
Directed by Clint Eastwood. With Tom Hanks
Moderatore: Staff md80.it
Non è proprio così. La terza, che poi si alterna con la seconda, è conseguente ai farmaci...quello che si chiama patologia iatrogena. È vero che comprende anche gli errori dei medici e, spesso, l'abuso dell'utilizzo farmacologico...ma i loro errori non rappresentano la terza causa di morte. Giusto così...per chiarezza...Ponch ha scritto:Spero che questo film possa essere un'occasione per far riflettere i non addetti ai lavori. Non guardo mai tv ma qualche giorno fa mi è capitato di vedere il TG1 e scopro (si fa per dire) che gli errori commessi da medici e operatori sanitari rappresentano la terza causa di decesso nel Mondo.
Mettici le violazioni e fai bingo..flyingbrandon ha scritto:
Non è proprio così. La terza, che poi si alterna con la seconda, è conseguente ai farmaci...quello che si chiama patologia iatrogena. È vero che comprende anche gli errori dei medici e, spesso, l'abuso dell'utilizzo farmacologico...ma i loro errori non rappresentano la terza causa di morte. Giusto così...per chiarezza...
Ciao!
Mi sento di condividere il pensiero di Ponch.Ponch ha scritto:Spero che questo film possa essere un'occasione per far riflettere i non addetti ai lavori. Non guardo mai tv ma qualche giorno fa mi è capitato di vedere il TG1 e scopro (si fa per dire) che gli errori commessi da medici e operatori sanitari rappresentano la terza causa di decesso nel Mondo. E mi chiedevo, ancora una volta, perchè questi signori non vengono sottoposti ad ALMENO due check all'anno, come il sottoscritto e tutti i miei colleghi, per verificare periodicamente che ALMENO lo standard minimo richiesto venga raggiunto?
Un apposito medico "controllore" che assiste ad un intervento del medico esaminato, con cadenza semestrale, per vedere che vengano seguite tutte le procedure nel modo standard, per esempio. Poi controlli casuali sull'assunzione di alcool e annuale su uso di stupefacenti e una visita medica psico attitudinale.Maxx ha scritto:Vero, ma come fai a controllare che medici ed operatori sanitari siano costantemente all'altezza? Voi venite massacrati nei check al simulatore, ma un medico come dovrebbe fare? Simulatore chirurgico?
A quanto ricordo, mio papà faceva esami del sangue e controlli periodici, ma di cose psicologiche non ho mai sentito parlare. Devo però pure dirti che se nel mondo dell'aviazione le procedure sono stringenti e devono essere seguite semplicemente così come sono, nella chirurgia è un pò diverso. Lui stesso mi dice che nella sua clinica a Roma i vari prof operavano in modo molto molto diverso tra loro. Chiaramente deve esserci una base comune per tutto, ad esempio il ciclo della sterilità che non ammette nessuna opinione diversa.Lampo 13 ha scritto:Un apposito medico "controllore" che assiste ad un intervento del medico esaminato, con cadenza semestrale, per vedere che vengano seguite tutte le procedure nel modo standard, per esempio. Poi controlli casuali sull'assunzione di alcool e annuale su uso di stupefacenti e una visita medica psico attitudinale.Maxx ha scritto:Vero, ma come fai a controllare che medici ed operatori sanitari siano costantemente all'altezza? Voi venite massacrati nei check al simulatore, ma un medico come dovrebbe fare? Simulatore chirurgico?
AMEN !Ponch ha scritto:Over 40 years in the air but in the end I’m going to be judged on 208 seconds.
Hai ragione, infatti io non mi riferivo alle tecniche operatorie ma allo standard di gestione della sala operatoria nel suo complesso: gestione del personale, controlli del materiale, insomma tutte quelle procedure che dovrebbero mettere tutto il personale nella condizione di dare il massimo ed il paziente in sicurezza.Maxx ha scritto:A quanto ricordo, mio papà faceva esami del sangue e controlli periodici, ma di cose psicologiche non ho mai sentito parlare. Devo però pure dirti che se nel mondo dell'aviazione le procedure sono stringenti e devono essere seguite semplicemente così come sono, nella chirurgia è un pò diverso. Lui stesso mi dice che nella sua clinica a Roma i vari prof operavano in modo molto molto diverso tra loro. Chiaramente deve esserci una base comune per tutto, ad esempio il ciclo della sterilità che non ammette nessuna opinione diversa.Lampo 13 ha scritto:Un apposito medico "controllore" che assiste ad un intervento del medico esaminato, con cadenza semestrale, per vedere che vengano seguite tutte le procedure nel modo standard, per esempio. Poi controlli casuali sull'assunzione di alcool e annuale su uso di stupefacenti e una visita medica psico attitudinale.Maxx ha scritto:Vero, ma come fai a controllare che medici ed operatori sanitari siano costantemente all'altezza? Voi venite massacrati nei check al simulatore, ma un medico come dovrebbe fare? Simulatore chirurgico?
qualcuno lo faLampo 13 ha scritto:Hai ragione, infatti io non mi riferivo alle tecniche operatorie ma allo standard di gestione della sala operatoria nel suo complesso: gestione del personale, controlli del materiale, insomma tutte quelle procedure che dovrebbero mettere tutto il personale nella condizione di dare il massimo ed il paziente in sicurezza.
Ci "copiano"...e fanno bene.dream ha scritto:qualcuno lo faLampo 13 ha scritto:Hai ragione, infatti io non mi riferivo alle tecniche operatorie ma allo standard di gestione della sala operatoria nel suo complesso: gestione del personale, controlli del materiale, insomma tutte quelle procedure che dovrebbero mettere tutto il personale nella condizione di dare il massimo ed il paziente in sicurezza.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e ... o_id=34011
http://www.infermieristicamente.it/arti ... heck-list/
http://gazzettadimantova.gelocal.it/man ... 1.11382135
Ne sono felice, spero che non rimanga un episodio isolato... i "baroni" non vogliono essere giudicati!dream ha scritto:qualcuno lo faLampo 13 ha scritto:Hai ragione, infatti io non mi riferivo alle tecniche operatorie ma allo standard di gestione della sala operatoria nel suo complesso: gestione del personale, controlli del materiale, insomma tutte quelle procedure che dovrebbero mettere tutto il personale nella condizione di dare il massimo ed il paziente in sicurezza.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e ... o_id=34011
http://www.infermieristicamente.it/arti ... heck-list/
http://gazzettadimantova.gelocal.it/man ... 1.11382135
Io credo che non abbia senso fare polemiche sull'evento.dream ha scritto:vi sembra possibile banalizzare una storia come questa?
Perché non c'è nulla di eroico in un ammaraggio ben riuscito
Il pilota scrittore Langewiesche smonta il mito del pilota eroe di New York
E’ un pilota anche lui, per quanto abbia lasciato le ali per fare il giornalista. Si chiama William Langewiesche
Ora Langewiesche spende la sua competenza per attaccare Sullenberger. In “Fly By Wire. The Geese, the Glide and the Miracle on the Hudson” Langewiesche destruttura il mito: Sully non ha fatto niente d’eccezionale, la macchina ai suoi comandi era in grado di rispondere all’emergenza. L’unico fattore che ne poteva compromettere il salvataggio era quello umano, ovvero un pilota che si fosse fatto prendere da un insensato decisionismo. Per il resto – sostiene Langewiesche – oggi nel volo la superiorità della macchina sull’uomo è conclamata. Ciò che ha fatto Sullenberger era alla portata di qualsiasi pilota, sostiene in “Fly By Wire”, titolo che cita la tecnologia di controllo dei nuovi jet. Sullenberger “non è Chuck Yeager che rompe la barriera del suono. L’aviazione dei superuomini è superata”.
Chi ha seguito questo evento da tecnico o pilota, pensa che è stata una gestione del tutto di routine?
Grazie
Ah quindi Sullenberger non è un superuomo? Meno male che ce l'ha detto luidream ha scritto:vi sembra possibile banalizzare una storia come questa?
Perché non c'è nulla di eroico in un ammaraggio ben riuscito
Il pilota scrittore Langewiesche smonta il mito del pilota eroe di New York
E’ un pilota anche lui, per quanto abbia lasciato le ali per fare il giornalista. Si chiama William Langewiesche
Ora Langewiesche spende la sua competenza per attaccare Sullenberger. In “Fly By Wire. The Geese, the Glide and the Miracle on the Hudson” Langewiesche destruttura il mito: Sully non ha fatto niente d’eccezionale, la macchina ai suoi comandi era in grado di rispondere all’emergenza. L’unico fattore che ne poteva compromettere il salvataggio era quello umano, ovvero un pilota che si fosse fatto prendere da un insensato decisionismo. Per il resto – sostiene Langewiesche – oggi nel volo la superiorità della macchina sull’uomo è conclamata. Ciò che ha fatto Sullenberger era alla portata di qualsiasi pilota, sostiene in “Fly By Wire”, titolo che cita la tecnologia di controllo dei nuovi jet. Sullenberger “non è Chuck Yeager che rompe la barriera del suono. L’aviazione dei superuomini è superata”.
Chi ha seguito questo evento da tecnico o pilota, pensa che è stata una gestione del tutto di routine?
Grazie
nessuna polemica, ci mancherebbe, chiedevo un giudizio tecnicoLampo 13 ha scritto:[Io credo che non abbia senso fare polemiche sull'evento.
Perché fare polemiche inutili?
perfetto, grazieLampo 13 ha scritto:[C'è stato un problema, il Comandante ha preso una decisione, è stato bravo, è stato fortunato, non ci sono vittime. Direi che è tutto qui.
Sembra che provando l'emergenza al simulatore tutti i Piloti siano riusciti ad atterrare in aeroporto...
forse è vero, ma loro lo sapevano prima, se lo aspettavano, non erano sotto stress e non rischiavano la vita.
A parte l'accoppiata di ca**ate una sopra l'altra, ti sei dimenticato di specificare la fontedream ha scritto:vi sembra possibile banalizzare una storia come questa?
Perché non c'è nulla di eroico in un ammaraggio ben riuscito
Il pilota scrittore Langewiesche smonta il mito del pilota eroe di New York
E’ un pilota anche lui, per quanto abbia lasciato le ali per fare il giornalista. Si chiama William Langewiesche
Ora Langewiesche spende la sua competenza per attaccare Sullenberger. In “Fly By Wire. The Geese, the Glide and the Miracle on the Hudson” Langewiesche destruttura il mito: Sully non ha fatto niente d’eccezionale, la macchina ai suoi comandi era in grado di rispondere all’emergenza. L’unico fattore che ne poteva compromettere il salvataggio era quello umano, ovvero un pilota che si fosse fatto prendere da un insensato decisionismo. Per il resto – sostiene Langewiesche – oggi nel volo la superiorità della macchina sull’uomo è conclamata. Ciò che ha fatto Sullenberger era alla portata di qualsiasi pilota, sostiene in “Fly By Wire”, titolo che cita la tecnologia di controllo dei nuovi jet. Sullenberger “non è Chuck Yeager che rompe la barriera del suono. L’aviazione dei superuomini è superata”.
Chi ha seguito questo evento da tecnico o pilota, pensa che è stata una gestione del tutto di routine?
Grazie
sorrySuperMau ha scritto:[A parte l'accoppiata di ca**ate una sopra l'altra, ti sei dimenticato di specificare la fonte
Inoltre,
beh che l'abbia scritta quando è successo il fatto non è rilevante, una ca..ta è una ca..taSuperMau ha scritto:ti sei pure dimenticato di controllare che questo articolo e' del 2009
andiamo avanti di questo passo e andiamo indietro nel tempo (cit.)
Assolutamente no. Airbus ancora non ha inserito sulla' A/P il pulsante "Ditching". Ma non e' stato tanto l'ammaraggio quanto un altra "pensata" che non era scritta sul QRH e che gli ha salvato le chiappe.dream ha scritto: Per il resto – sostiene Langewiesche – oggi nel volo la superiorità della macchina sull’uomo è conclamata. Ciò che ha fatto Sullenberger era alla portata di qualsiasi pilota, sostiene in “Fly By Wire”, titolo che cita la tecnologia di controllo dei nuovi jet. Sullenberger “non è Chuck Yeager che rompe la barriera del suono. L’aviazione dei superuomini è superata”.
Chi ha seguito questo evento da tecnico o pilota, pensa che è stata una gestione del tutto di routine?
Grazie
Solo un pirla puó dire una cosa del genere.dream ha scritto:vi sembra possibile banalizzare una storia come questa?
Perché non c'è nulla di eroico in un ammaraggio ben riuscito
Il pilota scrittore Langewiesche smonta il mito del pilota eroe di New York
E’ un pilota anche lui, per quanto abbia lasciato le ali per fare il giornalista. Si chiama William Langewiesche
Ora Langewiesche spende la sua competenza per attaccare Sullenberger. In “Fly By Wire. The Geese, the Glide and the Miracle on the Hudson” Langewiesche destruttura il mito: Sully non ha fatto niente d’eccezionale, la macchina ai suoi comandi era in grado di rispondere all’emergenza. L’unico fattore che ne poteva compromettere il salvataggio era quello umano, ovvero un pilota che si fosse fatto prendere da un insensato decisionismo. Per il resto – sostiene Langewiesche – oggi nel volo la superiorità della macchina sull’uomo è conclamata. Ciò che ha fatto Sullenberger era alla portata di qualsiasi pilota, sostiene in “Fly By Wire”, titolo che cita la tecnologia di controllo dei nuovi jet. Sullenberger “non è Chuck Yeager che rompe la barriera del suono. L’aviazione dei superuomini è superata”.
Chi ha seguito questo evento da tecnico o pilota, pensa che è stata una gestione del tutto di routine?
Grazie
Qual'è stata l'altra "pensata"?sigmet ha scritto:
....Ma non e' stato tanto l'ammaraggio quanto un altra "pensata" che non era scritta sul QRH e che gli ha salvato le chiappe.
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BRAVO! Chiediemolo alle case costruttrici di motori, AIB e BOE (gruppi quindi commerciale e militare) ancora aspettano rispostesardinian aviator ha scritto:Tutti parlano della manovra del Comandante, nessuno della causa dell'incidente: l'impatto con uno stormo di oche canadesi in migrazione.
... Cambio di requisiti di certificazione per consentire la sopravvivenza dei motori dopo l'ingestione? ?
La FAA ha di recente sollecitato dei commenti pubblici relativamente a possibili mutamenti dei requisiti di certificazione dell'airframe nella cat. Transport Aircraft , la solita questione delle 4 o delle 8 libbre. La stragrande maggioranza dei commenti dei manufacturers e degli operatori è stata: "vanno bene così come sono". Se ci fosse analogo quesito per i motori non mi aspetterei risposte diverse. Problemi di costi.FAS ha scritto:BRAVO! Chiediemolo alle case costruttrici di motori, AIB e BOE (gruppi quindi commerciale e militare) ancora aspettano rispostesardinian aviator ha scritto:Tutti parlano della manovra del Comandante, nessuno della causa dell'incidente: l'impatto con uno stormo di oche canadesi in migrazione.
... Cambio di requisiti di certificazione per consentire la sopravvivenza dei motori dopo l'ingestione? ?
Non conosco il 320, ci vorrebbe un Pilota abilitato che ci dica se nella procedura di ditching è previsto1stAirbus ha scritto:Sullerberger
Non so se è un eroe, francamente gli eroi troppo rumorosi personalmente mi sono sempre stati antipatici.
Non so neppure quanto possa essere difficoltosa la manovra che ha compiuto.
Ma, se, da semplice comune passeggero, posso dire una cosa, dico che ho apprezzato molto il tail strike sull'acqua: un modo intuitivo per ridurre il più possibile la velocità, gli urti per spanciamento sul velo del liquido e insistere su una zona dell'aereo che normalmente resiste un po' di più delle altre parti alle sollecitazioni meccaniche non previste.
Si, questo è ovvio, ma sempre di sciacallaggio si tratta!Fabio Airbus ha scritto:Se il libro vende l'autore guadagna, ecco il senso di tutto.