Fretless ha scritto:La paura ha permesso a molti piloti di portare a casa le penne, non sopravvalutando le capacita umane e tecniche nei confronti della natura, che ci permette di usare i suoi cieli. E' la lotta decennale da parte di pionieri e collaudatori contro la paura, che consente a noi oggi di avere meravigliose macchine volanti che ci portano ogni giorno da una parte all'altra del globo.
Purtroppo secondo me ha ragione il giornalista a ricordare che ancora non sono perfette, che ancora cadono, e che faranno ancora paura.
Come per migliaia di persone ogni giorno fanno sognare nuovi mondi, nuove vite, nuove avventure.
Quoto in pieno la frase di Giangoo. Io volo 2/3 volte al mese con i liners da anni, adoro la tecnologia aeronautica e sono eccitato ad ogni decollo come se fosse il primo volo.
Al tempo stesso, ogni volta che parto, sono conscio del fatto che potrei non tornare, e questo pensiero non mi abbandona finchè non tocco terra.
Nonostante i 60.000 km l'anno che percorro in auto e che di conseguenza mi espongono molto di più a rischi mortali, la sensazione è molto diversa, sarà perchè mi sento illusoriamente padrone delle mie azioni (fermarsi all'Autogrill, cambiare velocità di crociera, cambiare percorso, ecc.)
Comunque credo che il senso dell'articolo incriminato volesse essere assolutamente filosofico e sicuramente non tecnico.
Buona giornata,
Corrado
IVWP ha scritto:giangoo ha scritto:
Scusate se torno sull'argomento, ma sono stato chiamato in causa e siamo sul generico, quindi mi sembra giusto parlare anche dei risvolti sociali della vicenda.
Caro Aldo, mi permetto di criticare alcune delle tue frasi, per dare voce anche a chi la pensa un po' diversamente dall'utente tipico del sito. A cui piace l'aereonautica, il volo, ma che non ne fa una religione difendendola a spada tratta.
Apprezzo ed ammiro lo sforzo compiuto in Paura di Volare, la passione che viene trasmessa da utente ad utente.
Ma dall'altra parte bisogna anche Tollerare, al contrario di quanto scrivi, chi, estraneo all'aeronautica, ricorda ai lettori del suo giornale (che lo possono comprare o meno, non e' obbligatorio leggere la Repubblica e in edicola Topolino c'e' sempre) che gli aerei nel 2009 cadono ancora per i piu' svariati motivi, nonostante il progresso tecnologico e le rassicurazioni di aziende, aerolinee e stati.
Chi ha paura di volare, se sente che un aereo all'avanguardia volato da una delle piu' grandi areolinee del mondo, sparisce col suo carico di vite umane in mezzo all'oceano, e' gia' terrorizzato. Non si puo' dare la colpa ad un articolo se prendono paura. Non e' l'articolo, ma il fatto, purtroppo, che fa paura.
La paura ha permesso a molti piloti di portare a casa le penne, non sopravvalutando le capacita umane e tecniche nei confronti della natura, che ci permette di usare i suoi cieli. E' la lotta decennale da parte di pionieri e collaudatori contro la paura, che consente a noi oggi di avere meravigliose macchine volanti che ci portano ogni giorno da una parte all'altra del globo.
Purtroppo secondo me ha ragione il giornalista a ricordare che ancora non sono perfette, che ancora cadono, e che faranno ancora paura.
Come per migliaia di persone ogni giorno fanno sognare nuovi mondi, nuove vite, nuove avventure.
Gianfranco
io volo ed è inutile dire che fino ad ora ho sempre riportato a casa la pelle: ho paura solo della stupidità umana, compresa la mia.
non vorrei mai un giorno trovarmi nella situazione di non saper cosa fare, di questo ho paura, ma non del volo ne della macchina.
ma la preparazione dei piloti è ottima e il raziocinio di qui parlava Aldus, che per quanto concerne il volo non è innato, contrasta e vince la paura che anche se sempre presente non degenera in panico.
cico140976 ha scritto:Aldus ha scritto:
Anche il nostro cuore (in senso medico) nasce per battere senza rompersi o fermarsi, e lo testimonia il fatto che io adesso sono quì a scrivere, quindi il mio cuore funziona.
Sono 40 anni che funziona.
Tuttavia un giorno mi si può "rompere", e io troverei la morte anche senza essere mai salito su un treno o su un aereo.
E se ciò dovesse avvenire (tocchiamoci le cosiddette!) non giustifica che voi tutti adesso dovete mettervi a parlar male del vostro cuore, e smettere di "difenderlo".
Il cuore è fatto per funzionare.
L'aereo è fatto per funzionare.
Il treno è fatto per funzionare.
Tutto è fatto per funzionare.
E se un giorno una di queste cose dovesse non funzionare....pazienza....è successo.
Ciao Aldus,
lungi da me voler offendere o questionare il tuo post (anzi, denota una passione vera e per questo rispettabile e sul quale sono concorde per la quasi totalità) ma questo è un esempio forse volutamente estremo ma che fa acqua da tutte le parti.
E' vero che il cuore è fatto per funzionare ma è altrettanto vero che, come tutte le "macchine" deve essere sottoposto a stretto controllo per stile di vita, fumo, alcol, etc etc etc. E questo dipende da ciascuno di noi. L'articolo di Repubblica (che peraltro pur non condividendo alcuni aspetti ritengo invece molto incisivo) vuole solamente essere una sorta di "protesta" verso l'atteggiamento delle compagnie aeree. Se davvero l'incidente fosse avvenuto per colpa delle sonde, non si potrebbe trascurare la "negligenza" di Air France ed Airbus su un problema che, stando a ciò che si dice, era conosciuto già da parecchi mesi. Si legge un po' ovunque di contenimento dei costi, di controlli più frettolosi per mancanza di personale e tempo, di aerei che arrivano a destinazione con i serbatoi quasi secchi per cercare, appunto, di ottimizzare i costi. Concordo sul fatto che l'articolo possa essere visto come foriero di preoccupazione per le persone che si accingono a volare ma allo stesso tempo io lo vedo come un monito al mondo dell'aviazione in genere. Ragazzi, può accadere che nel 2009 un aereo nuovo di pacca o quasi di una delle più grandi compagnie aeree del globo precipiti nell'oceano per una sonda difettosa. O per una turbolenza. O per una bomba (e qui sarebbe ancora più drammatico perché significherebbe che i controlli sono fatti alla pene di segugio!), con conseguente tacito invito a NON sottovalutare molti aspetti del volo che non si esplicitano solo nelle fasi di decollo, crociera e atterraggio, ma dal momento in cui un passeggero compra il biglietto a quando esce dall'aeroporto di destinazione (quindi includendo controlli rigorosi, preparazione del personale, efficienza della macchina, ecc). Questo critica l'articolo, questa sorta di ONNIPOTENZA che fa crogiolare il mondo dell'aviazione dietro il refrain "l'aereo è il mezzo più sicuro del mondo". Che è pur vero, ma è altrettanto vero che si sfidano forze e paure ancestrali e per certi aspetti ancora sconosciute, di fronte alle quali l'uomo deve avere un atteggiamento umile pur inseguendo con coraggio i suoi scopi e desideri.
Ciao a tutti!
Vedo che qualcuno ha afferato il senso della mia riflessione.....
- 10 Anni fa, parlavo con un Primo Uff. di Transavia sul fatto che si potessero scontrare in volo aerei con destinazioni opposte. risposta: "Impossibile, gli aerei volano a quote differenti" E poi si dilungò nella spiegazione.
Qualche anno più tardi - se non errò - un DHL proveniente da Bergamo si scontrò in volo con un Tupolev sui cieli di Costanza. Non doveva succedere ma è successo e sappiamo anche il perché (ma non mi basta sapere il perché, ma c***o è successo!!)
- La deriva dell'A300 !! l'AIRBUS raccomanda i piloti di "stare più attenti" alle monovre con il Timone.!!!!! E mi vine da dire tutto qui. Rinforzarlo o qant'altro ?? Grave mancanza del costruttore??
- Sappiamo tutti che il Peretola
è pericoloso 1650 m. di pista, con in fondo l'autostrada.....!! Eppure i politici parlano da anni di interramenti e di nuove piste. Ma al Peretola si continua a volare!! E vi ricordate le morti dell'Air Littoral? Se poi succedererà, Dio non voglia, qualche altro brutto fattaccio, si dirà ancora che il trasporto aereo è sicuro??? Ma non ditemi che quella pista è sicura. Perchè c***o questo lo sappiamo già ora.
Certo anche la circolazione stradale sarebbe sicura, se tutti "i co****ni" rispettassero il codice della strada - a 360°!! Gli incidenti non ci sarebbero, o sarebbero ridotti al minimo.
Voglio dire: che palle, sapere che erte cose non devono e non possono accadere e poi però.....accadono.
Volevo portarvi però su questo discorso.
In che senso si dice che il trasporto aereo o il treno sono i mezzi di trasporto più sicuri al mondo?
in termini di vite umane perse? Di feriti ? Di mezzi accidentati? Quali parametri vengono usati?
O in relazioni al numero di veicoli in circolazione . Se ad es. in Italia muoiono più di 6.000 persono l'anno per l'auto, quanti milioni di autoveicoli privati e commerciali si muovono in un anno. Si può secondo voi dire la stessa cosa degli aerei/treni?
Se noi facciamo la statistica su n. di veicoli/treni/aeromobili, in circolazione ogni giorno le statistiche sono sempre a favore di treno/aereo? Io non lo so. Ma se pensiamo che ogni giorno per svariati motivi ogniuno prende la propria auto o altro, per pochi minuti o per ore, abbiamo che nel ns. paese (ogni giorno) gireranno milioni di veicoli forse 15/20 mil.? Ogni giorni da noi muoiono mediamente più di 16 persone.
Ma ogni giorno non volano milioni di aerei. Ma qualche migliaio in tutto il mondo. Se con il trasporto aereo muoiono 500/2000 pers./anno a fronte di quanti mezzi movimentati (decine di migliaia o al massimo qualche milione)? A fronte di centinaia di milioni di autoveicoli.
Certo che se cade un 747 .... Ne basta uno all'anno, ma che impatto ha sull'opinione pubblica? Ovviamente grande.
A meno che non si parli % che ti capiti un incidente sia con un mezzo che con l'altro, ma sempre in rapposto al n. di mezzi circolanti.
Se qualcuno mi può aiutare, che ne pensate?
La mia non è una polemica, ma solo una cosa che mi vado ogni tanto chiedendo da tempo.
A scanso di equivoci, non sono un detrattore del trasporto aereo anzi, anche se sicuramente Aldus (che penso mi risponderà con un papiro dimostrando tutta la sua conoscenza e bravura, ribattendomi punto su punto) ed i suoi discepoli, sicuramente penseranno il contrario.
bye