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Messaggio da Fearless flyer » 27 ottobre 2006, 9:18

Ciao Flomar!
Benvenuto su md80.
Perchè non ti presenti anche nella sezione "Check-in New user room"?

Luca
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Messaggio da Paolami » 27 ottobre 2006, 14:54

Fearless flyer ha scritto:
Paolami ha scritto:Una riflessione generale sul tema scaturita dalle riflessioni di Slo.

Esiste una componente sulla paura di volare che è quella di stare in un mezzo in cui uno non si sente a proprio agio. Secondo me questo disagio non puo' "guarire", neanche con 100 ore di corso.
Mi spiego: sono nata e cresciuta in una città di mare, sono andata per la prima volta sulla neve quanto ero ragazza, in quella occasione non ho sciato. Oggi se qualcuno mi "spinge" ad andare in montagna ci vado, mi piace ma guardo la neve da dietro a una finestra, perchè non mi sento a mio agio con sugli sci, quelle volte che provo ad andare giu' ho paura e mi sfracello il coccige nel migliore dei casi.

Non è che uno per forza deve sentirsi a proprio agio in tutte le situazioni. O no?
E' come Slo che ha le vertigini al 30° piano (questo si che è un bel colmo Slo!), fa parte di lui e non c'è motivo perchè debba andare a fare un corso.

Poi certo il problema si pone quando uno ha la necessità di prenderlo l'aereo, e lì secondo me escono le magagne, nel senso che oltre a un possibile senso di disagio ci sono ansie che secondo me non sono "aeree" ma coinvolgono la persona in un'ambito piu' vasto di quello che possa sembrare.
Forse infatti potrebbe essere più efficace l'approccio "pratico" (per quelli che non si fidano) che quello "psicologico" (per tutti gli altri tipo me).

Come sono andata , Luca? :wink:
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Paola io non sono d'accordo con quello che hai detto.
Non sono d'accordo perchè come ho detto e stradetto tanto da annoiarmi da solo, nelle fobie specifiche (come sono quelle dell'aereo, dei ragni, degli ascensori, delle piazze e chi più ne ha più ne metta) l'oggetto della paura è poco importante se non trascurabile nel capire i meccanismi della paura stessa.
Se fosse come dici tu uno di Napoli (ne dico una a caso 8) ) avrebbe timore per l'aereo ma non vedo perchè dovrebbe avere paura anche dei traghetti, degli ascensori, delle gallerie, dei cinema affollati. O no?
E uno nato a Trento (un altro posto preso a caso 8) ) potrebbe aver paura dei traghetti ma non degli ascensori, delle ovovie, delle gallerie.

Ma ti sembra che funzioni così? No, non funziona così. Perchè quello che fa paura non è l'oggetto, non è l'aereo o la galleria o l'ascensore (che sono soltanto ganci sui quali appendiamo la paura) ma si ha paura di stare male, di essere troppo fragili per affrontare emozioni che pensiamo possano sommergerci, di non tollerare il fatto di non poter gestire una situazione che pensiamo minacciosa, di stare in posti nei quali se volessimo uscire non potremmo farlo.

I problemi, in sintesi, esistono da prima che l'ansia vada ad agganciarsi sull'aereo. Se l'ansia già c'è, allora c'è qualcosa sulla quale concentrare l'attenzione addirittura prima che nasca la paura dell'aereo. I problemi non nascono perchè uno deve prendere l'aereo. Tantissime persone che ho conosciuto non avevano alcuna necessità di prendere l'aereo ma volevano semplicemente superare quello che ritenevano fosse un limite personale.

Poi è chiaro, se uno non vuole superare quello che ritiene sia un proprio limite non c'è nessuna ragione per farlo (forse...).

Posso permettermi di dire una cosa però? Il tuo ragionamento ha un non so che di autoinganno.....Mo' però ci rifletto meglio :)

Ciao Pà

Luke
Ciao Luca, avevo già immaginato che il mio esempio avrebbe dato adito a malintesi. L'esempio della neve collegata all'infanzia in una città di mare era una informazione forse un po' ridondante, pero' l'ho usato solo spiegarti che certe volte si tratta di "non sentirti a proprio agio" in una situazione, il che non è paura ma "disamore", come dire "non amore". Il non amore sicuramente deriva dalla non-conoscenza di qualcosa : nel mio esempio i miei genitori non mi hanno mai trasmesso l'amore per la neve (nè mi hanno di conseguenza spinto a prendere lezioni di sci, anche perchè le montagne erano lontane...). Questo non vuol dire che io abbia paura della neve, ma non ci sto volentieri, mi senti a disagio.
Questo disamore secondo me gioca molto nella paura dell'aereo (cioè quella che uno crede essere paura è in realtà disamore...). Ho la senzasione di essermi spiegata peggio.
Che cos'è l'autoinganno??? :shock:
Saluti!
Paolami

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Messaggio da Slowly » 27 ottobre 2006, 14:57

L'autoinganno è convincerti del faklso per giustificare l'evitare le paure, piuttosto che affrontarle a viso aperto.

Per esempio, convincersi che la paura del volo non passa anche vlando, per me, è autoingano bello e buono!

:D
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Messaggio da Paolami » 27 ottobre 2006, 15:10

Slowly ha scritto:L'autoinganno è convincerti del faklso per giustificare l'evitare le paure, piuttosto che affrontarle a viso aperto.

Per esempio, convincersi che la paura del volo non passa anche vlando, per me, è autoingano bello e buono!

:D
Ah ho capito, penso di conoscerlo...Ma scusa tu ti faresti passare le vertigini affacciandoti da un palazzo di 60 piani? :roll:

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Messaggio da Fearless flyer » 27 ottobre 2006, 15:27

Paola ti sei spiegata benissimo. E' soltanto che non sono d'accordo.
Il fatto che tu possa non essere stata abituata alla "cultura della neve" :) spiegherebbe la cautela, la mancanza di entusiasmo e la mancanza di naturalezza nello starci sopra ed il non sentircisi completamente a proprio agio.
Potrebbe spiegare secondo te il terrore della neve tanto da evitarla sistematicamente come un esorcismo?
Secondo me no.
E la paura di una cosa non è la naturale conseguenza della mancanza di familiarità con quella stessa cosa. Di molte cose non abbiamo confidenza, ma nonostante tutto non abbiamo nessun timore a sperimentarle. Di altre, invece, con le quali magari non abbiamo confidenza lo stesso, abbiamo un vero e proprio terrore. E ci sarà pure un motivo per cui a parità di condizioni di partenza il comportamento è diverso?

Per quanto riguarda il palazzo di 60 piani.....quello è un altro autoinganno, molto più sofisticato (brava!!!). Perchè per non fare una cosa prendi l'estremizzazione di quella cosa e dimostri che è assurda.....ed il gioco è fatto.
Ok ma le estremizzazioni sono sempre inverosimili.
Nessuno, però, da detto che chi ha le vertigini si deve affacciare dal 60° piano...però può inziare ad affacciarsi dal primo, poi dal secondo e poi progressivamente migliorare o no? Legittimarsi a non provare dicendo che è assurdo affacciarsi dal 60° piano.......è un gran bell'autoinganno.
Nessuno, ad esempio, ha detto che per superare la paura del volo devi passare 3 giorni di seguito con le Frecce Tricolori......ma questo non vuol dire che devi prendere necessariamente il treno... 8)

Sei d'accordo?

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Messaggio da Paolami » 27 ottobre 2006, 15:37

Fearless flyer ha scritto:Paola ti sei spiegata benissimo. E' soltanto che non sono d'accordo.
Il fatto che tu possa non essere stata abituata alla "cultura della neve" :) spiegherebbe la cautela, la mancanza di entusiasmo e la mancanza di naturalezza nello starci sopra ed il non sentircisi completamente a proprio agio.
Potrebbe spiegare secondo te il terrore della neve tanto da evitarla sistematicamente come un esorcismo?
Secondo me no.
E la paura di una cosa non è la naturale conseguenza della mancanza di familiarità con quella stessa cosa. Di molte cose non abbiamo confidenza, ma nonostante tutto non abbiamo nessun timore a sperimentarle. Di altre, invece, con le quali magari non abbiamo confidenza lo stesso, abbiamo un vero e proprio terrore. E ci sarà pure un motivo per cui a parità di condizioni di partenza il comportamento è diverso?

Per quanto riguarda il palazzo di 60 piani.....quello è un altro autoinganno, molto più sofisticato (brava!!!). Perchè per non fare una cosa prendi l'estremizzazione di quella cosa e dimostri che è assurda.....ed il gioco è fatto.
Ok ma le estremizzazioni sono sempre inverosimili.
Nessuno, però, da detto che chi ha le vertigini si deve affacciare dal 60° piano...però può inziare ad affacciarsi dal primo, poi dal secondo e poi progressivamente migliorare o no? Legittimarsi a non provare dicendo che è assurdo affacciarsi dal 60° piano.......è un gran bell'autoinganno.
Nessuno, ad esempio, ha detto che per superare la paura del volo devi passare 3 giorni di seguito con le Frecce Tricolori......ma questo non vuol dire che devi prendere necessariamente il treno... 8)

Sei d'accordo?

Luca
:)
Sì, sono d'accordo che le proprie paure bisogna affrontarle.

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Messaggio da Fearless flyer » 27 ottobre 2006, 15:46

Praticamente mi hai detto che sono prolisso...... :(
...e hai pure ragione..... :oops: :)

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Messaggio da Dario80 » 27 ottobre 2006, 17:29

Slowly ha scritto: Per esempio, convincersi che la paura del volo non passa anche vlando, per me, è autoingano bello e buono!

:D

assolutamente vero.
infatti io ogni volta che mi metto in testa la volontà di provarci, mi riempio di cazz.ate per cambiare idea, del tipo "ma no dai, andare a Roma in treno è più comodo"..."si dai, tra 2-3 mesi ci provo..." ecc.. ecc..

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Messaggio da Slowly » 27 ottobre 2006, 17:30

Appunto.
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Messaggio da Slowly » 27 ottobre 2006, 17:33

Fearless flyer ha scritto:Paola ti sei spiegata benissimo. E' soltanto che non sono d'accordo.
Il fatto che tu possa non essere stata abituata alla "cultura della neve" :) spiegherebbe la cautela, la mancanza di entusiasmo e la mancanza di naturalezza nello starci sopra ed il non sentircisi completamente a proprio agio.
Potrebbe spiegare secondo te il terrore della neve tanto da evitarla sistematicamente come un esorcismo?
Secondo me no.
E la paura di una cosa non è la naturale conseguenza della mancanza di familiarità con quella stessa cosa. Di molte cose non abbiamo confidenza, ma nonostante tutto non abbiamo nessun timore a sperimentarle. Di altre, invece, con le quali magari non abbiamo confidenza lo stesso, abbiamo un vero e proprio terrore. E ci sarà pure un motivo per cui a parità di condizioni di partenza il comportamento è diverso?

Per quanto riguarda il palazzo di 60 piani.....quello è un altro autoinganno, molto più sofisticato (brava!!!). Perchè per non fare una cosa prendi l'estremizzazione di quella cosa e dimostri che è assurda.....ed il gioco è fatto.
Ok ma le estremizzazioni sono sempre inverosimili.
Nessuno, però, da detto che chi ha le vertigini si deve affacciare dal 60° piano...però può inziare ad affacciarsi dal primo, poi dal secondo e poi progressivamente migliorare o no? Legittimarsi a non provare dicendo che è assurdo affacciarsi dal 60° piano.......è un gran bell'autoinganno.
Nessuno, ad esempio, ha detto che per superare la paura del volo devi passare 3 giorni di seguito con le Frecce Tricolori......ma questo non vuol dire che devi prendere necessariamente il treno... 8)

Sei d'accordo?

Luca
Che figata di post Doc!

:salute:
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Messaggio da beppesettantotto » 27 ottobre 2006, 20:00

ciao a tutti,

bello il dibattito Paola e Luca,ho seguito molto volentieri..voglio aggiungere che la prima volta che ho sciato è stato nel 2003,vale a dire a 25 anni,e avevo paura al pensiero di quelle piste ripide.Poi invece, cadendo diverse volte, ho imparato a stare in piedi, poi ad evitare gli alberi e poi a sciare,e questo in un inverno,senza essere mai stato prima in montagna e soprattutto avendo timore della seggiovia come gia detto in altri post...
questo per dire che forse dipende molto da come si affrontano inizialmente le paure.

per Dario che cerca informazioni sul corso voglia di volare,potresti pensare che ognuno tiri l'acqua al proprio mulino,mi nei panni del "cliente",ti posso garantire che se non l'avessi fatto non sarei
mai più risalito sull'aereo.Dario hai il mio stesso pensiero di quando non avevo mai volato...anch'io davo piena fiducia all'aereo come mezzo di trasporto,sicuro,il più di tutti,comodo,veloce...
la cosa che mi spaventava era aver paura una volta decollato...non poter più scendere insomma...
avevo paura di cosa mi potesse succedere se in volo volessi uscire...pensavo ad panico...urla...svenimenti...e anche peggio.

al corso invece c'è tutto..anche la situazione dello stare chiusi nel simulatore senza poter scendere...dell'entrare negli aerei fermi negli hangar,farsi un giretto dentro,sedersi e goderselo un po' chiedendosi perchè faccia tanta paura...e poi si fa gruppo,aiuta molto mettersi a confronto con persone che hanno il tuo stesso disagio e si ha modo di trovare conforto anche tra i partecipanti...

ultima cosa parli del costo...prova a pensare che se vuoi fare una prova da solo e prendere un aereo,breve breve devi fare milano-roma-milano che saranno 45-50 minuti massimo...ti costa quasi quanto il corso!..quindi tanto vale farlo accompagliati da gente esperta e che sapranno come farti vincere tutto quello che ti pa paura durante il volo...fidati! è il loro mestiere e lo sanno fare bene, sia Luca sia Ilaria.

a proposito Luca salutamela!

Gozer

Messaggio da Gozer » 28 ottobre 2006, 0:28

Fearless flyer ha scritto:Hai ragione, le capacità di apprendimento di Slowly sono impressionanti (del resto le sue capacità in generale sono impressionanti)e quasi quasi mi sento inutile :)
NON DIRLO NEANCHE PER SCHERZO!!! :?
(le sue capacità?? questo è vero, in effetti è in grado di far peggiorare il meteo a piacimento... ci sono testimonianze... :roll: )
Fearless flyer ha scritto:Già immagino risposte nelle quale verrò accusato di fare pubblicità... :)
E io ho già pronto il ditino sul tasto rosso :twisted: :twisted: li banno fino a che non si leggono il mio c...o di articolo e ce li ho interrogati sopra :evil:
Dario80 ha scritto:e se uno durante il volo, mmmh...diciamo che perde la calma?
Hanno quegli sfollagente che danno la scossa, sai quelli che portano gli agenti antisommossa di non mi ricordo dove... :mrgreen:

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Annalisa
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Messaggio da Annalisa » 28 ottobre 2006, 2:27

Dario80 ha scritto:
Slowly ha scritto: Per esempio, convincersi che la paura del volo non passa anche vlando, per me, è autoingano bello e buono!

:D

assolutamente vero.
infatti io ogni volta che mi metto in testa la volontà di provarci, mi riempio di cazz.ate per cambiare idea, del tipo "ma no dai, andare a Roma in treno è più comodo"..."si dai, tra 2-3 mesi ci provo..." ecc.. ecc..
Ciao Dario.... guarda mi dispiace per te, ma a me fa piacere sapere che c'è qualcuno che ragiona nel mio stesso modo!!!:lol: :lol: :lol:
Io è una vita che schivo l'aereo come le pozzanghere.....e anch'io in questo momento dico..." ma fra qualche mese lo prendeo.... anzi noi domani vado a Pisa e volo" se per caso mi scappa detto arriva subito qualcuno che dice " daiiiii ti accompagno io" e allora ti prende la congestione e ti si blocca il respiro..... per poi dire cosa ???? " adesso vediamo :cry: :cry: "

Ah...benvenuto in clinica!! :D
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Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato
.

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Messaggio da in_warsaw » 2 novembre 2006, 21:01

e se uno durante il volo, mmmh...diciamo che perde la calma?

Hanno quegli sfollagente che danno la scossa, sai quelli che portano gli agenti antisommossa di non mi ricordo dove...
:D :D

Devo dire che, dopo un centinaio di voli, non mi sento ancora "del tutto a casa", anche se l'abitudine mi ha fatto migliorare molto.
Sono d'accordissimo sull'avere paura di avere paura, e sul fatto che questo dipenda tantissimo dal proprio stato d'animo: pensate che, dopo aver volato una 50ina di volte, per qualche motivo strano non me la sentivo di volare, e mi sono fatto un Roma-Milano in treno, dovendo inventarmi un sacco di storie sul lavoro... :oops:

Non sono proprio in grado di suggerire nulla: quello che mi ha aiutato e' principalmente sapere quanto e' importante per la mia vita, per coltivare i miei affetti etc etc

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Messaggio da Dario80 » 6 novembre 2006, 15:18

Annalisa ha scritto:
Dario80 ha scritto:
Slowly ha scritto: Per esempio, convincersi che la paura del volo non passa anche vlando, per me, è autoingano bello e buono!

:D

assolutamente vero.
infatti io ogni volta che mi metto in testa la volontà di provarci, mi riempio di cazz.ate per cambiare idea, del tipo "ma no dai, andare a Roma in treno è più comodo"..."si dai, tra 2-3 mesi ci provo..." ecc.. ecc..
Ciao Dario.... guarda mi dispiace per te, ma a me fa piacere sapere che c'è qualcuno che ragiona nel mio stesso modo!!!:lol: :lol: :lol:
Io è una vita che schivo l'aereo come le pozzanghere.....e anch'io in questo momento dico..." ma fra qualche mese lo prendeo.... anzi noi domani vado a Pisa e volo" se per caso mi scappa detto arriva subito qualcuno che dice " daiiiii ti accompagno io" e allora ti prende la congestione e ti si blocca il respiro..... per poi dire cosa ???? " adesso vediamo :cry: :cry: "

Ah...benvenuto in clinica!! :D

eh...purtroppo siamo sulla stessa barca.
Io sto guardando un po' le date dei corsi Alitalia.

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Messaggio da Dario80 » 7 novembre 2006, 12:33

non mi ero accorto, Luca Evangelisti, sei quello dei corsi alitalia, nel senso, ieri ti ho mandato una mail per le date dei corsi, non sapevo fossi la stessa persona che c'è quì.

sto pensando se fare quello di fine gennaio o di fine febbraio....

è già un bel passo avanti !!

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Messaggio da Fearless flyer » 7 novembre 2006, 12:34

Confesso: sono la stessa persona.....

Accidenti, sono stato scoperto!!! :lol:

Luca
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Messaggio da Aldus » 8 novembre 2006, 0:54

Solo una precisazione. Solitamente quando si parla di alti edifici o aeroplani si dice di "soffrire di vertigini".
Ciò è errato nella quasi totalità dei casi perchè col temine "vertigine" la persona "tipo" cerca di fare intendere "io ho fifa dell'altezza", quando in reltà l'altezza non ha praticamente nessuna attinenza con la vertigine.
Si definisce vertigine una falsa sensazione di rotazione del proprio corpo (o della testa) oppure degli oggetti dell’ambiente circostante. E’ una sensazione illusoria spiacevole che provoca nausea, vomito, tachicardia e in casi estremi, attacchi di panico.
Le vertigini sono un sintomo e non una malattia, ossia è un disturbo del "senso di orientamento" riferita a una disfunzione dell’apparato dell’equilibrio causata da vari possibili fattori quali, Colpi di frusta (come avviene, per esempio, in un tamponamento automobilistico), Artrosi cervicale, Malattia di Menière (aumento abnorme del liquido "endolinfa" situato dentro le strutture del "labirinto membranoso" dell’orecchio interno), Labirintiti, Sindromi ansiose (spesso i soggetti ansiosi sperimentano una sensazione di capogiro, cioè vertigini).

Detto questo appare evidente che la paura del volo non è quasi mai associata alle vertigini (tranne casi particolari di persone che veramente provano nausea e giramenti di testa), bensì alle fobie.
La fobia più frequente nelle persone, sopratutto a quelle che hanno paura di volare o degli alti grattacieli, è la aviofobia, ossia la "paura di volare".
Come vedete non si dice "disturbo di volare", ma PAURA di volare, cioè un semplice stato psicologico creato (a causa di una fobia) esclusivamente dalla nostra psiche, e non un disturbo o un sintomo fisico vero e proprio come la vertigine.
Tuttavia è altrettanto vero che una fobia quando raggiunge un alto livello di emotività, può portare a un generale senso di reale malessere, tra cui il più noto è l'attacco di panico (iperventilazione, ritmo cardiaco accelerato, formicolio dappertutto, etc), ma se si parte dal presupposto che tutta questa reazione a catena deriva da una FOBIA si capisce qual'è il senso principale di una buona preparazione psicologica di base (es. il corso "Voglia di Volare"). Un corso del genere nasce proprio col pretesto di BLOCCARE sul nascere la aviofobia, ed è matematico che quando si raggiunge questo obbiettivo spariscono mirabilmente anche tutte le altre conseguenze al seguito.

Le fobie per nostra fortuna NON sono malattie, bensì illusioni della nostra mente. Illusioni che nascono per svariati motivi e che danno origini ad una caterba di fobie di tutti i generi. Per darvi un'esempio osservate quante razza di fobie ci sono:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_fobie

L'aviofobia per fortuna è una fobia a sè. Non coinvolge altre fobie.
Chessò, l'aracnofobia (paura dei ragni) è una fobia che per sua natura coinvolge altre fobie legate agli insetti in generale o a tutto ciò che somiglia ad un ragno (anche se è di peluche!).
L'aviofobia, no.
Non è che chi soffre di aviofobia ha paura dei giocattoli degli aerei o gli prende il panico quando guarda un'esibizione delle Frecce Tricolori.
Se ne deduce che l'aviofobia è molto ristretta ed è centrata esclusivamente sulla paura di volare. Essendo una fobia così "dedicata", è possibilissimo combatterla con un corso appropriato. Non lo dico per fare pubblicità a Fearless Flyer, tutt'altro. Lo dico perchè loro sono gli SPECIALISTI giusti per la cura a questo problema. Infatti è altrettanto noto che numerose fobie scaturiscono dall'ignoranza delle persone, e per "ignoranza" intendo proprio una mancanza di cultura sul PERCHE' di certi fenomeni.
Gli esempi si sprecano. La maggior parte delle persone che ha paura di volare soffre (senza saperlo) di aviofobia perchè NON conosce gli aeroplani!
Per loro quell'oggetto volante è ancora un'arnese diabolico che si sorregge in aria grazie a qualche miracolo divino, ma il come faccia realmente a volare è PERCHE' vola, non lo sanno. Così come non sanno che tecnologia c'è a bordo, che cosa consentono di fare quegli strumenti, che miracoli tecnologici sono quei motori. E via discorrendo.

E' proprio questa mancanza di fondo a rendere "misterioso" e nello stesso tempo "titubante" l'aeroplano. In sostanza non ci si fida di quell'arnese, e questo pensiero negativo è il cibo migliore che si possa dare in pasto al nostro cervello per ingrassarsi sempre più di...aviofobia!
Farsi una cultura sull'aeroplano e confidare le proprie paure a un team di esperti, è in assoluto il miglior bene che noi possiamo fare a noi stessi e anche alla nostra mente. Anzichè ALIMENTARE l'aviofobia, la si cancella con l'apprendimento, attuando proprio la stessa prassi che si è attuata da sempre sin dai tempi preistorici.
Pensate al fuoco. Chi lo ha visto per la prima volta, lo temeva e aveva paura. Poi quando la cultura ha SCANSATO l'ignoranza e si è appreso tutto sul fuoco, quella fobia iniziale è svanita, tanto che ora il fuoco lo portiamo pure appresso nelle tasche sottoforma di accendino. Sappiamo sempre e ancora che scotta, questo è ovvio. Ma abbiamo perso completamente la fobia che terrorizzava gli antichi quando lo vedevano anche a un chilometro di distanza.
Con l'aviofobia credo che le cose siano molto simili.
Primo: farsi una bella cultura sugli aerei.
Secondo: convincersi fermamente delle cose imparate e farne un punto di riferimento sacrosanto.
Terzo: volare, e volare più che si può.
Quarto: qualora l'aviofobia dovesse "ribussare alla porta", confidarsi agli stessi esperti che ve l'hanno tolta, e con loro attingere, attingere, attingere, sempre più cose nuove ed affascinanti.
Chessò, avete visto l'ala muoversi?
Non vi era stato detto, oppure non l'avete memorizzato?
Nessun problema. Riferite questa cosa (la paura che vi ha turbato), e vi verrà spiegata. Un'altro tassello da inserire nella vostra cultura, e da quel momento saprete che le ali SI muovono e sono progettate apposta per farlo. Ergo, nessun pericolo.
Ricordate, le FOBIE si vincono!!
Basta avere le persone giuste che vi indicano come! :wink:


P.S. chiedo scusa se l'ho fatta un po' lunga :oops:

P.S.2. (per Slò) Hai paura dei grattacieli e company? Bene, la tua fobia si chiama ACROFOBIA. Mi auguro per te che tu non soffra anche di Eterofobia e Eurotofobia!! :lol: :lol:

(Io invece soffro di Ginofobia :P )

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Messaggio da Annalisa » 8 novembre 2006, 1:31

ma sei penso a volare e la prima cosa che mi viene in mente è l'attacco di panico e mi vedo il finestrino davanti agli occhi.... non ho paura del mezzo in se per se....ci fosse una volta che penso a un vuoto d'aria o ad un'ala che si piega.....niente, ma mi vedo l'immagine della terra che sia allontana e io che divento una salma.... se vedo passare un aereo e si vede solo la scia... quello mi fa impressione perchè manco si vede........ è questo che mi fa incazz*** :evil:
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Messaggio da Dario80 » 10 novembre 2006, 10:15

Annalisa ha scritto:ma sei penso a volare e la prima cosa che mi viene in mente è l'attacco di panico e mi vedo il finestrino davanti agli occhi.... non ho paura del mezzo in se per se....ci fosse una volta che penso a un vuoto d'aria o ad un'ala che si piega.....niente, ma mi vedo l'immagine della terra che sia allontana e io che divento una salma.... se vedo passare un aereo e si vede solo la scia... quello mi fa impressione perchè manco si vede........ è questo che mi fa incazz*** :evil:

eeehh come ti capisco!!!
io sto pensando di fare il corso comunque, sono sempre più orientato verso quello che faranno a milano a fine febbraio.

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Messaggio da Annalisa » 10 novembre 2006, 10:36

Dario il problema è che dovrò volare a gennaio!! :(
Mi piacerebbe fare il corso, magari se c'è prima.....posso pensarci.
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Messaggio da Maxx » 10 novembre 2006, 11:52

Sì, ma perchè fare il corso (fantastico e benemerito, intendiamoci) se non hai mai volato e NON SAI se ti piacerà da impazzire, coem sono certo che sarà, o se avrai un pò di ansia?

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Messaggio da Fearless flyer » 10 novembre 2006, 11:55

Io sarei proprio d'accordo con Maxx.........
Anny prova a fare un voletto prima no? :wink:
Poi se ci sono problemi (ma non ce ne saranno) vediamo come affrontarli.

Su, su, forza. 8)

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Messaggio da Maxx » 10 novembre 2006, 12:25

Io sto pensando a fare il corso da Roma, principalmente per conoscere un pò meglio e meno frettolosamente quelle splendide macchine sulle quali saliamo e che ci portano a dieci km da terra alla velocità di un proiettile. E poi, l'idea di fare un pò di simulatore in cabina mi attizza non poco!!!! :angel9: :angel9: :angel9: :angel9: :angel9:

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Messaggio da Aldus » 10 novembre 2006, 14:23

Maxx ha scritto:Io sto pensando a fare il corso da Roma, principalmente per conoscere un pò meglio e meno frettolosamente quelle splendide macchine sulle quali saliamo e che ci portano a dieci km da terra alla velocità di un proiettile. E poi, l'idea di fare un pò di simulatore in cabina mi attizza non poco!!!! :angel9: :angel9: :angel9: :angel9: :angel9:
Io lo farei solo per questo.
Che libidine entrare in un vero simulatore. :love: :love:
Devono poi tirarmi fuori con la forza. :lol:

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Messaggio da Aldus » 10 novembre 2006, 14:26

Annalisa ha scritto:Dario il problema è che dovrò volare a gennaio!! :(
Per andare dove? Con che aereo?
Se hai bisogno di un sostegno tecnico-morale ci vengo anch'io! :blob8:

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Messaggio da Fearless flyer » 10 novembre 2006, 14:53

Aldus ha scritto:
Maxx ha scritto:Io sto pensando a fare il corso da Roma, principalmente per conoscere un pò meglio e meno frettolosamente quelle splendide macchine sulle quali saliamo e che ci portano a dieci km da terra alla velocità di un proiettile. E poi, l'idea di fare un pò di simulatore in cabina mi attizza non poco!!!! :angel9: :angel9: :angel9: :angel9: :angel9:
Io lo farei solo per questo.
Che libidine entrare in un vero simulatore. :love: :love:
Devono poi tirarmi fuori con la forza. :lol:

:lol: :lol: :lol: :lol:
Infatti abbiamo sempre i buttafuori nei simulatori durante i seminari...

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Messaggio da Maxx » 10 novembre 2006, 15:04

Io e Aldus ci installiamo nel cockpit e ci facciamo anche portare da bere dalla hostess simulata (Luca vestito con i nuovi aggraziatissimi pantaloni Alitalia). :-) :-)

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Messaggio da Dario80 » 10 novembre 2006, 16:04

Maxx ha scritto:Sì, ma perchè fare il corso (fantastico e benemerito, intendiamoci) se non hai mai volato e NON SAI se ti piacerà da impazzire, coem sono certo che sarà, o se avrai un pò di ansia?
nel mio caso il corso perchè insieme a gente col mio stesso problema, guidato da gente preparata, riuscirei forse a salirci.

approccio morbido e guidato, spero sia la strada giusta, altrimenti non ho proprio idea.

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Messaggio da Maxx » 10 novembre 2006, 16:06

E allora certo che è la strada giusta!!! Non fare come Dennis Bergkamp che andava in trasferta con l'Arsenal solo quando il luogo era raggiungibile via treno o pullman!!!!! Non è mai salito su un aereo!!!

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Messaggio da Fearless flyer » 11 novembre 2006, 11:52

Dario80 ha scritto:
Maxx ha scritto:Sì, ma perchè fare il corso (fantastico e benemerito, intendiamoci) se non hai mai volato e NON SAI se ti piacerà da impazzire, coem sono certo che sarà, o se avrai un pò di ansia?
nel mio caso il corso perchè insieme a gente col mio stesso problema, guidato da gente preparata, riuscirei forse a salirci.

approccio morbido e guidato, spero sia la strada giusta, altrimenti non ho proprio idea.
Quello di Dario80 è un punto di vista abbastanza diffuso. Tra le persone che frequentano i miei seminari ci sono sia quelli che hanno GIA' volato e, per vari motivi, hanno smesso oppure volano stando male, sia quelli che non hanno mai volato.
Per chi non ha mai volato, ma teme di poter star male una volta salito sull'aereo, un approccio guidato e graduale dà risultati molto buoni. La percentuale di efficacia del seminario è del 90/95% ma per chi non ha mai volato è del 100%.
Ed è facilemte spiegabile perchè, mentre chi ha già volato ha pezzetti di ricordi in memoria di eventi negativi che vanno sostituiti con eventi positivi, chi non ha mai volato non ha episodi in memoria ma soltanto FANTASIE negative che sono più facilmente sostituibili con episodi positivi.

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Messaggio da Annalisa » 11 novembre 2006, 13:26

Fearless flyer ha scritto:Io sarei proprio d'accordo con Maxx.........
Anny prova a fare un voletto prima no? :wink:
Poi se ci sono problemi (ma non ce ne saranno) vediamo come affrontarli.

Su, su, forza. 8)

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ma perchè io ci sto a pensà!!! e se ci penso non lo faccio.... e se non lo faccio non mi passa la paura....... :roll:
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