CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

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Messaggio da noone » 19 marzo 2010, 18:51

Non ho trovato il thread relativo a questo incidente, forse perchè risale al 2004.
In riassunto il Cessna C500 Citation OE-FAN la notte del 24 febbraio del 2004 si schiantò sul monte Su Baccu Malu mentre effettuava un visual approach sull'aeroporto di Cagliari causando la morte dei sei occupanti.
Qui trovate il link dell'inchiesta: http://www.ansv.it/it/detail_Relazioni.asp?ID=1134
Oggi ci sono state le sentenze di secondo grado, che confermano le condanne per i piloti (deceduti) e controllori di volo (capri espiatori)...
link all'articolo http://unionesarda.ilsole24ore.com/Arti ... olo/172985
Che ne pensate di questa condanna?
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da jasair » 19 marzo 2010, 19:09

Cosa ne penso? Vergognosa la condanna dei CTA in primo grado....ancora più vergognosa la condanna in secondo grado... :evil:

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da flyingbrandon » 19 marzo 2010, 20:32

jasair ha scritto:Cosa ne penso? Vergognosa la condanna dei CTA in primo grado....ancora più vergognosa la condanna in secondo grado... :evil:
Concordo...
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da JT8D » 19 marzo 2010, 21:55

Come già detto sopra, decisamente una vergogna !!!
:( :(

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da **F@b!0** » 19 marzo 2010, 22:32

aspetta....quello dello schianto su uno dei monti "I sette fratelli"???
se è per quello secondo me, una delle cause è stata la clearance data ai piloti da parte di Decimo, ma anche dei piloti perchè avendo le carte dovevano accorgersi che la quota assegnatali era sotto la minima scritta sulle carte!
(ho a casa le carte aeronautiche e su quella zona c'è scritta molto chiaramente la minima, che però non essendo a casa non posso controllare e non ricordo!)
riguardo alla condanna, non sò quale sia la pena per cui non posso giudicare, riguardo ai piloti, bhe sono morti per cui non dico nulla, per i controllori, bhe, carcere no, li avrei solo ammoniti con qualche "punizione"!
se non è quell'incidente....non mi esprimo!!!!
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da noone » 20 marzo 2010, 2:33

**F@b!0** ha scritto: quello dello schianto su uno dei monti "I sette fratelli"???
Si è quello l'incidente in questione...
se è per quello secondo me, una delle cause è stata la clearance data ai piloti da parte di Decimo, ma anche dei piloti perchè avendo le carte dovevano accorgersi che la quota assegnatali era sotto la minima scritta sulle carte!
Da quello che ho capito dal report dell'ANSV non ci fù negligenza da parte dei CTA, ma diedero una clearance che fu fraintesa dai piloti (che avevano dichiarato di essere in grado di mantenere i riferimenti visivi per l'approach e la clearance dalle montagne a 41 miglia di distanza e 9600ft di quota...)
riporto testualmente:
Capitolo 3.2 della relazione di inchiesta ANSV
"-il fraintendimento, da parte dell'equipaggio, dell'istruzione data da Cagliari APP all'atto del trasferimento a Elmas TWR <<CIT 124 continue not below 2500 feet, further descent with Elmas TWR 120.6 bye>>, che potrebbe aver ingenerato il convincimento, malgrado lo stesso equipaggio avesse confermato di essere in grado di separarsi autonomamente dagli ostacoli, che la discesa fino a quella quota fosse libera da ostacoli;"
Purtroppo pare che l'equipaggio per sveltire le procedure abbia deciso di effettuare un visual senza punti di riferimento su un aeroporto non conosciuto, in un aereo privo (legalmente) di GPWS e TAWS, fraintendendo che il not below 2500 assicurasse la clearance dagli osacoli... A me spiace per i colleghi coinvolti, ma mi spiace anche per gli innocenti coinvolti dalla magistratura perchè una testa da infilzare al palo è indispensabile in Italia...
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da davymax » 20 marzo 2010, 11:55

Concordo con i colleghi sopra e piena solidarietà ai controllori condannati ingiustamente...
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da tristar » 20 marzo 2010, 19:00

e nel frattemppo i controlori italiani sono (giustamente) sempre più restii a concedere i visual, visto che se anche sono pienamente in regola secondo i codici di navigazione, potrebbero non esserlo più di fronte alla "giustizia". Trovo assurda e poco "safe" una tale nebulosità su cose così delicate quali autorizzazioni e relative resonsabilità in fase di avvicinamento. E poi si discute sul bambino al Kennedy.....

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da lorann » 21 marzo 2010, 10:48

la sentenza è molto più grave di quello che potrebbe sembrare, va ad attaccare i fondamenti delle conoscenze operative dei controllori.Il primo giorno di corso per diventare cta,c'è qualcuno che da decenni ti dice che la separazione dagli ostacoli è di esclusiva competenza del pilota(eccetto durante i vettoramenti),ogni cta conosce questa norma ed altrettanto vale per i piloti.Quando un pilota richiede un visual si assume la responsabilità di sottintendere che ha dei riferimenti visivi sufficienti per raggiungere la pista,anche di notte,questo significa che il cta non deve fare altro che attendere l'atterraggio ed il pilota deve continuare a seguire la strada che ritiene più opportuna per mettere le ruote in pista. Data questa discrezionalità al pilota il cta seppure disponesse di un radar fornito dalla squadra di mission impossible (il che ovviamente non è vero) non avrebbe mai la possibilità di anticipare il pilota sulla scelta della traiettoria da seguire,il pilota potrebbe passare a 30 metri da un ostacolo volontariamente, per vedere cosa c'e sulla cima di una montagna, senza che il radar possa apprezzare uno scarto di spazio così piccolo.
Di fatto quando c'è un incidente aereo (i piloti toccassero tutto quello che possono)i piloti ,purtroppo, rientrano quasi sempre tra le vittime che siano essi responsabili oppure no (incidente di linate),e quando poi si arriva in tribunale si cerca sempre un colpevole vivente per per questioni meramente economiche e non come si dice spesso di giustizia.
Tutto questo può avere un senso quando ci sono negligenze che a posteriori possono essere ripartite su più persone, ma quando i cta applicano le regole che gli sono state impartite dallo stesso stato che ora li condanna per averle applicate,credo che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato.Per non parlare poi dell'opinione pubblica che adesso riterrà dei cta colpevoli di un incidente senza avere la più pallida idea di cosa sia realmente successo.
Come scriveva l'amico del post precedente i visual verranno autorizzati con il contagocce, ma non sarà il problema più grosso, il problema sarà quello di non avere più certezze a livello professionale,non si saprà più se applicando alla lettera le norme che lo stato italiano ci dice di applicare si potrà essere immuni dagli attacchi sconsiderati di giudici incompetenti e presuntuosi (me sembro berlusconi).

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da davymax » 21 marzo 2010, 11:14

C'è qualcosa che si può fare a riguardo? Mi sento veramente inutile in questo momento...
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da lorann » 21 marzo 2010, 11:59

davymax ha scritto:C'è qualcosa che si può fare a riguardo? Mi sento veramente inutile in questo momento...


evitare incidenti :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: ma questo scommetto che gia te lo avranno detto :mrgreen:

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Messaggio da Ponch » 21 marzo 2010, 12:22

davymax ha scritto:C'è qualcosa che si può fare a riguardo? Mi sento veramente inutile in questo momento...
Davide, l'unica sfiga che hai avuto (tutti non solo tu) in questo caso e' stata quella di nascere in Italia e lavorare in Italia.
Per quanto possibile, cerca di pararti sempre il c**o.
Ultima modifica di Ponch il 21 marzo 2010, 12:25, modificato 2 volte in totale.
Is it light where you are yet?

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da lorann » 21 marzo 2010, 12:23

collaudatore ha scritto:
davymax ha scritto:C'è qualcosa che si può fare a riguardo? Mi sento veramente inutile in questo momento...
Davide, l'unica sfiga che hai avuto (tutti non solo tu) in questo caso e' stata quella di nascere in Italia e lavorare in Italia.
Per quanto possibile, cerca di pararti sempre il c**o.

parole sante :( :( :(

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da davymax » 21 marzo 2010, 13:04

Il mio sentirmi inutile riguardava il non poter fare niente per questi ragazzi incolpati ingiustamente...
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da sardinian aviator » 21 marzo 2010, 18:00

Più volte anche su questo forum ho espresso la convinzione che i rapporti tra aviazione e giustizia siano complessi: entrambi i mondi sono estremamente tecnici e possiedono un proprio linguaggio ed un proprio codice, ma molto spesso (direi quasi sempre) non comunicano. A volte, come in questa, si ha l'impressione che giustizia NON sia fatta, anche se, e ne sono certo, il ragionamento dei giudici anche in questo caso non farà una grinza. Si tratta della cosiddetta posizione di garanzia, in base alla quale chi si trova appunto in tale difficile posizione non può/deve limitarsi a seguire le proprie regole tecniche, ma gli è richiesto qualcosa di più. Possiamo anche non essere d'accordo, ma è importante anche capire le posizioni dell'altro. Certo è che ai piloti/controllori/ecc... dovrebbe essere data anche una certa formazione giuridica, così come i giudici/PM ecc... dovrebbero studiare meglio il mondo del quale non sanno granchè e che interpretano con strumenti spesso non idonei.
Però perchè dopo il processo di Capoterra chi ne aveva l'autorità non ha modificato le norme, i manuali, l'addestramento del controllore alla luce degli orientamenti giurisprudenziali? Perchè non si tenta di conciliare i due mondi con modifiche legislative, che per altri problemi (di qualcuno) sono di rapida emanazione?
Quello che possiamo fare noi ora mi sembra proprio questo: pretendere normative tecniche e procedure che non lascino dei poveri cristi da soli contro la giustizia penale, che pure cerca di fare in buona fede il suo mestiere. MD80.it può lanciare una campagna in questo senso?
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da sardinian aviator » 11 maggio 2010, 12:07

Invito chi fosse interessato a leggere le motivazioni della sentenza d'appello sul sito http://www.aerohabitat.eu al seguente link.

http://www.aerohabitat.eu/uploads/media ... ete_01.pdf
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da Ivan82 » 11 maggio 2010, 15:11

Uno dei pochi ma grandi difetti della giurisprudenza italiana è appunto quello di voler trovare a tutti i costi responsabilità giuridiche anche e soprattutto in assenza di responsabilità tecniche. Non succede solo nell'aviazione, anche nell'automobilismo sportivo ogni incidente deve per forza avere un colpevole, non esiste la possibilità che l'incidente sia dovuto al rischio e basta, come invece viene riconosciuto dalla giurisprudenza anglosassone.
Secondo me, come un pilota di Formula 1 rischia la vita nel correre al limite, anche un pilota d'aereo, ovviamente col consenso di tutte le persone presenti nel velivolo (ed è il caso dell'incidente di cui si parla), dovrebbe essere l'unico responsabile del gesto rischioso.
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da sardinian aviator » 11 maggio 2010, 15:58

Ivan82 ha scritto:Uno dei pochi ma grandi difetti della giurisprudenza italiana è appunto quello di voler trovare a tutti i costi responsabilità giuridiche anche e soprattutto in assenza di responsabilità tecniche. Non succede solo nell'aviazione, anche nell'automobilismo sportivo ogni incidente deve per forza avere un colpevole, non esiste la possibilità che l'incidente sia dovuto al rischio e basta, come invece viene riconosciuto dalla giurisprudenza anglosassone.
Secondo me, come un pilota di Formula 1 rischia la vita nel correre al limite, anche un pilota d'aereo, ovviamente col consenso di tutte le persone presenti nel velivolo (ed è il caso dell'incidente di cui si parla), dovrebbe essere l'unico responsabile del gesto rischioso.

Il problema sta nel definire il concetto di rischio, di rischio accettabile ed inaccettabile, di colpa lieve, colpa grave e gravissima. Il concetto di caso fortuito, che valga non solo per quel caso, ma sempre, in tutti i casi. Sono problemi grossi. Non solo l'automobilismo sportivo è interessato, ma pensa alla medicina. Per ogni paziente che ci lascia le penne in ospedale partono le denunce alla Magistratura, a prescindere. La cosa è ancora più sconcertante se , come nel caso dell'incidente aereo, se si sono seguite tutte le procedure tecniche.
Qui occorrerebbe davvero una riforma della giustizia fatta con, non contro, i Magistrati.
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da noone » 13 dicembre 2010, 19:33

http://www.avionews.it/index.php?corpo= ... =index.php

e con la Cassazione concludiamo questo siparietto tutto Italiota....

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da davymax » 13 dicembre 2010, 22:12

E' una sconfitta per tutto il mondo aeronautico, per i professionisti che ne fanno parte e per chi, tutti i giorni, rischia di finire in prigione pur rispettando le regole internazionali...

Tutta la mia stima e la solidarietà nei confronti dei controllori di Decimo incriminati ingiustamente e per tutti i loro colleghi.
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da tommy92 » 13 dicembre 2010, 22:16

Non hanno un perito che dice chiaramente loro quali siano le regole e che se un pilota dice di avere la pista in vista e poi si schianta non è certo colpa dei controllori????Anche dei bimbi lo capiscono!!!!

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da albert » 13 dicembre 2010, 23:57

Tutta questa vicenda è stata una triste storia, e continua ad esserlo ad anni di distanza. :(
Penso che gli strascichi di questa vicenda continueranno per lungo tempo. Non mi stupirei se i CTA da ora in avanti non concedessero più alcun atterraggio in visual, o fuori dai vettoramenti standard.... :roll:
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da sardinian aviator » 14 dicembre 2010, 12:31

albert ha scritto:Tutta questa vicenda è stata una triste storia, e continua ad esserlo ad anni di distanza. :(
Penso che gli strascichi di questa vicenda continueranno per lungo tempo. Non mi stupirei se i CTA da ora in avanti non concedessero più alcun atterraggio in visual, o fuori dai vettoramenti standard.... :roll:
Dalla Cassazione, che è giudice di legittimità e non di merito, non mi aspettavo nulla. Mi aspettavo invece che ENAC ed ENAV diramassero precise norme a garanzia di questi lavoratori OTTEMPERANDO alle valutazioni della Magistratura, e al diavolo la regolarità. Invece niente. E non è nemmeno la prima volta: cosa è cambiato dopo la sentenza per l'Antonov a Verona? Così permane l'ambiguità ed in definitiva il singolo CTA dovrà assumersi la responsabilità di negare il visual (e alla lunga diventare scomodo) o autorizzarlo rischiando da solo a favore di altri.
Triste paese quello che ha bisogno di eroi!
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da MD82_Lover » 14 dicembre 2010, 13:03

Io mi aspettavo invece che venisse fuori un bordello...della serie torri occupate, CTA che rifiutano di andare al lavoro, voli saltati e, in generale, un casino della madonna.
Però si, rileggendo mi sa che ho scritto un sacco di fregnacce.

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da sardinian aviator » 14 dicembre 2010, 15:28

MD82_Lover ha scritto:Io mi aspettavo invece che venisse fuori un bordello...della serie torri occupate, CTA che rifiutano di andare al lavoro, voli saltati e, in generale, un casino della madonna.
Però si, rileggendo mi sa che ho scritto un sacco di fregnacce.
Mio caro, se un evento del genere si fosse presentato all'indomani della mobilitazione dei controllori militari per la propria smilitarizzazione, certamente avremmo visto quello che tu descrivi. Del resto se quello che succede oggi in parlamento (con la p minuscola) fosse avvenuto 30 o 40 anni fa, ci sarebbe stato uno sciopero generale e forse un'insurrezione popolare, per tacere dei rischi di terrorismo.
I tempi cambiano.
Forse la gente ragiona di meno anche sul proprio destino, forse è troppo grassa e pesante per muoversi ancora, forse è troppo occupata a proteggere l'orticello di casa.
Perdonate lo sfogo :(

Piuttosto non capisco dove avresti scritto le fregnacce.
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da JT8D » 14 dicembre 2010, 19:13

Sì, mi aspettavo anch'io che i nostri enti aeronautici dicessero qualcosa per porre un pò di chiarezza in questa vicenda triste, ma purtroppo ciò non è avvenuto.
Come detto sopra, ora un CTA, se vuole tutelarsi, non autorizzerà più visual, e se lo fa è a suo rischio.
Questa vicenda è una sconfitta per il mondo aeronautico.

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da tommy92 » 14 dicembre 2010, 20:56

Ma seriamente...come fa un giudice a dare una condanna del genere?Solo per la 'necessità' di trovare un colpevole?

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da davymax » 14 dicembre 2010, 23:13

tommy92 ha scritto:Ma seriamente...come fa un giudice a dare una condanna del genere?Solo per la 'necessità' di trovare un colpevole?
Sì, in Italia funziona così in qualsiasi cosa. Se i piloti si fossero salvati sarebbe stata tutta un'altra storia.
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Messaggio da JT8D » 14 dicembre 2010, 23:34

tommy92 ha scritto:Ma seriamente...come fa un giudice a dare una condanna del genere?Solo per la 'necessità' di trovare un colpevole?
Purtroppo in Italia, ma non solo, in occasione di incidenti, l'unico obiettivo è trovare il colpevole, magari da dare in pasto ai media.

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da alessandro.capotondi » 14 dicembre 2010, 23:44

Avrei una domanda. Leggendo il report sull'incidente, partendo dal presupposto che i piloti hanno, per qualche motivo, sbagliato la procedura di approccio, nonchè dichiarato (prendendosi quindi la responsabilità) di avere la pista e di poter vedere eventuali ostacoli, non capisco come mai i controllori di APP non sapessero dove si trovasse l'aereo precisamente e l'aereo stesso stesse andando contro la montagna.

Grazie mille anticipatamente per i chiarimenti.

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da tommy92 » 14 dicembre 2010, 23:52

Pensate che il fatto che i controllori condannati siano militari e non civili influisca sulla scelta dei controllori di fare una protesta?Cioè:se i controllori fossero stati dell'enav sarebbe cambiato qualcosa?

capitano nemo
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da capitano nemo » 15 dicembre 2010, 17:00

Salve,
ho letto con molta passione sia tutto il report dell'ANSV (impressionante pensare che siano morte 6 persone, davvero una cosa che tocca il cuore) che le motivazioni della sentenza. A dire il vero, per le motivazioni della sentenza sono arrivato a pagina 26-27. Ma in quelle pagine si dicono cose molto importanti, ed è per questo che desidero esprimerle.
L'interesse per questa vicenda, che non conoscevo, è stata dettata dalle vostre forti espressioni di disappunto a fronte della sentenza della magistratura. Mi son chiesto se i giudici fossero impazziti. E' da ieri sera che cerco di capire, e, a dire la verità, la cosa che mi colpisce è quanto scritto a partire da pagina 26 delle motivazioni della sentenza, al capoverso "Poteva eventualmente discutersi.......".
Quello che a me è apparso, subito dopo le vostre osservazioni e dopo aver letto (per quanto io possa essere in grado di leggere un documento tecnico di tale natura) il report ANSV era che i giudici erano impazziti tutti in blocco. Ma leggendo quanto scrivono, mi pare che le ragioni della conferma della sentenza siano motivate tenendo conto di tutti i risultati raggiunti dai periti. Ovviamente non sono in grado di discutere con voi questa materia, ma la mia preoccupazione era quella di capire se davvero siamo in uno stato in cui ci sono magistrati che rovinano senza motivo la vita della gente. Pur essendo la mia impressione, quella di un semplice cittadino, ignorante in materia aeronautica, ma desideroso di comprendere, mi sembra, e, ripeto mi sembra, che i magistrati abbiano motivato in modo molto forte, sostenendo che (correggetemi se sbaglio) le procedure di visual approach in italia erano accompagnate da note che le facevano soggiacere a delle situazioni specifiche, anche se queste note non erano state adeguatamente sottolineate dalle autorità preposte. Questi stesse note non esistono in altre nazioni, ma in Italia si, per cui i controllori dovevano tenerne conto. L'applicazione diligente di questa normativa avrebbe portato i controllori a negare il visual approach oppure a concederlo dopo aver compiuto delle verifiche (scusate il linguaggio impreciso). Non so se ho riportato bene e se ho capito adeguatamente, ma ero partito da uno stato d'animo di odio per quei magistrati e ora invece mi rendo conto che la situazione è davvero molto complessa, oltre che davvero dolorosa, soprattutto per persone che, come molti di voi, sono a contatto diretto con colleghi e realtà del genere.
Da profano, mi spaventa quando si dice che c'è un'accettabilità del rischio e sul concetto di accettabilità ci si dovrebbe mettere d'accordo tra Istituzioni. In altre parti di questo forum si sottolinea ogni giorno come non vi sia alcun rischio nelle procedure che la gente dell'aria deve seguire e che non esiste una procedura più pericolosa dell'altra, poichè per primi i piloti non sono dei matti che si divertono a mettere a repentaglio la propria vita. Vi è sempre perfetta puntualità nell'eliminare dubbi sulla sicurezza aerea, ed esiste anche quella bella sezione dal titolo "paura di volare" che secondo me, come ho già detto tempo fa, è un servizio sociale più che una semplice sezione di forum. Ecco, secondo me questo messaggio "rassicurante" (fondamentale per un profano che prende l'aereo per piacere o per lavoro) mal si armonizza con l'idea che vi sia un rischio accettabile o un rischio inaccettabile. Il rischio dovrebbe sempre essere inaccettabile, e questo lo avete insegnato voi.

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da davymax » 15 dicembre 2010, 17:04

Dal sito di ANACNA (Associazione Nazionale Assistenti e Controllori Navigazione Aerea)

http://www.anacna.it/modules.php?name=N ... le&sid=144
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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da sardinian aviator » 15 dicembre 2010, 19:40

le procedure di visual approach in italia erano accompagnate da note che le facevano soggiacere a delle situazioni specifiche, anche se queste note non erano state adeguatamente sottolineate dalle autorità preposte.

Questo è il punto dolente. Si tratta della famosa direttiva ministeriale 41/8888/AM.O, inviata solo ai vettori italiani e non ai controllori nè civili né militari e nemmeno alle direzioni di aeroporto locali. Per di più era pure superata dalle JAR OPS.
Quindi nè i controllori nè le loro organizzaizoni la conoscevano. E poi interrogare in frequenza durante un avvicinamento notturno i piloti se abbiano -e dove, e quando- conseguito una certa abilitazione, copiare e custodire i dati e fidarsi dell'autocertificazione, è cosa ridicola che fa sganasciare l'intero mondo aeronautico, visto che la stessa cosa non la fa nemmeno l'ENAC laddove è presente (Linate 2001, il pilota del Cessna non era abilitato a operare in quelle condizioni di visibilità e nessuno gli ha chiesto nulla). La direttiva è senza meno il frutto di qualche cagadubbi ministeriale che per pararsi il didietro ha partorito quella oscena norma e l'ha fatta firmare a qualche ignaro direttore generale. Sbagliando pure gli indirizzi. Ma nessuno l'ha chiamato in causa.
Io non me la prendo con i magistrati: vi rimando qui sopra al mio intervento del 21 Marzo, dove alludevo alla necessità di maggiore informazione e conoscenza reciproche.
Ma temo che non cambierà nulla.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: CFIT C500 a Cagliari Feb-2004. Sentenza 2°grado

Messaggio da capitano nemo » 16 dicembre 2010, 9:45

sardinian aviator ha scritto:le procedure di visual approach in italia erano accompagnate da note che le facevano soggiacere a delle situazioni specifiche, anche se queste note non erano state adeguatamente sottolineate dalle autorità preposte.

Questo è il punto dolente. Si tratta della famosa direttiva ministeriale 41/8888/AM.O, inviata solo ai vettori italiani e non ai controllori nè civili né militari e nemmeno alle direzioni di aeroporto locali. Per di più era pure superata dalle JAR OPS.
Quindi nè i controllori nè le loro organizzaizoni la conoscevano. E poi interrogare in frequenza durante un avvicinamento notturno i piloti se abbiano -e dove, e quando- conseguito una certa abilitazione, copiare e custodire i dati e fidarsi dell'autocertificazione, è cosa ridicola che fa sganasciare l'intero mondo aeronautico, visto che la stessa cosa non la fa nemmeno l'ENAC laddove è presente (Linate 2001, il pilota del Cessna non era abilitato a operare in quelle condizioni di visibilità e nessuno gli ha chiesto nulla). La direttiva è senza meno il frutto di qualche cagadubbi ministeriale che per pararsi il didietro ha partorito quella oscena norma e l'ha fatta firmare a qualche ignaro direttore generale. Sbagliando pure gli indirizzi. Ma nessuno l'ha chiamato in causa.
Io non me la prendo con i magistrati: vi rimando qui sopra al mio intervento del 21 Marzo, dove alludevo alla necessità di maggiore informazione e conoscenza reciproche.
Ma temo che non cambierà nulla.
Ecco, per esempio tu sostieni che la direttiva 41/8888 era inviata solo ai vettori italiani, mentre i magistrati sostengono che (vedi pag. 29 delle motivazioni):
"Malgrado le insistite affermazioni degli imputati e dei consulenti tecnici circa il ruolo dei controllori di volo, asseritamente circoscritto a garantire la separazione dei velivoli tra loro e non anche la separazione dagli ostacoli fissi, la prescrizione in esame, stabilita dalla nota 41/8880 (nota: tu scrivi 8888, loro scrivono 8880, ma immagino sia la stessa nota) della DGAC e ripresa dal paragrafo 9.1.3 di AIP Italia RAC 1-47, attribuiva dunque ai controllori di volo medesimi una specifica posizione di garanzia proprio in ordine a verifiche funzionali a evitare impatti degli aerei contro i rilievi montuosi. Il rilascio dell'autorizzazione al visual approach presupponeva che il controllore di volo fosse edotto delle conoscenze che il pilota aveva della situazione orografica della zona e senza un'investigazione sul punto il controllore non avrebbe potuto/dovuto accordare l'autorizzazione."
Quindi, due cose, la prima è che tu affermi che quelle direttive erano inviate solo ai piloti, mentre il tribunale sostiene che quelle direttive dovevano essere conosciute anche dai controllori. Sulla base di cosa lo dicano non lo so, ma di fatto la verità deve stare da una parte sola.
La seconda che mi sovviene è, provando a ragionare seguendo la logica che forse hanno seguito i magistrati, che se una direttiva è sbagliata o inefficace o difficile o impossibile da applicare deve essere "impugnata" dagli stessi destinatari (non so che termine usare al posto di impugnata) ma non può essere ignorata in quanto inapplicabile. E poi forse non spetta al tribunale dire in che modo quella direttiva doveva essere rispettata, ma spetta a chi quelle direttive le fa. Il tribunale si limita a osservare che una direttiva, per quanto sballata, non è stata applicata e, sempre secondo il tribunale, la non applicazione di quella direttiva ha portato alla morte delle 6 persone. Se il mio ragionamento non è sbagliato però non si capisce perchè a essere condannati siano stati solo i controllori e non anche i responsabili di una direttiva inapplicabile, che peraltro, mi pare, non sono nemmeno stati chiamati in causa.
Ovviamente io sono solidale con i controllori, sono tecnico anch'io (in altro campo), e so come molte norme siano di fatto inapplicabili e servono solo ai tribunali per trovare per forza dei colpevoli, ma nella sostanza quelle stesse norme non servono a normare alcunchè. Penso per esempio a certi cavilli sulla sicurezza dei cantieri edili. Se ci scappa il morto stai pur sicuro che te le fanno pagare anche se non c'entri nulla o sei realisticamente impossibilitato ad evitare quella morte.

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