b747-8 ha scritto: Ora mi chiedo: nella storia manutentiva di I-TIGI, ci sono stati episodi similari, ovvero di riparazioni effettuate male o, con i dati a disposizione, di possibili indizi di cedimenti strutturali, al di là delle congetture e delle indagini fatte, delle prove raccolte che dopo 30 sembrano purtroppo nascondere la verità?
Insomma, senza difendere chi sembra non voglia parlare perchè qualcosa sa e tace, ma attenendoci ai fatti, la mia domanda è: questo aereo ha magari fatto un atterraggio con tail-strike o ha subito qualche danno grave, ma riparabile nella sua storia prima della sua tragica fine, che so, un hard landing o qualunque altra cosa abbia potuto far affaticare la struttura dell'aereo lentamente e, quindi, senza preavviso, può esserci stato un evento che ha innescato l'incidente stesso?
E' una domanda tecnica interessante.
Personalmente non conosco tutta la storia del I-Tigi, nel senso che non so se prima dell'incidente di Ustica l'aereo ha mai avuto qualche problema tecnico/manutentivo di particolare rilievo.
Sarebbe interessante saperlo perchè, ad esempio, la verità sul volo China 611 la si è scoperta proprio con questa prassi, guardando "all'indietro", al "passato dell'aereo", non al presente.
Insomma è sempre un indizio in più sapere tutta la storia del I-Tigi, nel dettaglio, nel passato pre incidente.
Peccato che nessuno ne parli mai.
b747-8 ha scritto: E' vero, le registrazioni durante il volo si interrompono di colpo, senza farci capire cosa possa essere realmente accaduto, ma, perdonatemi, ma non conosco a fondo tutta la storia e quindi faccio domande, anche perchè mi sembra assurdo che per un incidente aereo dove si è ricostruito parte del velivolo e sono state recuperate FDR e CVR non ci siano spiegazioni dopo più di 30 anni.
Ti comprendo benissimo.
Chiunque di noi trova assurdo che dopo 30 anni siamo ancora quì a dipingere scenari fantasiosi o mere ipotesi basate sull'immaginazione.
E l'assurdo è che queste ipotesi fantasiose sono formulate spesso proprio da persone che dovrebbero tenere la fantasia al guinzaglio, non scriverla e divulgarla per racimolare qualche soldino con la vendita di libri o dvd (soldini che generalmente si tengono in tasca questi scrittori, non li donano ai familiari delle vittime).
Il professor Casarosa, nonostante la sua autorevolezza, è uno di questi.
Ha scritto il suo libro, e ha espresso la sua "idea" (quella che lui chiama "tesi").
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... icolo=8594
Peccato che quella roba lì non sia la verità in quanto non ha prove.
E' un libro di fantasia, magari anche documentato tecnicamente su certi aspetti, ma rimane un libro di fantasia (lo scrive lui stesso, "
Casarosa dopo aver esposto quella che, a suo avviso, rappresenta la ricostruzione dell’antefatto che causò l’incidente, precisando che è frutto di fantasia, ma questo non autorizza a ritenere che non abbia un fondamento di verità.")
Di libri del genere ne sono già usciti una caterba, basta guardare quì
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_ ... bliografia
(c'è anche il libro del professor Casarosa).
Ciò che sconcerta nel vedere tutti quei libri è la palese "competizione" che c'è tra questi scrittori nel tentare di dimostrare, ognuno, la propria versione della verità.
E le prove serie dove le mettiamo?
Generalmente non ci sono.
Ma tant'è, nei racconti va bene qualunque cosa anche se non è provata.
E il bello è che questi libri che teoricamente dovrebbero patteggiare tutti per lo stesso scopo (la verità!) si pestano persino i piedi tra loro.
Uno dice una cosa.
Quell'altro ne dice un'altra.
Prendiamo ad esempio (seguendo la lista che ti ho mostrato) il libro dal titolo "
Quel maledetto missile".
Di che cosa può parlare un libro del genere?
Ovvio no, di un missile, ossia il DC9 è stato silurato.
Ma allora che dire di quest'altro libro dal titolo "
La minaccia e la vendetta. Ustica e Bologna: un filo tra due stragi"?
Di che cosa parlerà?
Probabilmente di una bomba vista l'analogia con Bologna e la sua nota strage.
E che dire allora di quest'altro libro, quello del prof Casarosa, "
Ustica. Storia di un'indagine" in cui si parla di zero missili e zero bombe, anzi le costesta pure queste versioni.
E già quì...ahia...c'è qualcosa che non quadra.
Tre libri che trattano la stessa materia, ma...tre tesi diverse che si pestano i piedi l'una con l'altra.
Tre presunte verità di cui neanche una è la verità (perchè? perchè la verità è
una sola, non ha tre o trenta versioni!).
Ma andiamo pure avanti, e arriviamo alla perla delle perle, la cosa che tutti noi sognamo da 30 anni.
Questo sogno è racchiuso niente poco di meno che... in un altro libro: "
Ustica. Verità svelata".
Cioè...vediamo di capirci bene..., sono 30 ANNI che tutti noi vogliamo sapere la verità di Ustica, e non sappiamo di averla sotto il naso??
E' un libro!
Ragazzi abbiamo un libro sul quale abbiamo tutto: chi ha sparato, come si chiama l'assassino, chi glielo ha ordinato, come è avvenuta tutta la sequenza, tutta la dinamica, orari, mappe, nomi, cognomi, quote, prue, velocità, modalità, vettori, dipartimenti, corporazioni....
TUTTO!
Lì c'è scritto tutto, c'è la verità, e noi poveri inetti non lo sapevamo!
Domanda.
Ma se allora quel libro E' la verità (è così che si intitola no, "
Ustica, verità svelata!",... roba seria, titolo serio, mica da ridere), cosa sono matematicamente tutti gli altri libri citati prima e che differiscono da quello proponendo cose del tutto diverse?
Fantasie!
Eppure alcuni di quegli scrittori (forse tutti quanti) asseriscono che i loro libri non sono fantasie.
Quindi?
Forse che il libro "Ustica, verità svelata" è lui una fantasia?
E' una possibilità.
Morale della favola, si può sapere quale sarebbe questo dannato libro che dice la verità (ma la verità sul serio!) anzichè una fantasia?
Io la mia risposta me la sono già data, ma la tengo per me per evitare discussioni.
b747-8 ha scritto: E' superfluo sottolineare che, anche se io non ero ancora nato (sono nato pochi mesi dopo l'incidente), sono dalla parte dei famigliari delle vittime e auspico che qualcuno parli, se sa.
Non è superfluo.
Ritengo invece che questa tua frase sottolinei un grande senso civico e rispettoso verso chi, poverino, ha perso i suoi cari in quella triste pagina di storia mai del tutto chiarita.
Parliamo di gente che è morta su quell'aereo, e gente che invece è viva ma che per 30 anni si porta dentro una tristezza infinita mista a una rabbia infinita per aver perso i suoi cari.
Gente quindi che MERITA assolutamente il nostro e tuo rispetto e consolazione per il male che ha subìto.
Gente che aspetta da ben 30 anni una risposta SERIA che (mi duole immensamente dirlo) forse non arriverà mai, e che anzichè arrivare, spesso la si travisa sottoforma di racconti assurdi e libricini per facili creduloni.
E' per questo motivo che il sottoscritto è particolarmente "duro" quando si parla di Ustica per metafore o con tesi favoleggianti.
Sarebbe bello poter sapere una volta per tutte come stanno realmente le cose, come sono avvenute realmente le cose.
E una volta tanto...senza favoleggiare.
I miei complimenti dunque per la tua sensibilità.
Hai capito qual'è il problema.
Hai capito che è una cosa seria, molto seria.
Hai capito come bisognerebbe affrontarla una volta tanto.
Le tragedie aeree meritano rispetto e serietà, sempre!
Non libri, spettacolini, raccontini di fantasia, tesi non provate, etc.