Sull'AIP qualche anno fa c'era anche l'obbligo (quindi anche senza piano di volo) di contatto radio col FIC che sappiamo bene essere fuori standard ICAO.
Polemiche a parte: perché tanto sappiamo tutti come stanno le cose,
il punto di fondo mi pare questo: in questa, ancora una volta di più, scoraggiante Italietta, tutti vogliono tutti fuori dai piedi, i professionisti vogliono i diportisti fuori dai piedi, quelli dell'AG vogliono il VDS fuori dai piedi e questo 3D è piuttosto esaustivo.
Di fatto questa è una situazione solo Italiana, basti confrontare la TMA (parlo di spazio A, impermeabile al VFR) del nord'Italia e la TMA di Londra, poi magari possiamo vedere quanto traffico fanno Heathrow e gli aeroporti limitrofi a Londra
E basta vedere come in tutta Europa, per non parlare degli USA, tutti volino insieme con buona pace di tutti.
Detto questo, sulle quote c'è una raccomandazione di ANSV del 2006 che a seguito di incidenti occorsi, raccomandava una revisione degli spazi aerei, al fine di aumentare le quote del VFR e se non ricordo male anche lo spazio G.
Sono passati 7 anni, lettera morta.
Quote tra l'altro che schiacciano a terra un comparto fatto per il 80% se non 90% di monomotori.
E poi ci viene detto nonostante l'esperienza nel nostro ambito, ho detto precedentemente decine di migliaia, ma a pensarci bene sono centinaia di migliaia di ore di volo col GPS come primario, che senza carta e orologio non voliamo sicuri
Per quanto riguarda specificatamente il VDS, a seguito dell'entrata in vigore del 133 che prevede delle ore integrative che riguardano esclusivamente missioni di volo in spazio controllato (quindi semplicemente ore di pratica in un "ambiente" di volo non è usuale per il VDS) e su aeroporti, dopo 3 anni non è successo
nulla.
Il che vuol dire (ma basterebbero i numeri) che il VDS è tutt'altro che pericoloso, ma il pregiudizio è duro da combattere.