Le perle dei giornalisti

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camicius
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Le perle dei giornalisti

Messaggio da camicius » 26 aprile 2016, 9:20

Potrebbe essere divertente raccogliere qui tutte le perle del tipo "un ultraleggero bimotore Piper Cessna" scritte dai nostri "amici" giornalisti.

Inizio io con questa (evidenziazioni mie):

Atterraggi e decolli interrotti per un breve periodo, lunedì attorno a mezzogiorno all'aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (Bergamo), a causa di alcune difficoltà per un piccolo aereo cabinato in procinto di atterrare all'Aeroclub di Orio, la cui pista si trova proprio accanto a quella dell'aeroporto. Il velivolo, sul quale viaggiava una persona, ha sbandato per una forte raffica di vento e questo ha compromesso la procedura di atterraggio.

Il pilota è comunque riuscito a gestire la situazione, senza restare ferito. Dalla vicina torre di controllo di Orio, però, è partita la richiesta di soccorso, con la temporanea interruzione di decolli e atterraggi anche allo scalo principale, essendo scattata, come previsto in questi casi, un'operazione di emergenza, con l'arrivo sulla pista dell'Aeroclub di vigili del fuoco e ambulanza

Se qualcuno capisce cosa è successo davvero, è bravo. Il pilota si è schiantato? Ha dovuto riattaccare? Nel riattaccare ha danneggiato un carrello? Ha semplicemente chiesto di atterrare in emergenza sulla pista principale? Boh!

ciao
Andrea
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Maxx
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Re: Le perle dei giornalisti

Messaggio da Maxx » 26 aprile 2016, 9:28

Non ho capito se l’aereo in questione era un fuoribordo o un entrobordo. Oppure era a vela (volo a vela, esiste!) e allora mi viene il dubbio che non avesse cazzato la scotta! :shock:

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Valerio Ricciardi
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Re: Le perle dei giornalisti

Messaggio da Valerio Ricciardi » 26 aprile 2016, 12:34

... forse voleva distinguerlo dai biplani da acrobazia che spesso sono cabrio, no? :mrgreen:

PS/ Tipica notizia da tre euro e cinquanta lordi, con partita IVA.
Meno le tasse, meno il 24% di INPS, già tanto che non abbia sbagliato congiuntivi.
Vi aspettate che Giuseppe D'Avanzo si occupi di una notizia simile per tre euro e cinquanta (ipotesi anche ottimistica?) Sono notiziole scritte, sostanzialmente, per rimediare un panino. Mi sa che tanti di voi non si rendon conto di cosa sta succedendo nell'editoria, nei confronti dei giovani che cercano di inserirsi. Una quantità di realtà legate alla comunicazione partono dal presupposto che poiché quello che tu scrivi verrà pubblicato, o mandato in video, e potrai rileggerlo su un quotidiano o in Rete, questo sia un tale compenso di sé che se poi la remunerazione è al disotto della dignità umana ciò sia secondario (ma ti stai facendo le ossa, è una cosa che si chiama gavetta, guarda che se ci pensi dovresti pagare tu noi, anche le grandi firme han cominciato così, questo è un treno che parte, se ti sarai fatto apprezzare poi vedrai che quando decolla un certo discorso ci sarà un bello spazio pure per te, tieni duro che vale la pena etc - e poi quando non ne puoi più e molli avendo capito troppo tardi che ti stavano solo utilizzando come pennivendolo usa-e-getta ...ecco pronto un altro giovane squattrinato a spasso per sfruttare per qualche altro mese).

A voi queste perle provocano un istinto, comprensibile, di scherno;
a me di pietà per una generazione sfruttata e bruciata con la SCUSA della crisi.

Quando vi vengono a casa gli operai rumeni/bulgari/altro portati dal vostro fighetto architetto con la cartella di pelle che si fa pagare una succulenta parcella per il suo lavoro di ristrutturazione di interni, e poi per le maestranze vi fa un conto di circa 100 euro al giorno per i muratori e 70 per i manovali, sappiate che se li vedete lavorare controvoglia e con poca attenzione alle finiture a loro di norma arrivano 50-55 euro in nero per il muratore esperto, e sino a 30 (trenta) al giorno per i manovali. E li va a prendere al di fuori dei depositi di magazzini di materiali edili, quelli che alle 7 son con lo zainetto in spalla e il cappuccio dell a felpa ad attendere qualcuno che se li carichi, almeno ci scappa il panino anche oggi e 10-15 euro da mandare alle famiglie al paese loro. Se no, stanno a spasso e se piove si bagnano pure.

Ma voi di sicuro vedendo i difetti di rasatura o qualche interruttore sporcato di vernice bofonchierete contro i rumeni etc che son meno bravi degli italiani, non ve ne fregherà nulla di pagarli direttamente (pensa a tutto lui, io non voglio avere a che fare co' sti problemi) mentre all'architetto offrirete il té coi pasticcini e se vi ha fatto una cagata di divisione degli ambienti e di posizionamento delle porte avete quasi timidezza a contestarglielo.
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Lampo 13
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Re: Le perle dei giornalisti

Messaggio da Lampo 13 » 26 aprile 2016, 13:21

Valerio Ricciardi ha scritto:... forse voleva distinguerlo dai biplani da acrobazia che spesso sono cabrio, no? :mrgreen:

PS/ Tipica notizia da tre euro e cinquanta lordi, con partita IVA.
Meno le tasse, meno il 24% di INPS, già tanto che non abbia sbagliato congiuntivi.
Vi aspettate che Giuseppe D'Avanzo si occupi di una notizia simile per tre euro e cinquanta (ipotesi anche ottimistica?) Sono notiziole scritte, sostanzialmente, per rimediare un panino. Mi sa che tanti di voi non si rendon conto di cosa sta succedendo nell'editoria, nei confronti dei giovani che cercano di inserirsi. Una quantità di realtà legate alla comunicazione partono dal presupposto che poiché quello che tu scrivi verrà pubblicato, o mandato in video, e potrai rileggerlo su un quotidiano o in Rete, questo sia un tale compenso di sé che se poi la remunerazione è al disotto della dignità umana ciò sia secondario (ma ti stai facendo le ossa, è una cosa che si chiama gavetta, guarda che se ci pensi dovresti pagare tu noi, anche le grandi firme han cominciato così, questo è un treno che parte, se ti sarai fatto apprezzare poi vedrai che quando decolla un certo discorso ci sarà un bello spazio pure per te, tieni duro che vale la pena etc - e poi quando non ne puoi più e molli avendo capito troppo tardi che ti stavano solo utilizzando come pennivendolo usa-e-getta ...ecco pronto un altro giovane squattrinato a spasso per sfruttare per qualche altro mese).

A voi queste perle provocano un istinto, comprensibile, di scherno;
a me di pietà per una generazione sfruttata e bruciata con la SCUSA della crisi.

Quando vi vengono a casa gli operai rumeni/bulgari/altro portati dal vostro fighetto architetto con la cartella di pelle che si fa pagare una succulenta parcella per il suo lavoro di ristrutturazione di interni, e poi per le maestranze vi fa un conto di circa 100 euro al giorno per i muratori e 70 per i manovali, sappiate che se li vedete lavorare controvoglia e con poca attenzione alle finiture a loro di norma arrivano 50-55 euro in nero per il muratore esperto, e sino a 30 (trenta) al giorno per i manovali. E li va a prendere al di fuori dei depositi di magazzini di materiali edili, quelli che alle 7 son con lo zainetto in spalla e il cappuccio dell a felpa ad attendere qualcuno che se li carichi, almeno ci scappa il panino anche oggi e 10-15 euro da mandare alle famiglie al paese loro. Se no, stanno a spasso e se piove si bagnano pure.

Ma voi di sicuro vedendo i difetti di rasatura o qualche interruttore sporcato di vernice bofonchierete contro i rumeni etc che son meno bravi degli italiani, non ve ne fregherà nulla di pagarli direttamente (pensa a tutto lui, io non voglio avere a che fare co' sti problemi) mentre all'architetto offrirete il té coi pasticcini e se vi ha fatto una cagata di divisione degli ambienti e di posizionamento delle porte avete quasi timidezza a contestarglielo.
Ineccepibile!
Io sono cresciuto in cantiere, mio padre costruiva strade, ponti, ferrovie, palazzi, ha lavorato più di 30 anni all'estero, dove non c'erano i palazzinari ma le grandi opere.
So fare, male, tutto ma so come si deve fare. Gli architetti fighetti (sfruttati pure loro nei vari studi privati), li ho mandati a defecare da subito e mi sono ristrutturato, una grande palestra, un centro sportivo multi funzionale, una discoteca, una decina di appartamenti ed ho fatto tutto "in economia", prendendo degli operai e facendomi da solo il progetto e la direzione dei lavori. Pagavo 15 euro l'ora per 8 ore di lavoro al giorno più un premio di buon risultato alla fine intorno ai 500 euro a testa, lavorando con romeni, polacchi, ucraini, russi, che nel 90% dei casi si sono comportati benissimo ed hanno lavorato in modo quasi impeccabile.
Gli architetti li ho utilizzati per le pratiche, le ditte italiane per i lavori che richiedevano una certificazione...
ed è con loro che ho avuto i maggiori problemi.
Non si può pagare 270 euro al giorno per il mastro più 150 per il manovale, cioè 420 euro al giorno per avere una piastrellatura di un bagno medio piccolo fatta in modo approssimativo ed in TRE giorni! Poi dicono che gli stranieri rubano il lavoro agli italiani... arrivò un elettricista con un BMW M5, lasciò un ragazzetto a fare il lavoro e si rivide per firmare la certificazione, gli chiesi un impianto elettrico a distribuzione radiale e non sapeva nemmeno cosa fosse!

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Re: Le perle dei giornalisti

Messaggio da sigmet » 26 aprile 2016, 13:40

Nel frattempo siamo pronti per il corso di formazione su "Sicurezza del Volo : aspetti tecnici e deontologici " con crediti formativi (CFP).
Per chi fosse interessato mi può' contattare in MP.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

camicius
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Re: Le perle dei giornalisti

Messaggio da camicius » 26 aprile 2016, 14:55

Valerio Ricciardi ha scritto: A voi queste perle provocano un istinto, comprensibile, di scherno;
a me di pietà per una generazione sfruttata e bruciata con la SCUSA della crisi.
Sono consapevole di tutto. Posso prendere per il c**o un giornale che si reputa il secondo (se non il primo) giornale italiano, che chiede dei soldi per l'abbonamento, eccetera eccetera?
Ho lavorato anche per meno soldi di questi, ma il mio lavoro è sempre stato ineccepibile. Ho noleggiato impianti audio da decine di migliaia di euro, spendendo 4-5 serate dalle 20 alle 2 di mattina tra prove e spettacoli guadagnando 200 euro (noleggio compreso), e ho sempre dato il 100%. Anche per 6 euro l'ora, con il noleggio del materiale incluso nei 6 euro. .

Anche tralasciando le inesattezze aeronautiche (che necessitano di un consulto specialistico, che capisco che a 3.5 euro a pezzo non si può pretendere) l'articolo non ha né capo né coda.
Sai dirmi cosa è successo? È caduto l'aereo? Si è rotto in atterraggio? È finito sulla pista dell'altro aeroporto? Ha dovuto atterrare sulla pista "grande"? Dall'articolo non si capisce. Magari non lo capisco io: se qualcuno l'ha capito, E ripeto, qui non è (solo) una questione di inesattezze aeronautiche, è proprio la base che manca...

Facciamo un "gioco": rispondiamo alle 5 W che devono stare dentro un articolo di giornale (wikipedia dice che devono stare addirittura nella prima frase, ma forse è eccessivo):
  • Who did that?
    Chi ha fatto? Boh, un pilota privato? Un allievo in addestramento? Uno che passava di lì per caso a cui hanno fatto provare un aereo?
  • What happened?
    Cosa è successo: boh, non si capisce.
  • When did it take place?
    Quando: ieri pomeriggio verso mezzogiorno. Bene.
  • Where did it take place?
    Dove è successo: sulla pista dell'aeroclub? Su quella principale? Nel prato tra le due?
  • Why did that happen?
    Perché: per il vento forte. Ok.
2 su 5. Al massimo 2,5. E ripeto, tralasciando il cabinato, e l'ironia sull'entrobordo/fuoribordo.

Quindi, sarà anche pagato poco, ma per conto mio non vale neanche quello che è stato pagato, per poco che sia.

Ciao
Andrea
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Re: Le perle dei giornalisti

Messaggio da spiridione » 27 aprile 2016, 8:00

camicius ha scritto:
Valerio Ricciardi ha scritto: A voi queste perle provocano un istinto, comprensibile, di scherno;
a me di pietà per una generazione sfruttata e bruciata con la SCUSA della crisi.
Sono consapevole di tutto. Posso prendere per il c**o un giornale che si reputa il secondo (se non il primo) giornale italiano, che chiede dei soldi per l'abbonamento, eccetera eccetera?
Ho lavorato anche per meno soldi di questi, ma il mio lavoro è sempre stato ineccepibile. Ho noleggiato impianti audio da decine di migliaia di euro, spendendo 4-5 serate dalle 20 alle 2 di mattina tra prove e spettacoli guadagnando 200 euro (noleggio compreso), e ho sempre dato il 100%. Anche per 6 euro l'ora, con il noleggio del materiale incluso nei 6 euro. .

Anche tralasciando le inesattezze aeronautiche (che necessitano di un consulto specialistico, che capisco che a 3.5 euro a pezzo non si può pretendere) l'articolo non ha né capo né coda.
Sai dirmi cosa è successo? È caduto l'aereo? Si è rotto in atterraggio? È finito sulla pista dell'altro aeroporto? Ha dovuto atterrare sulla pista "grande"? Dall'articolo non si capisce. Magari non lo capisco io: se qualcuno l'ha capito, E ripeto, qui non è (solo) una questione di inesattezze aeronautiche, è proprio la base che manca...

Facciamo un "gioco": rispondiamo alle 5 W che devono stare dentro un articolo di giornale (wikipedia dice che devono stare addirittura nella prima frase, ma forse è eccessivo):
  • Who did that?
    Chi ha fatto? Boh, un pilota privato? Un allievo in addestramento? Uno che passava di lì per caso a cui hanno fatto provare un aereo?
  • What happened?
    Cosa è successo: boh, non si capisce.
  • When did it take place?
    Quando: ieri pomeriggio verso mezzogiorno. Bene.
  • Where did it take place?
    Dove è successo: sulla pista dell'aeroclub? Su quella principale? Nel prato tra le due?
  • Why did that happen?
    Perché: per il vento forte. Ok.
2 su 5. Al massimo 2,5. E ripeto, tralasciando il cabinato, e l'ironia sull'entrobordo/fuoribordo.

Quindi, sarà anche pagato poco, ma per conto mio non vale neanche quello che è stato pagato, per poco che sia.

Ciao
Andrea
Quotone galattico....
Spiridione.


Ho volato su un MD80 così vecchio, che sulla porta di una toilette c'era scritto ORVILLE
e sulla porta dell'altra WILBUR....





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