dodullo ha scritto:maksim ha scritto:Mi riesce difficile immaginare (per le limitate conoscenze che ho in materia di ricerche di relitti) come riusciranno ad individuare un aereo che si trova, presumibilmente, migliaia di metri sotto il mare ed in una porzione TUTT'ALTRO che circoscritta dell' Oceano Atlantico.
E chi lo trova più ???
Forte è in me il dubbio, quindi, che si possa risalire alla dinamica ed alle cause dell'incidente.
Non è che tutto rimarrà avvolto nel mistero, nascosto e sepolto da migliaia di metri cubi d'acqua ?
E se riuscissero ad individuarlo (cosa che mi parrebbe già un "successo"), come potrebbero riportarlo in superficie se giace negli abissi oceanici, supponiamo, ad una profondità di 9 - 10 Km ?
Ripeto, non ho nessuna nozione sui metodi di recupero dei relitti sottomarini ma, sinceramente, mi sembra "fantascienza" riuscire nell' impresa per poter poi recuperare i vari flight recorder che permettono di capire cosa è successo...
Parleremo quindi di "mistero insoluto" ?

Guardando su Google Earth (non conosco l'affidabilità su dati di oceani, mari, ecc), sono riportate profondità variabili fra i 4000-5000 m. Nel Tirreno, a nord di Ustica, si trovano abissi nell'ordine dei 3500m. E' quindi ipotizzabile che sia possibile tentare almeno un recupero delle scatole nere.
giangoo ha scritto:dubito che l'atlantico abbia profondita' di 10000m. Le scatole nere emettono un segnale per tot tempo al fine di essere recuperate. esistono speciali sottomarini unmanned per questo tipo di recuperi, sono gia' stati fatti anche 30 anni fa (vd 747 sud african o piu' recentemente 757 birgenair).
Speriamo si possa dare una spiegazione per questa tragedia, almeno per i parenti delle vittime.
Mi sono documentato.
La profondità marina in assoluto si trova nell'Oceano Pacifico.
"Fossa delle Marianne" (14.00N 147.30E), 11020m (36154ft) di profondità.
Il punto più profondo nell'Oceano Atlantico è:
"Abisso Milwaukee", a nord di Puerto Rico, (20.00N 66.00W), 9220m (30249ft) di profondità.
Lungo le rotte con il Brasile, l'Oceano Atlantico supera, in vaste aree, i 4000m di profondità. In particolare, la "Frattura di Saint Paul" supera abbondantemente i 4500m di profondità.
Ma tra l'Equatore ed il tropico del Cancro, vi sono zone dell'Atlantico in cui la profondità superano i 6000m.
"Bacino di Capo Verde" (alcune centinaia di Km a ovest di Capo Verde): 6390m.
"Bacino delle Canarie" (qualche migliaia di Km a sud-ovest delle Canarie): 6690m.
Il Mar Tirreno (il mare di Ustica) arriva a circa 3600m.
Il punto più profondo del Mediterraneo è:
la "Fossa Ellenica" (36.30N 26.10E), 5121m (16798ft).
Senz'altro parecchie cose verranno a galla, nel luogo dell'impatto con l'Oceano. Mi sembra impossibile, infatti, che nell'impatto non si siano ALMENO aperte delle falle nella fusoliera tali da far fuoriuscire le cose che galleggiano e che possono emergere in superficie.
Certo che queste cose galleggianti saranno verosimilmente disperse anche nel raggio di chilometri...
Chissà, quindi, se ciò permetterà, prima o poi, di individuare il punto dell'impatto su cui concentrare la ricerca del relitto.
Più il tempo passa, poi, più le correnti disperdono le cose galleggianti...
Una curiosità sui flight recorder:
galleggiano ???
Emettono un segnale ?
Se SI, per quanto tempo ?
Che tipo di segnale ?
Individuabile dove (fino a quale distanza) e in quali condizioni (anche sotto l'oceano)?