Air France "Bomba" a bordo...

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Air France "Bomba" a bordo...

Messaggio da Red.Captain » 20 dicembre 2015, 12:57

Ultima modifica di Red.Captain il 20 dicembre 2015, 13:24, modificato 1 volta in totale.
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GiuseppeC89
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Re: Air France "Bomba" a bordo...

Messaggio da GiuseppeC89 » 20 dicembre 2015, 13:09

Da quello che dicono i TG si possono anche togliere le virgolette..
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Valerio Ricciardi
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Re: Air France "Bomba" a bordo...

Messaggio da Valerio Ricciardi » 20 dicembre 2015, 13:25

Da verificare se si tratti effettivamente di un ordigno preparato ed innescato per esplodere, dunque di un reale attentato fallito in circostanze fortuite, o di materiale potenzialmente effettivamente esplosivo "lasciato trovare" ma privo di un innesco efficace attivato, a titolo di minaccia politica.

dal sito di Tiscali (perché appena aggiornato):
(trovo ovviamente assai poco plausibile il "panico" a bordo, specie alle tre di notte, posso presumere che la cosa sia stata gestita con tutta l'indispensabile discrezione).

Bomba sull'Air France, atterraggio d'emergenza. Panico a bordo
L'annuncio è stato dato dalle autorità kenyane. Interrogati alcuni passeggeri

C'era una "bomba" a bordo dell'aereo Air France, in volo da Mauritius a Parigi, costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza a Mombasa. Lo annunciano le autorità aeroportuali kenyane sulla loro pagina Facebook.
L'esplosivo, spiegano le autorità aeroportuali kenyane, "è stato portato in un posto sicuro fuori dall'aeroporto" dagli artificieri della Marina kenyana. Tutto l'aeroporto di Mombasa e le strutture vicine sono state messe in sicurezza. Il Boeing 777 della Air France era partito da Port Louis, Mauritius, ed era diretto a Parigi quando è stato costretto ad atterrare in Kenya per un'allarme bomba alle 3 del mattino.
Alcuni passeggeri sono stati interrogati dalla polizia. Lo ha detto il ministro dell'Interno kenyano Joseph Nkaissery in una conferenza stampa. Secondo le autorità portuali, che hanno postato un comunicato sulla loro pagina Facebook, ci sono due sospetti.


dall'Huffington Post

C'era una "bomba" a bordo dell'aereo Air France, in volo da Mauritius a Parigi, costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza a Mombasa. Lo annunciano le autorità aeroportuali kenyane sulla loro pagina Facebook

Un volo Air France, proveniente dalle Mauritius e diretto a Parigi Charles-De-Gaulle, ha effettuato un atterraggio di emergenza nella notte tra sabato e domenica a Mombasa, in Kenya, dopo la scoperta di un pacco sospetto nel bagno dell'aeromobile. Lo hanno reso noto le autorità kenyote.
Il volo Af 463, con 459 passeggeri e 14 membri dell'equipaggio a bordo, era decollato alle 21:00 ora locale (le 18:00 di ieri in Italia) e doveva arrivare a Parigi alle 5:50 ora locale.
L'atterraggio d'emergenza è avvenuto alle 22:37 ora italiana. "La richiesta di atterraggio d'emergenza è stata fatta dopo che è stato scoperto un pacco ritenuto una potenziale bomba nella toilette", ha dichiarato la polizia locale senza però specificare se è stato trovato esplosivo a bordo.
L'inchiesta è ancora in corso e i passeggeri sono stati ascoltati dalle autorità. Air france ha detto di "non conoscere attualmente la natura dell'oggetto" e di essere in contatto con le autorità kenyote.
La polizia del Kenya ha affermato di stare effettuando controlli su due potenziali sospetti.
Ultima modifica di Valerio Ricciardi il 20 dicembre 2015, 13:32, modificato 3 volte in totale.
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Re: Air France "Bomba" a bordo...

Messaggio da Red.Captain » 20 dicembre 2015, 13:26

GiuseppeC89 ha scritto:Da quello che dicono i TG si possono anche togliere le virgolette..
Fatto, quando ho aperto il thread gli artificieri dovevano ancora analizzare l'ordigno...
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da GiuseppeC89 » 20 dicembre 2015, 13:50

Anche se come al solito bisogna andarci con piedi piu che di piombo..

Non capisco come si faccia a fare un atterraggio di emergenza "con panico a bordo" e con i "presunti bombaroli" li presenti..
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da aetio57 » 20 dicembre 2015, 14:07

GiuseppeC89 ha scritto:Anche se come al solito bisogna andarci con piedi piu che di piombo..

Non capisco come si faccia a fare un atterraggio di emergenza "con panico a bordo" e con i "presunti bombaroli" li presenti..
semplice: ci sono di mezzo i giornalisti :mrgreen:
... ed è tutto chiaro.

.
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da Valerio Ricciardi » 20 dicembre 2015, 14:14

GiuseppeC89 ha scritto: Non capisco come si faccia a fare un atterraggio di emergenza "con panico a bordo" e con i "presunti bombaroli" li presenti..
Escludi il panico a bordo, quello è un titolo di default precotto. Alle tre di notte un atterraggio si può tranquillamente fare senza nemmeno annunciare nulla se non a momenti quando sei già a testata pista in flare finale, volendo; stanno quasi tutti dormendo o appennicati superficialmente, ci fan caso solo all'atterraggio. Ti inventi un problema tecnico e giochi d'anticipo.

Sul fatto, se vero, che ci fossero gli autori a bordo, devi sperare che siano fra gli ultimi ad accorgersi che qualcosa non sta andando secondo i piani e non decidano di accelerare il processo manualmente.
E comunque se l'innesco è barico e tarato per detonare in fase di discesa, te la rischi. Alternative?
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da albert » 20 dicembre 2015, 14:18

Secondo le ultime notizie, fonte corrispondente TG3 da Parigi, sarebbe un falso ordigno. 4 persone tra i passeggeri sarebbero sotto interrogatorio per procurato allarme :roll:
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da GiuseppeC89 » 20 dicembre 2015, 14:26

Valerio Ricciardi ha scritto:
GiuseppeC89 ha scritto: Non capisco come si faccia a fare un atterraggio di emergenza "con panico a bordo" e con i "presunti bombaroli" li presenti..
Escludi il panico a bordo, quello è un titolo di default precotto. Alle tre di notte un atterraggio si può tranquillamente fare senza nemmeno annunciare nulla se non a momenti quando sei già a testata pista in flare finale, volendo; stanno quasi tutti dormendo o appennicati superficialmente, ci fan caso solo all'atterraggio. Ti inventi un problema tecnico e giochi d'anticipo.

Sul fatto, se vero, che ci fossero gli autori a bordo, devi sperare che siano fra gli ultimi ad accorgersi che qualcosa non sta andando secondo i piani e non decidano di accelerare il processo manualmente.
E comunque se l'innesco è barico e tarato per detonare in fase di discesa, te la rischi. Alternative?

Ma perchè nasconderle in bagno ?
Se ci fosse un malintenzionato tra i lavoratori dell aeroporto, perchè non scegliere la stiva o un posto piu nascosto ?
Se il malintenzionato fosse a bordo, perche non tenerla "addosso", continuando il trucchetto che ha utilizzato per portarla sul mezzo ?

Di certo l equipaggio ha portato a termine in modo corretto la procedura che si utilizza in questi casi (che io non conosco nemmeno di striscio)

La mia suggestione, è che ci sia un clima di tensione estremo al momento.
Per carità, un passeggero fa bene a far notare qualcosa che secondo lui è sospetto, cosi come gli addetti ai lavori fanno bene a prendere tutte le precauzioni del caso.
Ma i soliti giornalai dovrebbero stare piu attenti a cosa e come dire.
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da Valerio Ricciardi » 20 dicembre 2015, 15:09

GiuseppeC89, quanto narrato appartiene alla categoria dei fatti, non dei falsi allarmi causati da un ipocondriaco che scambi per altrettanti ordigni tre pile a torcione gettate in un cestino.
Purtroppo o meglio per fortuna avevo immaginato bene (strano riuscire a far arrivare una bomba in una toilette laddove basta un complice per far finire in stiva un ordigno): era qualcosa che si voleva venisse trovato.
Ma non è che han preso fischi per fiaschi, era un simulacro che rappresentava scientemente un ordigno esplosivo, piazzato per creare tensione e - insisto nel presumere - dare un avvertimento.

dal sito de Il Fatto Quotidiano:

Al passeggero che si era alzato per andare al bagno era sembrata una “scatola con un timer“. Così l’equipaggio dell’aereo Air France che volava dall’isola di Mauritius a Parigi ha deciso l’atterraggio d’emergenza in Kenya, a Mombasa. E subito dopo le autorità kenyane l’hanno definita “una bomba”, “già messa in sicurezza fuori dall’aeroporto”, nel frattempo chiuso per precauzione. Dopo alcune ore di indagini è emerso che la bomba era “finta”, factice, come l’hanno definita i giornali francesi. Ma quell’oggetto non era la banale valigia dimenticata da un passeggero distratto: era un contenitore con un timer in funzione.
(...)
I passeggeri sono stati interrogati. Fonti della polizia kenyana parla di 4-5 sospetti, due dei quali di fede musulmana. Secondo France Info la “finta bomba” è “un oggetto fittizio costituito da diversi oggetti ripartiti in piccoli sacchetti portati da due persone della stessa famiglia che erano salite a bordo dell’aereo”. La bomba finta è attualmente allo studio della polizia keniota. Air France invierà del personale sul posto. Sull’Isola Mauritius verranno rafforzati i controlli all’imbarco.
Ultima modifica di Valerio Ricciardi il 20 dicembre 2015, 15:41, modificato 1 volta in totale.
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da Valerio Ricciardi » 20 dicembre 2015, 15:21

GiuseppeC89 ha scritto: Ma i soliti giornalai dovrebbero stare più attenti a cosa e come dire.
A parte l'espressione "panico a bordo" vista in un titolo, che ho subito criticato, e alcune prime foto utilizzate nei siti (come normale, di repertorio; e ciò è la prassi) che rappresentavano un A320 in livrea solo AF che giammai avrebbe potuto accogliere tanti pax, direi che il workflow delle informazioni in questo caso è stato invece complessivamente tempestivo e sorprendentemente corretto. Specie pensando a un evento di notte a Mombasa, che non è precisamente sotto la sede principale dell'ANSA.

La sequenza degli eventi narrata nei primi lanci - ho controllato quelli di non meno di dieci siti fra italiani e stranieri - è stata interamente confermata.
La natura non letale dell'oggetto è stata rivelata dalle autorità solo dopo che è stato esaminato dagli artificieri; se si fosse trattato di una scatola di biscotti il plateale falso allarme (errore marchiano) sarebbe stato annunciato ben prima. Nel mentre c'era un volo per Parigi che non arriva in orario perché atterrato in emergenza a Mombasa, evacuato con gli scivoli e fermo sulla pista, con una bella scritta Air France visibile (anche secondaria rispetto alla livrea SkyTeam), si poteva pretendere il silenzio stampa (che non è stato chiesto) sino a un report ufficiale di AF o del governo parigino?
Normale che all'inizio circolino notizie ancora incomplete e provvisorie.

Quand'anche ci fosse stata una richiesta di silenzio stampa: una volta riprotetti i pax, ci si può aspettare un silenzio di tomba senza che nulla trapeli da parte di oltre 400 passeggeri che han vissuto una diversione simile col relativo inevitabile spavento differito? E parenti /amici in attesa al CDG non avrebbero chiesto nulla? Chiaro che avrebbero chiacchierato delle due anche a vanvera.

Il giornalista DEVE deontologicamente una volta ricevuta una notizia cercare di acquisire più elementi che può e divulgarla (fatti salvi i casi in cui farlo produce - ed ha anche prodotto in molti casi - grave danno, tipo anticipazioni su indagini ancora in corso che possono metter sull'avviso altri colpevoli che possono attuare strategie difensive o di dileguamento). Poi c'è una fase di approfondimento in cui i verificano le fonti e si cerca di scremare le bufale o gli infiorettamenti di testimoni reali o solo dichiarati che la sparano troppo grossa. A volte questa fase riesce, a volte si prendono scivolate imbarazzanti.
Questa è la vita del cronista (quale io non sono, io scrivo approfondimenti su altri temi su periodici MINIMO mensili quindi ho tutto il tempo di rileggere anche trenta volte e riverificare tutto come e dove è il caso),e non credere sia facile. Mentre il goal per un pilota è quello di percorrere tutta la sua vita professionale senza schiantarsi nemmeno una volta (e vorrei vedere) ma portando sani e salvi a destinazione sempre tutti i pax, per un cronista il goal è toppare di rado e su cose marginali, che alla luce di notizie più dettagliate non risultino sfondoni epocali.
La cronaca non può per sua natura essere fail safe.

Dario Durbé, critico d'arte di spessore non marginale, è stato beffato da ragazzi intraprendenti sulle false teste di Modigliani; Marcello Dell'Utri acquistò probabilmente a caro prezzo presunti diari segreti di Mussolini che alcuni storici di spessore considerarono plausibili, ma che poi furono dimostrati esser falsi proprio da un'inchiesta svolta da una testata giornalistica, l'Espresso. Durbé e Dell'Utri nei campi interessati non eran certo dei pivelli, ci son cascati con convinzione. Un povero cronista di agenzia non può mai toppare?

Il riferimento alla sciatteria dei cronisti mi sembra diventato ormai un mantra obbligatorio e direi anche un po' noioso. Quando se lo strameritano e capita pure, ma anche non so perché quando a ben vedere ci sarebbe poco da criticare.
Un modo per scaricare tensione?
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da musicaldoc » 21 dicembre 2015, 13:11

Valerio Ricciardi ha scritto:
GiuseppeC89 ha scritto: Ma i soliti giornalai dovrebbero stare più attenti a cosa e come dire.


Il giornalista DEVE deontologicamente una volta ricevuta una notizia cercare di acquisire più elementi che può e divulgarla (fatti salvi i casi in cui farlo produce - ed ha anche prodotto in molti casi - grave danno, tipo anticipazioni su indagini ancora in corso che possono metter sull'avviso altri colpevoli che possono attuare strategie difensive o di dileguamento). Poi c'è una fase di approfondimento in cui i verificano le fonti e si cerca di scremare le bufale o gli infiorettamenti di testimoni reali o solo dichiarati che la sparano troppo grossa. A volte questa fase riesce, a volte si prendono scivolate imbarazzanti.
Non lo sapevo, esiste quindi una voce del vostro codice deontologico che obbliga a divulgare una notizia quando conosciuta? :?

Mah, personalmente comprendo che un magistrato debba intervenire d'ufficio su determinati tipi di reati e che un medico sia obbligato ad intervenire in soccorso perchè si presume (sottolineo il presume...) che ne sappia più di altri in una situazione di rischio di pericolo di vita, ma il fatto che un giornalista/cronista debba quanto prima comunicare quanto sa, troppo spesso per me porta alla rovina "umana" di gente innocente.

Una reputazione bruciata per notizie non controllate a fondo da chi di dovere non la recuperi più nemmeno con pagine intere di rettifica sui quotidiani :|.... questo obbligo deontologico presta il fianco ad un uso spregiudicato da parte di "sedicenti" giornalisti per me.

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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da MRC13 » 21 dicembre 2015, 13:14

Valerio Ricciardi ha scritto:
GiuseppeC89 ha scritto: Ma i soliti giornalai dovrebbero stare più attenti a cosa e come dire.
A parte l'espressione "panico a bordo" vista in un titolo, che ho subito criticato, e alcune prime foto .....
Questa è autodifesa, e ci può anche stare, ma resta il fatto che i "titoloni" sono fatti ad hoc per attirare più clic possibili o per vendere più copie possibili, il problema E' il sistema informativo e non dei giornalisti in se stessi.

E purtroppo non c'è rimedio....perlomeno a breve....
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da Valerio Ricciardi » 23 dicembre 2015, 23:28

musicaldoc ha scritto: Non lo sapevo, esiste quindi una voce del vostro codice deontologico che obbliga a divulgare una notizia quando conosciuta? :?
Non esiste in realtà a mio avviso un codice deontologico ufficiale, però quello "mai scritto" fa sì che il magistrato sia il cane da guardia del sistema, il giornalista l'oca capitolina che deve saper starnazzare quando i galli cercano d arrampicarsi sulla rupe Tarpea.
Nella cronaca, spesso l'inchiesta giornalistica ha saputo smuovere situazioni di degrado/ingiustizia/sopraffazione/peculato sulle quali magistratura e FF.OO. non si comprendeva bene se fossero prive della notitia criminis, fossero semplicemente pigre o avessero qualche tornaconto nel non investigare o agire.
E questo è un fatto.
musicaldoc ha scritto:Mah, personalmente comprendo che un magistrato debba intervenire d'ufficio su determinati tipi di reati (...) ma il fatto che un giornalista/cronista debba quanto prima comunicare quanto sa, troppo spesso per me porta alla rovina "umana" di gente innocente. Una reputazione bruciata per notizie non controllate a fondo da chi di dovere non la recuperi più nemmeno con pagine intere di rettifica sui quotidiani :|.... questo obbligo deontologico presta il fianco ad un uso spregiudicato da parte di "sedicenti" giornalisti per me.
E questo è l'aspetto cinico della faccenda. Difficilmente superabile; però in fin dei conti una norma in cui se - dopo l'arresto di una persona sulla base di indizi errati o testimonianze malevole e prove false costruite ad arte da altri - poi questa viene completamente ed esaustivamente scagionata, l'editore che ha pubblicato la notizia del presunto coinvolgimento debba essere obbligato a riportare con grande evidenza la notizia del proscioglimento dettagliandola, e riservandole spazio superiore a quella iniziale poi rivelatasi infondata, si potrebbe fare e personalmente ne sarei molto soddisfatto. Mi parrebbe il minimo della decenza.
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da aetio57 » 24 dicembre 2015, 10:10

Valerio Ricciardi ha scritto: Non esiste in realtà a mio avviso un codice deontologico ufficiale, però quello "mai scritto" fa sì che il magistrato sia il cane da guardia del sistema, il giornalista l'oca capitolina che deve saper starnazzare quando i galli cercano d arrampicarsi sulla rupe Tarpea.
...
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da aetio57 » 24 dicembre 2015, 13:51

tornando seri...
Valerio Ricciardi ha scritto: Non esiste in realtà a mio avviso un codice deontologico ufficiale, ...
...
ecco, mi pare che sia giunto il tempo di scriverlo, 'sto benedetto "codice deontologico ufficiale". La professione del giornalista ha ormai raggiunto dei livelli di profondità tale che per il bene della "categoria" sarebbe opportuno, intelligente, indispensabile, quanto meno auspicabile, mettere dei paletti minimi sotto ai quali si viene "automaticamente" defenestrati a vita. Troppo duro? ma nemmeno per sogno: in Corea vi posso garantire che non vi sarà più UN solo generale che si appisolerà durante una parata militare 8) [scusate la durezza, ma quando si è in sette miliardi e rotti o ci si dà una ferrea autodisciplina- come le formiche, le api etc. che sono più "avanti"- o ci si autoestingue in poco tempo (lo si sta vedendo in modo inequivocabile)]
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Re: Air France "Bomba" a bordo...

Messaggio da MRC13 » 24 dicembre 2015, 21:03

aetio57 ha scritto:tornando seri...
Valerio Ricciardi ha scritto: Non esiste in realtà a mio avviso un codice deontologico ufficiale, ...
...
ecco, mi pare che sia giunto il tempo di scriverlo, 'sto benedetto "codice deontologico ufficiale". La professione del giornalista ha ormai raggiunto dei livelli di profondità tale che per il bene della "categoria" sarebbe opportuno, intelligente, indispensabile, quanto meno auspicabile, mettere dei paletti minimi sotto ai quali si viene "automaticamente" defenestrati a vita. Troppo duro? ma nemmeno per sogno: in Corea vi posso garantire che non vi sarà più UN solo generale che si appisolerà durante una parata militare 8) [scusate la durezza, ma quando si è in sette miliardi e rotti o ci si dà una ferrea autodisciplina- come le formiche, le api etc. che sono più "avanti"- o ci si autoestingue in poco tempo (lo si sta vedendo in modo inequivocabile)]
Essendo Vigilia invece dei soliti quoto o +1 dico....parole Sante :)
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da Valerio Ricciardi » 26 dicembre 2015, 20:25

aetio57 ha scritto: ecco, mi pare che sia giunto il tempo di scriverlo, 'sto benedetto "codice deontologico ufficiale". La professione del giornalista ha ormai raggiunto dei livelli di profondità tale che per il bene della "categoria" sarebbe opportuno, intelligente, indispensabile, quanto meno auspicabile, mettere dei paletti minimi sotto ai quali si viene "automaticamente" defenestrati a vita.
Se anche uno venisse defenestrato dal proprio Ordine professionale a vita, potrebbe continuare a scrivere quanto vuole. La stampa è libera e questo è uno dei cardini della nostra Costituzione. In Bielorussia e nel Qatar no; nemmeno nella Libia di Gheddafi o sotto il regime iraniano degli Ayatollah.

In casi in cui un giornalista abbia pesantemente ad esempio diffamato, se iscritto all'Ordine Professionale competente è capitato, non spesso, che ne sia stata chiesta (di norma da colleghi) la radiazione. Ma per fare il giornalista non è necessario, per evidente coerenza col dettato costituzionale, appartenere ad alcun ordine professionale, aver superato alcuna selezione ed alcun esame.
Se vuoi iscriverti all'Ordine Nazionale dei Giornalisti, elenco dei pubblicisti, devi dimostrare che in un periodo di osservazione (gli ultimi due anni) hai pubblicato su testate registrate presso il Tribunale civile competente per territorio non meno di 70 articoli firmati e che son stati retribuiti (articoli che vengon valutati ovviamente). Nulla di più.
L'iscrizione come giornalista Professionista implica anche un periodo di praticantato retribuito, e riguarda coloro che hanno un rapporto di dipendenza funzionale (stipendio) con un editore.

La responsabilità penale è personale, ed esistono i reati di calunnia, diffamazione a mezzo stampa, procurato allarme, plagio, rivelazione di segreto di Stato, diffusione di notizie false, e quant'altro che riguardano il comportamento dell'individuo a prescindere dal fatto che sia iscritto ad un ordine professionale, ad una o più associazioni di categoria o meno.
Che tu vada dicendo che un tale è un pedofilo, se non lo è, costituisce reato perseguibile a querela di parte, ma il trattamento non è sostanzialmente diverso se lo racconti a tutti al telefono o al mercato rionale, o pubblicando un articolo che lo afferma su una testata, o su un ciclostile.

Tieni presente che se tu domani che è domenica scrivi un articolo di grande lucidità e profondità sulle prospettive delle borse dopo il crollo dei prezzi del greggio, ti presenti su appuntamento dal direttore responsabile del Sole24Ore e glielo proponi, lui se lo ritiene può accettarlo, pubblicarlo anche in prima pagina di spalla a sinistra al posto dell'editoriale inizialmente previsto, anche se tu non sei né pubblicista né professionista. Sta a te e lui a latere decidere se la pubblicazione sarà a titolo gratuito o meno.

Mentre per compiere un atto medico su una persona devi prima laurearti in medicina, e superare un Esame di Stato iscrivendoti all'Ordine dei Medici.

Quanto al codice deontologico "ufficiale", lo vedo difficile da concordare, se si pensa che da anni c'è chi, come i radicali, non solo vorrebbero abolire il valore legale del titolo di studio, ma cancellare del tutto l'Ordine dei Giornalisti, la cui iscrizione bene o male costituiva un minimo di filtro e di selezione. La deontologia è un fatto sopratutto personale; certamente ci si può associare in gruppi che si riconoscono in uno Statuto che preveda un Codice deontologico liberamente accettato; ma la Legge non può andare oltre la persecuzione di un reato.
Le fattispecie di reato come detto ci sono e sono varie e sufficientemente articolate; un giornalista che ne configuri una o più può essere querelato, e chi ritiene di essere stato danneggiato può costituirsi parte civile.

I politici di queste querele tendono a farne spesso, per cercare di spaventare il giornalista ed inibire la sua libertà di indagare e rivelare cose "scomode". Spesso il querelante ha dovuto risarcire il giornalista dei danni morali, oltre a pagare tutte le spese. Altre volte la calunnia e la diffamazione attraverso la diffusione a mezzo stampa di notizie false e tendenziose son state (meritatamente) sanzionate.

Un programma altamente meritorio come Report di querele ne ha fatto una collezione; sinora UN giornalista di Report è stato UNA sola volta condannato ad un risarcimento (30.000 euro) profittando di qualche imprecisione tecnica in un servizio intitolato "L'Inganno", per un'inchiesta brillantissima sul comparaggio farmaceutico; è stato già presentato appello.
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Re: Air France Bomba a bordo...

Messaggio da aetio57 » 28 dicembre 2015, 9:32

Valerio Ricciardi ha scritto:
aetio57 ha scritto: ecco, mi pare che sia giunto il tempo di scriverlo, 'sto benedetto "codice deontologico ufficiale". La professione del giornalista ha ormai raggiunto dei livelli di profondità tale che per il bene della "categoria" sarebbe opportuno, intelligente, indispensabile, quanto meno auspicabile, mettere dei paletti minimi sotto ai quali si viene "automaticamente" defenestrati a vita.
Se anche uno venisse defenestrato dal proprio Ordine professionale a vita, potrebbe continuare a scrivere quanto vuole. La stampa è libera e questo è uno dei cardini della nostra Costituzione. In Bielorussia e nel Qatar no; nemmeno nella Libia di Gheddafi o sotto il regime iraniano degli Ayatollah.

In casi in cui un giornalista abbia pesantemente ad esempio diffamato, se iscritto all'Ordine Professionale competente è capitato, non spesso, che ne sia stata chiesta (di norma da colleghi) la radiazione. Ma per fare il giornalista non è necessario, per evidente coerenza col dettato costituzionale, appartenere ad alcun ordine professionale, aver superato alcuna selezione ed alcun esame.
Se vuoi iscriverti all'Ordine Nazionale dei Giornalisti, elenco dei pubblicisti, devi dimostrare che in un periodo di osservazione (gli ultimi due anni) hai pubblicato su testate registrate presso il Tribunale civile competente per territorio non meno di 70 articoli firmati e che son stati retribuiti (articoli che vengon valutati ovviamente). Nulla di più.
L'iscrizione come giornalista Professionista implica anche un periodo di praticantato retribuito, e riguarda coloro che hanno un rapporto di dipendenza funzionale (stipendio) con un editore.

La responsabilità penale è personale, ed esistono i reati di calunnia, diffamazione a mezzo stampa, procurato allarme, plagio, rivelazione di segreto di Stato, diffusione di notizie false, e quant'altro che riguardano il comportamento dell'individuo a prescindere dal fatto che sia iscritto ad un ordine professionale, ad una o più associazioni di categoria o meno.
Che tu vada dicendo che un tale è un pedofilo, se non lo è, costituisce reato perseguibile a querela di parte, ma il trattamento non è sostanzialmente diverso se lo racconti a tutti al telefono o al mercato rionale, o pubblicando un articolo che lo afferma su una testata, o su un ciclostile.

Tieni presente che se tu domani che è domenica scrivi un articolo di grande lucidità e profondità sulle prospettive delle borse dopo il crollo dei prezzi del greggio, ti presenti su appuntamento dal direttore responsabile del Sole24Ore e glielo proponi, lui se lo ritiene può accettarlo, pubblicarlo anche in prima pagina di spalla a sinistra al posto dell'editoriale inizialmente previsto, anche se tu non sei né pubblicista né professionista. Sta a te e lui a latere decidere se la pubblicazione sarà a titolo gratuito o meno.

Mentre per compiere un atto medico su una persona devi prima laurearti in medicina, e superare un Esame di Stato iscrivendoti all'Ordine dei Medici.

Quanto al codice deontologico "ufficiale", lo vedo difficile da concordare, se si pensa che da anni c'è chi, come i radicali, non solo vorrebbero abolire il valore legale del titolo di studio, ma cancellare del tutto l'Ordine dei Giornalisti, la cui iscrizione bene o male costituiva un minimo di filtro e di selezione. La deontologia è un fatto sopratutto personale; certamente ci si può associare in gruppi che si riconoscono in uno Statuto che preveda un Codice deontologico liberamente accettato; ma la Legge non può andare oltre la persecuzione di un reato.
Le fattispecie di reato come detto ci sono e sono varie e sufficientemente articolate; un giornalista che ne configuri una o più può essere querelato, e chi ritiene di essere stato danneggiato può costituirsi parte civile.

I politici di queste querele tendono a farne spesso, per cercare di spaventare il giornalista ed inibire la sua libertà di indagare e rivelare cose "scomode". Spesso il querelante ha dovuto risarcire il giornalista dei danni morali, oltre a pagare tutte le spese. Altre volte la calunnia e la diffamazione attraverso la diffusione a mezzo stampa di notizie false e tendenziose son state (meritatamente) sanzionate.

Un programma altamente meritorio come Report di querele ne ha fatto una collezione; sinora UN giornalista di Report è stato UNA sola volta condannato ad un risarcimento (30.000 euro) profittando di qualche imprecisione tecnica in un servizio intitolato "L'Inganno", per un'inchiesta brillantissima sul comparaggio farmaceutico; è stato già presentato appello.
Grazie per la spiegazione.
"raddrizzerò ancor più le antenne"... 8)
(di parecchio)
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Re: Air France "Bomba" a bordo...

Messaggio da Valerio Ricciardi » 28 dicembre 2015, 17:48

:shock: Perlamordidddddio, edita il tuo ultimo messaggio e togli quell'immane [quote] di un messaggio appena precedente, potrebbero fucilarti! :shock:

:wink:
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Re: Air France "Bomba" a bordo...

Messaggio da aetio57 » 28 dicembre 2015, 18:12

ho DOVUTO quotare (pure tutto), perché altrimenti la mia affermazione avrebbe potuto non essere capita.
Credo che gli Amin per questa volta facciano un'eccezione, se togli il megaquote le mie parole potrebbero sembrare campate in aria... :wink:
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