Birdstrikes...

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sardinian aviator
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Re: Birdstrikes...

Messaggio da sardinian aviator » 2 gennaio 2021, 17:54

sigmet ha scritto:
2 gennaio 2021, 2:40


Ecco, dovrebbe essere così' ma da pilota e da safety manager posso dire che questo non accade: la diffusione delle informazioni , almeno attraverso i canali istituzionali, e' decisamente carente a partire da quegli enti preposti alla raccolta dei dati e che poi non vengono divulgati.
Concordo in pieno. Aggiungo anche la considerazione che i dati che sono disponibili spesso non vengono nemmeno letti e tanto meno diventano oggetto di studio e ricerca. Cioè, a mio giudizio la diffusione e la "digestione" delle informazioni è carente da entrambe le sponde: sia da chi dovrebbe diffonderle che dalla parte di chi dovrebbe studiarle. Alludo ovviamente ai professionisti, che spesso non trovano materialmente il tempo (e magari la voglia) per l'aggiornamento (almeno spero sia solo per ragioni di tempo).
Un caso tra tanti riguarda i rapporti di inchiesta: sono quasi tutti online nei vari siti ma, se vai a chiedere, passano quasi inosservati e spesso capita di imbattersi in incidenti con gli stessi errori di altri precedenti (che evidentemente non erano conosciuti)
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Re: Birdstrikes...

Messaggio da JT8D » 3 gennaio 2021, 13:02

sigmet ha scritto:
2 gennaio 2021, 2:40
Non sono solo gli incidenti eclatanti, quelli che leggiamo sui giornali, ad essere utili alla prevenzione ma lo sono ancora di più' tutti quegli gli episodi che anche se non hanno conseguenze critiche nell' immediato possono fornire invece indizi importanti per trovare i potenziali anelli deboli di un sistema che dovrebbe crescere proprio dall'esperienza dei propri errori.
Al 100% d'accordo con te. Sono proprio questi "campanelli di allarme", spesso ignorati o sottovalutati, che dovrebbero invece far partire una ricerca delle criticità, anche a livello organizzativo, in modo da risolverle prima che avvenga un vero e proprio incidente. Lo studio dei near miss dovrebbe essere sicuramente enfatizzato.

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Re: Birdstrikes...

Messaggio da sardinian aviator » 4 gennaio 2021, 11:50

JT8D ha scritto:
3 gennaio 2021, 13:02
sigmet ha scritto:
2 gennaio 2021, 2:40
Non sono solo gli incidenti eclatanti, quelli che leggiamo sui giornali, ad essere utili alla prevenzione ma lo sono ancora di più' tutti quegli gli episodi che anche se non hanno conseguenze critiche nell' immediato possono fornire invece indizi importanti per trovare i potenziali anelli deboli di un sistema che dovrebbe crescere proprio dall'esperienza dei propri errori.
Al 100% d'accordo con te. Sono proprio questi "campanelli di allarme", spesso ignorati o sottovalutati, che dovrebbero invece far partire una ricerca delle criticità, anche a livello organizzativo, in modo da risolverle prima che avvenga un vero e proprio incidente. Lo studio dei near miss dovrebbe essere sicuramente enfatizzato.

Paolo
Vedi come gli argomenti più diversi poi possono confluire in un unico grande filone. Si parte dagli uccelli, si passa per le inchieste e le informazioni e si arriva alla madre di tutta la storia dell'aviazione: la prevenzione degli incidenti. Quello che si è appena descritto è il principio del safety management system che a sua volta si interfaccia con la necessità di una just culture. Ovvero fare in modo che le informazioni circolino e i campanelli di allarme, soprattutto gli errori degli operatori, siano evidenziati, studiati e prevenuti. Ovviamente gli operatori non devono subire conseguenze per la loro sincerità. Il da farsi è chiaro, come farlo è un discreto problema perché a monte di tutto deve cambiare la mentalità di molti operatori, di molti quadri, di molti dirigenti e di molte aziende. E anche di molti tribunali, per tacere dei Parlamenti.

Però intanto si potrebbe cominciare a istituire un registro mondiale delle investigazioni, scritte tutte nella stessa lingua, e rendendo in qualche modo routinaria la sua consultazione da parte di chi di dovere e non semplicemente come approfondimento personale.
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Re: Birdstrikes...

Messaggio da JT8D » 17 gennaio 2021, 19:20

Sono sicuramente d'accordo con te. Purtroppo sappiamo bene che questo aspetto a volte nelle organizzazione non viene applicato completamente, ne abbiamo già discusso molte volte anche sul forum. Con la conseguenza che l'operatore di front line, per timore di ripercussioni, tace l'accaduto, negando quindi all'organizzazione (e all'intera comunità aeronautica) un possibile spunto di riflessione e di discussione dell'accaduto, che avrebbe contribuito a migliorare la sicurezza complessiva dell'organizzazione in cui opera e di riflesso dell'intero sistema.

Io continuo a sperare che ogni professionista e ogni operatore si informi continuamente sui vari eventi, come parte della sua formazione continua, che deve proseguire sempre (non si finisce mai di imparare, ogni evento approfondito e studiato può essere un tassello in più per aumentare la propria consapevolezza). Sicuramente un database mondiale aiuterebbe, come l'obbligo di rendere disponibili tutti i report in una lingua comune (naturalmente l'inglese), per rendere possibile a tutti la consultazione. Tutt'ora, come sai bene, vi sono autorità che pubblicano le relazioni solo nella lingua di origine.

Paolo
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