tornado
Moderatore: Staff md80.it
può anche essere ma questo per 2 motivi...Hartmann ha scritto:All'inizio della guerra il tornado fu impiegato per ciò che era stato concepito: interdizione a bassissima quota. Il costo fu notevole, non ho le statistiche sotto mano ma fu uno degli aerei più abbattuti. Il grosso problema fu che le gli obiettivi venivano sì raggiunti ma poi gli aerei non rientravano abbattuti dall'artiglieria non asservita ai radar. Cito a memoria ma se non erro in un centinaio di missioni furono persi 4 aerei. Questo fece cambiare il profilo operativo, con incursioni non più a bassa quota (60 mt) ma ad una più elevata. La stessa strategia fu mantenuta in kossovo, se ricordi, non ci furono incursioni a bassa quota, si preferì la tutela degli equipaggi con missioni a quote elevate, alla precisione (molto fu dovuto a motivi di opportunità politica, credo, essendo la guerra combattuta in un teatro europeo) il che procurò non pochi "incidenti"
il primo è che quando fischiano colpi veri chi ha i ...oni per fare lowlevel e sganciare non sono i figlio dell zio Sam...ma Inglesi Italiani e quant'altro..il nostro Tornado abbattutto con il C.te Bellini ai comandi è stato l'unico di un flight package (multiple formazioni di aerei misti con compiti diversi)a raggiungere il bersaglio quella notte perchè l'unico a riuscire nell'operazione di rifornimento in volo è stato proprio il nostro aereo tutti gli altri ha fatto retrofront...è normale che se solo il tornado è stato esposto ai colpi di contraerea e ce n'è solo uno in cielo tutte le batterie sono concentrate.....
- Skycruiser
- 02000 ft
- Messaggi: 350
- Iscritto il: 3 novembre 2005, 8:35
- Località: Bassano Del Grappa
Già.. tutto ciò è riportato e spiegato molto bene nel libro "Ogni uomo è una tigre", di Chuck Horner e Tom Clancy.. L'autore aggiuge anche che non riusciva a capire perchè inglesi e italiani si ostinassero a mandare all'attacco i tornado a quota così bassa..Hartmann ha scritto:All'inizio della guerra il tornado fu impiegato per ciò che era stato concepito: interdizione a bassissima quota. Il costo fu notevole, non ho le statistiche sotto mano ma fu uno degli aerei più abbattuti. Il grosso problema fu che le gli obiettivi venivano sì raggiunti ma poi gli aerei non rientravano abbattuti dall'artiglieria non asservita ai radar. Cito a memoria ma se non erro in un centinaio di missioni furono persi 4 aerei. Questo fece cambiare il profilo operativo, con incursioni non più a bassa quota (60 mt) ma ad una più elevata. La stessa strategia fu mantenuta in kossovo, se ricordi, non ci furono incursioni a bassa quota, si preferì la tutela degli equipaggi con missioni a quote elevate, alla precisione (molto fu dovuto a motivi di opportunità politica, credo, essendo la guerra combattuta in un teatro europeo) il che procurò non pochi "incidenti"
Il numero enorme di tornado abbattuti (credo almeno dieci e non quattro) non è da imputare alla quota di attacco ma al tipo di armamento impiegato.All'inizio della guerra il tornado fu impiegato per ciò che era stato concepito: interdizione a bassissima quota. Il costo fu notevole, non ho le statistiche sotto mano ma fu uno degli aerei più abbattuti. Il grosso problema fu che le gli obiettivi venivano sì raggiunti ma poi gli aerei non rientravano abbattuti dall'artiglieria non asservita ai radar. Cito a memoria ma se non erro in un centinaio di missioni furono persi 4 aerei. Questo fece cambiare il profilo operativo, con incursioni non più a bassa quota (60 mt) ma ad una più elevata. La stessa strategia fu mantenuta in kossovo, se ricordi, non ci furono incursioni a bassa quota, si preferì la tutela degli equipaggi con missioni a quote elevate, alla precisione (molto fu dovuto a motivi di opportunità politica, credo, essendo la guerra combattuta in un teatro europeo) il che procurò non pochi "incidenti"
I tornado attaccavano con modalità del tutto identiche alle tattiche eseguite durante la seconda guerra mondiale: delle bombe in ferro non guidate venivano sganciate esattamente sopra l'obiettivo. La risposta del nemico era feroce, soprattutto verso gli ultimi aerei del task.
Con il Kossovo le cose cambiarono radicalmente perchè anche i Tornado utilizzavano ordigni stand-off cioè lanciabili stando al di fuori del potenziale raggio letale della contraerea nemica (bombe a guida laser)
Per conoscenza diretta ho sentito i racconti da parte di piloti italiani che pilotarono i tornado in Kossovo. Qualce volta furono illuminati dai SAM e se la fecero sotto dalla paura, ma nessun missile fu mai lanciato e tutti riportarno pelle e aerei a casa.
"think positive, flaps negative!"
Il Tornado è un aereo progettato appositamente per il volo a bassissima quota, questo è stato già detto ed è sacrosanto.
Yeager non capiva che gli in inglesi, gli italiani e non ci scordiamo anche i sauditi, si ostinavano a inviare i tornado a quote così basse perchè questa è la sua unica difesa in uno scenario di guerra elettronica costellata di radar antiaereo e cannoni vari. Arrivare sparati bassissimi, sganciare e portare via la pelle era l'unica cosa possibile da fare per un aereo che doveva attaccare depositando i propri confetti esattamente sopra i bersagli che per dovere di cronaca erano quelli più pericolosi: le piste degli aeroporti.
Per il volo radente in condizioni ognitempo i piloti si affidavano al radar TFR, ma dopo l'incidente durante la Red Flag negli USA (prima dello scoppio della guerra) in cui andò perduto un nostro tornado con la morte dell'equipaggio si capì che il sistema di inseguimento del terreno del tornado era piuttosto approssimativo e soggetto ad errore.
Ciò portò grande sconforto negli equipaggi ed enorme nervosismo da parte di piloti e navigatori che volavano rasoterra nel buio più completo con gli occhi fissi sugli strumenti per cercare di percepire e anticipare una possibile anomalia del TFR che avrebbe portato l'aereo a impattare il terreno.
Un simile stress fu inaccettabile per molti equipaggi: non solo la paura del nemico, ma anche la paura del volo stesso fu per molti inaccettabile. Quello che non tutti i sanno è che alcuni equipaggi italiani si rifiutarno di decollare per le missioni di guerra reputandole autentici suicidi.
Yeager non capiva che gli in inglesi, gli italiani e non ci scordiamo anche i sauditi, si ostinavano a inviare i tornado a quote così basse perchè questa è la sua unica difesa in uno scenario di guerra elettronica costellata di radar antiaereo e cannoni vari. Arrivare sparati bassissimi, sganciare e portare via la pelle era l'unica cosa possibile da fare per un aereo che doveva attaccare depositando i propri confetti esattamente sopra i bersagli che per dovere di cronaca erano quelli più pericolosi: le piste degli aeroporti.
Per il volo radente in condizioni ognitempo i piloti si affidavano al radar TFR, ma dopo l'incidente durante la Red Flag negli USA (prima dello scoppio della guerra) in cui andò perduto un nostro tornado con la morte dell'equipaggio si capì che il sistema di inseguimento del terreno del tornado era piuttosto approssimativo e soggetto ad errore.
Ciò portò grande sconforto negli equipaggi ed enorme nervosismo da parte di piloti e navigatori che volavano rasoterra nel buio più completo con gli occhi fissi sugli strumenti per cercare di percepire e anticipare una possibile anomalia del TFR che avrebbe portato l'aereo a impattare il terreno.
Un simile stress fu inaccettabile per molti equipaggi: non solo la paura del nemico, ma anche la paura del volo stesso fu per molti inaccettabile. Quello che non tutti i sanno è che alcuni equipaggi italiani si rifiutarno di decollare per le missioni di guerra reputandole autentici suicidi.
"think positive, flaps negative!"