Musi a pappagallo
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Musi a pappagallo
Ciao a tutti , volevo solo avere una vostra opinione di quanto erano più belli i "nose" della vecchia generazione, rispetto alle ultime meraviglie tecnologiche. Addirittura i "vecchi" Comet e Caravelle sembrano più aerodinamici dei recenti 787 e 350.
Vabbè, era solo per dire che i nuovi musi mi sembrano dei pappagalli!
Vabbè, era solo per dire che i nuovi musi mi sembrano dei pappagalli!
Ale
Re: Musi a pappagallo
Beh, il muso del Caravelle non si batte quanto ad estetica!
Re: Musi a pappagallo
Quoto!!!Lampo 13 ha scritto:Beh, il muso del Caravelle non si batte quanto ad estetica!
Ale
- Valerio Ricciardi
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Re: Musi a pappagallo
Beh, quanto ad eleganza in generale il Caravelle è davvero difficile da battere.
Ci viaggiai solo una volta, dalle Canarie a Dakar (Air Afrique, 1976) e la sensazione di raffinatezza e design curato era fuori dall'ordinario. Il Caravelle equivaleva ad un certo modo di essere "diverso" del prodotto francese, all'epoca, rappresentato dalla Citroen DS di Flaminio Bertoni e dalla 2CV (bozzetto iniziale di Le Corbusier). Silenziosissimo, morbido in volo, quei finestrini più grandi della media di forma ogivale (anti-cricca) li ricordo come fosse ieri. Era... glamour.
Una decina di giorni dopo con un 707 Air France bello pieno da Dakar andai ad Abidjan, e lo stacco dal Caravelle al solido e rustico Dash80 fu nettissimo. Era come scendere da una Giulietta spyder e salire su una corriera, ed anche piena.
Posti strettini, tre di qui e tre di là, corridoio all'osso, finestrini tantitantitanti e piccoli piccoli, sensazione di "chiuso ed attufato". Pesante, basso sulla pancia quando stava a terra, ecco, la sensazione di un aereo solido e tosto ma "pesante". Che volava per forza a furia di spingere.
Il 727/200 era... sportivo, da Madeira decollava mollando i freni coi motori già al 90% minimo ed aveva un'accelerazione ggnnnnnnnnnnnnaaaaaao, il 707 invece era rumoroso ma pesantone, prendeva quota con un angolo mooolto più moderato. E fumava pure abbastanza.
Ci viaggiai solo una volta, dalle Canarie a Dakar (Air Afrique, 1976) e la sensazione di raffinatezza e design curato era fuori dall'ordinario. Il Caravelle equivaleva ad un certo modo di essere "diverso" del prodotto francese, all'epoca, rappresentato dalla Citroen DS di Flaminio Bertoni e dalla 2CV (bozzetto iniziale di Le Corbusier). Silenziosissimo, morbido in volo, quei finestrini più grandi della media di forma ogivale (anti-cricca) li ricordo come fosse ieri. Era... glamour.
Una decina di giorni dopo con un 707 Air France bello pieno da Dakar andai ad Abidjan, e lo stacco dal Caravelle al solido e rustico Dash80 fu nettissimo. Era come scendere da una Giulietta spyder e salire su una corriera, ed anche piena.
Posti strettini, tre di qui e tre di là, corridoio all'osso, finestrini tantitantitanti e piccoli piccoli, sensazione di "chiuso ed attufato". Pesante, basso sulla pancia quando stava a terra, ecco, la sensazione di un aereo solido e tosto ma "pesante". Che volava per forza a furia di spingere.
Il 727/200 era... sportivo, da Madeira decollava mollando i freni coi motori già al 90% minimo ed aveva un'accelerazione ggnnnnnnnnnnnnaaaaaao, il 707 invece era rumoroso ma pesantone, prendeva quota con un angolo mooolto più moderato. E fumava pure abbastanza.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Re: Musi a pappagallo
Del Caravelle non mi piaceva la zona posteriore, la parte del timone, del 727 con i motori "grossi" ricordo anche io l'assetto di decollo...Valerio Ricciardi ha scritto:Beh, quanto ad eleganza in generale il Caravelle è davvero difficile da battere.
Ci viaggiai solo una volta, dalle Canarie a Dakar (Air Afrique, 1976) e la sensazione di raffinatezza e design curato era fuori dall'ordinario. Il Caravelle equivaleva ad un certo modo di essere "diverso" del prodotto francese, all'epoca, rappresentato dalla Citroen DS di Flaminio Bertoni e dalla 2CV (bozzetto iniziale di Le Corbusier). Silenziosissimo, morbido in volo, quei finestrini più grandi della media di forma ogivale (anti-cricca) li ricordo come fosse ieri. Era... glamour.
Una decina di giorni dopo con un 707 Air France bello pieno da Dakar andai ad Abidjan, e lo stacco dal Caravelle al solido e rustico Dash80 fu nettissimo. Era come scendere da una Giulietta spyder e salire su una corriera, ed anche piena.
Posti strettini, tre di qui e tre di là, corridoio all'osso, finestrini tantitantitanti e piccoli piccoli, sensazione di "chiuso ed attufato". Pesante, basso sulla pancia quando stava a terra, ecco, la sensazione di un aereo solido e tosto ma "pesante". Che volava per forza a furia di spingere.
Il 727/200 era... sportivo, da Madeira decollava mollando i freni coi motori già al 90% minimo ed aveva un'accelerazione ggnnnnnnnnnnnnaaaaaao, il 707 invece era rumoroso ma pesantone, prendeva quota con un angolo mooolto più moderato. E fumava pure abbastanza.
Re: Musi a pappagallo
Qual è la ragione del desing del muso dei vari 787 o 350? Forse che la strumentazione da contenere nel muso è oggi di dimensioni ridotte rispetto al passato e quindi il cockpit può essere avanzato più possibile, recuperando spazio per la cabina?
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Re: Musi a pappagallo
Il caravelle era quasi un aliante, aveva una efficienza notevole, è stata la mia scuola di volo (a terra). Poi i motori sono diventati più potenti e l'aerodinamica è divenuta sempre meno fondamentale. Il caravelle di AZ non aveva i reverse e in atterraggio poteva estendere il paracadute freno. Era bello il caravelle, però io ho amato più di tutti il B747.
La mia vita è dove mi spendo, non dove mi ingrasso!
Prima o poi si muore, non c'è scampo, l'importante è morire da vivi.
http://web.tiscali.it/windrider/
Prima di pretendere un diritto devi assolvere almeno ad un dovere.
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Re: Musi a pappagallo
Io non lo so, certo è che l'80 aveva un bel "bozzo" davanti che conteneva l'antenna del radar.Maxx ha scritto:Qual è la ragione del desing del muso dei vari 787 o 350? Forse che la strumentazione da contenere nel muso è oggi di dimensioni ridotte rispetto al passato e quindi il cockpit può essere avanzato più possibile, recuperando spazio per la cabina?
Magari, ma ipotizzo, con nuove antenne più piccole si può seguire di più l'aerodinamica del muso che il suo volume. Però. Dove stava l'antenna radar nel Caravelle? Poi c'è lo spazio del carrello anteriore, i problemi di visibilità con gli assetti in atterraggio... molte variabili, ma c'è chi ci pensa per lavoro, noi ci godiamo l'estetica.
Re: Musi a pappagallo
Mi dicevano i colleghi che, come poi anche l'A300, se si arrivava sul glide veloci diventava difficilissimo frenarlo per ottenere le velocità di configurazione e c'era il rischio di riattaccata.tartan ha scritto:Il caravelle era quasi un aliante, aveva una efficienza notevole, è stata la mia scuola di volo (a terra). Poi i motori sono diventati più potenti e l'aerodinamica è divenuta sempre meno fondamentale. Il caravelle di AZ non aveva i reverse e in atterraggio poteva estendere il paracadute freno. Era bello il caravelle, però io ho amato più di tutti il B747.
Penso che tu ti ricordi del Caravelle Alitalia a Marsiglia...
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Re: Musi a pappagallo
Altro che se me lo ricordo! Se non sbaglio ai comandi c'era il futuro direttore operazioni volo!Lampo 13 ha scritto:Mi dicevano i colleghi che, come poi anche l'A300, se si arrivava sul glide veloci diventava difficilissimo frenarlo per ottenere le velocità di configurazione e c'era il rischio di riattaccata.tartan ha scritto:Il caravelle era quasi un aliante, aveva una efficienza notevole, è stata la mia scuola di volo (a terra). Poi i motori sono diventati più potenti e l'aerodinamica è divenuta sempre meno fondamentale. Il caravelle di AZ non aveva i reverse e in atterraggio poteva estendere il paracadute freno. Era bello il caravelle, però io ho amato più di tutti il B747.
Penso che tu ti ricordi del Caravelle Alitalia a Marsiglia...
Ultima modifica di tartan il 29 luglio 2016, 12:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: Musi a pappagallo
C'era anche un giovanissimo futuro DOV ATI al suo primo turno.tartan ha scritto:Altro che se me lo ricordo! Se non sbaglio ai comandi c'era Cuffiani, il futuro direttore operazioni volo!Lampo 13 ha scritto:Mi dicevano i colleghi che, come poi anche l'A300, se si arrivava sul glide veloci diventava difficilissimo frenarlo per ottenere le velocità di configurazione e c'era il rischio di riattaccata.tartan ha scritto:Il caravelle era quasi un aliante, aveva una efficienza notevole, è stata la mia scuola di volo (a terra). Poi i motori sono diventati più potenti e l'aerodinamica è divenuta sempre meno fondamentale. Il caravelle di AZ non aveva i reverse e in atterraggio poteva estendere il paracadute freno. Era bello il caravelle, però io ho amato più di tutti il B747.
Penso che tu ti ricordi del Caravelle Alitalia a Marsiglia...
Le hostess tedesche di AZ si distinsero per le loro capacità di tenere a galla i passeggeri mentre venivano salvati dai bagnanti con i pattini (mosconi). Comunque l'aereo era appoggiato con i carrelli sul fondo e con le ali fuori...
Credo che, fortunatamente, non si sia fatto male nessuno.
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Re: Musi a pappagallo
Notiziario tecnico Caravelle emesso da AZ nel febbraio 1965, un anno prima della mia entrata in compagnia. E' stato uno dei primi documenti che ho requisito. Credo di essere l'unico in Italia ad averlo. Ho resistito alle lusinghe ed alle minacce di un Ing RAI che lo voleva assolutamente. Il grafico di cui ho scansionato un pezzo riguarda l'efficienza della macchina a flap zero.
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Re: Musi a pappagallo
Copiato pari pari dal comet.Lampo 13 ha scritto:Beh, il muso del Caravelle non si batte quanto ad estetica!
Re: Musi a pappagallo
Secondo me sono molto simili ma non uguali, quello del Caravelle è più appuntito.fabrizio66 ha scritto:Copiato pari pari dal comet.Lampo 13 ha scritto:Beh, il muso del Caravelle non si batte quanto ad estetica!
Re: Musi a pappagallo
Ma i tergicristalli funzionano a tutte le velocità?
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Re: Musi a pappagallo
eccolo: fonte historic imagesLampo 13 ha scritto:C'era anche un giovanissimo futuro DOV ATI al suo primo turno.tartan ha scritto:Altro che se me lo ricordo! Se non sbaglio ai comandi c'era Cuffiani, il futuro direttore operazioni volo!Lampo 13 ha scritto:Mi dicevano i colleghi che, come poi anche l'A300, se si arrivava sul glide veloci diventava difficilissimo frenarlo per ottenere le velocità di configurazione e c'era il rischio di riattaccata.tartan ha scritto:Il caravelle era quasi un aliante, aveva una efficienza notevole, è stata la mia scuola di volo (a terra). Poi i motori sono diventati più potenti e l'aerodinamica è divenuta sempre meno fondamentale. Il caravelle di AZ non aveva i reverse e in atterraggio poteva estendere il paracadute freno. Era bello il caravelle, però io ho amato più di tutti il B747.
Penso che tu ti ricordi del Caravelle Alitalia a Marsiglia...
Le hostess tedesche di AZ si distinsero per le loro capacità di tenere a galla i passeggeri mentre venivano salvati dai bagnanti con i pattini (mosconi). Comunque l'aereo era appoggiato con i carrelli sul fondo e con le ali fuori...
Credo che, fortunatamente, non si sia fatto male nessuno.
Re: Musi a pappagallo
per funzionare funzionano..ma penso che in crociera non ne abbia bisogno...Vultur ha scritto:Ma i tergicristalli funzionano a tutte le velocità?
Re: Musi a pappagallo
Perchè si vola sopra la pioggia, o perchè c'è un altro sistema?
Re: Musi a pappagallo
Prima di tutto perché non è necessario guardare fuori, altrimenti di notte o nelle nuvole come si farebbe?Vultur ha scritto:Perchè si vola sopra la pioggia, o perchè c'è un altro sistema?
poi perché la velocità è tale che il vetro viene pulito dalla vento relativo.
I tergicristalli si usano solo a bassa velocità, in atterraggio e, a volte, in decollo.
L'MD80 aveva un sistema di "spruzzo" di uno speciale liquido sui vetri ma non lo si usava mai perché, ci dicevano, che lasciava il vetro opaco quando asciutto.
Re: Musi a pappagallo
boh io guardo sempre fuori..anche in crociera..soprattutto per eventuali ritorni del radar da verificare..
le nuvole che generano la pioggia a che quota stanno? e anche in discesa, nel caso in cui si incontri pioggia, viene "spazzata" via dalla velocità e il vento relativo..
Io li uso in genere in avvicinamento finale..
Noi abbiamo anche un washer fluid, sostanzialmente la stessa roba delle auto..per "pulire" il vetro
le nuvole che generano la pioggia a che quota stanno? e anche in discesa, nel caso in cui si incontri pioggia, viene "spazzata" via dalla velocità e il vento relativo..
Io li uso in genere in avvicinamento finale..
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Re: Musi a pappagallo
Pino a proposito di caravelle aza io ciò questo, comprato a suo tempo su ebay.
ciao
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