AirGek ha scritto:Se a qualcuno interessa:
http://www.pdoristano.it/?p=1417
Tra i commenti a fine articolo ve ne sono alcuni da parte di Emanuele Rimini, nome noto alla SOGEAOR.
Trovo che la posizione presa dal PD oristanese sull’aeroporto di Fenosu sia in gran parte condivisibile, con qualche osservazione. Per una migliore comprensione dell’attuale situazione giova tuttavia tornare indietro nel tempo, perché molte deficienze attuali hanno radici antiche.
1) La SOGEAOR ottenne a suo tempo una formidabile spinta propulsiva dalla politica e dal territorio (ricordate il Comitato dei Sindaci pro Fenosu di qualche anno fa?) sul presupposto dell’irrinunciabilità di un aeroporto per lo sviluppo economico. Di quella spinta si è persa via via traccia mentre sono aumentate le critiche e gli atteggiamenti ostili a tutti i livelli.
2) La parte più ingente del finanziamento pubblico è stata destinata alla realizzazione della struttura attuale; la società di gestione, prima ancora di iniziare il suo mestiere, ha dovuto preoccuparsi di costruire, più che di gestire. Peraltro ciò è stato ben fatto (salvo in qualche caso), come attestano le certificazioni ricevute dall’Autorità.
3) Tutti o quasi i Presidenti e i CdA delle società di gestione aeroportuali sono frutto di nomine politiche: nessuno pretende che queste persone siano degli esperti; si pretende invece che la guida effettiva, a livello di AD o Direttore Generale, sia in mano a tecnici, come non è mai stato ad Oristano, dove tali figure non sono mai esistite.
Premesso ciò, il documento del PD riporta alcune inesattezze di natura tecnica che è opportuno chiarire.
Personale: il numero di persone occupate non è corretto neppure allo stato attuale dei voli; esistono carenze praticamente in tutti i servizi; in alcuni casi il numero degli addetti è previsto da norme ENAC (antincendio, security, AFIS) e non vi si può derogare; in altri sono i CCNL, i carichi di lavoro e gli orari dei voli a determinare l’entità delle risorse umane necessarie. Inoltre la società è tuttora priva di alcune pedine essenziali a livello di responsabili, Direttore Generale, Responsabile Handling, Direttore Tecnico Security. Gli ultimi due sono espressamente previsti dalle norme, il primo può essere sostituito da un Presidente Delegato, ma in ogni caso deve essere nominato. Giustamente il documento parla anche di Direttore Commerciale, Direttore Marketing, Direttore Voli, ma tali figure hanno un costo difficilmente sopportabile ed anche, forse, difficilmente accettabile dall’opinione pubblica. La società finora ne ha fatto a meno.
Certificazione IFR: l’aeroporto sconta la sua posizione geografica, a ridosso di uno spazio aereo militare, ma soprattutto il momento politico. Riuscire a far sedere allo stesso tavolo i responsabili ENAC, ENAV e A.M. non deve essere oggi per nulla facile. La recente sentenza di condanna dei controllori di Decimo per l’incidente sui Sette Fratelli nemmeno aiuta: tutti si sono irrigiditi. Al momento sembra che il tassello mancante sia una sorta di documento di valutazione del rischio, di cui nessun ente pubblico sembra volersi far carico. Gli orari su Fiumicino (slot) non li decide né la società né il vettore, ma Assoclearance, in quanto Fiumicino è un aeroporto pienamente coordinato; quelli ottenuti devono pertanto essere quanto di meglio possibile al momento. Onestamente non vedo il procedere a tentoni e la mancanza di fili conduttori, quanto invece resistenze ed ostacoli a livello burocratico centrale (e regionale).
Contratto con la Denim: non entro nel merito del contratto primo perché come al solito è più protetto di Fort Knox, e poi perché, anche conoscendolo, non basterebbe tutto il forum; tuttavia rilevo che esso ha costretto la SOGEAOR a diventare altro, da gestore di aeroporto a noleggiatore di aeroplani, senza peraltro avere le competenze per svolgere bene questa attività. E’ stata creata quest’entità ibrida che è la FlyOristano.com (ma di chi è? A chi fa capo?) , che non è vettore né Tour Operator. Il risultato è che la SOGEAOR si è dovuta accollare oneri che per natura non le competono, quali ad esempio il rimborso ai passeggeri per ritardi e cancellazioni, che spetterebbero di norma al vettore, per tacere del carburante, spese alberghiere ecc… che sembra non siano a carico del vettore.
E’ chiaro che non se ne esce se non iniziando ciascuno a fare il proprio mestiere, il vettore faccia il vettore e la SOGEAOR gestisca l’aeroporto e offra i servizi di assistenza a terra (a pagamento e non gratuitamente come oggi). Altrimenti si avranno, come oggi, solo spese e niente ricavi se non il prezzo dei biglietti (largamente insufficienti a coprire tutte le spese della società).
I cinque punti del documento sono peraltro largamente condivisibili in linea generale; basta sapere però che tutti non offrono se non limitata o nulla redditività, ben lontana dal pareggiare le spese di gestione della struttura che rimangono alte perché di livello standard devono essere, per legge, i servizi aeroportuali. I voli passeggeri, anche per l’indotto che creano, sono al momento da considerarsi irrinunciabili.
Un’ultima osservazione sul colorito intervento dello Studio Rimini: per quanto mi risulta e senza nulla togliergli, la certificazione di aeroporto, la certificazione AFIS, la certificazione antincendio ed altre (handling) non sono farina del suo sacco, come sembra arguirsi da questo ed altri suoi interventi. Le istanze e la manualistica necessaria per il rilascio delle autorizzazioni ENAC sono infatti state redatte all’interno dalla stessa SOGEAOR dai suoi tecnici. A meno che non intendesse riferirsi ad altri tipi di interventi di natura "diplomatica" per accelerare il rilascio delle certificazioni...
È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio