Processo al Concorde
Moderatore: Staff md80.it
Processo al Concorde
Ciao amici, provo aprire questo thread, mi sembra che non sia mai stato trattato visto che è una notizia degli ultimi giorni, utilizzando la funzione "cerca" non ho trovato nulla a riguardo, nel caso spostatelo o chiudetelo.
Comunque volevo solo sapere le vostre opinioni:
Francia/ Al via processo su incidente aereo Concorde
Parigi, 1 feb. (Ap) - Processo sull'incidente al Concorde: si apre oggi nella località francese di Pontoise il procedimento giudiziario che dovrà stabilire le responsabilità per la tragedia del 25 luglio del 2000, che uccise 113 persone e mise fine alla carriera dell'aereo supersonico. Sul banco degli imputati cinque persone fisiche e una compagnia aerea, la Continental Airlines. Le udienze dureranno tre o quattro mesi.
La Procura presenterà la versione dei fatti fin qui difesa dalla commissione di inchiesta ufficiale, ovvero che la causa "esterna" dell'incidente va ricercata in un pezzo di metallo staccatosi dalla fusoliera di un Dc-10 della Continental, decollato immediatamente prima del supersonico dall'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Il montaggio del pezzo non era stato autorizzato dall'ente federale per l'aviazione civile statunitense.
Secondo tale ricostruzione, il frammento di titanio avrebbe provocato lo scoppio di uno pneumatico del Concorde, i cui detriti avrebbero colpito il serbatoio di carburante alloggiato nell'ala sinistra innescando un incendio. Dato che l'apparecchio aveva però già superato la V1 (il punto di non ritorno oltre il quale è necessario lasciare la pista) il comandante cercò di effettuare ugualmente il decollo. Ma il supersonico andò a schiantarsi contro un hotel, provocando la morte delle 109 persone a bordo e di altre quattro che si trovavano nell'edificio.
La Continental - che vede due suoi dipendenti fra gli imputati - sostiene invece che l'incendio si sarebbe sviluppato prima che il Concorde colpisse il frammento metallico. E intende avvalersi di un altro fatto appurato dalla commissione di inchiesta: la debolezza strutturale del deposito di combustibile in caso di impatti multipli - definita non un "vizio di progettazione" ma un difetto, e quindi fonte di potenziali rischi - era nota fin dal 1979 ai responsabili del progetto del supersonico. Per questo, tre di loro sono stati citati in giudizio.
Comunque volevo solo sapere le vostre opinioni:
Francia/ Al via processo su incidente aereo Concorde
Parigi, 1 feb. (Ap) - Processo sull'incidente al Concorde: si apre oggi nella località francese di Pontoise il procedimento giudiziario che dovrà stabilire le responsabilità per la tragedia del 25 luglio del 2000, che uccise 113 persone e mise fine alla carriera dell'aereo supersonico. Sul banco degli imputati cinque persone fisiche e una compagnia aerea, la Continental Airlines. Le udienze dureranno tre o quattro mesi.
La Procura presenterà la versione dei fatti fin qui difesa dalla commissione di inchiesta ufficiale, ovvero che la causa "esterna" dell'incidente va ricercata in un pezzo di metallo staccatosi dalla fusoliera di un Dc-10 della Continental, decollato immediatamente prima del supersonico dall'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Il montaggio del pezzo non era stato autorizzato dall'ente federale per l'aviazione civile statunitense.
Secondo tale ricostruzione, il frammento di titanio avrebbe provocato lo scoppio di uno pneumatico del Concorde, i cui detriti avrebbero colpito il serbatoio di carburante alloggiato nell'ala sinistra innescando un incendio. Dato che l'apparecchio aveva però già superato la V1 (il punto di non ritorno oltre il quale è necessario lasciare la pista) il comandante cercò di effettuare ugualmente il decollo. Ma il supersonico andò a schiantarsi contro un hotel, provocando la morte delle 109 persone a bordo e di altre quattro che si trovavano nell'edificio.
La Continental - che vede due suoi dipendenti fra gli imputati - sostiene invece che l'incendio si sarebbe sviluppato prima che il Concorde colpisse il frammento metallico. E intende avvalersi di un altro fatto appurato dalla commissione di inchiesta: la debolezza strutturale del deposito di combustibile in caso di impatti multipli - definita non un "vizio di progettazione" ma un difetto, e quindi fonte di potenziali rischi - era nota fin dal 1979 ai responsabili del progetto del supersonico. Per questo, tre di loro sono stati citati in giudizio.
Ale
- JT8D
- Administrator
- Messaggi: 18964
- Iscritto il: 2 agosto 2005, 20:38
- Località: Limbiate (MB)
- Contatta:
Re: Processo al Concorde
Sì, l'ho appena pubblicato . Purtroppo questa settimana sono stato assente da md80.it, e quindi non avevo potuto pubblicarlo prima. Oggi, anche se la notizia è di qualche giorno fa, ho rimediato, data l'importanza della cosa.
Sì è trattata di una delle pagine più tristi della storia dell'aviazione, sia per le numerose vittime, sia perchè il velivolo coinvolto non era un velivolo "normale", ma una macchina affascinante e unica come il Concorde.
Come giustamente è stato riportato, la procura francese pone l'attenzione e cerca di dare la colpa a Continental, propietaria del DC10 che decollando poco prima del Concorde ha perso il pezzo in titanio (proveniente da un inversore di spinta se non ricordo male).
Pezzo che ha provocato l'esplosione del pneumatico, i cui detriti hanno colpito il serbatoio generando l'incendio.
La linea difensiva di Continental prevede che il problema è stato precedente all'impatto con il detrito, e fa riferimento anche alla debolezza strutturale del serbatoio, cosa secondo loro nota ai tecnici e ai progettisti.
Comunque più che i processi e i colpevoli, il lavoro importante è stato stabilire come si è svolto l'incidente e ricostruirne le cause. Lavoro svolto negli scorsi anni e che ha dato origine al final report di BEA.
Dopo l'incidente sono state apportate le dovute modifiche per rendere più sicuro il Concorde, che purtroppo poi ha potuto volare pochissimo non avendo resistito a motivazioni economiche che comunque rendevano non competitivo il tenere in linea e far volare questa macchina.
Certo, parlando in generale, l'opinione pubblica vuole i processi, il sistema giudiziario è comunque fondamentale, e procedere per queste vie è indispensabile anche ai fini risarcitori-assicurativi, ecc.. che ruotano intorno ad un evento. Ed è giusto che chi ha sbagliato paghi.
Però dal punto di vista aeronautico, strettamente tecnico e relativo alla sicurezza, non è certamente prioritario, dato che spesso poi si tende a incentrare le colpe sulle persone, trovando i presunti "colpevoli" ma tralasciando la riscostruzione della catena di eventi. La sicurezza aeronautica non viene dalla magistratura e dai processi, ma dall'analisi, dalle investigazioni e dal lavoro degli enti presposti.
Paolo
Sì è trattata di una delle pagine più tristi della storia dell'aviazione, sia per le numerose vittime, sia perchè il velivolo coinvolto non era un velivolo "normale", ma una macchina affascinante e unica come il Concorde.
Come giustamente è stato riportato, la procura francese pone l'attenzione e cerca di dare la colpa a Continental, propietaria del DC10 che decollando poco prima del Concorde ha perso il pezzo in titanio (proveniente da un inversore di spinta se non ricordo male).
Pezzo che ha provocato l'esplosione del pneumatico, i cui detriti hanno colpito il serbatoio generando l'incendio.
La linea difensiva di Continental prevede che il problema è stato precedente all'impatto con il detrito, e fa riferimento anche alla debolezza strutturale del serbatoio, cosa secondo loro nota ai tecnici e ai progettisti.
Comunque più che i processi e i colpevoli, il lavoro importante è stato stabilire come si è svolto l'incidente e ricostruirne le cause. Lavoro svolto negli scorsi anni e che ha dato origine al final report di BEA.
Dopo l'incidente sono state apportate le dovute modifiche per rendere più sicuro il Concorde, che purtroppo poi ha potuto volare pochissimo non avendo resistito a motivazioni economiche che comunque rendevano non competitivo il tenere in linea e far volare questa macchina.
Certo, parlando in generale, l'opinione pubblica vuole i processi, il sistema giudiziario è comunque fondamentale, e procedere per queste vie è indispensabile anche ai fini risarcitori-assicurativi, ecc.. che ruotano intorno ad un evento. Ed è giusto che chi ha sbagliato paghi.
Però dal punto di vista aeronautico, strettamente tecnico e relativo alla sicurezza, non è certamente prioritario, dato che spesso poi si tende a incentrare le colpe sulle persone, trovando i presunti "colpevoli" ma tralasciando la riscostruzione della catena di eventi. La sicurezza aeronautica non viene dalla magistratura e dai processi, ma dall'analisi, dalle investigazioni e dal lavoro degli enti presposti.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
Re: Processo al Concorde
Infatti, ciò che mi interessava capire realmente è il fatto del detrito perso dal DC-10 della Continental, se è veramente stato questo a provocare l' incidente o se è solo un pretesto per incolpare qualcuno!
Ale
- JT8D
- Administrator
- Messaggi: 18964
- Iscritto il: 2 agosto 2005, 20:38
- Località: Limbiate (MB)
- Contatta:
Re: Processo al Concorde
Un interessante approfondimento apparso su Dedalonews sul processo in corso riguardo l'incidente del Concorde:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... -tecniche/
Leggete con attenzione la parte finale, che condivido pienamente.
La cultura del "colpevole a tutti i costi" sta facendo danni gravi nel campo della sicurezza aeronautica.
Paolo
http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... -tecniche/
Leggete con attenzione la parte finale, che condivido pienamente.
La cultura del "colpevole a tutti i costi" sta facendo danni gravi nel campo della sicurezza aeronautica.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
Re: Processo al Concorde
Blame culture Vs Safety culture...JT8D ha scritto:Un interessante approfondimento apparso su Dedalonews sul processo in corso riguardo l'incidente del Concorde:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... -tecniche/
Leggete con attenzione la parte finale, che condivido pienamente.
La cultura del "colpevole a tutti i costi" sta facendo danni gravi nel campo della sicurezza aeronautica.
Paolo
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
- sardinian aviator
- FL 500
- Messaggi: 5010
- Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
- Località: Nord Sardegna
Re: Processo al Concorde
Eh ragazzi, il Bordoni è un fior di giornalista, davvero.
Splendida analisi.
Stavo per postare qualcosa sulla responsabilità del gestore aeroportuale per le ispezioni pista quando ho visto i suoi commenti che mi hanno anticipato. I Francesi hanno tolto di mezzo ogni possibile responsabilità propria.
Ho parlato molte volte su questo forum dei rapporti fra aviazione e giustizia e della necessità che facciano finalmente pace: che i giudici studino e si informino di più sul "nostro" mondo, ma che anche gli "aviatori" ed i regolatori di aviazione conoscano le regole generali del diritto penale e si adeguino.
Il problema ad esempio delle funzioni di garanzia mi pare prioritario (Capoterra, Sinnai, Verona, Linate, e prima ancora Palermo 1 e 2, e Genova (Minerva) e tanti altri. Questo problema va risolto.
Splendida analisi.
Stavo per postare qualcosa sulla responsabilità del gestore aeroportuale per le ispezioni pista quando ho visto i suoi commenti che mi hanno anticipato. I Francesi hanno tolto di mezzo ogni possibile responsabilità propria.
Ho parlato molte volte su questo forum dei rapporti fra aviazione e giustizia e della necessità che facciano finalmente pace: che i giudici studino e si informino di più sul "nostro" mondo, ma che anche gli "aviatori" ed i regolatori di aviazione conoscano le regole generali del diritto penale e si adeguino.
Il problema ad esempio delle funzioni di garanzia mi pare prioritario (Capoterra, Sinnai, Verona, Linate, e prima ancora Palermo 1 e 2, e Genova (Minerva) e tanti altri. Questo problema va risolto.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: Processo al Concorde
Ho letto anche io l'articolo di Dedalonews, e in effetti se si dovesse cercare un colpevole, secondo me non sarebbe da mettere in mezzo solo la Continental e il pezzo caduto in pista, visto che, come hanno fatto giustamente osservare, la sicurezza sulle piste è sotto la gestione dell'ente aeroportuale, quindi tutti quelli che hanno contribuito, da chi ha installato il pezzo non conforme sul DC-10, a chi doveva garantire la pulizia della pista, insomma chi ha commesso uun errore, a prescindere se volontariamente o involontariamente, dovrebbero essere tutti colpevoli. Il che mi sembra quantomeno assurdo.
Ma così non si cercano le cause di un incidente aereo in generale, si demonizzano e si colpevolizzano delle persone, punto. Colpevolizzare soltanto, semmai ci fossero colpe, vorrebbe dire fare il lavoro solo a metà. E questo non va affatto bene.
b747-8
Ma così non si cercano le cause di un incidente aereo in generale, si demonizzano e si colpevolizzano delle persone, punto. Colpevolizzare soltanto, semmai ci fossero colpe, vorrebbe dire fare il lavoro solo a metà. E questo non va affatto bene.
b747-8
Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione ed un'assoluta tolleranza. MOHANDAS KARAMCHAND GANDHI
BIRRA POINT
Ministro rapporti CULturali
BIRRA POINT
Ministro rapporti CULturali
- sardinian aviator
- FL 500
- Messaggi: 5010
- Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
- Località: Nord Sardegna
Re: Processo al Concorde
Questo discorso porta dritti dritti al dibattito sul cosiddetto "giustizialismo", termine che odio. Che significa infatti demonizzare, o colpevolizzare? Se uno è colpevole, è colpevole e basta, non lo "colpevolizzo", ne riconosco la responsabilità e lo condanno. Se uno è innocente, punirlo è un errore giudiziario.b747-8 ha scritto:Ho letto anche io l'articolo di Dedalonews, e in effetti se si dovesse cercare un colpevole, secondo me non sarebbe da mettere in mezzo solo la Continental e il pezzo caduto in pista, visto che, come hanno fatto giustamente osservare, la sicurezza sulle piste è sotto la gestione dell'ente aeroportuale, quindi tutti quelli che hanno contribuito, da chi ha installato il pezzo non conforme sul DC-10, a chi doveva garantire la pulizia della pista, insomma chi ha commesso uun errore, a prescindere se volontariamente o involontariamente, dovrebbero essere tutti colpevoli. Il che mi sembra quantomeno assurdo.
Ma così non si cercano le cause di un incidente aereo in generale, si demonizzano e si colpevolizzano delle persone, punto. Colpevolizzare soltanto, semmai ci fossero colpe, vorrebbe dire fare il lavoro solo a metà. E questo non va affatto bene.
b747-8
L'idea che qualcuno sia responsabile, quindi colpevole, ma chi ne invoca la condanna sia un "giustizialista", non la comprendo.
In aviazione deve prevalere la ricerca delle cause per impedire che gli incidenti si ripetano; ma se si ravvisano elementi di colpa il diritto penale deve fare la sua parte. Il discorso è quale sia il livello di colpa accettabile per una condanna (colpa grave?, gravissima? escludere la colpa lieve?) E' un dibattito che deve riguardare i giuristi aeronautici.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
- JT8D
- Administrator
- Messaggi: 18964
- Iscritto il: 2 agosto 2005, 20:38
- Località: Limbiate (MB)
- Contatta:
Re: Processo al Concorde
La blame culture, cioè una cultura tesa a trovare il colpevole e punirlo, è fortemente deleteria per la sicurezza aeronautica. Una volta trovato il colpevole (che nella stragrande maggioranza dei casi guardacaso è un operatore front line come il pilota, il controllore, ecc...), l'opinione pubblica e la magstratura sono contente, il capro espiatorio è trovato, e si chiude tutto. Senza andare a vedere le altre cause latenti e senza rimuoverle, di fatto causando l'assoluta inutilità dell'incidente ai fini della sicurezza e dell'apprendere dallo stesso per evitare che accada di nuovo.
Inoltre si instaura un clima di paura tra gli operatori, timorosi di essere "giudicati", che provoca la mancata comunicazione e il conseguente studio di eventuali near miss. Questo clima è quello che purtroppo, anche a causa di una magistratura assolutamente deleteria in campo aeronautico, si instaura spesso nel nostro paese ed anche in altre nazioni.
Tutto il contrario di una cultura della sicurezza, orientata al no blame, dove le organizzazioni mettono in atto quella che viene definita una "reporting culture", dove i near miss vengono discussi e studiati senza atteggiamenti da capro espiatorio o di colpevolizzazione, e consentendo l'apprendimento da essi.
E dove dall'incidente si deve tirare fuori l'intera catena di eventi che l'hanno generato, perchè al sistema aviazione non interessa "il colpevole", ma l'apprendimento dall'incidente e mettere in atto le opportune raccomandazioni ed azioni perchè non si ripeta.
Poi che la magistratura faccia il suo corso è naturale, ma ciò non deve ostacolare l'indagine tecnica, che ha tutt'altro scopo, come detto, e non vi devono essere interferenze.
Paolo
Inoltre si instaura un clima di paura tra gli operatori, timorosi di essere "giudicati", che provoca la mancata comunicazione e il conseguente studio di eventuali near miss. Questo clima è quello che purtroppo, anche a causa di una magistratura assolutamente deleteria in campo aeronautico, si instaura spesso nel nostro paese ed anche in altre nazioni.
Tutto il contrario di una cultura della sicurezza, orientata al no blame, dove le organizzazioni mettono in atto quella che viene definita una "reporting culture", dove i near miss vengono discussi e studiati senza atteggiamenti da capro espiatorio o di colpevolizzazione, e consentendo l'apprendimento da essi.
E dove dall'incidente si deve tirare fuori l'intera catena di eventi che l'hanno generato, perchè al sistema aviazione non interessa "il colpevole", ma l'apprendimento dall'incidente e mettere in atto le opportune raccomandazioni ed azioni perchè non si ripeta.
Poi che la magistratura faccia il suo corso è naturale, ma ciò non deve ostacolare l'indagine tecnica, che ha tutt'altro scopo, come detto, e non vi devono essere interferenze.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
- sardinian aviator
- FL 500
- Messaggi: 5010
- Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
- Località: Nord Sardegna
Re: Processo al Concorde
Sono assolutamente d'accordo con te.
Il problema del system failure è forse il principale argomento che dobbiamo affrontare. Scaricare tutto sull'ultimo anello della catena, perchè di fatto è quello che viene trovato col cerino in mano, è deleterio per la sicurezza. Da ciò ne consegue anche la corsa ad occultare tutto quanto si sa ed a non rivelare anche elementi utili per l'inchiesta, se possono anche lontanamente aggravare la nostra posizione.
In passato ho pubblicamente sostenuto la tesi che il diritto penale aeronautico dovesse essere considerato quasi un diritto speciale, proprio perchè spesso il possibile colpevole è anche una possibile vittima, ed il giudizio di colpa va visto sotto questa luce: quale colpa posso attribuire ad un pilota che ha subito per propria mano un incidente aereo, e quale pena posso infliggere maggiore di quella che già lui ha subito per via dell'incidente stesso?
Insisto col dire che la just culture (sacrosanta) va però inquadrata nel diritto penale generale e deve riguardare anche altre categorie di operatori; siamo così propensi a parlare di just culture quando si tratta ad esempio della c.d. malasanità? O piuttosto in certi casi diventiamo non solo giustizialisti ma anche forcaioli?
La magistratura usa i suoi consueti strumenti e fa il suo lavoro; però come impedire che usi i risultati dell'indagine tecnica ai fini dell'accertamento della responsabilità?
E c'è anche il rischio che la just culture si trasformi in una richiesta di impunità generalizzata che il paese non tollererebbe.
Insisto nella considerazione che necessita un grande dibattito fra giuristi per disciplinare i rapporti fra aviazione e giustizia.
Il problema del system failure è forse il principale argomento che dobbiamo affrontare. Scaricare tutto sull'ultimo anello della catena, perchè di fatto è quello che viene trovato col cerino in mano, è deleterio per la sicurezza. Da ciò ne consegue anche la corsa ad occultare tutto quanto si sa ed a non rivelare anche elementi utili per l'inchiesta, se possono anche lontanamente aggravare la nostra posizione.
In passato ho pubblicamente sostenuto la tesi che il diritto penale aeronautico dovesse essere considerato quasi un diritto speciale, proprio perchè spesso il possibile colpevole è anche una possibile vittima, ed il giudizio di colpa va visto sotto questa luce: quale colpa posso attribuire ad un pilota che ha subito per propria mano un incidente aereo, e quale pena posso infliggere maggiore di quella che già lui ha subito per via dell'incidente stesso?
Insisto col dire che la just culture (sacrosanta) va però inquadrata nel diritto penale generale e deve riguardare anche altre categorie di operatori; siamo così propensi a parlare di just culture quando si tratta ad esempio della c.d. malasanità? O piuttosto in certi casi diventiamo non solo giustizialisti ma anche forcaioli?
La magistratura usa i suoi consueti strumenti e fa il suo lavoro; però come impedire che usi i risultati dell'indagine tecnica ai fini dell'accertamento della responsabilità?
E c'è anche il rischio che la just culture si trasformi in una richiesta di impunità generalizzata che il paese non tollererebbe.
Insisto nella considerazione che necessita un grande dibattito fra giuristi per disciplinare i rapporti fra aviazione e giustizia.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: Processo al Concorde
..ASSOLUTAMENTE d'accordo con JT8D e SARDINIAN....
purtroppo, è di derivazione un pò "italica" la Blame Culture...speriamo non infici mai troppo le questioni aviatorie...la mia flebile speranza è che ci siano sempre più "operatori del settore" (..in quanto tali=piloti,o ex piloti) che non si facciano troppo contaggiare da cert virus.....!
by-the-way: il concorde è stato,secondo me, un aereo MITICO ed UNICO...uno dei miei più grandi dispiaceri è stato non poterci fare neanche un volo.....!
purtroppo, è di derivazione un pò "italica" la Blame Culture...speriamo non infici mai troppo le questioni aviatorie...la mia flebile speranza è che ci siano sempre più "operatori del settore" (..in quanto tali=piloti,o ex piloti) che non si facciano troppo contaggiare da cert virus.....!
by-the-way: il concorde è stato,secondo me, un aereo MITICO ed UNICO...uno dei miei più grandi dispiaceri è stato non poterci fare neanche un volo.....!
-_CHECK SIX_- ...ain't Boeing,ain't going!
Re: Processo al Concorde
Grazie Paolo per questa info!JT8D ha scritto:Un interessante approfondimento apparso su Dedalonews sul processo in corso riguardo l'incidente del Concorde:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... -tecniche/
Leggete con attenzione la parte finale, che condivido pienamente.
La cultura del "colpevole a tutti i costi" sta facendo danni gravi nel campo della sicurezza aeronautica.
Paolo
Ale
Re: Processo al Concorde
Quello che è pazzesco comunque è che il processo inzia 10 anni dopo l'incidente... cavoli... 10 anni!!!
"La vita è troppo breve per bere vini mediocri" - Johann Wolfgang von Goethe