... e continuano a chiamarli eventi rari
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http://www.avherald.com/h?article=4d59194c&opt=0
E due! In otto mesi! Dopo l'Ural a Mosca ora anche Rossya a San Pietroburgo. Mi chiedo quale sarebbe stata la reazione dell'opinione pubblica e dei regolatori se anziché concludersi l'uno con un atterraggio di fortuna e l'altro con qualche ammaccatura, ci fossero stati due incidenti seri.
E due! In otto mesi! Dopo l'Ural a Mosca ora anche Rossya a San Pietroburgo. Mi chiedo quale sarebbe stata la reazione dell'opinione pubblica e dei regolatori se anziché concludersi l'uno con un atterraggio di fortuna e l'altro con qualche ammaccatura, ci fossero stati due incidenti seri.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
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Re: ... e continuano a chiamarli eventi rari
Il quasi totale blocco del traffico aereo mondiale sta causando situazioni strane negli aeroporti più trafficati: gli animali selvatici stanno progressivamente invadendo le aree che nessuno quasi più tiene sotto controllo. Niente aerei, niente bird control.
Così si spiega statisticamente il numero di impatti con volatili relativamente alto in periodi di traffico aereo ridotto al 10%.
Del resto sono sempre più frequenti avvistamenti di animali selvatici nei paesi di montagna e spesso anche in città, a parte i cinghiali che già c'erano. Cervi, volpi, lupi, anatre sul lungotevere, orsi, pesci nel Canal Grande, stupiti da tanta pace occupano spazi a loro prima preclusi.
Sarà che il caso che i piloti che ancora volano, o che presto riprenderanno a volare, stiano più attenti del solito perché potrebbero trovarsi di fronte a situazioni impreviste anche in aeroporti che prima non presentavano problemi (figuriamoci gli altri).
Così si spiega statisticamente il numero di impatti con volatili relativamente alto in periodi di traffico aereo ridotto al 10%.
Del resto sono sempre più frequenti avvistamenti di animali selvatici nei paesi di montagna e spesso anche in città, a parte i cinghiali che già c'erano. Cervi, volpi, lupi, anatre sul lungotevere, orsi, pesci nel Canal Grande, stupiti da tanta pace occupano spazi a loro prima preclusi.
Sarà che il caso che i piloti che ancora volano, o che presto riprenderanno a volare, stiano più attenti del solito perché potrebbero trovarsi di fronte a situazioni impreviste anche in aeroporti che prima non presentavano problemi (figuriamoci gli altri).
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Re: ... e continuano a chiamarli eventi rari
sardinian aviator ha scritto: ↑16 aprile 2020, 16:20http://www.avherald.com/h?article=4d59194c&opt=0
E due! In otto mesi! Dopo l'Ural a Mosca ora anche Rossya a San Pietroburgo. Mi chiedo quale sarebbe stata la reazione dell'opinione pubblica e dei regolatori se anziché concludersi l'uno con un atterraggio di fortuna e l'altro con qualche ammaccatura, ci fossero stati due incidenti seri.
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>Sardinian,
In tema di Bird strike sono stati condotti sperimentazioni sugli effetti, ad esempio,
di ultrasuoni o di altro tipo riguardante il Bird strike?
thanks
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Re: ... e continuano a chiamarli eventi rari
Hai ragione, penso che sia una situazione da non sottovalutare!sardinian aviator ha scritto: ↑18 aprile 2020, 10:06Sarà che il caso che i piloti che ancora volano, o che presto riprenderanno a volare, stiano più attenti del solito perché potrebbero trovarsi di fronte a situazioni impreviste anche in aeroporti che prima non presentavano problemi (figuriamoci gli altri).
Ale
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Re: ... e continuano a chiamarli eventi rari
airplane ha scritto: ↑18 aprile 2020, 17:04sardinian aviator ha scritto: ↑16 aprile 2020, 16:20http://www.avherald.com/h?article=4d59194c&opt=0
E due! In otto mesi! Dopo l'Ural a Mosca ora anche Rossya a San Pietroburgo. Mi chiedo quale sarebbe stata la reazione dell'opinione pubblica e dei regolatori se anziché concludersi l'uno con un atterraggio di fortuna e l'altro con qualche ammaccatura, ci fossero stati due incidenti seri.
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>Sardinian,
In tema di Bird strike sono stati condotti sperimentazioni sugli effetti, ad esempio,
di ultrasuoni o di altro tipo riguardante il Bird strike?
thanks
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Oh si certamente, di vario tipo e di varia provenienza. A parte quelli effettuati dagli stessi produttori (e venditori) dei sistemi, per loro natura opinabili, la scienza "ufficiale" e attendibile si è espressa in larga maggioranza con affermazioni come quella che segue:
"Avian hearing encompasses a narrower range of frequencies than human hearing; within that range, avian
hearing is less sensitive than human hearing. Birds cannot hear ultrasound (>20,000 Hz), but some can hear
infrasound (<20 Hz)". (What Can Birds Hear? R.C. Beason, USDA Wildlife Services, National Wildlife Research Center, Ohio Field Station, Sandusky, Ohio
Vale a dire che occorrerebbe studiare e sperimentare su diverse specie di uccelli gli effetti degli infrasuoni per vedere come reagiscono, sempre che le specie reattive rappresentino un reale pericolo per gli aerei.
Un altro "esperimento" fu tentato anni fa con le onde elettromagnetiche emesse dai radar meteo di bordo: non ha dato risultati apprezzabili in quanto per essere di effettivo disturbo a distanza di qualche chilometro (si pensi a un aereo in decollo o atterraggio che voglia "pulire" il sentiero di salita o discesa) dovrebbe avere potenze enormi e tali che a breve distanza possono essere dannose anche per gli umani. Pertanto è stato definito di nessuna utilità praticamente da tutti. Ciononostante, e qui viene il lato divertente, se ne trova ancora traccia in qualche aeroporto italiano (in qualcuno addirittura come un obbligo di impiego) come documentato dall'AIP.
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Re: ... e continuano a chiamarli eventi rari
Maggio 2020 - Aeronautica Spagnola - A400M danneggiato a seguito di un impatto con uccelli mentre operava alla base aerea di Saragozza, Spagna.
Foto: Aeronautica Spagnola
Foto: Aeronautica Spagnola