Acrobazia - Pro vs Contro

Area dedicata alla discussione di qualsiasi argomento riguardante l'aviazione in generale, ma comunque attinente al mondo del volo

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pippo682
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Messaggio da pippo682 » 11 maggio 2007, 14:39

deltagolf ha scritto: Questo è il vero problema; appena girato l'angolo uno può fare quello che vuole. Però credo che se uno è stupido allora farà stupidaggini anche col cessnino.
Ma col 260 ha una tentazione in più! :wink:
Anzi, più di una.... :?

Daccordo con tutto il resto che hai detto.

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libelle
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Messaggio da libelle » 11 maggio 2007, 19:20

Scusami, Libelle, se mi intrometto...Ma credo che la tua frase sia piuttosto infelice ed azzardata...
Certo che è azzardata, è azzardatissima e pure tanto infelice. Ma qui stiamo a discutere se certe cose possono prorio essere giuste o sbagliate. Da quello che vedo io mi sa che siamo su un binario sbagliato.
Se dal Settembre 2003 esiste EASA con tutte le sue ramificazioni ed esecutivi, non vuol dire affatto che la sicurezza del volo (ripeto unicamente in AG) sia davvero migliorata.
Quando parlo di effettiva miopia di EASA in questioni di AG le cose sono già state ampiamente dimostrate per quanto riguarda l'aspetto tecnico e le manutenzioni che colpiscono direttametne gli aeroclub e le officine che fanno le mautenzioni per gli aeromobili in esercenza. Da settembre 2007 ogni aeroclub dotato di officina dovrà adeguarsi e chi si rivolge a terzi dovrà sperare che la ditta a cui si rivolge si adegui nei termini prescritti, altrimenti ci lasceranno tutti a piedi. Tutto questo è stato deciso da Easa con fior di commissioni dei soliti piloti, ingegneri, politici, e bla bla con l'ottusa convinzione che l'unificazione delle procedure e la complicazione di tanti aspetti servirà ad evitare che tanta genti si ammazzi.
Come è ovvio indovinare ripongo pochissima fiducia in certe agenzie o enti. L'unica che fa eccezione è FAA. Oltreoceano sanno davvero come far volare l'AG. Qua da noi purtroppo pare che l'aereo AG più sicuro sia quello che se ne rimane chiuso in hangar.
Spero di sbagliarmi, vedremo in futuro.
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aurum
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Messaggio da aurum » 13 maggio 2007, 0:08

@ libelle

Se le tua e' solo una sciocca polemica ti diro' che io non intendo assolutamente portarla avanti.Non interessa me e non interesserebbe la stragrande maggioranza degli utenti.
Il posto che occupo nella commissione dove ho l'onore di partecipare,l'ho vinto con i punti della benzina e con la tessera del club di Topolino.
Gli svariati corsi istruttore,sicurezza volo e human factor cui ho partecipato scopro che non sono serviti a nulla e in realta' sto li solo per perdere tempo e per farlo perdere ai piloti di AG come te..
Aboliamo le regole e ritorniamo alla vecchia sana burocrazia di qualche anno fa.La manutenzione facciamola fare ai meccanici per motociclette,costa meno!
Volare male ma volare tutti!!!
D'altronde penso che con le tue 120 ore di volo possa benissimo proporti per il posto che occupo (prova a mandare il tuo CV, forse ti rispondono!) ti mando pure il link(pero' prima ,magari, dai uno sguardo a come funziona l'EASA.)
Risparmiero' molto del tempo che invece ora sto dedicando a questo lavoro.Alle medaglie sono sempre stato allergico.
Ah,solo per tua conoscenza,ero tra i sostenitori di una normativa all'americana,sai, quella "sport pilot" che tanti auspicano.
Se poi il tuo discorso ,come spero, era improntato all'ironia,allora debbo dirti che mi sono divertito molto!
Alcuni passi come quello dei politici nelle commissioni tecniche dell'EASA li trovo veramente esilaranti!Degno dei migliori luoghi comuni (che in Italia vanno tanto di moda!)
D'altronde non mi ero accorto che il 3d era " in flight entertainment"!.
Pero' le barzellete gia' sentite non mi fanno piu' ridere.

Ciao

P.S.

Una sola cosa mi permetto di dirti: la presunzione e' sempre stato il nemico numero uno di ogni pilota!
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Messaggio da libelle » 13 maggio 2007, 2:07

Una sola cosa mi permetto di dirti: la presunzione e' sempre stato il nemico numero uno di ogni pilota!
Veramente io non ho mai fatto il presuntuoso proprio perchè di ore per aria ne ho poche. In aggiunta non mi pare di essere io a sciorinare meriti, qualifiche e attestazioni che mi hanno permesso di entrare in qualche commissione EASA.
Per quanto riguarda EASA sugli aspetti manutentivi devo dire che la conosco fin troppo bene perchè anche io sono costretto a lavorarci.
A parte questo vedo che ancora non mi si capisce. Evidentemente scrivo in maniera molto oscura.
Mettiamo da parte le polemiche e tante altre cose. Nessuno ancora mi sa dare una risposta per la questione che sto sollevando da parecchio, cioè: può davvero un addestramento specifico (come appunto la vite) impedire certi incidenti?
Io sollevo dei problemi e, scusatemi tutti se lo faccio in maniera polemica, ma qui la situazione mi pare un tantino strana nonostante mi si continui ancora a parlare di tante belle cose e tanti bei progetti da chi governa la nostra aviazione.
Non so se aurum sia mai entrato in un aeroclub o dentro una officina che lavora per aeromobili AG, ma ti posso assicurare che non sono meccanici da motociclette.
Però per EASA bisogna introdurre delle regole ancora più ferree e criteri ancora più restrittivi.
Benissimo allora seguiamo questa strada, se è davvero giusta, ma ripeto ancora, il cambiamento non c'è e se proprio aurum mi chiede un paio di statistiche eccone due, fresche fresche: oggi un pilota acrobatico che è anche mio amico (non faccio nomi nè cito luoghi) si è preso la radio in piena faccia mentre faceva le capriole. La radio ha anche sfondato il tettuccio ma per fortuna non è volata fuori. Il pilota si è sentito quasi svenire per la botta ma ce l'ha fatta a riportarlo a terra. La radio l'aveva montata una impresa (di cui non faccio il nome) certificata Easa Parte 145.
Abbiamo guardato come era stata installata la radio sull'aereo nella nostra officina (e non faccio nomi) dove ancora si lavora con la vecchia certificazione Enac (ormai per poco) e dove si aggirano solo meccanici di motociclette unti e sporchi di grasso. L'impianto era stato montato con i piedi ed era logico che schizzasse via perchè non era stato semplicemente bloccato.
Ritornando invece su un argomento più consono a questa discussione (cioè acrobazia e vite per scopi didattici) fornisco anche la seconda statistica direttamente ad aurum che spero sappia darmi una risposta, visto che è tanto competente e fa pure di tutto per metterlo in mostra, mentre io (come è vero del resto) per aria ci sto molto poco.
Questa seconda statistica capita proprio a fagiolo e si riaggancia a quello di cui parlavo proprio nei miei ultimi messaggi cioè: fare tante volte la vite, in tutte le maniere e in tutti i modi possibili aiuta davvero a conoscerla bene e ad evitarla?
Io ho sempre detto di no e lo dimostrano gli incidenti nel volo a vela. Nonostante la vite si faccia approfonditamente da anni durante la scuola la gente continua ancora a schiantarsi sui costoni.

Come dicevo l'ultima statistica è fresca fresca e forse da domani troveremo una nuova discussione aperta nella sezione "incidenti".

Un socio del nostro aeroclub, un pilota e un amico con cui ho volato tantissime volte assieme oggi è entrato in vite su un costone appenninico ed è precipitato.
Mentre scrivo queste righe gli elicotteri del SAR e le squadre del soccorso alpino, anche con le tenebre e in una zona in cui non starebbe in piedi nemmeno una capra, continuano a cercarlo per vedere se riescono a recuperalo vivo.
Sembra però che l'aliante sia stato letteralmente ingoiato dai boschi dell'appennino tosco-romagnolo. Non si riesce a trovarlo.
Io e lui abbiamo preso il brevetto assieme e sappiamo bene cosa è la vite e come si innesca. Eppure, come dicevo, ancora succedono incidenti per questo.
Chiedo ad Aurum quindi, che sicuramente di cose ne sa più di me come questo è mai possibile.
La mia non è polemica e neppure ironia perchè su queste cose mi pare che ci sia poco da ridere. E' solo una domanda: perchè?
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Messaggio da zksimo » 13 maggio 2007, 3:42

io dico che è bene farla...tante d tutte i tipi e portare coscienziosamente l'aeroplano ai margini della sua operabilità.

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Messaggio da Flyfree » 13 maggio 2007, 7:44

Quali sono le condizioni che a un pilota possa tornare utile l’apprendimento del recupero dalla vite?
In crociera non riesco a capire come si possa entrare in stallo involontariamente, anche dalla statistica è più probabile possa capitare durante le virate in circuito o in finale, comunque a bassa quota. E’ questo che mi lascia un tantino dubbioso sulla sufficienza della quota per il recupero. Qualcuno potrebbe rispondermi con la sua esperienza?

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Messaggio da Nicolino » 13 maggio 2007, 8:29

Scusami Libelle, non ti seguo. Cosa c'entra la cattiva manutenzione fatta da tizio o da caio con le lacune dell'addestramento? Se lavori nel settore della manutenzione fai la segnalazione ad ENAC del problema che hai avuto, come ho fatto io. Poi lo segnali ad ANSV. E cerchi di continuare a fare bene il tuo lavoro. Continuo nell'idea che sia necessario conoscere tutte le manovre possibili a rendere più sicuro il mio modo di volare. Non mi sembra corretto il tuo modo di impostare il ragionamento così come scorretto mi sembra l'approccio di Flyfree: siccome si manifestano quasi sempre a bassa quota è inutile studiarle certe manovre.....perchè la possibilità di recupero è nulla. Questo modo di ragionare è azzardoso, perdonatemi. Se non conosco, già questo punto di partenza chiude ogni ragionamento...l'ignoranza è una brutta cosa, come quando e perchè si possono manifestare certe condizioni per me è più semplice finirci dentro e farmi male. E' un approccio che non capisco....siccome non posso volare in condizioni meteo meno che perfette è inutile che studio la meteorologia...
Secondo me più cose si studiano, più cose si conoscono, maggiore è la sicurezza potenzialmente raggiungibile. Concordo perfettamente con l'opinione di Simone-zk e di Aurum. Sul discorso EASA possiamo ragionarci quanto vogliamo. Io ci vedo lati positivi e lati negativi. Decisamente i lai positivi superano quelli negativi secondo me dovuti in maggior parte al periodo di transizione. Sto ancora attendendo una risposta sullo Ius Receptum. Riguardo la normativa all'americana io ho le mie riserve. Lessi con molta attenzione il documento linkato da aurum un pò di tempo fa e devo essere sincero il documento è scritto con note finalmente un pò più liberatorie ma credo che il grosso limite sia quello che non si pone un obiettivo...formare la mente delle persone ad una mentalità di tipo aeronautico. Potrei essermi sbagliato. Non so, a volte credo che uno ci nasca con questa predisposizione poi però rinsavisco e mi rendo conto che l'obiettivo delle commissioni di sicurezza sia quello di fare scuola da questo punto di vista...si deve insegnare a ragionare con una mentalità differente da quella quotidiana. E' la differenza fondamentale tra uno sport aeronautico ed uno sport non aeronautico.
Nicolino

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Messaggio da MS_RE » 13 maggio 2007, 11:26

Quali sono le condizioni che a un pilota possa tornare utile l’apprendimento del recupero dalla vite?
Personalmente, direi sempre!!
Saper entrare ed uscire dalla vite intenzionale a proprio piacimento vuol dire anche evitare di entrarci accidentalmente
Che poi sia una manovra piacevole a farsi, questo è un altro discorso..

Posso riportare un' esperienza personale ?
SI ??
Avevo circa 4 ore di volo sulle spalle, con l' istruttore di basico eravamo decollati per il quinto volo.
Durante il briefing mi aveva informato che la lezione avrebbe trattato lo stallo e la tecnica di recupero.
In un primo momento avevo trovato la manovra fastidiosa; L' aereo buttava giù il muso in modo deciso, ed il mio stomaco sembrava gradire poco la cosa.
Dai e ridai, cominciai a trovare la manovra piacevole
Assodato che avevo capito come funzionava , l' istruttore ad un certo punto mi disse :
- le piacerebbe provare la vite -
Ed io , pensando ad un altro gioco divertente, risposi immediatamente di SI.
Mi chiese di salire a 6000 ft e nel frattempo mi spiegò la differente tecnica di ingresso e rimessa.
Raggiunta la quota di 6000 ft, tolsi motore e attesi che la velocità scendesse a 60 kts ; tutto piede sx e volantino alla panza.
Accadde tutto quello che mai mi sarei aspettato.
L' aereo con un sussulto deciso si capovolse a sinistra, abbassò il muso e tutto iniziò a girare velocemente. Istintivamente avrei lasciato i comandi immediatamente se non fosse che l' istruttore continuava ad urlare di tenere il volantino alla panza e il piede sx a fondo corsa.
Non ho contato i giri,( 3 o 4) so solo che ad un certo punto mi ha urlato di centralizzare il volantino e spingere il pedale dx a fondo corsa.
L' aereo si fermò a muso giù,.
Mi resi conto che non avevo capito un cacchio di quello che era successo, e l' istruttore con estrema calma mi disse : Ne facciamo un' altra
Immediata e secca la mia risposta NO!!!

Diversi anni dopo , conseguita l' abilitazione acrobatica , ebbi modo di ritornare in volo con l' istruttore di basico su un P66C.
Chiesi se potevo provare qualche vite.
Detto fatto.
Beh, mi è scappato da ridere nel notare che il P66C ruotava ad una velocità decisamente inferiore al CAP10B; sembrava una manovra eseguita al rallentatore.

Tanto per farsi un'idea..
Cap 10B

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Messaggio da Flyfree » 13 maggio 2007, 13:09

Nicolino ha scritto: Non mi sembra corretto il tuo modo di impostare il ragionamento così come scorretto mi sembra l'approccio di Flyfree: siccome si manifestano quasi sempre a bassa quota è inutile studiarle certe manovre.....perchè la possibilità di recupero è nulla. Questo modo di ragionare è azzardoso, perdonatemi. Se non conosco, già questo punto di partenza chiude ogni ragionamento...l'ignoranza è una brutta cosa, come quando e perchè si possono manifestare certe condizioni per me è più semplice finirci dentro e farmi male. E' un approccio che non capisco....siccome non posso volare in condizioni meteo meno che perfette è inutile che studio la meteorologia...
Io di solito non scoppio, non implodo ne mi incacchio :lol:
scusami se ho fatto una considerazione che poteva, secondo me, dare spunto di argomentazione pacata da parte dei più esperti.
Tra l’altro la mia opinione, dal mio punto di vista ignorante, è che certe manovre dovrebbero essere insegnate.
Anzi ti dirò, per qualcuno che si definisce per esempio istruttore, è quanto mai inacetibile che non facciano parte della sua formazione. Se non altro mi fa pensare che non siano cosi scontate le certezze.
Ma se fare certe considerazioni di approfondimento, come da mio sistema mentale, possono togliere l’autostima o allarmare la suscetibilità di qualcuno, nessun problema, continuerò a fare l’ignorante.
Saluti!

edit: ho riletto quanto da te scritto, forse sono stato un tantino drastico.
ciao! :)
Ultima modifica di Flyfree il 13 maggio 2007, 21:19, modificato 3 volte in totale.

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Messaggio da NightFlier » 13 maggio 2007, 13:47

Ciao a tutti ragazzi e ragazze! sono nuovissimo qui e avrei una domanda da porre a tutti così magari qualcuno può consigliarmi su come muovermi.
A qualcuno potrà sembrare u po' strana come domanda soprattutto perchè fatta da uno che vola oramai da tanto.
Come ho già scritto nella mia presentazione, ho iniziato a volare in aliante ed ora volo presso l'aeroclub Vergiate dove stò terminando il privato a motore sul TB-9.
Ma ecco la domanda: in tutti questi anni a seguire manifestazioni aeree mi è accresciuta la voglia di prendere l'abilitazione acrobatica perchè ogni volta che vedo quei "manici" a fare quelle cose mi viene un'invidia pazzesca! però non ho mai fatto acrobazia e sono quasi certo che la prima volta mi strizzerò dalla paura (penso sia normale non avendola mai fatta) x cui mi rivolgo a voi: voi che fareste? che mi consigliate di fare?
Grazie!!!!

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Messaggio da Jacopo » 13 maggio 2007, 13:47

fare tante volte la vite, in tutte le maniere e in tutti i modi possibili aiuta davvero a conoscerla bene e ad evitarla?
Io ho sempre detto di no e lo dimostrano gli incidenti nel volo a vela.
Secondo me invece fare tante volte la vite aiuta molto, se riesci ad uscirne decentemente da quella volontaria provata un pò di volte stai certo che avrai molta più probabilità di uscire da una involontaria,rispetto a chi l'ha provata una volta(forse).
lo dimostrano gli incidenti nel volo a vela
Qui non sono d'accordo perchè non è un paragone molto equo...si sà che l'aliante vola in maniera diversa e richiede più delicatezza,è una macchina che ti fa capire subito se voli "sporco"...quindi cercherei di fare un ragionamento generico...
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Messaggio da Flyfree » 13 maggio 2007, 13:59

MS_RE ha scritto:
Quali sono le condizioni che a un pilota possa tornare utile l’apprendimento del recupero dalla vite?
Personalmente, direi sempre!!
Saper entrare ed uscire dalla vite intenzionale a proprio piacimento vuol dire anche evitare di entrarci accidentalmente
Posso riportare un' esperienza personale ?
SI ??
Avevo circa 4 ore di volo sulle spalle...
certo che puoi... anzi ti ringrazio,
in fondo il volo più che di fantomatica “mentalità aeronautica” è fatta di modestia e concreta consapevolezza (parere personale).
Ho letto con attenzione ora conosco qualcosa in più.
Ciao!

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Messaggio da aurum » 13 maggio 2007, 14:26

libelle ha scritto: Veramente io non ho mai fatto il presuntuoso proprio perchè di ore per aria ne ho poche. In aggiunta non mi pare di essere io a sciorinare meriti, qualifiche e attestazioni che mi hanno permesso di entrare in qualche commissione EASA.
Di ore di volo ne avrai poche ma in compenso di spocchia ne hai da vendere!I miei titoli ti ho gia' detto come li ho meritati!(dimenticavo un corso in incident investigation conseguito alla prestigiosa Accademia della "Briscola chiamata" di Nocera Umbra.
libelle ha scritto: oggi un pilota acrobatico che è anche mio amico (non faccio nomi nè cito luoghi) si è preso la radio in piena faccia mentre faceva le capriole. La radio ha anche sfondato il tettuccio ma per fortuna non è volata fuori. Il pilota si è sentito quasi svenire per la botta ma ce l'ha fatta a riportarlo a terra. La radio l'aveva montata una impresa (di cui non faccio il nome) certificata Easa Parte 145.
Era un pilota acrobatico ed esibizionista;la radio si e' staccata per quello!
libelle ha scritto:Abbiamo guardato come era stata installata la radio sull'aereo nella nostra officina (e non faccio nomi) dove ancora si lavora con la vecchia certificazione Enac (ormai per poco) e dove si aggirano solo meccanici di motociclette unti e sporchi di grasso. L'impianto era stato montato con i piedi ed era logico che schizzasse via perchè non era stato semplicemente bloccato.
Allora vedi che l'EASA fa bene a stringere i controlli!Denuncia la ditta che l'ha montata!C'e' un apposito modulo scaricabile al link che ti ho mandato.Fatti ,non pugnette!
libelle ha scritto:Ritornando invece su un argomento più consono a questa discussione (cioè acrobazia e vite per scopi didattici) fornisco anche la seconda statistica direttamente ad aurum che spero sappia darmi una risposta, visto che è tanto competente e fa pure di tutto per metterlo in mostra, mentre io (come è vero del resto) per aria ci sto molto poco.
Questa seconda statistica capita proprio a fagiolo e si riaggancia a quello di cui parlavo proprio nei miei ultimi messaggi cioè: fare tante volte la vite, in tutte le maniere e in tutti i modi possibili aiuta davvero a conoscerla bene e ad evitarla?
Io ho sempre detto di no e lo dimostrano gli incidenti nel volo a vela. Nonostante la vite si faccia approfonditamente da anni durante la scuola la gente continua ancora a schiantarsi sui costoni.
Su questo lascio la risposta a quanto scritto da due persone di buon senso come Nicolino e MS(quest'ultimo ,purtroppo, con il "maledetto"difetto di essere un pilota acrobatico)

libelle ha scritto:Un socio del nostro aeroclub, un pilota e un amico con cui ho volato tantissime volte assieme oggi è entrato in vite su un costone appenninico ed è precipitato.
Mentre scrivo queste righe gli elicotteri del SAR e le squadre del soccorso alpino, anche con le tenebre e in una zona in cui non starebbe in piedi nemmeno una capra, continuano a cercarlo per vedere se riescono a recuperalo vivo.
Sembra però che l'aliante sia stato letteralmente ingoiato dai boschi dell'appennino tosco-romagnolo. Non si riesce a trovarlo.
Io e lui abbiamo preso il brevetto assieme e sappiamo bene cosa è la vite e come si innesca. Eppure, come dicevo, ancora succedono incidenti per questo.
Chiedo ad Aurum quindi, che sicuramente di cose ne sa più di me come questo è mai possibile.
La mia non è polemica e neppure ironia perchè su queste cose mi pare che ci sia poco da ridere. E' solo una domanda: perchè?
Mi dispiace,di alianti non me ne intendo.

Ciao
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Messaggio da air.surfer » 13 maggio 2007, 15:18

Dico la mia..
L'acrobazia dà al pilota un valore aggiunto alla sua esperienza, lo stesso valore aggiunto che gli viene dato effettuando un atterraggio con vento forte al traverso oppure un avvicinamento a bassa visibilità.

In pratica queste cose, cosi' come pure l'acrobazia, infondono al pilota una maggiore sicurezza perchè in quella determinata situazione ci si è già trovati in passato.

Questa maggiore sicurezza è confortante per un verso ma pericolosa per un altro. E' la controindicazione che viene generata dal portare l'aereo ai limiti come letto sopra. Il famoso... "Tranquillo, l'ho già fatto"

Quello che salva la pellaccia, in buona sostanza, non è l'aver fatto duemila frullini (credo che si chiami cosi) ma quanta capoccia uno ci mette quando razzola con il suo aereo.

In pratica, uno puo' diventare un Comandante di Jumbo coi controcoiones e portarsi dietro 400 persone senza aver mai fatto piu' di dieci viti in vita sua.

Amen

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Messaggio da libelle » 13 maggio 2007, 15:24

Era un pilota acrobatico ed esibizionista;la radio si e' staccata per quello!
??? Ma che stai dicendo???
La tua ironia mi pare davvero di pessimo gusto per parlare così di certe cose
Allora vedi che l'EASA fa bene a stringere i controlli!Denuncia la ditta che l'ha montata!C'e' un apposito modulo scaricabile al link che ti ho mandato.Fatti ,non pugnette!
già fatto, grazie per il suggerimento

Mi dispiace,di alianti non me ne intendo
E allora scusa ma perchè chiaccheri tanto? Non eri tu che ti occupavi anche di incidenti nel volo a vela? E non eri sempre tu che dicevi di aver volato anche sugli alianti? Certo bisogna vedere come.
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Messaggio da Flyfree » 13 maggio 2007, 16:01

Fatto è che gli indiscutibili scienziati che a loro tempo hanno scelto il tampico per il rinnovo della flotta, non abbiano pensato alla indiscutibile necessita della vite propedeutica. Tutto sembra indiscutibile, tant'è la situazione in Italia dell'AG.
Buona!

Flory

Messaggio da Flory » 13 maggio 2007, 16:18

aurum ha scritto:Di ore di volo ne avrai poche ma in compenso di spocchia ne hai da vendere!I miei titoli ti ho gia' detto come li ho meritati!(dimenticavo un corso in incident investigation conseguito alla prestigiosa Accademia della "Briscola chiamata" di Nocera Umbra.

Era un pilota acrobatico ed esibizionista;la radio si e' staccata per quello!

[Allora vedi che l'EASA fa bene a stringere i controlli!Denuncia la ditta che l'ha montata!C'e' un apposito modulo scaricabile al link che ti ho mandato.Fatti ,non pugnette!
:shock: Si deve essere un tantino seccato..Ho una cortese richiesta da farvi...sto seguendo questo thread con molto interesse: sareste così gentili da usare toni tali da consentirmi di leggere i vari interventi senza arrossire? Grazie, gentiluomini :wink:

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Messaggio da air.surfer » 13 maggio 2007, 16:27

flory ha scritto: Ho una cortese richiesta da farvi...sto seguendo questo thread con molto interesse: sareste così gentili da usare toni tali da consentirmi di leggere i vari interventi senza arrossire? Grazie, gentiluomini :wink:
"controcoiones" si puo' dire? ROTFL

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 13 maggio 2007, 17:03

Flyfree ha scritto:Quali sono le condizioni che a un pilota possa tornare utile l’apprendimento del recupero dalla vite?
In crociera non riesco a capire come si possa entrare in stallo involontariamente, anche dalla statistica è più probabile possa capitare durante le virate in circuito o in finale, comunque a bassa quota. E’ questo che mi lascia un tantino dubbioso sulla sufficienza della quota per il recupero. Qualcuno potrebbe rispondermi con la sua esperienza?
La domanda di Flyfree mi sempra più che lecita.
Sono d'accordo con lui che una vite accidentale in decollo o in finale difficilmente sia risolvibile anche da un esperto, perché se una macchina ci mette X piedi a venire fuori dalla vite e io sono a X meno uno piedi da terra, sono già morto anche se sono il campione mondiale di illimitata.

Io non sono per nulla un esperto di acrobazia, per quasto non ho risposto alla domanda di Flyfree già quando l'aveva posta la prima volta. Ne capisco qualcosa di addestramento e ho imparato che tante cose non hanno magari uno sviluppo pratico in senso stretto, ma consentono una migliore conoscenza della macchina e questo può venire buono.
Inoltre, Flyfree dice non capisce come in crociera si possa stallare involontariamente e ha ragione, però giustamente non dice che è "impossibile".
Ora, noi passiamo dozzine di ore a fare emergenze simulate, eppure nessuno o quasi avrà una emergenza reale, però, per la legge della ridondanza, grazie alla quale siamo vivi in tanti, lo proviamo.
Allora, perché non provare una vite, che magari a qualcuno potrebbe capitare?
Che ne so: uno stallo venuto male, un volo lento finito come non si voleva, una virata di scampo per evitare un traffico tirata allo spasimo, una virata fatta male come quelle a cui si riferiva Aurum in un post precedente, un'entrata in nube involontaria (non dovrebbe succedere, ma non è impossibile) e un'uscita sghemba.
Non è impossibile, è solo largamente improbabile. Saperne uscire, a chi capitasse, salva la pelle.
Sarebbe bello provarlo, ma certo ci vorrebbe l'aeroplanino acrobatico e l'istruttore acrobatico, perché farlo col TB9 e con uno come me a bordo sarebbe un po' un problema.
Spero che Fly trovi la mia risposta esauriente.

P.S. Mi spiace vedere due persone come Aurum e Libelle che si accapigliano, se pure in termini tecnici.
Aurum ha un'esperienza che è preziosa e Libelle ha più volte dimostrato competenza e passione, anche se ha un esperienza limitata.
Io, che per esperienza sto estremamente più vicino a Libelle che ad Aurum (sono intorno alle 1000 ore...) ho imparato che il sapere degli esperti è da prendere come nettare, perché 12000 ore vuol dire una vita tra le ali e se ne sono viste e sentite tante, e che il "non sapere" (scusa Libelle...) dei meno esperti è talvolta una fonte di arricchimento enorme.
Lo imparo dagli allievi che a volte commettono errori che non avevo mai visto e mi costringono a imparare, o escono con domande assolutamente nuove, che magari un esperto non farebbe mai, perché gli sembrano sciocche, ma, tornando al discorso della ridondanza di prima, non ci sono mai domande sciocche, ma solo risposte sciocche.
Un esempio pratico? Allievo in finale, pista in erba, lui bravino e preparato.
Dimentica totalmente di fare la flare; ora che realizzo siamo al contatto col ruotino di prua; insaccata notevole e finisce lì, ma poteva finire peggio.
Lo guardo con lo sguardo interrogativo e lui mi fa "Ho dimenticato di tirare".
Chiedo a tutti i colleghi istruttori e una cosa simile non era mai capitata a nessuno.
Adesso so che è possibile e sto molto più sveglio, aspettandomi tra mille anche questo errore. Se ricapiterà, sarò pronto.
Si impara quotidianamente anche dagli incapaci.
Credo che su questo punto anche Aurum sarà d'accordo con me.
Allora se non ci facciamo prendere dal nervosismo, parlarci fa solo bene.

Ciao

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 13 maggio 2007, 17:22

:oops:
un corso in incident investigation conseguito alla prestigiosa Accademia della "Briscola chiamata" di Nocera Umbra.

Ahhh eri tu quello che a Nocera Umbra ha chiamato il tre di fiori (che avevo io) e non avevi un altro fiori in mano, così ci hanno buttato fuori dal torneo alle eliminatorie.
Meno male che per vivere fai il pilota, perché se vivessi di briscola, saresti messo male!!!

:D :D

Va bene, va bene, è una scemenza. Volevo stemperare un po' la tensione che in questo thread si è fatta palpabile. :(

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Messaggio da MS_RE » 13 maggio 2007, 17:38

NightFlier ha scritto:Ma ecco la domanda: in tutti questi anni a seguire manifestazioni aeree mi è accresciuta la voglia di prendere l'abilitazione acrobatica perchè ogni volta che vedo quei "manici" a fare quelle cose mi viene un'invidia pazzesca! però non ho mai fatto acrobazia e sono quasi certo che la prima volta mi strizzerò dalla paura (penso sia normale non avendola mai fatta) x cui mi rivolgo a voi: voi che fareste? che mi consigliate di fare?
Grazie!!!!
Mi permetto di darti un suggerimento , se posso…
Rivolgiti ad una buona scuola Acro..
(Milano, Brescia, Lugo,Ravenna per citare le prime che mi vengono in mente)
Fai il primo volo con un istruttore acro,che riesca a trasferisti la passione per questo modo di volare e sopratutto la sensazione che, fatta in un certo modo, non è assolutamente pericolosa.
Inutile farsi rimbambire a suon di Lomcovak, non ci capiresti niente e finiresti con lo star male e basta..
E buon divertimento….

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Messaggio da aurum » 13 maggio 2007, 18:05

libelle ha scritto: E allora scusa ma perchè chiaccheri tanto? Non eri tu che ti occupavi anche di incidenti nel volo a vela? E non eri sempre tu che dicevi di aver volato anche sugli alianti? Certo bisogna vedere come.
Ti prego,insegnami tu come si vola con gli alianti! Ma uno stallo me lo fai fare? :roll:

P.S.il brevetto di volo a vela gia' ce l'ho ma dopo averti letto sto pensando di strapparlo! :wink:
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Messaggio da zksimo » 13 maggio 2007, 18:18

mi associo in maniera totale...inutile farsi stravolgere..finirewsti col credere che fare acrobatico sia una cosa fuori portata mentre non le è assolutamente...

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Messaggio da MS_RE » 13 maggio 2007, 18:30

Aurum ha scritto: .....MS (quest'ultimo ,purtroppo, con il "maledetto"difetto di essere un pilota acrobatico)
Comandante, ma non eri tu che avevi esordito su questo topic, con l’idea suggestiva che le cartine si leggono meglio a testa in giù ?
:P :P

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Messaggio da zksimo » 13 maggio 2007, 18:32

si leggono meglio a testa in giu...lo sanno tutti...

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Messaggio da libelle » 13 maggio 2007, 18:48

Ti prego,insegnami tu come si vola con gli alianti! Ma uno stallo me lo fai fare?
Credo che adesso sia il caso di smetterla.
Visto che siamo in un forum e non in una chat privata mi sembra oltremodo stupido annoiare gli altri utenti con i bisticci. Io e te, aurum, abbiamo idee completamente opposte anche perchè proveniano da realtà aeronautiche totalmente diverse. Al di là di questo penso che sia umano avere idee opposte o modi di vedere differenti. Non ne facciamo per questo motivo di scontro.
Litigare però non serve assolutamente a niente se non a gettare nel ridicolo questa discussione che invece a me pare della massima importanza.
Non c'è bisogno di strappare nessun brevetto di volo a vela perchè non ne vedo proprio il motivo.
"think positive, flaps negative!"

deltagolf

Messaggio da deltagolf » 13 maggio 2007, 18:59

Perché, invece di chiudere la discussione, non cerchiamo di portarla avanti senza litigare? A
me sembra un argomento veramente importante.
Se non sbaglio, oggi o ieri un amico di Libelle si è ammazzato per un rotore o una vite (non ne so di più) e la cosa mi preoccupa oltremodo perché un aliantista dovrebbe sapere uscire dalla vite ammesso che ne abbia la quota, figuriamoci io che di viti non ne ho mai fatte o gli allievi che stanno su per grazia ricevuta.

Avere l'opinione di chi si occupa di incidenti mi sembra un'occasione troppo ghiotta per chiuderla qui per un bisticcio e è interessante anche avere uno che pone domande o che sostiene le proprie opinioni a spada tratta come Libelle.

Lui stesso in un altro thread ha scritto "non credevo che dovesse succedere a uno di noi" :(

Se andiamo avanti a parlarne e ci chiariamo le idee, forse succederà una volta di meno.

Grazie.

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Messaggio da aurum » 13 maggio 2007, 19:04

libelle ha scritto:
Ti prego,insegnami tu come si vola con gli alianti! Ma uno stallo me lo fai fare?
Credo che adesso sia il caso di smetterla.
Visto che siamo in un forum e non in una chat privata mi sembra oltremodo stupido annoiare gli altri utenti con i bisticci. Io e te, aurum, abbiamo idee completamente opposte anche perchè proveniano da realtà aeronautiche totalmente diverse. Al di là di questo penso che sia umano avere idee opposte o modi di vedere differenti. Non ne facciamo per questo motivo di scontro.
Litigare però non serve assolutamente a niente se non a gettare nel ridicolo questa discussione che invece a me pare della massima importanza.
Non c'è bisogno di strappare nessun brevetto di volo a vela perchè non ne vedo proprio il motivo.

Dire che si hanno opinioni divergenti e' del tutto lecito ed e' alla base di una critica costruttiva.
Dire ad un altro "stai sbagliando" e' solo un modo di fare polemica.
Spero che ora ti sia chiaro.
E con questo da parte mia metto la parola fine.
Il mio cordoglio per l'amico volato via!
Ciao
Gubernator superfluus

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Flory

Messaggio da Flory » 13 maggio 2007, 19:49

air.surfer ha scritto:
flory ha scritto: Ho una cortese richiesta da farvi...sto seguendo questo thread con molto interesse: sareste così gentili da usare toni tali da consentirmi di leggere i vari interventi senza arrossire? Grazie, gentiluomini :wink:
"controcoiones" si puo' dire? ROTFL
Non si può dire che sia canonicamente ben accetto dagli accademici della Crusca...ma dagli accademici della Briscola credo sia usato spesso... :lol:
Ritornando in topic, vorrei dire che, nella mia incompetenza, penso la cosa possa essere paragonata ai corsi di guida sicura: non ti insegnano forse a fare i testacoda per controllarli?

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Messaggio da Nicolino » 14 maggio 2007, 7:50

Flyfree ha scritto:
Nicolino ha scritto: Non mi sembra corretto il tuo modo di impostare il ragionamento così come scorretto mi sembra l'approccio di Flyfree: siccome si manifestano quasi sempre a bassa quota è inutile studiarle certe manovre.....perchè la possibilità di recupero è nulla. Questo modo di ragionare è azzardoso, perdonatemi. Se non conosco, già questo punto di partenza chiude ogni ragionamento...l'ignoranza è una brutta cosa, come quando e perchè si possono manifestare certe condizioni per me è più semplice finirci dentro e farmi male. E' un approccio che non capisco....siccome non posso volare in condizioni meteo meno che perfette è inutile che studio la meteorologia...
Io di solito non scoppio, non implodo ne mi incacchio :lol:
scusami se ho fatto una considerazione che poteva, secondo me, dare spunto di argomentazione pacata da parte dei più esperti.
Tra l’altro la mia opinione, dal mio punto di vista ignorante, è che certe manovre dovrebbero essere insegnate.
Anzi ti dirò, per qualcuno che si definisce per esempio istruttore, è quanto mai inacetibile che non facciano parte della sua formazione. Se non altro mi fa pensare che non siano cosi scontate le certezze.
Ma se fare certe considerazioni di approfondimento, come da mio sistema mentale, possono togliere l’autostima o allarmare la suscetibilità di qualcuno, nessun problema, continuerò a fare l’ignorante.
Saluti!

edit: ho riletto quanto da te scritto, forse sono stato un tantino drastico.
ciao! :)
Attenzione, io parlavo a titolo personale. Ritengo grave nella mia attività di pilota non conoscere alcune manovre. Semplicemente perchè la non conoscenza (quindi l'ignoranza) è già intrinsecamente una mancanza di sicurezza. O no? E' una mia opinione, lecita così com'è lecita la tua domanda solo che a mio avviso è impostata come un latente sillogismo....se sono a bassa quota a che mi serve? E poi in crociera non mi capita.....Secondo me non è corretto porre una domanda così. Non voglio insegnare nulla a nessuno ma certo se tu avessi posto la domanda in modo differente non avrei detto nulla. Per quanto riguarda i tuoi timori, se li nutri nei confronti della mia persona, sta pure tranquillo non sono un istruttore di volo, sono solo un "tecnico" che ogni tanto va per aria ma non insegno nulla a nessuno, perchè non ne ho titoli nè esperienza e ritengo che sia uno dei mestieri più difficili e più carichi di responsabilità. :wink: Se era rivolto a qualche altro....sai quante persone conosco che hanno la presunzione di voler insegnare senza averne titoli e capacità? Almeno 5-6 persone...e le tengo, o quanto meno cerco di tenerle, lontane la me.
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Messaggio da Nicolino » 14 maggio 2007, 7:59

Flyfree ha scritto:
MS_RE ha scritto:
Quali sono le condizioni che a un pilota possa tornare utile l’apprendimento del recupero dalla vite?
Personalmente, direi sempre!!
Saper entrare ed uscire dalla vite intenzionale a proprio piacimento vuol dire anche evitare di entrarci accidentalmente
Posso riportare un' esperienza personale ?
SI ??
Avevo circa 4 ore di volo sulle spalle...
certo che puoi... anzi ti ringrazio,
in fondo il volo più che di fantomatica “mentalità aeronautica” è fatta di modestia e concreta consapevolezza (parere personale).
Ho letto con attenzione ora conosco qualcosa in più.
Ciao!
Si anch'io sarei portato a credere che modestia e concreta consapevolezza potrebbero bastare, poi però mi rendo conto che il volo non è solo modestia e consapevolezza. Potrei farti milioni di esempi e dimostarti che il buon senso (penso che modestia e consapevolezza siano assimilabili al buon senso, no?) non sempre basta. Anche questo è un parere personale.
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Messaggio da Nicolino » 14 maggio 2007, 8:01

E comunque nessuno mi ha ancora risposto sullo Ius Receptum. Neppure i funzionari ENAC....lo ritiro fuori visto che si è parlato di EASA.
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Messaggio da Flyfree » 14 maggio 2007, 8:15

Per quanto riguarda i tuoi timori, se li nutri nei confronti della mia persona, sta pure tranquillo non sono un istruttore di volo
Nicolino, non era rivolto a te, credo di saper riconoscere le persone anche nei limiti di un forum, ma a alle persone simili che tu tieni lontano.
Ciao grazie!

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Messaggio da Flyfree » 14 maggio 2007, 8:32

Nicolino ha scritto:
Flyfree ha scritto:
MS_RE ha scritto:
Quali sono le condizioni che a un pilota possa tornare utile l’apprendimento del recupero dalla vite?
Personalmente, direi sempre!!
Saper entrare ed uscire dalla vite intenzionale a proprio piacimento vuol dire anche evitare di entrarci accidentalmente
Posso riportare un' esperienza personale ?
SI ??
Avevo circa 4 ore di volo sulle spalle...
certo che puoi... anzi ti ringrazio,
in fondo il volo più che di fantomatica “mentalità aeronautica” è fatta di modestia e concreta consapevolezza (parere personale).
Ho letto con attenzione ora conosco qualcosa in più.
Ciao!
Si anch'io sarei portato a credere che modestia e concreta consapevolezza potrebbero bastare, poi però mi rendo conto che il volo non è solo modestia e consapevolezza. Potrei farti milioni di esempi e dimostarti che il buon senso (penso che modestia e consapevolezza siano assimilabili al buon senso, no?) non sempre basta. Anche questo è un parere personale.
Non basta ma è già tanto.
Volevo solo sottolineare che spesso si impasta un discorso personale con “mentalità aeronautica” che sa di tutto e di niente. Meglio essere più concreti che abusare di un concetto vago. Esiste qualcuno mentalmente aeronautico?
Comunque ho capito il senso del tuo discorso che condivido.

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Messaggio da Nicolino » 14 maggio 2007, 8:51

:wink:
Nicolino

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