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da brezzalife » 25 gennaio 2008, 9:00
Iavarone: Piano di sviluppo in tempi brevi
"La costituzione del consorzio per l'aeroporto di Capua è solo un primo passo". Luigi Iavarone, presidente del consorzio Sam, che dal Denaro aveva lanciato un appello a "rimuovere gli ostcoli" per la nascita dello scalo, registra con favore che "qualcosa comincia a muoversi: speriamo che i prossimi passi per mettere l'aeroporto al servizio delle Pmi non siano frenati da lungaggini burocratiche".
Domanda. Presidente, oggi nasce la società consortile per l'aeroporto di Capua: i suoi dubbi sono fugati?
Risposta. La notizia è positiva, ma la firma per la nascita del consorzio rappresenta solo l'inizio di un percorso. L'atto cositutivo non significa avere la disponibilità dello scalo. La strada è ancora lunga e presenta numerosi ostacoli.
D. Quali sono i principali problemi da affrontare?
R. Ritengo che vada prioritariamente definito il ruolo di Capua nel sistema aeroportuale regionale: in questa prospettiva vanno stabiliti gli interventi, ed i relativi finanziamenti, per adeguare la pista, i servizi e le strutture agli standard richiesti dall'Enac.
D. Il sistema aeroportuale campano prevede l'aeroporto di Capua come quarto scalo (con investimenti per 15,3 milioni): che ruolo deve avere la Regione?
R. Deve prevedere un piano di interventi adeguati anche per le aree industriali contigue: siamo l'unico polo aeronautico in Italia a non avere strutture al servizi dell'industria. Capodichino è da anni saturo e non è idoneo a soddisfare le esigenze delle Pmi.
D. Ritiene invece il "Salomone" strategico per le industrie del settore?
R. La presenza del Cira e di alcune imprese del comparto aeronautico nell'area della pista rafforza l'identità di un distretto: da questo punto di vista, ritengo l'aeroporto di Capua l'unica soluzione possibile per dotare la Campania di una struttura in grado di rendere le piccole e medie imprese competitive sul piano nazionale e internazionale.
D. Che tipo di attività potranno essere svolte all'interno dello scalo?
R. Quelle che oggi sollecitano le aziende del settore: collaudi, sperimentazioni, operazioni di manutenzione e riconversione velivoli. Queste caratteristiche vanno prese in considerazione nella fase di elaborazione del piano di sviluppo, che rappresenta oggi il vero nodo da scigliere.
D. In che senso?
R. Vanno soprattutto coniugate le esigenze del distretto aeronautico con quelle di un aeroporto regionale aperto al traffico civile. Sono due ambiti diversi per la definizione di finanziamenti e investimenti.
D. Quali sono gli altri passi da compiere in questa direzione?
R. Vanno preliminarmente definiti i rapporti con il Demanio militare per il passaggio delle aree. Per fortuna la costituzione del consorzio rappresenta un segnale importante per due aspetti.
D. Quali?
R. Ora c'è un soggetto internzonato a fare qualcosa, un interlocutore, ad esempio, per la cessione di suoli e strutture dal demanio. Poi rappresenta un accordo condiviso da enti e imprese. Ma è una premessa per la realizzazione dello scalo, siamo ancora in una fase embrionale.
D. Quanto tempo, secondo lei, è necessario per rendere operativo l'aeroporto?
R. Se ci sono voluti quattro anni per la costituzione del consorzio, spero che non ne occorrano altrettanti per rendere fruibile lo scalo al sistema produttivo. Il rischio è di perdere competitività e ruolo rispetto ad altri poli aeronautici, in Italia e all'estero. Purtroppo i tempi della burocrazia non rispettano i tempi dell'industria.
L'unica cosa che non e' stata ancora toccata dal progresso e' l'idea di progresso !
CAPUA - Il Consigliere Regionale del Gruppo di Forza Italia, componente della IV Commissione Ordinaria Attività Produttive, Paolo Romano ha rilasciato la seguente dichiarazione:
