Volo e ansia, la mia esperienza

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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Sab
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Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da Sab » 14 settembre 2023, 21:21

Ciao a tutti, sono una donna di 48 anni con fobia del volo.
Sono appena tornata da un viaggio con volo di circa due ore (Olanda) ed è stato piuttosto stressante e il vostro forum mi ha aiutato molto ad affrontarlo, per questo voglio condividere con voi la mia esperienza, nel caso possa essere utile a qualcuno e magari anche a me per affrontare un prossimo viaggio in modo più sereno.
La storia è lunga e non saprei da dove iniziare, comunque, sperando di non annoiarvi, andrò con ordine.
Vengo da una famiglia semplice, che non ha mai fatto viaggi in aereo. Il mio primo volo l'ho preso al liceo per andare in gita a Londra. Non avevo per niente paura, tanto che mi ricordo che l'aereo arrivò in ritardo, c'era brutto tempo, ma io neanche ci avevo fatto caso e me ne accorsi solo dall'apprensione dei miei genitori. Secondo volo molti anni dopo, ne avevo circa 24, per il Marocco (era il 1999) e anche lì nessun'ansia, nonostante varie turbolenze, anzi prendevo anche un po' in giro mia sorella che era con me e aveva paura! (cosa di cui oggi mi pento).
Nel 2000 ho subito un grave lutto improvviso che mi ha stressato moltissimo, ma lì per lì non ho avuto paura di volare e mi ricordo che andavo ogni tanto abbastanza tranquilla. Ma l'ansia cresceva piano piano.
Poi ho trovato un lavoro che mi imponeva di volare e l'ho accettato perchè era comunque un buon lavoro. Volavo con ansia moderata 3-4 volte al mese, a volte facendo anche andata e ritorno (da Bruxelles) in giornata. Comunque non ero felice di volare e invidiavo i miei colleghi che avevano altre mansioni e potevano restarsene comodi in ufficio mentre io dovevo partire, soprattutto d'inverno con pioggia ecc. Comunque, pensando che se dovevo volare (e rischiare) per lavoro, allora volevo farlo anche per divertirmi, in quel periodo ho fatto qualche viaggio sempre in area Europea, massimo Medio Oriente (4 ore circa). A volte senza nessuna paura, altre sì. Poi mi hanno cambiato mansione e non ho più volato. Nel frattempo mi sono sposata e ho avuto una figlia. Con la mia famiglia sono andata 2-3 volte in aereo, con solo un po' d'ansia. Poi c'è stata la pandemia e tra una cosa e l'altra erano anni che non, volavo 6-7 circa.
Dato che il mio compagno ama viaggiare e a me piace tantissimo il Nord Europa, dove abbiamo anche degli amici, a fine estate abbiamo deciso di andare in Olanda. Indecisi tra macchina e aereo. Dato che io non guido in autostrada (altra fobia, ne ho parecchie) e avrebbe dovuto guidare solo lui, io stessa ho deciso per l'aereo sfidando la mia fobia, diventata nel frattempo un vero terrore.
Pensando da un lato che non potevo obbligare lui a guidare per le mie fisime, dall'altro anche per le statistiche sugli incidenti nel rapporto macchina/aereo, a favore dell'aereo. Non volendo mettere a rischio lui e mia figlia sempre per le mie fobie. Così siamo andati e tra l'altro i voli sono stati tranquillissimi, sia all'andata che al ritorno.
Però c'è un però: ho affrontato entrambi i voli con la sensazione di andare al patibolo, che l'aereo sarebbe caduto ecc, insomma con un senso di ansia e tragedia che mi ha impedito di vivere al meglio la vacanza (che comunque è stata bella lo stesso). Considerate che per affrontare il volo il mio pensiero si è concentrato su tutti gli altri modi possibili per morire, insomma, che allegria!!! Vorrei sradicare questa ansia anticipatrice (mentre volo sono tranquilla, sono i giorni precedenti che mi distruggono) sapendo razionalmente che è assurda...

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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da Maxx » 15 settembre 2023, 9:17

Ciao e benvenuta. Capisco tutto, non esprimo alcun giudizio o valutazione o suggerimento perchè non ne sono titolato (altri lo sono e lo faranno). Solo questo passaggio non lo capisco, perchè non ha fondamento: "Comunque, pensando che se dovevo volare (e rischiare)".

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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da Sab » 15 settembre 2023, 9:22

Purtroppo è proprio lì il nocciolo del problema: non riesco a sradicare l'idea che il volo sia un rischio, nonostante le statistiche... perchè "mi sento mancare la terra sotto i piedi"!!! Sono una che riflette, anche troppo... una maniaca del controllo come tutti quelli che hanno paura di volare... Mannaggia! Alla fine volo, ma vorrei farlo con allegria

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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da Maxx » 15 settembre 2023, 9:28

Sab ha scritto:
15 settembre 2023, 9:22
Alla fine volo, ma vorrei farlo con allegria
Sei già a ottimo punto!! Molti rinunciano completamente, invece se volare diventa una cosa che non piace ma che si fa lo stesso, tutto sommato è accettabile.

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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da Sab » 15 settembre 2023, 9:42

Grazie per il tuo incoraggiamento e per avermi risposto... ma forse non ho reso l'idea dello spirito con cui volo: prima di partire ho salutato amici e parenti come fosse l'ultima volta, pensieri catastrofici, difficoltà a dormire ecc. Sì, volo... ma è uno strazio!!!
Tra l'altro questa ansia fortissima scompare appena si chiudono le porte dell'aereo: sopra, paradossalmente, non ho più paura (ps. io non ho paura delle turbolenze, ma di decollo e atterraggio)

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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da flyingbrandon » 15 settembre 2023, 12:52

Sab ha scritto:
14 settembre 2023, 21:21
Ciao a tutti, sono una donna di 48 anni con fobia del volo.
Ciao Sab! Partiamo da qua…sei una donna…immagino sia vero e hai 48 anni…anche questo non posso averne la certezza ma non lo metto in dubbio…ma “con la fobia del volo” no. Questo non e’ vero. Prima di tutto….non chiamarla fobia….si lo so e’ corretto …ma e’ fuorviante. Da quando hanno associato “fobia” a qualsiasi cosa, hanno legittimato la cosa dando perfino una sfumatura scientifica. Tu l’hai associato , attraverso le regole del nostro linguaggio, al tuo essere….come se fosse una tua caratteristica intrinseca e imprescindibile dal tuo “essere”. Non e’ cosi….semplicemente ragioni di m***a e , ragionando di m***a, dei pensieri possono essere altrettanto di m***a. Colpa tua? In origine no….ora sì. Primo punto importante…il volo non c’entra niente…hai tante altre “fobie”….hai l’ossessione del controllo….generi ansia come se non ci fosse un domani….anzi no….magari fosse così….la generi come se il domani fosse sempre comunque catastrofico. Vedi rischi di qui….rischi di la….rischi su….e figurati se non vedi rischi giù…in effetti ci sono rischi ovunque ma inverti le variabili in gioco. Rischi di non vivere….rischi di non godere….rischi di perdere qualsiasi cosa la vita possa darti….perché’, invece, il fatto che tu debba morire prima o poi, come tutti, è una certezza…non un rischio. Sulla certezza non possiamo farci un granché’…sul rischio qualcosa sì. Stai rischiando di buttare la tua vita nel cesso ….e , come spesso accade, ci stai riuscendo. Per fortuna , o per capacità, hai quella luce in fondo al tunnel che ti sta mostrando che c’è qualcosa che non va….ed è il tuo modo di percepire la vita. Lavoriamo su quello e abbandona l’idea del volo perché finché ti soffermi su quello non ne esci. Voli poco….troppo poco perché possa cambiare il tuo modo di pensare e percepire la vita, a fronte della tua ansia quotidiana. Se definisci la tua mania del controllo una mania…e’ ovvio che tu abbia già capito che sia un problema. Un problema facilmente abbandonabile ma non lo abbandoni….perché? Quali aspetti della tua vita immagini possano essere preservati dal tuo controllo? Di grazia….cosa pensi di controllare? Che barriera ti consente di ergere il tuo controllo? La sensazione di controllo e’ fallace…non controlli niente….e tu stessa sei la dimostrazione…perché’ si potesse anche controllare qualcosa, tutto passerebbe , per lo meno, dalla capacità’ di controllare te stessa…cio’ non accade quindi possiamo dedurre che in ogni caso non otterresti nessun controllo. Non a caso chi ricerca il “controllo”….lo ricerca sempre in modo ossessivo perché’ non raggiunge mai , giustamente, quella percezione di averlo raggiunto . Non ti sforzare ulteriormente perché e’ un concetto fallace….quindi che fare? Lasciarlo andare…
I tuoi genitori ti hanno , involontariamente , passato questo schema di pensiero e tu l’hai appreso. Ok….siamo tutti contenti…ma visto che non solo e’ inutile ma perfino dannoso….che ne dici di buttarlo nel cesso come 3/4 delle cose che pensi ti siano utili per vivere una vita consapevole? O vuoi regalare alla tua creatura la stessa modalità’ di pensiero? No vero? Ok ….fallo per lei allora…ma soprattutto fallo per te.
Volare ti piace, infatti chiuse le porte non e’ un problema. La frequenza con cui lo fai non ha impatto sulla tua “ansia”….perché non deriva dal volo stesso. Il tuo fine e’ sradicare quell’ansia anticipatoria giusto? Ok…ma perché’ pensi a come sradicarla piuttosto che fare in modo di non crearla? Anche in questo aspetto, cosi come “sono una donna di 48 anni con la fobia del volo”….la presenti come qualcosa che e’ insita nel tuo essere. Non e’ così…perché crearla e poi cercare il modo di sradicarla quando e’ possibilissimo , e più semplice, non crearla affatto?
Quindi….per ricapitolare….
L’ansia non e’ un aspetto imprescindibile del tuo essere. Tu non sei “ansia”….tu generi ansia!
Perché’ generi ansia? Perché’ la ricerca di controllo , non trovando un punto di arrivo, genera frustrazione e ansia.
Il controllo NON esiste. Non lo cercare.
L’ansia, in chiave più funzionale, rappresenta il campanello di allarme che la tua mente sta vagando nel futuro invece che concentrarsi sul presente.
Il futuro non esiste. Esiste solo il presente…da cui scaturisce il tuo futuro. Se il presente non lo vivi o lo vivi con i pensieri di m***a, il tuo futuro, quando sarà presente, non potrà che essere figlio del tuo passato di pensieri non funzionali. Il problema è che, se di fortuna, fosse anche buono….non ne godresti i frutti perché’continueresti a pensare al futuro in cerca dei “rischi”. Quindi Sab…o inizi a viverti il presente…oppure la vita ti scapperà di mano in modo irreversibile. Che dici….facciamo un tentativo?
Ciao!
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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da flyingbrandon » 15 settembre 2023, 12:57

Sab ha scritto:
15 settembre 2023, 9:42
Grazie per il tuo incoraggiamento e per avermi risposto... ma forse non ho reso l'idea dello spirito con cui volo: prima di partire ho salutato amici e parenti come fosse l'ultima volta, pensieri catastrofici, difficoltà a dormire ecc. Sì, volo... ma è uno strazio!!!
Tra l'altro questa ansia fortissima scompare appena si chiudono le porte dell'aereo: sopra, paradossalmente, non ho più paura (ps. io non ho paura delle turbolenze, ma di decollo e atterraggio)
Si perché il volo ti piace. In chiave metaforica , decollo e atterraggio, rappresentano i momenti di transizione. Il tuo nuovo “stato” ti piace…e’ la transizione a crearti difficoltá…passato quel momento sei capace di “goderti” il momento. Visto che ne hai la capacitá….goditi il momento anche nella transizione. Non aspettare il prossimo volo….fallo oggi….fallo in ogni momento della tua giornata….fallo mangiando….fallo giocando….fallo lavorando…in tutti i momenti della giornata “ricordati” che sei li’ …presente….fallo con un respiro profondo….fallo dandoti una mano…..fallo fermandoti semplicemente a pensare che sei li’….sei nel tuo presente. Ma fallo….
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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da Sab » 15 settembre 2023, 13:24

Hai ragione... a me "sotto sotto" il volo piace!!! Ho quasi paura a dirlo perchè oltre che catastrofista sono scaramantica... Mi piace molto il discorso del "qui e ora", ho cercato di applicarlo leggendo il forum prima dei voli di andata e ritorno dall'Olanda e diciamo che ci sono riuscita un po' perchè alla fine i voli li ho presi (a un certo punto temevo di non partire), ma non abbastanza perchè non sono riuscita a godermeli... Devo lavorare su me stessa e non voglio assolutamente trasmettere questo atteggiamento a mia figlia, lasciarmi andare.
Io ci ho riflettuto: certamente un po' di pessimismo me l'ha trasmesso la mia famiglia (molto seria e all'antica, con anche tanti pregi, ma questo difetto) e anche un po' di atteggiamento di "sacrificio" perenne che mi porta a vivere le cose belle (come i viaggi) con un po' di senso di colpa e infatti i voli di lavoro, essendo obbligatori, li affrontavo con meno ansia.

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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da flyingbrandon » 16 settembre 2023, 10:55

Sab ha scritto:
15 settembre 2023, 13:24
Hai ragione... a me "sotto sotto" il volo piace!!! Ho quasi paura a dirlo perchè oltre che catastrofista sono scaramantica...
Personalmente non credo alla sfiga…alla fortuna….non sono scaramantico…trovo tutto ciò’ una “gabbia” per la mente…e visto che la quasi totalità’ della capacità’ di vivere bene ,e in modo funzionale, dipende proprio dalla mente e dalla percezione che abbiamo del nostro vissuto….trovo controproducente inserire degli elementi di disturbo quali questi. Cercherei, fossi in te, di focalizzarti su quello che vuoi che dalla vita…senza pensare e concentrarti su ciò che non vuoi. Di solito, caratterista umana comune, e’ cercare conferme di ciò’ che si pensa….e questo, spesso, porta ad interpretare dei fenomeni come conferme di ciò’ che pensiamo. Detta papale papale….alla fine preferiamo avere ragione nella m***a che non vivere bene senza alcuna ragione. Siccome personalmente non ho particolare interesse ad avere ragione ma ho decisamente interesse nel vivere nel miglior modo possibile, mi sono concentrato più su questo secondo aspetto e, credimi, è decisamente più facile e costruttivo.

Sab ha scritto:
15 settembre 2023, 13:24

Mi piace molto il discorso del "qui e ora", ho cercato di applicarlo leggendo il forum prima dei voli di andata e ritorno dall'Olanda e diciamo che ci sono riuscita un po' perchè alla fine i voli li ho presi (a un certo punto temevo di non partire), ma non abbastanza perchè non sono riuscita a godermeli... Devo lavorare su me stessa e non voglio assolutamente trasmettere questo atteggiamento a mia figlia, lasciarmi andare.
Bene….ma il QUI e ORA non lo puoi applicare solo per volare…per i motivi esposti nel primo messaggio….ovvero voli troppo poco perché ciò diventi una abitudine del tuo pensiero. Devi applicare il QUI e ORA su ogni aspetto della tua vita. Richiede un impegno iniziale ….notevolmente ripagato dal beneficio che ne scaturisce. E’ una scelta…se la fai prova a portarla fino in fondo.
Sab ha scritto:
15 settembre 2023, 13:24

Io ci ho riflettuto: certamente un po' di pessimismo me l'ha trasmesso la mia famiglia (molto seria e all'antica, con anche tanti pregi, ma questo difetto) e anche un po' di atteggiamento di "sacrificio" perenne che mi porta a vivere le cose belle (come i viaggi) con un po' di senso di colpa e infatti i voli di lavoro, essendo obbligatori, li affrontavo con meno ansia.

Guarda ….non conosco la tua famiglia ma…le famiglie sono composte da persone….TUTTE le persone hanno pregi, difetti, ragioni e torti…il punto è che l’essere “madre o padre” non conferisce alcuna proprieta’ in più’. Tendiamo pero’ ad attribuire una sorta di maggior “ragione” ad un famigliare e a dare certi punti per “indiscutibili” perché provengono dalla famiglia. Questo ha un senso biologico….perché hai dovuto credere ciecamente alla tua famiglia per sopravvivere….soprattutto nei primi anni di vita. La famiglia non è’ buona per definizione, i suoi componenti non sono necessariamente proiettati al nostro benessere e, soprattutto, non è detto che sappiano esattamente cosa serve a noi per vivere la NOSTRA vita in modo felice e compiuto. Si può voler bene a delle persone pur consapevoli che non capiscano un c***o….quindi farei un distinguo tra l’amore per i parenti e la loro capacità di insegnarci a vivere…i loro consigli non sono necessariamente buoni ….i loro valori neanche. Magari si , magari no, l’importante è che tutti i tuoi pensieri, a prescindere dalla provenienza, vengano valutati da te e la decisione di prenderli per buoni o meno sia il risultato di un tuo processo….che sia cognitivo o intuitivo. Da quello che scrivi si evidenzia , in modo abbastanza perentorio, come ti sia difficile mettere in discussione la tua famiglia….traspare proprio la volontà di non parlarne “male”. Ricordati , pero’ , che non devi giudicare la tua famiglia…come non dovresti giudicare nessun altro….quello che tu metti in discussione non è la persona ma il suo pensiero. Tendiamo ad unire le due cose ma sono profondamente distinte. Il senso di colpa, spesso tramesso, rappresenta bene il retaggio di una “manipolazione”. Non hai nessun motivo per sentirti in colpa se viaggi e ti diverti….anzi…dovrebbe essere ciò a cui tendere nella nostra esistenza. Non è’ affatto vero che una vita deve essere sofferta, pesante, piena di sacrifici perché acquisti di valore. Devi renderla più leggera possibile….iniziando a scaricare più peso possibile….partendo proprio da questi pensieri “pesanti” e giudicanti. Non confondere una vita leggera con una vita superficiale….perché’ non sono sinonimi. Inizia a dare maggior “peso” alle tue esigenze…a ciò che ti spinge a vivere bene. Non sei più brava e meritevole se ci metti sofferenza in ciò che fai….e se agli altri non va bene….fattene una ragione. Sono gli altri che ti devono prendere per quella che sei…non tu ad essere come gli altri vorrebbero che tu sia. Ricordatelo!
Ciao!
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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da Sab » 16 settembre 2023, 12:28

Grazie, le tue parole mi fanno riflettere e voglio metterle in pratica! E' complicato distaccarsi da certi schemi di pensiero ai quali si è abituati ma voglio provarci proprio perchè nell'immediato non devo volare di nuovo e ho più tempo per cambiare.
Penso che la scaramanzia sia un'altra forma di controllo "se faccio questo o non lo faccio succederà quest'altro", a pensarci è assurdo...

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Re: Volo e ansia, la mia esperienza

Messaggio da flyingbrandon » 16 settembre 2023, 14:04

Sab ha scritto:
16 settembre 2023, 12:28
Grazie, le tue parole mi fanno riflettere e voglio metterle in pratica! E' complicato distaccarsi da certi schemi di pensiero ai quali si è abituati ma voglio provarci proprio perchè nell'immediato non devo volare di nuovo e ho più tempo per cambiare.
Penso che la scaramanzia sia un'altra forma di controllo "se faccio questo o non lo faccio succederà quest'altro", a pensarci è assurdo...
È complicato distaccarsi perché si tende a vivere con il pilota automatico e quindi delegare agli automatismi acquisiti la nostra giornata. Nel QUI e ORA non deleghi più niente al tuo automatismo acquisito ma valuti ogni tua azione….poi diventa automatico anche questo processo ma poiché richiede sempre la tua attenzione nel valutare sarà un semi automatismo di natura completamente diversa…ovvero avrai il pregio di non doverti ricordare di farlo ma ti verrà naturale…e l’enorme pregio di fare scelte consapevoli. Consapevoli non significa “giuste”….significa semplicemente che sono state scelte TUE….il giusto o sbagliato lo valuterai in seguito con i nuovi elementi che avrai. Quindi…no non è complicato…e non ci vuole tempo…lo inizi ORA…e tutto cambia da ORA. Quando riconosci lo schema acquisito ti fermi e ti chiedi “ ma è proprio quello che voglio io? Lo scelgo perché voglio o perché mi hanno insegnato cosi? Mi hanno insegnato cosi ed e’ proprio quello che ritengo giusto IO?” ecc ecc…ti interroghi…ti interroghi sempre più’ a fondo…e troverai delle sorprese. Devi mettere in dubbio tutto quello che pensi. E più pensi che una cosa sia intoccabile più devi sottoporla a valutazione approfondita. Ci sono cosi tante variabili che non consideriamo….che risulta difficile avere una risposta univoca e globale come spesso ci diamo.
La scaramanzia ha in comune con il controllo che….sono due cagate. I risultati di ciò che fai non puoi saperli con certezza e neanche con un buon livello di approssimazione. Diciamo che accadono degli eventi e tu partecipi a quelli eventi. Tu, e non il tuo tenere in mano un amuleto o il non passare sotto qualcosa, contribuisce all’evento. Il portafortuna o la sfiga hanno potere sulla tua mente…non sulla tua azione. Sulla tua azione e ciò che ne scaturisce e’ la tua mente ad avere una influenza notevole. Quindi si…sfiga e portafortuna hanno effetto su come valuti e che scelte fai…ma devi dar loro il peso che meritano. Un ciondolo ti piace averlo addosso per un evento…usalo….ti può’ aiutare a concentrarti. Non ce l’hai? Fa lo stesso. Quindi ciò che ti fa stare bene ….fallo…ma eviterei le scaramanzie…quelle sono in negativo…non ti portano a niente. Prova…fai ciò che pensi ti porti sfiga…con vera curiosità’ scientifica e valuta tu stessa. La cosa difficile è valutare poi l’evento come sfigato. Passa un gatto nero e poco dopo ti spacchi la gamba….e’ sfiga? Pero’ se con la gamba rotta hai attraversato la strada lentamente due giorni dopo e questo ti ha salvato dal farti investire se avessi attraversato normalmente? La chiameresti sfiga? Il fatto è che non puoi sapere in nessun modo cosa sarebbe accaduto se…..quindi inutile perdere tempo a pensarlo. Vivi nel qui e ora…e potrai agire al massimo delle tue potenzialità su ciò’ che esiste e che effettivamente condizionera’ il tuo futuro.
Ciao!
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