Verissimo, ne è la comprova anche qualche problema specifico ben serio che ha avuto ad esempio il 380; che mi pare sia stato e vena affrontato con l'intento di risolverlo, tutti se ne son preoccupati, nessuno spero se ne è intimamente beato. Nemmeno il concorrente diretto (che magari compra anche lui motori di altro modello dallo stesso produttore... o magari ne adotterà un paio per un suo wide body bigetto).JT8D ha scritto: La lesione ad una turbine blade del motore, naturalmente enfatizzata allo spasimo da una stampa non specializzata come prova che la macchina è uno schifo (ma probabilmente chi scriveva a volte non sapeva nemmeno di cosa si stava parlando tecnicamente), non è una cosa tragica ne è la prima volta che capita, ed è stata rilevata in seguito a test estensivi e molto severi, oltre al normale profilo di missione. Anche in campo civile si sono avute in passato problematiche tecniche sui motori, a volte tra l'altro evidenziate quando la macchina era già in servizio, e anche tendenzialmente molto più gravi e frequenti.
JSF
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Re: JSF
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Re: JSF
Con l'arrivo a Nellis di tre esemplari (il quarto probabilmente in arrivo a breve) e di altri JSF su altre basi inizia una prima fase di valutazione dell'aereo portata avanti solo da reparti interamente USAF, senza l'appoggio del costruttore...ma una valutazione vera e propria avverrà tra qualche anno...un approccio diverso rispetto a quello tradizionalmente usato fino ad ora come viene spiegato nell'articolo:
http://www.flightglobal.com/news/articl ... on-383309/
http://www.flightglobal.com/news/articl ... on-383309/
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Re: JSF
Non mi riesce di decifrare perché dovrebbero aver deciso delle modalità di test differenti.
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Re: JSF
Il quarto (per Nellis ) si dovuto fermare anzitempo causa inconveniente
http://alert5.com/2013/03/12/f-35-made- ... er=desktop
http://alert5.com/2013/03/12/f-35-made- ... er=desktop
Re: JSF
La Danimarca pur partecipando allo sviluppo del Lightning II si guarda attorno in cerca di alternative al JSF...
http://www.flightglobal.com/news/articl ... ht-383554/
Nel frattempo è stato presentato, agganciato sotto la semiala dell'F-35, il JSM, missile antinave norvegese compatibile con le stive del JSF
http://www.flightglobal.com/news/articl ... ut-383362/
PS: ma richelieu che fine ha fatto? Il conclave è finito da mo'
http://www.flightglobal.com/news/articl ... ht-383554/
Le alternative sono poi i soliti noti: Typhoon, Super Hornet, Gripen E...(per ora si direbbe niente Rafale )Four bidders are to contest Denmark's next-generation fighter requirement, after Copenhagen decided to consider alternatives to its planned procurement of up to 48 Lockheed Martin F-35As.
Nel frattempo è stato presentato, agganciato sotto la semiala dell'F-35, il JSM, missile antinave norvegese compatibile con le stive del JSF
http://www.flightglobal.com/news/articl ... ut-383362/
PS: ma richelieu che fine ha fatto? Il conclave è finito da mo'
Re: JSF
Qualcuno crede ancora nella politica estera italiana?Qual'è e quale sarà la politica internazionale dell'Italia?
Quale ruolo nelle operazioni internazionali abbiamo intenzione di mantenere?
Quanto siamo disposti a scendere in campo per difendere gli interessi del nostro paese e delle nostre aziende(che è esattamente quello che è successo in Libia)?
Quanto siamo disposti a sacrificarci e ad impegnarci nella lotta al terrorismo internazionale?
Il Paese ormai è diviso su tutto, Nord Sud, Destra Sinistra, non si riesce a venirne fuori da una crisi ormai palesemente irrisolvibile.
E si citano le aziende oltremare come se fossero la linfa vitale quando è altrettanto palese che rappresentano per lo più un mero miraggio per qualche industriale/imprenditore che vuole fare la cresta ( giustamente) sul costo del lavoro e sulla burocrazia.
Tutto questo non è OT perchè lo F35 ci entra alla grande. Investire su questo programma come fatto fin'ora è stato un errore gravissimo. Non si parla di F-16, ma di un velivolo particolare nato per le dottrine d'impiego USA e non UE dove per lo più, assetti come gli Eurocanard rappresentano ancora la piattaforma ideale. Concordo che il Viper sarebbe stata la scelta migliore ( anzi forse lo F-18), ma entrare in questo programma avrebbe precluso l'ingresso all'EFA. Con tutto quello che ne deriva.
Se servivano una ventina di F-35 per la bagnarola, perchè non si sono acquistati off the shelf, magari con qualche compesazione industriale? Ci si è voluti impelagare in un programma molto "difficile" senza ponderare un bel niente, e già i discorsi dell'epoca facevano ridere, figurarsi quelli di oggi come il trasferimento di know-how per "osmosi"...
Ho pianto, ho riso... Ho fatto scelte sbagliate, altre giuste... Sono amico di molti, voglio bene a pochi, non odio nessuno... Parlo poco ma dico sempre quello che penso... Qualcuno mi vuole bene, altri mi detestano... Pazienza è la vita!
Re: JSF
Capisco che sia una cosa sconvolgente ma è così:
http://www.flightglobal.com/news/articl ... 35-379651/
I norvegesi puntano ad usarlo anche e soprattutto per difendere le loro coste (il missile è derivato da un precedente progetto antinave)
http://www.flightglobal.com/news/articl ... 35-379651/
I norvegesi puntano ad usarlo anche e soprattutto per difendere le loro coste (il missile è derivato da un precedente progetto antinave)
Re: JSF
Singapore era già intenzionato ad acquistare il velivolo ed aveva una partecipazione al programma uguale a quella di Israele in qualità di Security Cooperative Partecipants.
Niente di nuovo sotto il sole, a differenza di quanto è successo in Canada dove poi verosimilmente si opterà per l'acquisto indifferentemente dal nuovo bando, come per il resto succederà anche in Danimarca.
Il punto da analizzare è diverso e si basa su dati reali e non su blasonati desiderata personali conditi con anti o filo "americanismo" a seconda del punto di vista dell'osservatore. Mancano i soldi. Volenti o nolenti...
Niente di nuovo sotto il sole, a differenza di quanto è successo in Canada dove poi verosimilmente si opterà per l'acquisto indifferentemente dal nuovo bando, come per il resto succederà anche in Danimarca.
Il punto da analizzare è diverso e si basa su dati reali e non su blasonati desiderata personali conditi con anti o filo "americanismo" a seconda del punto di vista dell'osservatore. Mancano i soldi. Volenti o nolenti...
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Re: JSF
Appunto. Grazie ai risultati non semplici da gestire delle ultime elezioni italiane, lo spread fra i BTP italiani ed i Bund tedeschi è arrivato a 330 punti base; era a 237.
93 punti base di differenza ci costeranno, nel 2013, circa uno 0,2 appena scarso dei PIL, con un costo in termini di interessi di poco superiore a 3,1 miliardi di euro, che andranno recuperati in altro modo.
Se il differenziale si manterrà, l'incremento di interessi da corrispondere ai detentori di titoli sarà poi di 6,3 mld scarsi nel 2014 e oltre 8 mld nel 2015. Fonte: Banca d'Italia, relazione ufficiale.
Nel mentre, lo stato italiano deve ancora 71.000.000.000 euro ai fornitori (liberi professionisti, imprese fornitrici di beni o servizi) non pagati, le cui fatture a fronte di beni o servizi compiutamente erogati e non contestati son strascadute.
Questa è la ragione della mia tenace perplessità. Che l'aeroplano prima o poi volerà e anche bene, non ho ragione di dubitarne; che sarà valido per i suoi scopi, alla fine lo trovo molto probabile; che sarà un grande successo, è cosa che non mi riguarda. Non ho ragione di fare il tifo, dal momento che non sono il generale Turgidson del Dottor Stranamore di Kubrick, né mi daranno percentuali; e il ritorno industriale per le aziende hi-tech italiane coinvolte dubito fortissimamente potrà solo lontanamente avvicinarsi a 71 miliardi di euro.
Nel mentre, il Censis ha comunicato STAMANI che il tasso di chiusure di esercizi commerciali al dettaglio ha raggiunto un rate di 161 negozi chiusi AL GIORNO.
L'euro,complice sopratutto la crisi cipriota, ha raggiunto il minimo a 1,286 contro un dollaro, valuta di riferimento per saldare il conto finale, gioiosamente ancora ignoto, del supercaccia stealth.
Ma non è che 'sta situazione sarebbe stata molto migliore se si fosse trattato del prodotto di un consorzio anglo-spano-brasiliano, o se fosse stato un ambizioso progetto Dassault. Il succo, è sempre quello di Eltar.
93 punti base di differenza ci costeranno, nel 2013, circa uno 0,2 appena scarso dei PIL, con un costo in termini di interessi di poco superiore a 3,1 miliardi di euro, che andranno recuperati in altro modo.
Se il differenziale si manterrà, l'incremento di interessi da corrispondere ai detentori di titoli sarà poi di 6,3 mld scarsi nel 2014 e oltre 8 mld nel 2015. Fonte: Banca d'Italia, relazione ufficiale.
Nel mentre, lo stato italiano deve ancora 71.000.000.000 euro ai fornitori (liberi professionisti, imprese fornitrici di beni o servizi) non pagati, le cui fatture a fronte di beni o servizi compiutamente erogati e non contestati son strascadute.
Questa è la ragione della mia tenace perplessità. Che l'aeroplano prima o poi volerà e anche bene, non ho ragione di dubitarne; che sarà valido per i suoi scopi, alla fine lo trovo molto probabile; che sarà un grande successo, è cosa che non mi riguarda. Non ho ragione di fare il tifo, dal momento che non sono il generale Turgidson del Dottor Stranamore di Kubrick, né mi daranno percentuali; e il ritorno industriale per le aziende hi-tech italiane coinvolte dubito fortissimamente potrà solo lontanamente avvicinarsi a 71 miliardi di euro.
Nel mentre, il Censis ha comunicato STAMANI che il tasso di chiusure di esercizi commerciali al dettaglio ha raggiunto un rate di 161 negozi chiusi AL GIORNO.
L'euro,complice sopratutto la crisi cipriota, ha raggiunto il minimo a 1,286 contro un dollaro, valuta di riferimento per saldare il conto finale, gioiosamente ancora ignoto, del supercaccia stealth.
Ma non è che 'sta situazione sarebbe stata molto migliore se si fosse trattato del prodotto di un consorzio anglo-spano-brasiliano, o se fosse stato un ambizioso progetto Dassault. Il succo, è sempre quello di Eltar.
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Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
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Re: JSF
Un paio di analisti sostengono che la Navy potrebbe deviare un po' di risorse dal JSF per finanziare l'adozione dei CFT sul Super Hornet (verranno testati quest'estate) e un upgrade sui propulsori per controbilanciare il probabile scadimento delle prestazioni dell'aereo..nell'articolo viene anche interpretata come una mossa cautelativa della Navy in caso di ulteriori ritardi/problemi del JSF..
http://www.flightglobal.com/news/articl ... et-383701/
http://www.flightglobal.com/news/articl ... et-383701/
Re: JSF
La Navy ha sempre avuto nei confronti del JSF un atteggiamento molto "distaccato"... Su una rivista leggevo per l'appunto questa nota in favore proprio dello SH e di un nuovo requisito al quale sta lavorando Boeing ( 6^ generation sia manned che unmanned).
Del resto anche la nostra Marina ha un atteggiamento molto razionale. Lo F-35 gli serve per sostituire lo Harrier ( senza urgenza immediata) e non ha alternative... Inoltre i lupacchiotti sono L'UNICO gruppo veramente multiruolo in Italia!!
Del resto anche la nostra Marina ha un atteggiamento molto razionale. Lo F-35 gli serve per sostituire lo Harrier ( senza urgenza immediata) e non ha alternative... Inoltre i lupacchiotti sono L'UNICO gruppo veramente multiruolo in Italia!!
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Re: JSF
direi proprio questo: http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f=46&t=39964ELTAR ha scritto: un nuovo requisito al quale sta lavorando Boeing ( 6^ generation sia manned che unmanned).
Re: JSF
Draklor ha scritto: E mentre(qui) sembra che nessuno se lo compri più gli ordini internazionali sono in procinto di aumentare...
http://www.reuters.com/article/2013/03/ ... ews&rpc=31
.
Sì, e gli aerei olandesi diminuire, forse di una forbice compresa tra 17 e 33 ...sbaglio o i JSF olandesi dovrebbero/dovranno essere prodotti a Cameri?
http://www.aviationweek.com/Article.asp ... 28.xml&p=1
A defense source close to the talks said there was no chance of the Netherlands ordering as many as 85 F-35s. “This number is completely out of date,” the source said, adding discussions were focused on a procurement target of 52 to 68 planes.
With a budget of about 4.5 billion euros ($5.82 billion) to replace the F-16s, the Netherlands can only afford 33 to 35 F-35s, the source said, citing estimates from the General Auditor’s office, which checks the government spends public funds as intended.
Re: JSF
http://www.flightglobal.com/news/articl ... el-383969/
Un ex-ammiraglio della Navy propone di cancellare la versione convenzionale in favore di quella imbarcata...
MAH....
Un ex-ammiraglio della Navy propone di cancellare la versione convenzionale in favore di quella imbarcata...
Former US Navy chief of naval operations Adm Gary Roughead says the US Department of Defense (DoD) should consider eliminating the F-35A version of the Lockheed Martin Joint Strike Fighter (JSF) in favour of the carrier-based F-35C. In recent weeks, the idea has gathered momentum with current and former defence officials saying the Pentagon's office of Cost Assessment and Program Evaluation (CAPE) is studying the idea even though the DoD officially denies those claims.
Roughead says the question must be asked as to whether it is better to reduce the number of F-35 variants to a short take-off and vertical landing variant and one version that can take-off and land conventionally. "My simple logic says it probably is, but there are a lot of factors that go into it," he says.
Roughead says it makes sense to have the US Air Force adopt the C-model jet because it can operate from land bases as well as from the US Navy's 11 "big deck" aircraft carriers, whereas the A-model cannot. "The reason that I said to go with the C is because you will still want to be able to use the JSF from aircraft carriers," he says. It also has greater range than the USAF's A-model aircraft.
...
MAH....
Re: JSF
Beh, se si considera l'idea originale di un velivolo unico per tutti i servizi...
P.S. Inquietante lo squavallo!!
P.S. Inquietante lo squavallo!!
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Re: JSF
Sí l'idea non è peregrina ma (col senno di poi, ovviamente) penso fosse da mettere in pratica subito (facendo un po' un percorso diverso, ma poi neanche tanto, da quello del Phantom II) , anche perché leggendo l'articolo, non mi sembra chiaro se il passaggio alla versione C sia proposto solo per l'USAF o sia proposta la cancellazione totale del modello A, e in questo secondo caso la "clientela internazionale" , dopo aver investito pesantemente nella variante convenzionale, che fa? Subisce la decisione e si attacca al tram?
Decollo corto e atterraggio verticale:
Ma perché atterra con le stive bombe aperte Fanno anche gli sboroni adesso?
PS: ero indeciso tra lui, il mervallo o il topente
Decollo corto e atterraggio verticale:
Ma perché atterra con le stive bombe aperte Fanno anche gli sboroni adesso?
PS: ero indeciso tra lui, il mervallo o il topente
Re: JSF
Tieni presente però che anche il Canada, prima dell'attuale situazione, sempre se ricordo bene, aveva un interesse per la versione C proprio per le caratteristiche che lo contraddistinguono, quali minor velocità di avvicinamento, carello rinforzato, maggiore autonomia che risultano molto utili per lo scenario canadese caratterizzato da piste ghiacciate e grandi spazi da sorvegliare. Analogo discorso per la Norvegia. Gli altri... Forse l'ex Admiral non ne ha preso in considerazione l'importanza.
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Re: JSF
ho letto un interessante articolo di una rivista che tutti conosciamo (JP4), in cui vengono messe in stile "botta e risposta" 8 domande e 8 risposte di detrattori e sostenitori riguardo la questione dell'acquisto da parte dell'Italia del JSF.
Vi metto qua solo la parte delle domande e risposte, purtroppo la prima mi è venuta tagliata, scusate
scusate se la qualità non è delle migliori, comunque a mio parere trovo interessante soprattutto la domanda e risposta 4, 6 e 7
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Re: JSF
Gli olandesi pensano al da farsi:
http://www.flightglobal.com/news/articl ... ft-384394/The Netherlands is to place its Lockheed Martin F-35A Joint Strike Fighter test aircraft into temporary storage, pending a final decision on how to replace its air force's Lockheed F-16 fighters.
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Re: JSF
Su Volare è uscito un altro articolo a favore dell'F-35. Sono solo due facciate, hanno tralasciato le critiche per così dire "operative" al progetto concentrandosi sui profitti derivanti dal progetto Lightning II. Vi consiglio di leggerlo.
Ultima modifica di Mobius il 11 aprile 2013, 12:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: JSF
Su Volare è uscito un altro articolo a favore dell'F-35. Sono solo due facciate, hanno tralasciato le critiche per così dire "operative" al progetto concentrandosi sui profitti derivanti dal progetto Lightning II. Vi consiglio di leggerlo.
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Re: JSF
altro interessanto articolo riguardante la FACO sempre di JP4, buona lettura a chi è interessato (ve li metto come link diretti perchè altrimenti prendono troppo spazio) :
http://imageshack.us/a/img401/2529/scan0001qi.jpg
http://imageshack.us/a/img546/1464/scan0002mh.jpg
http://imageshack.us/a/img197/9170/scan0003l.jpg
http://imageshack.us/a/img706/9241/scan0004qw.jpg
http://imageshack.us/a/img11/4984/scan0005sm.jpg
http://imageshack.us/a/img824/4360/scan0006mu.jpg
...buona lettura
http://imageshack.us/a/img401/2529/scan0001qi.jpg
http://imageshack.us/a/img546/1464/scan0002mh.jpg
http://imageshack.us/a/img197/9170/scan0003l.jpg
http://imageshack.us/a/img706/9241/scan0004qw.jpg
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Re: JSF
Bogdan in Olanda per convincere il min. della Difesa etc.. ad andare avanti col JSF, pare che il prezzo di ogni esemplare sarà bloccato a circa 85 milioni di $ (che é il prezzo che era stato previsto inizialmente per il 2020)...
http://www.flightglobal.com/news/articl ... rs-385136/
http://www.flightglobal.com/news/articl ... rs-385136/
Re: JSF
Bisognerebbe sapere cosa si ottiene con 85 milioni di USD al pezzo...MatteF88 ha scritto:Bogdan in Olanda per convincere il min. della Difesa etc.. ad andare avanti col JSF, pare che il prezzo di ogni esemplare sarà bloccato a circa 85 milioni di $ (che é il prezzo che era stato previsto inizialmente per il 2020)...
http://www.flightglobal.com/news/articl ... rs-385136/
Re: JSF
sono capaci di volare in 8 contemporaneamente!!
http://www.flightglobal.com/blogs/the-d ... st-f-.html
http://www.flightglobal.com/blogs/the-d ... st-f-.html
Re: JSF
Israele ha cominciato a finanziare i suoi primi 2 esemplari che apparterranno all'ottavo lotto LRIP, assieme a loro dovrebbero (non sono ancora stati finanziati) esserci anche 4 esemplari italiani
http://www.flightglobal.com/news/articl ... 5s-385482/
http://www.flightglobal.com/news/articl ... 5s-385482/
Re: JSF
Arrivato a Eglin il primo Block 2A
http://www.flightglobal.com/news/articl ... 35-385643/...
The Block 2A configuration adds new functionality to the F-35, Kloos says. The aircraft was previously only able to operate three of its six Northrop Grumman AN/AAQ-37 electro-optical distributed aperture system (DAS) infrared cameras. "This version is the first time all six cameras will be on and we'll be able to use it in flight," Kloos says. "Now, in the first release of the Block 2A software we're not going to be able to put it in the helmet yet, but we'll at least be able to turn on all of them and at least let the aircraft display the information to us on the glass."
....
Re: JSF
Da proprio l'impressione che il bambino stavolta abbia puntato i piedi per il giocattolino e papà dovrà comprarglielo...
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Re: JSF
Fonte:
http://www.lastampa.it/2013/06/23/ester ... agina.html
(noterete che non è "L'eco dei disarmisti unilaterali" né "Il Manifesto"...)
Posso dire di non essere stupito?
Le frasi che mi son permesso di sottolineare utilizzando il neretto sarebbero da rotolarsi per terra dalle risate - se tre mesi fa non fossero stati tolti da ogni camera da sei META' dei letti per i pazienti del Reparto di Cardiologia IIi del San Giovanni di Roma, reparto di eccellenza nel quale confluivano da 23 anni situazioni critiche da tutto il centro Italia... e che aveva salvato innumerevoli vite altrove condannate a morte certa. Da ora in poi, per la spending review, se ne potranno salvare colà al massimo la metà.
Gli altri, banalmente, creperanno.
Ma noi gli F35 li compreremo COMUNQUE, per Giove!
Male che vada, per finanziarli si potrebbe ridurre il ciclo della scuola primaria da cinque a quattro anni, no?
ESTERI - 23/06/2013
F-35, l’America si prepara ad affrontare nuovi ritardi del programma
Rinvio al 2018 per la versione C - E la Boeing prova a rendere stealth il Super Hornet, uno dei jet che
il nuovo caccia dovrebbe sostituire
L’ammiraglio Covella (responsabile italiano del progetto): «Comunque il Lightning è senza confronto»
Ma l’Us Air Force modifica l’F-22 Raptor per farlo cooperare coi vecchi cacciabombardieri predecessori dell’F-35
LUIGI GRASSIA
Dall’America arrivano nuovi dubbi sull’F-35 «Lightning», il cacciabombardiere frutto di una grande cooperazione internazionale in cui è coinvolta anche l’Italia: la Boeing ha avviato un programma per rendere parzialmente «stealth», cioè invisibile ai radar o quantomeno furtivo (secondo la traduzione letterale) il suo vecchio Super Hornet F/A-18, cioè il cacciabombardiere (ottimo, ma concepito negli Anni 70) che arma oggi le portaerei americane e che secondo i programmi fatti fin qui dovrebbe essere sostituito proprio da una versione navale dell’F-35, cioè l’F-35C. Invece nel nuovo scenario il rapporto fra i due aerei, il vecchio e il nuovo, potrebbe non essere più di sostituzione ma di affiancamento. Se addirittura non si preparano soluzioni più drastiche (comunque ufficialmente smentite).
La vicenda ha un risvolto paradossale. Se la nuova versione del Super Hornet verrà davvero realizzata dalla Boeing, e se la Us Navy deciderà di acquistarne degli esemplari, questi voleranno almeno fino al 2040, e l’F/A-18 e la sua versione da guerra elettronica EA-18 cumuleranno settant’anni di vita operativa (sia pure con versioni via via rinnovate). Nota bene: il programma di potenziamento dell’F/A-18 è della Boeing e non ancora della Marina americana, tuttavia la società che produce il Super Hornet non si sarebbe mossa (l’aggiornamento del vecchio aereo è molto costoso) se non avesse riscontrato un interesse per lo meno eventuale da parte del possibile futuro acquirente.
Perché in America si sta considerando questa ipotesi? Perché di recente il responsabile delle Operazioni navali, ammiraglio Jonathan Greenert, ha detto al Congresso di Washington che l’F-35C capace di atterrare e decollare dalle portaerei è in ritardo di sviluppo: Greenert non ha specificato di quanto, ma secondo la rivista di settore Aviaton Week & Space Technology l’F-35C non sarà pronto per l’uso operativo prima del 2018, e anche i cinque anni che mancano da qui ad allora potrebbero non bastare.
E’ importante specificare due cose. 1) I Marines americani hanno confermato che i primi F-35 a loro destinati, nella versione F-35B a decollo verticale, saranno operativi nel 2015, e questa è la versione che la Marina italiana intende usare per le sue portaerei; 2) l’Air Force dice che nel 2016 schiererà i primi F-35A, cioè la versione che interessa all’Aviazione militare italiana. Perciò da queste notizie non si evince un collasso del programma F-35 e l’Italia non è direttamente coinvolta dalla faccenda dell’F-35C. «La versione C non ci tocca proprio, noi non c’entriamo per niente» commenta al telefono con La Stampa una fonte di Alenia Aermacchi, partner italiano del programma F-35.
Tuttavia nelle notizie dall’America c’è qualcosa che non torna. L’ammiraglio Greenert ha detto al Congresso di pretendere dall’F-35C una serie di prestazioni «equivalenti a quelle del Super Hornet», che invece, a suo giudizio, per adesso non si vedono. E questo è grave, da parte del presunto aereo successore, che dovrebbe essere migliore. Inoltre, Mike Gibbons, vicepresidente della Boeing responsabile per l’F/A-18, ha detto a Aviaton Week che pur non essendo la nuova versione del Super Hornet specificamente designata a sostituire l’F-35C in caso di fallimento del progetto, il suo obiettivo è «fornire opzioni sostenibili» quale che sia il mix futuro dei caccia. E questo ha l’aria di un paracadute pronto per qualunque evenienza.
C’è anche un seconda notizia problematica. I sistemi di comunicazione dei due caccia americani più evoluti, l’F-22 «Raptor» e l’F-35, erano stati concepiti come chiusi, cioè capaci di dialogare soltanto fra questi aerei di «quinta generazione»; questo era parte della natura stealth dei due aerei. Ma ora l’Us Air Force annunciato che entro quest’anno comincerà a sperimentare un nuovo software per rendere questi sistemi di comunicazione aperti, in modo che in futuro l’F-22 possa cooperare in combattimento anche con caccia americani di concezione più vecchia. Questi aerei sono l’F-15 e l’F-16 e addirittura l’A-10, la cannoniera volante che combattè nell’ultimissima fase della guerra del Vietnam. Sono tutti aerei che l’F-35 dovrebbe sostituire.
Se l’F-22 si prepara a operare in futuro con questi aerei più vecchi significa che le forze armate americane si stanno attrezzando all’eventualità che l’F-35 sia prodotto con ulteriori ritardi, forse a prescindere da quello già certo della versione navale C. Ripetiamo: non è una cosa già scritta ma le forze armate americane si preparano. Just in case.
C’è un risvolto storico da considerare. Si sente dire: «Figuriamoci se gli americani sbagliano con l’F-35. Impossibile». Invece l’eventualità è improbabile ma non impossibile. Storie così sono già capitate. Negli Anni 60 il caccia F-111 era stato concepito come il fulcro di tutte le forze aeree americane ma invece fu una parziale delusione e l’Us Navy lo sostituì rapidamente con un aereo più vecchio, il Phantom, che poi è stato adottato anche dall’Air Force. Noi italiani non siamo stati coinvolti in quella disavventura ma abbiamo passato i nostri guai con l’F-104 prodotto dagli americani ma di cui loro si sono pentiti quasi subito. Gli Stati Uniti lo hanno sostituito con altri aerei perché avevano i soldi per farlo, noi invece dopo aver comprato gli F-104 ce li siamo dovuti tenere per 40 anni. Nella sua lunga vita l’F-104 migliorò le sue prestazioni ma all’inizio subì tanti incidenti che in Italia fu ribattezzato «bara volante» e a livello internazionale «widowmaker» (fabbrica-vedove).
Lasciando la storia e tornando all’attualità può essere interessante raccontare in breve quali siano le iniziative allo studio sull’F/A-18 e sull’F-22 da un punto di vista tecnico. Le modifiche al Super Hornet che dovrebbero renderlo un po’ più «stealth» riguardano i missili e i serbatoi esterni del carburante (normalmente attaccati alle ali): le armi verranno ospitate in un vano nella carlinga e i serbatoi saranno ridisegnati in modo da ridurre la traccia radar. Più complicata la faccenda con l’F-22. Per farlo dialogare con i caccia della generazione precedente bisognerà mandargli dietro un Uav (aereo senza pilota) che faccia da traduttore simultaneo fra i due diversi e incompatibili sistemi di comunicazione delle due squadriglie, quella degli aerei nuovi e quella degli aerei vecchi. La procedura è molto complicata, barocca; non era questo che si prefigurava nel progettare i super-caccia di «quinta generazione».
Come commenta la Difesa italiana queste novità? Riguardo al rinvio al 2018 della versione F-35C destinata alla Marina americana e alle modifiche al Super Hornet, una fonte della Difesa valuta che non si tratti di un vero e proprio rinvio ma di una rimodulazione del programma, nel cui ambito l’Us Navy potrebbbe aggiornare soltanto alcuni degli esemplari più recenti di F/A-18 e EA-18; comunque, secondo la stessa fonte con questa procedura non si potrà sostituire in toto l’F-35, perché un aereo per essere «invisibile» al radar deve essere così progettato fin dall’inizio, non ritoccato a posteriori. La Difesa italiana nega anche che rendere aperte le comunicazioni dell’F-22 e dell’F-35 rappresenti una sconfessione o un tradimento della filosofia di base del progetto: la fonte contattata dalla Stampa depotenzia la novità a evoluzione dello spettro utile delle operazioni.
Quanto invece al programma italiano per gli F-35, ne difende la validità l’ammiraglio Francesco Covella, che è responsabile del progetto e pilota di Harrier (cioè dell’aereo che verrà sostituito dall’F-35B a decollo verticale sulle portaerei italiane). Dice Covella che nel passaggio dal caccia Harrier all’F-35 «ci sarà un salto di qualità da tre punti di vista. Primo, la bassa osservabilità. Secondo, la capacità di fusione delle informazioni da terra, da satellite eccetera che vengono presentate al pilota con una precisione finora impensabile. Terzo, la capacità di auto-diagnosi dell’aereo che migliora la sicurezza e la gestione del sistema logistico». Anche l’amiraglio Covella piloterà anche gli F-35B? «No, per ragioni di anagrafe purtroppo no».
Per chiudere una nota di colore: nel film «L’uomo d’acciaio» (cioè il Superman appena uscito nei cinema italiani) alcuni F-35 combattono contro gli invasori extraterrestri. Ma in questi combattimenti vengono utilizzate in maggior numero le vecchie cannoniere volanti A-10.
http://www.lastampa.it/2013/06/23/ester ... agina.html
(noterete che non è "L'eco dei disarmisti unilaterali" né "Il Manifesto"...)
Posso dire di non essere stupito?
Le frasi che mi son permesso di sottolineare utilizzando il neretto sarebbero da rotolarsi per terra dalle risate - se tre mesi fa non fossero stati tolti da ogni camera da sei META' dei letti per i pazienti del Reparto di Cardiologia IIi del San Giovanni di Roma, reparto di eccellenza nel quale confluivano da 23 anni situazioni critiche da tutto il centro Italia... e che aveva salvato innumerevoli vite altrove condannate a morte certa. Da ora in poi, per la spending review, se ne potranno salvare colà al massimo la metà.
Gli altri, banalmente, creperanno.
Ma noi gli F35 li compreremo COMUNQUE, per Giove!
Male che vada, per finanziarli si potrebbe ridurre il ciclo della scuola primaria da cinque a quattro anni, no?
ESTERI - 23/06/2013
F-35, l’America si prepara ad affrontare nuovi ritardi del programma
Rinvio al 2018 per la versione C - E la Boeing prova a rendere stealth il Super Hornet, uno dei jet che
il nuovo caccia dovrebbe sostituire
L’ammiraglio Covella (responsabile italiano del progetto): «Comunque il Lightning è senza confronto»
Ma l’Us Air Force modifica l’F-22 Raptor per farlo cooperare coi vecchi cacciabombardieri predecessori dell’F-35
LUIGI GRASSIA
Dall’America arrivano nuovi dubbi sull’F-35 «Lightning», il cacciabombardiere frutto di una grande cooperazione internazionale in cui è coinvolta anche l’Italia: la Boeing ha avviato un programma per rendere parzialmente «stealth», cioè invisibile ai radar o quantomeno furtivo (secondo la traduzione letterale) il suo vecchio Super Hornet F/A-18, cioè il cacciabombardiere (ottimo, ma concepito negli Anni 70) che arma oggi le portaerei americane e che secondo i programmi fatti fin qui dovrebbe essere sostituito proprio da una versione navale dell’F-35, cioè l’F-35C. Invece nel nuovo scenario il rapporto fra i due aerei, il vecchio e il nuovo, potrebbe non essere più di sostituzione ma di affiancamento. Se addirittura non si preparano soluzioni più drastiche (comunque ufficialmente smentite).
La vicenda ha un risvolto paradossale. Se la nuova versione del Super Hornet verrà davvero realizzata dalla Boeing, e se la Us Navy deciderà di acquistarne degli esemplari, questi voleranno almeno fino al 2040, e l’F/A-18 e la sua versione da guerra elettronica EA-18 cumuleranno settant’anni di vita operativa (sia pure con versioni via via rinnovate). Nota bene: il programma di potenziamento dell’F/A-18 è della Boeing e non ancora della Marina americana, tuttavia la società che produce il Super Hornet non si sarebbe mossa (l’aggiornamento del vecchio aereo è molto costoso) se non avesse riscontrato un interesse per lo meno eventuale da parte del possibile futuro acquirente.
Perché in America si sta considerando questa ipotesi? Perché di recente il responsabile delle Operazioni navali, ammiraglio Jonathan Greenert, ha detto al Congresso di Washington che l’F-35C capace di atterrare e decollare dalle portaerei è in ritardo di sviluppo: Greenert non ha specificato di quanto, ma secondo la rivista di settore Aviaton Week & Space Technology l’F-35C non sarà pronto per l’uso operativo prima del 2018, e anche i cinque anni che mancano da qui ad allora potrebbero non bastare.
E’ importante specificare due cose. 1) I Marines americani hanno confermato che i primi F-35 a loro destinati, nella versione F-35B a decollo verticale, saranno operativi nel 2015, e questa è la versione che la Marina italiana intende usare per le sue portaerei; 2) l’Air Force dice che nel 2016 schiererà i primi F-35A, cioè la versione che interessa all’Aviazione militare italiana. Perciò da queste notizie non si evince un collasso del programma F-35 e l’Italia non è direttamente coinvolta dalla faccenda dell’F-35C. «La versione C non ci tocca proprio, noi non c’entriamo per niente» commenta al telefono con La Stampa una fonte di Alenia Aermacchi, partner italiano del programma F-35.
Tuttavia nelle notizie dall’America c’è qualcosa che non torna. L’ammiraglio Greenert ha detto al Congresso di pretendere dall’F-35C una serie di prestazioni «equivalenti a quelle del Super Hornet», che invece, a suo giudizio, per adesso non si vedono. E questo è grave, da parte del presunto aereo successore, che dovrebbe essere migliore. Inoltre, Mike Gibbons, vicepresidente della Boeing responsabile per l’F/A-18, ha detto a Aviaton Week che pur non essendo la nuova versione del Super Hornet specificamente designata a sostituire l’F-35C in caso di fallimento del progetto, il suo obiettivo è «fornire opzioni sostenibili» quale che sia il mix futuro dei caccia. E questo ha l’aria di un paracadute pronto per qualunque evenienza.
C’è anche un seconda notizia problematica. I sistemi di comunicazione dei due caccia americani più evoluti, l’F-22 «Raptor» e l’F-35, erano stati concepiti come chiusi, cioè capaci di dialogare soltanto fra questi aerei di «quinta generazione»; questo era parte della natura stealth dei due aerei. Ma ora l’Us Air Force annunciato che entro quest’anno comincerà a sperimentare un nuovo software per rendere questi sistemi di comunicazione aperti, in modo che in futuro l’F-22 possa cooperare in combattimento anche con caccia americani di concezione più vecchia. Questi aerei sono l’F-15 e l’F-16 e addirittura l’A-10, la cannoniera volante che combattè nell’ultimissima fase della guerra del Vietnam. Sono tutti aerei che l’F-35 dovrebbe sostituire.
Se l’F-22 si prepara a operare in futuro con questi aerei più vecchi significa che le forze armate americane si stanno attrezzando all’eventualità che l’F-35 sia prodotto con ulteriori ritardi, forse a prescindere da quello già certo della versione navale C. Ripetiamo: non è una cosa già scritta ma le forze armate americane si preparano. Just in case.
C’è un risvolto storico da considerare. Si sente dire: «Figuriamoci se gli americani sbagliano con l’F-35. Impossibile». Invece l’eventualità è improbabile ma non impossibile. Storie così sono già capitate. Negli Anni 60 il caccia F-111 era stato concepito come il fulcro di tutte le forze aeree americane ma invece fu una parziale delusione e l’Us Navy lo sostituì rapidamente con un aereo più vecchio, il Phantom, che poi è stato adottato anche dall’Air Force. Noi italiani non siamo stati coinvolti in quella disavventura ma abbiamo passato i nostri guai con l’F-104 prodotto dagli americani ma di cui loro si sono pentiti quasi subito. Gli Stati Uniti lo hanno sostituito con altri aerei perché avevano i soldi per farlo, noi invece dopo aver comprato gli F-104 ce li siamo dovuti tenere per 40 anni. Nella sua lunga vita l’F-104 migliorò le sue prestazioni ma all’inizio subì tanti incidenti che in Italia fu ribattezzato «bara volante» e a livello internazionale «widowmaker» (fabbrica-vedove).
Lasciando la storia e tornando all’attualità può essere interessante raccontare in breve quali siano le iniziative allo studio sull’F/A-18 e sull’F-22 da un punto di vista tecnico. Le modifiche al Super Hornet che dovrebbero renderlo un po’ più «stealth» riguardano i missili e i serbatoi esterni del carburante (normalmente attaccati alle ali): le armi verranno ospitate in un vano nella carlinga e i serbatoi saranno ridisegnati in modo da ridurre la traccia radar. Più complicata la faccenda con l’F-22. Per farlo dialogare con i caccia della generazione precedente bisognerà mandargli dietro un Uav (aereo senza pilota) che faccia da traduttore simultaneo fra i due diversi e incompatibili sistemi di comunicazione delle due squadriglie, quella degli aerei nuovi e quella degli aerei vecchi. La procedura è molto complicata, barocca; non era questo che si prefigurava nel progettare i super-caccia di «quinta generazione».
Come commenta la Difesa italiana queste novità? Riguardo al rinvio al 2018 della versione F-35C destinata alla Marina americana e alle modifiche al Super Hornet, una fonte della Difesa valuta che non si tratti di un vero e proprio rinvio ma di una rimodulazione del programma, nel cui ambito l’Us Navy potrebbbe aggiornare soltanto alcuni degli esemplari più recenti di F/A-18 e EA-18; comunque, secondo la stessa fonte con questa procedura non si potrà sostituire in toto l’F-35, perché un aereo per essere «invisibile» al radar deve essere così progettato fin dall’inizio, non ritoccato a posteriori. La Difesa italiana nega anche che rendere aperte le comunicazioni dell’F-22 e dell’F-35 rappresenti una sconfessione o un tradimento della filosofia di base del progetto: la fonte contattata dalla Stampa depotenzia la novità a evoluzione dello spettro utile delle operazioni.
Quanto invece al programma italiano per gli F-35, ne difende la validità l’ammiraglio Francesco Covella, che è responsabile del progetto e pilota di Harrier (cioè dell’aereo che verrà sostituito dall’F-35B a decollo verticale sulle portaerei italiane). Dice Covella che nel passaggio dal caccia Harrier all’F-35 «ci sarà un salto di qualità da tre punti di vista. Primo, la bassa osservabilità. Secondo, la capacità di fusione delle informazioni da terra, da satellite eccetera che vengono presentate al pilota con una precisione finora impensabile. Terzo, la capacità di auto-diagnosi dell’aereo che migliora la sicurezza e la gestione del sistema logistico». Anche l’amiraglio Covella piloterà anche gli F-35B? «No, per ragioni di anagrafe purtroppo no».
Per chiudere una nota di colore: nel film «L’uomo d’acciaio» (cioè il Superman appena uscito nei cinema italiani) alcuni F-35 combattono contro gli invasori extraterrestri. Ma in questi combattimenti vengono utilizzate in maggior numero le vecchie cannoniere volanti A-10.
"The curve is flattening: we can start lifting restrictions now" = "The parachute has slowed our rate of descent: we can take it off now!"
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Chesley Burnett "Sully" Sullenberger
Re: JSF
da flightglobal http://www.flightglobal.com/news/articl ... ft-387671/
The US Navy received its first Lockheed Martin F-35C Joint Strike Fighter training aircraft at Eglin AFB, Florida, on 22 June.
The stealth carrier-based aircraft will be assigned to the service's Strike Fighter Squadron 101 (VFA-101) "Grim Reapers", and will fly alongside US Air Force and US Marine Corps F-35 training units assigned to the air force's 33rd Fighter Wing. VFA-101 will serve as a fleet replacement squadron which will train aircrew and maintenance personnel from both the USN and USMC to fly and repair the F-35C.
..
Re: JSF
Io non so come era la gestazione di un caccia degli anni 70, tipo F15 o F16. Però cavoli quella dell'F-35 e anche quella del Typhoon è una gravidanza a rischio! Eppure con la tecnologia e le conoscenze di adesso dovrebbe filare tutto così liscio che più liscio non si può.