Missione compiuta
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Missione compiuta
"Qualche giorno fa, un pilota molto famoso nell'ambiente sudafricano, e' stato vittima di un emorragia cerebrale mentre era ai comandi di un Citation Mustang.
Poco prima di arrivare all'aeroporto di Johannesburg Rand, ha iniziato a vomitare e sentire la parte sinistra paralizzarsi; ha quindi impostato l'autopilota per ritornare presso la sua base a Bloemfointaien, sia perche' la zona di Rand e' paragonabile a quella di Bresso, molto popolata, e perche' il pilota, uno dei piu' esperti piloti di charter, business e istruttori sudafricani, era consapevole di avere piu' possibilita' di atterrare senza difficolta' nel suo aeroporto. Senza chiamare mayday o panpan e' giunto all'atterraggio, e non soddisfatto di essere arrivato al suolo incolume e' riuscito a portare l'aereo fino DENTRO l'hangar e parcheggiarlo al suo posto. Ha quindi, con molta difficolta, chiamato la moglie al cellulare e dopo poco minuti l'ambulanza era sotto l'aereo. I paramedici hanno impiegato quasi 15' per riuscire a tirarlo fuori dal cockpit, la parte sinistra ormai completamente paralizzata, e poche ore dopo veniva dichiarato cerebralmente morto."
Poco prima di arrivare all'aeroporto di Johannesburg Rand, ha iniziato a vomitare e sentire la parte sinistra paralizzarsi; ha quindi impostato l'autopilota per ritornare presso la sua base a Bloemfointaien, sia perche' la zona di Rand e' paragonabile a quella di Bresso, molto popolata, e perche' il pilota, uno dei piu' esperti piloti di charter, business e istruttori sudafricani, era consapevole di avere piu' possibilita' di atterrare senza difficolta' nel suo aeroporto. Senza chiamare mayday o panpan e' giunto all'atterraggio, e non soddisfatto di essere arrivato al suolo incolume e' riuscito a portare l'aereo fino DENTRO l'hangar e parcheggiarlo al suo posto. Ha quindi, con molta difficolta, chiamato la moglie al cellulare e dopo poco minuti l'ambulanza era sotto l'aereo. I paramedici hanno impiegato quasi 15' per riuscire a tirarlo fuori dal cockpit, la parte sinistra ormai completamente paralizzata, e poche ore dopo veniva dichiarato cerebralmente morto."
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
Re: Missione compiuta
Rest in peace, captain !!
Re: Missione compiuta
Quando si dice un vero pilota, non posso che quotare la frase sopra.
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Re: Missione compiuta
Ehm... ma sono l'unico che pensa che avrebbe potuto fare un po' meno "l'eroe" e salvarsi la pelle?
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Re: Missione compiuta
Non vedo come. Per farlo comunque doveva portare giu' l'aereo e l'ha fatto nel modo migliore con considerazioni che condivido. il Citation Mustang e' certificato single pilot e probabilmente volava come tale
Re: Missione compiuta
Una fine indubbiamente romantica, ricorda quella de Bernardi
Certo con tutto il rispetto ma avrebbe potuto dichiarare emergenza così che appena metteva le ruote in pista lo mettevano su una ambulanza e forse potevba raccontarla...
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Re: Missione compiuta
Beh si, non dichiarare emergenza o perlomeno il suo stato fisico e rullare fino al parcheggio nonostante tu senta che stai perdendo metà del corpo è più che condivisibile...Luke3 ha scritto:Non vedo come. Per farlo comunque doveva portare giu' l'aereo e l'ha fatto nel modo migliore con considerazioni che condivido. il Citation Mustang e' certificato single pilot e probabilmente volava come tale
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Re: Missione compiuta
Non capisco alcune cose.
Il perchè del parcheggio in hangar e come mai non c'era un eliambulanza già sul posto.
E poi spiace un sacco per l'epilogo perchè, considerati i tempi e l'evoluzione della cosa, se fosse riuscito ad atterrare nell'areoporto più vicino, probabilmente qualcosa si poteva fare.
Comunque non vedo eroi.
Vedo un pilota, questo si. Forse troppo pilota, ma chi lo sa cosa c'era nella sua testa in quei momenti...
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Re: Missione compiuta
QuotoMD82_Lover ha scritto:Non capisco alcune cose.
Il perchè del parcheggio in hangar e come mai non c'era un eliambulanza già sul posto.
E poi spiace un sacco per l'epilogo perchè, considerati i tempi e l'evoluzione della cosa, se fosse riuscito ad atterrare nell'areoporto più vicino, probabilmente qualcosa si poteva fare.
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Re: Missione compiuta
perchè non ha detto nulla finchè non era già parcheggiato,non ha dichiarato emergenza, è atterrato come qualsiasi altro atterraggio, ha chiamato solo dopo essersi fermato in hangar!MD82_Lover ha scritto:Non capisco alcune cose.
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China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
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Re: Missione compiuta
Mi riferivo al perchè di alcune decisioni Fabio. Era un "non capisco" relativo a questo, non al fatto che non avessi capito come sono andate le cose.**F@b!0** ha scritto:perchè non ha detto nulla finchè non era già parcheggiato,non ha dichiarato emergenza, è atterrato come qualsiasi altro atterraggio, ha chiamato solo dopo essersi fermato in hangar!MD82_Lover ha scritto:Non capisco alcune cose.
Il perchè del parcheggio in hangar e come mai non c'era un eliambulanza già sul posto.
Poi si...non capisco il perchè dei 15' di estricazione. Non me li spiego. Perchè tanto tempo?
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Re: Missione compiuta
Profondo rispetto per il Pilota protagonista di questa vicenda, purtroppo conclusa in modo triste. Come detto sopra, probabilmente era un Pilota troppo Pilota, e mi spiace che il tutto sia finito come è finito.
Lui è stato male in volo, e una volta compresa la situazione comunque l'aereo doveva portarlo giù, questo è evidente.
Poteva atterrare a Rand, che era vicino, ma ha preferito andare ad atterrare nella sua base: lui ha considerato appunto la densità abitativa di Rand e il fatto di preferire l'atterraggio in un aeroporto da lui molto ben conosciuto, quindi più "semplice" anche in caso di difficoltà fisiche notevoli. Però in caso di emorragia cerebrale la vera differenza la fa il tempo !! Il tempo è la cosa fondamentale, e prima il paziente viene portato in ospedale (meglio se dotato di una stroke unit), più possibilità ha di salvarsi o comunque di limitare i danni permanenti. Quindi forse, e sottolineo il forse, dato che stiamo solo facendo ipotesi, quel guadagno di tempo avrebbe potuto salvarlo.
E comunque, sia atterrrando a Rand che nella sua base, avrebbe dovuto a mio parere dichiarare emergenza : ciò avrebbe consentito alle autorità aeroportuali di allertare i soccorsi, magari con un'eliambulanza che lo aspettava sul posto, come giustamente detto da MD82_Lover qui sopra, in modo da ridurre ulteriormente la tempistica. Lui è atterrato, nessuno sapeva nulla del suo stato, ha addirittura portato l'aereo in Hangar (altra perdita di tempo dannosa e inutile) e poi ha allertato i soccorsi. Ma a quel punto la situazione era degenerata.
Forse non si è reso conto della gravità di ciò che gli stava accadendo (anche se i sintomi sono decisamente tipici), ma senza dubbio arrivare in ospedale nel più breve tempo possibile dalla comparsa dei sintomi sarebbe stata l'unica mossa utile ed efficace.
Ha voluto volare ed essere Pilota fino alla fine !!
Paolo
Lui è stato male in volo, e una volta compresa la situazione comunque l'aereo doveva portarlo giù, questo è evidente.
Poteva atterrare a Rand, che era vicino, ma ha preferito andare ad atterrare nella sua base: lui ha considerato appunto la densità abitativa di Rand e il fatto di preferire l'atterraggio in un aeroporto da lui molto ben conosciuto, quindi più "semplice" anche in caso di difficoltà fisiche notevoli. Però in caso di emorragia cerebrale la vera differenza la fa il tempo !! Il tempo è la cosa fondamentale, e prima il paziente viene portato in ospedale (meglio se dotato di una stroke unit), più possibilità ha di salvarsi o comunque di limitare i danni permanenti. Quindi forse, e sottolineo il forse, dato che stiamo solo facendo ipotesi, quel guadagno di tempo avrebbe potuto salvarlo.
E comunque, sia atterrrando a Rand che nella sua base, avrebbe dovuto a mio parere dichiarare emergenza : ciò avrebbe consentito alle autorità aeroportuali di allertare i soccorsi, magari con un'eliambulanza che lo aspettava sul posto, come giustamente detto da MD82_Lover qui sopra, in modo da ridurre ulteriormente la tempistica. Lui è atterrato, nessuno sapeva nulla del suo stato, ha addirittura portato l'aereo in Hangar (altra perdita di tempo dannosa e inutile) e poi ha allertato i soccorsi. Ma a quel punto la situazione era degenerata.
Forse non si è reso conto della gravità di ciò che gli stava accadendo (anche se i sintomi sono decisamente tipici), ma senza dubbio arrivare in ospedale nel più breve tempo possibile dalla comparsa dei sintomi sarebbe stata l'unica mossa utile ed efficace.
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Re: Missione compiuta
Profondo rispetto per il pilota, certo. E soprattutto grande coraggio da parte sua. E credo anche io che se avverti un malore, la cosa più importante è andare a terra il più presto possibile. Ma come poteva sapere che era una emorragia cerebrale? In fondo non siamo tutti appassionati di medicina e non sappiamo tutto di medicina. Avvertito il malore, l'avrà sottovalutato ed in linea di principio ha preferito atterrare in un posto "più sicuro". Purtroppo questa decisione gli è costata la vita, ma non credo potesse sapere quanto rischioso fosse ciò che stava facendo. Grande abilità, senza dubbio. Decisione non del tutto punibile, secondo me. Avvertito il malore, probabilmente, ha pensato di stare sul "sicuro" di arrivare a terra. Ad ogni modo, R.I.P.JT8D ha scritto:Profondo rispetto per il Pilota protagonista di questa vicenda, purtroppo conclusa in modo triste. Come detto sopra, probabilmente era un Pilota troppo Pilota, e mi spiace che il tutto sia finito come è finito.
Lui è stato male in volo, e una volta compresa la situazione comunque l'aereo doveva portarlo giù, questo è evidente.
Poteva atterrare a Rand, che era vicino, ma ha preferito andare ad atterrare nella sua base: lui ha considerato appunto la densità abitativa di Rand e il fatto di preferire l'atterraggio in un aeroporto da lui molto ben conosciuto, quindi più "semplice" anche in caso di difficoltà fisiche notevoli. Però in caso di emorragia cerebrale la vera differenza la fa il tempo !! Il tempo è la cosa fondamentale, e prima il paziente viene portato in ospedale (meglio se dotato di una stroke unit), più possibilità ha di salvarsi o comunque di limitare i danni permanenti. Quindi forse, e sottolineo il forse, dato che stiamo solo facendo ipotesi, quel guadagno di tempo avrebbe potuto salvarlo.
Re: Missione compiuta
Profondo rispetto anche da parte mia.
Ma quando si è reso conto della situazione, perché non ha avvisato subito il controllore, almeno da far deviare il traffico che gli era vicino!
E poi, dove sta scritto che per essere "Pilota fino alla fine" un uomo deve mettere inutilmente a rischio la propria vita, appurato che ne aveva comunque salvate tante altre nel momento in cui è riuscito ad atterrare indenne?
Ma quando si è reso conto della situazione, perché non ha avvisato subito il controllore, almeno da far deviare il traffico che gli era vicino!
E poi, dove sta scritto che per essere "Pilota fino alla fine" un uomo deve mettere inutilmente a rischio la propria vita, appurato che ne aveva comunque salvate tante altre nel momento in cui è riuscito ad atterrare indenne?
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Re: Missione compiuta
In controtendenza... Avrebbe dovuto dichiarare emergenza. Senza se e senza ma. Sicuramente determinato, ma altrettanto irresponsabile. Altro che missione compiuta!!
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!
Re: Missione compiuta
Anche perche' estricare da un aereo e' molto piu' semplice che estricare da un'auto.MD82_Lover ha scritto: Poi si...non capisco il perchè dei 15' di estricazione. Non me li spiego. Perchè tanto tempo?
Inoltre il 15 minuti dovrebbe essere gia' estricato, spinato, ragnato e essere stata fatta l'ABC(DE) primario...
Re: Missione compiuta
Non sono esperto dl settore ma se era ancora nl cockpit tirarlo fuori diventa un casino, soprattutto su un mustang... poi forse potevano tirarlo fuori un pò sportivi e chissene, ma vatti a prendere la responsabilità...MarcoGT ha scritto: Anche perche' estricare da un aereo e' molto piu' semplice che estricare da un'auto.
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Re: Missione compiuta
Se per dinamica escludi certamente il trauma la responsabilità te la puoi anche prendere.noone ha scritto:... poi forse potevano tirarlo fuori un pò sportivi e chissene, ma vatti a prendere la responsabilità...
Re: Missione compiuta
Probabilmente si, ma mi chiedo anche che stazza potesse avere, comunque sono notizi di terza mano quindi chissà come è andata veramente...MD82_Lover ha scritto:Se per dinamica escludi certamente il trauma la responsabilità te la puoi anche prendere.noone ha scritto:... poi forse potevano tirarlo fuori un pò sportivi e chissene, ma vatti a prendere la responsabilità...
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Re: Missione compiuta
Grande. Approssimativamente 180 per 90/100 kg...almeno nella foto che ho visto...noone ha scritto:Probabilmente si, ma mi chiedo anche che stazza potesse avere
Re: Missione compiuta
Ah si si, sicuramente, in quel caso no problem.MD82_Lover ha scritto: Se per dinamica escludi certamente il trauma la responsabilità te la puoi anche prendere.
Nel caso di auto contro albero la vedo dura
Re: Missione compiuta
Bisogna anche vedere se, viste le condizioni, fosse in grado di parlarearciere ha scritto:Profondo rispetto anche da parte mia.
Ma quando si è reso conto della situazione, perché non ha avvisato subito il controllore, almeno da far deviare il traffico che gli era vicino!
E poi, dove sta scritto che per essere "Pilota fino alla fine" un uomo deve mettere inutilmente a rischio la propria vita, appurato che ne aveva comunque salvate tante altre nel momento in cui è riuscito ad atterrare indenne?
Re: Missione compiuta
le comunicazioni radio le ha fatte! ha anche telefonato alla moglie!Zapotec ha scritto:Bisogna anche vedere se, viste le condizioni, fosse in grado di parlarearciere ha scritto:Profondo rispetto anche da parte mia.
Ma quando si è reso conto della situazione, perché non ha avvisato subito il controllore, almeno da far deviare il traffico che gli era vicino!
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Re: Missione compiuta
ah, ok, io dalla notizia sopra riportata ho letto "con molta difficoltà" (ha chiamato la moglie col cellulare)... non sapevo avesse fatto anche comunicazioni radio**F@b!0** ha scritto:le comunicazioni radio le ha fatte! ha anche telefonato alla moglie!Zapotec ha scritto:Bisogna anche vedere se, viste le condizioni, fosse in grado di parlarearciere ha scritto:Profondo rispetto anche da parte mia.
Ma quando si è reso conto della situazione, perché non ha avvisato subito il controllore, almeno da far deviare il traffico che gli era vicino!
E poi, dove sta scritto che per essere "Pilota fino alla fine" un uomo deve mettere inutilmente a rischio la propria vita, appurato che ne aveva comunque salvate tante altre nel momento in cui è riuscito ad atterrare indenne?
Re: Missione compiuta
altrimenti lo abbattevano prima che atterrasse!Zapotec ha scritto:ah, ok, io dalla notizia sopra riportata ho letto "con molta difficoltà" (ha chiamato la moglie col cellulare)... non sapevo avesse fatto anche comunicazioni radio**F@b!0** ha scritto:le comunicazioni radio le ha fatte! ha anche telefonato alla moglie!Zapotec ha scritto:Bisogna anche vedere se, viste le condizioni, fosse in grado di parlarearciere ha scritto:Profondo rispetto anche da parte mia.
Ma quando si è reso conto della situazione, perché non ha avvisato subito il controllore, almeno da far deviare il traffico che gli era vicino!
E poi, dove sta scritto che per essere "Pilota fino alla fine" un uomo deve mettere inutilmente a rischio la propria vita, appurato che ne aveva comunque salvate tante altre nel momento in cui è riuscito ad atterrare indenne?
credo che la "molta difficoltà" fosse dovuta al maneggiare il telefono! se non ricordo male "la parola" risiede nel lato sinistro del cervello, per cui la parte sana (la parte del cervello destra comanda la parte sinistra del corpo)
sempre se la mia memoria non mi inganna!
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Re: Missione compiuta
No, non ti inganna.**F@b!0** ha scritto:sempre se la mia memoria non mi inganna!
Le fibre nervose dei due emisferi, destro e sinistro, si incrociano a livello del midollo allungato.
L'emisfero destro controlla quindi i movimenti e la sensibilità della parte sinistra del corpo pertanto un emorragia che colpisca l'emisfero destro si manifesta con sintomi a carico dell'emisoma sinistro (paresi, plegia), e viceversa.
L'afasia, ovvero l'incapacità di parlare (in modo più o meno grave) è presente in caso di una lesione dell'emisfero sinistro (dove sono presenti i centri del linguaggio).
E' quindi possibile che una persona con emiparesi/emiplegia, possa riuscire a parlare. Questo dovrebbe essere il caso.
Bravo Fabio.
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Re: Missione compiuta
Nessun m'ha risposto. Come poteva accorgersi della gravità dell'evento? Voglio dire, non poteva pensare a un calo di zuccheri? Cioè, capitasse a me, non me ne accorgerei in un paio di minuti.
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Re: Missione compiuta
Per me non ha compreso la gravità della cosa.ciccioxx92 ha scritto:Nessun m'ha risposto. Come poteva accorgersi della gravità dell'evento? Voglio dire, non poteva pensare a un calo di zuccheri? Cioè, capitasse a me, non me ne accorgerei in un paio di minuti.
Re: Missione compiuta
Grazie Sabri!MD82_Lover ha scritto:No, non ti inganna.**F@b!0** ha scritto:sempre se la mia memoria non mi inganna!
Le fibre nervose dei due emisferi, destro e sinistro, si incrociano a livello del midollo allungato.
L'emisfero destro controlla quindi i movimenti e la sensibilità della parte sinistra del corpo pertanto un emorragia che colpisca l'emisfero destro si manifesta con sintomi a carico dell'emisoma sinistro (paresi, plegia), e viceversa.
L'afasia, ovvero l'incapacità di parlare (in modo più o meno grave) è presente in caso di una lesione dell'emisfero sinistro (dove sono presenti i centri del linguaggio).
E' quindi possibile che una persona con emiparesi/emiplegia, possa riuscire a parlare. Questo dovrebbe essere il caso.
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Re: Missione compiuta
Per me la storia è un pò troppo romanzata....
..Sbiriguda!...supercazzola brematurata?..no dico, brematurata la supercazzola?
http://www.scarabeoclub.it
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Re: Missione compiuta
http://www.tourismandaviation.com/12006 ... urysm.html
In a statement, South Africa’s Air Traffic and Navigation Services Company said Mr Minnie had declined emergency assistance as he flew back to Bloemfontein.
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Re: Missione compiuta
E' stato aperto un 3d su un episodio simile (finito peggio) che accadde a Casalecchio nel 1990. Un aereo militare si schiantò su una scuola dopo che il pilota si era eiettato.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: Missione compiuta
Uno dei temi piu' dibattuti a livello di HF e' l'efficienza psicofisica del pilota e il pericolo della "subtle incapacitation".
Se nell'equipaggio multicrew questa puo' essere monitorata dall'altro pilota ,in caso di single pilot il discorso diventa complesso e coinvolge il grado di autovalutazione dell'individuo. In alcuni recurrent training sono stati evidenziati i sintomi che possono essere riconosciuti anche autonomamente , ma al di la di questo ogni decadimento della performance psicofisica deve indurre il pilota a considerarsi in emergenza.Anche un semplice mal di pancia potrebbe nascondere conseguenze tragiche.Di piloti che hanno sottovalutato il loro malessere sono pieni i cimiteri.
Se nell'equipaggio multicrew questa puo' essere monitorata dall'altro pilota ,in caso di single pilot il discorso diventa complesso e coinvolge il grado di autovalutazione dell'individuo. In alcuni recurrent training sono stati evidenziati i sintomi che possono essere riconosciuti anche autonomamente , ma al di la di questo ogni decadimento della performance psicofisica deve indurre il pilota a considerarsi in emergenza.Anche un semplice mal di pancia potrebbe nascondere conseguenze tragiche.Di piloti che hanno sottovalutato il loro malessere sono pieni i cimiteri.
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Re: Missione compiuta
Lo pensavo e mi fa piacere leggerlo.sigmet ha scritto:ma al di la di questo ogni decadimento della performance psicofisica deve indurre il pilota a considerarsi in emergenza.
Io non volo e non so quasi nulla di aerei, ma se fossi un pilota e dovessi volare da sola, prima di partire senza dubbio considererei la possibilità di poter stare male per aria, sempre ammesso ci sia il tempo per poter fare qualcosa...ma in genere sono maggiori le probabilità che parte di questo tempo ci sia.
Anche solo una cosa banale come il vomito, che questa persona è plausibile possa aver avuto, credo possa disturbare la capacità di pilotare. Poi certo...nessuno deve pensare necessariamente a delle tragedie, come in questo caso, ma essere preparati anche a certi eventi per come la penso dovrebbe essere la regola e, se possibile, fare parte della formazione.
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Re: Missione compiuta
Allora, ti dico come la penso io. Se sono veri i sintomi riportati (paralisi progressiva e vomito), sono abbastanza chiari e indicativi di una patologia neurologica potenzialmente grave. E in questi casi l'unica cosa vincente da fare è, come dicevo più sopra, arrivare il prima possibile in un ospedale, possibilmente dotato di stroke unit e della possibilità di effettuare interventi neurochirurgici, nel caso si debba intervenire chirurgicamente. Prima si arriva, più possibilità hai di sopravvivere e comunque di limitare il danno al cervello e quindi le possibili invalidità.ciccioxx92 ha scritto:Nessun m'ha risposto. Come poteva accorgersi della gravità dell'evento? Voglio dire, non poteva pensare a un calo di zuccheri? Cioè, capitasse a me, non me ne accorgerei in un paio di minuti.
Esistono delle procedure che il personale soccorritore mette in pratica per confermare il sospetto di patologia neurologica in atto.
In generale però sono del parere che tutta la cittadinanza dovrebbe essere informata almeno in maniera base su certe patologie, come appunto queste che stiamo considerando, ma non solo, anche gli infarti del miocardio, ecc..
Dato che sono tutte malattie che possono avere un esordio anche molto brusco e senza pravviso, e in cui il tempo è fondamentale, un pronto riconoscimento dei sintomi può salvare la vita ed evitare di perdere tempo, in particolare se si è soli e quindi si deve decidere in autonomia.
Sul discorso aeronautico, in caso di equipaggio singolo, come detto da sigmet, diventa fondamentale autovalutarsi. Nel caso in questione la sintomatologia era chiara e probabilmente non è stata correttamente interpretata dal Pilota nella sua gravità. Ma in ogni caso vi era una compromissione delle proprie capacità: doveva assolutamente dichiarare emergenza.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)