atterrare con nubifragi o temporali
Moderatore: Staff md80.it
atterrare con nubifragi o temporali
Salve a tutti, domani dovrò atterrare a Bologna e il meteo prevede piogge consistenti per tutto il giorno e allerta gialla dopo i recenti eventi alluvionali della settimana scorsa. Sono sinceramente preoccupata e spero che qualcuno vorrà rassicurarmi con esperienze già vissute di atterraggio con maltempo. Grazie
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Ciao! Dipende dall’intensità e dalla direzione del vento: se costante e allineato al movimento dell’aereo, cioè frontale, può risultare inavvertibile o quasi. Se al traverso e magari a raffiche, sentirai l’aereo muoversi un pò di più perché i piloti devono correggere la rotta. Però: la scorsa settimana in Emilia c’è stato il disastro che abbiamo visto tutti. Hai sentito di problemi al traffico aereo? Intendo problemi relativi alla sicurezza del volo. Io no! Ci sarà stato qualche ritardo, ma niente più di questo.Stellina ha scritto: ↑9 maggio 2023, 13:01Salve a tutti, domani dovrò atterrare a Bologna e il meteo prevede piogge consistenti per tutto il giorno e allerta gialla dopo i recenti eventi alluvionali della settimana scorsa. Sono sinceramente preoccupata e spero che qualcuno vorrà rassicurarmi con esperienze già vissute di atterraggio con maltempo. Grazie
Ultima modifica di Maxx il 9 maggio 2023, 17:11, modificato 1 volta in totale.
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Ci sono dei limiti da rispettare ben precisi sia per quanto riguarda il vento che per lo spessore dell'acqua sulla pista e sulla combinazione tra le due.Stellina ha scritto: ↑9 maggio 2023, 13:01Salve a tutti, domani dovrò atterrare a Bologna e il meteo prevede piogge consistenti per tutto il giorno e allerta gialla dopo i recenti eventi alluvionali della settimana scorsa. Sono sinceramente preoccupata e spero che qualcuno vorrà rassicurarmi con esperienze già vissute di atterraggio con maltempo. Grazie
Sono limiti invalicabili che se non rientrano in quanto previsto portano a deviare su un aeroporto alternato. Puoi stare tranquilla.
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Relativamente al discorso dello spessore dell’acqua sulla pista, potresti sperimentare un contatto con la pista meno morbido, più deciso del “solito”: non è, come molti credono, un “errore del pilota” ma una manovra fatta espressamente per rompere il film d’acqua presente sulla pista ed evitare l’aquaplaning che impedirebbe una frenata corretta. Si chiama “positive landing” (Lampo, lo sto dicendo a te!!! )
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Nei manuali degli aeroplani è riportato lo spessore massimo di acqua ammesso per l'atterraggio,Maxx ha scritto: ↑9 maggio 2023, 17:28Relativamente al discorso dello spessore dell’acqua sulla pista, potresti sperimentare un contatto con la pista meno morbido, più deciso del “solito”: non è, come molti credono, un “errore del pilota” ma una manovra fatta espressamente per rompere il film d’acqua presente sulla pista ed evitare l’aquaplaning che impedirebbe una frenata corretta. Si chiama “positive landing” (Lampo, lo sto dicendo a te!!! )
positive landing o meno, inoltre un condizione di pista Wet o SSW riduce la massima componente
di vento al traverso.
Per esempio, per il B777-200 di Alitalia tali limiti erano:
Cross Wind: Dry 30 Kts, Wet 25 kts, SSW 15 Kts, M/P 10 Kts, Poor 5 Kts
Il limite di spessore per SSW era di 12 mm / 0.5 inch
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Lo spessore di acqua sulla pista come viene misurato?Lampo 13 ha scritto: ↑9 maggio 2023, 19:16Nei manuali degli aeroplani è riportato lo spessore massimo di acqua ammesso per l'atterraggio,Maxx ha scritto: ↑9 maggio 2023, 17:28Relativamente al discorso dello spessore dell’acqua sulla pista, potresti sperimentare un contatto con la pista meno morbido, più deciso del “solito”: non è, come molti credono, un “errore del pilota” ma una manovra fatta espressamente per rompere il film d’acqua presente sulla pista ed evitare l’aquaplaning che impedirebbe una frenata corretta. Si chiama “positive landing” (Lampo, lo sto dicendo a te!!! )
positive landing o meno, inoltre un condizione di pista Wet o SSW riduce la massima componente
di vento al traverso.
Per esempio, per il B777-200 di Alitalia tali limiti erano:
Cross Wind: Dry 30 Kts, Wet 25 kts, SSW 15 Kts, M/P 10 Kts, Poor 5 Kts
Il limite di spessore per SSW era di 12 mm / 0.5 inch
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Non lo so di preciso, immagino ci siano diversi metodi, alcuni certamente meglio di stimare l'aderenza della pista correndoci sopra con la FIAT aeroportuale e piantando una frenata, come succedeva su alcuni aeroporti...Maxx ha scritto: ↑10 maggio 2023, 9:09Lo spessore di acqua sulla pista come viene misurato?Lampo 13 ha scritto: ↑9 maggio 2023, 19:16Nei manuali degli aeroplani è riportato lo spessore massimo di acqua ammesso per l'atterraggio,Maxx ha scritto: ↑9 maggio 2023, 17:28Relativamente al discorso dello spessore dell’acqua sulla pista, potresti sperimentare un contatto con la pista meno morbido, più deciso del “solito”: non è, come molti credono, un “errore del pilota” ma una manovra fatta espressamente per rompere il film d’acqua presente sulla pista ed evitare l’aquaplaning che impedirebbe una frenata corretta. Si chiama “positive landing” (Lampo, lo sto dicendo a te!!! )
positive landing o meno, inoltre un condizione di pista Wet o SSW riduce la massima componente
di vento al traverso.
Per esempio, per il B777-200 di Alitalia tali limiti erano:
Cross Wind: Dry 30 Kts, Wet 25 kts, SSW 15 Kts, M/P 10 Kts, Poor 5 Kts
Il limite di spessore per SSW era di 12 mm / 0.5 inch
Quello in foto era uno dei potenti mezzi che avevamo a disposizione in AMI...
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Peraltro ricordo un atterraggio a Linate di qualche anno fa in una giornata ben peggiore di quella di oggi. Mi accorsi di quanto il tempo fosse brutto (era tardo pomeriggio di dicembre, quindi buio) solo scendendo dall’aereo. Manco mezza turbolenza in tutto l’avvicinamento, Alpi comprese.
- sardinian aviator
- FL 500
- Messaggi: 5010
- Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
- Località: Nord Sardegna
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Lo spessore di acqua sulla pista come viene misurato?
Questa è una bellissima domanda che sposta un pò il focus dall'aereo all'aeroporto (e gli aeroporti non sono tutti uguali).
Oggi i piloti hanno a disposizione tabelle accuratissime, computer ultraveloci, ma se i dati che arrivano da terra non sono esatti sevono a poco o sono addirittura fuorvianti.
Per la misurazione dell'azione frenante, in funzione dello spessore dell'agente contaminante, si usano in genere apparecchi chiamati Skiddometers o Mu-meters, che richiedono però maestranze specializzate. L'azione frenante ha 5 livelli, Good, Medium to Good, Medium, Medium to Poor, Poor.
Tutti i particolari su questa materia si trovano nella circolare ENAC APT10A del 2014, disponibile online, che fornisce anche il contesto normativo.
Ciò detto, non sempre è stato così. Nei tempi pioneristici (ahimè i miei), e in specie negli scali periferici a gestione statale, non esisteva nulla di tutto ciò. La misurazione dello spessore dell'acqua, su richiesta del pilota, veniva fatta da qualcuno appoggiando una moneta da 100 lire in più punti della pista e guardando se veniva sommersa interamente. Poi, per non sbagliare, l'azione frenante era sempre Poor.
E molti piloti si divertivano a stuzzicare il personale di terra chiedendo nel bel mezzo di un temporale di uscire a misurare l'azione frenante, ricevendo in cambio valanghe di insulti.
Altri lanciavano l'auto di servizio, in genere una 600 o al massimo una Uno e poi frenavano di colpo. Essendo la pista larga 45 mt. non c'era il rischio di uscire fuori strada. Come poi queste sensazioni che pervenivano dal fondoschiena si traducessero in valutazioni tecniche resta ancora un mistero
Ma era sempre più saggio scrivere in AIP che il servizio non era disponibile. Altri tempi!
Questa è una bellissima domanda che sposta un pò il focus dall'aereo all'aeroporto (e gli aeroporti non sono tutti uguali).
Oggi i piloti hanno a disposizione tabelle accuratissime, computer ultraveloci, ma se i dati che arrivano da terra non sono esatti sevono a poco o sono addirittura fuorvianti.
Per la misurazione dell'azione frenante, in funzione dello spessore dell'agente contaminante, si usano in genere apparecchi chiamati Skiddometers o Mu-meters, che richiedono però maestranze specializzate. L'azione frenante ha 5 livelli, Good, Medium to Good, Medium, Medium to Poor, Poor.
Tutti i particolari su questa materia si trovano nella circolare ENAC APT10A del 2014, disponibile online, che fornisce anche il contesto normativo.
Ciò detto, non sempre è stato così. Nei tempi pioneristici (ahimè i miei), e in specie negli scali periferici a gestione statale, non esisteva nulla di tutto ciò. La misurazione dello spessore dell'acqua, su richiesta del pilota, veniva fatta da qualcuno appoggiando una moneta da 100 lire in più punti della pista e guardando se veniva sommersa interamente. Poi, per non sbagliare, l'azione frenante era sempre Poor.
E molti piloti si divertivano a stuzzicare il personale di terra chiedendo nel bel mezzo di un temporale di uscire a misurare l'azione frenante, ricevendo in cambio valanghe di insulti.
Altri lanciavano l'auto di servizio, in genere una 600 o al massimo una Uno e poi frenavano di colpo. Essendo la pista larga 45 mt. non c'era il rischio di uscire fuori strada. Come poi queste sensazioni che pervenivano dal fondoschiena si traducessero in valutazioni tecniche resta ancora un mistero
Ma era sempre più saggio scrivere in AIP che il servizio non era disponibile. Altri tempi!
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: atterrare con nubifragi o temporali
E la tua risposta è il bello del forum, la dimostrazione della bellezza e dell'interesse di quello che vi si dice!!
- JT8D
- Administrator
- Messaggi: 18988
- Iscritto il: 2 agosto 2005, 20:38
- Località: Limbiate (MB)
- Contatta:
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Dato che la discussione ha preso una piega più tecnica, molto interessante, sposto la discussione in area generiche, dove è più utile e visibile rispetto all'area presentazioni nuovi utenti
Paolo
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)
Re: atterrare con nubifragi o temporali
I criteri della valutazione del coefficiente di frenata sono stati variati nel 2021 nell'ottica di una armonizzazione dei riporti e allo scopo di standardizzare i metodi di misurazione, La Circolare ENAC APT 10 a e' stata quindi abrogata dopo l'introduzione del GRF (Global reporting format) e sostituita dalla APT 10 b.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
- sardinian aviator
- FL 500
- Messaggi: 5010
- Iscritto il: 20 ottobre 2009, 11:12
- Località: Nord Sardegna
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Come ti distrai un attimo spunta un'altra circolaresigmet ha scritto: ↑12 maggio 2023, 0:25I criteri della valutazione del coefficiente di frenata sono stati variati nel 2021 nell'ottica di una armonizzazione dei riporti e allo scopo di standardizzare i metodi di misurazione, La Circolare ENAC APT 10 a e' stata quindi abrogata dopo l'introduzione del GRF (Global reporting format) e sostituita dalla APT 10 b.
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio
Re: atterrare con nubifragi o temporali
Fossero solo quelle..Come ti distrai un attimo spunta un'altra circolare
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.