Io di norma se mi fanno una domanda del genere ho imparato a rispondere con un sorriso imbarazzato "no, mi dispiace, sono un avvocato".
Funziona meglio
(ed è più cautelativo verso la mia fedina penale).
I dipendenti pubblici del genere di quello incontrato da Sigmet di norma temono solo quattro categorie:
- carabinieri in borghese che potrebbero tirar fuori il tesserino con la placca
. borgatari vigorosi che ti metton le mani addosso e
intanto le pizze te le tieni, poi va' puro a piagne dar sinnacato
- avvocati, che sanno come piantarti una grana di anni
- giornalisti, che possono distruggerti con tre passaggi in cronaca
...per tutto il resto, invece che Mastercard, c'è il coordinatore fortemente sindacalizzato che pianta la grana e minaccia col dirigente medico di paralizzare il reparto se il suo protetto non ne uscirà del tutto impunito (mettere in condizione di restare impunito un tesserato che ha
torto marcio è la VERA dimostrazione di forza del sindacalista, a prender motivatamente e decisamente le parti di chi ha ragione son buoni tutti).
Mai visto comunque un infermiere (magari pur stressato, demotivato e magari con contratto a tre mesi rinnovato già quatto volte) mandare a ca*@re un bel borgataro adeguatamente rozzo, grosso e tatuato e dall'italiano incerto.
A quello si risponde
"guarda, de tutto còre nun te posso proprio dà retta che al 28 c'ho uno che s'è aggravato tantissimo stanotte, dovresti chiede alla caposala che ti manda subito qualcuno", ma con tono di comprensione ed empatia.
A mia zia (classe
1926, m 1,48, sembra la sorella minuta di Rita levi Montalcini) che assisteva al Gemelli (il centro di eccellenza
cattolico) il fratello minore quasi morente, invece, quando ha insistito che si dessero dei fermenti lattici e delle vitamine al mio povero zio, che per una infezione derivante da trombosi venosa al braccio lato flebo era bombardato di antibiotici tanto che aveva ormai la bocca piena di afte e non riusciva più a mangiare, è stato detto
"sappiamo noi cosa fare e cosa non fare, se lei non è d'accordo col protocollo può pure riportarselo a casa". Detto da, insieme, uno specializzando forse di 27 anni e un infermiere. Lei era sola, nessun testimone.
Dimesso in quanto "ormai stabilizzato" il 9/5 scorso, è mancato il 13 dello stesso mese. Ora è
stabilissimo.
Mi dovesse ricapitare con la certezza che sia lui, un cinque dita in faccia a quel ragazzino specializzando mi riservo sempre di darglielo, così, tanto perché si ponga delle domande una volta che avrà finito di giragli la testa e fischiargli l'orecchio da quel lato. Mi duole, ma quando non si è esseri umani un cartellino non basta.