Aeroplani ed inquinamento atmosferico

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Dylan666

Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Dylan666 » 18 aprile 2019, 11:11

Facendo una ricerca scolastica con mio nipote, sono rimasto perplesso di fronte ai dati sull'inquinamento causato dagli aeromobili.
In particolare la combustione del cherosene avio, rilascia particolato simile a quello dei vecchi diesel, e come riportato su alcune fonti Stime per difetto hanno quantificato che il traffico aereo di un aeroporto come Fiumicino o Malpensa emetta giornalmente gas inquinanti pari alla quantità che emetterebbero circa 350 mila auto non catalizzate.In altri termini, un solo aereo di linea inquina come circa 600 auto non catalizzate

I motori aeronautici a reazione emettono tutti i prodotti tipici della combustione di un carburante di origine petrolifera costituiti da CO2 (anidride carbonica), CO (monossido di carbonio), NOx (ossidi di azoto), HC (idrocarburi),SOx ( ossidi di zolfo), PM (particolato). L'inquinamento dell'aria che ne deriva è particolarmente insidioso poiché si verifica a bassa quota (fase di decollo e atterraggio) e alta quota durante il volo.

Come mai non viene fatta alcuna campagna di sensibilizzazione in questo ambito? Mi chiedo come sia possibile incentivare l'utilizzo dell'aeroplano anche in casi in cui sia possibile utilizzare ad esempio il treno, in un'epoca in cui si demonizzano miliardi di sciocchezze in nome del benessere climatico del pianeta, e rarissimamente si parli di questa situazione.
" Dal quadro che emerge, appare chiaro che le istituzioni si preoccupano, da oltre 20 anni, di curare il raffreddore quando invece imperversa la peste."

Ancora: Esiste una “anomalia” inaccettabile che favorisce notevolmente il trasporto aereo: mentre la benzina e il gasolio per autotrazione sono pesantemente tassate in molti Paesi (l'Italia è tra quelli con le accise più alte), il cherosene avio è esentasse ovunque. Tale regola è imposta dall'Organizzazione Internazionale per l'Aviazione Civile (ICAO), organismo dell'ONU e ufficializzata nei paesi UE dall'art.8 della Direttiva 92/81 CE.
Semplicemente sconcertante.
In ultimo ma non ultimo: "le emissioni del trasporto aereo sono paradossalmente rimaste fuori dal Protocollo di Kyoto (1997) sulle riduzioni obbligatorie dei gas serra. "

Abbiamo riscontrato che le emissioni provocate dagli aerei oltre i 900 metri di quota, sono la causa principale dell'inquinamento atmosferico” afferma il responsabile della ricerca Steven Barret, ingegnere aeronautico del MIT (Massachusetts Institute of Technology).

Possibile che in nome di una vacanza in capo al mondo (posso assicurarvi che si vive bene anche senza) o di un viaggio di puro piacere come ne leggo a centinaia qui dentro (che io definisco di pura inutilità, pronto a prendermi tutti gli insulti e le critiche del caso) si contribuisca a questo sfacelo ambientale?
Le fabbriche di motori di sicuro si sforzano di apportare migliorie e ottimizzazioni,ma siamo molto lontani da un aereo con motore "catalitico".
Ok,ci sono anche le navi, i camion, i voli spaziali e i test nucleari, ma qui parlo di aeroplani e basta.

"Il trasporto aereo è la forma di mobilità che più incide sul cambiamento climatico ed ha un impatto negativo sull’ambiente, gli ecosistemi e la salute umana.

Tutto questo mentre una ricerca dell’università inglese Warwick Business School ha mostrato che tra il 2007 e il 2014 nessuna delle più note ed importanti compagnie aeree mondiali, tranne qualche raro caso, ha provveduto a mettere in atto interventi e strategie volte ridurre le proprie emissioni.


Conclusioni

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità ogni anno sono circa 12,6 milioni le morti attribuibili all’inquinamento dell’aria, dell'acqua e all'inquinamento del suolo, alle esposizioni chimiche, ai cambiamenti climatici e alle radiazioni ultraviolette.

Sempre secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità il 92% della popolazione nel mondo respira aria inquinata.

Il traffico aereo contribuisce in maniera sempre più veloce e rilevante all’inquinamento dell’aria e quindi al cambiamento climatico, ed è ascrivibile tra le più importanti fonti di inquinamento ambientale e danno alla salute.

Avere la consapevolezza che il traffico aereo rappresenta un fattore di rischio innegabile e un danno per la salute e l'ambiente, ci deve far assumere la responsabilità di studiarne e monitorarne costantemente gli effetti.

Se vogliamo contrastare realmente i cambiamenti climatici dobbiamo confrontarci quindi con forza e chiarezza con le Istituzioni preposte perché siano adottati il prima possibile programmi e politiche di controllo e riduzione anche di questo tipo di mobilità così fortemente inquinante. " Antonella Litta
Medico di medicina generale, specialista in Reumatologia. Referente nazionale e coordinatrice del gruppo di studio sul tema : “ Il traffico aereo come fattore d’inquinamento ambientale e danno alla salute” per l’Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde
http://www.ilcambiamento.it/articoli/gl ... focheranno

Ovviamente in questo forum, essendoci la maggior parte delle persone che con gli aeroplani portano il pane a casa, posso capire la riluttanza a parlare di un argomento così serio, ma rimango molto perplesso di come si tenda ad evitare di fare informazione anche nelle scuole, alla tv e nelle testate cartacee giornalistiche, salvo alcuni articoletti a fondo pagina.

https://www.sicurauto.it/news/superati- ... resh_ce-cp

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Lampo 13 » 18 aprile 2019, 11:33

Quando ancora ero al lavoro, quindi parliamo di più di 5 anni fa, per ogni volo veniva già calcolata la CO2 emessa, c'era un contatore generale sulla sua produzione e c'erano dei limiti da rispettare che coinvolgevano anche i soldi...

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da sardinian aviator » 18 aprile 2019, 12:13

https://www.icao.int/newsroom/pages/ica ... craft.aspx

https://www.icao.int/environmental-prot ... 202016.pdf

Beh, non direi che il mondo dell'aviazione si disinteressi di questi temi.
Intanto l'ICAO ha il suo Annesso 16 che si occupa di inquinamento. In origine si trattava solo di rumore, ma attualmente ci sono precise direttive in ordine al contenimento del fenomeno dell'inquinamento chimico, principalmente CO2 ma non solo.
Non sono particolarmente esperto di questi temi e sono andato a memoria. Lascio perciò il campo a chi ne sa di più fermo restando che la tutela dell'ambiante è uno dei temi maggiormente sentiti dal mondo aeronautico, molto più di altri...mondi.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Dylan666 » 18 aprile 2019, 12:36

sardinian aviator ha scritto: Beh, non direi che il mondo dell'aviazione si disinteressi di questi temi.
Forse mi sono spiegato male, nel qual caso specifico meglio: non ho detto che il mondo dell'aviazione si disinteressi dell'argomento, ho anche scritto che le fabbriche lavorano a motori sempre più ottimizzati. Mi perplime il fatto che se ne parli pochissimo nel mondo dell'informazione e dell'educazione, quindi delle istituzioni.
Un fracasso infernale nell'acquistare macchine euro6 piuttosto che 5b , quando invece..

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da flyingbrandon » 18 aprile 2019, 13:11

Dylan666 ha scritto:
sardinian aviator ha scritto: Beh, non direi che il mondo dell'aviazione si disinteressi di questi temi.
Forse mi sono spiegato male, nel qual caso specifico meglio: non ho detto che il mondo dell'aviazione si disinteressi dell'argomento, ho anche scritto che le fabbriche lavorano a motori sempre più ottimizzati. Mi perplime il fatto che se ne parli pochissimo nel mondo dell'informazione e dell'educazione, quindi delle istituzioni.
Un fracasso infernale nell'acquistare macchine euro6 piuttosto che 5b , quando invece..
Dylan...è ovvio. Farti passare da euro 5b a 6 smuove l’economia...
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Eurostar » 18 aprile 2019, 19:14

In effetti, molte volte che vado in aeroporto, non posso fare a meno di sentire l'odore del carburante bruciato che è nell'aria. L'ultima volta, a Fiumicino, era particolarmente intenso.
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da cabronte » 18 aprile 2019, 21:44

Dylan666 ha scritto:
Possibile che in nome di una vacanza in capo al mondo (posso assicurarvi che si vive bene anche senza) o di un viaggio di puro piacere come ne leggo a centinaia qui dentro (che io definisco di pura inutilità, pronto a prendermi tutti gli insulti e le critiche del caso) si contribuisca a questo sfacelo ambientale?
Posso essere d' accordo con te su tutto il resto del discorso, ma questo non lo capisco proprio! Non ti critico ne ti insulto, ma dire che "si vive bene anche senza o di pura inutilità sono pensieri che ti devi tenere per te! Ognuno è libero di fare ciò che gli pare, sempre restando nel rispetto di tutto e di tutti!
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da JT8D » 18 aprile 2019, 22:43

Post che non condivido per nulla nella modalità in cui è stato scritto.

Fare azioni a favore dell'ambiente è una cosa giusta e positiva, il mondo dell'aviazione ha fato moltissimo in tal senso e continua a farlo. I progressi nei propulsori per diminuire le concentrazioni di inquinanti sono stati enormi. Un motore moderno inquina molto poco rispetto a motori di solo 20 anni fa, e questo grazie a diversi fattori tecnici che hanno permesso una combustione sempre più ottimale e che produca meno inquinanti.

Molte compagnie permettono ai viaggatori di compensare la produzione di CO2 dei viaggi, in vari progetti a favore dell'ambiente.

Le norme ICAO più recenti hanno posto limiti molto stringenti, e in futuro lo saranno ancora di più, motivo per cui un motore moderno deve rispettare limiti molto severi nelle emissioni (oltre che nella rumorosità).

Il settore dell'aviazione è uno di quelli che ha fatto di più per combattere l'inquinamento: lo sfacelo non deriva solo dagli aerei, ma dalle centrali a carbone che ancora funzionano in giro per il mondo e dai riscaldamenti a gasolio ancora troppo diffusi nelle nostre città.

Poi certo, colpevolizziamo solo i diesel, che fa più comodo a economia e propaganda politica.... :roll:

Tutte le riflessioni sui consumi sono fuori luogo e fuorvianti, solo per creare articoli che fanno scalpore. Se parliamo di valori assoluti logico che un aereo consuma molto di più di un auto. Ma pensando in termini di consumo per passeggero/Km, esso è inferiore per l'aereo rispetto all'auto. In termini di consumo per passeggero, l'aereo è molto più efficiente dell'auto sulla distanza.

Concludendo... io continuerò tranquillamente e con la coscienza ambientale più che pulita a fare viaggi in capo al mondo per puro divertimento (non è vero che si vive bene anche senza, il viaggio è una cosa fondamentale per me), godendomi il volo e l'aereo, ben sapendo che il danno ambientale che sto causando non è così tragico, che ci sono cose che fanno danni ben più catastrofici.

Oltre a essere ben consapevole che il progresso ci ha dotato di motori molto puliti e che lo saranno ancora di più in futuro, e che sono sul mezzo più efficiente che esista per percorrere lunghe distanze.

Paolo
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Dylan666 » 19 aprile 2019, 8:53

JT8D ha scritto: fare viaggi in capo al mondo per puro divertimento (non è vero che si vive bene anche senza, il viaggio è una cosa fondamentale per me),
Ovviamente era una semplice provocazione, ognuno fa quel che vuole.Anche le altre tue considerazioni non sono molto in linea con ciò che ho espresso fin dall'inizio, cioè che è non dal mondo dell'aviazione che mi aspetto più considerazione per questo tipo di problema, ma dalle istituzioni e dai mass media.L'aviazione di suo fa quel che deve già da anni,lo sappiamo.
l danno ambientale che sto causando non è così tragico, che ci sono cose che fanno danni ben più catastrofici.
Beh, qui perdonami, con tutto il rispetto mi sembra la solita risposta all'italiana...tanto c'è chi fa peggio, per cui.
Senza contare che le ho pure citate quelle cose che dici, non ultimi gli esperimenti termonucleari effettuati dal 1945 in poi, anche sottomarini.

Detto questo, non credo stiamo parlando del solito articoletto messo per fare scalpore (sono sicuro che pochissimi l'abbiano letto visto lo scarso interesse generale, non solo qui dentro), dato che l'OMS si è espressa in merito (basta cercare in rete e si trovano tutte le fonti ufficiali) e il medico intervistato non è un santone della foresta Amazzonica, ma il capo di una commissione nazionale preposta ad effettuare questi studi.

Non sono qui a demonizzare l'aeroplano, pur non amandolo particolarmente, ma sarebbe un sogno, credo anche tu sia d'accordo, vedere un domani velivoli completamente elettrici, o ad idrogeno o per nulla inquinanti.Ho citato quelle propulsioni tanto per dire, potrebbe essere qualsiasi altra cosa.

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da m-mad » 19 aprile 2019, 9:06

Aggiungo inoltre che il mondo si sta spostando troppo velocemente su una tecnologia che ha molti più problemi del petrolio.

Mi occupo di software in linee di assemblaggio automotive e aerospace e ho girato nell'ultimo anno 3/4 degli stabilimenti auto presenti sul globo.
Tutti stanno costruendo veicoli elettrici, tutti i costruttori hanno uno o più reparti di R&D sulla propulsione elettrica nei vari Plant.

La prossima tecnologia di ricarica rapida permetterà una ricarica per una autonomia di circa 450/500 Km in 15/20 minuti con 350/400 kW (avete letto bene Kilowatt) di potenza.

Attualmente un pieno di carburante impiega 4/5 minuti e una stazione di servizio in autostrada ha mediamente 6/8 pompe (alcune anche 10/12), e c'è una stazione ogni 20/25 km circa (che sono il doppio ovviamente contando i due sensi di marcia).

Quindi per dare una capacità equivalente di autonomia/capacità di rifornimento e tempo ci devono essere:
N POMPE * 4 (quadruplo del tempo) * 2 (perchè l'autonomia è la metà di un attuale diesel di ultima generazione)

ovvero ogni 25 km abbiamo 64 Colonnine di ricarica ( 128 se contiamo i due sensi di marcia)
128 per 400 KW sono 51.2 MegaWatt. 1 MegaWatt al Km di fabbisogno teorico. Pensate di farla con il solare o con l'eolico tutta questa energia? :D

In Italia sono presenti circa 20.000 distributori di carburante (fortunatamente non sono tutti a 6/8 Pompe).
E in tutto questo ragionamento non ho nemmeno iniziato a parlare di smaltimento e fabbisogno di batterie,che sono rifiuti molto più inquinanti del petrolio.

Ps.. piccolo dettaglio. le attuali batterie riescono a sostenere solo 30/40 cicli di ricarica rapida.. dopo di che la dovete attaccare alla ricarica standard. A voglia di ore e ore per caricare la macchina ( e di energia che se ne va)..
Appena arriva l'estate le città vanno in crisi per i condizionatori. Rispetto a questi numeri sono briciole.

Mi terrei stretto stretto il petrolio per il momento.

just my 2 cents.

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Maxx » 19 aprile 2019, 9:34

Eurostar ha scritto:In effetti, molte volte che vado in aeroporto, non posso fare a meno di sentire l'odore del carburante bruciato che è nell'aria. L'ultima volta, a Fiumicino, era particolarmente intenso.
Uno dei momenti più belli della mia vita fu a Pratica di Mare, il 30 maggio 2004, quando fui investito dal getto della pattuglia di F104 che rientrava al parcheggio dopo uno dei voli celebrativi di quella indimenticabile giornata. Forse vivrò tre giorni di meno a causa di ciò che inalai in quel momento, ma in sostanza chi se ne frega. L'odore (stavo per scrivere il profumo) del cherosene è ambrosia per l'appassionato.

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da JT8D » 19 aprile 2019, 13:35

Rispondendo a m-mad, concordo con te. Io sono un amatore della "vecchia" tecnologia del motore endotermico e tale rimarrò, però rispetto chi sceglie l'auto elettrica, ci mancherebbe, che ha anche i suoi vantaggi.

Però, per non inquinare veramente da nessuna parte, occorre che tutta la catena di fornitura dell'energia elettrica sia rinnovabile. Altrimenti sposterò solo l'inquinamento dove è prodotta l'energia. Lo smaltimento degli accumulatori sarà un altro problema da affrontare in futuro, non da poco.

Rispondendo a Maxx, straquoto quanto dici. Il profumo del Jet-A1 per me, da appassionato, è profumo appunto. Come era affascinante la scia nera lasciata dai vecchi turboreattori.

Poi giustamente l'evoluzione ha portato a motori più puliti, ma il fascino dei vecchi, inquinanti e rumorosi turboreattori è impagabile ed è iraggiungibile !!

E pazienza se ho respirato Jet-A1, comunque ho provato emozioni e quindi va bene così :D

Riguardo l'aereo elettrico, studi già ben avviati ce ne sono per velivoli da turismo, con prototipi funzionanti, Si stanno portando avanti studi per realizzare velivoli di corto-medio raggio full electric, però credo che sui widebody sia impossibile, troppe le potenze in gioco.

In ogni caso, io non potrò mai e poi mai accettare un aereo elettrico !!! E' contro la mia logica, formazione, cultura, passione :D

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da cabronte » 19 aprile 2019, 21:23

JT8D ha scritto:
Però, per non inquinare veramente da nessuna parte, occorre che tutta la catena di fornitura dell'energia elettrica sia rinnovabile. Altrimenti sposterò solo l'inquinamento dove è prodotta l'energia. Lo smaltimento degli accumulatori sarà un altro problema da affrontare in futuro, non da poco.
Assolutamente si, e sottolineo il "non da poco"! :wink:
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Toeloop » 26 aprile 2019, 23:15

Dovrei ritrovare un articolo di diversi anni fa in cui si diceva che a Schiphol si stava dotando di un impianto di risucchio dei gas di scarico degli aerei e trattamento dello stesso lungo le piste per abbattere l'inquinamento.
Spero non fosse un articolo pubblicato un primo di aprile :D Mau, ti sovviene qualcosa in merito?

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Eurostar » 28 aprile 2019, 21:19

Quindi per voi l'odore del Jet-A1 deve essere un po' come per noi appassionati di treni quello del croesoto :lol: :lol: :lol: Entrambi stanno scomparendo.
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da MR » 29 aprile 2019, 1:32

Dylan666 ha scritto: (sono sicuro che pochissimi l'abbiano letto visto lo scarso interesse generale, non solo qui dentro)
Scusa, ma come puoi sapere e giudicare ciò che leggono o non leggono gli utenti "qui dentro" di questo forum e quali interessi abbiano per l'ambiente?

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Maxx » 29 aprile 2019, 9:11

Cos'è il croesoto?

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da bande » 29 aprile 2019, 10:59

Eurostar ha scritto:Quindi per voi l'odore del Jet-A1 deve essere un po' come per noi appassionati di treni quello del croesoto :lol: :lol: :lol: Entrambi stanno scomparendo.
Non so cosa sia il croesoto ma il kerosene avio si sente eccome come prima...

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Lampo 13 » 29 aprile 2019, 15:11

Maxx ha scritto:Cos'è il croesoto?
"Il creosoto è il nome comune di diversi prodotti, di differente composizione.
Si tratta di derivanti dalla distillazione o di legna, o di catrami minerali.
I creosoti vengono utilizzati come:
- conservante per il legno usato dall'inizio del '700
(difatti era largamente utilizzato come impregnante per le traversine ferroviarie in legno).
..."

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Maxx » 29 aprile 2019, 15:33

Lampo 13 ha scritto:
Maxx ha scritto:Cos'è il croesoto?
"Il creosoto è il nome comune di diversi prodotti, di differente composizione.
Si tratta di derivanti dalla distillazione o di legna, o di catrami minerali.
I creosoti vengono utilizzati come:
- conservante per il legno usato dall'inizio del '700
(difatti era largamente utilizzato come impregnante per le traversine ferroviarie in legno).
..."
In pratica l'odore "di treno"! :-)

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Eurostar » 29 aprile 2019, 21:21

Esatto, il croesoto è una sostanza che si usava per impregnare le traversine in legno e serviva a evitarne il deterioramento per marciume. Rilascia un odore particolare, che si sente (o meglio sentiva, ormai oggi si può dire sia quasi del tutto scomparso) lungo le ferrovie, sopratutto nelle giornate calde. Fra gli appassionati di treni, quindi, era un odore caratteristico. Oggi le traverse in legno non si usano quasi più (sostituite da quelle in cemento armato precompresso) e dove si usano (in alcuni casi particolari), credo che non si usi più il croesoto come impregnante, perché cancerogeno.
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da musicaldoc » 1 maggio 2019, 16:38

Chi ha frequentato gli studi dentistici soprattutto nei decenni passati.... ne aveva a nausea dell'odore e sapore del creosoto :lol:

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Valerio Ricciardi » 26 maggio 2019, 13:15

JT8D ha scritto: Però, per non inquinare veramente da nessuna parte, occorre che tutta la catena di fornitura dell'energia elettrica sia rinnovabile. Altrimenti sposterò solo l'inquinamento dove è prodotta l'energia. Lo smaltimento degli accumulatori sarà un altro problema da affrontare in futuro, non da poco.
(In estrema sintesi, allargarsi nel dettaglio potrebbe solo annoiare.)

Concordo. Il passaggio ad una tecnologia tutto-elettrica è essenziale, sensato e ragionevole per portare ad emissioni zero una pletora di veicoli, tipicamente cui non vengono richieste grandi potenze, che circolano in centri storici e comunque in agglomerati urbani in cui la difficoltosa circolazione generale di grandi masse d'aria favorisce la concentrazione locale di elevati livelli di inquinanti a "livello passeggino", come son solito dire io per alleggerire i tecnicismi nei convegni in cui vengo invitato.

L'efficienza termodinamica, unita all'impronta ecologica globale di una attività, dovrebbe essere a mio avviso il faro guida, molto più di una misura delle emissioni inquinanti - o non inquinanti ma climalteranti come la CO2 - di ogni criterio di pianificazione delle attività umane di tipo industriale, dunque anche di quelle connesse ai trasporti. Concentrarsi (per ragioni di business) solo sull'ultimo anello della catena, porta esattamente come dici tu a esternalizzare rispetto a posti un cui... son concentrati più elettori... la fonte dell'inquinamento o del costo ambientale nel senso più lato (compreso quindi l'esaurimento delle risorse non rinnovabili).
E a differirne solo un poco nel tempo gli effetti principali e più preoccupanti.

Peraltro, uno dei rischi connessi alla globalizzazione è che si estenda anche ai siti di produzione di energia - o di contenitori di energia, come le batterie, e al loro successivo oneroso e problematico smaltimento - quel che accadde con l'industria chimica, nella quale sino ad oggi molte delle produzioni più pericolose, inquinanti e potenzialmente letali sono state delocalizzate riservandole (aka appioppandole...) a Paesi in via di sviluppo, in cui localmente il numero di decessi per malattie oncologiche ed altre patologie direttamente connesse all'inquinamento ambientale si sono impennati in modo parossistico. Il caso di Bhopal e dello stabilimento della Union Carbide è stato solo uno più eclatante per numero di morti, ma è una realtà sistematica, cinica e consolidata.

PERO' non TUTTO quel che scrive Dylan666, con accenti un po' troppo apodittici, è insensato circa l'utilità o meno di tanti voli, specie intercontinentali. Non è la norma, ma di casi in cui lo spostamento delle persone in fondo ha un senso molto limitato ve ne sono. Ma è un aspetto su cui solo una evoluzione culturale può intervenire. Anni fa, dirimpetto al mio appartamento romano dove prevalentemente vivo c'era una coppia di coniugi senza figli; lei, figlia di farmacista titolare di ben avviata grande farmacia e farmacista anch'essa, dunque certo non indigente, dopo esserci stata la prima volta per non meno di cinque anni consecutivi ritornò a fare 20 giorni di vacanza l'anno nello stesso resort piuttosto pretenzioso delle Maldive, dal quale una volta chiacchierando mi rivelò di non essere mai uscita. Immersioni non ne faceva, la canoa non le interessava, solo la prima volta aveva fatto una (1) escursione in barcone fra le isolette vicine. Poi, negli anni, il combustibile necessario a portare avanti e indietro da FCO a Malé e poi probabilmente con un Twin Otter con gli scarponi lei e suo marito sino al resort dell'atollo preferito, è servito a farle fare delle vacanze nella realtà indistinguibili, anche per quanto attiene il mare e i bagni, a quelle che avrebbe potuto fare in un Club Mediterranéé a Santa Maria di Leuca - stante il fatto che delle peculiarità e delle specificità delle Maldive appariva non interessarle nei fatti nulla.

Queste son cose vere e reali, come l'insensatezza della sostituzione nel tempo divenuta ormai compulsiva dei telefoni cellulari, specie gli smartphone che utilizzando tecnologie touch screen stanno comportando consumi importanti e drammaticamente in crescita dell'Indio, elemento indispensabile per l'implementazione pratica di questa tecnologia. Elemento per giunta di cui una importante percentuale delle fonti minerarie in giro per il mondo è già in mano cinese...

Ma son tutti aspetti sui quali solo un miglior livello di scolarizzazione e consapevolezza individuale derivante da una informazione corretta e da una visione del mondo meno ideologica e più attenta ai fatti potrà intervenire.
Certo non è che si può "disincentivare il trasporto aereo delle persone" che non dimostrino di avere ragioni indifferibili e irrinunciabili per spostarsi. Sarebbe ingiusto e antidemocratico, ed i vantaggi della facilitata mobilità degli individui sono sotto gli occhi di tutti, anche a livello culturale.
Tolto questo... è certo più facile diminuire le emissioni di un nuovo ennesimo turbofan avanzato ad altissimo rapporto di diluizione che ...rendere le persone più lungimiranti. A ridurre ulteriormente le emissioni del comparto, ci sarà la ricerca della diminuzione die consumi, che è già un fatto reale e tangibile, non fosse che perché connessa ai costi.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Valerio Ricciardi » 27 maggio 2019, 22:50

( Per inciso, la mia contestabilissima e discutibilissima opinione è che l'Europa - e Italia e Francia in particolare - stiano commettendo un errore madornale, marchiano, esiziale pianificando un pensionamento accelerato delle tecnologie raggiunte nei motori ad accensione spontanea per compressione, aka Diesel nel senso più lato.

L'efficienza termodinamica di questo propulsore, unita alla possibilità di ottenere ulteriori risparmi come consumi e miglioramenti nella qualità delle emissioni semplicemente interrompendo la corsa compulsiva a verso livelli di potenze specifiche che un tempo erano appannaggio solo di coupé sportivi (e tanto), suggerirebbe di lavorare sull'affinamento della composizione chimica del gasolio leggero per autotrazione, sulla riduzione del frazionamento per aumentare la cilindrata unitaria a tutto vantaggio del controllo delle turbolenze in camera di combustione, e sull'adozione di propulsori 4 tempi anche Diesel, e non solo a ciclo Atkinson, in accoppiamento con i motori elettrici, nelle ibride convenzionali e plug-in.

Sono in atto peraltro sperimentazioni veramente avanzate da parte di Bosch per ottenere una combustione particolarmente scarsa in NOx nelle emissioni; perciò IMHO forzare una veloce transizione al tutto-elettrico buttando alle ortiche decenni di know-how che erano il top disponibile con qualche eccezione solo per Honda nelle cilindrate medie, non lo trovo intelligente... proprio dal punto di vista ambientale.

Certo, se un 2.0 TDi con alimentazione a iniettore-pompa (metodo VW) eroga 170 CV, laddove una mia Mercedes 190E da "soli" 122 Cv DIN anche viaggiando a GPL superava in scioltezza in V i 220 tachimetrici senza forzare, poi non ci si deve stupire se non si riesca a farlo rientrare facilmente entro gli standard Euro 6 fase 2... se non facendo dei marchiani imbrogli. E' tutto lì il punto... basta prima di tutto smettere di essere bulimici con le potenze, accontentarsi di 75-80 Cv per un 1.4 litri TD, 90-100 per un 1.6i, 120-130 per un 2.0, ed ecco che la qualità dello scarico rimigliora velocemente anche senza aggiornare i sistemi di depurazione a valle... )
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Dylan666

Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Dylan666 » 28 maggio 2019, 10:21

JT8D ha scritto: E pazienza se ho respirato Jet-A1, comunque ho provato emozioni e quindi va bene così :D
Paolo
Vabbè dai, se è per quello c'è anche chi si inebria sniffando CrC, o benzina, oppure diluente alla nitro,ma il discorso era un pò più ampio :lol:
Immagina che io sono stato per decenni un attivo auto/aeromodellista dinamico, e anche per noi l'odore di nitrometano combusto era la benedizione, ci mettevamo apposta a carburare le auto e gli aerei in ambienti chiusi per drogarci di nitro...salvo poi cambiare repentinamente idea (e per quanto mi riguarda abbandonare il dinamico) quando un collega ha avuto un'epatite fulminante e per poco non è andato al creatore: infatti il nitrometano viene metabolizzato nei reni e nel fegato (oltre ad avere effetti devastanti per le cellule polmonari).
Giusto per dire che a volte, quando cambiamo idea, potremmo aver fatto danni.

tito
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da tito » 24 giugno 2019, 23:03

Credo che Dylan non abbia detto alcuna castroneria, anzi!

Come dice giustamente Dylan, In Italia non si vede o legge quasi niente sugli elevati consumi degli aerei.

Nell'europa centrale / del nord è però ben diverso. Lì infatti c'è un largo movimento ecologista che demonizza e non poco l'aereo. Tanta gente non vola preferendogli, per esempio, il treno o perfino l'auto per via del minore impatto ambientale.

Perché, e qua mi spiace per JT8D, l'aereo consuma, e tanto. Non è che vai a quasi 1000km/h a gratis :)

Sarà anche vero che le tecnologie dei motori jet sono avanzate tantissimo, ma credo più per ridurre i consumi che per ridurre le emissioni (anche se su CO2 le due cose sono strettamente collegate). Non è che su un motore d'aereo puoi mettere una marmitta o un filtro FAP!! :D

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da fabrizio66 » 25 giugno 2019, 0:08

io credo che il discorso sia più ampio. cos'è l inquinamento? solo il carburante bruciato? credo sia riduttivo.
oggi un treno alta velocità consuma un fracco di energia elettrica, sulla tratta roma milano ci sono moltissimi treni ogni giorno,
cosa costa produrre in termini di inquinamento tutta quella corrente?

l italia non è autosufficiente per la produzione di energia elettrica, si rivolge all estero comprandola dalla francia che la produce con le centrali nucleari. Quanto inquina una centrale nucleare?
Quanto danno arreca alla ambiente la costruzione di una linea alta velocità salerno torino?
se il passare all elettrico fosse alimentato solo da fonti rinnovabili potrebbe essere una cosa veramente bella, ma poi le batterie dismesse quanto inquinerebbero?
se avessimo un parco macchine totalmente elettrico nascerebbe poi un problema economico di non facile soluzione, dove prendiamo i soldi che vengono dalle accise sulla benzina e che permettono di coprire una buona parte del bilancio dello stato? si potrebbero tassare le colonnine di ricarica, però se poi la macchina me la ricarico nel garage di casa come faccio io stato a tassare?.
a me sembra come quando di inverno mettono il blocco delle auto per l inquinamento per poi scoprire che è prodotto dai riscaldamenti dei palazzi.
senza considerare che oggi con una macchina euro 5 di pochi anni fa sei bloccato durante i blocchi cittadini però puoi circolare con una fiat 127 alimentata a gas……….a questo punto facciamole tutte a gas.
io credo che il mondo dell aviazione in questi anni abbia fatto passi da gigante in termini di inquinamento, anche quello acustico e che spesso ci siano dei movimenti contrari al mezzo aereo per motivi ideologici che secondo me sono un po campati in aria.
ricordo sempre la polemica sull aeroporto di ciampino (tra l altro costruito 80 anni fa, quando intorno non c'era niente e le case attuali costruite a ridosso dell aeroporto sono stafe fatte senza nessun criterio) con comitati di quartiere per la chiusura dell aeroporto che osteggiano la struttura.
Gli stessi comitati però non si innervosiscono per il treno che gli passa sotto casa e che produce molto più rumore o per i traffico sul raccordo anulare distante 300 metri, senza contare che il verde intorno all aeroporto un po d'aria gliela fa circolare.
Nel nord europa ci sono comitati che preferiscono il treno e la macchina al mezzo aereo xche inquina di meno? non è detto che abbiano ragione loro.
Spesso accettiamo qualsiasi cosa che viene del nord europa come se fosse una cosa giusta o migliore ma non è sempre cosi.
A mio giudizio chiaramente

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da fabrizio66 » 25 giugno 2019, 0:11

Giusto per jtd8 admin

ma un bel dc-8 43 in atterraggio sulla 16 dx di fiumicino con tutto quel casino quando ti passava sulla testa con il profumo del carburante che ti inebriava tutto?
vuoi mettere?
io sul dc-9 salivo se potevo da dietro solo per sentire il profumo dell apu
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Lampo 13 » 25 giugno 2019, 6:59

tito ha scritto:Credo che Dylan non abbia detto alcuna castroneria, anzi!

Come dice giustamente Dylan, In Italia non si vede o legge quasi niente sugli elevati consumi degli aerei.

Nell'europa centrale / del nord è però ben diverso. Lì infatti c'è un largo movimento ecologista che demonizza e non poco l'aereo. Tanta gente non vola preferendogli, per esempio, il treno o perfino l'auto per via del minore impatto ambientale.

Perché, e qua mi spiace per JT8D, l'aereo consuma, e tanto. Non è che vai a quasi 1000km/h a gratis :)

Sarà anche vero che le tecnologie dei motori jet sono avanzate tantissimo, ma credo più per ridurre i consumi che per ridurre le emissioni (anche se su CO2 le due cose sono strettamente collegate). Non è che su un motore d'aereo puoi mettere una marmitta o un filtro FAP!! :D
Non ne sono sicuro, anzi.
Il calcolo sull'inquinamento va fatto considerando il passeggero/chilometro.
Prendiamo una Roma Parigi, da una parte un A320 con 150 passeggeri a bordo
dall'altra almeno 70 automobili per gli stessi passeggeri (in media le auto viaggiano scariche),
da una parte circa 6 tonnellate di cherosene, 4.800 litri (con una densità di 0,8),
dall'altra circa 8.300 litri di benzina/gasolio (12 km/l di media è ragionevole)
da una parte 2h e 30 m di volo blocco/blocco,
dall'altro 13h e 30 m di viaggio (che vuole dire anche consumo di copertoni, freni, cibo, bagni...),
sei proprio sicuro che l'aereo inquini più dell'automobile?
Tra l'altro anche le 11 ore di differenza di viaggio producono inquinamento,
anche la produzione dei tanti soldi in più per il viaggio in auto produce inquinamento,
la vita produce inquinamento!
Questo non vuole dire che si debba smettere di migliorare le tecnologie, ma un motore
aeronautico utilizza dei rapporti aria/carburante di 50 a 1 che con un rapporto
stechiometrico intorno a 14 a 1 significa cherosene completamente bruciato mentre un filtro
FAP è una colossale presa per i fondelli, accumula particolato in un "contenitore" per poi bruciarlo
tutto insieme con una iniezione di cherosene aggiuntiva e scaricarlo in aria con una
dimensione dello stesso molto più piccola e, quindi, più pericolosa ma non rilevata...

Dylan666

Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Dylan666 » 25 giugno 2019, 11:39

tito ha scritto:Credo che Dylan non abbia detto alcuna castroneria, anzi!
Grazie del tuo parere Tito, ma su un forum di appassionati di aviazione non potevo non trovare accaniti contestatori, ero preparato :wink: .
Io so solo che quando guardo Flightradar24 e vedo tutte quelle migliaia di puntini gialli contemporaneamente, mi viene una grande angoscia a pensare a quanto i cieli (oltre ovviamente alle autostrade e alle città,così non scontento nessuno) siano bombardati di inquinamento h24, è davvero impressionante.
Poi parliamo di cambiamenti climatici :roll:

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da AirGek » 25 giugno 2019, 12:23

Non è questione di essere contestatori o meno Dylan...

L’aereo inquina eccome... a te viene l’angoscia a vedere quel cielo costantemente occupato da puntini gialli... e le scatole su ruote che stanno in terra? Specie quelle che vedi sviluppare un fumo bello nero e denso dallo scarico non ti mette angoscia? E il riscaldamento di casa tua non ti mette angoscia?

Se la cosa può farti star meglio sappi che almeno in Europa e USA le procedura su come portare l’aereo puntano alla massima efficienza... in posti come Cina invece meglio non pensarci...

Se per te il problema climatico è così importante mi auguro che tu faccia qualcosa di concreto a riguardo... sarebbe una goccia nell’oceano ma ognuno può fare qualcosina... almeno per se stesso.
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da Dylan666 » 25 giugno 2019, 18:22

AirGek ha scritto: a te viene l’angoscia a vedere quel cielo costantemente occupato da puntini gialli... e le scatole su ruote che stanno in terra? Specie quelle che vedi sviluppare un fumo bello nero e denso dallo scarico non ti mette angoscia? E il riscaldamento di casa tua non ti mette angoscia?
Proprio perchè esiste una grande quantità di oggetti che "sulla terra" contribuisce all'inquinamento, nell'immaginario che mi riguarda pensare che anche il cielo (che romanticamente viene visto come entità pura e celestiale) sia martoriato in questo modo aumenta l'angoscia.Un ragionamento poco tecnico e molto emotivo, lo so.
Se per te il problema climatico è così importante mi auguro che tu faccia qualcosa di concreto a riguardo..
Cerco di fare del mio meglio, credimi, e sono sempre aperto a nuovi consigli utili.

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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da AirGek » 25 giugno 2019, 19:17

Nessuno vede il cielo in maniera pura e celestiale nel trasporto aereo anzi... ti dirò che un amico una volta mi rivelò fosse convinto che gli aerei non inquinano inquanto aspirano e sparano semplicemente aria... quindi semmai la visione di cui parli può avercela qualcuno sì, ma non certo qui dentro.

Settimana scorsa dall’aeroporto di Cagliari vedevo una nave da crociera partire e lasciava sopra di sè una nuvola di scarico che si estendeva quasi fino all’altro lato del golfo... pareva una nube di cenere vulcanica pensa un po’... aerei civili (e quindi i modelli che volano maggiormente) che lavorano tutt’oggi con lo stesso risultato li conto sulle dita di una mano...
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da JT8D » 26 giugno 2019, 0:04

fabrizio66 ha scritto:Giusto per jtd8 admin

ma un bel dc-8 43 in atterraggio sulla 16 dx di fiumicino con tutto quel casino quando ti passava sulla testa con il profumo del carburante che ti inebriava tutto?
vuoi mettere?
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:D :D

Eh, bei tempi.... :D :D
Giusto che la tecnologia vada avanti, ma il fascino di quelle macchine, con la loro musica e una bella scia di profumo era inimitabile !!

Sarò nostalgico, ma le macchine moderne non danno le stesse emozioni !!

Paolo
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Re: Aeroplani ed inquinamento atmosferico

Messaggio da JT8D » 26 giugno 2019, 0:10

tito ha scritto:Perché, e qua mi spiace per JT8D, l'aereo consuma, e tanto. Non è che vai a quasi 1000km/h a gratis :)

Sarà anche vero che le tecnologie dei motori jet sono avanzate tantissimo, ma credo più per ridurre i consumi che per ridurre le emissioni (anche se su CO2 le due cose sono strettamente collegate). Non è che su un motore d'aereo puoi mettere una marmitta o un filtro FAP!! :D
Ti ha già risposto correttamente Lampo qualche post sopra, non devo aggiungere altro. In proporzione consumi molto di più tu in auto a muoverti normalmente in città. Magari sei uno di quelli che viaggia sempre in auto da solo e non ottimizza i posti disponibili?

Sbagli a considerare il consumo come dato complessivo. Considerando il consumo per passeggero/Km, l'aereo è molto competitivo come consumi sulle lunghe distanze rispetto agli altri mezzi. Sicuramente consuma meno delle stesse persone che viaggiano con la propria automobile, magari non a pieno carico.

Poi è enorme il miglioramento dato dalle tecnologie motoristiche di oggi, come consumi ed emissioni. Le emissioni odierne sono minime rispetto ai motori di solo pochi anni fa, basta vedere i dati e le certificazioni. Tutto il sistema è improntato a ridurre il consumo e le emissioni conseguenti, anche a livello di riduzione dei pesi e di ottimizzazione delle procedure e dei piani di volo.

Questo come dato tecnico, poi tu continua a pensarla come vuoi :mrgreen:

Paolo
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