ti piacerebbe avere qualcuno accanto perché comunque vorresti condividere la paura, non per condividere un'esperienza di viaggio... se non avessi più paura ti sarebbe indifferente volare da solo o con qualcuno, semmai ti preoccuperesti di annoiarti in viaggio se non hai appunto nessuno accanto... a volte è anche bello fare esperienze da soli, che siano viaggi o altro, passare del tempo con se stessi dal mio umile punto di vista è sempre bello e permette di dialogare con noi stessi appunto, di resettare magari quell' "overdose" di contatti umani a cui siamo sottoposti al lavoro o in altre situazioni in cui si è sempre in mezzo alle persone e non si ha tempo di godersi la nostra stessa compagnia... ho fatto alcuni viaggi da sola e sono stati molto belli... questo non vuol dire che io non ami, potendo, stare con gli amici o con la persona amata... comunque io non faccio testo perché sono un animale strano... : )

sul posto in cui sedersi in aereo ti posso dire che quello che preferisco è sull'ala , ma senza particolare motivo... avverti un po' di rumore in più per via dei motori... ma puoi ascoltare della musica... in fase di decollo ti accorgi di meno che ti stacchi da terra se sei seduto al corridoio perché non vedi fuori... e se non guardi in avanti non ti rendi conto che l'aereo è dritto e sta salendo... se stai al finestrino e sull'ala invece la vedi che si muove prima in giu poi in su durante le virate e quindi ti rendi piu' conto della direzione e dei movimenti che il mezzo sta eseguendo : )
ciao !
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 13 giugno 2018, 17:58

noflyzone ha scritto: Io ho detto quella frase perchè ho soppesato i pro e i contro, le possibili alternative, e se l'idea di volare non mi entusiasma, mi entusiasma ancor meno l'idea di passare una giornata intera dentro il treno, tra binari, scambi, gallerie, fermate nelle varie stazioni, ecc...non voglio ripetere il viaggio della speranza di 2 anni fa, se nel giro 1h30-2h posso sbarazzarmi del viaggio e atterrare molto più riposato. Senza avere ancora in testa e nel corpo, per le 12h successive, tutti i sobbalzi dei binari, quella strana sensazione di ondeggiamento come se fossi ancora sul treno.
Vedi...porre il problema , ora, come un non mi ENTUSIASMA...è diverso da come l'hai posto fino ad adesso. Non penso che il pensiero dominante di stare a bordo di qualcosa che cede strutturalmente senza darti scampo sia equivalente a qualcosa che non ti entusiasma.
noflyzone ha scritto: E ho detto quella frase anche perchè avevo già prenotato i biglietti di andata e ritorno quando stavo scrivendo, quindi non so cosa ho raggiunto esattamente, e non mi interessa nemmeno dargli un nome, ma qualcosa l'ho raggiunta.
benissimo. Ma non è consapevolezza. Io ti ho detto che non hai raggiunto consapevolezza...
noflyzone ha scritto:
Riguardo il tagliare corto, beh....da alcune risposte che ho ricevuto, non vedo disponibilità a fornire chiarimenti.
Scusa? io ti ho chiesto, più o meno,...nell'ordine....cosa potresti fare tu al posto di un pilota visto che parlavi dell'affidarti a dei piloti...nessuna risposta...poi hai parlato del fatto che il cedimento strutturale non sia una tua fisima...perchè è già successo e ti ho chiesto che precauzioni hai preso per il tuo cuore...visto che succede più spesso che ti ceda quello piuttosto che un'ala e tu non hai risposto....ti ho chiesto se hai messo in dubbio la veridicità dei tuoi pensieri visto che sentivi un sacco di rumori ma l'aereo non si è spezzato....nessuna risposta...ti ho chiesto perché ricerchi notizie che non sei in grado di elaborare....nessuna risposta...ti ho chiesto se, per te, un problema tecnico porti necessariamente alla morte , visto che parlavi di "non c'è scampo" (rispetto a quello stradale)....nessuna risposta...ti ho chiesto dove hai trovato il dettaglio delle tue statistiche sulle cause di morte in caso di incidente stradale, l'inesperienza di gestire 200CV, la guida in stato alterato (alcool e droghe) etc etc....o sorpassi azzardati che ti portava a dire che se stai attento è difficile che ti capiti....nessuna risposta....mi hai portato l'esempio dell'incidente occorso in Cina dove non c'è stato nessun morto....allora ti ho detto che la tua affermazione su incidente = morte è falsa....nessuna risposta...ti ho detto che la paura di volare non è una malattia e non la si può trattare come tale mentre tu affermavi essere una malattia....nessuna risposta...ti ho chiesto se hai paura al cellulare, in bici e con tutto ciò che tu sostieni non essere "naturali"....nessuna risposta...ti ho chiesto come fai a decidere se la vita di qualcuno sia soddisfacente per poter affermare che la paura del volo non c'azzecca con il tuo percepire la vita.....e anche in questo caso nessuna risposta. Quindi...riassumendo....chi non fornisce chiarimenti?
noflyzone ha scritto: Ho chiesto quali sono i guasti che potenzialmente possono dare problemi seri (avevo letto che la perdita di 1 motore non compromette la sicurezza del velivolo e si riesce ad arrivare comunque a destinazione) e tu che mi hai risposto? Che non mi dici nulla perchè il mio primo pensiero è volare sereno, e non sono interessato agli aspetti tecnici....
Questa era la mia risposta "No...non te lo spiego....ma ti spiego il perché. Per analizzare degli incidenti aerei si deve essere degli esperti in campo aeronautico...non dico per indagare ma, soprattutto, per capire. Al momento tu non sei esperto nel settore aeronautico e, soprattutto, mi sembra di capire che il tuo interesse sia sul volare in serenità e non sul capire il mondo aeronautico. Per questo, se ti va, ti direi di rispondere alle domande che ti ho fatto o controbattere alle mie affermazioni...piuttosto che declinare il confronto.

che, a casa mia, è una risposta....non quella che cercavi o volevi tu, probabilmente, ma è una risposta! Ho anche spiegato perchè non rispondo al dettaglio tecnico. E' ininfluente ai fini del volare sereno. Altrimenti non saresti nella sezione "paura di volare", ma in una di quelle tecniche per "curiosità". Se vieni qua e chiedi "consigli" per non avere paura del volo, io ti fornisco da quella che è la mia esperienza, il modo migliore e più semplice per volare senza avere paura. O dovrei seguire i tuoi suggerimenti che, evidentemente, riguardo alla tua paura di volare non hanno fatto niente se non generarla?
noflyzone ha scritto:......che più o meno è come dire a uno intollerante al glutine che non gli elenchi gli ingredienti del piatto che gli stai servendo perchè a lui interessa solo la sua sicurezza alimentare e non imparare a cucinare...Bah!! :|
Se tu sei intollerante al glutine ti interessa sapere se c'è l'allergene e non necessariamente sapere tutti gli ingredienti (come da regolamento Europeo 1169). Se ti interessa conoscere la causa dell'intolleranza non ti interessa neanche, in quel momento, parlare di un piatto specifico ma capire perchè si è intolleranti. Se ti interessa imparare a cucinare è un altro piano ancora. Quindi che c'azzecca il tuo esempio con la mia risposta?
noflyzone ha scritto: Ho chiesto se esistono dei metodi per evitare quella sensazione di galleggiamento che si ha al momento del distacco da terra, e cosa ho ricevuto? Ironia sferzante....
Questa la mia risposta alla tua domanda....."Quella sensazione, cioè di staccarsi da terra, è corretta e necessaria...non potresti mai decollare senza staccarti. È un transiente ma non è possibile che ciò non accada...mi indichi , per piacere, dove si trova l'ironia sferzante?
noflyzone ha scritto: Ho chiesto se si sente meno in coda o in testa, altra ironia sferzante....
Tu di solito come interagisci con chi ti tratta con sufficienza, si rifiuta di rispondere, e sminuisce i tuoi problemi?
Forse il problema è mio e di come mi esprimo, non saprei, perchè ad altri utenti vedo che è stato riservato un trattamento diverso.
A quella specifica non ho neanche risposto quindi...non penso tu possa aver visto altra ironia sferzante. Dall'elenco di ciò che non hai risposto tu....rispetto al come ti ho risposto io ....se proprio dovessi cercare sufficienza, la dovrei ricercare da parte tua nei miei confronti piuttosto che il contrario. Il trattare con sufficienza, solitamente, si esprime nel meglio della sua forma con "l'ignorare"...non degnare neanche di una risposta...giusto? Dove ho sminuito i tuoi problemi?


noflyzone ha scritto:
Che tu sia solo o In compagnia è totalmente ininfluente ai fini di un volo. Cosa avresti da condividere esattamente? Ciao!
Tu cosa hai da condividere con i tuoi amici, con i tuoi familiari, con la tua fidanzata/moglie?
ai fini del volo? Niente di diverso rispetto a condividere un viaggio in treno, a piedi o un NON viaggio.
noflyzone ha scritto:Se la presenza di peers nella nostra fosse totalmente ininfluente, potremmo tranquillamente vivere isolati su un eremo a 2500mt di altezza. E invece no, in quanto appartenenenti al regno animale desideriamo vivere in mezzo ai nostri simili, fare gruppo, creare un clan, un branco, come creano un branco molti nostri consimili che non hanno ancora raggiunto la posizione eretta. Non solo. Oltre a far gruppo per fronteggiare problemi comuni, cacciare e garantirci la sopravvivenza (cervello rettiliano), desideriamo comunicare le nostri emozioni, condividere esperienze belle o brutte che siano, collegare i nostri sentimenti con quelli di altri (cervello limbico).
interessante...ma cosa c'entra ai fini del volo e nel momento in cui parliamo della tua convinzione che sia pericoloso?
noflyzone ha scritto: In un frangente del genere, avere fisicamente accanto una persona cara mi sarebbe utile.
Si e ti ho chiesto come mai. La tua risposta non è pertinente con la mia domanda....ripeto....ho scritto "ai fini del volo"....allora ora ti mostro la contraddizione. Se tu pensi che volare sia pericoloso, e per questo hai paura e ti senti legittimato ad averla, mi fa una sensazione strana che tu voglia qualcuno di vicino che possa morire insieme a te. Io, se so di affrontare una rissa da strada con possibilità di morire vorrei chiunque al mio fianco tranne una persona cara. Allora...delle due....o sei un egoista incredibile per cui preferiresti portare a morire con te un tuo caro....oppure , a livello intimo, sai che non è pericoloso e torniamo al fatto che la paura del volo è dettata dal tuo percepito che non ha nulla a che vedere con il volo.
Ciao!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da tartan » 13 giugno 2018, 18:06

La mia risposta "tecnica" probabilmente non l'ha neanche letta! Che faccio, gli faccio un cazziatone?
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da PIMPI » 13 giugno 2018, 18:10

flyingbrandon ha scritto:
noflyzone ha scritto: ......che più o meno è come dire a uno intollerante al glutine che non gli elenchi gli ingredienti del piatto che gli stai servendo perchè a lui interessa solo la sua sicurezza alimentare e non imparare a cucinare...Bah!! :|
Se tu sei intollerante al glutine ti interessa sapere se c'è l'allergene e non necessariamente sapere tutti gli ingredienti (come da regolamento Europeo 1169). Se ti interessa conoscere la causa dell'intolleranza non ti interessa neanche, in quel momento, parlare di un piatto specifico ma capire perchè si è intolleranti. Se ti interessa imparare a cucinare è un altro piano ancora. Quindi che c'azzecca il tuo esempio con la mia risposta?
Per sdrammatizzare il duello in corso posso dire a tutti e due che da celiaca avrei fatto un esempio diverso?! :lol:
Se sei celiaca ti interessa sapere le cose che puoi o non puoi mangiare, non tutta la causa genetica spiegata nei minimi dettagli..quella e il modo tecnico in cui si sta (o meno :evil: ) cercando di curare la malattia la lascio volentieri ai genetisti, che sono medici, hanno studiato per questo e sanno quello che fanno..
..come i piloti..
:shock: ...come ragiono bene oggi pomeriggio!! :bounce:
Tutta colpa di Brandon..assolutamente!! :lol: :P

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Giutreas » 14 giugno 2018, 9:51

Da ansioso consiglio a NoFly, per mimizzare il rumore dei motori al massimo che si sente al decollo, di mettere un paio di auricolari (di quelli, per intenderci che tappano le orecchie) oppure un paio di cuffie chiuse, oggi si trovano di tutti i prezzi. Ti spari un po’ di musica e provi a rilassarti.
Io da ansioso ho viaggiato anche da solo tra virgolette, ma non siamo mai soli su un aereo, quindi prova a fare amicizia con i tuoi vicini di posto e senza esagerare puoi anche esternargli le tue paure.
Sulla sensazione al decollo ci farai l’abitudine: è fisica. Ma non è nulla di terribilmente fastidioso, la devi prendere per quello che è.

P.S. Quando ti guarderai intorno, almeno all’apparenza sarai l’unico ad avere paura. Vedrai anche persone dormire per tutto il tempo, pensa te.. Ma questo non deve farti sentire stupido, cerca di imitarli..
Oggi è il domani che tanto ti preoccupava ieri.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da noflyzone » 20 giugno 2018, 19:29

Buonasera a tutti, torno qui a distanza di una settimana per aggiornarvi.
Non mi sono più collegato per svariati motivi.
Sia perchè avevo altro a cui pensare, argomenti da ripassare, cose da comprare, lavori di manutenzione da fare a casa, che mi hanno portato a mettere totalmente in stand-by il discorso "aereo".
Sia perchè rileggere nero su bianco i miei timori, visualizzare nuovamente l'immagine di me sull'aereo, ho capito che rinnovava in me l'ansia che tentavo di allontanare, così ho deciso di non tornare più sul forum fino a quando non sarei salito su quell'aereo.

E così è stato in effetti.
Quel volo che avevo paura di prendere, alla fine l'ho preso.
L'aereo era molto più moderno e silenzioso rispetto a quelli in cui viaggiavo 10 anni fa, si trattava di un A320 1° serie (no ali a pinna di squalo), con 3 file di posti su 2 colonne. Quelli su cui avevo viaggiato ai tempi avevano 2 file di posti per i lato, e i motori anzichè essere sotto le ali, erano sulla coda dell'aereo.

Detto questo, oggi ho avuto la conferma scientifica, la dimostrazione con un margine di errore pari allo 0%, che il volo non fa per me!!
Niente scricchiolii o rumori strani stavolta, ma in compenso ho trascorso quasi tutto il viaggio in un fortissimo stato di ansia, specie nelle fasi di decollo e atterraggio, che si rinnovava appena l'aereo virava.
Quando l'areo si è staccato da terra e ha iniziato la fase di salita, sono stato per 10 minuti aggrappato al sedile anteriore, arrivando addirittura ad afferrare per il braccio il signore seduto davanti a me, tremando come una foglia e pregando. La sensazione di essere incollati al sedile e salire verso su, è stata tremenda.
Poi ha fatto una bella virata verso destra, nuovamente in tensione.

Il signore seduto davanti a me quando l'aereo era già in fase di crociera, si è girato e mi fa:
"Tutto bene?"
"Eh insomma, è il mio primo volo dopo oltre 10 anni che non prendo un aereo"
"Eh si vede, praticamente è stato tutto il viaggio abbracciato a me!"
"Mi scusi, ma sono un po' teso"
"Un po'...? Vorrà dire molto teso...."

Durante la crociera sono stato per 20-30 minuti ancora in tensione, poi a un certo punto mi ero un po' tranquillizzato, ma la paura è tornata fortissima al momento dell'atterraggio.
Prima picchiata, molto decisa, per attraversare le nubi e riportarsi sotto di esse -> di nuovo io col cuore a mille.
La discesa poi continua in modo più docile, ma il comandante evidentemente si è reso conto di aver sbagliato qualcosa (presumo fosse sceso troppo di quota), così pensa bene di riportare in quota l'aereo (e io impreco vedendo quel bestione tornare improvvisamente su), poi riporta nuovamente giù il muso dell'aereo e io mi aggrappo di nuovo al sedile sussurrando a bassa voce "Ho paura, ho paura, ho paura"..... e poi "Ma quando atterriamo? ma quando atterriamo?"
A un certo punto, poche centinaia di metri prima della pista sento un rumore fortissimo (apertura carrelli? apertura flap alari?) che mi fa sobbalzare nuovamente. Poi finalmente tocchiamo terra e l'incubo finisce.

Prendo poi il bus navetta e dopo 30 minuti arrivo in stazione dei treni. Mi siedo a un tavolino, mi guardo intorno, osservo la gente intorno a me che mi passa accanto e avverto una sensazione mai provata prima in vita mia, di vuoto interiore e di straniamento, come se fossi fisicamente lì, ma in realtà non ci fossi. Come se fossi un involucro che all'interno non contiene nulla, come se fossi privo di qualunque sentimento, pensiero, desiderio, idea. Non proferisco parola con nessuno, e anche se mi avvicinasse un estraneo per chiedermi qualcosa non aprirei bocca. Non ho più nulla dentro di me. Sono come una tela bianca e immacolata messa in un angolo. Provo a bere qualcosa, crampi allo stomaco. Mangio a forza un tramezzino (io che sono una buona forchetta da sempre) nonostante lo stomaco chiuso, e poi prendo il treno regionale. 45 minuti e arrivo a destinazione.

Ora sono qui, col c**o finalmente a terra, nel mio B&B, e quel che ho capito è che non è tanto il timore di stare sospeso a 11.000 m di altezza, perchè ripeto a un certo punto mi ero quasi tranquillizzato, ma quel che mi manda in tilt sono i continui sali-scendi e i destra-sinistra del mezzo. Quelle fortissime e improvvise accelerazioni che si subiscono mi mandano nel panico più totale. Tutt'ora, pur essendo sceso 5h fa dall'aereo ed essendo seduto sul letto, sento ancora nella testa e nel corpo, quelle forti sensazioni, quasi dei lievi capogiri, come se fossi ancora lì sopra, come se col corpo stessi scendendo e salendo. Avverto ancora la sensazione di precipitare nel vuoto.

Mi sono informato su internet su questa condizione e ho scoperto che ha un nome ben preciso: cinetosi. Si verifica quando l'apparato visivo e l'apparato vestibolare (orecchie) mandano segnali contrastanti al cervello mandandolo letteralmente in tilt.
https://www.my-personaltrainer.it/salut ... etosi.html

Ho accusato tutti quei sintomi; sudorazione, ansia fortissima, salivazione totalmente azzerata, nausea, mal di testa.
Ho provato a seguire l'esempio degli altri passeggeri, a leggere un libro così da distogliere la mente dal fatto che ero in aereo, ma mi è venuta la nausea. :cry:
Ricordo che già da piccolo soffrivo quando viaggiavamo in auto, tant'è che mi veniva nausea ed ero costretto spesso a far fermare mio padre per prendere aria e rasserenarmi. E anche lì il mio disturbo peggiorava se leggevo.

Ora, lo stare su quel bestione volante di generose dimensioni che fa su-giù e destra-sinistra in cielo con estrema non-chalance, subendo quelle fortissime e improvvise accelerazioni, mi manda nel panico più assoluto.
Mi spiace, ma non posso farci nulla. Non si tratta di seghe mentali, fisime, stress o stati d'ansia dovuti alla mia vita privata. Si tratta di un malessero fisico, reale, che probabilmente ha un'origine di tipo organica, e che di certo non si sconfigge a suon di iniezioni di autostima e di pensiero positivo.
Se l'areo procedesse di moto rettilineo uniforme potrei anche fare il giro del mondo volando, ma con quelle forti spinte che devo subire, con l'aereo che si inclina, sale, scende, poi risale improvvisamente (perchè il comandante si accorge di aver fatto una cappellata enorme e rischiamo di atterrare su un campo di grano piuttosto che sulla pista), poi riscende nuovamente, anche un banale volo nazione di 1h45 diventa un inferno per me.
Per fortuna non abbiamo avuto vuoti d'aria, solo quale lieve scuotimento ogni tanto durante la crociera, perchè se ci fosse stato il vuoto d'aria, con l'aereo che di botto cala di 20-30 metri, sicuramente mi sarei messo a urlare!!

Con oggi ho messo definitivamente la parola fine ai miei voli. Il ritorno lo farò in treno, ma anche a piedi o in triciclo se fosse necessario, ma certamente con entrambi i piedi ben piantati a terra.
I 2 gradi di libertà mi vanno bene (x,y), è il terzo grado di libertà (z) che non tollero assolutamente.
D'altronde, non me l'ha prescritto il dottore....non è un obbligo che io debba volare, e di certo nessuno mi darà una medaglia se mi libro in cielo.
Ultima modifica di noflyzone il 20 giugno 2018, 20:19, modificato 1 volta in totale.

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Exence
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Exence » 20 giugno 2018, 20:17

noflyzone ha scritto:Buonasera a tutti, torno qui a distanza di una settimana per aggiornarvi.
Non mi sono più collegato per svariati motivi.
Sia perchè avevo altro a cui pensare, argomenti da ripassare, cose da comprare, lavori di manutenzione da fare a casa, che mi hanno portato a mettere totalmente in stand-by il discorso "aereo".
Sia perchè rileggere nero su bianco i miei timori, visualizzare nuovamente l'immagine di me sull'aereo, ho capito che rinnovava in me l'ansia che tentavo di allontanare, così ho deciso di non tornare più sul forum fino a quando non sarei salito su quell'aereo.

E così è stato in effetti.
Quel volo che avevo paura di prendere, alla fine l'ho preso.
L'aereo era molto più moderno e silenzioso rispetto a quelli in cui viaggiavo 10 anni fa, si trattava di un A320 1° serie (no ali a pinna di squalo), con 3 file di posti su 2 colonne. Quelli su cui avevo viaggiato ai tempi avevano 2 file di posti per i lato, e i motori anzichè essere sotto le ali, erano sulla coda dell'aereo.

Detto questo, oggi ho avuto la conferma scientifica, la dimostrazione con un margine di errore pari allo 0%, che il volo non fa per me!!
Niente scricchiolii o rumori strani stavolta, ma in compenso ho trascorso quasi tutto il viaggio in un fortissimo stato di ansia, specie nelle fasi di decollo e atterraggio, che si rinnovava appena l'aereo virava.
Quando l'areo si è staccato da terra e ha iniziato la fase di salita, sono stato per 10 minuti aggrappato al sedile anteriore, arrivando addirittura ad afferrare per il braccio il signore seduto davanti a me, tremando come una foglia e pregando. La sensazione di essere incollati al sedile e salire verso su, è stata tremenda.
Poi ha fatto una bella virata verso destra, nuovamente in tensione.

Il signore seduto davanti a me quando l'aereo era già in fase di crociera, si è girato e mi fa:
"Tutto bene?"
"Eh insomma, è il mio primo volo dopo oltre 10 anni che non prendo un aereo"
"Eh si vede, praticamente è stato tutto il viaggio abbracciato a me!"
"Mi scusi, ma sono un po' teso"
"Un po'...? Vorrà dire molto teso...."

Durante la crociera sono stato per 20-30 minuti ancora in tensione, poi a un certo punto mi ero un po' tranquillizzato, ma la paura è tornata fortissima al momento dell'atterraggio.
Prima picchiata, molto decisa, per attraversare le nubi e riportarsi sotto di esse -> di nuovo io col cuore a mille.
La discesa poi continua in modo più docile, ma il comandante evidentemente si è reso conto di aver sbagliato qualcosa (presumo fosse sceso troppo di quota), così pensa bene di riportare in quota l'aereo (e io impreco vedendo quel bestione tornare improvvisamente su), poi riporta nuovamente giù il muso dell'aereo e io mi aggrappo di nuovo al sedile sussurrando a bassa voce "Ho paura, ho paura, ho paura"..... e poi "Ma quando atterriamo? ma quando atterriamo?"
A un certo punto, poche centinaia di metri prima della pista sento un rumore fortissimo (apertura carrelli? apertura flap alari?) che mi fa sobbalzare nuovamente. Poi finalmente tocchiamo terra e l'incubo finisce.

Prendo poi il bus navetta e arrivo in stazione dei treni. Mi siedo lì, mi guardo intorno, osservo la gente intorno a me e avverto una sensazione mai provata prima in vita mia, di vuoto interiore e di straniamento, come se fossi fisicamente lì, ma in realtà non ci fossi. Provo a bere qualcosa, crampi allo stomaco. Mangio a forza un tramezzino (io che sono una buona forchetta da sempre) nonostante lo stomaco chiuso, e poi prendo il treno regionale. 45 minuti e arrivo a destinazione.

Ora sono qui, col c**o finalmente a terra, nel mio B&B, e quel che ho capito è che non è tanto il timore di stare sospeso a 11.000 m di altezza, perchè ripeto a un certo punto mi ero quasi tranquillizzato, ma quel che mi manda in tilt sono i continui sali-scendi e i destra-sinistra del mezzo. Quelle fortissime e improvvise accelerazioni che si subiscono mi mandano nel panico più totale. Tutt'ora, pur essendo sceso 5h fa dall'aereo ed essendo seduto sul letto, sento ancora nella testa e nel corpo, quelle forti sensazioni, quasi dei lievi capogiri, come se fossi ancora lì sopra, come se col corpo stessi scendendo e salendo. Avverto ancora la sensazione di precipitare nel vuoto.

Mi sono informato su internet su questa condizione e ho scoperto che ha un nome ben preciso: cinetosi. Si verifica quando l'apparato visivo e l'apparato vestibolare (orecchie) mandano segnali contrastanti al cervello mandandolo letteralmente in tilt.
https://www.my-personaltrainer.it/salut ... etosi.html

Ho accusato tutti quei sintomi; sudorazione, ansia fortissima, salivazione totalmente azzerata, nausea, mal di testa.
Ho provato a seguire l'esempio degli altri passeggeri, a leggere un libro così da distogliere la mente dal fatto che ero in aereo, ma mi è venuta la nausea. :cry:
Ricordo che già da piccolo soffrivo quando viaggiavamo in auto, tant'è che mi veniva nausea ed ero costretto spesso a far fermare mio padre per prendere aria e rasserenarmi. E anche lì il mio disturbo peggiorava se leggevo.

Ora, lo stare su quel bestione volante di generose dimensioni che fa su-giù e destra-sinistra in cielo con estrema non-chalance, subendo quelle fortissime e improvvise accelerazioni, mi manda nel panico più assoluto.
Mi spiace, ma non posso farci nulla. Non si tratta di seghe mentali, fisime, stress o stati d'ansia dovuti alla mia vita privata. Si tratta di un malessero fisico, reale, che probabilmente ha un'origine di tipo organica, e che di certo non si sconfigge a suon di iniezioni di autostima e di pensiero positivo.
Se l'areo procedesse di moto rettilineo uniforme potrei anche fare il giro del mondo volando, ma con quelle forti spinte che devo subire, con l'aereo che si inclina, sale, scende, poi risale improvvisamente (perchè il comandante si accorge di aver fatto una cappellata enorme e rischiamo di atterrare su un campo di grano piuttosto che sulla pista), poi riscende nuovamente, anche un banale volo nazione di 1h45 diventa un inferno per me.
Per fortuna non abbiamo avuto vuoti d'aria, solo quale lieve scuotimento ogni tanto durante la crociera, perchè se ci fosse stato il vuoto d'aria, con l'aereo che di botto cala di 20-30 metri, sicuramente mi sarei messo a urlare!!

Con oggi ho messo definitivamente la parola fine ai miei voli. Il ritorno lo farò in treno, ma anche a piedi o in triciclo se fosse necessario, ma certamente con entrambi i piedi ben piantati a terra.
I 2 gradi di libertà mi vanno bene (x,y), è il terzo grado di libertà (z) che non tollero assolutamente.
D'altronde, non me l'ha prescritto il dottore....non è un obbligo che io debba volare, e di certo nessuno mi darà una medaglia se mi libro in cielo.
Ciao nofly... innanzitutto mi dispiace leggere queste cose perché , al di là di tutti i discorsi, sono molto sensibile alla sofferenza altrui e dal tuo messaggio traspare appunto molta sofferenza...
Il rumore forte che hai sentito in fase di quasi atterraggio erano le ruote dell ‘aereo che escono dal loro “alloggiamento”, se non fossero uscite allora sì che c’era da preoccuparsi, anche se in teoria l’aereo riesce ad atterrare lo stesso (i piloti mi correggano se sbaglio)... quelle che hai avvertito come virate improvvise e “su e giù” non sono errori del comandante ma la rotta che devono seguire ... l’aereo deve pur salire e scendere e non può farlo in picchiata quindi deve fare quei “giri” che ti fanno percepire movimenti che a te sembrano di tanti metri ma in realtà i metri di dislivello anche nei “vuoti d’aria” non sono così tanti metri, credo...
beh ovvio che nessuno ti prescrive di volare e che se ti sembra di fare violenza verso te stesso, devi quantomeno ragionarci sopra... non vorrei essere stata al posto del signore lì davanti a te però ... al suo posto ti avrei allungato una gomitata in faccia così eri k.o. per il resto del viaggio :mrgreen:
Il vuoto interiore che hai sentito in stazione era , penso, un simil attacco di panico... sei andato un po’ in tilt ecco... questo non vuol dire che ti debba succedere di nuovo ! Ti sei lasciato andare alla “disperazione” e ti sei cullato in quel senso di smarrimento, hai praticamente detto a te stesso “avevo ragione io alla fine , il volo non fa per me”... credo che finché non comprendi che sei stato tu a “dettare” a te stesso quelle sensazioni, non potrai volare sereno... in fondo non è caduto, giusto? L’aereo intendo. In che città ti trovi? : ) cerca di fare una buona permanenza : ) ciao !
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da MD82_Lover » 20 giugno 2018, 22:02

noflyzone ha scritto:Buonasera a tutti, torno qui a distanza di una settimana per aggiornarvi.
Non mi sono più collegato per svariati motivi.
Sia perchè avevo altro a cui pensare, argomenti da ripassare, cose da comprare, lavori di manutenzione da fare a casa, che mi hanno portato a mettere totalmente in stand-by il discorso "aereo".
Sia perchè rileggere nero su bianco i miei timori, visualizzare nuovamente l'immagine di me sull'aereo, ho capito che rinnovava in me l'ansia che tentavo di allontanare, così ho deciso di non tornare più sul forum fino a quando non sarei salito su quell'aereo.

E così è stato in effetti.
Quel volo che avevo paura di prendere, alla fine l'ho preso.
L'aereo era molto più moderno e silenzioso rispetto a quelli in cui viaggiavo 10 anni fa, si trattava di un A320 1° serie (no ali a pinna di squalo), con 3 file di posti su 2 colonne. Quelli su cui avevo viaggiato ai tempi avevano 2 file di posti per i lato, e i motori anzichè essere sotto le ali, erano sulla coda dell'aereo.

Detto questo, oggi ho avuto la conferma scientifica, la dimostrazione con un margine di errore pari allo 0%, che il volo non fa per me!!
Niente scricchiolii o rumori strani stavolta, ma in compenso ho trascorso quasi tutto il viaggio in un fortissimo stato di ansia, specie nelle fasi di decollo e atterraggio, che si rinnovava appena l'aereo virava.
Quando l'areo si è staccato da terra e ha iniziato la fase di salita, sono stato per 10 minuti aggrappato al sedile anteriore, arrivando addirittura ad afferrare per il braccio il signore seduto davanti a me, tremando come una foglia e pregando. La sensazione di essere incollati al sedile e salire verso su, è stata tremenda.
Poi ha fatto una bella virata verso destra, nuovamente in tensione.

Il signore seduto davanti a me quando l'aereo era già in fase di crociera, si è girato e mi fa:
"Tutto bene?"
"Eh insomma, è il mio primo volo dopo oltre 10 anni che non prendo un aereo"
"Eh si vede, praticamente è stato tutto il viaggio abbracciato a me!"
"Mi scusi, ma sono un po' teso"
"Un po'...? Vorrà dire molto teso...."

Durante la crociera sono stato per 20-30 minuti ancora in tensione, poi a un certo punto mi ero un po' tranquillizzato, ma la paura è tornata fortissima al momento dell'atterraggio.
Prima picchiata, molto decisa, per attraversare le nubi e riportarsi sotto di esse -> di nuovo io col cuore a mille.
La discesa poi continua in modo più docile, ma il comandante evidentemente si è reso conto di aver sbagliato qualcosa (presumo fosse sceso troppo di quota), così pensa bene di riportare in quota l'aereo (e io impreco vedendo quel bestione tornare improvvisamente su), poi riporta nuovamente giù il muso dell'aereo e io mi aggrappo di nuovo al sedile sussurrando a bassa voce "Ho paura, ho paura, ho paura"..... e poi "Ma quando atterriamo? ma quando atterriamo?"
A un certo punto, poche centinaia di metri prima della pista sento un rumore fortissimo (apertura carrelli? apertura flap alari?) che mi fa sobbalzare nuovamente. Poi finalmente tocchiamo terra e l'incubo finisce.

Prendo poi il bus navetta e dopo 30 minuti arrivo in stazione dei treni. Mi siedo a un tavolino, mi guardo intorno, osservo la gente intorno a me che mi passa accanto e avverto una sensazione mai provata prima in vita mia, di vuoto interiore e di straniamento, come se fossi fisicamente lì, ma in realtà non ci fossi. Come se fossi un involucro che all'interno non contiene nulla, come se fossi privo di qualunque sentimento, pensiero, desiderio, idea. Non proferisco parola con nessuno, e anche se mi avvicinasse un estraneo per chiedermi qualcosa non aprirei bocca. Non ho più nulla dentro di me. Sono come una tela bianca e immacolata messa in un angolo. Provo a bere qualcosa, crampi allo stomaco. Mangio a forza un tramezzino (io che sono una buona forchetta da sempre) nonostante lo stomaco chiuso, e poi prendo il treno regionale. 45 minuti e arrivo a destinazione.

Ora sono qui, col c**o finalmente a terra, nel mio B&B, e quel che ho capito è che non è tanto il timore di stare sospeso a 11.000 m di altezza, perchè ripeto a un certo punto mi ero quasi tranquillizzato, ma quel che mi manda in tilt sono i continui sali-scendi e i destra-sinistra del mezzo. Quelle fortissime e improvvise accelerazioni che si subiscono mi mandano nel panico più totale. Tutt'ora, pur essendo sceso 5h fa dall'aereo ed essendo seduto sul letto, sento ancora nella testa e nel corpo, quelle forti sensazioni, quasi dei lievi capogiri, come se fossi ancora lì sopra, come se col corpo stessi scendendo e salendo. Avverto ancora la sensazione di precipitare nel vuoto.

Mi sono informato su internet su questa condizione e ho scoperto che ha un nome ben preciso: cinetosi. Si verifica quando l'apparato visivo e l'apparato vestibolare (orecchie) mandano segnali contrastanti al cervello mandandolo letteralmente in tilt.
https://www.my-personaltrainer.it/salut ... etosi.html

Ho accusato tutti quei sintomi; sudorazione, ansia fortissima, salivazione totalmente azzerata, nausea, mal di testa.
Ho provato a seguire l'esempio degli altri passeggeri, a leggere un libro così da distogliere la mente dal fatto che ero in aereo, ma mi è venuta la nausea. :cry:
Ricordo che già da piccolo soffrivo quando viaggiavamo in auto, tant'è che mi veniva nausea ed ero costretto spesso a far fermare mio padre per prendere aria e rasserenarmi. E anche lì il mio disturbo peggiorava se leggevo.

Ora, lo stare su quel bestione volante di generose dimensioni che fa su-giù e destra-sinistra in cielo con estrema non-chalance, subendo quelle fortissime e improvvise accelerazioni, mi manda nel panico più assoluto.
Mi spiace, ma non posso farci nulla. Non si tratta di seghe mentali, fisime, stress o stati d'ansia dovuti alla mia vita privata. Si tratta di un malessero fisico, reale, che probabilmente ha un'origine di tipo organica, e che di certo non si sconfigge a suon di iniezioni di autostima e di pensiero positivo.
Se l'areo procedesse di moto rettilineo uniforme potrei anche fare il giro del mondo volando, ma con quelle forti spinte che devo subire, con l'aereo che si inclina, sale, scende, poi risale improvvisamente (perchè il comandante si accorge di aver fatto una cappellata enorme e rischiamo di atterrare su un campo di grano piuttosto che sulla pista), poi riscende nuovamente, anche un banale volo nazione di 1h45 diventa un inferno per me.
Per fortuna non abbiamo avuto vuoti d'aria, solo quale lieve scuotimento ogni tanto durante la crociera, perchè se ci fosse stato il vuoto d'aria, con l'aereo che di botto cala di 20-30 metri, sicuramente mi sarei messo a urlare!!

Con oggi ho messo definitivamente la parola fine ai miei voli. Il ritorno lo farò in treno, ma anche a piedi o in triciclo se fosse necessario, ma certamente con entrambi i piedi ben piantati a terra.
I 2 gradi di libertà mi vanno bene (x,y), è il terzo grado di libertà (z) che non tollero assolutamente.
D'altronde, non me l'ha prescritto il dottore....non è un obbligo che io debba volare, e di certo nessuno mi darà una medaglia se mi libro in cielo.
noflyzone, ho delle cose da dirti.
Intanto.
Non sei passato di qua. Ottimo, avrai avuto gli affari tuoi per non farlo. Perchè spieghi perchè e percosa e blablabla? Quando hai voglia passi e scrivi e quando non ne hai voglia o altre cose da fare non lo fai. Non devi mica disdire l'appuntamento dal dentista che se non lo fai entro tot ore o non trovi la scusa plausibile per giustificare il non esserti presentato ti fa pagare lo stesso...
Diciamo anche che mettere nero su bianco stati d'animo o riflettere su cosa senti/come stai e tentare di trasmettere un certo tipo di riflessioni al tuo prossimo potrebbe anche non essere troppo semplice/sbrigativo/indolore, quindi ci sta che uno non lo voglia fare. L'hai fatto? Nel senso che non l'hai fatto? Bene!
Mi fa piacere tu abbia preso l'aereo che avevi paura di prendere e non mi suona affatto strano che, ad un certo punto, tu abbia detto "ho paura, ho paura, ho paura" piuttosto "che figata, che figata, che figata!"
La storia della cinetosi è simpatica, ma spiega solo in parte quello che senti.
Puoi avere nausea e non ansia, oppure puoi avere sia nausea che ansia, ma sono comunque due elementi distinti.
Molto spesso è l'ansia che genera la nausea mentre mai la nausea genera ansia, a meno che tu non sia una persona ansiosa che decide di attribuire un significato minaccioso alla nausea.
Comunque concordo che l'accoppiata ansia/nausea sia micidiale, molto più che la semplice ansia o la semplice nausea isolate.
Tu concordi che invece potrebbe essere giusto cominciare a chiamare le cose con il loro nome? Ansia è ansia, nausea è nausea, malessere fisico è malessere fisico, mi sto cagando sotto è mi sto cagando sotto.
Sai che è possibile che di organico tu non abbia proprio nulla?
Non sei contento? Dovresti saltare e gioire. Stai saltando e gioendo? Mmmmmhhhh....fammi immaginare...
La cappellata enorme del comandante. Boh. Magari invece di cappellare sta facendo quello che deve e quello che in quel momento sta cappellando sei tu, perchè potrebbe anche essere.
Sono doppiamente contenta per il fatto che tu abbia messo la parola fine ai tuoi voli. Volare per la medaglia è un brutto volare. Se poi vuoi sostituire volare con qualsiasi altro verbo ti passi per la testa è ottimo.
E se il dottore ti prescrive qualcosa ricordati che non sei obbligato a prenderla!
Scusa, dimenticavo...quello che hai avuto in aeroporto non è stato un attacco di panico. E' stato un momento privilegiato, anche se non ti è sembrato. Se puoi ricrearlo - e puoi - fallo.
Poi magari ti spiegherai perchè hai mangiato a forza il tramezzino dove il tramezzino non è solo il tramezzino ma forse sono un sacco di altre cose...
Il tuo nick è uno dei più belli che ci sono qui dentro, lo sai?

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 20 giugno 2018, 23:13

noflyzone ha scritto:Buonasera a tutti, torno qui a distanza di una settimana per aggiornarvi.
Non mi sono più collegato per svariati motivi.
Sia perchè avevo altro a cui pensare, argomenti da ripassare, cose da comprare, lavori di manutenzione da fare a casa, che mi hanno portato a mettere totalmente in stand-by il discorso "aereo".
Sia perchè rileggere nero su bianco i miei timori, visualizzare nuovamente l'immagine di me sull'aereo, ho capito che rinnovava in me l'ansia che tentavo di allontanare, così ho deciso di non tornare più sul forum fino a quando non sarei salito su quell'aereo.
Come ti ha detto MDLover non è necessario che ti giustifichi se non ti colleghi. Per me è un peccato , solo, che tu pensi di non esserti collegato per quei motivi....
noflyzone ha scritto:
Mi sono informato su internet su questa condizione e ho scoperto che ha un nome ben preciso: cinetosi. Si verifica quando l'apparato visivo e l'apparato vestibolare (orecchie) mandano segnali contrastanti al cervello mandandolo letteralmente in tilt.
https://www.my-personaltrainer.it/salut ... etosi.html

Ho accusato tutti quei sintomi; sudorazione, ansia fortissima, salivazione totalmente azzerata, nausea, mal di testa.
Ho provato a seguire l'esempio degli altri passeggeri, a leggere un libro così da distogliere la mente dal fatto che ero in aereo, ma mi è venuta la nausea. :cry:

Prima di tutto le diagnosi “fai da te” su internet non sono una buona soluzione...in secondo luogo quello che hai cercato è proprio trovare qualcosa di esterno a te...che non fosse “colpa” tua per giustificarti. Quei sintomi lì puoi trovare su 3748494 patologie...e, oltretutto, se anche soffrissi di questo disturbo ciò non significa che la componente psicosomatica non sia un carattere determinante. Sarei più propenso a credere ad un problema vestibolare se tu non ti cagassi addosso all’idea di prendere un aereo. Detto questo hai sbagliato anche uno dei tuoi sintomi...perché la salivazione avrebbe dovuto aumentare copiosamente come avviene , praticamente ogni volta, che si ha una forte nausea e si sta per vomitare. Di solito, si azzera, quando ci si sta cagando addosso...se vuoi un memo tratto da internet...il punto 12....

1) Vertigini: Le persone che vengono colte da attacchi di panico per via dell’ansia è possibile che avvertano vertigini e capogiri. C’è una sensazione di svenimento imminente.
2) Instabilità: Sia motoria che psichica.
3) Sentirsi terrorizzati: La sensazione del “terrore” ci coglie all’improvviso e si ha oltre che panico, una marcata paura.
4) Avere l’impressione di star soffocando: Spesso, non riusciamo a fare grandi respiri ed abbiamo improvvisamente paura di soffocare e paura di morire. Anche la mancanza di fiato è una sensazione molto comune. Nonostante si cerchi di prendere aria questa, sembra non essere mai abbastanza e si fa una grande fatica per riprendersi.
5) Calore alla testa: La sensazione di calore alla testa e nel resto del corpo è un sintomo molto comune tra le persone che soffrono di ansia e attacchi di panico.
6) Dolori allo stomaco: In caso di ansia i problemi possono attaccare il nostro stomaco. Molte persone “somatizzano” gli eventi traumatici in alcune parti del corpo come per esempio lo stomaco. Avete presente quando si dice ho lo stomaco chiuso? Sono talmente arrabbiato da non poter mangiare. La nausea può essere un altro sintomo che “attacca” un elevato numero di individui.
7) Tensione muscolare: La tensione muscolare irrigidisce i nostri muscoli. Che siano i muscoli delle gambe o delle braccia o del collo la tensione muscolare ci colpisce improvvisamente. In alcuni casi, la tensione è talmente forte da spingere l’individuo ad urinare frequentemente.
8) Ripetuti flashback di eventi traumatici: Collegati sopratutto ad eventi traumatici passati o la paura del futuro come la paura più grande di ognuno di noi e cioè, la paura di morire.

9) Mani e piedi freddi e sudati: Le mani possono diventare fredde e sudate così come anche i nostri piedi. La circolazione nelle estremità tende a diminuire e con essa, il nostro calore verso di esse.
10) Palpitazioni cardiache ed Extrasistole: Molto comuni le palpitazioni e le extrasistole. Il nostro sistema e il nostro cuore è talmente sollecitato dal nostro sistema nervoso che esso, fatica ad acquisire un battito regolare.
11) Problemi di sonno: Alzarsi di notte improvvisamente con la paura di morire o sensazioni di morte imminente con difficoltà ed incapacità a mantenere la calma.
12) Secchezza delle fauci: La paura è talmente alta che la nostra bocca diventa secca e si ha difficoltà nella produzione di saliva che automaticamente, ci darà l’impressione di soffocare.


Controlla....potresti ritrovarti bene anche in questi....

noflyzone ha scritto: Ora, lo stare su quel bestione volante di generose dimensioni che fa su-giù e destra-sinistra in cielo con estrema non-chalance, subendo quelle fortissime e improvvise accelerazioni, mi manda nel panico più assoluto.
Io sarei felice che ci fossero fortissime e improvvise accelerazioni su un aereo di linea ma....non è così. Non è così non da un punto di vista soggettivo ma numerico...

noflyzone ha scritto: Mi spiace, ma non posso farci nulla. Non si tratta di seghe mentali, fisime, stress o stati d'ansia dovuti alla mia vita privata. Si tratta di un malessero fisico, reale, che probabilmente ha un'origine di tipo organica, e che di certo non si sconfigge a suon di iniezioni di autostima e di pensiero positivo.
Facciamo una scommessa? Vai a farti controllare l’apparato vestibolare e ne riparliamo. Ma questo punto, cioè che non ci puoi fare nulla, è quello che stavi cercando dal primo momento....
Il malessere fisico non lo discute nessuno...ma non è che una causa psicosomatica crea un malessere fisico diverso...non è meno reale...quindi è inutile che cerchi di trarre delle conclusioni perché il tuo malessere fisico è reale.

noflyzone ha scritto: Se l'areo procedesse di moto rettilineo uniforme potrei anche fare il giro del mondo volando, ma con quelle forti spinte che devo subire, con l'aereo che si inclina, sale, scende, poi risale improvvisamente (perchè il comandante si accorge di aver fatto una cappellata enorme e rischiamo di atterrare su un campo di grano piuttosto che sulla pista), poi riscende nuovamente, anche un banale volo nazione di 1h45 diventa un inferno per me.
Ecco...qua raggiungi l’apice...quasi da manuale...non sai niente di volo...sei lì che hai una paura fottuta...seduto su un sedile dell’aereo ma sai...che il comandante ha fatto una cappellata... :mrgreen: ti sfido a riconoscere un livellamento proveniente da una discesa da una risalita. Poi capire che stavate atterrando, in configurazione pulita, su un campo di grano piuttosto che sulla pista è una ciliegina ...
noflyzone ha scritto: Per fortuna non abbiamo avuto vuoti d'aria, solo quale lieve scuotimento ogni tanto durante la crociera, perchè se ci fosse stato il vuoto d'aria, con l'aereo che di botto cala di 20-30 metri, sicuramente mi sarei messo a urlare!!

Te lo dico solo come informazione...i vuoti d’aria non esistono. Sono erroneamente chiamati “vuoti” ma non c’è alcun vuoto...è solo turbolenza.

noflyzone ha scritto: Con oggi ho messo definitivamente la parola fine ai miei voli. Il ritorno lo farò in treno, ma anche a piedi o in triciclo se fosse necessario, ma certamente con entrambi i piedi ben piantati a terra.
I 2 gradi di libertà mi vanno bene (x,y), è il terzo grado di libertà (z) che non tollero assolutamente.
D'altronde, non me l'ha prescritto il dottore....non è un obbligo che io debba volare, e di certo nessuno mi darà una medaglia se mi libro in cielo.
Il fatto che tu decida di non volare più non è un problema...il problema è di come tu decida di attribuire “alla vita/agli altri/all’organico” i tuoi problemi...che non rimangono affatto confinati al volo...e la vita ti mostrerà che volare o meno non sarà di certo fondamentale a ciò che consideri “disturbi”.
Ciao!
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da Giutreas » 21 giugno 2018, 11:17

NoFly, gli altri sapranno consigliarti meglio di me soprattutto dal punto di vista tecnico. Mi è dispiaciuto leggere “il comandante ha fatto una cappellata”, non so su quali basi tu possa formulare un’affermazione del genere.
Io ti dico solo di non arrenderti e ti mando un abbraccio virtuale. Se hai il volo di ritorno prenotato, sei sempre in tempo a ripensarci.
Oggi è il domani che tanto ti preoccupava ieri.

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da MD82_Lover » 21 giugno 2018, 14:53

flyingbrandon ha scritto: Come ti ha detto MDLover
L'82 in mezzo non ti piaceva? :roll: :mrgreen:

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 21 giugno 2018, 22:50

MD82_Lover ha scritto:
flyingbrandon ha scritto: Come ti ha detto MDLover
L'82 in mezzo non ti piaceva? :roll: :mrgreen:
Si sì tantissimo...ma preferivo Lover a 82_ .... :mrgreen:
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da MD82_Lover » 22 giugno 2018, 0:47

flyingbrandon ha scritto:
MD82_Lover ha scritto:
flyingbrandon ha scritto: Come ti ha detto MDLover
L'82 in mezzo non ti piaceva? :roll: :mrgreen:
Si sì tantissimo...ma preferivo Lover a 82_ .... :mrgreen:
Io lo preferisco proprio così come è scritto...e leggerlo diverso m'ha fatto stranissimo, però usalo come preferisci...non è un problema... :D

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da flyingbrandon » 22 giugno 2018, 8:31

MD82_Lover ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
MD82_Lover ha scritto:
flyingbrandon ha scritto: Come ti ha detto MDLover
L'82 in mezzo non ti piaceva? :roll: :mrgreen:
Si sì tantissimo...ma preferivo Lover a 82_ .... :mrgreen:
Io lo preferisco proprio così come è scritto...e leggerlo diverso m'ha fatto stranissimo, però usalo come preferisci...non è un problema... :D
Troppo lungo... :mrgreen: ho dovuto fare una scelta... :D
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da MD82_Lover » 22 giugno 2018, 22:57

flyingbrandon ha scritto:
MD82_Lover ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:
MD82_Lover ha scritto:
flyingbrandon ha scritto: Come ti ha detto MDLover
L'82 in mezzo non ti piaceva? :roll: :mrgreen:
Si sì tantissimo...ma preferivo Lover a 82_ .... :mrgreen:
Io lo preferisco proprio così come è scritto...e leggerlo diverso m'ha fatto stranissimo, però usalo come preferisci...non è un problema... :D
Troppo lungo... :mrgreen: ho dovuto fare una scelta... :D
Allora hai scelto bene... :D

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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da PIMPI » 25 giugno 2018, 10:44

ok, alla fine ti ho letto Noflyzone e..poss dirti solo una cosa?
I tuoi sintomi ce li ho anch'io..e come me anche tanti fra coloro che scrivono qui per essere aiutati..
Si chiama PANICO..
Non cinetosi, non altro..
PANICO..
Poi ci sono quelli a cui si manifesta mentre sono sospesi in alto e hanno paura di precipitare, oppure quelli a cui viene quando atterrano perchè hanno paura di schiantarsi e quelli come me a cui si manifesta durante la partenza, ma sempre di PANICO parliamo..
E la sensazione che hai descritto a fine volo è successa anche a me..
Anzi..vuoi sapere cosa mi è succeso?
Ero così svuotata e in tilt che ho preso dal rullo una valigia che non era la mia e me ne sono accorta solo in albergo..con il risultato che ho dovuto riprendere una navetta, tornare in aeroporto, rifare tutti i controlli, superare una specie di interrogatorio in inglese, sorbirmi un cazziatone e sicuramente anche gli insulti di un povero malcapitato a cui avevo fregato la valigia!
Questo per dirti che purtroppo è tutta esperienza comune..
Ma se siamo qui è per superare questi momenti, non per aumentare il terrorismo psicologico e per cercare insieme delle soluzioni..
Quindi..non ti arrendere!

francescoSC
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Re: Paura di volare (originalità portami via!)

Messaggio da francescoSC » 25 giugno 2018, 12:43

Qualche commento sparso al tuo post.

1) Cinetosi, ne ho sofferto di bestia da bambino nei viaggi in auto con I miei. Come nel tuo caso, anche nel mio il malessere peggiorava se leggevo e a volte mi capitava pure di vomitare. Il tutto accentuato se sedevo sui sedili posteriori. Ne soffro tutt'ora, seppure in forma lieve, se non sono io a guidare e se - ancora - mi siedo dietro soprattutto se il viaggio è lungo. Mi capitava / capita di soffrirne anche se vado in barca, per esempio quei barchettoni instabili che ti portano a fare il giro della costa ligure durante l'estate! Il rollio è talmente ampio che anche in quel caso il malessere è assicurato. In Pullman poi non ne parliamo!

2) Ti dò una notizia. Quello di cui soffri tu in aereo non è cinetosi ma si chiama molto più semplicemente Cagarellas Extremis! :D In pratica, tu ti fai un film prima di salire sul mezzo e vivi un fortissimo attacco di panico, che ti porta letteralmente a cagarti sotto (scuserete il francesismo) e in quel momento sei fuori controllo.
Come ho fatto a dire che non soffri di cinetosi? Sono forse un medico? No, non lo sono ma tu stesso - arrogantemente - ti sei autodiagnosticato su Internet.

3) In seguito al punto due, perchè non vai dal tuo medico, spieghi la situazione e intraprendi un percorso diagnostico valido per approfondire? Io da piccolo ero stato diagnosticato come sofferente di cinetosi da parte di un medico competente in materia, non da MypersonalTrainer. Tutto sommato, se davvero soffri di cinetosi, potrebbe essere utile per te scoprirlo, per evitare di soffrirne in auto, in treno, in bicicletta, in autobus, in monopattino. O hai già deciso che la tua cinetosi è solo confinata all'aereo? E qui torniamo al discorso della Extremis... :mrgreen:

4) Non so che lavoro fai, ma ti piacerebbe se qualcuno - nonostante tu fossi pienamente conscio di aver fatto / stare facendo il tuo lavoro alla perfezione ti dicesse che hai cappellato? O che stai cappellando? E magari la persona che te lo dice non ha un minimo di competenza sulla materia?
Aeronauticamente tu non sei competente (ah, ti informo che l'aereo che avevi preso in passato quello con I due motori in coda era nientepopodimeno un md80, da cui il nome di questo sito :mrgreen: ) e quindi come fai a questionare l'operato dei piloti che secondo te hanno "cappellato" e che hanno dovuto riprendere l'aereo alla chetichella prima di atterrare rovinosamente fra le pannocchie, quando invece stavano – semplicemente – effettuando tutte le manovre adeguate al momento del volo? Suona un po’ come se io andassi ad un convegno in lingua cinese e pretendessi di questionare l’intervento in mandarino di un relatore! :alien:

Non fraintendere il mio post, magari a volte un po’ duro, ma non credo che tu sia qui per trovare il conforto delle tue tesi (volare = pericolo). Io sono convinto che tu abbia provato un vero malessere e sicuramente il volo che hai vissuto è stato molto sgradevole ma il problema non è il volo in sé, non è l’aereo, non è il pilota che voleva prendere al volo le pannocchie per farsi i pop-corn, non è la cinetosi, ma è il tuo approccio che pretende di bypassare / sottostimare il lavoro di persone estremamente qualificate come medici e piloti per giustificare e "validare" il tuo stato ansioso e il fatto che "è giusto così, dimostro di aver ragione".
Il punto nevralgico è qui, tu puoi anche smettere di volare / il volo non fa per me (come giustamente dici non te lo può ordinare nessuno) ma è un peccato perché rinunci a fare un lavoro su te stesso che molto probabilmente abbraccerebbe (e porterebbe beneficio) un ambito molto più vasto del semplice “volare”.

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