40 anni e mai volato

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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40 anni e mai volato

Messaggio da ruggio » 20 luglio 2022, 11:57

Salve a tutti, complimenti per il forum e per l'ottima iniziativa. Vi ho letto con piacevole interesse e come dice il proverbio: "mal comune mezzo gaudio". A parte la battuta, è confortevole sapere di non essere l'unico ma nello stesso tempo spero e mi auguro che chiunque abbia scritto abbia poi superato questa fobia.
Veniamo a noi: sono consapevole che la paura di volare non riguarda l'aereo in sè, ma risiede in noi, nelle nostre vite, nelle nostre ansie percui l'aereo funge più da catalizzatore, convogliando le nostre sensazioni ed impedendoci di volare. Questo impedimento ha condizionato la mia vita, non ho mai volato, ho rinunciato a viaggi, ho preferito fare Km e Km in auto o prendere treni. Questa mia paura ha anche condizionato mia moglie, che nella scelta delle vacanze si è sempre dovuta adattare a me.
Ora, quando sono prossimo a festeggiare i miei 40 anni si è accesa una sorta di spia, un impulso a voler superare questo blocco, perchè sono consapevole di perdermi tante cose, tanti viaggi, trovandomi poi a fare la stessa vacanza che è diventata stancante, viaggiando in auto.
Diciamo che la spia si è accesa, soprattutto quando con mia moglie abbiamo saputo di un lieto evento, ossia l'attesa di un figlio/a. Mi son detto: "ho già limitato mia moglie e non voglio essere un limite per mio figlio/a".
Quindi eccomi qui: voglio prendere l'aereo, a volte quando ci penso mi sento più sereno rispetto al passato, dove la sola idea mi raggelava, anche se alcune volte mi capita tuttora. Dovremmo fare un volo per agosto: Verona - Brindisi o Bari.
Dite, che ce la farò?
Grazie

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da Lampo 13 » 20 luglio 2022, 13:33

La vera domanda è: "Riuscirò a partire con le mille cancellazioni che ci sono?"
Se ci riuscirai ritieniti fortunato e goditela!

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 22 luglio 2022, 2:48

ruggio ha scritto:
20 luglio 2022, 11:57
Salve a tutti, complimenti per il forum e per l'ottima iniziativa. Vi ho letto con piacevole interesse e come dice il proverbio: "mal comune mezzo gaudio". A parte la battuta, è confortevole sapere di non essere l'unico ma nello stesso tempo spero e mi auguro che chiunque abbia scritto abbia poi superato questa fobia.
Ciao! Era una battuta….lo so…ma anche le battute…quelle che decidiamo di usare…sono significative e….questa te la stronco subito… :mrgreen: Penso sia la peggiore…la più scelta dagli Italiani…perchè, alla fine, non dice altro che…se sei nella m***a anche tu io sto meglio. E’ il modo peggiore per accontentarsi, sotterrarsi e alimentare l’Italica invidia sociale.
Toglitela dalla testa perchè è cio’ che , fino ad oggi, ti ha fatto accontentare di vivere con un pensiero che ti ha permesso di limitare te e gli altri. La cosa buona è che , evidentemente, non sei un str**zo totale e per la nascita del figlio non ti accontenti più….quindi di questo mi congratulo… :mrgreen:
ruggio ha scritto:
20 luglio 2022, 11:57
Veniamo a noi: sono consapevole che la paura di volare non riguarda l'aereo in sè, ma risiede in noi, nelle nostre vite, nelle nostre ansie percui l'aereo funge più da catalizzatore, convogliando le nostre sensazioni ed impedendoci di volare. Questo impedimento ha condizionato la mia vita, non ho mai volato, ho rinunciato a viaggi, ho preferito fare Km e Km in auto o prendere treni. Questa mia paura ha anche condizionato mia moglie, che nella scelta delle vacanze si è sempre dovuta adattare a me.
Ora, quando sono prossimo a festeggiare i miei 40 anni si è accesa una sorta di spia, un impulso a voler superare questo blocco, perchè sono consapevole di perdermi tante cose, tanti viaggi, trovandomi poi a fare la stessa vacanza che è diventata stancante, viaggiando in auto.
Diciamo che la spia si è accesa, soprattutto quando con mia moglie abbiamo saputo di un lieto evento, ossia l'attesa di un figlio/a. Mi son detto: "ho già limitato mia moglie e non voglio essere un limite per mio figlio/a".
Non sei consapevole…te l’hanno detto e l’hai preso per buono. Quando ne sarai consapevole butterai tutto al cesso e vivrai in modo diverso…esattamente come quel “lampo” che ti ha fatto pensare di non voler essere un limite per tuo figlio. Bravo!
ruggio ha scritto:
20 luglio 2022, 11:57
Quindi eccomi qui: voglio prendere l'aereo, a volte quando ci penso mi sento più sereno rispetto al passato, dove la sola idea mi raggelava, anche se alcune volte mi capita tuttora. Dovremmo fare un volo per agosto: Verona - Brindisi o Bari.
Dite, che ce la farò?
Grazie
Passiamo ai consigli pratici. Hai scritto benissimo….VOGLIO prendere l’aereo…e così sarà…proprio perché non è che vorresti Ma…stavi pensando che….ma lo vuoi prendere…e se questo è, e rimane, il tuo pensiero nulla ti farà cambiare idea..neanche ti cogliesse la paura. Per farlo basta prendere il biglietto e NON pensare al fatto che prenderai un aereo se non nel momento in cui prenderai l’aereo ma….a quel punto sarai sull’aereo….avrai la mente sul presente…e tutto sarà diverso. Tutto ciò che pensi prima non è la realtà ma sono solo i tuoi pensieri….invece uno dei modi per essere consapevoli….nel vero senso della parola…è proprio vivere con la tua mente al presente! Questo dovrebbe bastarti…ma in caso di dubbio non esitare a tornare… :mrgreen:
Ah dimenticavo….non ho risposto alla domanda….
CERTO CHE SÌ! E pensa che….volendo potresti anche divertirti parecchio….
Ciao!
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da ruggio » 26 luglio 2022, 12:50

sto leggendo il libro di Luca Evangelisti, mai più paura di volare, e lo trovo veramente ben scritto ed illuminante. I concetti esposti ti fanno riflettere sulle nostre ansie e fobie e lo trovo veramente un valido supporto ...

flyingbrandon ha scritto:
22 luglio 2022, 2:48
Tutto ciò che pensi prima non è la realtà ma sono solo i tuoi pensieri….invece uno dei modi per essere consapevoli….nel vero senso della parola…è proprio vivere con la tua mente al presente
Grazie del consiglio!!!

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 27 luglio 2022, 17:35

ruggio ha scritto:
26 luglio 2022, 12:50
sto leggendo il libro di Luca Evangelisti, mai più paura di volare, e lo trovo veramente ben scritto ed illuminante. I concetti esposti ti fanno riflettere sulle nostre ansie e fobie e lo trovo veramente un valido supporto ...
Bravo! Dici giusto...è un valido supporto come tanti altri possibili supporti...corsi etc. etc. che possono offrire degli spunti....che per quanto ottimi sono solo spunti. Il resto...che poi è il tutto....lo fai tu. Tieni solo presente una cosa...il problema principale delle tue ansie e fobie è che rifletti troppo...e rifletti male. Rifletti troppo pensando che questo possa in qualche modo giovare alla tua vita...invece non è funzionale al vivere bene e, quando mal utilizzato, il pensiero, può sfociare esattamente in ansie o ripensamenti o paure , spesso, immotivate. Quindi oltre alla natura del pensiero, fallace, c'è anche una componente di pensiero "eccessivo". Non riflettere troppo...non riflettere quando non è necessario....tieniti ancorato al presente...sii presente...anche con il pensiero. Come schema generale, sempre valido, considera che se senti ansia stai pensando al futuro...la tua mente è in un tempo, il futuro, che semplicemente non esiste. Quando vivi di rammarico la tua mente è nel passato....che è esistito ma non esiste più. In nessuno dei due momenti la tua mente è presente. Utilizza quelli stati d'animo come "spie"....spie da non allontanare assolutamente ma da considerare proprio come le spie dell'automobile che ti avvisano di qualcosa non propriamente in ordine...e che , esattamente come in auto, se vai avanti a non considerarle prima o poi manifestano il loro potenziale danno. Quando ti si accende la spia "ansia", non devi far altro che dire " ah c***o...si è accesa la spia"...e riporti la tua mente al presente. Quando ti immergi nel pensiero al futuro, non te ne accorgi subito, ma reagisci a quella situazione come se fosse vera...ma non è vera...la stai solo pensando. Il fatto che il corpo reagisca così prontamente, e in modo reale al pensiero stesso, è una buona cosa quando pratichi autoerotismo, meno quando ti vedi precipitare con un aereo.... :mrgreen: Quindi ....ok...sviluppa gli spunti...ma , soprattutto, liberati dai pensieri...sii consapevole della loro natura.

ruggio ha scritto:
26 luglio 2022, 12:50


Grazie del consiglio!!!
Figurati....quando vuoi fare due chiacchiere siamo qua...
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da Maxx » 27 luglio 2022, 17:53

Volevo dire sta roba qua sperando di non essere inopportuno.

Ho dovuto fare, negli ultimi anni, diversi interventi dal dentista piuttosto seri (impianti, intarsi, estrazioni e altra roba piacevole). A un certo momento sembrava tutto fosse risolto, andavo solo a fare l’igiene che non è niente di fastidioso. Questo per anni. Lo scorso anno vado a fare l’igiene e mi salta una corona. Il dentista la vede, mi fa la lastra e vede una bella frattura. Estrazione e impianto obbligati. Panico totale. Mesi di scoramento, tristezza, mancanza di risoluzione a fare la cosa. Tutto sembrava dormiente quando, due mesi fa, mi si fa un ascesso. A questo punto non c’era tempo da perdere. Rassegnato, mi decido a fare gli interventi. E allora mi è scattato un ragionamento che mi ha aiutato. Quanto dura l’estrazione? 10 minuti. E io mi devo sfrangere le balle per mesi, per 10 minuti? Stessa cosa per l’impianto. Un’ora? E mi devo sfrangere come sopra per un’ora? Certo, è fastidioso, ma non è una tragedia, non è un dramma e si sopravvive. Penso che un discorso simile possa essere fatto anche per chi ha paura di volare (e io, come FB sa, non penso di averne ma sicuramente provo grandissima emozione nel farlo, emozione che non voglio mai perdere).

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 1 agosto 2022, 18:00

Maxx ha scritto:
27 luglio 2022, 17:53
Volevo dire sta roba qua sperando di non essere inopportuno.

Perchè mai dovresti? :D
Ciao!

P.S. Tra le altre cose , ciò che affermi, è corretto sotto ogni punto di vista!
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da ruggio » 4 agosto 2022, 14:15

Maxx ha scritto:
27 luglio 2022, 17:53
Volevo dire sta roba qua sperando di non essere inopportuno.

Ho dovuto fare, negli ultimi anni, diversi interventi dal dentista piuttosto seri (impianti, intarsi, estrazioni e altra roba piacevole). A un certo momento sembrava tutto fosse risolto, andavo solo a fare l’igiene che non è niente di fastidioso. Questo per anni. Lo scorso anno vado a fare l’igiene e mi salta una corona. Il dentista la vede, mi fa la lastra e vede una bella frattura. Estrazione e impianto obbligati. Panico totale. Mesi di scoramento, tristezza, mancanza di risoluzione a fare la cosa. Tutto sembrava dormiente quando, due mesi fa, mi si fa un ascesso. A questo punto non c’era tempo da perdere. Rassegnato, mi decido a fare gli interventi. E allora mi è scattato un ragionamento che mi ha aiutato. Quanto dura l’estrazione? 10 minuti. E io mi devo sfrangere le balle per mesi, per 10 minuti? Stessa cosa per l’impianto. Un’ora? E mi devo sfrangere come sopra per un’ora? Certo, è fastidioso, ma non è una tragedia, non è un dramma e si sopravvive. Penso che un discorso simile possa essere fatto anche per chi ha paura di volare (e io, come FB sa, non penso di averne ma sicuramente provo grandissima emozione nel farlo, emozione che non voglio mai perdere).
Questo è un espediente/ragionamento che uso spesso in altre circostanze .. ma non per l'aereo :D

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 4 agosto 2022, 19:22

ruggio ha scritto:
4 agosto 2022, 14:15

Questo è un espediente/ragionamento che uso spesso in altre circostanze .. ma non per l'aereo :D
E perchè no? Nelle altre circostanze funziona?
Questo è un ragionamento logico che non fa una piega...ma è semplicemente un ragionamento di "convenienza"....nel senso che seppur consideri che la sofferenza debba fare parte dell'esperienza che andrai a fare , meglio soffrire per X tempo piuttosto che soffrire per (X+Y) tempo , dove Y è tutto il periodo precedente all'evento in cui puoi stare male. Però, sappi, che puoi mettere Y=0 , con questo ragionamento, ma non necessariamente devi considerare X, tempo di volo, come tempo di sofferenza....e anche su questo puoi lavorare meglio. Anche perchè ciò che è accade è proprio che tutto il tempo in cui ti carichi di pensieri negativi si riversano necessariamente poi sull'esperienza....non potrebbe essere altrimenti. Spesso le persone vivono peggio il tempo antecedente l'esperienza....esattamente quel tempo in cui tutto ciò che pensi non ha nulla di reale.
Ciao!
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da Maxx » 5 agosto 2022, 10:12

L'ultima volta il dentista mi aveva visto un pò nervoso e mi ha detto "abbiamo quasi finito, pensi a una cosa piacevole!". E io mi sono messo a pensare alla Pattuglia Acrobatica che avevo visto il giorno prima e al mio colloquio con il comandante Vit!!

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 5 agosto 2022, 15:29

Maxx ha scritto:
5 agosto 2022, 10:12
L'ultima volta il dentista mi aveva visto un pò nervoso e mi ha detto "abbiamo quasi finito, pensi a una cosa piacevole!". E io mi sono messo a pensare alla Pattuglia Acrobatica che avevo visto il giorno prima e al mio colloquio con il comandante Vit!!
E che ti detto il buon Maurizio? :mrgreen:
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da Maxx » 8 agosto 2022, 9:16

Bella persona, umile e semplice. Non gli ho detto certo "quanto siete bravi e quanto siete belli", mi sembrava inutile. Gli ho invece fatto notare una sbavatura (l'ho chiamata così per non dire errore) all'uscita della bomba. Lui mi ha detto "una?? Più di una!!!". :D

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da ruggio » 8 agosto 2022, 15:24

flyingbrandon ha scritto:
4 agosto 2022, 19:22
ruggio ha scritto:
4 agosto 2022, 14:15

Questo è un espediente/ragionamento che uso spesso in altre circostanze .. ma non per l'aereo :D
E perchè no? Nelle altre circostanze funziona?
Questo è un ragionamento logico che non fa una piega...ma è semplicemente un ragionamento di "convenienza"....nel senso che seppur consideri che la sofferenza debba fare parte dell'esperienza che andrai a fare , meglio soffrire per X tempo piuttosto che soffrire per (X+Y) tempo , dove Y è tutto il periodo precedente all'evento in cui puoi stare male. Però, sappi, che puoi mettere Y=0 , con questo ragionamento, ma non necessariamente devi considerare X, tempo di volo, come tempo di sofferenza....e anche su questo puoi lavorare meglio. Anche perchè ciò che è accade è proprio che tutto il tempo in cui ti carichi di pensieri negativi si riversano necessariamente poi sull'esperienza....non potrebbe essere altrimenti. Spesso le persone vivono peggio il tempo antecedente l'esperienza....esattamente quel tempo in cui tutto ciò che pensi non ha nulla di reale.
Ciao!
Si infatti hai perfettamente ragione e per questo mi sto concentrando per cambiare questo modo di pensare !!!

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 8 agosto 2022, 15:28

Maxx ha scritto:
8 agosto 2022, 9:16
Bella persona, umile e semplice. Non gli ho detto certo "quanto siete bravi e quanto siete belli", mi sembrava inutile. Gli ho invece fatto notare una sbavatura (l'ho chiamata così per non dire errore) all'uscita della bomba. Lui mi ha detto "una?? Più di una!!!". :D
Scusa...ho letto male io...ho letto Viti! e non Vit!!... :mrgreen: Stefano Vit non lo conosco... :D
Ciao!!
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 8 agosto 2022, 15:30

ruggio ha scritto:
8 agosto 2022, 15:24

Si infatti hai perfettamente ragione e per questo mi sto concentrando per cambiare questo modo di pensare !!!
Bravo! Ottimo! Ma non ti concentrare troppo....fallo e basta! :mrgreen: Deve divenire più una questione esperienzale piuttosto che un processo cognitivo.
Ciao!
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyforever85 » 18 agosto 2022, 20:07

ruggio ha scritto:
8 agosto 2022, 15:24
flyingbrandon ha scritto:
4 agosto 2022, 19:22
ruggio ha scritto:
4 agosto 2022, 14:15

Questo è un espediente/ragionamento che uso spesso in altre circostanze .. ma non per l'aereo :D
E perchè no? Nelle altre circostanze funziona?
Questo è un ragionamento logico che non fa una piega...ma è semplicemente un ragionamento di "convenienza"....nel senso che seppur consideri che la sofferenza debba fare parte dell'esperienza che andrai a fare , meglio soffrire per X tempo piuttosto che soffrire per (X+Y) tempo , dove Y è tutto il periodo precedente all'evento in cui puoi stare male. Però, sappi, che puoi mettere Y=0 , con questo ragionamento, ma non necessariamente devi considerare X, tempo di volo, come tempo di sofferenza....e anche su questo puoi lavorare meglio. Anche perchè ciò che è accade è proprio che tutto il tempo in cui ti carichi di pensieri negativi si riversano necessariamente poi sull'esperienza....non potrebbe essere altrimenti. Spesso le persone vivono peggio il tempo antecedente l'esperienza....esattamente quel tempo in cui tutto ciò che pensi non ha nulla di reale.
Ciao!
Si infatti hai perfettamente ragione e per questo mi sto concentrando per cambiare questo modo di pensare !!!
"spostare lo sguardo" e' una capacita' che non acquisisci di notte ma puoi benissimo allenare il cervello nel farlo. Devi letteralmente addestrare il cervello a pensare positivo, piu' lo alleni in quella direzione piu' il cervello pensera' positivo in futuro. Pensi all'aereo e forse pensi alla turbolenza, a possibili incidenti ecc. E se dovesse andare tutto bene? Che statisticamente e' moooolto piu' probabile? E se dovessi divertirti? E se dovesse piacerti volare? E se dovesse piacerti in un'ora essere in Puglia (sono Padovano ma i miei genitori sono pugliesi quindi la A14 la conosco bene!) E se dovessi aver voglia di risalire sull'aereo quanto prima? Pensa a questo, tutti i giorni, sposta lo sguardo sull'essere positivo, ottimista, aperto a nuove avventure. Fallo tutti i giorni, in ogni aspetto della vita. E ti accorgerai che entrare in aereo e' come entrare in treno. Poi Polignano, Alberobello e ostuni saranno solo 7 ore piu' vicine!! Butta via!!!!
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 19 agosto 2022, 18:39

flyforever85 ha scritto:
18 agosto 2022, 20:07

"spostare lo sguardo" e' una capacita' che non acquisisci di notte ma puoi benissimo allenare il cervello nel farlo. Devi letteralmente addestrare il cervello a pensare positivo, piu' lo alleni in quella direzione piu' il cervello pensera' positivo in futuro. Pensi all'aereo e forse pensi alla turbolenza, a possibili incidenti ecc. E se dovesse andare tutto bene? Che statisticamente e' moooolto piu' probabile? E se dovessi divertirti? E se dovesse piacerti volare? E se dovesse piacerti in un'ora essere in Puglia (sono Padovano ma i miei genitori sono pugliesi quindi la A14 la conosco bene!) E se dovessi aver voglia di risalire sull'aereo quanto prima? Pensa a questo, tutti i giorni, sposta lo sguardo sull'essere positivo, ottimista, aperto a nuove avventure. Fallo tutti i giorni, in ogni aspetto della vita. E ti accorgerai che entrare in aereo e' come entrare in treno. Poi Polignano, Alberobello e ostuni saranno solo 7 ore piu' vicine!! Butta via!!!!
E' corretto ciò che dici...ed è un ottimo suggerimento per vivere in modo più leggero. E' certamente più funzionale rispetto al pensare negativo ma, ahimè, possiede lo stesso "principio" che smuove il pensiero negativo....e cioè pensare. Questo lo rende meno attuabile nel momento in cui non sei in grado di tenerlo facendoti immediatamente precipitare in quello negativo. Se "alleni" la consapevolezza nello stesso modo in cui ti ricordi di fare il "pensiero positivo" risolvi il problema alla radice. Il pensiero positivo rappresenta un tema diverso da applicare al principio che ti fa stare male e... ti fa stare meglio. Vivere il presente , accettarlo , e partire da quello che è, allena la capacità di aggrapparti a ciò che hai e non a ciò che vorresti ci fosse. La consapevolezza ti permette di accettare entrambe le faccia della medaglia della tua vita. Il pensiero positivo ti focalizza solo su ciò che c'è di positivo, o vorresti ci fosse, mentre la consapevolezza ti permette di abbracciare, privo di giudizio, ciò che stai vivendo. Il pensiero positivo ti può portare, anche abbastanza spesso, a "rifiutare" ciò che senti per pensare a ciò che potrebbe essere...ma partire "negando" ciò che stai sentendo è spesso un modo per stare ancora peggio se ciò non bastasse. Diciamo che la validità del pensiero positivo , dal mio punto di vista, è la capacità di interrompere , in quel preciso momento, il flusso di negatività ...e permetterti, in quel preciso momento, di tornare al presente. La vera "forza" , però, non è quando ti convinci che , per tornare al nostro esempio, in volo puoi divertirti e godere della turbolenza....ma quando parti con l'idea che, divertente o no, turbolenza o no, porti a termine il tuo viaggio conoscendo qualcosa in più di te. Che la tua mente è in grado di sostenerti nell'esatto momento in cui serve...cioè non sul divano in casa tua un mese prima della partenza ma nel momento esatto in cui stai vivendo quella esperienza. E' più importante , e decisamente funzionale, avere una mente "calma" e capace di fornire una soluzione, piuttosto che una mente "vulcano" che potrebbe , proprio quando non deve, eruttare in malo modo....anche se era stata capace, con la stessa irruenza, di innondarmi di positività fino a 10 secondi prima.
Ciao!
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyforever85 » 19 agosto 2022, 20:00

flyingbrandon ha scritto:
19 agosto 2022, 18:39

E' corretto ciò che dici...ed è un ottimo suggerimento per vivere in modo più leggero. E' certamente più funzionale rispetto al pensare negativo ma, ahimè, possiede lo stesso "principio" che smuove il pensiero negativo....e cioè pensare. Questo lo rende meno attuabile nel momento in cui non sei in grado di tenerlo facendoti immediatamente precipitare in quello negativo. Se "alleni" la consapevolezza nello stesso modo in cui ti ricordi di fare il "pensiero positivo" risolvi il problema alla radice. Il pensiero positivo rappresenta un tema diverso da applicare al principio che ti fa stare male e... ti fa stare meglio. Vivere il presente , accettarlo , e partire da quello che è, allena la capacità di aggrapparti a ciò che hai e non a ciò che vorresti ci fosse. La consapevolezza ti permette di accettare entrambe le faccia della medaglia della tua vita. Il pensiero positivo ti focalizza solo su ciò che c'è di positivo, o vorresti ci fosse, mentre la consapevolezza ti permette di abbracciare, privo di giudizio, ciò che stai vivendo. Il pensiero positivo ti può portare, anche abbastanza spesso, a "rifiutare" ciò che senti per pensare a ciò che potrebbe essere...ma partire "negando" ciò che stai sentendo è spesso un modo per stare ancora peggio se ciò non bastasse. Diciamo che la validità del pensiero positivo , dal mio punto di vista, è la capacità di interrompere , in quel preciso momento, il flusso di negatività ...e permetterti, in quel preciso momento, di tornare al presente. La vera "forza" , però, non è quando ti convinci che , per tornare al nostro esempio, in volo puoi divertirti e godere della turbolenza....ma quando parti con l'idea che, divertente o no, turbolenza o no, porti a termine il tuo viaggio conoscendo qualcosa in più di te. Che la tua mente è in grado di sostenerti nell'esatto momento in cui serve...cioè non sul divano in casa tua un mese prima della partenza ma nel momento esatto in cui stai vivendo quella esperienza. E' più importante , e decisamente funzionale, avere una mente "calma" e capace di fornire una soluzione, piuttosto che una mente "vulcano" che potrebbe , proprio quando non deve, eruttare in malo modo....anche se era stata capace, con la stessa irruenza, di innondarmi di positività fino a 10 secondi prima.
Ciao!
Ottima analisi! Personalmente ho sempre avuto un fastidio non da poco per le turbolenze, mi agitano, mettono ansia, comincio a sudare fino a battere i denti (odio anche le montagne russe allo stesso modo). Pero' negli ultimi tempi, focalizzando piu' sulle cose positive (la destinazione, la brevita' delle turbolenze) e la meditazione attraverso la respirazione, sono riuscito mantenere uno stato meno ansioso del solito quando arrivano le turbolenze e non penso ad eventi catastrofici piuttosto penso alla naturalita' dell'evento. Spero tu sia d'accordo con me che non e' un processo di una notte ma piuttosto un vero e proprio allenamento alla positivita', accentando anche la negativita' senza pero' permette a quest'ultima di prendere il sopravvento.
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 20 agosto 2022, 11:23

flyforever85 ha scritto:
19 agosto 2022, 20:00

Ottima analisi! Personalmente ho sempre avuto un fastidio non da poco per le turbolenze, mi agitano, mettono ansia, comincio a sudare fino a battere i denti (odio anche le montagne russe allo stesso modo). Pero' negli ultimi tempi, focalizzando piu' sulle cose positive (la destinazione, la brevita' delle turbolenze) e la meditazione attraverso la respirazione, sono riuscito mantenere uno stato meno ansioso del solito quando arrivano le turbolenze e non penso ad eventi catastrofici piuttosto penso alla naturalita' dell'evento. Spero tu sia d'accordo con me che non e' un processo di una notte ma piuttosto un vero e proprio allenamento alla positivita', accentando anche la negativita' senza pero' permette a quest'ultima di prendere il sopravvento.
Beh vedi fai esattamente quello di cui parlavamo. La meditazione , ma anche semplicemente focalizzarsi sulla respirazione è esattamente un portare la mente al presente….è un allenamento alla presenza, alla consapevolezza…
Per quanto riguarda la durata…non metto paletti di alcun tipo….c’è chi riesce in meno di una notte chi non riesce nel corso di tutta una vita. Ritengo che il “cambiamento”, sia più dettato da un processo intuitivo piuttosto che cognitivo e, proprio per questo , non è detto che richieda “tempo”. Se ti dico che devi studiare e imparare un tomo di 1000 pagine, è sicuramente un atto che richiede tempo….soggettiva la durata ma richiede comunque del tempo. In questo caso non devi imparare niente ma devi smettere di fare quello che stavi facendo….anche in questo caso è soggettivo il quanto tu decidi di “investirci” , quanto ti voglia prendere la responsabilità di prendere in mano le redini della tua vita…dalla profondità della tue credenze…insomma per quanto ci siano dei fattori di diversità non è da escludersi , e l’ho visto capitare, che sia quasi “immediato”. E’ un atto di volontà cambiare il modo di pensare e poichè la consapevolezza parte dall’accettazione ( che non è rassegnazione e neanche passività), quella è immediata e può avere i suoi frutti nell’immediato. Poi con il tempo accumuli l’esperienza che ti fortificherà la convinzione, corretta, di procedere su un sentiero più naturale, salutare, fisiologico….che comprende anche tutta la serie di errori che non rappresentano più un insuccesso ma solo una indicazione per il tuo percorso.
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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da ruggio » 23 agosto 2022, 13:45

Sulla questione del tempo .. voglio dire la mia .. in passato quando si parlava di viaggiare in aereo non ne volevo sentire. Non c'è stato un processo che mi ha portato alla decisione di viaggiare, quanto, appunto, una consapevolezza. Ora se tutto va bene per settembre dovrei partire, quindi con il tempo a disposizione è facile parlare, però ciò di cui mi sono reso conto è che mentre prima rifiutavo il solo pensiero dell'aereo, ora quando la mente va li (perchè ci va, si!) a toccare quel tasto, beh la sensazione è diversa. Mi rendo conto che ho la forza di dire: si devo viaggiare, devo prendere l'aereo. E poi tutto finisce, tento di chiudere la porta a tutti gli altri pensieri negativi che possono introdursi.

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Re: 40 anni e mai volato

Messaggio da flyingbrandon » 23 agosto 2022, 19:22

ruggio ha scritto:
23 agosto 2022, 13:45
Ora se tutto va bene per settembre dovrei partire, quindi con il tempo a disposizione è facile parlare, però ciò di cui mi sono reso conto è che mentre prima rifiutavo il solo pensiero dell'aereo, ora quando la mente va li (perchè ci va, si!) a toccare quel tasto, beh la sensazione è diversa. Mi rendo conto che ho la forza di dire: si devo viaggiare, devo prendere l'aereo. E poi tutto finisce, tento di chiudere la porta a tutti gli altri pensieri negativi che possono introdursi.
Cosa non dovrebbe andare bene?
No...non è questione di tempo....lo stesso procedimento che metti in atto adesso lo devi mettere anche 40 minuti prima. Dell'aereo e le tue eventuali preoccupazioni associate al volo ci devi "pensare" esattamente quando hai il c**o sull'aereo...perché quello sarà il tuo presente. Non devi pensare o alimentare pensieri legati alla turbolenza non stai vivendo la turbolenza. Il punto non è che i pensieri arrivino o meno ma se li alimenti o meno. Non è una differenza da poco. Non sminuire neanche i tuoi attuali successi perchè, visto il punto di partenza, è un traguardo notevole. Sii molto soddisfatto di te per questo aspetto.
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