Ghiaccio dal cielo

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Cello
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Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Cello » 31 ottobre 2007, 10:35

Vi riporto l'articolo di Varese news su quanto è successo nel paese che confina con quello in cui abito.
Che ne pensate?

ciao
Marcello



Cocquio Trevisago - Il direttore del Centro geofisico prealpino racconta dei precedenti: ma la colpa potrebbe essere di un aereo proveniente da Oltralpe
Ghiaccio dal cielo? Furia: "Ricordo il 'bombardamento' del '92"


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Dopo la misteriosa caduta del blocco di ghiaccio sulla casa di Cocquio avvenuta ieri, che ha danneggiato il tetto di una villetta, sono state diverse le ipotesi avanzate sulla provenienza del "proiettile", dalle anomalie del maltempo a quella, classica, del ghiaccio staccatosi da un aereo di passaggio. Abbiamo parlato con il professor Salvatore Furia, fondatore e direttore del Centro Geofisico Prealpino di Varese, che ha analizzato il fenomeno da un punto di vista scientifico.

«Escludo innanzitutto l'ipotesi del maltempo, viste le temperature di gran secco della giornata di ieri - spiega Furia - Difficile anche pensare a ghiaccio formatosi sul carrello di un aereo, a causa dell'umidità: dai dati metereologici risulta che anche ad alte quote, a 2300 e 2700 metri d'altitudine, c'era un'umidità del 30%, quindi anche qui gran secco. Per quanto riguarda una possibile fuga d'acqua dalla cabina dell'aereo, la escludo perché se ci fosse stata una fuga ci sarebbe stato anche uno squilibrio nella pressione della cabina, che sarebbe scoppiata. Potrebbe essersi trattato di un aereo che proveniva da Oltralpe, forse dalla Germania, in una zona di perturbazione atmosferica». Servirebbero altri elementi per avere una certezza: una conferma da parte della direzione aeroportuale regionale di Linate sull'effettivo passaggio di un aereo nella zona in cui è caduto il blocco di ghiaccio, e l'analisi fisico-chimica del ghiaccio, che se staccatosi da un aereo dovrebbe contenere impurità come particelle di grasso o frammenti di vernice.

Nella sua lunga esperienza il professore ricorda un altro episodio di "ghiaccio in caduta libera": «Nel 1992 c'è stato un vero e proprio florilegio di cadute di ghiaccio, a Cocquio ma anche a Casciago e persino a Varese, a Villa Toeplitz... un blocco cadde nella fontana della villa e un altro vicino alla dependance. Anche allora c'era l'ipotesi del ghiaccio sul carrello di un aereo, ma non si riuscì a verificarla. Purtroppo, ci furono anche casi di buontemponi che si misero a fare lanci di blocchi di ghiaccio e ostacolarono ancora di più l'analisi dei fatti».

Martedi 30 Ottobre 2007
f.s.

Snap-on

Messaggio da Snap-on » 31 ottobre 2007, 11:09

l'analisi fisico-chimica del ghiaccio, che se staccatosi da un aereo dovrebbe contenere impurità come particelle di grasso o frammenti di vernice.
Blu Ice ? Trovi tutto li dentro meno che particelle di grasso (minerale) e vernice!

Saluti

Steve

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Messaggio da Tiennetti » 31 ottobre 2007, 13:08

Questi sanno meno di aerei che mia nonna...
David

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Messaggio da Atr72 » 31 ottobre 2007, 14:35

questi stanno agli aerei come io sto all'inter( sono juventino)
BSc in Aerospace Eng. (PoliMi)
Student at MSc in Aeronautical Eng. - Flight Mechanics (PoliMi)
Erasmus+ Experience at ENAC, in Toulouse.


---

O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.

(Ernesto Che Guevara)

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Messaggio da Nik » 31 ottobre 2007, 15:04

Bah non finiscono mai di scrivere cose insensate i giornalisti.
Visita medica prima classe superata.
PPL (A) all'inizio.
Speriamo in un buon futuro!!!!!!!

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Messaggio da Ben » 7 novembre 2007, 17:26

Pochi giorni dopo l'episodio di Cocquio Trevisago, nel varesotto
un altro blocco si è abbattuto su una casa della frazione di Croda

Una "bomba" di ghiaccio sfonda un tetto
nessun ferito ma tanta paura nel comasco


COMO - Un tremendo boato in piena notte ha svegliato la piccola frazione di Croda, in provincia di Como: una "bomba" di ghiaccio si è abbattuta su una casa poco dopo le 24 provocando più paura che danni. Nessuno degli occupanti della casa colpita è rimasto ferito. Il blocco ha sfondato la copertura dell'abitazione della famiglia di Doriano Aliprandi, creando un buco di mezzo metro di diametro nel tetto, e una soletta in cemento spessa cinque centimetri. Pur danneggiandola non ha forato invece, la soletta che separa il sottotetto dalle camere in cui stavano dormendo due nipotini di Aliprandi che erano ospiti per il fine settimana.

I Vigili del fuoco di Dongo non sono stati in grado di dare una spiegazione all'accaduto.

Un episodio simile si era verificato il 29 ottobre a Cocquio Trevisago, nel varesotto, dove un blocco di ghiaccio aveva spaccato parecchie tegole fermandosi dopo essere andato in frantumi nel sottotetto.

Tra la fine del 1999 e i primi mesi del 2000, questo genere di fenomeni si produssero addirittura centinaia di volte in tutta Italia e anche in Spagna. Climatologi ed esperti di fisica non seppero dare una spiegazione: si parlò di scherzi, di acqua condensata che si staccava dagli aerei (in Lombardia tutti gli episodi sono accaduti in linea con le rotte degli aerei che transitano dagli scali aeroportuali milanesi), o di formazioni spontanee possibili in alta quota. Con la fine dell'inverno le segnalazioni cessarono e non si ripresentarono più.

(5 novembre 2007)


http://www.repubblica.it/2007/10/sezion ... accio.html

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Messaggio da Aldus » 7 novembre 2007, 18:10

Ne ho parlato l'altro giorno con alcuni miei colleghi non esperti di aviazione.
Tutti asserivano che queste "bombe" cascavano dagli aerei, e nessuna delle mie spiegazioni è riuscita a scalfirli. :roll:

Ora, capisco che il ghiaccio è un fenomeno che si può formare in aviazione, ma arrivare a creare blocchi tanto grossi e pesanti da sfondare un tetto di una casa, mi sembra inaudito.
Nel caso di Varese si parla di aerei che provengono dall'oltralpe, ma come può un aereo che proviene da centinaia di km di distanza da Varese tenersi addosso tutto quel ghiaccio senza che i piloti se ne accorgano e senza che l'aerodinamica dell'aereo non venga seriamente compromessa? :roll:

Chi non si intende di aviazione (i tipici giornalisti normaloni) fa presto a dire "era ghiaccio attaccato all'aereo", ma non si ferma a pensare che il ghiccio attaccato ad un aereo non è come il ghiaccio attaccato a un treno.
Un treno se ne frega del ghiaccio, può accumularne sopra anche una tonnellata.
Ma un aereo guai, significherebbe un disastro. :shock:

Oltretutto l'episodio di Varese coincide con una giornata di bel tempo e clima secco (gli aerei non lasciavano quasi le contrails, oppure erano cortissime, li ho visti!).
Come può un liner tenersi addosso tutto quel ghiaccio che (eventualmente) ha accumulato in Germania passando in un'area di brutto tempo?

Davvero un mistero queste "bombe di ghiaccio" perchè se da una parte risultano quasi impossibili per l'aviazione, dall'altra sono avvenute su Varese, quindi da qualche parte quel blocco è caduto.
Capricci meteorologici? :roll:
Forse, non è da escludere.
Dopotutto i grandi temporali sono capaci di generare chicchi di grandine "record" grossi quanto un melone.
http://www.laloweb.it/foto/grandine_21_ ... dine_2.jpg
http://www.ballsystem.it/img_rubriche/t ... 90x300.jpg

Ma si tratta di casi molto rari (per fortuna!).
Inoltre quel giorno su Varese non c'era il benchè minimo temporalone, ma solo un bel Sole, cielo terso, e aria secca.
Impossibile dunque che tale blocco di ghiaccio sia di provenienza meteorologica.
Rimane dunque solo l'aereo come ultimo elemento, ma anche in questo caso mi sembra assurdo e difficile credere che tale aereo avesse addosso così tanta materia ghiacciata.

Non dico che non gli si possa formare addosso (ricordate l'ATR di conca di crezzo?), ma mi stupisco di come faccia volare quell'aereo se avesse così tanto ghiaccio addosso. :roll:
Sugli aerei il ghiaccio si forma soprattutto nelle zone critiche (labbro della presa d'aria del motore, eliche, bordo d'attacco alare, etc), e in tali circostanze l'aereo è un grave pericolo, non può certo continuare a volare senza far finta di niente per 100 km e passa.
Anzi sarebbe già un brutto segno che il ghiaccio gli si forma addosso perchè si cerca sempre (con i vari dispositivi di bordo) di NON farlo mai formare e accumulare (nel caso poi si formi lo si estirpa sul nascere con altri dispositivi).

Insomma c'è qualcosa che non quadra in questa storia del ghiaccio proveniente dagli aerei, soprattutto se si parla di "blocchi giganteschi tali da forare un tetto di una casa".
Fossero piccoli frammenti e se ci fossero le condizioni meteo ideali per il ghiaccio, allora sì.
Ma nel caso di Varese non me lo spiego proprio. :roll:

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da maxago » 12 settembre 2008, 15:20

Ieri un blocco di ghiaccio è caduto dal cielo ed ha sfondato un auto a Milano in via Ripamonti.
Riporto in quanto attinente alla discussione il link a un nuovo articolo del Corriere della Sera sull' argomento.
http://www.corriere.it/vivimilano/crona ... auto.shtml

Chiedo agli esperti una valutazione su quanto dichiarato dal pilota dell' Alitalia intervistato dall' autore dell' articolo.

Ciao
Max
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Tiennetti » 12 settembre 2008, 22:10

Sapresti collocare la zona di caduta in una cartina?

Sta nevicando da qualche parte in europa?
David

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da DenisHelicopters » 13 settembre 2008, 0:14

Potrebbe benissimo essere lo scherzetto di qualche bel buontempone, i blocchi di ghiaccio che piovono dal cielo non mi snuonano nuovi, ricordo di eventi simili a distanza di parecchi anni fa...
come non citare poi i sassi che cadono dai cavalcavia...
Io concordo con Aldus, non possono essere caduti da un aeroplano. Fare ghiaccio alle superfici aerodinamiche vuol dire compromettere il volo, quindi quando un aeroplano (questo vale pure per gli elicotteri nel caso dei motori, per le pale il discorso è un po' diverso) attraversa un'area con le condizioni adatte al formarsi di ghiaccio, il pilota attiva immediatamente e preventivamente i sistemi antighiaccio, in modo da impossibilitarne l'accumulo.
Secondo me può essere benissimo lo scherzo idiota di qualche pirla.

Ciao
Denis

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus » 14 settembre 2008, 21:11

maxago ha scritto:Ieri un blocco di ghiaccio è caduto dal cielo ed ha sfondato un auto a Milano in via Ripamonti.
Riporto in quanto attinente alla discussione il link a un nuovo articolo del Corriere della Sera sull' argomento.
http://www.corriere.it/vivimilano/crona ... auto.shtml

Chiedo agli esperti una valutazione su quanto dichiarato dal pilota dell' Alitalia intervistato dall' autore dell' articolo.

Ciao
Max
Il concetto in sè è plausibile.
Quì si parla di "ho sentito un fischio" e di "stimato in 10kg il blocco di ghiaccio".
Resta soltanto da spiegare come e dove possa formarsi un blocco di ghiaccio di 10 kg addosso ad un aereo.
La fotografia della macchina incidentata mostra una "contusione" molto limitata, la tipica contusione da blocco compatto, non certo da lastra di ghiaccio.
Sugli aerei il ghiaccio si forma a lastre, non a blocchi come sassi, ossia il ghiaccio segue l'andamento delle superfici tonde dei profili aerodinamici e gli si accumula addosso a mò di "pellicola".
Lentamente poi (se non si attivano i dispositivi antighiaccio) si accumula alterando la forma dei profili aerodinamici, ma in quel caso l'aereo sarebbe già nei guai perchè avrebbe serissimi problemi di portanza, per cui è da escludere che un liner voli e continui a volare in una situazione così grave: il deicing i piloti devono averlo fatto già da un pezzo se non vogliona fare la fine dell'ATR di Conca di Crezzo.
Non mi capacito dunque di come, ma soprattutto DOVE (inteso come superfice aerodinamica) possa accumularsi su un aereo un "sasso" di ghiaccio di 10kg.
Sugli aerei di solito il ghiaccio si forma addosso uniformemente, non a "sassi".
Qualora quel ghiaccio si staccasse di botto durante, chessò, l'estensione degli slat, teoricamente dovrebbe esserci una caduta di numerose "fette" di ghiaccio al suolo.
Teoricamente non UN sasso di ghiaccio, bensì (sempre teoricamente) DIVERSE fette di ghiaccio che ricadono a "striscia" su una certa area. :roll:

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus » 14 settembre 2008, 22:07

Ho ri-verificato quanto è stato scritto sull'articolo.
Direi che i presupposti per cui quel pezzo di ghiaccio si sia staccato da un aereo, stavolta ci sono davvero. :roll:
Infatti:

1- Si parla di "caserma che dista circa 6 km da Linate".
Usando google earth c'è il comune di San Giuliano Milanese che dista più o meno alla distanza indicata, e soprattutto è pressochè sulla rotta di avvicinamento su Linate.
Immagine

2- Si parla di "caserma in Via Ramusio".
Ebbene esiste la Via Ramusio a San Giuliano Milanese (cerchiata in verde quì sotto), ed è praticamente sulla verticale della rotta di avvicinamento su Linate.
Complice un po' di vento dovuto al maltempo di questi giorni...e direi che la tesi che quel blocco si sia effettivamente staccato da un aereo, appare estremamente plausibile.
Immagine

A nome mio e di MD80.IT mi scuso se per un istante abbiamo dubitato della affermazioni degli agenti della Guardia di Finanza di San Giuliano Milanese.
E' nostro quotidiano essere un tantino "dubbiosi" su articoli scritti da giornali NON dediti all'aviazione.
Chiamiamola "una forma cautelare". :wink:

Direi che gli indizi ci sono tutti.
La caserma è effettivamente sulla rotta finale di Linate.
La distanza è corretta.
Il "fischio" è probabilmente imputabile al pezzo di ghiaccio che cadeva da una certa quota. Per dirla in due parole, fosse stato lanciato in aria da qualche burlone, non avrebbe fischiato a mò di "bomba cadente". Soltanto cadendo da qualche centinaio di metri può (eventualmente) "fischiare".

Ringraziamo dunque la testimonianza degli agenti della caserma di San Giuliano Milanese, grazie alla quale (mi sento di dirlo con buona sicurezza) abbiamo appurato che le cose stanno probabilmente così: quel pezzo è cascato da un aereo.

Ora, giusto per fare "31", sarebbe interessante per noi vedere di che volo si trattava, dopodichè discutere anche di come sia possibile che su un aereo possa accumularsi un simile sasso. :roll:

NOTA:
Qualora un agente della caserma di San Giuliano dovesse leggerci, sarebbe ovviamente gradito ospite se potesse spiegarci qualche altro dettaglio in merito alla vicenda.
L'aereonautica è la nostra principale passione e curiosità, ed ogni nuova storia e/o testimonianza fedele è per noi una fonte di altissimo interesse tecnico-culturale.
Grazie. :wink:

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Zortan » 14 settembre 2008, 22:27

ma scusate, non avete valutato la possibilità che si formi ghiaccio in zone non critiche per il volo ? cioè, tipo, il vano carrelli ? o altri posti che non creano pericolo all'aereomobile.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Tiennetti » 14 settembre 2008, 22:40

E' possibile se l'aereo é decollato da qualche posto innevato... sennó é un po' difficile che si possa accumulare 10litri di acqua nel vano carrelli
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da tartan » 14 settembre 2008, 22:56

Qualcuno sa come viene espulsa l'acqua delle toilette dall'aereo?
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus » 14 settembre 2008, 23:40

Nessuno se la sente di fare una ricerchina per vedere che aereo fosse?
Giusto per curiosità.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da LIDT » 14 settembre 2008, 23:46

tartan ha scritto:Qualcuno sa come viene espulsa l'acqua delle toilette dall'aereo?
...correggetemi se sbaglio ma me pare che gli scarichi delle toilette non vengano espulsi. I residui vengono aspirati a terra da aziende e macchinari specializzati.

Se non ricordo male l'ho letto sul libro di P. Smith...
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da dirk » 15 settembre 2008, 1:41

Se non sbaglio acque chiare e acque scure seguono percorsi diversi.
Quelle chiare vengono espulse, quelle scure no (anche perchè posso anche tollerare che un blocco di ghiaccio mi sfondi la macchina, ma che lo faccia un blocco di m***a no... :mrgreen: ).
Col beneficio del dubbio.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus » 15 settembre 2008, 1:55

E a parte questo, se anche un aereo in finale su Linate "scaricasse le acque" :mrgreen: , dal cielo cadrebbe acqua, non mattoni di ghiaccio di 10 kg.
Sugli aerei c'è la toillette, mica un IGLOO. :lol:

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Tiennetti » 15 settembre 2008, 2:07

Almeno nell'MD80 le acque "chiare" (lavandini) vengono espulse nell'aria da delle prese riscaldate (poste sotto la pancia dell'aereo), mentre quelle "scure" vengono tenute a bordo e scaricate da un'apposito macchinario una volta a terra
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zittozitto

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da zittozitto » 15 settembre 2008, 11:00

in avvicinamento a Tokio se non sbaglio era obbligatorio aprire il carrello prima di una certa distanza, questo perchè poco prima della pista si trovano le imbarcazioni dei pescatori.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da neutrinomu » 15 settembre 2008, 12:16

zittozitto ha scritto:in avvicinamento a Tokio se non sbaglio era obbligatorio aprire il carrello prima di una certa distanza, questo perchè poco prima della pista si trovano le imbarcazioni dei pescatori.
Stavo giusto facendomi la stessa domanda: potrebbero essere accumuli di ghiaccio intorno al carrello che si staccano quando questo viene estratto?
Swishhhhh! Faster than light! :scrambleup:

zittozitto

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da zittozitto » 15 settembre 2008, 12:19

neutrinomu ha scritto:
zittozitto ha scritto:in avvicinamento a Tokio se non sbaglio era obbligatorio aprire il carrello prima di una certa distanza, questo perchè poco prima della pista si trovano le imbarcazioni dei pescatori.
Stavo giusto facendomi la stessa domanda: potrebbero essere accumuli di ghiaccio intorno al carrello che si staccano quando questo viene estratto?
è possibile se si è volato in zone di formazione di ghiaccio, o se si è decollati da una pista contaminata.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da struzzovolante » 15 settembre 2008, 12:31

M'intendo un pochino di avversità atmosferiche, mi permetto di fare alcune considerazioni.
Prima di tutto bisogna filtrare le notizie, un blocco di ghiaccio di 20 centimetri dopo 30 minuti che se ne parla è diventato di 50, c'è una leggerissima tendenza ad esagerare le notizie. Ad esempio se il blocco di ghiaccio che ha colpito il cofano dell'auto (vedi link in un messaggio precedente) fosse stato veramente di 10 kg il cofano dell'auto sarebbe in tutt'altre condizioni rispetto a quello della foto.

In secondo luogo, come giustamente ha fatto notare Aldus, se dovessero staccarsi dei pezzi di ghiaccio da un aereo sarebbero a lastre, molto difficile quindi che cadano stile "meteora" e facciano i danni di cui tanto si parla.

Un pò meno difficile è che si formino chicchi di grandine di grandi dimensioni in particolari condizioni atmosferiche, in cumulo-nembi a forte sviluppo verticale ed in condizioni di elevata umidità chicchi di 10-15 cm non sono poi rarissimi, di solito perdono buona parte del peso durante la caduta ma qualcuno arriva a terra con le dimensioni di un piccolo melone, e quello può sfondare tegole e fare altri danni.

Certo che in una giornata di bel tempo e col 30% di umidità la vedo dura.

zittozitto

Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da zittozitto » 15 settembre 2008, 13:47

struzzovolante ha scritto:M'intendo un pochino di avversità atmosferiche, mi permetto di fare alcune considerazioni.
Prima di tutto bisogna filtrare le notizie, un blocco di ghiaccio di 20 centimetri dopo 30 minuti che se ne parla è diventato di 50, c'è una leggerissima tendenza ad esagerare le notizie. Ad esempio se il blocco di ghiaccio che ha colpito il cofano dell'auto (vedi link in un messaggio precedente) fosse stato veramente di 10 kg il cofano dell'auto sarebbe in tutt'altre condizioni rispetto a quello della foto.

In secondo luogo, come giustamente ha fatto notare Aldus, se dovessero staccarsi dei pezzi di ghiaccio da un aereo sarebbero a lastre, molto difficile quindi che cadano stile "meteora" e facciano i danni di cui tanto si parla.

Un pò meno difficile è che si formino chicchi di grandine di grandi dimensioni in particolari condizioni atmosferiche, in cumulo-nembi a forte sviluppo verticale ed in condizioni di elevata umidità chicchi di 10-15 cm non sono poi rarissimi, di solito perdono buona parte del peso durante la caduta ma qualcuno arriva a terra con le dimensioni di un piccolo melone, e quello può sfondare tegole e fare altri danni.

Certo che in una giornata di bel tempo e col 30% di umidità la vedo dura.
ok, se si formano sulle superfici aerodinamiche saranno lastre.
una lastra in caduta che comportamento ha ? e soprattutto una lastra di ghiaccio rimane intatta o si frammenta ? l'impatto sarà di "piatto" o di "punta" ?

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da maxago » 15 settembre 2008, 14:08

Devo aggiungere qualche informazione sulla località nella quale si è verificato l' incidente che potrebbe modificare la ricostruzione fatta da da Aldus.
La caserma in questione non si trova a San Giuliano Milanese ma a Milano in Via Giovanni Battista Ramusio n°2. In effetti l' articolo del corriere parlava di una strada tra la via Ferrari e la via Ripamonti che sono due vie della periferia SE di Milano.
Ho verificato anche sul sito della G.dF.
----------------------------------------------------------------------------------
Ricerca Reparti della Guardia di Finanza

Reparto: GRUPPO PRONTO IMPIEGO MILANO
Sede: MILANO
Provincia: MI
C.A.P. : 20141
Indirizzo: VIA GIOVANNI BATTISTA RAMUSIO, 2
Telefono: 0256804774
--------------------------------------------------------------------------------

Quindi il punto di impatto del blocco di ghiaccio pur essendo in prossimità dell' areoporto di Linate non si trova in linea con la pista ma circa 6 km a Ovest della pista di Linate. Con un prossimo messaggio tenterò di allegare la mappa con il punto di impatto.

Relativamente all' aereo che potrebbe aver "scaricato" il pezzo di ghiaccio, nell' articolo del corriere si parla di un di un aereo arrivato dall'Est Europa, dai Balcani, che ieri mattina hanno vissuto ore di turbolenza, temporali, freddo e conseguente gelo ad altissima quota. Il fatto è successo l' 11/9 alle 11.30.
Ciao a tutti
Max

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da maxago » 15 settembre 2008, 14:24

Ecco la mappa:
maps.google.it.pdf
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Valerio Ricciardi » 15 settembre 2008, 14:46

zittozitto ha scritto:in avvicinamento a Tokio se non sbaglio era obbligatorio aprire il carrello prima di una certa distanza, questo perchè poco prima della pista si trovano le imbarcazioni dei pescatori.
Scusate, sul piano teorico mi sembra che l'ipotesi che in un aeromobile di una certa dimensione possano formarsi in qualche vano connesso con l'esterno, masse di ghiaccio di dimensioni significative sia in sé plausibile.

Magari il fenomeno non è stato studiato sufficientemente in dettaglio.

Una volta, tornando da Ovindoli (l'Aquila) mi son trovato in una brutta situazione perché da un camion che percorreva da ben prima la A14 si era staccato un blocco di neve compatta, divenuta ghiaccio. L'ho visto rimbalzare sulla strada e non mi è stato possibile evitarlo del tutto (ero sui 130 km/h). Preso "di spizzo" con una ruota, lo pneumatico si è danneggiato e son riuscito, sentendolo molto squilibrato - pauroso "shimmy" sullo sterzo - a fermarmi in tempo senza frenare troppo, in una piazzola di emergenza. Scendere, vedere il "bozzo" sul fianco dello pneumatico con le tele interne danneggiate che si espandeva a vista d'occhio, e mentre pensavo che la gomma era da buttare in ogni caso sentirmelo fragorosamente scoppiare davanti agli occhi è stato tutt'uno.
Sapete da dove si era staccato? Da un paraschizzi di gomma del camion, dietro l'ultimo assale. L'ho potuto appurare perché il camion era molto caratteristico come "insegne" pubblicitarie e dopo aver cambiato la ruota l'ho ritrovato e riconosciuto alla prima stazione di servizio dove mi ero fermato per controllare la pressione della ruota di scorta.

Perciò che in certe condizioni (decollo da pista bagnata o con pioggia e gran freddo?) possa venire proiettata "acqua sporca" in una zona del vano carrello - o altro posto dove in qualche modo possa accumularsi - che poi questa ghiacci necessariamente a quota di corociera (il vano carrello non è certo pressurizzato e riscaldato) ed infine possa staccarsi in "finale", complici anche le temperature più miti a bassa quota, non mi pare in sé improponibile.

Da questo ad affermarlo con certezza, ci corre. Ci vorrebbero evidenze e l'incrocio dei dati, come ad esempio ha cercato con le Google Map di fare Aldus. Ma di molti casi, cercando e ricercando coincidenze ricorrenti, verificando gli orari dei voli, vedendo se ci sono aeromobili che apparentemente sembrano poter essere statisticamente più interessate al problema eccetera. Insomma, con metodo scientifico.

Poi magari fra tre anni - per dire - in tutti gli Embraer "mod. tale" monteranno un deflettore paraschizzi di plastica da cinquanta dollari in un certo punto nel vano carrello, e il fenomeno sparirà dalle cronache.

Comunque mi sembra, al netto delle esagerazioni (il giornalista mi pare conosca troppo poco la fisica - come di consueto - per immaginare cosa potrebbe fare un blocco di 10 kg che cadesse anche solo da 500 metri... altro che bozzo...) penso che si possa affermare che il fenomeno esista, e che difficilmente in molti casi sia associabile ad eventi atmosferici ordinari. Nulla di più.
Ultima modifica di Valerio Ricciardi il 15 settembre 2008, 15:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da struzzovolante » 15 settembre 2008, 14:58

zittozitto ha scritto:ok, se si formano sulle superfici aerodinamiche saranno lastre.
una lastra in caduta che comportamento ha ? e soprattutto una lastra di ghiaccio rimane intatta o si frammenta ? l'impatto sarà di "piatto" o di "punta" ?
Che una lastra di ghiaccio rimanga intatta alle velocità di un aereo commerciale lo troverei strano, per quanto riguarda l'impatto è impossibile sapere se cade di piatto o di punta, non è che cadendo rimane sempre nella stessa posizione, svulazza!
Comunque se è vero che del ghiaccio può formarsi nel vano carrello e cadere quando questo si apre non parliamo più di lastre ma di pezzi di ghiaccio, mi sembra più plausibile questo della grandine che si forma in cielo sereno con il 30% di umidità o trasportata da chissà dove da mostruose correnti.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Tiennetti » 15 settembre 2008, 15:45

Valerio, la tuaspiegazione é piú che plausibile, per questo nel mio primo post chiedevo se "sta nevicando da qualche parte in Europa??"
Ricordate un Dash8 ANS che un paio d'anni fa atterró a BCN senza ruotino anteriore?
Sembra che la neve accumulata in decollo da PNA si fosse ghiacciata e aveva bloccato il meccanismo di apertura
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da maxago » 15 settembre 2008, 16:53

Aldus ha scritto:Nessuno se la sente di fare una ricerchina per vedere che aereo fosse?
Giusto per curiosità.
Giusto per curiosità ho provato a cercare sul sito della SEA se ci fosse qualche aereo passeggeri in arrivo dall' europa dall' est, in un orario compatibile con la caduta del blocco.

Ho trovato:
AZ 517 in arrivo da Praga alle 11:40 su MXP aeromobile E70 (Embraer 170 ?)
FV 273 (Rossiya) in arrivo da San Pietroburgo alle 11:20 su MXP (aeromobile TU154)

Mi rendo conto che i risultati della ricerca non siano assolutamente esaustivi, ma d' altra parte io non saprei dove trovare un registro di tutti gli atterraggi avvenuti l' 11/9 attorno alle 11:30 nell' area milanese. Qualcuno mi sa dire dove posso cercare?

Inoltre questi voli atterravano a Malpensa, non ne ho trovati in arrivo a LIN; è possibile che un volo in arrivo a Malpensa passi sopra il punto di caduta del blocco (6 km a Ovest della testata SUD di LIN)? Io da profano ritengo di si, in quanto abito qualche Km di diatanza da lì e vedo spesso passare aerei a bassa quota e bassa velocità sopra la mia testa che volano da est verso ovest, credo per allinearsi in finale su MXP.
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus » 15 settembre 2008, 17:08

maxago ha scritto:Devo aggiungere qualche informazione sulla località nella quale si è verificato l' incidente che potrebbe modificare la ricostruzione fatta da da Aldus.
La caserma in questione non si trova a San Giuliano Milanese ma a Milano in Via Giovanni Battista Ramusio n°2. In effetti l' articolo del corriere parlava di una strada tra la via Ferrari e la via Ripamonti che sono due vie della periferia SE di Milano.
Ho verificato anche sul sito della G.dF.
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Ricerca Reparti della Guardia di Finanza

Reparto: GRUPPO PRONTO IMPIEGO MILANO
Sede: MILANO
Provincia: MI
C.A.P. : 20141
Indirizzo: VIA GIOVANNI BATTISTA RAMUSIO, 2
Telefono: 0256804774
--------------------------------------------------------------------------------

Quindi il punto di impatto del blocco di ghiaccio pur essendo in prossimità dell' areoporto di Linate non si trova in linea con la pista ma circa 6 km a Ovest della pista di Linate. Con un prossimo messaggio tenterò di allegare la mappa con il punto di impatto.
E in effetti caro Maxago hai ragione, e questo cambia tutto! :shock:
Ambedue le località distano più o meno 6 km da Linate.
L'inganno è stata la via Ramusio.
Siccome esiste la Via Ramusio anche a San Giuliano Milanese, il caso sembrava risolto perchè QUELLA via Ramusio (cerchiata in verde) dista davvero a 6 km da Linate e si trova praticamente sulla rotta finale per la pista (tratteggiata in rosso), per cui pienamente compatibile con l'ipotesi "ghiaccio caduto da un aereo in atterraggio".
Insomma è stato un abbaglio, una falsa illusione.
La vera caserma di cui parla l'articolo è proprio dove dici tu, sempre a 6 km da Linate ma totalmente FUORI rotta di avvicinamento (come si vede bene dalla mappa sottostante).
E' impossibile (o diciamo "assurdo") che un liner passi di lì per atterrarre sulla 36 di Linate. :roll:
Immagine

Il caso quindi è tutt'altro che risolto, anzi rimane un autentico mistero perchè quel pezzo di ghiaccio non può essersi staccato da un aereo in finale su Linate.
Ipotizzando anche (ma ce ne vuole di fantasia!) che quel ghiaccio fosse stato "a lastra", e dunque "svolazzava un pochetto", è impossibile che una lastra di 10 kg possa svolazzare per ben 6 km dal punto in cui l'aereo percorre la rotta finale tratteggiata.
Secondo le carte di avvicinamento ILS, un aereo in procedura finale su Linate si trova ad un altezza di 3000 piedi a 10 miglia da Linate, che diventano 1150 piedi a 4 miglia.
1150 piedi a 4 miglia significa più o meno che quell'aereo vola a circa 400 metri di altezza a 6 km dalla soglia pista.
:roll:
Una lastra di 10 kg che per caso dovesse staccarsi da 400 metri di altezza non potrebbe mai svolazzare a mò di aliante per ben 6 km, sino ad arrivare a quella caserma, e piombargli sopra in verticale a velocità di un razzo.
Assurdo, impossibile.

Aereo dei balcani sì, aereo dei balcani no, non può essere stato un aereo a rilasciare (in quel punto) quel sasso di ghiaccio, e sicuramente non un aereo in finale, dato che la posizione della caserma è totalmente incompatibile con la procedura di avvicinamento sulla pista 36.

Da dove proviene dunque quel ghiaccio? :roll:
Bella domanda.
Dato che non può provenire da un aereo in corto finale, rimangono aperte tre possibilità:

1- Un atto di teppismo, ossia qualcuno che si è divertito a "bombardare" la caserma in questione gettandogli addosso un blocco di ghiaccio enorme.
Come sia possibile non lo so, ma è anche possibile.
Come però abbia fatto quel ghiaccio a "fischiare" mi suona molto strano, per cui o la notizia del fischio è falsa, oppure i conti non tornano.

2- Un incredibile capriccio della natura.
Ma la mattina dell'11/9/2008 il tempo era buono.
L'ipotesi è dunque da scartare.

3- Un aereo di linea in volo ad alta quota di crociera (che quindi nulla ha a che vedere con l'aereo atterrato a Linate e proviente dai balcani, come si è detto sinora).
Soltanto un aereo in volo ad alta quota può (eventualmente) far precipitare a terra un pezzo di ghiaccio, (magari staccatosi dopo un deicing), ma date le condizioni buone del meteo dovrebbe sciogliersi anzichè ingrandirsi (accumulare gocce d'acqua).
L'impatto al suolo ovviamente avverrebbe "in verticale" e ad una bella velocità, per cui ci sta il danno, e ci sta anche il "fischio".
Ma ovviamente anche questa è una mera ipotesi senza prove concrete.
Se si potesse sapere che voli hanno interessato il "sopra milano" in quella fascia oraria (e se veramente sono passati di lì) allora forse l'ipotesi potrebbe divenire una probabilità più alta.
Se però nessun aereo è mai passato di lì in quella fascia oraria, allora è totalmente da scartare anche questa ipotesi.

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus » 15 settembre 2008, 17:59

Si parlò già nel 2000 di queste cadute di ghiaccio.
I piloti smentiscono categoricamente che possano provenire dagli aeroplani.
http://www.repubblica.it/online/mondo/g ... ncona.html

E ci sono persino resoconti di blocchi di ghiaccio grandi come zucche :shock: che cadevano dal cielo PRIMA ancora che l'aeroplano fosse inventato.
http://www.centrostudifortiani.it/blocchi-ghiaccio.htm

E per finire, un altro sito dove si riportano diverse spiegazioni, ma senza mai quella vera (in sostanza il caso rimane irrisolto).
http://www.inspiegabile.com/cms/altri-m ... cielo.html

Mi sembra chiaro comunque che in tutta questa faccenda gli aeroplani non centrino un bel niente, ed è dimostrato.
Siamo di fronte davvero ad un mistero scientifico: se fosse solo una burla non ci sarebbero tutti quei casi analizzati.
Boh! :roll:

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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Valerio Ricciardi » 15 settembre 2008, 22:22

Aldus ha scritto:Si parlò già nel 2000 di queste cadute di ghiaccio.
I piloti smentiscono categoricamente che possano provenire dagli aeroplani.
http://www.repubblica.it/online/mondo/g ... ncona.html
E ci sono persino resoconti di blocchi di ghiaccio grandi come zucche :shock: che cadevano dal cielo PRIMA ancora che l'aeroplano fosse inventato.
http://www.centrostudifortiani.it/blocchi-ghiaccio.htm
E per finire, un altro sito dove si riportano diverse spiegazioni, ma senza mai quella vera (in sostanza il caso rimane irrisolto).
http://www.inspiegabile.com/cms/altri-m ... cielo.html
Mi sembra chiaro comunque che in tutta questa faccenda gli aeroplani non centrino un bel niente, ed è dimostrato.
Siamo di fronte davvero ad un mistero scientifico: se fosse solo una burla non ci sarebbero tutti quei casi analizzati.
Boh! :roll:
E no, ALDUS-uccio adorato, non te la puoi cavare così facilmente. Calma e gesso.

Primo: per una volta, i piloti sono i meno indicati a testimoniare a favore o contro un fenomeno che delle due son proprio gli unici a non aver occasione e modo di osservare (nel cock pit e guardando avanti? mi pare davvero difficile);

Secondo, su http://www.inspiegabile.com il fenomeno è descritto decentemente con prudenza, ma in un sito che sembra un clone del programma Voyager della televisione, sede primaria di fuffa pseudoscientifica che ha detronizzato Alessandro Cecchi Paone dal trono del "mejo c*****o del bigonzo"; perciò, nonostante quel che sono andato a leggere non sia proprio una ...strakerata (eh eh), insomma, va preso con beneficio di inventario;

Terzo, la causa di un fenomeno può essere giustamente multipla (una sorta di "convergenza morfologica" fra risultati di origine diversa), il che potrebbe portare ad attribuire solo alcuni dei famigerati blocchi alla presenza di aeroplani (a che quota e provenienti da dove vediamo dopo), ma non ad escluderla.

Del resto, se anche si scoprisse che il tal blocco lo ha perso un aereo, esso (l'aereo) essendo una macchina e non avendo personalità giuridica non è imputabiile... :mrgreen:
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Re: Ghiaccio dal cielo

Messaggio da Aldus » 16 settembre 2008, 2:25

Valerio è chiaro che i siti che ho linkato non rappresentano niente di certo, ne di scientifico.
Tuttavia ci sono stati casi avvenuti ben prima dell'invenzione degli aeroplani, e questo non va sottovalutato.
Ho fatto molta ricerca oggi pomeriggio, e in tutte le "testimonianze" (che valgono quello che valgono) che ho trovato si parla sempre "blocchi di ghiaccio" a mò di palle di cannoni, mai "lastre di ghiaccio".
Sugli aerei il ghiaccio non si forma con quella forma (scusate il gioco di parole), si forma a profilati, a lastre, a pellicole.
Dove diavolo potrebbe formarsi una "zucca" di ghiaccio di diversi kg su un aereo? :shock:
Sulle ali?
Impossibile.
Sulla deriva?
Impossibile.
Sugli stabilizzatori?
Impossibile.
Sulle gondole dei motori?
Impossibile.
Non c'è un solo elemento strutturale/aerodinamico che permetterebbe la formazione di "zucche" del genere sulla sua superficie.
Rimane un unico eventuale idiziato, un unico eventuale elemento: il vano dei carrelli. :roll:
Restando pur molto scettico che una zucca del genere si possa formare nei carrelli, c'è però una questione da considerare: se il vano è chiuso non può cascare un bel niente.

Per ciò che riguarda quindi l'episodio della caserma della guardia di finanza, ubicata in QUEL luogo preciso, appare estremamente evidente che quel sasso di ghiaccio non può essersi staccato da un aeroplano.
Quella caserma non è nel posto giusto, non è sulla finale della pista 36R, i vani dei carrelli non vengono aperti sopra quel punto fuori rotta...insomma come può un aereo perdere quel masso in quel punto se non passa di lì per atterrare?
Avevo anche ipotizzato un'alternativa: un aereo in volo ad ALTA quota di crociera.
Ci sta come idea, per quanto balzana.
Ma gli aerei che volano lassù non aprono i vani dei carrelli, li tengono ben serrati, per cui siamo punto a capo, se dentro quel vano c'è una zucca di ghiaccio, non cadrebbe comunque.
Infine ho considerato anche la meteorologia.
Le condizioni meteo alla mattina dell'11-9-2008 erano buone, nessun temporale violento, nessuna condizione critica che potesse dare origine naturalmente ad una simile bomba.
E quindi siamo ancora punto a capo, peggio di prima.

La cosa assurda di tutta questa storia è che non quadra un bel niente. :scratch:
Per quanto ci si sforzi di dare o non dare ragione ai piloti, non ci sono le condizioni per asserire che quell'affare è stato perso da un aereo in atterraggio (la caserma è completamente fuori rotta), nè che sia un capriccio meteorologico (il tempo era buono), nè tantomeno che sia stato perso da un aereo ad alta quota (i vani carrelli sono chiusi, e sulla superficie degli aerei non si formano "zuccotti" di ghiaccio, soltanto lastre e pellicole).
Detto questo non è che sono giunto a qualche conclusione...così... per "passione", o per difendere gli aeroplani. :D
Sono giunto alla mia conclusione (quale dirai? semplice, il "non lo so" :D ) osservando con spirito critico tutti quegli elementi.
Elementi che all'inizio mi avevano fatto supporre che quel ghiaccio l'aveva probabilmente perso per davvero un aereo in finale su Linate perchè Via Ramusio di San Giuliano Milanese (la Via Ramusio sbagliata!) era proprio sotto la rotta finale di Linate.
In quel caso dunque la tesi dell'aereo era molto plausibile, ma dopo che mi è stato segnalato che la "mia" Via Ramusio era sbagliata, bensì quella corretta era da tutt'altra parte, ho dovuto categoricamente autosmentirmi, fare una vigorosa marcia indietro.
A quel punto non potevo, anzi non posso più accusare un aeroplano per quello che è successo in quella caserma.
Non ho UN solo elemento per poterlo fare, non cambacia niente di niente.
Da dove sia arrivato quel masso è un autentico mistero, ma sono pressochè sicuro che l'ipotesi "aereo" non ha nulla che vedere con quell'affare.
Se qualcuno di voi ha altre teorie, anche fantasiose, le esprimi pure.
Io sono a un punto morto.
Non me lo spiego e basta. :D

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